domenica 17 marzo 2024

Le tempeste solari potrebbero alterare la nostra percezione della realtà?

 


Le macchie solari si formano sulla superficie del Sole a causa delle forti linee del campo magnetico provenienti dall'interno del Sole attraverso la superficie solare e appaiono visibilmente come macchie scure confrontate all'ambiente circostante perché molto più fredde della superficie circostante del Sole stesso. Queste macchie solari possono diventare molte volte più grandi della Terra. Una grande macchia solare può avere una temperatura di 3700°C. La temperatura della fotosfera del Sole, invece, è di circa 5500°C. Se potessimo trasportare una macchia solare dal Sole e posizionarla nel nostro cielo notturno brillerebbe quanto la luna piena, in contrasto davvero grande con il Sole stesso.

Galileo ipotizzò che le macchie solari fossero delle nubi che si trovano al di sopra della superficie, impedendo alla luce solare di arrivare fino a noi. Le macchie solari furono studiate da Galileo e da Scheiner all'inizio del '600. Ma fu solo nel 1843 che l’astronomo dilettante Heinrich Schwabe notò che il loro numero aumentava e poi diminuiva, con un ciclo piuttosto irregolare, della durata di circa undici anni. La natura delle macchie solari rimase sconosciuta fino al 1908, quando George Ellery Hale, segnalò che la luce proveniente dalla regione delle macchie era modificata in un modo da indicare che essa era generata in un intenso campo magnetico. Gli astronomi ritengono che le correnti elettriche, che scorrono nel plasma solare e generano questi campi, traggano la loro energia dalla rotazione non uniforme del Sole - più rapida all'equatore - la quale a sua volta è alimentata dal flusso globale di gas solare.

Come sono create le macchie solari?

“E se le macchie solari fossero create dalla forza gravitazionale o da altre forze interdimensionali prodotte dall’orbita dei pianeti? È stata forse fatta una correlazione tra macchie solari e posizione dei pianeti? Troppo strano? V’invitiamo a vedere le correlazioni.

Il sole è il fulcro degli attributi di attrazione gravitazionale multidimensionale dei pianeti che gli orbitano intorno. C’è un’informazione interdimensionale – chiamatela configurazione gravitazionale, se volete – generata dal sole in ogni istante. Quando i pianeti esercitano la forza di attrazione/repulsione sul fulcro del sistema solare (influenzano il sole con la gravità), influenzano l’atteggiamento del sole. Questi modelli sono ogni giorno diversi e intersecano il campo magnetico della Terra quando sono emessi dal Sole in quel che voi chiamate vento solare.”

Il vento solare ha delle proprietà multidimensionali

“Vi ho dato delle informazioni in modo scientifico, con l’induzione, di come il sistema solare prende il suo imprinting gravitazionale e lo invia, letteralmente, all’interno dell’eliosfera… una comunicazione quantica attraverso il vento solare. Gli stessi messaggi che riceve il sistema solare, li ricevete anche voi. Di conseguenza, questo è il substrato magnetico in cui siete.

Il vento solare è l’eliosfera magnetica e ha delle proprietà veramente multidimensionali. Questo vento magnetico colpisce e s’interseca con il campo magnetico della Terra, e voi lo potete vedere! Lo chiamate Aurora Boreale. È un gigantesco campo magnetico [del Sole] che s’interseca con un altro campo magnetico [della Terra]. La scienza chiama questo fenomeno induttanza. In questo intersecamento di energia avviene un trasferimento di configurazioni informative del sole (in quel momento) verso la griglia magnetica della Terra. Ora, è proprio nella griglia magnetica del pianeta che voi siete dentro. E lo siete per tutta la vita. Il campo intorno a voi – lo imprinting del vostro DNA chiamato Merkabah- che misura 8 metri - riceve le informazioni solari della griglia magnetica e le istruzioni in esse contenute vengono passate direttamente al DNA, che a sua volta è magnetico. Il pensare che gli attributi gravitazionali, magnetici e interdimensionali del sistema solare passino al vostro DNA, sembra essere molto esoterico. Ma non lo è. È pura scienza.

Ricordate, quindi, che la Terra fa parte della catena magnetica d’informazioni per la vostra struttura cellulare (la Griglia Magnetica). Le dice quando fare ciò che fa. È tutto in relazione. Siete, quindi, in relazione con Gaia. Quanto vi relazionate con questa coscienza?” Kryon

C’è un’informazione interdimensionale generata dal sole che influenza nostro DNA

Le tempeste solari possono stravolgere completamente tutta la tecnologia attuale, che si basa sulle forze elettromagnetiche e arrivare persino ad alterare le nostre percezioni. Influenzano non solo la nostra tecnologia, ma anche la nostra biologia. Lo scienziato e biofisico tedesco Dieter Broers ha spiegato che possono influenzare tutte le risposte psico-fisiologiche (piano mentale-emotivo-fisico) e quindi il nostro comportamento, perché agiscono anche sul sistema nervoso centrale e su tutte le attività del cervello.

Quando vengono alterati i campi elettromagnetici che circondano e compenetrano gli esseri umani, si possono creare sintomi come ansia, nervosismo, irritabilità, cambi di umore. Ma anche apatia, esaurimento, tremore, problemi di memoria, palpitazioni, mal di testa, fino ad arrivare, quando le distorsioni sono molto intense, a stati mentali simili a quelli causati da allucinogeni o da esperienze mistiche.

Sono diversi gli scienziati che sostengono che le alterazioni del campo magnetico della Terra provocate dalle tempeste solari potrebbero alterare la nostra percezione della realtà, a cominciare dalla cognizione di tempo/spazio e di tutte le risposte psico-fisiologiche relative alla sfera mentale, emotiva e fisica. Queste esperienze sono regolate sia dalla sensibilità individuale sia dalla preparazione della persona a relazionarsi con questi fenomeni cognitivi. La nostra reazione dipenderà sia dalla sensibilità individuale sia dall’esposizione diretta. Esporsi al Sole per lunghi periodi e nelle ore non sicure (dalle 11 alle 15) aumenta esponenzialmente l’informazione luminosa che si riceve direttamente dalla reazione nucleare più potente che conosciamo, che è la stessa stella che permette la vita su questo pianeta. La pratica costante della meditazione e la familiarità con i cambiamenti negli stati di coscienza aiuta molto a creare una condizione di equilibrio e adattabilità più profonda a questi fenomeni.

Cambiamento nella coscienza collettiva

Durante una forte tempesta solare è come se arrivasse una quantità molto più elevata di informazioni evolutive, capace anche di accelerare un cambiamento nella coscienza collettiva, oltre che in quella individuale. Le informazioni evolutive contenute nella luce possono cambiare tutta la realtà, dalle cellule agli aspetti più sottili della coscienza e della percezione.

La coscienza umana, al livello evolutivo attuale, vive immersa in uno stato ipnotico ed alterato, e ciò è causa di violenze inaudite che si perpetuano nei confronti della natura e degli altri esseri. Un cambiamento di frequenze potrebbe aprire milioni di coscienze alla comprensione dei motivi più profondi della crisi globale che vive il pianeta, e creare i presupposti per generare un reale cambiamento. Queste enormi quantità di informazioni evolutive che ci raggiungeranno durante le tempeste solari, accelereranno il processo di risveglio della coscienza collettiva.

Gli indicatori di questo processo di espansione già in atto sono i fenomeni come Internet, Facebook e i social network. Questi rappresentano la manifestazione vitale della coscienza collettiva umana che sta prendendo consapevolezza di se stessa: la parte incosciente, i desideri, le paure, le distorsioni, le angosce, le realizzazioni, le speranze, l’amore, stanno emergendo globalmente in un nuovo livello di comprensione. È un processo di coscientizzazione e purificazione. Stiamo poco a poco prendendo coscienza di essere un grande organismo che pulsa e vive, nel quale sono incluse tutte le forme di vita.

Il DNA “SA” ed è stato progettato per allungare la vita! -Capitolo VI

Uscire dalla mente ti fa vedere meglio le soluzioni – Capitolo 13


Fonte: anima.tv

venerdì 1 marzo 2024

Homo-technologicus: os sinais de uma possível involução humana

 


No labirinto intricado da era digital, onde a tecnologia molda nossas vidas de maneiras inimagináveis, surge uma questão inquietante: estamos evoluindo ou involuindo como seres humanos?

