La
"Lettera su Dio" è uno dei manoscritti più preziosi ed
eccezionale, considerato uno dei più importanti manoscritti del XX
secolo, nel quale il celebre fisico, teorizzatore della relatività,
parla della sua concezione di Dio, della religione e del senso
dell’esistenza umana.
La
"Lettera su Dio" di Einstein che contiene riflessioni molto
dure su Dio, la Bibbia e il Giudaismo, ha acquistato questo nome
nonostante la parola Dio sia usata solo una volta durante
tutto il messaggio. Il premio Nobel per la fisica aveva scritto
decine di lettere in cui affrontava il tema di Dio e la religione.
Nessuna
pietà nemmeno per la religione ebraica, in cui era nato e cresciuto,
nonostante avesse più volte dichiarato di sentirsi affine con il
popolo ebraico, con cui condivideva la cultura. Einstein rimproverava
agli ebrei di considerarsi scelti da Dio e al di sopra degli altri
popoli: una convinzione, a detta del fisico, del tutto errata.
Una
pagina e mezza, autografa e scritta in tedesco nel 1954. Lo
scienziato la inviò un anno prima di morire al filosofo tedesco Eric
Gutkind, autore di un libro "Scegli la Vita: la chiamata
biblica alla rivolta", che apparentemente a Einstein non era
piaciuto.
Questa
letterina di una pagina e mezzo è stata battuta a due milioni 400
mila dollari da Christie’s a New York, una delle case
d'asta più famose del pianeta, saliti a 2.892.500 dollari compresi i
diritti d'asta.
"Le
mie scuse a Dio", ha detto John Haze che ha condotto
la vendita nei saloni di Christie's a Rockefeller Center.
Non
è la prima volta che il messaggio, riemerso nel 2008 dopo esser
rimasto fino ad allora nelle mani della famiglia Gutkind,
viene proposto all'asta: nel maggio di quell'anno a Londra, un
compratore rimasto anonimo batté il celebre ateo britannico Richard
Dawkins, pagando l'equivalente di 404 mila dollari per il
documento.
La
lettera era stata poi offerta sei anni fa su eBay per tre milioni di
dollari ma l'operazione apparentemente non andò in porto.
Altre
lettere di Einstein sono state battute per cifre da capogiro: nel
2002 un suo messaggio al presidente Franklin Delano Roosevelt
- il cui il padre della fisica moderna metteva in guardia dai
pericoli insiti nella "costruzione di bombe estremamente
potenti" come gli ordigni atomici - totalizzò da Christie's
2,1 milioni di dollari.
Einstein
non era un ateo
Secondo
Walter Isaacson, autore di una biografia di Einstein del
2008, "nessuno dovrebbe basarsi solo su una lettera per
risolvere i dubbi sull'idea di Einstein sull'esistenza di un essere
supremo"
perché
a quanto riferito dal biografo, Einstein non era ateo, “ma non
credeva in un Dio che andava in giro scegliendo le sue squadre
sportive o le sue persone preferite“.
Ed
effettivamente questo emerge anche da ciò che lo stesso Einstein
aveva affermato: “La convinzione profondamente appassionante
della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela
nell’incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio. Chiunque
sia veramente impegnato nel lavoro scientifico si convince che le
leggi della natura manifestano l’esistenza di uno Spirito
immensamente superiore a quello dell’uomo, e di fronte al quale
noi, con le nostre modeste facoltà, dobbiamo essere umili.
La
mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello Spirito
immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il
nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della
realtà. Voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere
i suoi pensieri; in quanto al resto, sono solo dettagli”.
Fonte:
WEB, meteoweb.eu