martedì 22 gennaio 2019

Il Grande Codice Isaia, nascosto da 2000 anni, rivela il potere che l'umanità possiede ma ancora non lo sa!




La nuova fisica indica con veemenza che siamo tutti collegati olisticamente in un dominio condiviso che è piu’ sottile del livello fisico e che chiamiamo subspace (subspazio), campo zero, vuoto fluttuante, o campo scalare. Se applichiamo intenzionalmente, sembra che possiamo influenzare il corpo-mente e i campi di energia di altri individui, animali, piante e persino dell’intero pianeta.

Quando corpo, mente e spirito rispondono in risonanza, si ristabilisce una integrità olistica.
Viviamo in un universo di vibrazioni e i nostri corpi sono costituiti da vibrazioni di energia che emaniamo costantemente.
La scienza ha dimostrato, attraverso la fisica quantistica, che siamo tutti connessi attraverso la nostra vibrazione. Esperimenti scientifici hanno dimostrato che il nostro DNA cambia con le frequenze prodotte dai nostri sentimenti ed emozioni, o sia, le vibrazioni. Questo illustra una nuova forma di energia che connetta tutta la creazione. Questa potente energia, sembra essere una Rete strettamente intessuta che connetta tutta la materia e, allo stesso tempo, siamo in grado di influenzare sostanzialmente questa rete della creazione, attraverso la nostra vibrazione. Gli esperimenti hanno dimostrato, inoltre, che le più alte frequenze energetiche che sono quelle dell’amore, impattano nell’ambiente, in modo materiale, producendo trasformazioni non solo nel nostro DNA, ma nell'ambiente che ci circonda. Questo ha un significato profondo: abbiamo molto più potere di quanto ci rendiamo conto.

Nelle mani dell'umanità è racchiuso un enorme potere, che aspetta di essere utilizzato..
Abbiamo tutti sentito dire, principalmente attraverso la Bibbia, del "potere" che possediamo, ma quest’affermazione solitamente evoca come le citazioni che entusiasmano, ma non convincono.
Tutto è cominciato con la scoperta di un antico manoscritto nel 1946, il Grande Codice Isaia (e altri testi esseni), nelle grotte di Qumran, sul Mar Morto, vecchio di più di 2000 anni, attribuito al profeta Isaia, dove è descritto tutto quello che la scienza dei quanti ha cominciato a comprendere solo da pochi anni. Parla di tutto il potere che l'umanità possiede, ma ancora non lo sa, ossia, l'esistenza di molti futuri possibili per ciascun momento della nostra vita e di come noi scegliamo quale futuro sperimentare, ma, il più delle volte, lo scegliamo inconsapevolmente. Ognuno di questi futuri è in stato di riposo, in attesa di essere svegliato dalle nostre scelte fatte nel presente. Il Codice Isaia descrive accuratamente queste possibilità, in un linguaggio che solo ora cominciamo a capire. Isaia descrive la scienza che ci insegna come scegliere il tipo di futuro che vogliamo sperimentare. Gregg Braden, prendendo il via appunto dalla dichiarazione del manoscritto, con esempi semplici e chiari ci fa comprendere com’è possibile, attraverso una semplice tecnologia conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Preghiera”, ottenere cose straordinarie oltre ogni umana immaginazione, quando applicata correttamente. Noi possiamo cambiare il mondo, attraverso una tecnica e un linguaggio che, una volta svelato, appare semplice e immediato… dopo un periodo di adeguato allenamento.

Un modello "perduto" di preghiera, che è quantico!
I manoscritti trovati nel Mar Morto, sono di notevole importanza per l'umanità dormiente, che ancora oggi, molti vivono ancora in balia di forze casuali spirituali, consegnando il potere del suo destino nelle mani di qualsiasi altro essere, tranne se stessa.
Questa tecnologia in uso in tempi remoti, poi dispersa nel IV secolo a causa della sparizione e distruzione di testi rari e relegati in scuole misteriche, sta oggi ricomparendo dopo il ritrovamento dei rotoli del Mar Morto. I testi Esseni ci fanno comprendere come nelle mani dell'umanità sia racchiuso un enorme potere, che aspetta di essere utilizzato.
Spiega come scegliere quale futuro vogliamo sperimentare, in buona coscienza, rivelando le chiavi sul nostro ruolo di creatori della nostra realtà. Tra queste chiavi ci sono le istruzioni per un modello “perso” di preghiera che la moderna scienza quantistica suggerisce come il potere di guarire i nostri corpi, creare la pace duratura nel mondo e persino prevenire le tragedie climatiche che l'umanità potrebbe affrontare.

In che cosa consiste questa tecnologia della preghiera e su quali basi poggia per essere efficace?
Gregg Braden afferma che esiste la possibilità che ci sia un nuovo campo di energia accessibile e che il nostro DNA è in comunicazione con i fotoni, attraverso questo campo. La chiave per ottenere un risultato, tra i tanti possibili già esistenti, risiede nella nostra capacità di sentire che la nostra scelta è già stata creata e sta già accadendo. Vedendo la preghiera in questo modo, come sentimento, ci porta a trovare la qualità di pensiero e di emozione che producono questa sensazione: vivere come se il frutto della nostra preghiera sia già sulla strada.
Da questo punto di vista, la nostra preghiera, sulla base di sentimenti, non è più di "ottenere qualcosa" ma diventa "l’accesso", il risultato desiderato, che è già stato creato. Con le parole del suo tempo, gli Esseni - i primi sospettati di essere i responsabili per la conservazione della conoscenza originaria - ci ricordano che ogni preghiera è stata già esaudita. Qualsiasi risultato che possiamo immaginare e ogni possibilità che siamo in grado di concepire, è un aspetto della creazione che è stato già creato ed esiste nel presente in uno stato "dormiente" di possibilità. Così, il futuro non è deterministicamente stabilito, ma può anche essere modificato.

Gli Esseni avevano una visione olistica della vita e, appunto per questo motivo, consideravano gli squilibri della terra come specchio degli squilibri del corpo fisico dell'uomo. Anche le catastrofi naturali, i cambiamenti meteorologici, sono specchi di grandi cambiamenti che stanno avvenendo nella coscienza umana.

Hugh Everett III, fisico dell'università di Princeton, studiò l'ipotesi di universi paralleli e chiamò "punto di scelta", il momento in cui si poteva sovrapporre un effetto all'altro nel corso di un evento.
Il punto di scelta è la possibilità d'apertura di un varco, di un ponte che permette di cambiare sentiero per passare al risultato di un altro sentiero parallelo: in sintesi, è un qualcosa che ci permette di fare un salto quantico, da una sequenza di effetti già sperimentata a una nuova sequenza dall'esito differente.
E' come se la stessa storia fosse stata scritta prevedendo finali diversi: a un certo punto ci troviamo nella biforcazione multipla che ci permette di imboccare un risultato piuttosto che un altro.
Il fatto che la nostra concentrazione possa focalizzare un avvenimento piuttosto che un altro, è pure consono alle scoperte della nuova fisica, che ammette che l'esperimento, o anche la sola osservazione dello scienziato, modifichi la realtà; la cosa importante è che la differenza esista e ciò ci porta a credere che se oggi, nel nostro presente, siamo capaci di introdurre anche una piccola modifica, possiamo sfuggire all'effetto delle profezie negative. Sembra che, usando il pensiero, il sentimento e l'emozione uniti nella nostra preghiera, possiamo attrarre i punti di scelta e cambiare i risultati previsti. Tutto ciò, in fondo, porta alla conclusione che esiste un nesso profondo tra i nostri pensieri collettivi, i nostri sentimenti e le nostre aspettative e la realtà esterna. Questo modo di pensare era connaturato alla visione della vita degli Esseni,
come si rileva dai Vangeli esseni di 2.500 anni fa, i quali riflettono l'idea che gli eventi esteriori sono il riflesso delle nostre più profonde credenze interiori. Ciò che vogliamo deve realizzarsi contemporaneamente nel pensiero, nel sentimento e nel corpo.