A ascensão exponencial da tecnologia trouxe consigo uma série de avanços que revolucionaram a forma como vivemos, comunicamos e interagimos com o mundo ao nosso redor. No entanto, à medida que mergulhamos mais fundo nesse oceano digital, não podemos ignorar os sinais de uma possível involução humana. Estamos em uma encruzilhada crítica na história da humanidade, onde o futuro está sendo moldado por linhas de código e algoritmos. A evolução digital oferece um potencial sem precedentes, mas também carrega consigo o perigo da involução humana.

Começa a se estabelecer uma simbiose entre a tecnologia e o ser humano onde um influencia o outro : a tecnologia que modifica o indivíduo (seu estado físico, mental) e o indivíduo que, por sua vez, modifica a tecnologia. As mudanças no estado físico e mental, induzidas pela tecnologia da informação e pela bioengenharia, provocam uma modificação da espécie que se adapta ao ambiente modificado e, por sua vez, esta nova espécie induz novas modificações no ambiente.

O Homo-tecnologicus existe?

O Homo-technologicus é um híbrido de homem e máquina, que não é homem + tecnologia e nem sequer é um homem com um computador implantado no cérebro, mas sim uma unidade evolutiva completamente nova, composta por elementos orgânicos, corpóreos, com uma capacidade mental psicológica, social e cultural, sem precedentes, pelo menos neste planeta.

Estes não são temas simples para um pobre sapiens mortal mas são temas importantes sobre os quais precisamos refletir se quisermos compreender como será o futuro.

O termo "híbrido homem-máquina" refere-se à integração cada vez mais estreita entre seres humanos e tecnologia, onde dispositivos ou interfaces tecnológicas são incorporados ao corpo humano para melhorar suas capacidades físicas, cognitivas ou sensoriais. Embora ainda não estejamos no estágio de completo "híbrido homem-máquina" como visto em muitas obras de ficção científica, já existem avanços significativos nessa direção.

Atualmente, existem diversas tecnologias que podem ser consideradas como passos iniciais rumo ao híbrido homem-máquina. Por exemplo:

Próteses avançadas: Próteses robóticas e biomecânicas estão se tornando cada vez mais sofisticadas, permitindo que pessoas com amputações ou deficiências físicas recuperem funcionalidades perdidas.

Implantes eletrônicos: Implantes como marcapassos cardíacos, cocleares para surdez e dispositivos de estimulação cerebral profunda para doenças neurológicas já são amplamente utilizados para melhorar a saúde e a qualidade de vida.

Interfaces cérebro-computador (BCI): Essas interfaces permitem que sinais cerebrais sejam traduzidos em comandos para controlar dispositivos externos, como próteses ou computadores. Embora ainda estejam em estágios experimentais, têm o potencial de revolucionar a forma como interagimos com a tecnologia.

Realidade aumentada (AR) e realidade virtual (VR): Embora não envolvam necessariamente implantes físicos, AR e VR permitem que os seres humanos se envolvam em ambientes digitais de maneiras cada vez mais imersivas, ampliando nossas capacidades perceptuais e cognitivas.

Embora essas tecnologias estejam avançando rapidamente e já estejam transformando muitos aspectos de nossas vidas, ainda há desafios éticos, sociais e técnicos a serem superados antes de alcançarmos um verdadeiro "híbrido homem-máquina" como muitas vezes imaginado na ficção científica. Questões relacionadas à privacidade, segurança, equidade e autonomia humana serão cruciais à medida que avançamos nessa direção.

O conforto da era digital e o declínio de habilidades humanas essenciais

A conectividade instantânea, a acessibilidade à informação e a automação de tarefas rotineiras são apenas algumas das maravilhas da era digital que nos colocaram em um patamar sem precedentes de conforto e conveniência. No entanto, ao mesmo tempo, testemunhamos um declínio preocupante em habilidades humanas essenciais, como empatia, comunicação interpessoal e resolução de problemas.

A dependência excessiva de dispositivos digitais e mídias sociais tem corroído os alicerces da comunicação face to face, substituindo o calor humano por emojis e curtidas. O vício em telas está se tornando uma epidemia global, minando nossa capacidade de concentração e introspecção, enquanto alimenta uma geração de indivíduos ansiosos e desprovidos de habilidades sociais. A automatização desenfreada de processos está deixando muitos à margem, à medida que empregos tradicionais são substituídos por algoritmos e inteligência artificial. A perda de empregos não é apenas uma preocupação econômica, mas também uma crise de identidade para muitos que encontravam significado e propósito em seu trabalho.

No entanto, é importante reconhecer que a evolução digital não é intrinsecamente maligna. Ela oferece oportunidades sem precedentes para o progresso humano, desde avanços médicos até a mitigação de desafios globais como a mudança climática. A chave reside em nosso próprio discernimento e na maneira como escolhemos navegar nesse novo território.

Para evitar a armadilha da involução, devemos abraçar a tecnologia de maneira consciente e equilibrada. Isso significa cultivar uma cultura digital saudável, onde a moderação e a introspecção sejam prioridades. Devemos valorizar e fortalecer as habilidades humanas fundamentais, como empatia, criatividade e pensamento crítico, que não podem ser replicadas por algoritmos.

É imperativo que a sociedade como um todo assuma a responsabilidade de garantir que os benefícios da revolução digital sejam também distribuídos de forma justa e equitativa. Isso requer políticas públicas progressivas que promovam a inclusão digital e protejam os direitos dos trabalhadores em um mundo cada vez mais automatizado.

Cabe a nós, como indivíduos e como sociedade, escolher o caminho que desejamos seguir. A decisão é nossa e o tempo está se esgotando.

Nova tecnologia poderá transportar-nos de uma parte a outra do planeta em poucos segundos? - Cap. XXII

Teletransporte de Informação – Cap. 8


domenica 18 febbraio 2024

Come evitare di diventare vittime delle profezie autoavveranti?

 


La profezia che si autoavvera è un concetto psicologico che si riferisce a una previsione o una convinzione che influisce sul comportamento di una persona a tal punto da diventare realtà. È anche conosciuta come “effetto pigmalione”. Il nome deriva dal mito greco di Pigmalione, uno scultore che si innamorò di una statua che aveva creato. Pigmalione desiderava così tanto che la statua prendesse vita e divenisse reale che gli dei, vedendo la sua devozione e il suo amore, accontentarono il suo desiderio, trasformando la statua nella donna di cui si era innamorato. Il nome “pigmalione” viene quindi simbolicamente associato alla realizzazione di aspettative o desideri. Quando immaginiamo - desideriamo o temiamo - un evento futuro, spesso ci organizziamo inconsciamente, in modo che diventi realtà. Nel bene o nel male. È un concetto tanto affascinante quanto inquietante, permea le pieghe della storia umana e si insinua nel tessuto stesso della nostra realtà. Immagina un antico veggente che, con sguardo penetrante, pronuncia una profezia che risuona nell'aria come un'eco attraverso i secoli. Le sue parole, cariche di mistero e potere, si insinuano nelle menti e nei cuori di coloro che le ascoltano, dando vita a un ciclo interminabile di cause ed effetti.

Tutti noi, sulla base delle precedenti esperienze e di ciò che ci è stato insegnato, ci portiamo dietro un bagaglio di convinzioni così ben radicato, tanto da influire su tutti i nostri successivi comportamenti. La profezia che si autoavvera è, all'inizio, solo un'ombra nel vento del tempo, una falsa definizione della situazione, che suscita un nuovo comportamento e questo fa sì che la falsa concezione originaria diventi una realtà. Questo accade perché, se crediamo fermamente che qualcosa sia reale, finiamo per agire come se lo fosse e così facendo (seppure inizialmente la situazione non fosse reale) diviene reale come conseguenza delle nostre azioni, cioè la mente ha influenzato la realtà. Le azioni degli uomini, mossi dalla fede o dalla paura di ciò che è stato predetto, si allineano con le parole del veggente, accelerando così il loro stesso adempimento.

E così, nel cuore di questa spirale, la profezia si autoavvera: non per il potere intrinseco delle parole, ma per il potere che gli uomini attribuiscono loro. Le scelte umane, influenzate dalla convinzione nel destino svelato, diventano mattoni nella costruzione del futuro che è stato profetizzato.

