sabato 30 aprile 2022

Tutto è movimento e continua trasformazione



Domani non saremo mai gli stessi di oggi




 


Tutto cambia continuamente. Niente rimane lo stesso, non esistono due momenti uguali e “nessun uomo può bagnarsi due volte nello stesso fiume poiché la seconda volta, il fiume non è più lo stesso, e nemmeno l'uomo lo sarà!( Eraclito)

Per Eraclito, il cambiamento è il risultato di un'alternanza tra opposti: le cose calde si raffreddano, le cose fredde diventano calde, le cose bagnate si asciugano, le cose secche si bagnano e così via. La realtà non avviene in una delle alternative, in quanto entrambe fanno parte della stessa realtà, ma avviene nel cambiamento, nella “guerra tra opposti”. Quindi, gli opposti coincidono allo stesso modo dell'inizio e della fine di un cerchio, poiché il caldo è uguale al freddo, dato che il freddo è solo il caldo quando cambia, cioè caldo e freddo sono versioni diverse della stessa cosa.

"La vita arriva a onde come un mare, in un infinito andare e venire". (Lulu Santos)

Tutto scorre come un fiume. Tutto è movimento e continua trasformazione, perché questo è il senso della vita. Quando tocchiamo un oggetto, i nostri campi energetici e le relative nuvole di elettroni si incontrano, piccoli pezzi si fondono e si separano. Anche se ci percepiamo come un essere completo, con forma statica – sia esterna che interna – senza cambiamenti apparenti, in realtà trasferiamo continuamente parte del nostro campo energetico a quello specifico oggetto, acquisendo un frammento della sua energia. Ad ogni incontro facciamo questi scambi e poi ci ritroviamo leggermente cambiati.

Gli studi dimostrano che la materia non è né statica né prevedibile. Le particelle subatomiche non sono "cose" ma tendenze. Già 2500 anni fa, il greco Eraclito di Efeso sosteneva che il mondo e noi stessi cambiamo continuamente. Filosoficamente si potrebbe riassumere dicendo che nella vita, come nella meccanica quantistica, non si può mai essere sicuri di nulla. Cercare di prevedere qualcosa con certezza è quasi impossibile.

Fare appello a questo fattore di imprevedibilità della meccanica quantistica rende la realtà meno certa e le nostre vite più libere.

Siamo fatti della stessa sostanza di qualsiasi elemento e anche soggetti alle stesse interazioni tra gli elementi.

Ma il fatto che vogliamo tacere, e che non accettiamo mai, è che, per quanto cerchiamo di raggiungere la certezza in una certa cosa o di vederla nel futuro, anche quando le variabili sono instabili e di poco credito, non sarà mai possibile, perché domani non saremo mai gli stessi di oggi.

Non puoi percorrere due volte lo stesso fiume, e non puoi toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato; per l'irruenza e la velocità del mutamento, essa si disperde e si ritrae, va e viene”. Quindi, tutto è soggetto al tempo e alla sua trasformazione, poiché solo il cambiamento e il movimento sono reali”. (Eraclito)

Dietro l'incertezza possono nascondersi infinite possibilità. - Capitolo 14


venerdì 22 aprile 2022

Il pianeta non ha più anticorpi per difendersi e ci attacca per sopravvivere

 



Giornata Mondiale della Terra


La salvaguardia dell'ambiente non solo protegge il nostro passato, ma apre anche la strada al futuro.

“Che la vita fisica e spirituale dell'uomo sia connessa con la natura non ha altro significato se non che la natura è connessa a sé stessa, poiché l'uomo è una parte della natura”

La maggior parte dei virus è pericolosa per l'umanità, ma alcuni sono effettivamente benefici e hanno aiutato la capacità dei loro ospiti di sopravvivere a specifici momenti critici.

Certe balene e certi delfini, ad esempio, non avrebbero potuto adattarsi agli oceani terrestri senza la presenza di alcuni virus. L'umanità stessa potrebbe essersi evoluta in modo diverso se non fosse stata "infettata" in momenti specifici di flesso.

I virus, infatti, sono stati responsabili di episodi di rapido e significativo cambiamento nel tempo, soprattutto in tipi di organismi più complessi.

Queste tendenze mostrano che impariamo dalle malattie. In genere le nostre difese sono aumentate di fronte all'attacco di microbi, batteri o virus che hanno accompagnato la nostra vita sulla Terra fin dall'antichità, e ci accompagneranno per i secoli a venire.