Le tre Chiavi importanti per l'ottenere ciò che si desidera:
Il PENSIERO deve essere il sistema di guida che indirizza le nostre emozioni. Il pensiero, anche sotto forma d’immaginazione, determina dove dirigere l'attenzione e l'emozione.
L'EMOZIONE è l'energia che ci fa percorrere la direzione voluta, è "la fonte di potere." Per Braden, all'estremo esistono solo due emozioni: l'amore e la sua mancanza, spesso identificata con la paura. Quindi, se non siete in amore, siete nella paura. E la paura attira sempre quello che si teme.
Il SENTIMENTO è l'unione di pensiero ed emozione; infatti, per provare un sentimento dobbiamo avere un'idea e un'emozione. Ora, il sentimento, è la chiave della preghiera, perché la creazione risponde al mondo del sentire umano - afferma Braden.

Per prima cosa, quindi, diventa importante capire ed essere coscienti dei pensieri e delle emozioni rappresentati dai nostri sentimenti, perché, talvolta, si esprimono pensieri che sottendono emozioni diverse da quello che affermiamo, e finiamo così per realizzare effetti indesiderati, o facciamo in modo che la nostra preghiera non funzioni. I pensieri, in se stessi, possono veicolare delle aspettative, ma rimangono desideri potenziali e quindi inerti se non sono accompagnati dal potere dell'emozione. Spesso, però, l'emozione che accompagna un desiderio, cammina in direzione inversa al nostro desiderio, ma noi non ne siamo coscienti.
Se, per esempio, desidero una salute migliore, sotto il pensiero del miglioramento c'è la paura della malattia, della poca salute che ho, e quest'emozione dà potere proprio a ciò che temo: la malattia. Anche a livello di pensiero, dicendo "migliore", implicitamente mi focalizzo sul "non abbastanza"; e se pensiamo di non avere abbastanza, inconsciamente ci sentiamo miseri, angosciati.

Ricordiamo la frase del Vangelo "Chiunque cerchi di proteggere la propria vita la perderà".
Ciò potrebbe appunto significare che, chiunque cerca di difendersi da tutto ciò che può influire negativamente sulla propria vita, finisce col focalizzare l'attenzione su ciò che vuol evitare, attirandolo.
Braden dice che "noi immergiamo, nelle possibilità della creazione, un sentimento in forma d’immagine, quel tanto di energia che basta affinché si sviluppi una nuova possibilità. La chiave di questo sistema, però, è che la creazione restituisce precisamente ciò che la nostra immagine aveva mostrato”.
L'immagine indica la zuppa della creazione dove abbiamo posto la nostra attenzione. L'emozione che colleghiamo all'immagine, attrae la possibilità di quest'immagine.
Quando non vogliamo qualcosa - un'emozione basata sulla paura - la nostra paura in realtà alimenta ciò che diciamo di non volere. E lo otteniamo.

Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Dal film Dune)

Fonte: Gregg Bradden - Effetto Isaia

giovedì 17 gennaio 2019

Sabrina Gonzalez Pasterski – Il nuovo Albert Einstein è donna!




«La scienza non è solo un gioco da ragazzi, anche se sono ancora molti gli ostacoli che le donne trovano nel fare carriera. Le ragazze intraprendono studi scientifici all’università e con successo, poi però la loro presenza diminuisce man mano che si sale nella gerarchia dell’accademia. Nel campo della fisica – aggiunge – siamo ancora una minoranza ma non più mosche bianche. E per abbattere gli stereotipi e superare quei retaggi culturali che rischiano di condizionare e non valorizzare i talenti femminili, è importante rendere visibili le tante donne che già lavorano in questo campo, anche per proporre alle nuove generazioni modelli di scienziate cui ispirarsi». Insomma un invito a dare spazio alle donne impegnate nella ricerca scientifica e attuare politiche attive a favore delle pari opportunità.” Chiara La Tessa (Fisica nucleare e ricercatrice all’Università di Trento,

L’Erede di Einstein
Sabrina Gonzales Pasterski ha 25 anni e appartiene alla prima generazione di cubani-americani. La sua giornata-tipo trascorre immersa tra i misteri dei buchi neri, la gravità quantistica e lo spazio-tempo.

Sin dall’età adolescenziale, Sabrina Gonzalez Pasterski mostra un quoziente intellettivo decisamente sopra la media, ma anche spiccate doti pratiche; una combinazione che la porta a costruire con successo il suo primo modello di velivolo a circa 13 anni. Un’interesse, quello per l’aviazione, rimasto ancora oggi inalterato.

Dopo la Laurea al MIT (il Massachusetts Institute of Technology di Boston), la Pasterski si aggiudica una borsa di studio del valore di 250 mila dollari, la Hertz Fellowship, che le consente affrontare il dottorato di ricerca all’università di Harvard, dove oggi studia.

Gli eccellenti risultati raggiunti nel campo della ricerca sulle onde gravitazionali e l’ideazione del triangolo che porta anche il suo nome Pasterski-Strominger-Zhiboedov - Punta di diamante del MIT, anche il celebre astrofisico e cosmologo di fama mondiale Stephen Hawking ha citato le sue ricerche, consacrandola di fatto ai livelli più alti.

Sabrina ha detto NO alla NASA e alla Blue Origin
Ha già ricevuto offerte di lavoro dalla Nasa e dalla Blue Origin, una società aerospaziale di proprietà del patron di Amazon, Jeff Bezos, che costruisce razzi e navicelle per il turismo spaziale, per rimanere in tema di aeronautica e aviazione. «Quando vuole — ha detto Bezos — la porta è sempre aperta». Ad entrambi ha risposto: «Grazie. Non è il momento».

La rivista americana Forbes l’ha inserita nella lista dei «30 under 30», giovani capaci di influenzare il futuro con le loro capacità. Anche durante l’amministrazione Obama è stata invitata alla Casa Bianca per via del suo attivismo nel movimento internazionale «Let Girl Learn», a sostegno delle donne nel mondo del lavoro.

La sua presenza su internet è circoscritta al suo sito web, PhysicsGirl.com, dove pubblica le sue partecipazioni ai congressi e le copertine delle riviste che parlano di lei. C’è anche una sezione “aviazione”, dedicata alla sua grande passione, dove lei stessa racconta in prima persona le tappe salienti del suo percorso di formazione, inclusa la costruzione dell’aeroplano.

A soli 10 anni ha preso lezioni di volo e appena 4 anni dopo volava già da sola. Una grande passione, il volo, in cui ha messo lo stesso impegno appassionato con cui si è applicata nel campo della fisica: ha, infatti,studiato al Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove ha stupito tutti i suoi professori con il video di presentazione in cui, giovanissima, la si vede costruire il prototipo di un aereo.

Stupore dato anche dal fatto che, come hanno dichiarato con onestà i suoi professori, fosse una ragazza, in un campo di studi che tradizionalmente si considera di appannaggio maschile.

Ora è dottoranda ad Harvard ed è una promessa nel campo della fisica, al punto che molti - primi fra tutti la sua stessa università - hanno visto in lei la futura Albert Einstein.

A quelli che l’avvicinano o la paragonano al celeberrimo scienziato, la Pasterski risponde però con umiltà e rispetto reverenziale nei confronti di quello che potrebbe essere considerato una sorta di maestro senza tempo: «Nessuno sarà Einstein. Einstein è colui che è»

Non usa i social network, non beve e non fuma. Due le passioni cui non rinuncia: i piccoli aerei e la motocicletta. «I primi ci concedono dei panorami meravigliosi, la seconda ti offre il brivido dell’accelerazione.
Ogni fisico dovrebbe andare in moto perché genera delle intuizioni fisiche al pari del volare». La fisica, dice, è elegante e stimolante. Se sono stanca dormo, quando sono sveglia penso alla fisica.

