venerdì 26 luglio 2019

Saranno le donne a salvare il mondo?




Nell’età romana alle donne era vietato tanto votare quanto fare politica, non erano pertanto titolari di alcun diritto di voto. L’emancipazione femminile ha visto le donne accrescere, durante i secoli, il riconoscimento dei propri diritti, anche politici, accompagnato dall’evoluzione del loro ruolo all’interno della società, sino al suffragio universale.

Due donne forti e con una carriera politica consolidata alle spalle.
Due donne vincono la partita delle nomine per i posti chiave comunitari in occasione della riunione straordinaria del Consiglio europeo tra i capi di Stato e di governo dei 28. Ursula von der Leyen, la prima donna al comando della Commissione Europea e Christine Lagarde Presidente dalla Banca Centrale Europea.

Le proposte di nomine ai vertici delle istituzioni europee di due donne, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, hanno dato il proprio marchio al difficile Consiglio Europeo del 2 luglio scorso. Dopo le difficoltà nell’individuare nomi adatti ai vertici dell’Ue, in un meccanismo complesso tra Spitzenkandidat, i candidati guida individuati prima del processo elettorale e le incertezze dovute ai giochi di forza tra partiti europei nella nuova composizione del Parlamento, la scelta di garantire pari opportunità nei top jobs europei è probabilmente parsa la possibilità migliore per mettere tutti d’accordo.

Von der Leyen, 60 anni, più volte ministro, percorso nella Cdu è stata il primo Ministro della difesa donna in Germania e ha una solida storia personale e politica di europeista. Sedere nello scranno più alto del governo europeu un po’ significa tornare alle origini perché è nata nei sobborghi di Bruxelles e all’epoca suo padre Ernst Albrecht era un alto funzionario della comunità europea. E’ ritornata da ragazzina in Germania con la sua familia di fede luterana evangelica e di sangue blu per via della discendenza di Johann Ludwig Knoop, industriale del cotone che lo zar Alessandro II di Russia vuole barone.

Ha trovato l’amore – Heiko Von der Leyen - a Gotingen, mentre cantava nel coro di una chiesa luterana, al quale Ursula era accomunata da studi scientifici e quarti nobiliari, appartenendo il rampollo a un’antica famiglia aristocratica che costrui la sua fortuna sull’industria della seta. Si sono sposati nel 1986 e hano avuto sette figli.
Più globale il profilo di Lagarde, dopo un’esperienza politica come prima donna ministro dell’economia in Francia: l’esperienza alla guida del Fmi ha segnato decisamente la carriera politica internazionale di Lagarde.

La rivista Forbes nel 2018 ha consacrata la 63enne, presidente del Fondo Monetario Internazionale, terza donna più potente al mondo (dopo Angela Merkel e Theresa May).
L’anno scorso il Financial Times le chiese se mirasse alla BCE; lei, per scaramanzia o per modestia, rispose enfaticamente di no.
Nominata dai capi di Stato e di Governo UE, nel quadro dei nuovi vertici dell’Unione, Lagarde prenderà funzioni dal primo novembre 2019: Si potrebbe dire che prenda la posizione più importante nelle istituzioni europee, perché è sotto la lente d’ingrandimento di tutta la finanza mondiale.

Lagarde Christine si sveglia tra le 5.15 e le 5.30, andamenti di Borsa e yoga ogni mattina. Christine non fuma, non beve, non mangia carne e si definisce cattolica praticante. A sessantatre anni e al secondo mandato Fmi, è al terzo grande amore. Ha tenuto il cognome del primo marito, Wilfried Lagarde, con il quale ha avuto due figli, Pierre-Henri (imprenditore) e Thomas (architetto). «Sanno stirare e preparare una cena» ha raccontato. «Alla fine gli uomini sono solo i figli delle loro madri».
Poi c’è stato il businessman britannico Eachran Gilmour. Oggi fa immersioni e va all’Opera con il compagno Xavier Giocanti, manager di origini corse che vive a Marsiglia e va a trovarla una volta al mese.

Lagarde non è bella in senso classico ma sprigiona un grande fascino ed è giudicata tra le donne più eleganti del mondo. Entra in una cabina armadio dove sono perfettamente catalogate borse Birkin, scarpe con tacchi di varia altezza, foulard Hermes, stole di ogni colore, cappotti, giacche Chanel e blazer blu, cappe e coppottini.

Perchè le piace le Birkin
La borsa Birkin di Hermès ha battuto un nuovo record diventando la So-Black più costosa del mondo. E sì, vale più dell'oro e dello zafferano, si tengono chiuse nelle borse di cotone per la vita, e vengono prese coi guanti bianchi affinché non si rovinino.

