giovedì 16 dicembre 2021

Credenze e conformismo inibiscono l'intuizione



Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”, Daniel Pennac


 BUON NATALE!

 



Siamo convinti di essere individui separati, dotati di SE' e di libero arbitrio, ma guidati dal pensiero e dalla ragione, legati ai rigidi schemi che la società erige. In questo modo, ci allontaniamo dall'intelligenza della natura e dalla nostra interconnessione con essa, perdiamo il contatto con l'anima e la vita reale. Credenze e conformismo inibiscono l'intuizione, l'intelligenza e la spontaneità.

Tra gli elementi in grado di influenzare le nostre decisioni c'è l'opinione altrui, che occupa un posto di assoluto rilievo. La tendenza a "saltare sul carro del vincitore" è comune alla natura umana. La maggior parte delle volte, crediamo che qualcosa sia vero solo perché la maggior parte delle persone ci crede.

Andare dove stanno andando tutti gli altri, solo perché la maggior parte sta andando, è una tendenza cognitiva nota come Effetto Bandwagon.(...)


(...) Spesso diciamo no alla nostra sacra intuizione, per seguire banali percorsi sociali. tutto per compiacere, per evitare conflitti, per conformarsi a uno status che, forse, non è mai stato veramente nostro.

l'intuizione non dovrebbe essere considerata un sesto senso, ma un'intelligenza inconscia. Siamo abituati a considerare l'intelligenza come un'attività intenzionale e cosciente guidata dalle leggi della logica, ma gran parte della nostra attività mentale è inconscia e si basa su processi estranei al ragionamento”

Ottenere un risultado richiede coerenza ed essa inizia allineando pensieri e sentimenti.

Sei un campo di energia che vibra e opera in un campo energetico più ampio. Non attirerai mai vibrazioni ad alta energia - note come risultati - da un ricettacolo a bassa energia

Le onde di un segnale sono molto più potenti quando sono coerenti, e lo sono anche quando i tuoi pensieri sono allineati con i tuoi sentimenti. Quando hai i pensieri chiari e ti concentri su un obiettivo e lo segui fino a un coinvolgimento emotivo appassionato, trasmetti un segnale elettromagnetico più potente che ti attira in una possibile realtà che corrisponde a ciò che desideri.

(...) Valutiamo e prendiamo decisioni in base a ciò che sappiamo. Rimaniamo spesso fissi nelle nostre posizioni, ancorati a un'idea dominante che non ci permette di cercare soluzioni semplici e pratiche, né ci rendiamo conto che a volte la soluzione è al di fuori dei limiti che inconsciamente ci poniamo

Liberarsi dai focus restrittivi, dalle idee obsolete stabilitesi nella nostra società, ci potrà portare a veri cambiamenti di atteggiamenti, percezioni e concetti che fino ad oggi non erano modificabili.

Il mondo come lo creiamo è un processo del nostro pensiero. Non può essere cambiato senza cambiare il nostro modo di pensare”. (Einstein)

Estratti dal libro: 

Link: "Prigioni Invisibili - Liberati!"

lunedì 6 dicembre 2021

Natal! Dar um livro de presente significa doar uma emoção!

 


Doar um livro é um ato de amor.

Dar um presente que seja recebido com alegria e satisfação, nunca é fácil. Cada pessoa é diferente, com gostos e hábitos particulares. No entanto, há um presente que é sempre particularmente bem-vindo, um presente com o qual (quase) nunca erramos: um livro.





Acesse o link do impresso AQUI

O Digital AQUI

Os livros são para sempre! É um presente que não tem idade! Nunca sai de moda, pelo contrário... depois de lê-lo pode mantê-lo na estante e reencontrá-lo depois de anos... e sorrir pensando no momento da sua vida em que o leu ou viajou com ele.

Um livro não é apenas um conjunto de páginas e letras. Um livro é um convite a uma nova maneira de ver as coisas.

Se você ama uma pessoa, dê um presente para a posteridade. Presentear um Livro é eternizar uma conexão entre quem dà e recebe pois cada vez que você o lê ou simplesmente o pega nas mãos, você se lembra da pessoa e da circunstância exata em que o presente foi recebido.

Um livro não custa o que vale! Parece trivial, mas é verdadeiro! Um livro pode passar por mil mãos e doar a cada um algo diferente. Pode, talvez, dar respostas ou pontos de vista diferentes dos seus porque cada um interpreta ao seu modo as mensagens sugeridas por cada livro.

Um livro é como um novo mundo... que não é nunca igual para duas pessoas diferentes.