La giovane Sabrina è positiva: «Se sei ottimista in ciò che credi, lo puoi anche fare. Soprattutto, è importante non perdere i sogni coltivati da bambini».

Fonte: Web; Corriere.it

sabato 12 gennaio 2019

A molécula da felicidade observada em tempo real!



Pela primeira vez, uma equipe italiana observou, em tempo real, a "molécula da felicidade", registrando o que acontece no cérebro quando é estimulado pela serotonina.

O mecanismo que regula o funcionamento da serotonina nos circuitos que controlam os movimentos e que permitem sua adaptação a novas situações emocionais e motoras, foi reconstruído na pesquisa publicada na revista Neuron.

O estudo da Universidade de Pisa, publicado na Cell Reports, é o resultado da colaboração entre a equipe de pesquisa liderada por Alessandro Gozzi do Center for Neuroscience and Cognitive System do Instituto Italiano de Tecnologia (CNCS-IIT de Rovereto) e de Massimo Pasqualetti, do Departamento de Biologia da Universidade de Pisa.

Modelos genéticos modificados.
Para capturar alguns segundos de felicidade, foram necessários quattro anos de trabalho, explica o professor Pasqualetti, contando ao jornal La Republica. A experiência foi bem-sucedida, graças à criação de modelos genéticos modificados.

É no cérebro do camundongo, o animal cuja estrutura é mais parecida com a humana, onde os estudiosos puderam observar e registrar as reações. "A genética molecular nos permite estudar respostas comportamentais, recriando condições existentes na natureza para entender seus mecanismos".

O trabalho foi realizado em duas vias: de um lado, a quimio-genética para o desenvolvimento de um modelo animal no qual, através da administração de um fármaco, os neurônios que produzem a serotonina foram seletivamente ativados. Posteriormente, a pesquisa pôde seguir o segundo caminho: a observação de reações intracelulares com ressonância magnética funcional. "Somente através da combinação das duas técnicas - continua Pasqualetti - pudemos ver, em detalhes e minuto a minuto, que esta população específica de neurônios ativa todos os distritos do cérebro, mas não ao mesmo tempo."

Especialmente, o estudo foi baseado no exame temporal que revela a quantidade de sangue atingida em um dado distrito cerebral. Assim, o olho humano pôde, finalmente, ver nas cobaias em estado de sedação, onde os neurônios do cérebro trabalhavam com mais afinco.

"As áreas que foram iluminadas em questão de segundos, foram o hipocampo e córtex cerebral, - explica o professor - não por coincidência, mas são as duas regiões deputados a regular o comportamento emotivo. Exatamente as duas estruturas cerebrais que mostram déficits funcionais no caso de doenças neuropsiquiátricas, como a depressão ".

                                                                    Assista a felicidade

A descoberta contribui para possíveis novos tratamentos de doenças importantes, como ansiedade, esquizofrenia e autismo.
As descobertas que ajudam a desvendar o mecanismo da neurotransmissão serotoninérgica, abrem o caminho para uma maior compreensão e, portanto, a possíveis novos tratamentos de doenças graves, tais como ansiedade, esquizofrenia e autismo.

Conhecida por regular o humor, o apetite e as funções relacionadas com as emoções, a serotonina é indispensável para que aconteça a comunicação entre os neurônios das estruturas do cérebro chamadas tálamo e corpo estriado: se a molécula está ausente, a comunicação entre os neurônios das duas estruturas é reduzida.

O mecanismo da serotonina ajudará a entender o mal de Parkinson
A descoberta marca um passo em direção à possibilidade de melhor compreensão das doenças como mal de Parkinson ou transtornos obsessivo-compulsivos. "A reconstrução de forma muito precisa dos mecanismos moleculares pelos quais a serotonina atua no cérebro, também é importante para entender o que acontece em condições patológicas em que a serotonina não é produzido ou que não encontram os receptores específicos para se ligar", disse o coordenador do pesquisa, Raffaella Tonini, do Departamento de Neuromodulação dos circuitos corticais e subcorticais da IIT.

Em 2013, a mesma equipe estudou o comportamento do cérebro na ausência de serotonina. Agora, os resultados obtidos observando o comportamento do órgão - mesmo que em modelos animais - permitiram dar um passo decisivo à frente. "Tudo somado, é como se tivéssemos encontrado o interruptor ON de neurônios cerebrais específicos", conclui Pasqualetti.

E depois da explicação técnica, o otimismo aparece: "Para o interruptor OFF - ele acrescenta brincando – falaremos talvez, daqui a alguns meses".


martedì 8 gennaio 2019

Os Segredos da Glândula Pineal




O organismo possui em si mesmo todas os elementos necessários para compensar os desequilíbrios que nele ocorrem - dos anticorpos, aos hormônios ou substâncias psicotrópicas. Assim, também a criação da glândula pineal é uma consequência desse espírito...

Muitas orientações espirituais, em todas as suas expressões, afirmam que Deus se encontra no interior de cada homem e é possível alcançá-lo reconhecendo-o com a atitude mental correta, separando-se dos condicionamentos do ego hipertrófico. Então, se Deus é um status, uma consciência, (coisa que pode ofuscar-se), se poderá dizer que uma "ferramenta" capaz de elevar o estado de consciência, pode ser útil para restabelecer a situação primordial.

Há boas razões, portanto, para se acreditar que este instrumento seja a glândula pineal. A descoberta dos hormônios pineais e a análise em profundidade do lobo temporal do cérebro, documentam a origem divina do homem e a possibilidade de voltar a ser o que sempre foi (mas que se esqueceu de ser).
Descartes a chamou de "sede da alma"
Podemos considerar a glândula pineal (ou epífise) o "dispositivo" mais sofisticado que se encontra em nosso corpo. É uma glândula endócrina com forma semelhante a uma pinha, mas não muito maior do que um grão de milho, e sua atividade é predominantemente noturna, pois é influenciada pela luz.
Descartes a chamou de "sede da alma" no século XVII, e desde então, os estudos continuaram na crença de que fosse envolvida no equilíbrio da psique. Localizada no centro de nosso cérebro, está ligada ao mesmo por redes neurais sofisticadas e é conhecida principalmente porque supervisiona e apoia uma multiplicidade de funções vitais, incluindo a regulação do ritmo circadiano de sono-vigília e do relógio biológico (crescimento, desenvolvimento, maturação sexual). De fato, o principal hormônio que é segregado é a melatonina, substância conhecida como associada à qualidade do sono e, em grande medida, também ao processo de envelhecimento.
Também é chamada de "terceiro olho" porque, de acordo com antigas crenças, quando ativada, se torna interface com a nossa consciência, dando a "visão interior, e a capacidade de se identificar com o princípio cósmico vital e de acessar uma infinidade de poderes psíquicos.

Devido à sua complexidade, as informações disponibilizadas pela ciência moderna ainda tratam superficialmente este órgão notável, cujos poderes nos séculos ou milênios passados, foram habilmente utilizados pelas civilizações mais avançadas. Benefícios hoje perdidos, juntamente com o conhecimento desses povos.
Nem todas as religiões e filosofias têm sido capazes de compreender o verdadeiro simbolismo ligado à glândula pineal para se inspirarem neste conhecimento antigo, bem como a medicina ortodoxa nunca se interessou o bastante em realizar uma extensa pesquisa.

Controle da Mente
Deve ser entendido que a ciência, como uma instituição que tem a tarefa de entender, demonstrar e aplicar as descobertas, nem sempre tem fins filantrópicos mesmo porque muito do verdadeiro conhecimento científico está nas mãos de pessoas sem escrúpulos. Muitos projetos foram realizados em segredo por cientistas a soldo dos controladores do planeta: as corporações industriais, lobbies e sociedades secretas que compõem a Elite tentacular que opera com o único propósito de exercer e aumentar o seu poder sobre a raça humana e a natureza.
O estudo da mente e do potencial extra-sensorial humanos são objeto de numerosos experimentos, desde o início dos anos 40, dos quais derivam até mesmo as Psy-ops (operações psicológicas) tão importantes para os estrategistas militares que agora são abundantemente aplicadas pelos governos, para influenciar a opinião pública.