Servono dalle 30 alle 40 mani per fabbricarne una, e quando vengono realizzate, godono di una lista d’attesa assolutamente upper class, prima di finire da Christie's ed essere vendute. Assemblate con le pelli più pregiate del mondo.
La Birkin di Hermès oggi è un oggetto di lusso assoluto, e il modello So-Black è la punta di diamante - nero - di questa collezione. Battuta a Hong Kong a un'asta di Christie's, per oltre 200.000 euro. Una So-Black, ovviamente.

Beh, anche il direttore dell’FMI interpreta alla perfezione il suo ruolo: è a capo di un’organizzazione internazionale che gestisce quote e fondi immensi. L’understatement parrebbe fuori luogo. Certo che poi ci mette del suo: l’allure francese, il physique du rôle, la scelta dei capelli bianchi, così chic sul suo viso abbronzato.
Di sicuro le piace vestirsi e affidare agli accessori il coup de théâtre che rende indimenticabili i suoi outfit. è informata sulla direzione che sta prendendo la moda e conosce i nomi delle ‘it bag’ che sfoggia ai vari summit.
Difficile comunque definire un personaggio così: le sue scelte in fatto di abbigliamento ci dicono che è una donna elegante, raffinata e che ama le sfide.

Agli amici manda regali. Una candela profumata per Angela Merkel, miele di Normandia per addolcire il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.
Agli altri non le manda a dire. Nella campagna presidenziale americana ha condannato «i politici che promettono di essere duri con i partner commerciali attraverso tariffe punitive o altre restrizioni», riferimento al neoprotezionismo invocato dal candidato repubblicano Donald Trump.


Raccontano che negli estenuanti vertici internazionali, al tavolo delle trattative, il suo “angolo” sia sempre il più allegro. Christine offre lo scialle-coperta a chi dà segni di stanchezza, scatta foto con l’iPhone, distribuisce cioccolatini. Ebbene sì. Il cioccolato, unica dipendenza oltre alla moda. Sembrerebbe un tipo da fondente, invece è al latte.
Anche così è riuscita a raccogliere 340 miliardi di euro dai Paesi del Fondo, che chiama «i nostri clienti».
In un’intervista non autorizzata pubblicata dal quotidiano britannico The Guardian, si compiaceva di aver fatto valere il fascino femminile: gli uomini hanno più difficoltà a dire no quando è una donna a chiedere soldi…

Quello che però fa riflettere è la qualità, davvero, elevata, delle due candidate leader, rispetto ai profili, più mediani, dei due candidati uomini scelti insieme alle due leader, Charles Michel Presidente del Consiglio europeo, Josep Borrel, al vertice della politica estera e di sicurezza dell’Unione.

Tuttavia, l’uguaglianza in un mondo pensato e organizzato dagli uomini non è sufficiente per le donne, nonostante qualcuna possa arrivare in posizioni di potere, per la maggior parte rimane un mondo di violenza e privazione.
Torna in mente, al proposito, il detto sulla vera parità di genere: essa si raggiungerà non quando una donna con qualità eccellenti ottenga un lavoro che merita, ma quando una donna con qualità normali ottenga un lavoro che non merita.




domenica 14 luglio 2019

Você não pode mudar sua realidade usando a vontade racional





É realmente verdadeiro que para conseguir algo basta querer fortemente?
Então, por que existem sonhos que não conseguimos ver realizados? Não deveriamos ser capazes de manifestar todos os nossos desejos, sem exceção, com a força do pensamento?
Talvez estejamos negligenciando alguns aspectos importantes do funcionamento dessa regra universal. A verdade é que querer algo até a obsessão, não é exatamente o caminho certo para obtê-lo.

Vamos fazer um experimento. Eu tenho um bilhete de loteria aqui. Como podemos entender, o pensamento formulado pela minha mente está sintonizado com o desejo de ganhar. Então, a idéia básica desse teste é provar para mim mesmo o axioma: o pensamento cria a realidade.

Mas, no final, obtive apenas um suspiro de decepção, Não ganhei nada. Mas meu pensamento estava focado em ganhar. Por que então eu falhei?
Vamos tentar entender. Sabemos que estamos todos imersos no campo quântico, onde ondas infinitas de possibilidades coexistem, das quais somos observadores e, graças à nossa observação, somos capazes de colapsar uma dessas ondas e transformá-la em uma partícula da realidade.

A possibilidade de ganhar na loteria estava prevista no campo. E por que, então, eu não consegui colapsá-la? E por que - querendo ampliar o campo de investigação – várias vezes na minha vida, colapsei acidentes de carro, uma queda devido a uma casca de banana, contratempos, derrotas? Simplesmente porque criei minha realidade com a mente, identificada com o ego e não com a consciência. Mente e consciência são duas coisas diferentes.