Quando presenteamos um livro, é como dar uma passagem para embarcar em uma viagem que leva a obter um universo de emoções, histórias, conhecimentos que nos enriquecem e, ao mesmo tempo, nos tornam mais livres, porque os livros nos oferecem a oportunidade de pensar.

Como dizia Jorge Luis Borges, de todas as ferramentas inventadas pelo homem, a mais surpreendente é o livro, porque é uma extensão maravilhosa da propria imaginação e memória.

Um livro pode se tornar um aliado em nossas batalhas diárias, uma carga de adrenalina em momentos cruciais e um paliativo nas noites mais sombrias. Quem nos dá um livro dá-nos um presente precioso, único e pessoal.

Prisões Invisíveis: Liberte-seO livro que não deve faltar debaixo da sua árvore de Natal



giovedì 2 dicembre 2021

Le nostre emozioni sono prigioni con sbarre invisibili



Il concetto che i nostri pensieri formano la realtà che ci circonda e che con il pensiero attiriamo il nostro destino, dal punto di vista dell'ego, dà luogo a terribili malintesi.




L'atto di pensare positivo, di per sé, non è in grado di cambiare il mondo o di realizzare i sogni, come per magia. Pensare positivo dovrebbe essere una parte essenziale della nostra natura, non uno sforzo inarrestabile.

Sappiamo che attiriamo con i nostri pensieri ciò che ci accade e, quindi, quando decidiamo di pensare positivamente, pensiamo che, automaticamente, tutto andrà bene e potremo trasformare la nostra vita e il mondo. Ma dal punto di vista dell'Essere, abbiamo diversi piani di coscienza, dove non tutto può essere adattato come desidera la nostra mente.

Gli echi del pensiero magico ci spingono in questa direzione illusoria, quando attribuiamo alla mente proprietà che non appartengono a questo piano superficiale di coscienza - il livello di coscienza ordinario o egoico - che corrisponde alla coscienza dell'uomo unidimensionale. A questo livello di coscienza, siamo sostanzialmente identificati con i nostri pensieri ed emozioni, con la nostra storia personale, con i nostri ideali dell'ego, con l'immagine di noi stessi. 

Questa è la realtà delle nostre convinzioni e filtri, in cui abbiamo una consapevolezza limitata della nostra realtà personale e del campo in cui viviamo, ma questo ha poco a che fare con la nostra vera natura.

Molti rimangono delusi quando si sforzano di sviluppare pensieri positivi di vario genere, sperando in grandi traguardi, ma non trovano risposte che convergano alla realizzazione dei propri desideri. Spesso ricevono persino l'esatto contrario. In effetti, il pensiero che nasce dalla prospettiva dell'ego non ha nulla a che fare con la Mente Creativa e l'Unità della Coscienza - che è la capacità della coscienza di collegare sia le diverse parti della nostra esperienza cosciente sia quelle del mondo in cui ci incontriamo, in un'unica realtà.

Quando è l'ego a "desiderare", può creare un effetto boomerang. Anche se pensi in modo positivo, può persino impedire il flusso armonioso degli eventi e la percezione di ciò che sono. Ambiente ed ego fanno parte della Coscienza, attraverso il quale ricamiamo l'esperienza. Credere che la vita possa prendersi cura di noi, se fluiamo con un cuore aperto, è diverso dal creare ad arte pensieri ottimisti in reazione alle nostre paure.

Un pensiero di un desiderio realizzabile, generalmente parte dal comune livello di coscienza, dove è stata costruita la nostra storia. Come si sa, la mente stessa cerca sempre di ripetere le azioni apprese. Ma quando si tratta di entrare in un livello di coscienza in cui la mente non sa come tenere traccia di nuovi risultati, essa si perde e inizia a riprodurre risultati preesistenti che non risponderanno alla totalità del tuo desiderio.

Quando consegniamo decisioni importanti sulla vita a questo livello di coscienza, spesso rischiamo il fallimento. In questo modo la mente deve essere invitata a mettersi da parte e a fare spazio al piano di azione che non le appartiene.

Ma è nella Coscienza Universale, o Pura Coscienza - il livello associato con l'Assoluto, l'Essere Superiore - il campo superiore dell'esistenza, dove realmente avvengono i miracoli, perché la Pura Coscienza è connessa con le dimensioni illimitate dell'Essenza – Dio – dove non c'è senso di separazione. 

Quando siamo in connessione con la Coscienza Universale, non creiamo ciò che pensiamo di volere, secondo il nostro condizionamento, ma ciò che è adeguato e che realmente vogliamo, secondo leggi a noi sconosciute, alle quali il pensiero non può essere accostato perché solo la pura intuizione e il sentiero del cuore e della saggezza-armonia possono raggiungere.