Obviamente, sendo ferramentas fundamentais para a manipulação, a "máquina" de Hollywood e todos os meios de comunicação mainstram que divulgam informações, têm estado sempre a serviço da Elite da antiga linhagem que, graças ao conhecimento da cultura esotérica e ao gênio de muitos cientistas (nem sempre consensuais), destruiu, cancelou, remodelou, subornou, matou, perseguiu, manchou enganou… explorando e perpetrando todos os tipos de abominação. Esta política de centralização do poder baseada na distorção da verdade e na violência (física e psicológica), continua inabalável mas está hoje na sua fase final.

A pineal e o Projeto Looking Glass
Um dos experimentos secretos mais intrigantes, após o Philadelphia Experiment (ocorrido em 1943) é certamente o projeto Looking Glass, um programa pertencente ao Black-ops, que permitiu de criar um imenso Stargate (abertura no tecido do espaço-tempo) operação que arquiteta o funcionamento da glândula pineal. Efetivamente, a ciência descobriu que a retina tem os mesmos fotorreceptores também presentes na pineal que, de fato, é uma glândula sensível aos campos eletromagnéticos e há ainda, em alguns aspectos, um legado químico funcional semelhante aos olhos. A glândula, em boa saúde, conteria em si um fluido especial e, uma vez feito a liberação de DMT e Pinolina, seria capaz de isolar-se de qualquer estimulação eletromagnética externa, projetando a consciência do indivíduo para os reinos mais elevados de consciência. O líquido isolado dentro da glândula agiria como um tipo de monitor, permitindo de "observar" o plano dimensional no qual se focaliza.

Certas percepções extra-sensoriais (ESP) como precognição, clarividência e telepatia, sempre foram prerrogativas de indivíduos que aprenderam a usar o potencial da glândula pineal. Visões nítidas de outras dimensões e deslocamentos extracorpóreos ao longo da linha do tempo, podem ser induzidos por nosso "Stargate" pessoal natural. Mas, se tudo isso fosse artificialmente replicável, um poder semelhante exigiria um adequado bom senso de responsabilidade: viajar através do tempo, bem como prever e modificar o futuro, são dons que, em mãos erradas, poderiam se tornar perigosos. Por mais arriscado que sejam, as "forças especiais" que lidam com estas experiências não são novas para este tipo de desafios e parece que, atraídos pelo potencial operacional do projeto, gastaram recursos extraordinários.

David Wilcock, pesquisador psíquico, autor de The Divine Cosmos e especialista em geometria sagrada, recentemente falou sobre o fenômeno e de como já está sendo usada a tecnologia Looking Glass em uma base subterrâneo não especificada. Para o tipo de informação que dá ao público, muitos consideram Wilcock um visionário, mas suas investigações fascinantes, muitas vezes envolvendo personalidades de alto calibre cientifico, também oferecem muitos pontos para reflexão.

A glândula é influenciada por campos eletromagnéticos
Milhares de anos atrás, provavelmente na época da evoluta civilização de Atlantis, os poderes supremos Humanos sofreram um declínio acentuado. Responsável por este rebaixamento intelectual, podem ter sido vários fatores, muitos dos quais ainda não são claros. Alguns dos pressupostos avançados, são decididamente muito audazes que vão desde a manipulação genética por parte de raças alienígenas hostis, à hibridação de sobreviventes da Atlântida com espécies contíguas, mas geneticamente menos evoluídas.

Com a ajuda de ciências de ponta, tais como epigenética, que demonstra claramente como seja a interpretação do ambiente ao estimular as características do DNA em vez de um determinismo genético rigoroso e competitivo, hoje sabemos que é possível mudar mesmo aquilo que biologicamente se acreditava ser imutável ou inato. Isto também se aplica ao envelhecimento e doenças graves.
Outra teoria diz que poderia ter sido um remoto cataclismo que alterou significativamente as condições ambientais do planeta e, consequentemente, a função da glândula pineal nas gerações posteriores.
Hoje sabemos que a glândula pineal é grandemente afetada pela quantidade de luz e dos campos eletromagnéticos, e podemos facilmente deduzir como a vida moderna (telefones celulares, eletrodomésticos, luz artificial, etc.) trouxe grandes mudanças no organismo. A fisiologia do pineal poderia ter sido modificada posteriormente em relação a essas mudanças ambientais, e essa alteração poderia ter contribuído para a deterioração física mais rápida, bem como o aparecimento de novas doenças.

Do ponto de vista da alimentação, uma dieta com baixo teor de ferro, cálcio, fósforo e triptofano, inibem o bom funcionamento da glândula pineal, bem como o consumo de remédios bloqueadores - benzodiazepinas, bloqueadores dos canais de cálcio, clonidina, alcool, cafeína, especialmente nas horas antes de dormir. Um estilo de vida saudável, com base na atividade física matutina, boa alimentação, ausência de poluição e uma grande quantidade de sono, têm efeitos positivos sobre secreções de serotonina e melatonina.
A experiência dos místicos induz a pensar que qualquer estrada que leve à verdade suprema, é bem-vinda, seja ela química, como o soma, ou natural, como a meditação, e, de fato, ambas agem através dos mesmos mediadores químicos do cérebro.
De qualquer forma, a realização espiritual, não é algo que aparece sem seguir um processo fisiológico preciso.

Colher esta oportunidade para elevar-se vibracionalmente significa viver em um estado de presença lúcida, transmutar a dor passada em sabedoria para construir um novo mundo com o conhecimento do próprio Eu Divino, finalmente donos e responsáveis desses poderes que assim retornarão a fazer parte de nós para o bem de todos, porque todos nós somos inevitavelmente UNO.

Fonte: crepanelmuro.blogspot.it

venerdì 4 gennaio 2019

Il Lavoro non nobilita ma degrada l’uomo?




I processi derivanti dal sistema monetario, corrompono la società e alienano le persone dal loro vero potenziale”.

Da quando San Benedetto ha rifiutato l’idea che un monaco potesse vivere di solo ascetismo grazie alle elemosine, stabilendo la regola ora et labora, si è sviluppata l’idea che il lavoro manuale nobilitasse l’uomo. Certo, non lavoravano i potenti, e il potere ha fatto sì che proprio un monaco, un agostiniano di nome Martin Luther, si distaccasse dall’idea di una salvezza per grazia senza bisogno di agire per sostenere che si era già predestinati alla salvezza o alla dannazione

Nel Cinquecento, l’epoca di Lutero e Calvino, a meno che non si nascesse nobili, per avere successo e accumulare ricchezza l’unico modo ­– non esistendo la finanza speculativa come la conosciamo oggi – era lavorare. Ma il lavoro è un fastidio necessario, una sorta di pegno da dare di malavoglia alla vita per assicurarsi il diritto ad esistere.

“Lavorare, ormai, è diventato non un modo per realizzare la propria persona, ma il mezzo per procurarsi i soldi per vivere per lavorare per vivere, alimentando un circolo vizioso, creando uno squilibrio tra i nostri desideri più profondi e le risorse per realizzarli.
A cosa ci siamo ridotti, quindi? Con il tempo abbiamo inventato strumenti che potevano farci lavorare meglio, con meno fatica e, per il fabbisogno che abbiamo, anche meno. Avremmo potuto dedicare più tempo alle passioni, a sentirci bene, alla ricerca della felicità e del miglioramento. Siamo finiti, purtroppo, a dannarci sempre di più, per il risultato minimo del sopravvivere. Come se in secoli di evoluzione sociale non si potesse far altro che ritornare alla preistoria.” Simone Moricca

L’enciclopedia online inserisce il lavoro tra le attività filosofiche definendolo “un proficuo e consapevole processo di scambio fra la comunità degli uomini e la Natura”.
Lo stipendio ti paga il lavoro che fai, ma non le ore che perdi, non la tua fatica, né le tue energie spese, tanto meno ti paga gli anni che se ne vanno per sempre.

