venerdì 31 marzo 2023

La Scoperta della Quinta Forza della Natura può spiegare la materia oscura

 


Per decenni, la comunità scientifica ha riconosciuto l'esistenza di quattro forze fondamentali che, secondo il modello standard della fisica, guidano l'Universo: Gravità, elettromagnetismo, forza nucleare debole e forza nucleare forte. Eppure con queste gli esperti non sono ancora riusciti a spiegare certi fenomeni, previsti dai modelli ma che non riusciamo a osservare. Uno fra tutti, la materia oscura.

C'è un mondo invisibile nascosto tra le pieghe della realtà. È lì che si rifugerebbe la materia oscura, che forma circa un quarto del cosmo e la cui natura è ancora misteriosa. A fare da ponte tra il nostro mondo e quello oscuro, sarebbe una nuova forza della natura. La quinta, oltre alle due forze nucleari, debole e forte, che tengo insieme gli atomi, alla forza gravitazionale ed elettromagnetica.

Uno studio pubblicato da scienziati ungheresi afferma di aver visto le evidenze di una quinta forza della natura che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione di come funziona il mondo.

Qualificato come "bosone X protofobico", perché avrebbe "paura dei protoni", questa nuova particella, battezzata come X17, sarebbe in grado di trasportare forze che agiscono su piccole distanze e sarebbe la prova dell'esistenza di una quinta forza della natura.

Gli autori dello studio, pubblicato su arXiv, hanno spiegato che la quinta forza sarebbe "legata ad anomalie del Modello Standard", la teoria che descrive la natura nei suoi costituenti di base. Anche la nuova forza, come le altre quattro, sarebbe associata a una particella mediatrice.

E se il modello standard non fosse completo?

Se ci fosse un'altra forza fondamentale di cui finora abbiamo ignorato l'esistenza e che potrebbe invece spiegare l'inspiegabile?

Nel 2016 il team di Attila Krasznahorkay dell'Istituto per la ricerca nucleare in Ungheria ha osservato qualcosa di strano mentre analizzava il decadimento di un atomo di berillio-8. Quando eccitato, l'atomo emette luce che produce un elettrone e un positrone che si allontanano l'uno dall'altro. L'angolo con il quale le due particelle si allontanano dovrebbe essere prevedibile e, in base alla legge di conservazione dell'energia, dovrebbe ridursi all'aumentare dell'energia della luce.

Eppure, dagli esperimenti del team ungherese sembrerebbe non essere così: gli angoli descritti dalle traiettorie di allontanamento sono di circa 140°. Perché questa anomalia? Lo studio di Krasznahorkay e colleghi ha da subito attirato l'attenzione degli esperti mondiali, e l'ipotesi di una quinta forza fondamentale responsabile della stranezza ha cominciato a prendere corpo.

Se così fosse, questa quinta forza, come per le altre quattro dovrebbe essere portata da una particella ancora sconosciuta. Secondo gli autori l'anomalia sarebbe spiegabile con la produzione da parte dell'atomo di elio di un bosone diverso da tutti quelli che conosciamo, di breve durata e con una massa di poco inferiore a 17 megaelettronvolt. Da qui il nome di X17.

Qui, però, alcuni fisici e matematici troveranno alcune sfide molto interessanti e opportune con cui confrontarsi!

Kryon - 7 Novembre 2009

Gli scienziati spiegano le cose soltanto sulla base di ciò che già conoscono. Facciamo un esempio: mettiamo che gli scienziati osservando lo spazio scoprano delle caratteristiche che non sanno spiegarsi. Sono caratteristiche che non sembrano seguire le leggi di Newton, tuttavia la fisica newtoniana è lo standard aureo del moto, quindi, si affannano a trovare delle formule che mettano l’inspiegabile entro gli schemi newtoniani.

Tutto ciò che gli scienziati hanno visto in fisica, avviene in coppia. Al momento, ci sono quattro leggi della fisica, nel vostro paradigma tridimensionale. Esse rappresentano due coppie di tipi di energia. La gravità, conosciuta come una forza debole, e l’elettromagnetismo, come una forza forte. Anche quello che chiamate un buco nero nel centro della vostra galassia non è una cosa singola. È una dualità.

Il concetto di leggi multidimensionali.

La capacità di osservare dei modelli quantici porterà a un’importante scoperta della fisica: la scoperta di altre due leggi. Queste leggi, sono la forza debole e forte multidimensionali. Si potrebbe dire che è un’energia con due parti – una forza quantica debole e una forte. Queste porteranno le leggi della fisica conosciute a sei e introdurranno il concetto di leggi multidimensionali.

Queste due leggi mancanti daranno inizio alla spiegazione di quel che oggi è un mistero: l’energia mancante del cosmo. Sarà anche l’inizio della comprensione di una spiritualità nella fisica.