Continuare a leggere: Prigioni Invisibili: Liberati     
                                                                                     


 

giovedì 25 novembre 2021

Você pensa de fazer suas escolhas autonomamente?

 


Os esquemas mentais são como sistemas de pensamento os quais aceitamos como leis que governam as nossas escolhas, ações, comportamentos e, sobretudo, representam os alicerces de nossas convicções.

Tente perguntar-se, cada vez que fizer uma nova compra, quanto o seu processo decisional foi influenciado por alguma forma de sutil manipulação social. Você vai se surpreender ao notar que, em grande parte, foi completamente condicionado.

(…) Uma grande parte da nossa atividade mental não é feita de forma inteiramente racional. (…) Nossa mente consciente atua como elucidadora de nossas ações, gerando crenças que irão determinar a nossa realidade, muitas vezes de forma distorcida.

(…) Na maioria das vezes, acreditamos que algo é verdadeiro apenas porque a maioria das pessoas acredita nisso. 

(…) A opinião dos outros e da mídia, que tomamos como nossas, são elementos poderosos capazes de influenciar nossas decisões.

(…) Assim, vamos perseguindo metas que não nos cabem e calçando sapatos com números que não são os nossos.Tudo isso para ficarmos alinhados às pseudo-verdades sociais.

Livre-se das prisões invisíveis que lhe condicionam. 

Basta de trabalhar duro e investir esforços para adquirir bens que não se necessita ou gastar um dinheiro que ainda não se tem, apenas para impressionar pessoas que a gente nem gosta.

Prisões Invisíveis: Liberte-se!

Livro Impresso: AQUI


mercoledì 17 novembre 2021

O pensamento cria, mas atenção a não cair no engodo da ilusão.

 

                                                         Link - Libro Impresso


Do Livro "Prisões Invisíveis: Liberte-se"


O Pensamento Positivo, na maioria das vezes, mesmo expressando uma boa intenção, pode nos induzir a entrar em um viés enganoso por não se compreender a sua totalidade. 

(…) O conceito de que com o pensamento atraímos o nosso destino, do ponto de vista do ego, dá origem a terríveis mal-entendidos. O ato de pensar positivamente, por si só, não é capaz de mudar o mundo ou fazer com que os sonhos se tornem realidade como num passe de mágica. Por que?

Existem muitos fatores envolvidos. Criamos a realidade refletindo o profundo sentimento que temos de nós mesmos. O mundo que observamos fora de nós é o reflexo do que, inconscientemente, processamos no nível do subconsciente.

(…) Quando um sentimento é forte e profundo, tanto positivo como negativo, as reações geram determinadas construções químicas no nosso cérebro liberando hormônios que produzem efeitos fisiológicos poderosos e determinantes para conseguir encontrar uma dinâmica mental que irá nos levar para a esfera de um campo que promova as oportunidades da realização.

(…) Sabemos que atraímos com o pensamento o que nos acontece e, assim, ao decidirmos pensar positivamente, achamos que, automaticamente, tudo correrá bem e poderemos transformar as nossas vidas e o mundo. Mas do ponto de vista do Ser, temos planos diferentes de consciência nos quais nem tudo pode ser encaixado com os desejos da mente. (…) Os ecos do pensamento mágico nos empurram nessa direção ilusória quando atribuimos à mente propriedades que não pertencem a este plano superficial de consciência

(…) Um pensamento de um desejo realizável, geralmente parte do nível de consciência comum, onde foi construída a nossa história pessoal. Essa é a realidade das nossas crenças e filtros, onde temos consciência limitada da nossa realidade pessoal e do campo em que vivemos, mas que pouco tem a ver com a nossa verdadeira natureza.

Quando entregamos, a esse nível de consciência, decisões importantes das nossas vidas, arriscamos com frequência o falimento. Dessa forma, a mente deve ser convidada a se colocar à parte e deixar espaço ao plano da ação que não pertence a ela.

(…) Mas é no nível do campo superior da existência onde realmente acontecem os milagres, porque a Consciência Pura está conectada às dimensões ilimitadas - a Essência de Deus - onde há Unidade e não há sensação de separação.

(…) A sensação de separação é o que nos distancia das nossas verdadeiras aspirações, forjando desejos que posteriormente poderemos descobrir que, na realidade, não estão alinhados com o que almejamos no profundo do nosso ser.


domenica 14 novembre 2021

Sei il risultato delle tue convinzioni limitanti

 


"Che tu pensi di farcela o se pensi di non farcela, hai comunque, assolutamente ragione!" H. Ford

Le credenze sono un ponte tra i valori e la nostra esperienza concreta e hanno un grande potere sulla nostra vita, poiché agiscono come filtri della nostra esperienza, dando significato a ciò che accade. I sistemi di credenze sono, quindi, il fondamento di ogni processo di cambiamento.