Dovremmo, invece, cercare ciò che ci fa stare bene e non vivere come schiavi pensando che dobbiamo immolare le nostre giornate alla mera sopravvivenza fisica, dividendoci fra produzione e consumo, in un ciclo infinito di fare e disfare che non ha un vero fine se non quello di campare. Dobbiamo tornare a circondarci di attività, di oggetti e di ruoli che abbiano un anima e che non siano gusci vuoti, siano essi fatti d'oro o di coccio.

Se difatti separi troppo il lavoratore dal risultato del suo lavoro, esso si sentirà alienato, nel senso di inutile, di distaccato dal suo stesso impegno profuso nel prodotto o nell'attività. La sua sensazione sarà appunto di lavorare per guadagnare e guadagnare per campare, cioè di fare qualcosa di utile ad un sè stesso insensato e non ad una comunità portatrice di orizzonti di senso, di stima, di riconoscimento, di valore. Ed è quello che tanti di noi, sopraffatti dall'astrattezza di lavori iper-terziarizzati, scollegati dal mondo e a volte apparentemente (quando non realmente) superflui, oggi subiscono: la sindrome della tela di Penelope, un qualcosa di completamente autoreferenziale, una vita che mangia sè stessa senza nulla produrre, un tran-tran, una sorta di pachinko esistenziale: dalla costruzione di un futuro alla corsa al progresso e dalla corsa al progresso (rivelatosi spesso apparente) alla corsa del criceto…

La felicità, anche solo il benessere, sono altrove, sono nella soddisfazione, sono nella produzione di senso, di prospettive, anche minimali.

“Quando si parla di smettere di lavorare e cambiare vita ho sempre la sensazione che stiamo perdendo tempo. L’argomento è importante, centrale: dobbiamo smettere di lavorare solo per produrre, per acquistare beni che non ci servono, con soldi che spesso non sono neppure nostri, per restare inseriti in un mondo che ci accoglie solo per ciò che abbiamo, dunque un mondo che non dovremmo desiderare. Intanto i nostri anni vanno via, le nostre passioni si scolorano, i nostri sogni muoiono prima di essere stati generati. Il meglio della nostra vita è strangolato dall’assenza di tempo, dall’ansia, dalla fretta.
Ecco perché mi sembra una perdita di tempo. Non l’argomento, certo, ma questo nostro eterno parlarne in bilico sulla lama delle nostre paure.

Nati senza motivo, senza manuale d’istruzione, moriremo e non saremo mai stati prima. Che la vita sia questo, fede a parte, non è un’opinione. Dunque, di cosa dobbiamo tanto parlare? Di cosa dovremmo avere tanto paura? Cosa ostacola l’inizio del lavoro necessario al cambiamento, ma adesso, subito, senza indugio? “Vivete convinti di poter vivere per sempre…” diceva Seneca duemila anni fa.

Bisogna dare senso al nostro tempo non solo perché è poco, ma per un’etica della vita che abbiamo perduto. Che il mondo finisca oppure no, oggi noi siamo qui, e la cosa grave non sarà scomparire, ma non essere mai stati. Noi non siamo mai stati… ogni giorno nel traffico; non siamo mai stati ogni volta che il Sistema ci costringe a gesti non nostri; non siamo mai stati negli acquisti inutili, nel ricatto del tempo speso a fare inutilmente; non siamo mai stati quando viviamo nove ore al giorno con persone che non sceglieremmo, se potessimo farlo. Non siamo mai stati quando ci pensiamo su troppo, oppure quando decidiamo impulsivamente, mentre il cambiamento è un processo, un percorso, da iniziare subito, ora, e a cui lavorare a lungo, dando senso alla nostra vita, dentro, prima che tutto cambi. Prima che cambiare non sia troppo tardi.” Simone Perotti – Il Fattoquotidiano

Un'economia che utilizza le risorse esistenti anziché il denaro.
Immagina un futuro prossimo in cui denaro, politica, interessi personali e nazionali sono stati gradualmente eliminati. Sebbene questa visione possa sembrare idealistica, è basata su anni di studi e ricerca sperimentale. Spazia dall'educazione ai trasporti, dalle risorse di energia pulita fino ai sistemi totali di città. Si chiama Project Venus.

Il Venus Project, ideato da Jacque Fresco, presenta una visione alternativa di una civiltà mondiale sostenibile, diversamente da qualsiasi sistema politico, economico e sociale esistito in precedenza.

Il Progetto Venere non è né utopistico né orwelliano, né riflette i sogni di idealisti impraticabili. Invece, presenta obiettivi raggiungibili che richiedono solo l'applicazione intelligente di ciò che già conosciamo. Le uniche limitazioni sono quelle che imponiamo su di noi.
Fresco crede che sia possibile costruire una tale società, in cui le persone vivono "vite più lunghe, più sane e più significative". E come fai ad avere un tale prodigio? Facile: sostituire l'economia basata sul denaro con un'economia basata sulle risorse. Questa visione emerge, infine, dall'osservare che i processi derivanti dal sistema monetario, come il lavoro e la competizione, corrompe la società e alienano le persone dal loro vero potenziale.

Noi siamo quello che facciamo. Le nostre realizzazioni ci caratterizzano come esseri unici e inimitabili. “Pensare è un lavoro duro”; – dichiarava Henry Ford – industriale, ingegnere e progettista statunitense – e aggiungeva: “per questo motivo sono in pochi a farlo”. Concentrarsi su qualcosa di veramente buono e utile da realizzare e ancora riflettere su come raggiungere la meta tanto agognata. Non rinunciare, capire perché quel 'qualcosa' è andato 'in quel modo' e se si poteva fare di meglio.
Einstein, che era conosciuto già dai suoi contemporanei come un grande pensatore, affermava che spaccare legna è un lavoro che dà soddisfazione, perché il risultato è immediato e senza rischi di insuccesso. Come dargli torto?!

Projecto Venus – Vedi il film QUI

venerdì 28 dicembre 2018

Todo prazer é limitado, mas o desejo (ao prazer) é eterno!





A alma humana deseja sempre, e mira essencialmente, viver o prazer, ou seja, a felicidade, que é por si só o prazer. O simples prazer específico, é limitado na sua duração - pois nenhum prazer é eterno - e limitado na sua extensão - pois nenhum prazer é imensurável.

Já o desejo do Prazer é ilimitado, tanto na duração - porque vai em igual passo com a existência, terminando com a morte - como na extensão, porque é substancial em nós, não como desejo de um ou mais prazeres, mas como desejo do Prazer.

A natureza existencial das coisas, exige que tudo tenha limite, confins e seja circunscrito. Porém, o desejo do Prazer, traz consigo o ilimitado; cada prazer isolado é circunscrito, mas não o Desejo, cuja extensão é indeterminada e a alma abraça, substancialmente, toda extensão imaginável desse sentimento. Sendo assim, o desejo do prazer, vai de encontro às leis da natureza, e sempre que se infringe uma lei, consequentemente se sofre penalidades.

A consequência a essa infração, é a sensação de insatisfação, depois da obtenção. Seria o caso de desejarmos algo, ardentemente, e, enquanto nutrimos esse desejo, a coisa é para nós preciosa. No momento em que você deseja uma Ferrari, por exemplo, esse sentimento se manifesta como o desejo de obter a Ferrari e, concomitantemente, o desejo a um prazer. Mas a realidade (não percebida) é que você deseja que esse prazer seja aquele ilimitado. No momento em que você obtém a Ferrari, você está diante de um prazer circunscrito e, passada a euforia, sente de novo um vazio na alma, porque aquele desejo (ao Prazer ilimitado) não foi efetivamente concretizado.

A expectativa é sempre melhor que a obtenção.