Secondo il chimico atmosferico James Lovelock, gli organismi viventi, il clima e l'ambiente terrestre sono un tutto integrato, un unico superorganismo in cui l'attività degli esseri viventi modifica gli aspetti fisici e questi, a loro volta, influenzano l'evoluzione e il mantenimento della vita nel pianeta.

Il Pianeta Terra può essere definito un organismo senziente e secondo Lovelock, può usare i suoi metodi di controllo in caso di sovrappopolazione.

"Dal punto di vista dell'equilibrio naturale il Covid-19 potrà essere un modo che il pianeta usa per rispondere alla crescita della popolazione regolando l'accesso alle risorse"

Migliaia di anni di occupazione planetaria da parte della specie umana ha provocato la distruzione dell'habitat, l'estinzione di molte specie. Un'aggressione prolungata, a cui ora la Terra reagisce, scatenando una lunga serie di disastri naturali, come alluvioni e uragani, sempre più numerosi e violenti, ed eventi meteorologici estremi, come estati torride e picchi di freddo anomali. Il pianeta che abitiamo non ha più anticorpi per difendersi, e così attacca per sopravvivere… Perché la vita è lo scopo della vita stessa!

Non è la vendetta degli dei, ma il semplice fatto che lo scopo della vita è la vita stessa! Usa qualsiasi risorsa per mantenersi, proprio come ha fatto il temuto coronavirus che ci ha tanto disturbato. Un virus non si propone intenzionalmente di infettare un organismo, lo fa, fondamentalmente, per la sopravvivenza!

L'essere umano fa parte del vasto universo fisico. L'entità della vita soggettiva e il suo ambiente sono reciprocamente interrelati e lavorano insieme in modo creativo.

Dobbiamo tornare ad essere Uno e responsabili nei confronti della natura. Quando riusciamo assumerci pienamente le nostre responsabilità, da quel momento in poi avremo il potere di decidere della nostra esistenza. Possiamo crescere e realizzarci pienamente solo se comprendiamo le leggi che regolano il funzionamento della natura e che si applicano in ogni campo di attività. sapendo che il nostro destino dipende non solo da noi, ma da tutti coloro che ci circondano e dal pianeta che ci accoglie.

L'unica via d'uscita è la reciprocità, il sentimento di appartenenza, l'unione, il sentire e la certezza di far parte di qualcosa molto più grande. qualcosa di cui dobbiamo prenderci cura e che si prende cura anche di noi.

I Rapporti Uomo-Natura - Capitolo 10

giovedì 14 aprile 2022

Quais são as curiosidades que se escondem atrás do ovo de páscoa.

 




O termo Páscoa deriva do aramaico "Pessach", que significa "passagem". Originalmente, se celebra a passagem do estado de cativeiro para a liberdade - a libertação do povo de Israel da escravidão no Egito, por Moisés. No cristianismo, no entanto, a Páscoa é feita para coincidir com a ressurreição de Jesus Cristo. A sua passagem de uma dimensão física para uma realidade que era pura iluminação.

Algo semelhante acontece quando escolhemos uma mudança de consciência. É o nascimento para o espírito, quando se sente o chamado para um despertar. Cada um de nós está em viagem na jornada da vida. É uma viagem no crescimento, evolução da consciência e percepção; uma jornada que nos leva a nos redescobrir e descobrir o nosso poder.


A cada Páscoa há uma oportunidade de renascimento, Sair da comodidade e segurança do ovo que lhe acolheu e protegeu, talvez por toda uma vida e despertar para um olhar interno. Sair do mundo externo e dar um mergulho em nosso interior. É uma oportunidade de enviar mais luz dentro de nós e trazer nossa essência, a semente divina para florescer em um despertar de consciência.

Curiosidades

Desde os tempos antigos, os ovos são um símbolo da união da terra e do céu ou dos quatro elementos (água, ar, terra, fogo).

O costume de doar ovos artificiais como presente remonta à Idade Média e às classes nobres: eram usados materiais preciosos como ouro e prata, enquanto os primeiros ovos com a surpresa dentro foram construídos pelo ourives francês Peter Carl Fabergé no final do século XIX por ordem dos czares da Rússia.