(…) Tutti abbiamo convinzioni che rappresentano risorse che ci limitano. Certe credenze, infatti, possono limitare tutte le risorse di una persona.

Le credenze limitanti sono le correnti invisibili che ci bloccano e riducono il nostro potenziale. Una convinzione limitante è solo un pensiero che si ripete tenacemente. Quando lasciamo che le convinzioni limitanti si accumulino, diventiamo prigionieri di concetti che ci influenzano in modo decisivo, limitando la nostra capacità di realizzazione e di espressione, il che ci fa perdere la nostra vera identità.

(…) Pur essendo un prodotto della mente, possiamo affermare che non siamo la nostra mente. Le nostre convinzioni non ci definiscono, esprimono semplicemente la comprensione della nostra verità in un dato momento.

Programmi subconsci che fa depotenziare

Il subconscio è come un disco in loop che ripete frasi vecchie e spesso debilitanti come "la vita è sacrificio"; "Chi non lavora sodo non si arricchisce mai", "i soldi non crescono sugli alberi". E ad un certo punto, inevitabilmente ti ritrovi in ​​una realtà di continue ristrettezze economiche, e una vita di enormi sacrifici, sperando di esaudire i tuoi desideri mai realizzati.

È vero che con la nostra mente cosciente ci proponiamo un obiettivo di guadagnare di più per vivere meglio, ma non siamo consapevoli che nel nostro subconscio ci sono programmi che minano il nostro obiettivo di, in questo caso, guadagnare più soldi.

Quante volte ci siamo apparentemente avviati con decisione per un nuovo scopo e ci siamo riempiti la testa di buoni propositi: "Questa volta non sarà come l'ultima volta, mi sento preparato e non posso sbagliare". Eppure, renditi conto che il tuo corpo sta comunicando bene qualcos'altro. Mani sudate, brama, gambe tremanti. Il meccanismo che si innesca – e il corpo ti informa – è la consapevolezza che hai paura del fallimento precedente e che sarebbe meglio non provarci nemmeno. Qui non si tratta della ripetizione di un atto, ma della convinzione limitante rappresentata da un pensiero che va contro il vero successo. Nel tuo subconscio c'è la volontà della disfatta per confermare la credenza installata.

Siamo ciò che pensiamo di essere”, e non c'è più alcun dubbio a riguardo, perché il nostro inconscio cattura e riflette incondizionatamente i nostri pensieri e le nostre emozioni. Se ci aspettiamo un ostacolo o dubitiamo del nostro successo, la legge del contrario lavorerà per portare alla sconfitta

Se le nostre convinzioni esercitano un potere straordinario sulle nostre vite, possono certamente anche modellare, influenzare o persino stabilire il nostro livello di intelligenza, salute, relazioni, creatività, perfino il nostro livello di felicità e successo personale.

In sostanza, le profezie che si autoavverano influenzano in modo significativo il modo in cui gli individui vedono se stessi, come si presentano agli altri e al mondo. Si creano così modelli di comportamento stabili e rigidi, che, ovviamente, si ripeteranno nel tempo, confermando la propria visione delle cose.

Dal libro “Prigioni Invisibili: Liberati” – Presto disponibili su Amazon

venerdì 12 novembre 2021

Você é o resultado de suas Crenças Limitantes

 


                                                                Livro   Impresso


Trechos do Livro "Prisões Invisíveis: Liberte-se"


"Se você pensa que pode ou se pensa que não pode, de qualquer forma você estará absolutamente certo!". H. Ford

As crenças são uma ponte entre os nossos valores e experiências concretas. Funcionam como filtros de nossas vivências, dando sentido ao que acontece. Os sistemas de crenças são, portanto, a base de qualquer processo de mudança.

(…) Todos temos crenças que acionam recursos que nos limitam. Certas crenças, de fato, podem limitar todos os recursos de uma pessoa. As crenças limitantes são as correntes invisíveis que nos bloqueiam e reduzem o nosso potencial. Uma crença limitante é apenas um pensamento que se repete com consistência. Quando deixamos acumular crenças limitantes, nos tornamos prisioneiros de conceitos que nos influenciam de forma decisiva, limitando a nossa capacidade de realização e expressão, o que nos faz perder nossa real identidade.

Mas mesmo sendo essas crenças um produto da nossa mente, podemos afirmar que não somos a nossa mente. Nossas crenças não nos definem, elas apenas expressam a compreensão de nossa verdade em um determinado momento. (...)