Quando a alma deseja algo prazeroso, deseja a satisfação de um desejo infinito, deseja o Prazer e não esse ou aquele prazer. Não obtendo, gera a sensação do incompleto.
Felizmente, existe no homem a faculdade imaginativa, a qual dá a possibilidade de se conceber o real que não existe, como também dar uma existência ao irreal. Essa faculdade imaginativa atua, também, no campo do prazer. Logo, o prazer infinito que não se pode encontrar na realidade, permanece na imaginação, da qual se deriva a esperança.

O desejo não é uma procura por parte do ser humano, não é exatamente a resposta a uma iniciativa do indivíduo, assim como, ter necessidade de comer e beber, não é uma escolha nossa, mas é doado pela natureza.

As necessidades do homem, se manifestam através do desejo, abrangendo, desde a própria conservação e segurança, auto estima, desejo do saber, necessidade de amar e ser amado, até ao conhecimento do transcendental; mas, nem sempre, um desejo corresponde essencialmente a uma necessidade

Grande magistério da natureza!
Sabendo que o homem é capaz de banalizar qualquer coisa, preferiu não doar a abrangência, a plenitude do prazer, visto que serve pra a própria conservação, necessária à subsistência. Forneceu, porém, como sublimação, ilusões e uma imensa variedade de prazeres, assim, quando se cansar de buscar um, pode-se correr atrás de outros, indefinidamente, dando-lhe a sensação da obtenção do prazer infinito.

O desejo é vivido, partindo do estado da necessidade essencial em direção à satisfação, que nem sempre é percebida com clareza.
Quando o desejo se abre à ‘procura de algo’, o objetivo da alma é encontrar esse ‘algo’. A meta final é vista como um valor, um bem em si mesmo, porque responde à nossa necessidade de prazer. Aqui, então, pode entrar o risco de confundir desejos com necessidades.

A pessoa com a auto- estima baixa, é perita nessa confusão. Inconscientemente, acha que não é merecedora de tal (ou tais) prazer e, automaticamente, transforma o prazer em necessidade objetiva, colocando a necessidade em oposição ao desejo. A baixa auto-estima faz crer que o ‘desejar’ é egoismo, algo não necessário. Dessa forma, quando os desejos afloram, são reprimidos pra eliminar o sentimento de culpa ou são automaticamente convertidos em ‘necessidades’ pra serem legítimos.
Procurar melhorar a auto-estima é importante, não só pra amplificar a extensão do prazer mas para aprender a se valorizar de forma equilibrada.
Aumentando o nivel da auto-estima, se consegue diminuir - ou eliminar totalmente - o nivel da auto-sabotagem dos nossos merecidos desejos.


mercoledì 19 dicembre 2018

Teoria revela o "lado negro" do universo!





A teoria do 'fluido com uma massa negativa' explica de que são formados os 95% do cosmos 'escuro'.

Pesquisadores da Universidade de Oxford têm uma nova teoria que explica de que coisa é feito 95% do cosmos composto de matéria escura e energia escura. O estudo unifica duas teorias compatíveis com as hipóteses de Einstein e define o "lado negro" do universo como um fluido que tem uma "massa negativa".

Cientistas da Universidade de Oxford poderiam, assim, responder a uma das maiores questões da física moderna: graças ao estudo recente, eles unificaram a matéria escura e a energia escura em um único fenômeno, que é um fluido que tem uma "massa negativa". Essa nova e surpreendente teoria poderia ser uma prova da previsão correta, feita por Einstein, há 100 anos.

Matéria e energia escura.
Até hoje, o nosso modelo do universo, chamado LambdaCMD, não pode explicar fisicamente o que sejam a matéria escura e a energia escura, que conhecemos graças ao efeito gravitacional que elas têm sobre a matéria observável. De acordo com os cientistas de Oxford, a matéria e energia escura podem ser unificadas em um único fluido com um tipo de gravidade negativa que repele todo o material que gravita em seu redor. "Isso sugere que nosso cosmos é simétrico, tanto com qualidades positivas quanto com qualidades negativas", explicam os pesquisadores.

As Teorias de Einstein.
100 anos atrás, Albert Einstein descobriu um parâmetro em suas equações chamado "constante cosmológica", que hoje conhecemos como sinônimo de energia escura, que ele mesmo chamou de "seu maior erro", embora as observações astrofísicas modernas mostrem que é um fenômeno real. Com relação a essa constante, Einstein escreveu em 1918 que "é necessária uma modificação da teoria para que o 'espaço vazio' assuma o papel de massas gravitacionais negativas distribuídas pelo espaço interestelar". Na prática, é possível que Einstein tivesse já teorizado que o universo está cheio de massa negativa.

A união das teorias.
Os pesquisadores combinaram duas ideias que são compatíveis com a teoria da relatividade de Einstein, a das massas negativas e a da criação da matéria. Ao fazê-lo, a energia escura e a matéria escura podem ser unificadas em uma única substância, com os dois efeitos sendo simplesmente explicados como matéria de massa positiva que navega em um mar de massas negativas ".

Kryon faz uma importante previsão: (Monte Shasta, Califórnia - 17 de junho de 2007)
Os cientistas estão postulando a existência da matéria escura. Esta seria uma matéria que não pode ser vista, mas que deve existir para equilibrar a equação da energia. Ninguém ainda falou sobre interdimensionalidade, mas o farão. Devem fazer, porque a harmonia da matemática provavelmente mostrará a eles, muito claramente, que talvez tudo o que acontece no Universo esteja na interdimensionalidade. O que falta em seus cálculos sobre energia é a realidade da matéria interdimensional ".

"A ciência começará a procurar as dimensões que faltam para explicar a energia faltante! É uma questão de tempo. É a ação da atração-repulsão, dentro das mudanças de dimensão, que fazem com que o Universo faça o que faz, e que lhes mostra o que ele realiza. Muito do que se continua a observar são traços desse processo, mas não são interpretados da maneira correta. Nas quatro dimensões, sua física é muito lógica, mas quando você sai da 4D e se torna interdimensional, todas essas leis lógicas da física mudam. Nós já lhes dissemos que, entrando o suficiente no infinitamente pequeno, as leis fundamentais da física mudam. Da mesma forma, mudam também quando você alcança grandes dimensões. E também muda para a estrutura do tempo ".

O enigma da Física
Visualize comigo por um momento, uma agulha e um fio gigante. Passe dois fios através do buraco. Um entra no buraco negro e o outro sai dele. Esses fios são cordas de força interdimensional que então se conectam com outras galáxias, passando de um lado para o outro em seu centro, o duplo furo de dois buracos negros. Uma atração e uma repulsão - uma força interdimensional, da qual vocês ainda não estão conscientes, desliza “costurando” entre uma e outra galáxia.
Agora, imagine em sua mente esta enorme colcha com uma simetria e um propósito. Se você pudesse olhar em seu centro, no centro do universo, de um certo ângulo, veria a simetria de uma mandala. As galáxias estão maravilhosamente unidas em uma dança elegante. A simetria faz sentido e está na base-12. Desafiamos vocês a encontrá-la. E o que parece ser como filamentos entrando e saindo do centro das galáxias, com essas novas forças que acabamos de descrever, são uma rede. É uma rede com simetria e propósito... a rede cósmica. É lindo e é a energia que falta do universo, da forma vista por quem procura.

A matéria escura que tantos procuram, não é encontrada nos espaços vazios entre as coisas. Está localizada nos filamentos de forças interdimensionais entre galáxias, propositalmente colocadas ali. Oh, é um sistema maravilhoso. Vocês querem que a matéria escura tenha sentido em 3D, mas não é possível porque envolve duas forças interdimensionais do universo que são quânticas e, portanto, fora do tempo e da previsão de suas fórmulas 3D.