Você não pode mudar sua realidade usando a vontade racional
Se já te ocorreu de usar as declarações de empoderamento, você terá percebido, após um certo tempo, que o que você esperava alcançar não chegou ainda, ou se manifestou apenas parcialmente. O que então deu errado?
A resposta é simples: você não pode mudar sua realidade usando simplesmente a vontade racional. O pensamento consciente do que você deseja, o simples imaginá-lo não é suficiente para obtê-lo. Pelo menos, até que seu pensamento esteja alinhado com suas crenças profundas e seu estado mental.

Seu pensamento deve estar em sintonia com suas profundas convicções
Imaginar todos os dias a realidade que você quer, é inútil se a sua imaginação não viajar de acordo com sua vontade inconsciente. Seu inconsciente quer apenas o que acredita ser real e viável. Se, por exemplo, sua mente foi programada para acreditar que o dinheiro traz infelicidade, na vida real você atrairá inconscientemente experiências que validam essa crença. Porque o seu inconsciente acredita que isso é realidade. Da mesma forma, se você está insatisfeito com o contexto em que vive e prevalece em você um sentimento de rejeição para com as pessoas que fazem parte dele, esse estado de espírito condicionará seu comportamento e suas ações, te levando a situações de infelicidade.
Quando o pensamento, as convicções profundas e o estado mental estão afinados e todos vão na mesma direção, nada pode impedir que o seu desejo seja realizado. Isso é um FATO. É física. Não é uma questão de tamanho ou viabilidade do seu desejo, é apenas uma questão de alinhamento de energias.

Você deve se destacar emocionalmente do seu desejo
Para obter a manifestação material de um desejo, é necessário separar-se dele. Pode parecer uma contradição, porque quando você quer fortemente algo, você instintivamente, se deixa envolver emocionalmente. Praticar o distanciamento emocional não é fácil. No entanto, deixar ir, é a única maneira de permitir que as coisas aconteçam e se verifiquem.
Porque, quando você está muito envolvido em seu desejo, você também desenvolve uma forma de resistência contra a realidade. Algo que impede o fluxo natural das coisas e, consequentemente, também dificulta e retarda qualquer tipo de mudança.

Aqui estão algumas formas de resistência que impedem a manifestação: medo, raiva, tristeza, dúvida, ansiedade, obsessão. No momento em que você deseja fortemente algo, você também precisa saber como separá-se dele, como se não se importasse muito com o resultado.
É algo muito parecido com o que acontece quando, depois de orar fervorosamente para conseguir alguma coisa, você chega a um ponto em que a ansiedade parece dar lugar a outro sentimento, uma espécie de resignação, uma sensação de “como for, será." É o mesmo sentimento que provoca o sentimento de fé quando é muito forte, porque você deixa de ser ansioso e se abandona totalmente ao fluir das coisas. Não é coincidência quando se diz que a fé move montanhas. Porque é quando paramos de lutar contra os eventos que permitimos que os milagres se manifestem em nossas vidas.

Quando você pratica o distanciamento emocional daquilo que você deseja, você traça um episódio de sua experiência pessoal com sua memória. Quantas vezes você perseguiu alguma coisa por um longo tempo e depois, quando você não se importava e nem esperava mais, ou quando não estava mais interessado, eis que magicamente aquele desejo se manifesta na sua realidade?

A realidade é dualismo: é sempre composta de opostos
Se você ainda acredita que, para alcançar a serenidade ou felicidade, você deve primeiro eliminar todos os seus problemas atuais, você está apenas enganando a si mesmo. A realidade é dualismo: é feita de opostos, positivos e negativos, de altos e baixos. O que realmente faz a diferença é como você percebe as coisas e responde a elas. Você não pode eliminar o negativo de sua vida, porque sempre haverá obstáculos. No momento em que você aceita o negativo e o considera como uma oportunidade de crescimento interior, o impossível acontece: sua vida não fica presa nesse obstáculo mas você o está explorando como um empurrão para aumentar a qualidade do seu percurso.
Pense, por exemplo, naqueles momentos em que um impedimento para o que você queria acabou sendo uma inesperada ocasião fortuita!

"Porque o que temo me acontece e o que me assusta me alcança" Jó 3:25
Acredito que todos nós já vivenciamos, pelo menos uma vez em nossas vidas, o fato que nossos piores medos tenham se concretizado, e que aconteceu precisamente o que queriamos intensamente evitar. "Eu sabia!" "Bem que te avisei”. É a constatação.