Programas do subconsciente que despotencializam

O subconsciente é como um registro em loop que repete frases antigas, muitas vezes enfraquecedoras, como: “A vida é sacrifício”; “Quem não trabalha duro, nunca enriquece” ou “Dinheiro não cresce em árvores”. Dado a isso, a certo ponto da sua vida, você se encontrará, inevitavelmente, dentro de uma realidade de contínua dificuldade financeira, em uma vida de enormes sacrifícios, na esperança de realizar os seus desejos nunca alcançados.

Mesmo se com a nossa mente consciente, nos propusermos à meta de ganhar mais para viver melhor, existe o fato de que em nosso subconsciente estão instalados programas que baixamos durante toda a nossa vida, os quais despotencializam o nosso objetivo de, no caso, ganhar mais dinheiro.

Afirmar uma coisa e esperar um resultado diferente, contraria o que o cérebro captou com a sua afirmação ou sentimento da sua crença primordial estabelecida.

(…) Assim, o nosso subconsciente tentará a todo custo provar que o programa ativo é confiável e nos fará escolher, inconscientemente, as situações de vida compatíveis com o próprio programa, neste caso o programa da pobreza e do sacrifício.

(…) Quantas vezes você parte aparentemente firme para um novo propósito e se enche de boas intenções? “Desta vez não vai ser como da última, me sinto preparada e não posso cometer erros”. Contudo, percebe-se que o seu corpo está comunicando outra coisa. Mãos suadas, ânsia, pernas tremendo... O mecanismo que é acionado – e que o corpo está informando - é a consciência de que você está com medo do falimento anterior e que seria melhor nem mesmo tentar. Aqui não se trata da repetição de um ato, mas da convicção limitante, representada por um pensamento que vai contra o verdadeiro sucesso. No seu subconsciente está a vontade do falimento para confirmar a crença instalada. E dessa forma as crenças se tornam em profecias autorealizáveis.

(…) Somos o que pensamos ser, pois o nosso inconsciente capta e reflete, incondicionadamente, nossos pensamentos e emoções gravadas; se esperamos um obstáculo ou duvidamos de nosso sucesso, a lei do reverso funcionará para trazer a derrota.

(…) Em essência, as profecias autorrealizáveis ​​afetam significativamente a visão que os indivíduos têm de si mesmos, da maneira como se apresentam para os outros e para o mundo. E assim, padrões de comportamento estáveis ​​e rígidos são criados, os quais, obviamente, se repetirão com o tempo, confirmando a própria visão das coisas.


martedì 9 novembre 2021

Programas mentais que despotencializam

 

                                                                     Livro Impresso

Profecias Autorealizadoras ou Self-Fulfilling Prophecy

(…) As Profecias Autorealizadoras é, no início, uma definição falsa da situação, e suscita a criação de um novo padrão o qual irá fazer com que a concepção originalmente falsa, se torne verdadeira.

Focando-se obstinadamente no evento, passamos a aceitar a situação como real e começamos a corresponder à tal expectativa, convertendo a crença inicial em realidade. Isso ocorre porque ao acreditarmos em determinada ideia, passamos a nos comportar de acordo com ela, considerando-a como "lentes" a partir das quais interpretar as situações de nossas próprias vidas. Isso provoca um direcionamento da situação para a concretização da tal concepção.

Uma vez que uma crença se torna parte de nós, estaremos consciente e inconscientemente, em constante busca por sua justificação. O nosso sistema de crenças molda e interpreta cada experiência vivida e é capaz de sempre criar novas experiências que confirmem os pressupostos em que acreditamos.

Quanto mais tememos algo, mais aquilo se torna provável de acontecer. Isso ocorre porque o nosso cérebro não gosta de se contradizer ou se retrair de uma realidade estabelecida. Afirmar uma coisa e esperar um resultado diferente, contraria o que o cérebro captou com a sua afirmação ou sentimento. Ele prefere ouvir o fatídico “eu sabia, bem que falei”, pois com isso se realiza a profecia que confirma os nossos sentimentos iniciais.

(…) Você pode até não concordar, pois muitas vezes pensa estar usando a intenção correta, mas basta uma palavra fora de lugar para que o cérebro interprete, do modo que recebeu, como sendo essa a sua crença primordial estabelecida. A frase: “Ok, vou tentar mais essa vez”, por exemplo, parece inócua mas contém implicitamente a dúvida, o fracasso. Seria como confirmar uma tentativa anterior falida, e o cérebro capta essa sensação.