Queste due nuove leggi spiegheranno completamente l’energia che vedete nell’Universo e nella vostra galassia. La fisica della vostra galassia non è necessariamente la fisica di tutte le galassie. Il mio consiglio, quindi, è di circoscrivere ciò che conoscete e il vostro studio alla vostra galassia. Credetemi, c’è tantissimo da osservare in essa!

A cosa vi porteranno le altre due leggi?

Innanzitutto, a una spiegazione di cosa sia la materia oscura presente nella vastità dello spazio. In passato, la materia oscura era vista come una grandissima energia (in base all’azione che aveva sulle cose intorno), ma è stata erroneamente etichettata come facente parte del sistema 4D newtoniano, cosa che non è.

L’aspetto quantico dell’elemento multidimensionale dell’atomo non è stato ancora compreso. Lì vi è energia, una straordinaria energia, e il suo riconoscimento spiegherà ciò che gli astronomi osservano nello spazio come materia oscura.” Kryon

Riguardo la presunta scoperta della quinta legge, il fisico Mauro Raggi, dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che ai Laboratori Infn di Frascati dà la caccia a materia oscura e quinta forza, spiega: “Due indizi non fanno ancora una prova, ma sono sospetti. Dato che non siamo ancora riusciti a scovare la materia oscura, è probabile che non sia in grado di comunicare con la materia ordinaria, se non attraverso una particella ancora sconosciuta che farebbe da tramite. Potrebbe, quindi, essere proprio la fantomatica particella X17”, ha detto Raggi.

Se dovesse essere confermata l’esistenza – ha concluso Raggi – avremmo in mano le chiavi per aprire una porta che dà su un mondo fisico del tutto sconosciuto. Sarebbe un risultato davvero rivoluzionario”.

Qual è il mattone fondamentale dell'universo? - Capitolo 9

Fisica multidimensionale di base – Realtà o finzione? - Capitolo VI

venerdì 24 marzo 2023

Volete energia pulita e gratuita? Guardate i magneti a due barre!

 


Il pianeta Terra è un grande organismo vivente, contenente enormi quantità di energia, essendo di fatto un gigantesco generatore e accumulatore di tutti i tipi di energie conosciuti.

Il cosiddetto “moto perpetuo” è un paradosso ideale secondo il quale si può studiare un meccanismo che metta in movimento un qualcosa in modo continuo senza fare alcuno sforzo e di mantenerlo nel tempo. Secondo i fisici non è possibile generare energia (il movimento) senza immettere energia. Se si immette un tot di energia, allora si può pensare di trasformarla in movimento (energia cinetica). Ciò che si immette si consuma (principio della conservazione dell’energia).

Ma qui c’è l’abbiamo una grande sorpresa, qualcosa che potrebbe dare delle risposte sorprendenti fornite da chi se ne intende davvero, ovverosia, Kryon, il Maestro del Servizio Magnetico del Pianeta. Può essere incredibile, ma questo ci permetterà di raggiungere l'obiettivo dell'energia libera molto più facilmente e velocemente che mai.

Usate degli occhiali interdimensionali metaforici

I fisici, naturalmente, hanno sviluppato risposte sull’energia intrappolata e l’hanno chiamata cinetica. Attualmente c’è tutta una serie di disquisizioni che tentano di descrivere il motivo per cui c’è una forza respingente intrappolata nel metallo. Nulla di ciò è corretto! Ha uno strato interdimensionale a cui state solo ora avvicinandovi; non è definibile nelle quattro dimensioni - (la vostra realtà). Il vero motivo della repulsione non fa parte neppure della vostra fisica quadri-dimensionale. Gli avete dato un nome, ma senza comprenderlo.

Gli scienziato vi dirà che ci sarà sempre ciò che è chiamato “contropartita” Non si può avere qualcosa per niente. C’è sempre qualcosa che interferisce con l’energia libera, dicono. Ma lasciate che vi dica cos’è quel “qualcosa”: la fisica 4D! Il limite in cui vi trovate... il motivo per cui non funziona... è dovuto alla vostra realtà dimensionale. Questa è la risposta.