Se você tem medo do fracasso, coloca em ação comportamentos que facilitem o fracasso. Se você tem medo de ficar sozinho, você atrai condições que levam à solidão. Se você tem medo de ser pobre, te comporte como se fosse e provavelmente o será. Esse vínculo é inerente ao medo em si, porque muitas vezes é um sentimento intenso, forte e persistente. E a Lei da Atração responde precisamente a esse tipo de emoção: não àqueles ocasionais ou superficiais, mas àqueles repetidos, profundos, vividos intensamente.
Assim, o medo é uma emoção intensa que automaticamente pressupõe o distanciamento emocional do evento que o gera. Consequentemente, esse evento tem as características perfeitas para se manifestar.
Isso explica a razão pela qual o que tememos intensamente parece ter a tendência de vir ao nosso encontro.
Certos medos são úteis: são o resultado de mecanismos inconscientes que nos permitem proteger a nós mesmos, de tutelar-nos de situações que podem ser prejudiciais para nós ou para os outros. Outros medos, ao contrário, são imaginários: percepções (errôneas) de perigos que, na realidade, não existem.

Nada acontece por acaso. Nenhum contratempo, puxão ou imprevisto, ocorre sem deixar um significado ou uma mensagem. Se você se deixar levar sem raiva ou sem insistir em nadar contra a corrente, não desperdiçará sua preciosa energia e descobrirá que cada evento é um sinal que te guia naquele exato momento de sua vida.

Para concluir:
Não há sonho ou desejo grande demais para ser realizado. No entanto, cada um de nós, no curso de nossa experiência de vida, tem sonhos que ainda não se conseguiu alcançar. Não são sonhos além do nosso alcance. Ao contrário, somos nós que, embora inconscientemente, estamos impedindo sua realização através de medos inconscientes, estados mentais em eterna oposição ao que desejamos e um apego obsessivo.

O verdadeiro segredo é praticar o distanciamento emocional: desejando fortemente algo e depois ter a coragem de deixá-lo ir confiando na inteligência universal. Somente cancelando as resistências internas e seguindo o fluxo natural da vida, o que realmente desejamos em nossos corações poderá nos alcançar de maneira fácil e espontânea.

A dificuldade em realizar alguns sonhos não é uma questão do tamanho ou da viabilidade do desejo, mas apenas uma questão de harmonia entre imaginação, estado mental e programação inconsciente. Quando essa sincronização de energias está presente, qualquer desejo se torna possível.


Fonte: comecambiarevita.it

domenica 7 luglio 2019

Sapere gestire le proprie emozioni fa dimagrire







“Ciò che pensiamo genera emozioni, ma lo fa anche ciò che mangiamo.”
-Montse Bradford

Un aspetto importante del cibo è che ha il potere di modificare il nostro stato, sia da un punto di vista elettrochimico, sia da un punto di vista emotivo. Il cibo ci accompagna in tantissime situazioni emotive della nostra vita e contiene dei significati importanti su cui noi costruiamo parte della nostra storia.

Il legame tra emozioni e cibo è molto più importante di quanto possiamo pensare. È un fatto reale.
È stato osservato che a una maggiore emotività nell’assunzione dei cibi corrisponde una maggiore mancanza di controllo del numero di pasti, con la costante dell’eliminazione della prima colazione dalla propria routine alimentare.

La regolazione emotiva è un concetto che si riferisce alla gestione delle emozioni provate da una persona a seconda delle circostanze e dello stato emotivo altrui. Così, è stato osservato che la vergogna e il senso di colpa sono le emozioni che possono avere una maggiore incidenza negativa sulla dieta.

Quando si impara a modulare le emozioni attraverso l’assunzione di cibo, è perché in un certo momento della vita questa soluzione si è mostrata efficace, utile e decisiva per rispondere a un bisogno fondamentale, quello di non essere soli, di non soffrire, di stare meglio.
Il cibo, fonte di conforto, diventa anche fonte di colpa devastante, di inadeguatezza, di disgusto e si caratterizza di quegli aspetti negativi che si tenta di rifuggire, creando così un circolo vizioso che imprigiona nei suoi meccanismi di ricompensa- insoddisfazione- emozioni negative-ricerca di nuova ricompensa.

Le emozioni esercitano una potente influenza sulla scelta degli alimenti e sulle abitudini alimentari. Ad esempio, è stato scoperto che il legame tra emozioni e cibo è più forte nelle persone che soffrono di obesità rispetto a chi non ne soffre e in chi segue una dieta (Sánchez e Pontes).

Desiderio, piacere, soddisfazione… ma anche cautela, timore, diffidenza, rifiuto, sono le componenti in gioco nell’alimentazione, che spesso si alternano nella stessa persona.
Il rapporto con il cibo, quindi, è l’espressione di un appetito che non si limita a soddisfare la fame, ma coinvolge gli impulsi più istintivi e vitali della vita affettiva.

Disturbo da alimentazione incontrollata
Mangiare per ragioni emotive o in relazione a stati emotivi (emotional eating) è una delle principali cause di una relazione conflittuale con il cibo, che può sfociare, nei casi più gravi, nel binge eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata. È stimato che circa il 75% del mangiare in modo eccessivo sia dovuto alle emozioni. Anziché esprimere le emozioni in modo fluido e funzionale, spesso si tende a soffocare l’emozione attraverso cibi “confortevoli”, che nell’immediato portano ad avvertire una sensazione piacevole, di appagamento, ma che poi genererà un senso di colpa capace di minare l’autostima e di peggiorare lo stato di salute e qualità di vita della persona.