Os ovos de chocolate, por outro lado, foram inventados em meados do século XIX pelos mestres chocolateiros da França e da Alemanha. No início, os ovos eram maciços, depois, com o refinamento da técnica de processamento, se tornaram ocos, de modo a esconder uma surpresa em seu interior. O primeiro ovo de Páscoa de chocolate é inglês e foi produzido em 1873 por J. S. Fry & Sons de Bristol.

A arte de decorar ovos é chamada de "Pysanka" e é um método muito popular de decorar ovos com cera na Ucrânia.

A tradição de trocar ovos é mais antiga que a própria Páscoa. Traços disso são encontrados nas civilizações egípcia, grega, gaulesa, persa e romana.

Em 2011, foi criado o ovo de Páscoa mais alto do mundo. Um ovo de 10,39 metros e pesa 7.200 quilos.

O despertar da Consciência

domenica 10 aprile 2022

Liberi di Volare... sognare... realizzare!

 



Prendete un minuto dalle vostre vite, fuori dalle vostre programmazioni mentali, ammirate le stelle, gli uccelli… l’oceano… finché un brivido di consapevolezza non percorre la vostra schiena

La vera prigione è quella mentale. “Gli uomini non sono prigionieri del destino, ma della loro mente”, quindi, se vuoi essere veramente libero devi abbattere i muri mentali che ci condizionano


La nostra capacità di sognare, di immaginare, di credere, di vedere, di interpretare, di essere se stessi… di tutto quello che siamo, è qualcosa di cui mai nessuno potrà privarci se ci crediamo davvero.

Certe prigioni sono così confortevoli che non immaginiamo neanche di volerne uscire.

Un percorso infelice che non abbiamo scelto noi consapevolmente

A volte stabiliamo un rapporto così accomodante con un'abitudine negativa che preferiamo sostenere questa situazione che conosciamo così bene, piuttosto che rischiare di affrontare l'incertezza del cambiamento.

Spesso l'obiettivo non è proprio quello di tutelare il proprio benessere psicologico, ma piuttosto preservare le certezze che si sono solidificate nella nostra storia. E questa è la trappola della stagnazione nella zona di comfort. In effetti, non è detto che stiamo davvero bene nella nostra comfort zone. A volte ci sentiamo male, ma impariamo anche a sentirci a nostro agio con lo sconforto, perché, alla fine, ci rende familiari e non richiede sforzi aggiuntivi.

Pensare in modo dirompente significa lasciare l'ovvio e aprirsi a nuove alternative che, molte volte, sono totalmente diverse dal convenzionale. L'individuo che vede fuori dagli schemi ha un pensiero critico e un'attitudine d’innovazione, creativa, intraprendente.

Uscire dagli schemi è uscire dai propri limiti mentali, smettere di essere una copia e ritrovare la propria autenticità.

Estratti di Prigioni Invisibili. Liberati


martedì 5 aprile 2022

O que acontece dentro de nós, cria o que acontece fora


       Booktrailer "Deus é Quântico e está no DNA - Revelações"

"Para digerir os ensinamentos, precisamos quebrar os paradigmas e o rigor lógico que formamos com base na educação e na cultura desenvolvida até agora" (O. Quiroga - Astrólogo)

Este livro instigador poderá trazer à luz muitas respostas às nossas interrogações existenciais e espirituais.

Quando chegamos a um ponto de neutralidade espiritual, o homem, que é matéria mas também espírito, começa a se interrogar, porque atingiu um limite de saturação tal, que as informações que chegam não são mais capazes de galvanizar o espírito. Chegando a esse ponto, aparentemente sem maiores evoluções, começamos a entrar em conflitos interiores e os velhos valores começam a se desmoronar. Pensamos que a fé é falida, não funciona mais ou nunca funcionou, ignorando que existem novas fronteiras que nos levam a novas expansões para se atingir níveis mais alto de existência.

As novas revelações introduzidas nesse livro, poderão dar a oportunidade de sairmos da nossa latergia espiritual, achando que tudo já se foi dito, mesmo sabendo que “tudo o que já se foi dito” não esclarece minimamente o mistério da nossa existência, o real motivo pelo qual estamos aqui. Essa inércia chegou ao limite de sua desproporção. Não é mais possível continuar sentado em berço esplêndido, embalando-se no vento da ignorância e do conformismo, presos no laço do medo de liberar-se das amarras para o vôo da própria liberdade, para além das mitologias incessantemente disseminadas e abraçadas como o único abrigo para uma existência sem um rosto, o único porto onde ancorar suas dúvidas incubadas e jamais questionadas. 