Vorrei portarvi ad una comprensione percettiva di una percezione non comprensibile. Parleremo di cose interdimensionali ed è una cosa difficile da insegnarvelo, perché è completamente oltre i limiti della vostra percezione. Ma Permettermi di darvi una metafora. Come si può descrivere il colore a qualcuno che vede soltanto in bianco e nero? Come potete descrivere il colore ad un non vedente? Essi non hanno nemmeno i concetti delle forme. Essi non vedono nemmeno il bianco e il nero. È difficile come spiegare la 12 D ad un umano che vive nella quarta dimensione. Cercherò di darvi una vera scienza che è invisibile e che potrebbe aiutare a estendere la vostra logica a cose che sono al di fuori della vostra realtà, ma che effettivamente si trovano in essa, e sono invisibili. Vi darò alcune percezioni alle quali pensare. Pensate a due oggetti su una tavolo. Diciamo due mele se volete. Che cosa vedete? “Bene, Kryon, vedo il tavolo con sopra una mela e poi c’è dello spazio e quindi vedo un’altra mela.” Bene, ecco qui alcune informazioni che vi daremo che sono scienza: non esiste una cosa come uno “spazio tra loro.” Esse esistono tutte in una costante continuità di interezza energetica sempre in cambiamento. E se aveste degli occhiali interdimensionali, non vedreste due oggetti e un tavolo. Al contrario vedreste un processo! E all’interno di questo processo, i colori vi direbbero dove le differenze di energia dovevano creare ciò che voi ritenete solido o spazio. Essi non sono affatto oggetti! Sono un processo di energia che è costantemente in movimento. Non posso spiegarvelo, tranne che questi metaforici occhiali interdimensionali vi diranno qualcosa di drammatico: essi vi mostreranno che non esiste una cosa come lo spazio tra due oggetti.

Nell’ interdimensionalità, la dimensione, la forma, il tempo, la distanza – non sono affatto come le vostre. Voi scopriste che c’è una tremenda quantità di spazio tra il nucleo e la massa degli elettroni di ogni atomo. Uno spazio enorme paragonato all’unità stessa (la materia dell’atomo). Un fisico guarda la materia e dice: “la maggior parte della materia è fatta di niente... è soltanto spazio”. Ha un senso tutto questo? Niente affatto.

Adesso, indossate quei buffi occhiali interdimensionali e vi dirò che non c’è spazio tra il nucleo e la massa degli elettroni. Al contrario, c’è un processo ed è colmo di qualcosa per cui non avete nessun genere di nome, ma è una collaborazione di due energie chiamate Magnetismo e Gravità. E queste due energie-sorelle sono assolutamente inseparabili. Non troverete mai l’una senza l’altra. Non potete studiare uno senza studiare l’altra. Gli esperimenti con uno stimola l’altra. Qualche volta quello che succede nel corso degli esperimenti non viene compreso e si dice: “Bene, questo è strano. Proprio non riusciamo a capire che cosa stia succedendo qui.” Questo è dovuto al fatto che gli scienziati stanno cercando di separare un processo. Vogliono mettere la gravità ed il magnetismo in comparti separati, ma non possono farlo.

Il magnetismo e la gravità sono inseparabili e quando vedete anomalie in uno, è l’altro a causarle. È un processo invisibile, sapete? Gli esperimenti con il magnetismo altereranno la gravità e cambieranno lo spostamento di fase della materia stessa! Cambiano i parametri della distanza ed anche il tempo. Ma le vostre menti lineari vi impediscono di vedere il processo. È invisibile per voi.

C’è qualcosa sul magnetismo che alla fine verrà scoperto.

Lasciate che vi faccia un esempio di un processo che forse non avete considerato. È qualcosa di molto comune – invisibile, tuttavia potentissimo. Quando prendete due barre magnetiche, aventi ognuna una lunghezza di parecchi pollici, e le unite in una certa posizione, fate fatica a separarle. Tuttavia con un altro allineamento, essi si respingono a vicenda con una tale forza che non riuscite ad avvicinarle, per quanto vi sforziate di spingere. Sono due potenti forze al lavoro. Qual è la causa di questo? Non ci sono le pile e non si devono mai sostituire perché la potenza è continuativa. Che cosa potrebbe causare una tale forza costante…. un’attrazione o una repulsione di tale portata per tutta la vostra vita ed oltre? Avete mai considerato questo? Nessun collegamento a questo, non ci sono pile, non è inserito in nessuna presa nella parete, e tuttavia è fisicamente potente e voi potete vederlo e sentirlo con i vostri occhi ed il vostro corpo ogni qualvolta lo desideriate. State forse vedendo un processo? Invisibile? È un processo di magnetismo e gravità. Questi si soprappongono per creare un’interazione dove in entrambi i campi vengono create anomalie, che sbilanciano il reticolato cosmico quanto basta a tirare apparentemente dal niente la potenza fisica (forza) dall’universo. Se questa forza è grande abbastanza, può effettivamente cambiare la distanza, il tempo e gli attributi della materia (lo spazio tra il nucleo di un atomo e la massa dell’elettrone). È una forza interdimensionale, ed è per sempre!

Volete vedere un motore ad energia gratuita? Guardate i magneti a due barre! Non c’è niente di meglio. Ed anche non c’è niente di più semplice. Nessuna parte funzionante. Energia gratuita per sempre. Ci avete mai pensato?