Ma la profezia che si autoavvera è una trappola subdola, poiché il suo potere risiede nella nostra stessa percezione. È come se guardando fisso il nostro riflesso in uno specchio, finiamo per plasmare il volto che vediamo. E così, in un paradosso senza fine, diventiamo artefici del destino che temiamo.

Nella danza intricata tra profezia e realtà, resta un interrogativo fondamentale: siamo veramente liberi nel nostro agire, o siamo solo pedine nel gioco preordinato del destino? Forse la risposta sfugge alla nostra comprensione, nascosta nell'ombra dei misteri più profondi dell'universo.

E mentre il tempo scorre implacabile, ci troviamo immersi nella trama intricata della profezia che si autoavvera, consapevoli o meno del potere che abbiamo nelle nostre mani: il potere di plasmare il nostro destino con le scelte che facciamo, con le parole che pronunciamo e con le speranze che coltiviamo.

Spesso, lo facciamo senza rendercene conto, ma siamo proprio noi con il nostro modo di leggere il mondo, con la nostra cecità autoindotta, e con le nostre azioni, a far si che esiti dolorosi possano ripresentarsi.

Una persona convinta di valere poco molto probabilmente continuerà a scegliere relazioni poco sane, che le confermano il suo scarso valore. Persone ben poco disponibili e ben poco disposte a entrare davvero in una relazione amicale o amorosa. Anche in questo caso è la persona stessa a contribuire a tale conclusione, accontentandosi e non dandosi il giusto valore. La profezia funziona così: ciò che crediamo influenza i nostri comportamenti; questi, a loro volta, influenzano la percezione che gli altri hanno di noi e i loro comportamenti nei nostri confronti. Noi, infine, valutiamo noi stessi in base alla risposta degli altri e agiamo di conseguenza. E il circolo ricomincia.

La strada per migliorare

Per evitare di cadere vittime delle profezie che si autoavverano, è fondamentale adottare approcci consapevoli e riflessivi.

Non possiamo infatti utilizzare schemi appresi come alibi, allo scopo di continuare a stazionare nella medesima situazione, ma occorre piuttosto che ci assumiamo la responsabilità della nostra felicità e del nostro cambiamento.

Noi con le nostre scelte o non scelte, con le nostre azioni o non azioni, contribuiamo molto al mantenimento di determinati circuiti disfunzionali. E comprendere l’entità della nostra responsabilità è davvero necessario.

Niente arriva per puro caso, e non è sempre colpa degli altri, noi scegliamo e agiamo anche in modo che tutto ciò possa reiterarsi. E fintanto che saremo convinti del contrario potremo risolvere ben poco.

Le convinzioni che certamente oggi non risultano essere più molto utili, vanno riviste e affrontate, compresi e messi in discussione se vogliamo ottenere risultati differenti. Anche se all’inizio non sarà facile.

È possibile e questa è la strada per migliorare. L’altra è continuare a ripetere e confermare ciò che è stato con tutto il dolore che inevitabilmente ne conseguirà.

Non siamo solo un foglio già scritto, e possiamo provare a riscriverlo, in qualsiasi momento. E se davvero lo vogliamo, possiamo cambiare molte cose.

Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questo fenomeno:

Sviluppare il pensiero critico: Impara a valutare in modo critico le profezie e le predizioni che incontri. Analizza le prove e considera il contesto in cui sono state fatte. Non accettare ciecamente ciò che viene predetto, ma valutalo razionalmente.

Promuovere la consapevolezza: Sii consapevole del potenziale impatto delle profezie che si autoavverano sulle tue azioni e decisioni. Rifletti sulle tue motivazioni e cerca di agire in base alla tua autentica volontà, anziché in risposta a predizioni o aspettative esterne.

Cultivare l'empowerment individuale: Rafforza la tua fiducia nelle tue capacità e nella tua capacità di influenzare il tuo destino. Concentrati sul prendere il controllo della tua vita e sul perseguire i tuoi obiettivi personali, anziché lasciare che le profezie determinino il tuo percorso.

Esplorare alternative: Considera alternative e possibili risultati diversi da quelli predetti. Mantieni la mente aperta e sii disposto a esplorare scenari diversi da quelli che potrebbero sembrare inevitabili in base alle profezie.

Comunicazione aperta: Se sei coinvolto in una situazione in cui una profezia autoavverante potrebbe essere in atto, comunica apertamente con gli altri per dissipare malintesi e fraintendimenti. Chiarisci le intenzioni e lavora per stabilire una comprensione comune.

Rifiutare l'autocensura: Non limitare le tue azioni o le tue aspirazioni per paura che possano contribuire al compimento di una profezia autoavverante. Segui le tue passioni e perseguile con determinazione, senza lasciare che le paure irrazionali ti frenino.

Cercare il supporto: Se ti trovi in una situazione in cui le profezie autoavveranti stanno influenzando negativamente il tuo benessere o le tue relazioni, cerca supporto da amici, familiari o professionisti. Parla delle tue preoccupazioni e lavora insieme per trovare soluzioni positive.

In definitiva, evitare di diventare vittime delle profezie autoavveranti richiede consapevolezza, pensiero critico e azione proattiva. Mantenere il controllo sulle proprie azioni e decisioni è fondamentale per resistere agli effetti negativi di tali fenomeni e perseguire una vita autentica e soddisfacente.

Il pensiero positivo migliora la qualità della vita – Capitolo XIII

Il pensiero crea. Ma attenzione a non cadere preda dell'illusione . Capitolo 13

giovedì 1 febbraio 2024

A energia do Amor vibra a frequência 528 hz

 


Consideramos o amor como a base fundamental de nossa vida, mas estamos focados simplesmente no amor emocional, o sentimento. Nos conectamos mais facilmente com o amor neste nível, porque somos seres emocionais e isto nos faz sentir bem, a partir da perspectiva do ego, mas esse è apenas um nivel da totalidade que a energia do amor representa e que faz parte do amor incondicional, o estado de ser que não depende do ego para promover o bem-estar.

O Amor é o nosso verdadeiro elixir da vida, a maior força regenerativa, a carga propulsora mais forte, a verdade eterna, a consciência da unidade e o desejo desse Amor está impresso em cada uma das nossas células.

Amor não é uma palavra, ou só um sentimento. É uma fonte de energia! Podemos chamá-la, ligá-la e desligá-la, estocá-la, enviá-la e direcioná-la para muitos usos.

A energia do Amor ainda é pouco utilizada, mas é capaz de influenciar nossas mentes a viver com uma frequência mais elevada, e podemos usar a emoção que provém dela, da mesma forma que podemos utilizar a eletricidade, o magnetismo ou outras forças fisicas.

O amor não é um relacionamento, o amor é um estado de ser que não tem nada a ver com outros. Quando você se apaixona, você não está apaixonado – em amor – mas você é amor. É claro que quando você é Amor, você se apaixona: estar apaixonado é uma consequência, é um subproduto, não a fonte. A fonte de sua paixão é que você é amor.

Frequência 528 hz

Segundo a medicina holística, a frequência 528Hz é conhecida como a ‘frequência do amor’e pode ser capaz de desencadear uma série de reações químicas e hormonais, tendo sido amplamente utilizada pelos antigos.

Para cientistas, a frequência 528 hz é uma vibração harmônica que consegue despertar a espiritualidade e trazer o equilíbrio emocional; tem a capacidade de afetar positivamente o nosso corpo físico, a nossa mente e, para quem esteja sintonizada a ela, ajuda no controle das emoções e atividades cerebrais.

A ciência mostra que os sons têm o poder de nos acalmar e nos levar a estados diferentes de vibração. Isso se deve à frequência dos sons. Esta frequência pode ser ouvida na natureza, no zumbido das abelhas, no pisar da grama, em flores, etc. A natureza, portanto, em equilíbrio, vibra em 528Hz. Quando escutamos certas frequências. nosso corpo e nossa mente entram em equilíbrio e isto é fundamental para o bem-estar físico e emocional.

Pesquisas apontam que a frequência 528 hz tem poderes curativos e era utilizada por sacerdotes da igreja e curandeiros de civilizações antigas para o alcance de “milagres”. Não é à toa que essa frequência é conhecida como frequência do amor.

A frequência 528 hz já foi aplicada diversas vezes por cientistas ao longo da história. Ela foi usada, inclusive, por bioquímicos para reparar o DNA humano, pois consegue ter um efeito sobre as moléculas que circundam o DNA e com isso pode provocar efeito curativo.