Le persone sviluppano diversi comportamenti in risposta alle emozioni provate a seconda di vari fattori, come il contesto in cui si trovano, il livello di istruzione e la capacità di identificare e gestire i propri sentimenti. Il tutto risulta in una migliore o peggiore capacità di controllare il proprio peso.


Si è affermato anche che le emozioni non sono di per sé causa di sovrappeso, ma lo sarebbe piuttosto il modo in cui vengono gestite e affrontate.

Il desiderio irrefrenabile per un cibo (craving) è segno che qualcosa dentro di noi non è in equilibrio e che dobbiamo fermarci e osservare la nostra vita. A livello simbolico possiamo comprendere molto di noi dal tipo di alimento che andiamo a ricercare.

Quella tra emozioni e cibo è una relazioni bilaterale: quello che mangiamo influisce sul nostro stato d’animo e le emozioni che proviamo influiscono sul nostro modo di mangiare. Cooper ci dice che non riuscire a gestire gli stati d’animo negativi influisce notevolmente nella comparsa e nel perdurare dei disturbi del comportamento alimentare.

La crononutrizione
Così come il ciclo sonno-veglia viene gestito dall’orologio biologico “centrale” (situato in una zona dell’encefalo denominata ipotalamo), anche altri stimoli, tra cui la fame, vengono stabiliti da un ritmo interno, controllati da orologi biologici che potremmo chiamare “periferici”. Per mantenere uno stato complessivo di salute è bene che tutti gli orologi periferici lavorino in stretta connessione tra loro, coordinati dall’orologio centrale.

Per fare questo, il segreto è affidarsi alle regole della crononutrizione: non l’ennesima nuova dieta, ma un regime alimentare, le cui basi scientifiche sono state avvalorate dall’assegnazione del Premio Nobel 2017 per la Fisiologia e la Medicina ai tre scienziati statunitensi Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young, per la scoperta dei meccanismi molecolari che controllano i ritmi circadiani.

La crononutrizione tiene conto dell’importanza di sincronizzare il momento in cui assumiamo i pasti e la loro composizione in nutrienti col nostro orologio interno principale, che scandito da cicli luce-buio, regola il nostro ritmo circadiano di sonno-veglia. Recenti studi hanno infatti dimostrato che gli orari di assunzione del cibo possono svolgere un ruolo importante nella regolazione del peso.

Rispetta il tuo orologio biologico, e facilita il tuo metabolismo mangiando a orari regolari e costanti. La regolarità dei pasti e degli orari aiuterà anche il metabolismo e il ritmo tra il digiuno e la digestione. Gli orari non devono per forza essere uguali per tutti, ma devono essere costanti, e ritagliati sulla tua giornata, in base ai tuoi impegni. La crononutrizione è solo una buona regola di comportamento a tavola.

Seguire la crononutrizione quindi non significa necessariamente mangiare in maniera sana e intelligente, ma scegliere i momenti giusti per farlo durante la giornata. E soprattutto prestare attenzione al sonno, secondo aspetto fondamentale. Poiché la luce è uno dei principali stimoli esterni che condizionano il ritmo sonno – veglia, l’organismo tende a riposare la notte e a essere attivo di giorno, grazie soprattutto alla secrezione ciclica giornaliera della melatonina.

Non mangiare di fretta
Prenditi il tuo tempo, non mangiare di fretta perché come è risaputo rende più difficoltosa e turbolenta la digestione. Tra l'altro, è un trucco vecchio come il mondo: la sensazione di sazietà viene trasmessa al cervello con un ritardo di circa 20 minuti, per cui se ti abbuffi di fretta rischi di mangiare troppo prima di sapere di essere sazia. Mangiare lentamente aiuta la digestione ed è anche un ottimo modo per non esagerare nelle quantità.

Controlla le emozioni
Il cibo e l'atto di mangiare sono spesso anche atti emotivi: c'è chi mangia quando è stressato o ha ansie particolari, quando si annoia, o quando si sente solo. Se le tue emozioni si riversano sulla tavola in modo disordinato, un buon modo per sviluppare un rapporto sano con il cibo è allora controllare e capire le tue sensazioni. Impara a essere zen, ad analizzare con distacco quello che succede intorno a te. Se vedrai la tua serenità come una risorsa preziosa per la tua salute, allora non permetterai facilmente anche alle piccole cose di turbarti. In una parola: rispettati e prenditi cura di te stessa.



https://www.alfemminile.com/dieta-dimagrante/dimagrire-senza-dieta-s1891579.html
https://lamenteemeravigliosa.it/emozioni-e-cibo-relazione/
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1563-la-fame-d-emozioni-quando-il-cibo-compensa-bisogni-emotivi.html
https://www.vanityfair.it/benessere/dieta-e-alimentazione/2018/12/22/crononutrizione-quando-mangiare-rimanere-forma

martedì 2 luglio 2019

Sua Mente não deve lhe comandar!