Com uma lente astronômica multidimensional, se isso fosse possível, o que você veria? Veria exatamente o que acabei de descrever. Primeiro, se veria os dois buracos gêmeos negros que parecem ser apenas um. Uma lente interdimensional que observa a gravidade e o tempo, e a sua inclinação em padrões.

Se você olhasse para o universo com essa lente, veria como os gêmeos desenvolvem uma relação entre eles, sua pulsação e veria muito claramente os filamentos que conectam as galáxias.


domenica 16 dicembre 2018

Teoria rivela il “lato oscuro” dell’universo!



La teoria del ‘fluido con una massa negativa’ spiega di cos’è fatto il 95% del cosmo ‘oscuro’

I ricercatori dell’Università di Oxford hanno una nuova teoria in grado di spiegare di cos’è fatto il 95% del cosmo composto da materia oscura ed energia oscura. Lo studio unifica due teorie compatibili con le ipotesi di Einstein e definisce il ‘lato oscuro’ dell’universo come un fluido che possiede una ‘massa negativa’.

Gli scienziati dell'Università di Oxford potrebbero avere una risposta a una delle più grandi domande della fisica moderna: grazie al loro recente studio, hanno unificato la materia oscura e l'energia oscura in un singolo fenomeno, cioè un fluido che possiede una "massa negativa". Questa nuova e sorprendente teoria potrebbe essere una prova della corretta previsione fatta da Einstein 100 anni fa.

Materia ed energia oscura.
Ad oggi il nostro modello dell'universo, chiamato LambdaCMD, non sa spiegarci fisicamente cosa siano la materia oscura e l'energia oscura, che conosciamo grazie all'effetto gravitazionale che hanno sulla materia osservabile. Secondo gli scienziati di Oxford, la materia e l'energia oscura possono essere unificate in un unico fluido che possiede un tipo di gravità negativa che repelle tutto il materiale che gravita intorno. “Questo suggerisce che il nostro cosmo sia simmetrico sia con qualità positive, sia qualità negative”, spiegano i ricercatori.

Le teorie di Einstein.
100 anni fa Albert Einstein ha scoperto un parametro nelle sue equazioni chiamato ‘costante cosmologica', che oggi sappiamo essere sinonimo di energia oscura, che lui stesso definiva ‘il suo più grande errore', per quanto le moderne osservazioni astrofisiche dimostrino che si tratta di un fenomeno reale. In merito a questa costante, nel 1918 Einstein scrisse che “è necessaria una modifica della teoria in modo che lo ‘spazio vuoto' assuma il ruolo di masse negative gravitazionali che sono distribuite in tutto lo spazio interstellare”. In pratica è possibile che Einstein avesse già teorizzato che l'universo è pieno di massa negativa.

L'unione delle teorie. I ricercatori hanno così unito due idee compatibili con la teoria della relatività di Einstein, quella delle masse negative e quella della creazione della materia. Così facendo, l'energia oscura e la materia oscura possono essere unificate in una singola sostanza, con entrambi gli effetti spiegabili semplicemente come materia di massa positiva che naviga su un mare di masse negative”.

Kryon dà una previsione importante: (Monte Shasta, California - 17 Giugno 2007)
Gli scienziati stanno postulando l’esistenza della materia oscura. Questa sarebbe materia che non si riesce a vedere, ma che deve esistere per far equilibrare l’equazione dell’energia. Nessuno ha ancora parlato di interdimensionalità, ma lo faranno. Devono farlo, perchè l’armonia della matematica mostrerà probabilmente loro, molto chiaramente, che forse quello che succede nell’Universo sta nell’interdimensionalità. Ciò che manca nei loro calcoli sull’energia è la realtà della materia interdimensionale.”.
La scienza comincerà a cercare le dimensioni mancanti per spiegare l’energia mancante! È questione di tempo. È l’azione di attrazione-repulsione, all’interno dei cambiamenti di dimensione, che fanno fare al vostro Universo quello che fa, e che vi mostrano quello che fa. Molto di quanto continuate ad osservare sono tracce di questa cosa, ma non sono interpretate nel modo giusto. Nelle quattro dimensioni, la vostra fisica è molto logica, ma quando fate un passo fuori dalle 4D e diventate interdimensionali, tutte quelle logiche leggi di fisica cambiano. Ve lo abbiamo già detto, andando sufficientemente nel piccolo, anche le leggi fondamentali della fisica cambiano. La cosa cambia anche quando si raggiungono grandi dimensioni. E cambia anche per la struttura del tempo.”.

O enigma della Fisica
Visualizzate con me per un momento, un ago e un filo gigante. Trascorrete due fili attraverso di esso. Uno entra nel buco nero e l’altro ne esce. Questi fili sono stringhe di forza interdimensionale che poi si collegano con altre galassie, passando da una parte all’altra nel loro centro, il doppio foro di due buchi neri. Un’attrazione e una repulsione – una forza interdimensionale, di cui ancora non siete consapevoli, s’infila tra l’una e l’altra galassia.
Ora, immagine nella vostra mente questa trapuntatura con una simmetria e uno scopo. Se poteste guardare nel suo centro, al centro dell'universo, da una certa angolatura, si vedrebbe la simmetria di un mandala. Le galassie sono meravigliosamente unite in una danza elegante. La simmetria ha senso ed è su base-12. Vi sfidiamo a trovarla. E quelli che sembrano filamenti che entrano ed escono dal centro delle galassie, con queste nuove forze appena descritte, sono un reticolo. È un reticolo con simmetria e proposito... il reticolo cosmico. E’ bellissimo ed è l'energia mancante dell'universo, com’è vista da chi la cerca.

La materia oscura che tutti cercano non si trova negli spazi vuoti tra le cose. Si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie, appositamente messa lì. Oh, è un meraviglioso sistema. Volete che la materia oscura abbia senso nelle 3D, ma non è possibile perché riguarda due forze interdimensionali dell'universo che sono quantiche, e dunque fuori dal tempo e dalla previsione delle vostre formule 3D.
Con una lente astronomica multidimensionale, se questo fosse possibile, cosa vedrebbe? Vedrebbe esattamente ciò che ho appena descritto. Per primo, sarebbe in grado di vedere i due buchi neri gemelli che sembrano essere uno soltanto. Una lente interdimensionale che osserva la gravità e il tempo, e la loro piegatura in modelli.

Se voi guardaste l'universo con questa lente, vedreste come i due gemelli si svolgono una relazione tra loro, la loro pulsazione e vedreste molto chiaramente i filamenti che collegano le galassie.



Fonte: https://scienze.fanpage.it
           https://informaridendo.blogspot.com/

venerdì 14 dicembre 2018

Catturata la molecola della felicità




Per la prima volta un team italiano ha osservato in tempo reale la "molecola della felicità", riprendendo ciò che accade nel cervello quando è stimolato dalla serotonina.

Il meccanismo che regola il funzionamento della serotonina nei circuiti che controllano i movimenti e che permettono di adattarsi a nuove situazioni emotive e motorie è stato ricostruito nella ricerca pubblicata sulla rivista Neuron.

Lo studio dell'Università di Pisa, pubblicato su Cell Reports, è il risultato della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato da Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Cncs-Iit di Rovereto) e quello di Massimo Pasqualetti del dipartimento di Biologia dell'ateneo pisano.

Modelli genetici modificati.
Per catturare pochi secondi di felicità ci sono voluti però anni di lavoro. "Ben quattro" spiega il professor Pasqualetti raccontando a Repubblica l'esperimento riuscito grazie alla creazione di modelli genetici modificati.
E' sul cervello del topo, l'animale la cui struttura è più simile a quella umana, che gli studiosi hanno potuto osservare e registrare le reazioni. "La genetica molecolare ci permette di studiare le risposte comportamentali, ricreando le condizioni esistenti in natura per comprenderne i meccanismi".