Mudança de paradigma significa conhecer e integrar na vida quotidiana uma visão completamente diferente da habitualmente adoptada e que é saber que “assim dentro, assim fora” ou seja, os estados determinam os fatos e não o contrário como sempre acreditamos! O que acontece dentro de nós, cria o que acontece fora.

Cada um vê o mundo e os acontecimentos cotidianos, através de um véu das suas próprias crenças e de um nível alterado de consciência. Infelizmente, essa alteração, na maioria das pessoas, é de frequencia baixa. É por isso que muitos veem tudo através dos filtros da negatividade, e quase tudo que traz para a sua vida se traduz em fracassos.

Você pode ter pensamentos positivos, pensar em mudanças positivas, mas, se na sua mente mais profunda, você duvidar que elas vão acontecer, elas realmente não acontecerão. A dúvida é um bloqueio que impede a manifestação dos seus desejos. Se você duvida, você não acredita. Nossa mente foi programada com um modelo de pensamentos, no curso da nossa infância, nos induzindo a pensar de uma única forma, como uma rede de informações que tece uma única realidade de consenso. A humanidade tornou-se robotizada de tal modo que, hoje, nem sequer consegue distinguir se a satisfação que vive é sua ou é imposta como tal. Vive automatizada como cyborgs, com a consciência adormecida, seguindo o rebanho em toda e qualquer situação – sobretudo com a benção da mídia que contribui substancialmente para a robotização dos “humanoides”.

Liberarmo-nos de muitos programas mentais, significa abrir a mente e o coração ao potencial de uma compreensão de outros níveis de realidade. Continuar entrelaçados no interior de um rígido sistema de valores, significaria nos afastarmos daquele fluxo infinito de conhecimentos que estão à nossa disposição, se soubermos esvaziar a mente de qualquer tipo de dogma.

A maior parte dos temas propostos no livro, são fundamentados nos princípios da física quântica como forma para mudar a percepção da realidade em nossa volta, uma nova visão do universo, e de quem somos realmente. No entanto, é um convite para reconfigurarmos um processo do qual a maior parte de nós desconhece. Reconfigurar o conhecimento que temos sobre nós mesmos, que é obsoleto, não apropriado para uma consciência expandida que atinge hoje grande parte da humanidade.

A religião dogmática produziu, na maioria de nós, através dos séculos, a concepção de que Deus é algo distinto de nós, Ele lá, eu cá, “tomara que Ele me veja”. Quando precisamos, corremos para chamá-lo e quando você processa essa fuga desesperada em busca Dele, você se afasta ainda mais porque foge de si mesmo. Fomos induzidos a acreditar que o mundo exterior é mais real que o mundo interior. Mas a Mecânica Quântica, diz exatamente o oposto. Argumenta que aquilo que acontece dentro de nós, cria o que acontece fora.



sabato 2 aprile 2022

Revista Mulheres de Sucesso - Entrevista


 Booktrailer - Prisões Invisíveis: Liberte-se


A verdadeira prisão é a mental.

"Os homens não são prisioneiros do destino, mas de sua mente". Então, se você quer ser verdadeiramente livre, precisa derrubar as paredes mentais que lhe condicionam. (Booktrailer)


Entrevista a Eliude Santana

Por Elaine Giassi, Psicóloga, Psicanalista, Life e Business Coach e Mentora de Mulheres 

Quais são os maiores desafios que você enfrentou para se afirmar como escritora no Brasil e na Itália?

Os desafios que os escritores enfrentam para conseguir alavancar sua carreira, principalmente os independentes, são constantes e nada fáceis. Mas o maior desafio que enfrentamos, tanto na Itália como no Brasil, é o fenômeno da “preguiça de ler”. As estatísticas confirmam que brasileiros e italianos são povos que lêem pouquíssimos livros. E nada parece afastá-los desses hábitos estabelecidos, nem mesmo com o advento dos e-books. Uma das causas seria a falta de politicas escolares efetivas e motivação para a leitura. No brasil, a causa pode estar especialmente na base escolar que é defasada e tendo-se uma economia limitada, dificulta o acesso ao livro e, consequentemente, a compreensão de que a leitura, além de ser um meio de entretenimento agradável, è fonte de conhecimentos pode melhorar substancialmente a qualidade de vida em vários setores. Mas para quem ama o que faz, as dificuldades não impedem de realizar um sonho.

Como surgiu a inspiração para escrever seu livro? Qual a sua maior motivação?