Energia Geotermica trivellando SOLO circa due kilometri sottoterra, senza usare l’acqua.

Avete a disposizione un’incredibile energia direttamente dalla Terra, ed è libera. Non si tratta di quella che voi definite energia libera, perché per essere estratta ha bisogno che si costruisca un estrattore. Questa energia si trova ovunque, è per sempre (non la esaurirete) e si chiama energia geotermica. Si tratta di cominciare a pensare in modo un po’ più quantico.

L’elettricità non è il metodo più efficiente da utilizzare per riscaldare una casa, ma può essere quello più pulito rispetto ai metodi che inquinano l’aria. L’elettricità che riuscite a creare in modo veramente efficiente sarà molto più comoda per gli usi quotidiani. Ci sono, però, altri modi di creare elettricità servendosi del calore. Se riuscite ad avere calore tramite il processo naturale dell’energia geotermica, allora potete far girare delle turbine a vapore e produrre elettricità. Come? Qualcosa che vi farà riflettere!

Se trivellate per circa cinque kilometri sottoterra, troverete calore sufficiente a far funzionare una macchina a vapore. Ora, per voi, cinque kilometri non sono tanti quando sono misurati in linea retta sulla superficie della terra. Molti di voi percorrono questa distanza per andare al lavoro o a scuola e sanno che non è tanta strada. Ma se dovete trivellare a tale profondità, tecnicamente, allora, diventa difficile e pericoloso. Non è pericoloso per chi trivella, ma per il pianeta. Per arrivare a cinque kilometri sotto la crosta terrestre si attraversano delle “sacche”... tra cui, forse, sacche che liberano gas; sacche che, forse, liberano fuoco; sacche che, forse, liberano acqua. Inoltre, a volte spezzate anche ciò che noi chiamiamo l’integrità dello scisto. Ciò che sto qui dicendo è che potreste anche sollecitare il potenziale di un terremoto, e tutto trivellando per cinque kilometri.

Quindi, ora vi dirò come produrre del vapore senza trivellare così in profondità, e per questo bisogna pensare, fuori della linearità 3D, “fuori dal box” di ciò che avete sempre supposto. Finora avete pensato che dovevate trivellare e mettere una conduttura nella terra con dentro dell’acqua. Si mette l’acqua ed esce il vapore. Io, però, vi ho detto che dovete trivellare solo un tratto di quella lunghezza e troverete calore a sufficienza per far bollire un fluido! Direte: Impossibile! Ciò si presenta nei luoghi più caldi della Terra, dove il calore è molto prossimo alla superficie ma questa caratteristica non si trova nella maggior parte dei posti in cui vi stiamo chiedendo di trivellare. La risposta è di non usare l’acqua.

È arrivato il tempo di unire la tecnologia più avanzata che avete sul pianeta con cose con cui non vi aspettereste di unirla, e questo è pensare fuori dal box.

Si tratta di cominciare a pensare in modo un po’ più quantico, vedendo l’intero quadro invece di vedere solo ciò che pensate dovrebbe esserci, o solo ciò che siete abituati. Qui ci sono delle soluzioni, e alcuni già sanno quali sono. C’è una chimica elegante che entra in ebollizione a una frazione della temperatura a cui bolle l’acqua, quindi la risposta è: imparate a utilizzare queste sostanze e questi fluidi che hanno questo tipo di chimica all’interno di un sistema geotermico chiuso che non deve scendere alla profondità di cinque kilometri. Che ne dite di due kilometri? Utilizzando questa chimica conosciuta sarà possibile trivellare solo fino a una profondità parziale e ottenere il calore che vi serve per il vapore.

Vi diciamo questo perché avrete bisogno di farlo. Se tenete in considerazione questo consiglio, scoprirete che il tempo e la sincronicità per questa scoperta sono a portata di mano. Questo per dire che capirete tutto e riconoscerete gli elementi che si devono unire per avere il vostro motore a vapore. Non ci vorranno cinque anni per costruirlo, non sarà pericoloso e non dovrete coprirlo con un’armatura. È molto più semplice. Non emetterà fumo; non inquinerà e non dovrete preoccuparvi a stargli vicino. Pensate... calore naturale, da Gaia, per sempre! Produrrà l’elettricità di cui avrete bisogno per riscaldare le vostre case e i luoghi di lavoro... poiché, infine, farà più freddo.

Una profezia? Può darsi! (Kryon, 2005, Monte Shasta)

Un avvertimento: le onde scalari sono estremamente pericolose –Capitolo XVIII

L'universo potrebbe davvero essere solo un mucchio di bit? - Capitolo 9

domenica 19 marzo 2023

A cura quântica é possível?