Antigas civilizações populares como os maias, os gregos e os egípcios, usavam essa frequência com o objetivo de transformar vidas, ampliar a percepção e a consciência e trazer o equilíbrio emocional.

A mistificação do termo AMOR

Desde sempre ouvimos falar desse sentimento, mas relacionamos somente com aquele sentimento que nos liga aos familiares, aos animais ou companheiros. Mas esse sentimento è somente um dos infinitos atributos do Amor e é muito insignificante, se comparado ao real potencial da real energia do Amor.

Nossa busca pelo amor é o nosso desejo de gratificação instantânea, uma prova material de que somos dignos e merecedores do amor. Mas a energia total do Amor almeja o desejo de estarmos em um estado de saber que o amor existe, ainda que não tenhamos a prova física disto em nossas vidas. O amor que sentimos é emocional, o amor que somos é espiritual. A necessidade de amor dos outros é realmente um pedido de aprovação. O amor incondicional envolve a aceitação e esse é um dos maiores desafios da humanidade, porque, enquanto houver um pingo de julgamento, estamos em uma expressão condicional de amor.

Segundo estudos feitos pelo Professor Semir Zeki na Universidade UCL, amor e ódio partilham do mesmo circuito cerebral. A única diferença entre os dois é que partes do cérebro relacionadas ao raciocínio não são desligadas sob a emoção de ódio, enquanto o julgamento é severamente afetado pelo amor. Se amor e ódio dividem o mesmo circuito cerebral e o raciocínio lógico não é desligado sob o efeito do ódio, acredito que aí resida o livre arbítrio e a chance de nos movimentarmos, conscientes, em direção à energia do amor. É claro que nem sempre é tão simples assim, pois às vezes nos vemos diante de desafios tão intensos e complexos, que podem turvar a nossa visão e raciocínio.

Jill Botle Taylor, neuroanatomista da Universidade Escola de Medicina de Indiana, afirma que existem alguns programas emocionais que podem ser acionados automaticamente – como a raiva, por exemplo - quando estes programas são ativados, os componentes químicos liberados pelo cérebro que irão provocar uma resposta fisiológica, levam menos de 90 segundos para percorrer a corrente sanguínea e serem completamente eliminados do sistema. A relevância desse fato é que, após 90 segundos, continuar sentindo raiva é uma questão de escolha. Você pode escolher continuar com raiva ou se liberar dela, depois dos 90 segundos.

Então, se algo lhe aborrecer, você possue o livre arbítrio e o poder de gerenciar seus sentimentos. O que fazer? Bem, respire fundo e espere apenas 90 segundos, pois durante esse tempo você estará sob o efeito de componentes químicos que foram lançados na corrente sanguínea. Daí em diante, as chances de conseguir usar o bom senso e a razão, dissipar o sentimento da raiva ou do ódio e retornar à energia do amor, são bem maiores. Pois lembrem, além da energia do amor ser a vibração mais elevada, ela constrói, transforma, cura e nos faz enxergar o mundo com óculos cor-de-rosa. Nos tempos de hoje acredito que esse seja o sentimento e a energia que mais precisamos: o Amor!

Você pode mudar as informações dos 95% de seu DNA – Cap. VI

Os segredos da glândula pineal – Cap. 12

giovedì 25 gennaio 2024

O mundo que vemos é um reflexo de nós mesmos

 


A realidade existe na mente humana e em nenhum outro lugar”. George Orwell

Se quisermos compreender o que acontece no mundo que nos rodeia e o porquê dos acontecimentos na nossa vida, basta escutar a nós mesmos e o que nos leva a agir de uma determinada maneira e não de outra. Tudo o que não queremos saber sobre nós mesmos acaba sempre nos atingindo e assumindo a forma de Destino.

O cérebro, através de seus vários campos elétricos chamados de Estados Mentais, processa dados e cria o que percebemos como realidade. Criamos a realidade refletindo o profundo sentimento que temos de nós mesmos.

Com base em quem somos e eventualmente em como mudamos, a realidade é forçada a se adaptar.

Portanto, enquanto não soubermos quem somos, o que nos acontece na vida está completamente fora do nosso controle.

Observando e pensando, ativamos as memórias presentes não apenas em nosso campo morfogenético pessoal, mas também as registradas no campo eletromagnético mais amplo do qual fazemos parte. Unindo-se o que pensamos e o que sentimos, produz-se um estado do ser que gera um tipo de impressão digital eletromagnética, o que, por sua vez, atua em todos os átomos do nosso mundo.

A cada momento, projetamos as nossas intenções emocionais e pensativas, no exterior. Tudo o que experimentamos se traduz em algum sentimento, e tanto pensamentos como sentimentos emitem sinais eletromagnéticos que são enviados para um campo quântico que terão o poder de "atrair magneticamente" certas situações para a nossa vida.

Isso significa que o mundo que observamos fora de nós é o reflexo do que, inconscientemente, processamos no nível do subconsciente e do inconsciente coletivo. Se temos pilotado a nossa vida de maneira inconsciente, sem prestar atenção ao que estamos pensando, e nossa vida tem sido um contínuo transtorno, esse é o momento de modificar a nossa maneira de pensar.

Ao modificar a nossa maneira de ser (ou seja, ao mudar as nossas crenças e consequentemente os pensamentos, emoções e comportamentos), poderemos criar um novo campo eletromagnético que coincidirá com esse potencial no campo quântico de informação. Essa é uma hipótese muito provável, com base no conhecimento da física que temos hoje. No entanto, para que tudo isso aconteça, você deve estar ciente de todas as crenças que carrega no seu subconsciente e que lhe bloqueiam. Para identificar as crenças limitantes, basta observar o que continuamos a repetir na nossa realidade e qual o fator causal.

Tudo é determinado pela sua observação e pelo seu padrão vibracional de energia. Não há como fugir dessa lógica nem escapar desse fundamento essêncial do Universo. Para todas as pessoas no planeta, a concepção da realidade é a mesma. Os resultados são diferentes porque cada um emite um padrão vibracional diferente de energia, expresso pelo seu campo eletromagnético, formado pela qualidade de seus sentimentos, pensamentos e ações cotidianas.

Livro Prisões Invisíveis; Liberte-se – Cap. 13

Em cada fracasso existe a semente do sucesso – Cap.XIII

domenica 14 gennaio 2024

A consciência é um dos maiores enigmas científicos ainda não resolvido

 


"Eu não sou meus pensamentos, não sou minhas emoções, nem as minhas percepções sensoriais, nem minhas experiências. Eu não sou o conteúdo da minha vida. Sou o espaço em que tudo é produzido. Sou a consciência. Sou o presente. SOU." Eckhart Tolle

Segundo Amit Goswami, a Consciência é algo que se assemelha muito mais a Deus, a um Princípio Criativo, ou ao Campo Quântico se quisermos, mesmo não gostando de dar nome nem a Deus nem ao Campo, porque "no momento em que se dá um nome, por exemplo, a Deus, este se torna um objeto, toma uma forma. Mas Deus não é um objeto e, conseqüentemente, não tem forma. Pelo contrário, como o Campo, antecipa a forma”.

A consciência é energia não-local e o seu campo de ação não deve ser concebida dentro dos limites do nosso corpo, mas, pelo contrário, de um modo estendido para o infinito. É energia que fala de nós e nos diz sobre o mundo e de como este, em cada momento de nossa existência, abre a porta para infinitas possibilidades de ser. Temos um imenso poder... somos parte de uma grande Consciência Divina, de um sopro de pura inteligência que anima nós e toda a realidade de um campo unificado que liga todos os fenômenos do universo, material e espiritual, um campo do qual somos parte integrante e que nos conecta uns aos outros e aos fenômeno do universo, do menor ao maior.

Nós somos parte de um único fluxo existencial... desse princípio absoluto... daquele UM que está com o outro... União entre alma, corpo e mente que juntos formam a nossa totalidade. União com o resto da criação, sem a qual a nossa existência não seria possível.

O homem pertence à natureza, não pode observá-la de fora, pois cada ato de observação a modifica e molda. No entanto, persistimos em analisá-la como uma entidade em si, como um fenômeno objetivável, aquilo que, na verdade, pertence não apenas a nós, seres humanos, mas a toda a realidade.