Mais que uma inspiração, o livro “Prisões Invisíveis: Liberte-se” para mim é como uma missão. Ajudar o leitor a olhar com mais confiança além da linha do seu horizonte. Sair do foco daquela linha de incerteza que muitas vezes nos leva a achar que não somos merecedores ou que somos vitimas dos eventos externos sem dar-se conta que somos aquilo que pensamos ser. Procuro alertar aos menos avisados sobre o porque e como os eventos que nos acontecem não são aleatórios nem questão de sorte ou azar. Porém, não o considero um livro de auto-ajuda mas rico de indicações com várias alternativas, para ninguém se sentir ancorado no que for lendo e criar mais um programa mental induzido. O leitor deve ser apenas estimulado e com isso, sair na busca do que achar que realmente é melhor para si mesmo.

Qual a principal mensagem que a sua obra traz para os leitores?

Um dos aspectos da nossa sociedade contemporânea é que estamos perdendo cada vez mais o contato com nossa natureza e se afastando da nossa verdadeira essência. Parece óbvio que conhecemos a nós mesmos, mas na realidade muitos de nós não se conhecem. A vida agitada que levamos e os hábitos que temos, nos distanciam cada vez mais do que realmente somos.

Minha intenção primária é a de procurar relembrar a unicidade de todas as coisas e a importância da compreensão de quanto dependemos dessa conexão para todos os setores da vida e quanto é ilusória o que achamos ser a nossa realidade. Achamos que somos seres isolados e separados de tudo mas na realidade, estamos conectados com todos e com tudo no universo através das nossas vibrações. Tudo o que existe é uma única coisa - A Mente Universal.

O que você entende quando cita no seu livro que precisamos ser "autênticos e abandonar a mentalidade de rebanho"?

Muitos conceitos e preconceitos foram criados historicamente, sendo-nos impostos, e lentamente fomos deixando que os hábitos e desejos inúteis, de todos os tipos nos intoxicassem sem que tivéssemos sequer nos dado conta. Assim, através da Indústria Cultural, operada pelos meios de comunicação massivos, fomos abraçando uma mentalidade de rebanho e permitindo que o mecanismo do pensamento de massa imperasse sobre a humanidade sem movermos um dedo. A indústria cultural tornou-se a expressão de uma cultura de homologação de consciências, subjugando o homem, dando-lhe os valores em que deve acreditar, os ideais de vida que deve desejar e até como e quando se divertir. Precisamos nos recriar como seres originais, criativos e autênticos, deixar a escravidão da obsolescência psicológica e reinventar nossas existências com a liberdade do nosso verdadeiro ser.

Você também dedica uma parte do seu livro ao assunto Zona de Conforto. Essa zona é boa ou ruim, e sobretudo o que significa realmente sair da Zona de Conforto?

Não podemos dizer que a zona de conforto seja algo exatamente ruim. Pelo contrário, ela é onde cada um de nós pretende estar. Existe, porém, aquele espaço de acomodação que muitos confundem com a zona de conforto porque nos sentimos protegidos, seguros, mesmo sabendo que certas situações, apesar de serem cômodas, já não nos satisfazem completamente. Mesmo assim, nada fazemos para sair das suas arestas, limitando as nossas oportunidades, tal como qualquer hábito faria. O maior perigo de se acomodar nesse “recinto seguro” é o de não se dar conta do quanto a nossa vida ficou restrita dentro dele e, via de regra, com as mesmas dinâmicas e concepções.

Na sua opinião o hábito de pensar e fazer perguntas pode contribuir para o nosso sucesso?

Sim. A curiosidade é o modo que temos de nos abrirmos às experiências e de desenvolvermos conhecimentos. Esse hábito positivo se torna agradavelmente estimulante e pode dar uma nova guinada em nossas vidas. Infelizmente, usar o pensamento é considerado por muitos algo árduo. No entanto, todos os grandes homens que deixaram marcas na história, além de inteligência e determinação, têm em comum a curiosidade positiva. Ser curioso e pensar fora dos padrões permitiu-lhes encontrar a maneira de atingir os seus objetivos.

Você cita no seu livro que o " hábito não faz o monge mas influencia a primeira impressão", por que isso acontece e de que modo podemos ficar atentas a esse fato para um melhor posicionamento como mulheres de sucesso?