 


O mundo está repleto de histórias de curas milagrosas. Desde curas espontâneas até curas que desafiam toda a lógica médica; esses casos inspiram tanto curiosidade quanto ceticismo. Recentemente, o termo "cura quântica" tem sido usado para descrever algumas dessas curas inexplicáveis. Embora haja muitos relatos de curas espontâneas e inexplicáveis em todo o mundo, e o chamado "efeito observador" na física quântica sugira que a observação pode afetar o comportamento de partículas subatômicas, muitos desses casos são difíceis de explicar cientificamente e podem ter causas naturais desconhecidas.

Mas o que é cura quântica e como funciona?

A cura quântica é baseada na teoria quântica, que é a base da física moderna. De acordo com essa teoria, tudo é feito de partículas subatômicas, como elétrons e prótons, que se comportam de maneira estranha e imprevisível. Essas partículas não têm uma posição ou uma trajetória definidas até que alguém as observe. Isso significa que o observador pode afetar o comportamento das partículas simplesmente observando-as. Essa ideia é conhecida como o princípio da incerteza de Heisenberg.

A cura quântica postula que a consciência pode afetar o comportamento das células e dos tecidos do corpo. De acordo com essa teoria, o pensamento e as emoções positivas podem ajudar a curar o corpo, enquanto o pensamento e as emoções negativas podem piorar a saúde. Acredita-se que, ao focar a consciência em uma área do corpo, é possível afetar a cura nessa área. No entanto, muitos especialistas em saúde questionam a validade da cura quântica. Eles argumentam que não há evidências científicas que comprovem sua eficácia

O pilar fundamental no qual se baseia a cura à distância é que a realidade material pode ser influenciada de alguma forma por uma força imaterial e sutil. Em termos mais precisos, podemos entender essa força como energia. Quando operamos em um nível energético, podemos influenciar a matéria, pois a matéria e a energia estão intrinsecamente conectadas.

A cura à distância é uma prática que envolve o envio de intenções e energia de cura para uma pessoa, animal ou situação à distância, sem a necessidade de contato físico direto. Embora a cura à distância seja amplamente praticada em muitas culturas e tradições espirituais há séculos, a ciência ainda não entende completamente como essa prática funciona.

O cientista Dean Radin, diretor do Institute of Noetic Sciences e renomado estudioso de fama mundial, estudou a interação mente-matéria por trinta anos em universidades de prestígio como Princeton, Nevada e em importantes centros de pesquisa no Silicon Valley. Com sua pesquisa científica, ele afirma que as mentes sejam correlacionadas quanticamente com o Universo e que a teoria quântica dá uma contribuição decisiva para a compreensão das comunicações não locais, ou seja, aquelas formas de comunicação que ocorrem na ausência de um sinal, ou de todas aquelas formas de influência mental da realidade, fora da concepção clássica do espaço-tempo.

Existem várias teorias que tentam explicar como a cura à distância pode funcionar. Uma das teorias é baseada na física quântica, que sugere que a energia e as intenções de cura podem ser transmitidas através do campo quântico, que é uma rede de partículas subatômicas que conecta tudo no universo. De acordo com essa teoria, as intenções e energia de cura podem afetar o campo quântico e, por sua vez, influenciar a saúde e o bem-estar da pessoa que está sendo tratada à distância.

Radin, usando as teorias de Böhr, De Broglie, Schrödinger, Bell e a teoria do emaranhamento, sustenta que a realidade física pode ser um vasto sistema quântico que responde a interações particulares. Dentro desta perspectiva, a mente coexiste inseparavelmente com as mentes de outras pessoas e entidades, e com objetos distantes. A atenção, a consciência derivada das práticas meditativas e a intenção representam a melhor forma de interagir com este sistema quântico.

Para Radin, essas teorias permitem uma leitura das interações mentais à distância e entre mente e matéria, não como capacidades misteriosas ou esotéricas da mente, mas como formas específicas de interações das mentes na realidade do emaranhamento.

Uma outra teoria que tenta explicar a cura à distância é a teoria da ressonância, que sugere que as pessoas podem estar ligadas através de campos de energia sutis que existem entre elas. Através da intenção e do foco, um curador pode enviar energia curativa a uma pessoa.

Outra teoria sugere que a cura à distância pode ser realizada por meio de frequências de ondas cerebrais. Acredita-se que o cérebro humano emita ondas eletromagnéticas que podem ser utilizadas para influenciar o corpo e a mente de outra pessoa. Com o treinamento adequado, um curador pode aprender a ajustar suas próprias ondas cerebrais para enviar informações curativas para uma pessoa à distância.

Em síntese, poderíamos dizer que uma magia, uma cura ou um milagre, na verdade, são atos energéticos. O que chamamos de realidade material é simplesmente energia condensada.

Embora a consciência e as emoções possam ter algum impacto na saúde, é importante lembrar que a medicina baseada em evidências é a melhor maneira de tratar doenças graves.