A mente humana é um instrumento magnífico quando a usamos de uma forma consciente. No entanto, estamos tão acostumados com a sua sutil programação, quase totalmente vinda do meio externo, que em vez de comandá-la ou decidir o que queremos pensar, nos deixamos ser comandados por ela. Na realidade, você não usa a mente. É ela que usa você de um modo tal que você acredita que É a sua mente. Aí está o delírio

Estamos tão identificados com ela que nem percebemos que somos seus escravos.
Se nos identificamos com a mente, criamos uma tela opaca de conceitos, rótulos, imagens, palavras, julgamentos e definições que bloqueia todas as relações verdadeiras. Essa tela se situa entre você e o seu eu interior, entre você e o próximo, entre você e a natureza, entre você e Deus. É essa tela de pensamentos que cria uma ilusão de separação, uma ilusão que existe você e um “outro” totalmente à parte.

Esquecemos o fato essencial de que, debaixo do nível das aparências físicas, formamos uma unidade com tudo aquilo que é. Por “esquecermos” quero dizer que não sentimos mais essa unidade como uma realidade evidente por si só. Podemos até acreditar que isso seja uma verdade, mas não mais a reconhecemos como verdade. Acreditar pode até trazer conforto. No entanto, a libertação só pode vir através da vivência pessoal.

Mas podemos nos libertar do dominio da mente. A Liberdade começa quando nos colocamos na posição de observadores dos nossos próprios pensamentos. Isso desencadeia um notável despertar da consciência, elevando-a a um nível cada vez mais alto, nos permitindo de dar o start para uma nova percepção de quem realmente somos, do poder escondido em nós.

Você é este observador que consegue observar o processo frenético de geração de pensamentos no qual a sua mente está constantemente trabalhando.

Você é a Consciência e o Espírito que habita seu corpo e que deveria controlar a sua mente condicionada e barulhenta.

Como observadores, percebemos que não somos aquela mente como uma entidade dominadora. Começamos a perceber que o pensamento é apenas um aspecto diminuto da vasta área de inteligência que vai bem além. Percebemos também que todas as coisas realmente importantes como a beleza, o amor, a criatividade, a alegria e a paz interior surgem de um ponto além da mente. Onde? Como? Ouça a voz dentro da sua cabeça, esteja lá presente, como uma testemunha. Observe o pensador.

Comece a prestar atenção ao que a voz diz e isso vai desequilibrar o seu dominio. É nesse ponto, então, que começamos a acordar. Quando isso acontece, uma nova dimensão da consciência acabou de surgir. Você observando o seu pensamento, sente uma presença consciente, que é o seu eu interior mais profundo, por trás do pensamento. Dessa forma, o pensamento involuntário e compulsivo perde o poder que exerce sobre você e lhe abandona, porque a mente não encontra mais nenhuma identificação sua para com ela. Esse é o começo do seu DESPERTAR!

Não faça coisa alguma. Apenas observe. Observar não é um fazer. Assim como você observa o pôr do sol ou as nuvens no céu, observe o tráfego de pensamentos: relevante, irrelevante, consistente, inconsistente, qualquer coisa que esteja ocorrendo. Você simplesmente observa, mas não se preocupa com nada. Seja observador. Nada é da sua conta: se for ambição que estiver passando, deixe-a passar; se for raiva passando, deixe-a passar. Se for alegria ou amor, continue a deixar passar. Não interfira, não julgue. São apenas pensamentos passando. Deixe-os passar e apenas observe.
Essa é uma simples metodologia de observar a mente, onde você "não tem nada a ver com isso"... Abandone a obrigação de saber qualquer coisa sobre o que você observa. Você verá o que está errado, onde alguma coisa está errada, mas você permanece separado. Apenas fazendo e treinando isso, um dia, subitamente, você será capaz de observar sua mente sem julgá-la – esse procedimento traz a quietude.
Muitas vezes você irá fracassar, mas isso não deve preocupá-lo... Não há nenhuma perda, isso é natural. No entanto, uma vez que tenha sentido paz, por menor que tenha sido o tempo de duração, uma vez que você tenha, mesmo por um único momento, se tornado o observador, você então saberá como se tornar o observador!