Se diz que "você nunca terá uma segunda chance para causar uma boa primeira impressão". A ciência vem investigando a socialização humana, constatando que os primeiros dois minutos de um encontro condicionam as emoções, pensamentos e o julgamento que cada um de nós faz do outro.

Aparecer em nosso melhor perfil desde os primeiros minutos de nossa atuação comunicativa contribui de forma incisiva para o bom andamento de nossos relacionamentos e consequentemente para a concretização de nosso sucesso. Para sermos imediatamente percebidos como pessoas agradáveis ​​e credíveis, é necessário também, ter um profundo conhecimento do nosso potencial. Esse tipo de julgamento é emitido tanto por nós quanto pelos outros e, portanto, devemos nos preparar e garantir que a impressão que estamos tentando dar coincida com a que nossos interlocutores têm de nós. Colocando-nos de maneira cordial, criamos imediatamente uma conexão empática e oferecemos aquele calor que nós mesmos buscamos.

O hábito nem sempre faz o monge, mas aos olhos de quem vê, a roupa conta. O aspecto físico e a atenção à aparência de fato pesam muito nas primeiras impressões, em todas as áreas. Muitos experimentos nos dizem que pessoas bem vestidas são inconscientemente consideradas mais críveis.

Qual conselho você pode dar para as nossas leitoras em relação aos esquemas. Como identificar e sair dos esquemas que nos limitam?

Premissa que todos temos e precisamos de padrões mentais, pois são eles que nos possibilitam enfrentar a vida diária com maior facilidade. Mas erramos quando deixamos que certos esquemas nos governem.

Não existe uma fórmula precisa para como sair de um esquema fossilizado na mente, pois a resposta deve partir sempre de dentro de nós. A partir do momento em que você recebe uma fórmula “vestida” de conselho, que não tenha partido do seu eu profundo, você estará apenas abraçando um novo conceito ou um novo modelo de pensamento estabelecido por outros. Então, em vez de sair de um esquema, você estará acrescentando um novo que irá fomentar a prisão em que já se encontra, pois está se deixando guiar por outras mentes.

Reconhecer as crenças limitantes que nos bloqueiam é doloroso e difícil porque tira os filtros e os tijolos sobre os quais construímos a nossa existência. Na maioria das vezes, as crenças limitantes atuam como mecanismos de defesa. Assim, estamos dispostos a fazer qualquer coisa para confirmar que estamos certos em nossos pensamentos.

A questão mais importante é procurar enxergar, questionar e trazer os esquemas limitantes para a consciência, intencionando mudá-los. E essa é uma tarefa difícil. Refletir sobre os seus padrões mentais lhe ajudará a definir qual é o melhor a ser utilizado em um determinado momento e quais te limitam ou alavancam em direção ao esperado. Essa é a melhor maneira para entendermos o quanto somos influenciados pelos nossos padrões de pensamento, crenças e o quanto repetimos, no automático, determinados comportamentos em diversas situações.

Contudo, a melhor forma de quebrar um paradigma é se porpor à uma repogramação: romper com antigos padrões e estabelecer um novo modelo de ação. O método mais conhecido para reprogramar o inconsciente é a repetição, tanto escrita como audível, garantindo assim que o que pensamos conscientemente, penetre na mente inconsciente.

Através da repetição, você estará inserindo esse novo comportamento em você e o velho esquema morrerá por falta de “nutrição”. Existem poucas maneiras de sobrescrever informações no subconsciente e uma delas é a repetição. Ao repetir uma frase milhares de vezes por dia ou escrever um conceito centenas de vezes, se obtém uma influência sobre o inconsciente. A repetição é a mãe de todas as habilidades.

Sair dos esquemas é fundamental se quisermos ter ideias inovadoras. O indivíduo que enxerga fora da caixa tem pensamento crítico e atitude para inovar, criar e empreender.

Da mesma forma que adquirimos certos hábitos comportamentais e de pensamento que não nos levam a lugar nenhum, também podemos decidir aumentar nossas consciências sobre a maneira como agimos, adotando outras mudanças conscientes e novos pontos de referência.

As mudanças sempre são positivas, pois de uma forma ou de outra, nos tiram da zona de conforto e isso nos obriga a ativar o nosso mundo interior, fazendo com que nos adaptemos às novidades. Portanto, o que precisamos é criar um sistema de crenças que ajude-nos a ter atitudes otimistas, compassivas e que nos impulsionem para encontrarmos soluções destinadas a construir caminhos de harmonia e sucesso.

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