O entrelaçamento quântico na esfera humana – Cap 8

Podemos modificar as informações no interior das nossas células –Cap VI

domenica 12 marzo 2023

Perché La Lettera su Dio di Einstein ha suscitato tanto interesse?

 



La "Lettera su Dio", è uno dei manoscritti più preziosi ed eccezionale, considerato uno dei più importanti manoscritti del XX secolo, nel quale il celebre fisico, teorizzatore della relatività, parla della sua concezione di Dio, della religione e del senso dell’esistenza umana, il 3 gennaio 1954. Lo scienziato la inviò un anno prima di morire al filosofo tedesco Eric Gutkind, autore di un libro "Scegli la Vita: la chiamata biblica alla rivolta", che apparentemente a Einstein non era piaciuto.

Il premio Nobel per la fisica aveva già scritto decine di lettere in cui affrontava il tema di Dio e la religione. La Lettera su Dio, tuttavia, contiene riflessioni molto dure su Dio, la Bibbia e il Giudaismo. Nessuna pietà nemmeno per la religione ebraica, in cui era nato e cresciuto, nonostante avesse più volte dichiarato di sentirsi affine con il popolo ebraico, con cui condivideva la cultura. Einstein rimproverava agli ebrei di considerarsi scelti da Dio e al di sopra degli altri popoli: una convinzione, a detta del fisico, del tutto errata.

La Lettera di Einstein - una pagina e mezza autografa e in tedesco - ha acquistato questo nome nonostante la parola “Dio” sia stata usata solo una volta durante tutto il messaggio.

Viene allora da domandarsi perché mai questa lettera abbia suscitato tanto interesse, fino ad acquisire un prezzo così alto - è stata battuta a 2.892.500 dollari da Christie’s, New York, una delle case d'asta più famose del pianeta, ben oltre la stima massima della vigilia.

Le lettere di Einstein proposte all’asta, battute per cifre da capogiro

"Le mie scuse a Dio", ha detto John Haze che ha condotto la vendita nei saloni di Christie's a Rockefeller Center.

Non è la prima volta che il messaggio, riemerso nel 2008 dopo esser rimasto fino ad allora nelle mani della famiglia Gutkind, viene proposto all'asta: nel maggio di quell'anno a Londra, un compratore rimasto anonimo batté il celebre ateo britannico Richard Dawkins, pagando l'equivalente di 404 mila dollari per il documento.

La lettera era stata poi offerta alcuni anni fa su eBay per tre milioni di dollari ma l'operazione apparentemente non andò in porto.

Altre lettere di Einstein sono state battute per cifre da capogiro: nel 2002 un suo messaggio al presidente Franklin Delano Roosevelt - il cui padre della fisica moderna metteva in guardia dai pericoli insiti nella "costruzione di bombe estremamente potenti" come gli ordigni atomici - totalizzò da Christie's 2,1 milioni di dollari.

Einstein non era ateo

Secondo Walter Isaacson, autore di una biografia del 2008, "nessuno dovrebbe basarsi solo su una lettera per risolvere i dubbi sull'idea di Einstein sull'esistenza di un essere supremo. Einstein non era un ateo: Ma non credeva in un Dio che va in giro scegliendo le sue squadre sportive o le sue persone preferite". In linea di massima, non c’è alcun motivo per ritenere che gli scienziati, o altri personaggi noti, abbiano ragioni originali per credere o per non credere, diverse da quelle dei loro simili, o che possano addirittura illuminarli in qualche modo.

In certi casi Einstein parla di Dio, fede e religione in senso scopertamente metaforico. La più nota citazione di questo tipo, presente in tutti i libri a lui dedicati, è “Dio non gioca a dadi con l’Universo”. A voler essere ancora più precisi, a Born scrisse: “Le nostre aspettative scientifiche sono ormai agli antipodi. Tu credi in un Dio che gioca a dadi, e io in leggi perfette che regolano il mondo delle cose esistenti come oggetti reali, e che cerco affannosamente di afferrare con metodo speculativo”. La credenza in Dio è, dunque, attribuita al suo antagonista e non certo rivendicata per sé. Polemizzando invece con Bohr sulla stessa questione, una volta lo accusò di atteggiarsi a “profeta” e, in altra occasione, di essere un “mistico”.