As coisas estão unidas por laços invisíveis: não se pode colher uma flor sem perturbar uma estrela”: Galileu Galilei

A natureza da consciência é um dos maiores enigmas científicos ainda não resolvidos, fonte de um debate vasto e complexo. Hoje sabemos que a consciência não é um produto da evolução, não é um produto do cérebro e não é uma ilusão. Então o que é e de onde vem?

Memórias, sensações, experiências ancestrais, união e dissolução do próprio ser, presença que se realiza no momento em que colocamos o foco no conhecimento de estar aqui, neste momento, no hic et nunc das coisas. Mas como somos capazes de tudo isso?

A barreira da sabedoria deve ser superada (por Kryon)

“Há coisas que irão ocorrer na física da consciência, das quais ainda não conhecem nada. A física da consciência tem atributos maravilhosos que ainda são desconhecidos.

Certas coisas têm que acontecer de uma certa maneira, distribuída e não centralizada, de modo que esta barreira - que chamamos de barreira da sabedoria - entre em colapso. A barreira da sabedoria não é uma parede ou um obstáculo, mas uma barreira de energia à espera de ser alcançada, assim como foi para a barreira do som. Quando a barreira é atingida, se quebra um velho paradigma de consciência, e então, nada será mais como antes.

Alguns fatores que podem ser aplicados à consciência, para que possa induzir a mudança. O primeiro é o fator de benevolência. Vocês devem saber que, explorando a física da consciência e aplicando o fator de sabedoria (obtido superarando a barreira da sabedoria), o que acontece em seguida é uma compreensão e aplicação exponencial das leis da consciência, criando um fator gerador de ação benevolente.

O fator da benevolência e a barreira da sabedoria operam com as leis da física da consciência de maneira que, no final, vocês descobrirão. Vocês conseguirão, por exemplo, aumentar a percentagem de ativação do DNA que irá aumentando geração após geração. Finalmente, vocês terão seres humanos capazes de manipular a matéria como se criassem coisas do nada. Por que deveria ser algo assim tão especial? É apenas física! Não faz sentido que uma física multidimensional possa controlar um tipo mais grosseiro de física? Precisam saber que o tipo de física mais elevada é a consciência, e esta física controla a física 3D todos os dias. Chegará o momento onde todos estarão tão ligado ao ponto de concordar, de modo ntuitivo e natural, sobre tudo o que é óbvio e sensato para a humanidade. Haverá um modo de pensar quântico que irá transmitir informações de um indivíduo a outro, sem que tenha sido ensinado. É um atributo quântico. Imaginem: uma sabedoria que desenvolve o cérebro de toda a humanidade, para chegar ao ponto onde a maioria das mentes possam concordar com coisas que nunca tinha percebido antes. E tudo isso, na verdade, sem que tenha havido um ensino prévio. A barreira sendo superada, o resultado é um "modo de pensamento humano que é intuitivo e maduro" para todo o planeta. É semelhante à experiência do centésimo macaco na chamada Teoria da Ressonância Mórfica. Envolve o Ser Humano de tal forma - abrangendo toda a civilização humana - que, quando uma criança nasce, a nova maturidade torna-se uma segunda natureza... a sabedoria de concordância, tolerância e de como resolver problemas, de humano para humano. Esta é a barreira da sabedoria e é pura Física. Pode levar algum tempo ainda.

A consciência é energia e está sujeita às leis quânticas

Como é definida a consciência humana? Você pode dizer, "a consciência é um conceito que descreve o estado de auto-consciência de um Ser Humano. Não pode ser medida, uma vez que é apenas um conceito." Mas não é bem assim! A gravidade é um conceito que descreve o porquê das coisas cairem. É uma energia invisível que pode ser medida e é energia quântica. O magnetismo é invisível, mensurável e é energia quântica. A consciência é a mesma coisa. É física, e vocês vão ter que se acostumar com isso, porque será um dos próximos âmbitos da física que irá lhes empurrar para fora da realidade 3D, em direção à multidimensionalidade. Vocês ainda não sabem que existem leis da consciência, e isso é parte da física quântica.

Existem leis, postulados, cálculos, gráficos e soluções. A física da consciência tem atributos maravilhosos que ainda não são conhecidos. Quando começarem a notá-los, iniciarão a se explicar os caminhos do futuro. No momento, no entanto, vocês não a veem dessa forma. A ciência tende a explicar as coisas, apenas de acordo com o que já sabe e não com o que não conhece. Em vez de empenhar-se para procurar as leis da física que faltam, insistem com o que já sabem. È a propensão humana para a racionalidade, e isso é muito compreensível. Mas o que vocês estão perdendo é um dos maiores pedaços de informação fractal. Por que separar do mundo da física, a conhecida energia da consciência? A própria energia há fractais e, do pequeno ao grande, todos eles funcionam juntos. A estrutura atômica cria energia! A consciência é energia e está sujeita às leis quânticas. A peça que falta, portanto, para se compreender ou para se notar, é a física da consciência.

A peça que falta é saber que a consciência pode ser medida e mapeada, mesmo fora do humano. Você não precisa conhecer a elegância das leis de Newton e perguntar como se movem os corpos celestes no sistema solar. Newton colocou as coisas em conjunto, sua matemática agora permite lançar um foguete que, após anos, possa encontrar um asteróide que não possa ser visto por olhos humanos! É matemática pura, é calculável, e isso cria alguns potenciais maravilhosos.

Quando compreenderem bem as leis da física, poderão viver melhor e, de fato, é assim.

Vocês conhecem e utilizam as quatro leis básicas da física - mas como já informei, essas leis são seis, e não quatro - mas mesmo sem as duas últimas, vocês mudaram a humanidade. Magnifico! Agora, se eu lhes dissesse que existe o mesmo cenário no que diz respeito à consciência?

Existem leis da consciência que são como as leis da física, por isso são causais (a mudança de uma coisa modifica outra). Contudo, no mundo quântico, essas leis do movimento da consciência não são lineares, portanto, geram diferentes tipos de reação.

Conhecendo a física da consciência, vocês poderão construir um mundo melhor. Ouçam estas afirmações: em primeiro lugar, a consciência não se move de um lugar para outro; não viaja em uma linha reta. Não viaja por nada! A consciência não sai de um lugar e vai para outro; a consciência não se expande; não se torna maior ou menor. A consciência simplesmente É.

A consciência da física é exatamente como os atributos da física 3D; está lá, pronta para desenvolver-se ou não, de acordo com outras leis que estão ao seu redor. Quando são aplicadas certas regras ou leis, então, as leis mudam todas juntas. A consciência é a cola da existência da vida. Se houvesse uma fórmula para a vida, seria esta.

A Consciência não reina no cérebro - Capítulo VI

A hipótese morfogenética – Cap. 16

venerdì 5 gennaio 2024

As provas de que a raça humana ainda está em evolução

 


A descoberta de uma artéria adicional no antebraço mostra que ainda estamos evoluindo

Segudo Yuval Noah Harari, autor dos best-sellers Sapiens e Homo Deus, o homem é um tipo especial de símio que, ao longo de milhões de anos, passou por mutações aleatórias, que foram repassadas aos descendentes por meio de complexos códigos genéticos. Para Darwin, as mutações levaram a variações e adaptações que foram passadas ao longo de gerações até chegarmos ao que somos hoje. A lenta evolução, obviamente, não pôde ser monitorada. Tudo que sabemos sobre nossos antepassados está nos fósseis estudados pelos antropólogos. Entretanto, um estudo recente publicado por Teghan Lucas, pesquisadora da Universidade Flinders, na Austrália, traz evidências de que, neste momento, o homem moderno está passando por uma relevante, embora discreta, evolução.

Nosso corpo traz os sinais de uma evolução da espécie que já dura dezenas de milhares de anos e que continua no caminho da adaptação às mudanças nas condições de vida do homo sapiens no planeta.

O curso da evolução humana, ao longo dos últimos dois milhões de anos, não foi determinado apenas pelo cerebelo, mas foi moldado por mudanças habitacionais ligadas às alterações climáticas dirigidas por movimentos astronômicos, sugerem os cientistas num novo estudo.

Poderíamos facilmente acreditar que tais mudanças genéticas ocorram durante longos períodos de tempo, mas investigadores da Universidade de Adelaide descobriram que a evolução do corpo humano está provavelmente viajando muito mais rapidamente do que esperávamos.