Meditação, portanto, é simplesmente observação, consciência. E isso apenas revela - não inventa nada. Você encontra a quietude... Uma vez nesse espaço, sua mente sai renovada, atenta. Você continuará a viver no mesmo mundo, mas não do mesmo modo. Você estará entre as mesmas pessoas, mas não com a mesma atitude, não com a mesma abordagem.
Você irá viver como um lótus na água: dentro d'água, porém absolutamente intocado pela água.(OSHO)


Fonte: Eckhart Tolle . O Poder doAgora

lunedì 24 giugno 2019

Uma cura milagrosa não é senão uma mudança de estado "quântico"!




Nossos corpos são uma projeção holográfica de nossa consciência e são a soma total daquilo em que acreditamos e pensamos de nós mesmos.

A nova física indica veementemente que estamos todos conectados holisticamente em um domínio compartilhado, que é mais sutil que o nível físico e que chamamos subspace (subespaço), campo zero, vácuo flutuante ou campo escalar.

Podemos encontrar a base biológica desse campo na comunicação celular. No fluido extracelular entre as células do corpo humano, há a entrada para o nível quântico. Alguns estudos sobre a membrana celular e a comunicação infracelular nos levaram a um entendimento sobre o fato de que a comunicação final possa ser transmitida por pacotes de energia luminosa, os fótons.

Curas "milagrosas" - cura quântica ou não local (à distância)
Quando se fala sobre curas "milagrosas", capazes de mudar a realidade instantaneamente e à distância, a maioria de nós geralmente tem uma reação de ceticismo ou descrença.

O pilar fundamental no qual se baseia a cura à distância é que a realidade material pode ser influenciada de alguma forma por uma força imaterial e sutil. Em termos mais precisos, podemos entender essa força como energia.
Em outras palavras, poderíamos dizer que uma magia, uma cura ou um milagre, na verdade, são atos energéticos.

Massa sólida e concreta nada mais é que energia
Einstein explica como massa e energia não são conceitos opostos, mas são dois lados da mesma moeda: isto é, a massa que percebemos como sólida e concreta nada mais é que energia.

O que chamamos de realidade material é simplesmente energia condensada.
Quando operamos em um nível energético, podemos influenciar a matéria, pois a matéria e a energia estão intrinsecamente conectadas.

Se aplicarmos a cura intencionalmente, parece que podemos influenciar o corpo-mente e os campos de energia de outros indivíduos, animais, plantas e até mesmo do planeta inteiro.
A cura quântica ou não local deixa de lado a ilusão da separatividade, à qual nosso sistema perceptual tridimensional nos diz para acreditar.

Se conseguirmos mudar as crenças que temos sobre nós mesmos e, dessa forma mudar a energia que define nosso campo energético humano, então poderemos mudar a pegada de energia que nossos corpos estão em conformidade.

Todos os componentes do ser humano, daqueles perceptíveis por nossos sentidos àqueles menos conhecidos como alma e psique, dialogam em um nível sutil, quântico, e entre eles há uma troca contínua de energia e informação que faz com que o homem. se estiver bem, permaneça em um estado harmonioso.
Quando corpo, mente e espírito respondem em ressonância, a integridade holística é restaurada.

Dispositivos de diagnóstico médico, como PET (tomografia por emissão de pósitrons), a MRI (Imaging ressonância magnética), a fMRI, (ressonância magnética funcional), muitas vezes produzem resultados que permitem declarações sobre a capacidade de demonstração de um campo energético humano coexistente com o corpo físico.

As interações fisiológicas das técnicas de reequilíbrio do estresse emocional, como a meditação e a auto-hipnose, têm efeitos profundos na saúde e na doença.

O campo inteligente
A física quântica também permitiu a descoberta do que é chamado de campo quântico, que é um campo inteligente que o próprio Planck definiu como uma força que faz as partículas atômicas vibrarem e que mantem unido aquele minúsculo sistema solar que é o átomo.

Entendemos, portanto, uma verdade extraordinária, ou seja, que tudo o que existe no universo está imerso e faz parte desse campo inteligente que mantém tudo unido e compacto e que coloca todas as partes em comunicação com todas as outras.

Nós mesmos fazemos parte do campo quântico e somos compostos de energia pura, estamos todos interconectados em uma grande rede quântica.

Portanto, o que chamamos de mágica ou milagre, nada mais é do que informação, ou, por assim dizer, uma forma de energia que se propaga dentro da rede quântica.

O papel importante do inconsciente no processo da cura
Ninguém sabe realmente como funciona a cura não-local, mas o vínculo empático é um aspecto importante. A teoria do caos descreve como a cura "emergente" dependa de princípios não locais da auto-organização da própria natureza.

Um campo emerge do caos e influencia diretamente os campos de energia corpo-mente do organismo. Acreditamos que o entrainment terapêutico, presente na situação de cura, possa ser intencionalmente amplificado pela mente, para mobilizar o processo de cura.