In genere, chi crede lo fa perché è stato educato in tal senso da bambino e, pur cresciuto, non intende rinunciare ai rassicuranti vincoli emotivi della fede. Analogamente, chi non crede lo fa perché fin da bambino è vissuto in un contesto libero dal fideismo e di conseguenza non ne ha mai avvertito l’esigenza, oppure ha smesso di credere perché a un certo punto gli è sembrato un passo indispensabile per la propria crescita. Einstein non fece eccezione. Proveniva da una famiglia ebraica non particolarmente credente, ma ricevette elementi di educazione religiosa, sia di quella cattolica obbligatoria nelle scuole bavaresi, sia di quella ebraica impartitagli in casa da un parente. Attorno agli undici anni visse persino un periodo di fervore religioso, piuttosto breve invero: “Attraverso la lettura di libri di divulgazione scientifica — raccontò in tarda età — mi ero convinto ben presto che molte delle storie che raccontava la Bibbia non potevano essere vere. La conseguenza fu che divenni un accesissimo sostenitore del libero pensiero”. La considerò sempre un’esperienza determinante. Eppure, tutti abbiamo letto numerose affermazioni di Einstein che suonano tutt’altro che religiosamente scettiche.

Ed effettivamente questo emerge anche da ciò che lo stesso Einstein aveva affermato: “La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell’incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio. Chiunque sia veramente impegnato nel lavoro scientifico si convince che le leggi della natura manifestano l’esistenza di uno Spirito immensamente superiore a quello dell’uomo, e di fronte al quale noi, con le nostre modeste facoltà, dobbiamo essere umili.

La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà. Voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere i suoi pensieri; in quanto al resto, sono solo dettagli”.

"Calling Card of God" - Biglietto da visita di Dio – Capitolo 9

Perché alcuni ricevono i favori di Dio e altri invece no? - Capitolo III


Fonte: WEB, meteoweb.eu

lunedì 6 marzo 2023

Cambiare il passato è possibile? L'illusione del Tempo!

 


Il tempo non è ciò che sembra. Non corre in un'unica direzione e il futuro esiste contemporaneamente al passato. (Albert Einstein)

Il tempo è sempre stato uno dei misteri dell’universo. In tanti hanno cercato di descrivere questo fenomeno: le religioni, gli scienziati: matematici, fisici, filosofi. Scrittori hanno ipotizzato di poter tornare indietro nel tempo immaginando paradossi inesplicabili. Tutti cercano di descrivere il meccanismo di questo fenomeno.

Abbiamo una concezione del tempo che deriva dalla nostra limitata visione della realtà. Per prima di tutto dobbiamo capire che il tempo non esiste e tutto ciò che crediamo sia il passato, in realtà esiste solo nella nostra mente. I nostri ricordi sono solo delle illusioni create dal nostro cervello, memorizzate e richiamate alla mente attraverso dei processi chimici. Il passato, quindi, non è che processi chimici nel nostro cervello.

Il tempo è tiranno, si usa dire, e forse è proprio vero. Da giovane, ogni esperienza è nuova e strabiliante e degna di essere ricordata. Poi quando si è adulti, il tempo sembra correre più veloce e in età più matura, quando in genere abbiamo realizzato la nostra vita, ci accorgiamo che il tempo è volato, dieci anni diventano un attimo... più si va avanti e più sembra che il tempo scorra veloce. Alla fine dei nostri giorni, sembra che la vita sia passata con un soffio ma, se tiriamo le somme, quante cose abbiamo fatto, quante persone abbiamo conosciuto, quanti sogni abbiamo realizzato oppure solo sognato mentre il tempo proseguiva insieme a noi. Un momento di piacere è volato via in un batter d’occhio, un dolore profondo sembrava non finire mai. Il tempo va avanti e non ci aspetta, alla fine, ci da una pacca sulla spalla e ci supera pure, dandoci solo modo di dire: ti ricordi? Ed è già passato.

Crediamo che il passato sia qualcosa di granitico, immutabile. Crediamo che esista un solo passato, uguale per tutti, e che quel passato sia scolpito in maniera indelebile nel tessuto del tempo.

La fisica quantistica ha dimostrato che il tempo non è una entità assoluta e lineare così come la pensiamo noi. Sapiamo che una particella può in determinate condizioni, esistere contemporaneamente in diversi punti dello spazio-tempo. Di fatto nel microcosmo il tempo non esiste, o almeno non esiste così come ce lo immaginiamo.

Cambiare il passato o usarlo per cambiare il presente?

La costruzione che facciamo del passato, del presente e del futuro è pura illusione, il risultato di una coscienza limitata. La nostra percezione del tempo ci fa credere che il passato esista davvero da qualche parte, e ne siamo costantemente influenzati poiché il nostro pensare troppo alle cose passate ci fa rivivere costantemente le stesse cose. Ma se ci pensiamo un attimo, dov’è andato a finire il nostro ieri? Solamente nella nostra testa. Non esiste altro luogo nell’Universo dove questi avvenimenti ancora esistano o siano mai esistiti. Tutto ciò che esiste è il momento presente, il qui e ora, il Hic et nunc. La consapevolezza che non c'è nient'altro che un eterno momento presente certamente ci libera dal condizionamento della mente e del tempo.