(…) O subconsciente é como um registro em loop que repete frases antigas, muitas vezes enfraquecedoras, como: “A vida é sacrifício”; “Quem não trabalha duro, nunca enriquece” ou “Dinheiro não cresce em árvores”. E a certo ponto, você se encontrará, inevitavelmente, dentro de uma realidade de contínua dificuldade financeira, em uma vida de enormes sacrifícios, na esperança de realizar os seus desejos nunca alcançados.

(...) Quantas vezes você parte aparentemente firme para um novo propósito e enche a cabeça de boas intenções? “Desta vez não vai ser como da última, me sinto preparada e não posso cometer erros”. Contudo, percebe-se que o seu corpo está comunicando outra coisa. Mãos suadas, ânsia, pernas tremendo... O mecanismo que é acionado – e que o corpo está informando - é a consciência de que você está com medo do falimento anterior e que seria melhor nem mesmo tentar. Aqui não se trata da repetição de um ato, mas da convicção limitante, representada por um pensamento que vai contra o verdadeiro sucesso. No seu subconsciente está a vontade do falimento para confirmar a crença instalada.

Se as crenças exercem um poder tão extraordinário sobre as nossas vidas, elas certamente também podem moldar, influenciar ou até estabelecer o nosso grau de inteligência, saúde, relacionamentos, criatividade, até mesmo o nosso grau de felicidade e sucesso pessoal.

Do Livro: Prisões Invisíveis: Liberte-se





                                                                                               

                                                                                                                                                                                                                  Digital


mercoledì 3 novembre 2021

Por que é difícil realizar desejos mais complexos?

 


O pensamento cria! Isso é um fato. A ideia de poder plasmar o nosso destino é extremamente tentadora. Mas na vida real, bastará enfrentar algumas decepções dolorosas para perceber que, apenas através do ato de pensar, as coisas não são tão simples assim.

Você não pode mudar a sua realidade usando simplesmente a vontade racional. O pensamento consciente do que você deseja, o simples imaginá-lo, não é o suficiente para obtê-lo. Pelo menos, até que o seu pensamento esteja alinhado com as suas crenças profundas e o seu estado mental. Seu pensamento deve estar em sintonia com suas profundas convicções.

A dificuldade não está no tamanho ou na viabilidade do desejo, mas na harmonia entre imaginação, estado mental e programação inconsciente. É apenas uma questão de alinhamento de energias.

Quando o pensamento, as convicções profundas e o estado mental estão afinados e todos vão na mesma direção, nada pode impedir que o seu desejo seja realizado. Isso é um fato. É física.

O que você diz ou o que pensa não é o mais importante nesse processo, são os seus sentimentos reais, seus pensamentos profundos, inconscientes, e as suas vibrações que atrairão o que se apresenta em sua vida.

Trechos do livro Prisões Invisíveis


martedì 2 novembre 2021

As grades das prisões mentais

 

                                                                           Link Amazon

Acreditamos de sermos livres para pensar, sentir e agir, mas na verdade somos prisioneiros inconscientes de pressupostos ou premissas, profundamente enraizados, que distorcem a realidade.

Todos nós usamos a nossa zona de conforto ao longo do dia, executamos várias ações automáticas porque só assim conseguimos ser eficientes para lidar com o nosso mundo. Por um lado, isso nos traz vantagens, mas por outro, através da aprendizagem, o cérebro cria vias neuronais de acesso imediato que viram rotinas e hábitos. Dessa forma, nos deixamos ser conduzidos pelo piloto automático como se estivéssemos adormecidos, sem uma percepção ativa sobre a qualidade, criatividade e ações diferenciadas.

Diante de um problema, de uma situação de conflito ou de uma decisão, o mais importante é pensar “fora da mente”.

(…) A razão pela qual a mente pode causar tanto sofrimento e tormento é que a maioria das pessoas se identifica demais com os seus pensamentos, sem ter consciência dos seus mecanismos. Vivemos entre o ontem e o amanhã; entre o que ficou inacabado e o que deverá ser feito depois. Nos descobrimos viciados em nossos pensamentos e é por isso que nos sentimos sozinhos quando tropeçamos na realidade de nossa existência.

(,,,) As jaulas – ou prisões mentais - são estruturas rígidas de pensamento, construídas ao longo do tempo, cujas grades são os ensinamentos recebidos, as regras não discutidas, os julgamentos… As gaiolas que nos aprisionam são consideradas como o único tipo de sequestro em que algoz e vítima são a mesma pessoa, É justamente isso o que nos ancora à nossa zona de conforto, pois é um obstáculo ao processo de mudanças.