Il lavoro è stato svolto su due binari: da una parte la chemogenetica per lo sviluppo di un modello animale in cui, attraverso la somministrazione di un farmaco, sono stati attivati selettivamente i neuroni che producono serotonina. In una fase successiva, la ricerca ha potuto imboccare il secondo binario: l'osservazione delle reazioni intracellulari con la risonanza magnetica funzionale. "Solo grazie alla combinazione delle due tecniche - prosegue Pasqualetti - abbiamo potuto vedere, nel dettaglio e minuto per minuto, che questa specifica popolazione di neuroni attiva tutti i distretti del cervello, ma non nello stesso momento”.

In particolare, lo studio è basato sulla scansione temporale che rivela la quantità di sangue raggiunta in un dato distretto cerebrale. Così l'occhio umano ha potuto finalmente vedere, sulle cavie in stato di sedazione, dove i neuroni del cervello hanno lavorato di più.
"Le aree che si sono accese in una manciata di secondi sono l'ippocampo e la corteccia cerebrale, - spiega il professore - non a caso le due regioni deputate a regolare il comportamento emotivo. Proprio le due strutture cerebrali che mostrano deficit funzionali nel caso di patologie neuropsichiatriche come la depressione”.

Le scoperte che contribuiscono a svelare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica aprono la strada a una maggiore comprensione e quindi a possibili nuove cure, di importanti patologie come l'ansia, la schizofrenia e l'autismo.
Nota per regolare l'umore, l'appetito e funzioni legate alle emozioni, la serotonina è indispensabile perché avvenga la comunicazione fra i neuroni delle strutture del cervello chiamate talamo e corpo striato: se la molecola è assente, la comunicazione fra i neuroni delle due strutture è ridotta.

Il meccanismo della serotonina, aiuterà a capire il Parkinson
La scoperta segna un passo in avanti verso la possibilità di comprendere meglio malattie come il morbo di Parkinson o i disturbi ossessivo-compulsivi. "Ricostruire in maniera molto accurata i meccanismi molecolari con cui la serotonina funziona nel cervello è importante anche per capire cosa avviene in condizioni patologiche in cui la serotonina non viene prodotta o in cui mancano i recettori specifici a cui legarsi", ha osservato la coordinatrice della ricerca, Raffaella Tonini, del dipartimento di Neuromodulazione dei circuiti corticali e subcorticali dell'Iit.

Nel 2013 la stessa équipe aveva studiato il comportamento del cervello in assenza di serotonina. Ora i risultati ottenuti osservando il comportamento dell'organo - anche se in modelli animali - hanno permesso di fare un passo in avanti decisivo. "Tutto sommato è come se avessimo trovato l'interruttore ON di neuroni specifici del cervello", conclude Pasqualetti.
E dopo la spiegazione tecnica, si affaccia l'ottimismo: "Per l’OFF - aggiunge scherzando - se ne parlerà tra qualche mese, magari".



Fonte:
https://www.repubblica.it/scienze//
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica

sabato 8 dicembre 2018

Il Tredicesimo Piano





regia di Josef Rusnak

Un programmatore di realtà virtuale ricrea la Los Angeles del 1937 su un chip da computer, ma quando si ritrova coinvolto in un crimine deve superare i confini tra il mondo reale ed quello che lui stesso ha creato.

Basato, in parte, sul romanzo Simulacron-3 di Daniel F. Galouye e uscito lo stesso anno di Matrix, Il tredicesimo piano è un bellissimo gioco di scatole cinesi e realtà virtuali, ingiustamente passato inosservato, nonostante sia capace, senza eccessivi effetti speciali, di risultare, agli occhi di un attento spettatore, un viaggio virtuale nel noir e nella cyber sci-fi che richiama astutamente Blade Runner, Philip K. Dick e i suoi ipotetici androidi che sognano pecore elettriche.

La pellicola diretta da Josef Rusnak è complesso, credibile e offre generosi suggerimenti sulla tematica della creazione di realtà parallele e, in questo caso, virtuali. Gioca tra ambientazioni temporali differenti, salta tra passato, presente e futuro riproducendo scene e set di film noti, a partire dagli interni che richiamano palesemente l’appartamento di Deckard in Blade Runner e ipotizzando, con schemi ben precisi, le fondamenta di mondi virtuali e poi di simulazioni nella simulazione.

In numerose scene, l’idea della strada da percorrere dà la percezione di un viaggio verso la conoscenza di se stessi e della propria origine. Si ipotizza da sempre l’esistenza di infinite possibilità, di infiniti mondi paralleli, ma se, invece di essere paralleli, fossero contenuti l’uno nell’altro?


Fonte:
http://www.storiadeifilm.it/science-fiction, youtube

venerdì 7 dicembre 2018

Einstein. La Lettera su Dio.






La "Lettera su Dio" è uno dei manoscritti più preziosi ed eccezionale, considerato uno dei più importanti manoscritti del XX secolo, nel quale il celebre fisico, teorizzatore della relatività, parla della sua concezione di Dio, della religione e del senso dell’esistenza umana.

La "Lettera su Dio" di Einstein che contiene riflessioni molto dure su Dio, la Bibbia e il Giudaismo, ha acquistato questo nome nonostante la parola Dio sia usata solo una volta durante tutto il messaggio. Il premio Nobel per la fisica aveva scritto decine di lettere in cui affrontava il tema di Dio e la religione.

Nessuna pietà nemmeno per la religione ebraica, in cui era nato e cresciuto, nonostante avesse più volte dichiarato di sentirsi affine con il popolo ebraico, con cui condivideva la cultura. Einstein rimproverava agli ebrei di considerarsi scelti da Dio e al di sopra degli altri popoli: una convinzione, a detta del fisico, del tutto errata.

Una pagina e mezza, autografa e scritta in tedesco nel 1954. Lo scienziato la inviò un anno prima di morire al filosofo tedesco Eric Gutkind, autore di un libro "Scegli la Vita: la chiamata biblica alla rivolta", che apparentemente a Einstein non era piaciuto.

Questa letterina di una pagina e mezzo è stata battuta a due milioni 400 mila dollari da Christie’s a New York, una delle case d'asta più famose del pianeta, saliti a 2.892.500 dollari compresi i diritti d'asta.
"Le mie scuse a Dio", ha detto John Haze che ha condotto la vendita nei saloni di Christie's a Rockefeller Center.

Non è la prima volta che il messaggio, riemerso nel 2008 dopo esser rimasto fino ad allora nelle mani della famiglia Gutkind, viene proposto all'asta: nel maggio di quell'anno a Londra, un compratore rimasto anonimo batté il celebre ateo britannico Richard Dawkins, pagando l'equivalente di 404 mila dollari per il documento.
La lettera era stata poi offerta sei anni fa su eBay per tre milioni di dollari ma l'operazione apparentemente non andò in porto.

Altre lettere di Einstein sono state battute per cifre da capogiro: nel 2002 un suo messaggio al presidente Franklin Delano Roosevelt - il cui il padre della fisica moderna metteva in guardia dai pericoli insiti nella "costruzione di bombe estremamente potenti" come gli ordigni atomici - totalizzò da Christie's 2,1 milioni di dollari.

Einstein non era un ateo
Secondo Walter Isaacson, autore di una biografia di Einstein del 2008, "nessuno dovrebbe basarsi solo su una lettera per risolvere i dubbi sull'idea di Einstein sull'esistenza di un essere supremo"
perché a quanto riferito dal biografo, Einstein non era ateo, “ma non credeva in un Dio che andava in giro scegliendo le sue squadre sportive o le sue persone preferite“.

Ed effettivamente questo emerge anche da ciò che lo stesso Einstein aveva affermato: “La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell’incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio. Chiunque sia veramente impegnato nel lavoro scientifico si convince che le leggi della natura manifestano l’esistenza di uno Spirito immensamente superiore a quello dell’uomo, e di fronte al quale noi, con le nostre modeste facoltà, dobbiamo essere umili.
La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà. Voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere i suoi pensieri; in quanto al resto, sono solo dettagli”.





Fonte: WEB, meteoweb.eu