Em 2002, o arqueólogo Michel Brunet descreveu o crânio de um primata - Sahelanthropus tchadensis - que viveu há 7 milhões de anos no atual território do Chade, na África. Tinha um terço do volume cerebral humano, e uma espessa arcada óssea sob as sobrancelhas, como um chimpanzé.

Indícios da evolução

A capacidade de digerir o leite de vaca, por exemplo, é uma mutação genética que afeta menos de 25% da população mundial: se alguns humanos adultos conseguem digerir o leite de outros animais, isso se deve a uma variação genética que apareceu na Hungria por volta de 7.500 anos atrás.

Os dentes do siso são também um indício da evolução da espécie humana: estão cada vez mais desaparecendo do nosso “pacote” anatômico de nascimento, porque já não são necessários e para deixar mais espaço para o desenvolvimento das estruturas cerebrais.

Acredita-se que o primeiro homem de olhos azuis não nasceu antes de 10 mil anos atrás: os olhos azuis também seriam resultado de uma mutação genética de chave microevolutiva, consequência de uma única mutação ocorrida entre 6 mil e 10 mil anos atrás .

A evolução do ser humano ainda está em andamento

No centro de um estudo, publicado no Journal of Anatomy, está a descoberta de uma artéria mediana. Um vaso sanguíneo no antebraço que se forma nos estágios iniciais do desenvolvimento fetal e depois desaparece. O fato de alguns de nós possuirem uma artéria extra no braço é prova dessa mudança e adaptação contínuas. E dentro de algumas gerações poderá se tornar ainda mais comum.

A terceira artéria braquial é conhecida como uma formação embrionária, que geralmente desaparece durante a gestação para ser substituída pelas artérias radial e ulnar.

De acordo com os pesquisadores, uma artéria que corre temporariamente ao longo dos nossos antebraços enquanto ainda estamos no útero, não desaparece mais com tanta frequência como antes,.

Segundo o estudo, a presença dessa característica pode ser um indício de um processo microevolutivo, mas acima de tudo nos dá uma medida da velocidade com que o corpo humano está evoluindo.

“Os anatomistas estudam a prevalência desta artéria em adultos desde o século 18, e nosso estudo mostra que isso está claramente ocorrendo com mais frequência”, disse o anatomista Teghan Lucas. Segundo o Dr. Lucas, o estudo mostra que “os humanos modernos estão evoluindo a um ritmo mais rápido do que em qualquer momento dos últimos 250 anos”.

Se entre os nascidos em 1880 a artéria mediana estava presente em 10% da população, nos nascidos no final do século XX se encontra 30% de casos em que a terceira artéria foi mantida.

O fato de a artéria parecer ser três vezes mais comum em adultos hoje, em comparação com mais de um século atrás, é uma descoberta surpreendente que sugere que a selecção natural está a favorecer aqueles que mantêm este fornecimento extra de sangue. Aqueles que mantêm este vaso e, portanto, um maior suprimento sanguíneo, seriam favorecidos de alguma forma, havendo, por exemplo, um maior fortalecimento dos braços.

“Este aumento pode ser o resultado de mutações em genes envolvidos no desenvolvimento da artéria mediana ou de problemas de saúde nas mães durante a gravidez, ou ambos, na verdade”

“Se esta tendência continuar, a maioria das pessoas terá uma artéria mediana no antebraço até 2100”, disse Lucas.

Segundo o estudo, “as pessoas que nascerão daqui a oitenta anos terão uma artéria mediana, se a tendência continuar”: a terceira artéria do antebraço constituiria, portanto, a normalidade do homem do futuro. “Quando a prevalência da artéria mediana atinge ou ultrapassa 50%, não pode ser considerada uma variante, mas sim um aspecto normal da anatomia humana”

Assim como a fabela, osso primordial na região flexora posterior externa do joelho, e outros ossículos chamados “sesamóides” que vêm aumentando sua incidência três vezes mais em relação a um passado não tão distante.

Uma equipe do Imperial College London provou que, se em 1918 a fabella era encontrada em apenas 11% da população mundial, em 2018 o percentual aumentou para 39%. A causa, segundo alguns, seria a alimentação que nos tornou mais altos e pesados, com canelas mais longas e panturrilhas mais musculosas, para que os ossos pequenos pudessem dar mais estabilidade ao joelho.

Por mais pequenas que sejam estas diferenças, estas pequenas mudanças microevolutivas, a sua soma ao longo de centenas de anos definiria a nossa espécie de uma forma inteiramente nova do que vemos agora.

A história da humanidade é uma farsa. Aqui está toda a verdade! -CapítuloXIV

A Vida é Movimento e contínua transformação – Cap. 14

mercoledì 27 dicembre 2023

A Consciência de massa tem um impacto significativo nos dramáticos eventos sociais

 


A expressão "consciência de massa" refere-se à ideia de que a atenção coletiva de uma grande quantidade de pessoas pode ter um impacto significativo em determinados eventos, ideias ou situações. Focar a atenção em qualquer situação, implica na amplificação da mesma. Quando muitas pessoas concentram sua atenção em algo específico, isso pode levar a uma amplificação desse algo, seja uma notícia, um movimento social, um produto ou qualquer outra coisa. A atenção coletiva pode amplificar uma situação devido à disseminação através dos meios de comunicação, redes sociais e influência social.

A mídia desempenha um papel crucial na formação da consciência de massa. Se um evento é amplamente coberto pelos meios de comunicação, mais pessoas terão conhecimento e prestarão atenção a ele. A repetição constante de informações pode aumentar a importância percebida do evento. Por que será que, quando a mídia relata certas noticias escabrosas, em geral, se percebe que começam a ocorrer ondas de eventos semelhantes, em uma escala nacional?

Nas plataformas de redes sociais, as pessoas compartilham suas opiniões, experiências e quando algo se torna viral ou é discutido intensamente, mais pessoas se envolvem na conversa. Isso cria uma espécie de "efeito de bola de neve", onde a atenção aumenta exponencialmente. As noticias dos meios de comunicação incrementam e potenciam os acontecimentos desagradáveis, quando afirmam e repetem, em continuação, certos episódios e, desta forma, um número muito maior de pessoas se assusta com a perspectiva de que o mesmo possa acontecer com um de seus entes queridos ou a si próprios. Focando-se naquele evento, se contribue, involuntariamente, à criação e repetição de novos eventos similares. Isso porque o comportamento humano muitas vezes é influenciado pelo comportamento dos outros. É a Psicologia Social. Quando as pessoas veem que algo está recebendo atenção generalizada, podem sentir a necessidade de também participar ou expressar sua opinião sobre o assunto.

Cognição Seletiva

A consciência de massa não apenas reflete o que está acontecendo, mas também pode moldar a percepção e a importância atribuída a determinados eventos ou temas. As pessoas tendem a prestar mais atenção e lembrar-se melhor das coisas que são consistentes com suas crenças e interesses. Quando um tema específico se alinha com as preocupações ou interesses do público, é mais provável que ele ganhe destaque na consciência de massa.

Focar a atenção em patologias, incrementa o número das doenças

Segundo a Lei da Atração, semelhante atrai semelhante. É comum notar um aumento de pessoas sofrendo de uma certa doença, quando a doença é constantemente apresentada e detalhada pela mídia. Já notaram isso?

Quando as pessoas permitem que a atenção se foque em uma série infinita de patologias difundidas em muitas estatísticas, isso influencia, sensivelmente, o aumento das doenças na sociedade.

Ao avaliar as estatísticas sobre o número de roubos em casas e apartamentos, logo após, verifica-se que uma onda de assaltos começam a ocorrer de forma contínua, como se por magia. O mesmo acontece com outros tipos de eventos como estupro, abuso em crianças, conflitos internos etc.

O fato é que, se muitas pessoas têm sido estimuladas por estes pensamentos e se deixam influenciar pelo medo, eventos desagradáveis continuarão a crescer sempre mais.

Advertências desse tipo não nos protegem dos infortúnios mas, ao contrário, aumenta a probalidade pois conseguem, e muito bem, a nos tornar hiper conscientes da propagação dos episódios, fazendo com que voltem constantemente à nossa mente. Dessa forma, não só conseguimos pensar com emoção, mas chegamos ao ponto até de esperá-lo, inconscientemente.

O poder emocional dos indivíduos ganha grande influência em todos os eventos que ocorrem no mundo.