Nenhum de nós será verdadeiramente livre se não houver dedicação para compreender os mecanismos usados que nos tornam prisioneiros inconscientes.

Se estivermos prontos para derrubar as paredes que nos limitam, a quebrar a gaiola que nos aprisiona, descobriremos para que servem as nossas asas. (M. Elmore-Meegan)

 

domenica 31 ottobre 2021

"Apropriar-se” da energia do Universo pode desequilibrar seu sistema

 



Lei da compensação

Tudo tem um fluxo e um refluxo; tudo tem suas fases; todas as coisas sobem e descem; a oscilação do pêndulo se manifesta em tudo; a medição da oscilação à direita é a medição da oscilação à esquerda; o ritmo se compensa.” (Kiballion)

O Universo em que vivemos não se move ao acaso, em um espaço caótico e desconectado. O Universo é administrado por leis que o regem, dentro das quais ocorre o que podemos definir como Dança Sagrada. Tudo se move em uma ordem precisa, nada escapa ao acaso. Caso contrário, haveria apenas caos.

No interior do átomo, cada órbita atômica tem a sua respectiva energia, e quando o elétron adquire energia além daquilo que é permitido pela sua órbita, ele é expulso dali através do Salto Quântico. Não conseguindo se fixar numa outra órbita, o elétron volta para a sua antiga órbita, só que antes ele é obrigado a devolver, em forma de fótons, toda a energia em excesso que ele havia adquirido. Esse é o jeito que o Universo encontrou - através do Princípio Antrópico Forte ou Consciência Universal - para manter o sistema atômico em equilíbrio, e assim possibilitar a estabilidade do átomo.

O elétron não é “punido” porque adquiriu energia além da conta, mas há uma exigência porque provocou o desequilíbrio do sistema, então a sua punição consiste na devolução da energia que desequilibra o seu sistema quântico. Tudo o que compromete o equilíbrio e a ordem do sistema, sofre a ação corretiva da inteligência do Universo.

Esse mesmo modelo, observa-se também nas estruturas existentes da realidade física, e regula os eventos humanos como a Lua regula as marés. É uma lei perfeita porque não há possibilidade de escapar dela e é verdadeiramente a mesma para tudo e todos. Nós roubamos energia do Universo sempre que adquirirmos algo ilicitamente, através do uso indevido da nossa inteligência, poder financeiro, posição social, força física, etc.

(...) Para cada coisa que você perdeu, você ganhou outra e vice-versa, incondicionalmente. Não queira catalogar nem associar o que deu e o que não recebeu. Geralmente, nunca percebemos o quanto recebemos e assim que algo nos é tirado, estamos imediatamente prontos para reclamar, acusar e ofender os céus sobre como isso é injusto.

As leis universais não sabem o que é certo ou errado para você, elas não são videntes e, como tal, a sua função é manter tudo em ordem.

() Se algo lhe foi tirado ou não lhe foi concedido, não é porque você deve ser punido ou foi esquecido pela entidade superior a qual você devota; significa simplesmente que está havendo um balanceamento, uma compensação.

() Tudo o que recebemos em forma de energia, seja de saúde, amor, alegria, prosperidade, sorte... tudo, de alguma forma, terá que ser devolvido, à vida;

() A Lei da Compensação nos faz entender que cada ação nossa, nunca é uma coincidência. Mesmo as próprias palavras que dizemos, não podemos semear sem regras. Palavras são ações, movem energia, são agentes aleatórios de efeitos aos quais responderemos. O efeito já está incluído na causa, assim como o fruto já está na semente.

Se quisermos ter uma vida mais harmônica, em todas as esferas da existência, o mais sábio seria imitar o comportamento das partículas.



Prisões Invisíveis: Liberte-se

lunedì 4 ottobre 2021

Da homo-sapiens a homo-technologicus

 



L'Homo-technologicus è un ibrido di uomo e macchina, che non è un uomo + tecnologia e non si tratta nemmeno di un uomo con un computer impiantato nel cervello bensì, un’unità evolutiva completamente nuova, composta di materia organica, corporea, con ente mentale, psicologico, sociale e culturale senza precedenti, almeno in questo pianeta.

Tra tecnologia ed esseri umani comincia a instaurarsi una simbiosi per cui uno influenza gli altri e viceversa: la tecnologia che modifica l'individuo (di conseguenza, il suo stato fisico, mentale) e l'individuo che, a sua volta, modifica la tecnologia. Le modificazioni dello stato fisico e mentale, indotte dalla tecnica informatica (oggi) e dalla bioingegneria (domani), provocano una modificazione della specie che se adegua all’ambiente modificato e, a sua volta, questa nuova specie induce ulteriori modificazioni nell’ambiente.