Crediamo nell’esistenza del tempo come un continuum lineare sul quale stiamo ‘viaggiando’ mano a mano che avanziamo nella nostra vita. Allora, se il tempo è solo una illusione, e il passato esiste solo nella nostra mente, la logica conseguenza è che possiamo cambiare il nostro passato.

Come riuscirci? Il passato è solo una rappresentazione nella nostra mente. Cambiamo quella rappresentazione e avremo cambiato il passato. Quando pensiamo, per esempio, a un evento piacevole nel futuro, o a un evento doloroso nel passato, il nostro corpo reagisce come se stessimo vivendo tale esperienza ADESSO. Ciò dimostra che il corpo non riconosce il tempo. Siamo noi che muoviamo ciò che è sempre nel presente in avanti e indietro. Abbiamo un "software" mentale che letteralmente "crea" la sensazione e la percezione del tempo ai fini della sopravvivenza e dell'attenzione; in situazioni non programmabili, come negli stati di meditazione, abbandono, estasi... la percezione del tempo e della realtà cambia, potendo accedere a "momenti eterni".

È la realtà in cui si è scelto di rimanere che ci lega a una realtà immutabile. La soluzione va trovata dentro di noi!

Anche il presupposto che il tempo debba essere sempre della stessa lunghezza è illusorio. Nei sogni, ad esempio, l'esperienza sembra non svolgersi in uno spazio temporale. Ore o addirittura giorni, forse non è nient'altro che chiudere gli occhio per pochi secondi. Anche in ipnosi possiamo creare il cosiddetto "tunnel del tempo", fino a raggiungere casi in cui, in pochi minuti, il soggetto è in grado di vivere ore se non giorni di esperienza all'interno della sua mente, in tutti i dettagli.

Nella nostra realtà, abbiamo la sensazione che vi sia un'accelerazione nel tempo. In verità, non è così. È solo un aumento vibratorio della nostra posizione nello spazio che ci fa sentire come se il tempo si fosse accelerato. In realtà, siamo noi che stiamo accelerando. Quando Einstein diede i postulati sul funzionamento del tempo interdimensionale, ha enunciato: "Più veloce si va, più è possibile estendere il tempo e rallentare il suo ritmo." L’aumento delle vibrazioni accompagna la sensazione di un cambiamento del tempo. Più acceleriamo, più sentiamo su di noi l'energia dell’accelerazione apparente.

Il Tempo è Circolare

Il tempo che noi conosciamo è lineare: il passato va verso il presente e il presente verso il futuro, da A a B. Einstein ci ha detto, però, che il tempo è curvo, non è una linea retta. Quindi. se il tempo si curva, A e B si toccano, e allora anche passato, presente e futuro si toccano e sono in un’unica dimensione. allora, forse, non esistono tempi separati, ma un tempo unico? Eppure, noi continuiamo a credere nel tempo lineare, perché è quello che ci hanno insegnato.

Del resto, tutti noi crediamo a cose perché ce le hanno insegnate, ma siamo sicuri che sono sempre vere? I medici hanno creduto per decenni che la cellula era isolata dal resto del corpo perché lo aveva detto Virchow, oggi sappiamo che non c’è affermazione più sciocca di questa. Ci hanno anche detto che il cervello è immodificabile e che le sue cellule rimangono fisse per tutta la vita, oggi l’istituto di Neuroscienze dell’università di Stanford scopre che alcune cellule del cervello evolvono addirittura per tutta la vita! Ci avevano detto che il DNA era immodificabile, la Cornell University ha studiato il DNA identico di due gemelli di cui uno è andato nello spazio. Bene, l’astronauta è tornato con il DNA cambiato rispetto al gemello sulla terra, segno che il DNA può cambiare e che l’ambiente lo modifica. Ci hanno anche fatto credere che noi eravamo al centro dell’universo e che al di fuori della terra c’era il nulla. Dobbiamo pertanto, accettare il fatto di che il vero tempo è circolare, dove non c’è un prima e non c’è un dopo, dove tutte le dimensioni si trovano in un tempo unico.

Le cose che sono successe in passato non rimangono lì. Tutto ciò che è accaduto nella vostra storia, in qualche modo, si riverbera ancora nel presente. Per la maggior parte, sono nascosti in territori inconsci.

Immaginate che la soluzione sia dentro di voi. Immaginate che le cose che state pianificando siano già state fatte. Immaginate di guardarvi indietro e dire: "Beh, non è stato così difficile!" Questo è ciò che dovete sapere in questo momento... ed esercitarti, perché TUTTO è già stato creato e rimane nell'ADESSO del tempo circolare. Basta scegliere!” Kryon

Se non abbiamo grandi possibilità di incidere sulla nostra reazione immediata a un evento straordinario, abbiamo invece la possibilità di cambiarne i segni dentro di noi.

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