Dentro de nós existe uma força magnética insondável muito poderosa que é emitida através de nossos pensamentos. A atenção focalizada, ativa uma vibração correspondente à qual a Lei da Atração responde. É mantendo a atenção que se aumenta também o poder das coisas que você não quer. Em outras palavras, apesar dos pensamentos terem já em si uma potente força de atração, aqueles que são associados a uma forte emoção, são os mais poderosos. (Para o bem ou para o mal).

Max Planck já havia declarado que não existe o conceito de "matéria", típico da cultura ocidental, porque a realidade é determinada por um fluxo não "corpóreo", ou seja, a energia que flui através da consciência. Como em um holograma, cada pequena parte reflete o todo. Nós criamos a realidade, e a criamos com base nos nossos sentimentos e pensamentos, nossas crenças sobre o mundo e nós mesmos.

Existe uma ligação profunda entre os nossos pensamentos coletivos, os nossos sentimentos e expectativas e a realidade externa. Por causa da Lei da Atração, cada indivíduo é como um imã poderoso que atrai para si, a todo momento, aquilo que corresponde ao seu estado de humor. As manifestações contra a guerra, contra a violência sobre as mulheres e crianças, contra a devastação do planeta, serve somente a aumentar os casos de violência, já que nessas manifestações se concentra uma quantidade considerável de energia e vibrações que os atraem. Quanto mais os pensamento são ricos de detalhes, mais você presta atenção nele e, consequentemente, torna-se sempre mais provável que você atraia o conteúdo.

Quando tememos que algo realmente nos aconteça, criamos uma emoção baseada no medo. Na verdade, o nosso medo alimenta consistentemente aquilo que nós afirmamos de não querer. Dizer somos contra a guerra, acaba dando força à idéia de guerra porque focaliza a atenção sobre ela. As manifestações devem ser sempre em favor de algo, mas nunca contra.

Podemos trabalhar em nós mesmos e sobre o mundo, estendendo nossa capacidade de consciência. Mudando a nossa consciência humana, podemos mudar e curar o mundo.

O Intelecto Programado Empobrece - Cap. III

O Pensamento cria. Mas atenção a não cair no engodo da ilusão –Cap. 13

giovedì 7 dicembre 2023

O poder curativo da leitura - Biblioterapia

 


A experiência de cicatrização ou cura através dos livros é conhecida como biblioterapia. A leitura é uma das melhores maneiras de os seres humanos cultivarem a mente e curarem o corpo. Não há dúvida de que a leitura ajuda a melhorar nossa saúde emocional. Existem vários benefícios que podem ser relatados, mesmo sem que estejamos conscientes disso. Seu efeito positivo é demonstrado em pessoas com alterações, transtornos mentais leves ou moderados, e até mesmo físicos.

10 benefícios que a leitura nos proporciona

1) Ajuda você a manter sua mente ativa. A leitura é um verdadeiro exercício para a nossa mente, assim como atividades como jogar xadrez, fazer palavras cruzadas ou quebra-cabeças. Ler é uma atividade que exige atenção, concentração e raciocínio, por isso nos ajuda a manter a mente treinada e a prevenir ou retardar algumas doenças neurodegenerativas como o Alzheimer ou a demência senil.

2) Melhora as habilidades de memória. Ler envolve um certo esforço no nível da memória. Quando lemos um romance, fica implícito que devemos lembrar os nomes dos personagens, o papel que desempenham e sua história, se quisermos seguir a trama tecida pelo autor. Treinar a memória todos os dias é muito importante, principalmente nos tempos atuais em que é o celular a nos lembrar de tudo que devemos fazer.

3) Amplia seu conhecimento. Qualquer informação com a qual entramos em contato passa a ser nossa e soma-se à riqueza de conhecimentos que ampliaremos ao longo da vida. Às vezes parece que esquecemos tudo e, quando menos esperamos, as gavetas da memória abrem-se, por vezes proporcionando-nos soluções inesperadas.

4) Aumenta seu vocabulário. Quando lemos, nos deparamos com muitas palavras novas que muitas vezes se tornam parte da maneira como falamos. Isso nos ajuda a nos expressar de forma mais clara e abrangente, tornando-nos também mais compreensíveis para os outros.

5) Ajuda você a escrever melhor. Esta é uma consequência direta do ponto 4, ou seja, a implementação do vocabulário. Já aconteceu com todos que têm um pensamento ou conceito na cabeça e não conseguem traduzi-lo de forma eficaz para o papel. Escrever é uma forma de comunicar com os outros e ter mais palavras para o fazer, ajuda-nos a ser mais confiantes e claros com os outros.

6) Melhora as habilidades de análise e pensamento crítico. A leitura muitas vezes nos apresenta inúmeras questões: seja uma história policial ou um ensaio de filosofia, enquanto lemos somos de alguma forma levados a antecipar o pensamento do autor, a tentar adivinhar o que acontecerá na próxima página e a ter uma ideia de como as coisas ocorreram, mesmo antes de tê-las lido. A capacidade de analisar e pensar criticamente é muito importante para termos a nossa ideia do mundo.

7) Reduz o estresse. A leitura nos leva a outra dimensão, aquela imaginativa, distante dos problemas do cotidiano; ajuda-nos a desligar depois de um dia intenso de trabalho, a fazer uma pausa nos pensamentos quando viajamos de metro, a fugir do tédio refugiando-nos noutros mundos. Por essas e inúmeras outras razões, a leitura é um excelente analgésico.

8) Aumenta as habilidades de concentração. Já estamos acostumados a fazer 10 coisas juntas, até porque os dispositivos que usamos todos os dias já nos levam a ser multitasking. Num mundo que quer que sejamos rápidos, a leitura ajuda-nos a parar e a fazer desaparecer tudo o que nos rodeia, até as notificações do smartphone, nos concentrando numa única atividade.

9) Nos relaxa. Mesmo lendo o thriller mais perturbador, a leitura nos coloca em um estado de relaxamento físico e mental. Os livros nos levam a mundos onde nosso chefe não existe e nossos problemas estão muito distantes. Isso nos permite desconectar e entrar em um estado de relaxamento, o que ajuda a regular as emoções e a recarregar as energias.

10) Nos coloca em contato com as emoções. Terá acontecido a todos ser atraídos pela história de um protagonista e viver com ele mil aventuras e mil emoções diferentes. A leitura dá-nos a oportunidade de entrar em contacto com as emoções de uma forma “segura”, envolvendo-nos mas sem nos machucar.

Esses são apenas 10 dos inúmeros benefícios que a leitura nos proporciona, mas a lista poderia ser interminável. Existe até uma abordagem à saúde mental que explora o poder curativo da leitura, da biblioterapia, e pode ser realizada tanto individualmente como em grupo.

Os livros podem ser aliados válidos na busca de soluções, companheiros de viagem, um excelente remédio para a solidão e muito mais.

Saber presentear com um livro é uma arte

Dar um livro de presente é uma arte refinada e não aleatória. É um gesto pessoal que exige sensibilidade, instinto, gosto pela leitura e cumprimento cuidadoso de algumas regras fundamentais de etiqueta.

Não prestar muita atenção e comprar um título ao acaso pode ser um descuido, enquanto uma escolha cuidadosa demonstrará à pessoa que o receberá que você despendeu tempo e coração na escolha do presente.

Para doar um livro você não precisa necessariamente tê-lo lido pessoalmente, mas não se limite ao título e à capa. Leia algumas prévias ou resenhas e compre somente quando tiver uma ideia clara de seu conteúdo.

Não dê porque você gosta! Às vezes acontece que um livro nos emociona e depois temos vontade de doar-lo a amigos e parentes. Mas não podemos esquecer que o prazer da leitura é o que há de mais pessoal. Então o que uma pessoa gosta pode aborrecer outra... pense bem antes de prosseguir com a compra.

Tópicos tabus… Em geral é uma regra importante para os gaffeurs profissionais, aqueles que, como é comum dizer, falam regularmente de corda na casa do enforcado. E, então, muito cuidado na hora de escolher o título e os temas abordados. Um coração recentemente partido, um amigo dos direitos dos animais, um parente muito devoto... poderia aceitar com pouca ironia o presente de um romance de amor, uma história de sangrentos rituais de caça ou um ensaio criticando o poder temporal da Igreja.