Di solito si tratta di un processo lungo ma ora non è più così. Le novità tecnologiche si alternano a ritmo vertiginoso, la reazione tra gli esseri umani, la cultura e la società è a volte troppo lenta e diventa sempre più difficile controllare il cambiamento.

Non sono temi semplici per un povero sapiens mortale: lo sviluppo tecnologico, la distanza sempre più profonda tra scienza e tecnica, il proliferare incontrollato dell'informazione. Ma sono argomenti importanti su cui bisogna riflettere se si vuole riuscire a capire come sarà il futuro.

Il futurologo Vito Di Bari, nel suo libro “Il futuro che già c’è (ma ancora non lo sappiamo)” ci introduce, di forma affascinante, in questo ancora misterioso universo futuristico, cercando di inserire la tecnologia nella più ampia prospettiva della cultura umana e dell’epistemologia – la filosofia della scienza.

Nel futuro – non molto lontano - la chirurgia estetica sarà diventata un fenomeno di massa e, meno del 50% dei nati in questo secolo, conserveranno il proprio corpo totalmente esentato da interventi di chirurgia estetica, dalla nascita alla morte.” Questa è una delle 70 previsioni sul futuro che cambieranno il nostro modo di fare le cose, relazionarci con gli altri, di divertirci e do lavorare.

Fitness – un comportamento patologico

Oggi, misuriamo il nostro aspetto confrontandoci con uno stereotipo basato su ideali irrealistici. L’immagine che abbiamo di noi stessi, spesso non è frutto di una visione personale, ma piuttosto di un collage d’immagini che si conforma a standard esteriori di bellezza. Per molte di noi ci sono voluti anni per riuscire ad allontanarsi del nostro falso “sé”.

I media riverbera su spot e riviste il mito di una magrezza estrema imponendo un fisico efebico stonante con la bocca a cannotto e le tette a pallone. Questo mito, per altro ridicolo, si radica nelle menti dei giovani (e non solo) facendo sì che la dieta diventi un’ossessione e le sessioni in palestra, o la semplice pratica di uno sport, se trasformi in un comportamento patologico.

Chi è più bello guadagna di più

L’influenza dei miti da copertina e il risalto che si dà a diete di grido “made in Usa”, fanno del “body design” (nuova cultura del corpo modificato), un vero e proprio fattore socializzante.

Ecco, quindi, il passe-partout per il successo nella vita: essere bello a ogni costo. Più ti assomigli a un’Agelina Jolie o un Brad Pitt, più successo in carriera ti aspetta.

La chirurgia estetica verrà percepita come un investimento per avere un maggior successo nelle relazioni umane e nella carriera professionale”.

Oggi, chi è più bello guadagna il 5% in più rispetto alla media, il che vuol dire che, chi è brutto guadagna 5% meno di chi è bello? Niente affatto. Se sei brutto, caro anatroccolo, puoi scommettere che guadagnerai 9% in meno, conferma una ricerca fatta dagli economisti americani Kristie Engemann e Michael Owyan della Federal Reserve.

Recente sondaggio dell’Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery, indica che l’80% degli americani, considera l’aspetto fisico un fattore determinante per fare carriera e pensa che, per rimediare questa “temibile” falla nel proprio curriculum, ci voglia soltanto un bisturi.

L’Ela (Employment Law Alliance) dichiara, infatti, che 1 lavoratore americano su 6 ha denunciato di avere subito discriminazioni per colpa dell’aspetto fisico non “idoneo”, tali quali: chili di troppo, acne, bassa statura.

Ci saranno, però, delle novità: entro qualche anno, arriveranno le nuove discipline scientifiche per plasmare ogni corpo umano del pianeta, la biomeccatronica – la scienza che utilizza discipline diverse come: biologia, robotica, microelettronica, informatica, per bio- ibridizzare la specie umana. Grazie all’ingegneria genetica, si potrà comandare la crescita muscolare – ad esempio – attraverso il gene “Igf1” e scolpire un corpo mozzafiato, senza alcuno sforzo. E senza bisturi.)

Pertanto, si vogliamo, saremmo, tutti degli JoliePitt e per di più, technologicus.

Niente più concorsi di bellezza, noiosi come Miss Italia, niente veline, letterine e via dicendo.

Alla fine… non solo la legge sarà uguale per tutti ma pure la bellezza!

Infine… una vera Par condicio!

Una nuova tecnologia ci può trasportare da una parte all'altra del pianeta in pochi secondi? - Capitolo XXII


Fonte: Homo Technologicus di Giuseppe Longo

Il Futuro che c’è già – Vito Di Bari