Best-seller... não, obrigado! Talvez esta regra seja um pouco tendenciosa, mas convidamos você a avaliar os livros não pelos surpreendentes resultados de vendas, mas pela qualidade da caneta do autor e pela originalidade da história. Melhor ainda se for uma joia escondida de uma pequena editora independente.

Cubra o preço, mas sem exagerar, deixar que a pessoa que recebe o seu presente veja o custo do livro não é a melhor coisa. Mas para cobrir o detalhe não é necessário mutilar o livro arranhando a capa, nem apagá-lo com o golpe histérico de uma bic. Melhor usar uma pequena etiqueta adesiva branca. Isso também permitirá que você troque o livro, se necessário.

Cuidado com os superespecialistas. Quando um amigo é apaixonado por um tema, a tentação de dar de presente um livro sobre o tema é grande. Muito bem se for um livro de narrativa recém-publicado, mas se em vez disso nos concentrarmos nos Ensaios ou nos Tratados é importante conhecer detalhadamente o nível de competência do nosso amigo para evitar fazer uma escolha inadequada ou mesmo indesejável.

Dê de presente uma bela edição. Uma edição super barata para guardar na bolsa ou no bolso pode ser uma ótima ideia, mas para você. Na hora de presentear, a aparência também conta e uma bela capa, uma encadernação séria e uma experiência tátil satisfatória contribuem para o prazer da leitura.

OK, a idade é certa. Os livros infantis e adolescentes contêm indicações para o público-alvo. Mas, tal como na compra de uma t-shirt, não se pode confiar apenas na idade sugerida: nem todas as crianças da mesma idade atingiram o mesmo nível de leitura. Melhor pedir aos pais uma certa indicação dos gostos do jovem leitor.

Não se esqueça da dedicatória! Deixar um pensamento e sua assinatura em um livro como presente é um gesto que fala de atenção e cuidado para com quem o recebe. No entanto, nem todo mundo gosta que isso seja escrito nas páginas em branco que precedem a página de título. Nesse caso você pode inserir dentro um bilhete com poucas mas intensas palavras, que talvez sirva de marcador e que lembrará, mesmo anos depois, a origem afetuosa daquele presente.

 Prosperidade e Abundância - Cap. XIII

Saiba interromper e comandar o fluxo de seus pensamentos – Cap.4



mercoledì 29 novembre 2023

A necessidade urgente de conhecer o significado do dinheiro, sem filosofar.

 


O segredo do sucesso não é tentar evitar os problemas nem se livrar deles, mas crescer pessoalmente para se tornar maior do que qualquer adversidade.

O luxo começa quando termina a necessidade” D. Trump.

De acordo com Wallace D. Wattles, no seu manual prático, destinado às pessoas que têm como necessidade urgente, possuir dinheiro, sem filosofar, o fato de se possuir dinheiro e muitos bens, é o resultado de se fazer as coisas de um Certo Modo. O resultado é infalivel, que seja feito intencionalmente ou por acaso.

Para se fazer as coisas no modo em que se deseja fazer, é preciso adquirir a capacidade de pensar no modo em que se deseja pensar. Pensar aquilo que se quer pensar, equivale a pensar a VERDADE, sem se deixar condicionar das aparências. Esse é o primeiro passo em direção ao alcance da riqueza. Se o tornar-se rico é consequência do fazer as coisas de um Certo Modo, e se causas análogas produzem sempre efeitos análogos, então, qualquer pessoa que faça as coisas desse modo, poderà enriquecer. Sendo assim, toda a questão cai no âmbito da ciência exata.

Ele diz que tornar-se rico, não depende do ambiente – existem ricos e pobres em qualquer ambiente. Não depende, também, em desenvolver um certo tipo de atividade – duas pessoas podem exercer a mesma atividade e uma delas fica rica e a outra continua pobre.

Não depende nem mesmo de se possuir talentos ou fazer coisas que os outros não fazem. Quem nunca se perguntou por que algumas pessoas precisam suar a camisa para ganhar dinheiro, enquanto alguns felizardos parecem enriquecer facilmente? Segundo T. Harv Eker, autor do “Segredo da Mente Milionaria”, isso não ocorre por causa de diferenças de educação, de inteligência, de talento, de oportunidades, de métodos de trabalho, de contatos, de sorte nem, muito menos, como resultado da escolha de empregos, negócios ou investimentos. O seu caráter, o seu pensamento e as suas crenças são os fatores que determinam o seu grau de sucesso.

As nossas crenças são criaturas estranhas, porque elas não são necessariamente baseadas em fatos concretos. A força de uma crença deriva unicamente di quem acredita nela.

Isso significa que você acredita no que você quer acreditra. De fato, quando você sente que algo é verdadeiro, você ajusta a sua vida en função disso. Consequentemente, atrairá para a sua vida, eventos, experiências e pessoas que correspondam às suas crenças, e que por sua vez, reforçarão essas crenças.

Nem sempre entendemos o que é "verdadeiro". Percebemos o mundo com base em nossos sentidos. Procedendo na vida, começamos a entender que muito do que aprendemos enquanto crescemos, não é muito útil, ou não é verdadeiro. Começamos a perceber que a vida é feita de "escolhas". Que podemos escolher de acreditar naquilo que quisermos. E que, se algo em que cremos não é útil, podemos mudá-lo.

Você tem o poder de mudar suas crenças, de modificar o que é "verdade" para você. A formula para o sucesso está no modelo pessoal de dinheiro que todos nós trazemos gravado no subconsciente. Mesmo quando uma pessoa domina a área em que atua profissionalmente, se o seu modelo de dinheiro não estiver programado para um alto nível de sucesso, ela jamais enriquecerá - e, se isso acontecer, é possível que logo perca tudo o que conquistou.

A importância de conhecer o significado do dinheiro

Desde o início fomos condicionados a acreditar que o dinheiro não é tudo na vida, e é uma verdade. Mas o dinheiro pode não ser a coisa mais importante na vida porém é inexoravelmente o meio pelo qual se sobrevive!

O dinheiro pode incorporar muitos símbolos e analogias; investido de projeções inconscientes. Desejado, odiado, temido e invocado. Esses são impulsos poderosos de nossa psique.

O símbolo do dinheiro está imbuído de uma energia circulatória. O dinheiro é um fluxo, de fato, falamos de dinheiro circulante, moeda “corrente”; há uma analogia com a água corrente na palavra “liquidez”, e também com os fluxos de capital, a volatilidade dos investimentos etc. Existe um dinamismo intrínseco. O dinheiro simboliza o fluxo de energia psíquica; seu fluxo é vitalidade e dinamismo; sua estagnação é paralisia, bloqueio, imutabilidade. É quase uma doença psiquica. A palavra “depressão”, de fato, designa tanto a depressão económica como a psicológica.

Todos nós temos muitas crenças sobre o dinheiro que não têm nada a ver com aquilo que o dinheiro realmente representa. O dinheiro é simplesmente representante do fluxo da energia que está por trás dele - nada mais, nada menos. E como todas as energias tem um poder atrativo e transformador. Não há nada para julgar em mérito ao dinheiro. Ele, por si só, não causa o bem ou o mal. Não há nada inerentemente bom ou mau sobre o papel e as moedas que usamos para representar este fluxo. Sendo energia, ele também só existe quando está em movimento. Tudo o que conhecemos como realidade criada, na verdade é energia em movimento sob a forma de ondas sonoras que vibram a um determinado nível de freqüência. Pensando bem, o dinheiro não é uma coisa material, mas uma dádiva do espírito, na qual se concentra algo criativo, como energia de entrada compensando a energia de saída. O dinheiro então, parece querer fazer algo mais: espera ser gasto em algo bom, algo que promova a vida. Se for usado a serviço da vida, torna-se uma forma de honrar o divino. No momento em que é gasto, ele retorna a um círculo, um círculo que no final é movimento criativo, um círculo de amor.

"O dinheiro não é o que parece, tem raízes muito profundas. O dinheiro não é uma simples realidade externa, tem a ver com a sua mentalidade e a sua atitude interna. O dinheiro é o seu amor pelas coisas, a sua fuga das pessoas, a sua segurança contra a morte ; o dinheiro é o seu esforço para controlar a vida... é mil e uma coisas. Não, o dinheiro não se manifesta em simples notas, é o seu amor pelas coisas." Osho

 Por que é tao difícil ganhar na loteria? - Cap. 13

A Luta pela Sobrevivência é necessaria, ou é uma falsa crença?. Cap.XIII