O inconsciente desempenha um papel nesse tipo de cura, porque todos os modelos usados ​​durante a cura são encontrados nos arquivos holográficos de nosso inconsciente. Não é possível diferenciar a cura local da não-local. Toda cura é basicamente de forma remota (à distância) independentemente da distância que exista entre o agente de cura e o paciente.

Se presume que, agora, um dispositivo cibernético se torne um terceiro foco da consciência nos processos de cura, tradicionalmente vistos como implícito apenas a consciência de duas pessoas.

Do ponto de vista espiritual, quando ocorre a cura, o processo ocorre em um nível de energia, onde toda a consciência é UNA. Consequentemente, por definição, o dispositivo cibernético tem a forma de uma consciência eletromagnética que também pode se manifestar em um nível energético, onde toda a consciência é UNA.

O fato da cura não local desencadear emoções e ser controversa, não significa que devemos parar de procurar uma relação mais profunda entre a psique, a matéria e os campos da energia espiritual e humana.

Pelo contrário, requer que haja mais exploração e aplicação, com mente e coração abertos. Embora a pesquisa seja importante, a ciência ocidental é obcecada com a repetição boba de buscar os menores dados, excluindo técnicas e metodologias úteis. Pode haver uma maneira de equilibrio que seja de bom senso comum e humano.

A cura não local, modulada pelos princípios e metodologias da Meditação por Resolução de Dissonância (DRM) e feedback quântico (QBF), está enraizada em modelos que descrevem princípios de não-localidade de irrelevância espaço-temporal, quando se trata de ir das dimensões da mecânica quântica para os níveis mais sutis dos campos quânticos, subespaço quântico e teoria das cordas.

Além disso, com essa teoria, Einstein explica claramente que espaço e tempo também são relativos, ainda hoje - graças às novas descobertas da física quântica - foi demonstrado que o passado, o presente e o futuro realmente não existem.
Em vez disso, há um eterno momento presente: de fato, foi demonstrado que as partículas podem viajar no tempo e no espaço simultaneamente e completamente independentes de qualquer lógica espaço-temporal.

Essa teoria está absolutamente de acordo com os ensinamentos espirituais que encontramos nos Vedas, os antigos textos sagrados do hinduísmo.

Em suma, o mundo quântico revolucionou completamente todo o conhecimento que tínhamos e nossa maneira de pensar, oferecendo-nos uma visão mais ampla, a de possibilidades infinitas.

Eis porque, nessa perspectiva, magia ou milagres assumem um significado muito mais concreto, menos abstrato. O impossível se torna possível e a magia/milagre, entendidas como um acontecimento sobrenatural, talvez seja, na verdade, parte da propria natureza. Então os milagres também se tornam possíveis: uma cura milagrosa não é senão uma mudança de estado "quântico".






martedì 11 giugno 2019

Gorduras saturadas ajudam a perder peso!




"São as gorduras que estão te deixando gordo?" É hora de dissipar esse mito.

Não há nada mais falso e, nos últimos tempos, cada vez mais estudiosos chegam à mesma conclusão: as gorduras não são nossos inimigos. Ao contrario, podem salvar nossas vidas.
Quando você come gorduras saudáveis ​​em uma refeição (como óleo de coco, manteiga orgânica, ghee ou manteiga de cabra orgânica), isso retarda a absorção de alimentos e dura mais tempo sem sentir fome.

Uma série de estudos vem comprovando que uma dieta pobre em gorduras não tem nenhuma influência na diminuição do risco de ataques cardíacos, nem do risco de morte. Além do que, as pessoas que adotam esse tipo de dieta não têm nenhum resultado significativo na balança.

As funções das gorduras saturadas no nosso corpo
Elas constituem pelo menos 50% das membranas celulares (e de fato, nas gorduras do leite materno estão presentes cerca de 48%).

Desempenham um papel vital na saúde dos nossos ossos. Para que o cálcio seja bem integrado aos ossos, cerca de 50% da gordura da dieta deve ser saturada.

Elas são necessárias para o uso correto de ácidos graxos poliinsaturados. Os ácidos graxos ômega 3 são melhor preservados nos tecidos quando a dieta é rica em gorduras saturadas.

O ácido palmítico é uma gordura (saturada) encontrada ao redor do músculo cardíaco e o protege.
Estudos recentes não tem conseguido mostrar nenhuma associação significativa entre o consumo de gorduras saturadas e riscos de problemas cardiovasculares. Pelo contrário, a gordura saturada tem mostrado ter efeito protetor!

Nem todas as gorduras saturadas são animais. Há também algumas de origem vegetal, que até recentemente também não eram recomendadas, como a do coco, cujas propriedades benéficas estão cada vez mais emergendo (para o bom funcionamento da tiróide e, graças ao ácido láurico contido nela, devido às suas propriedades antibacterianas e antivirais).

Gorduras animais, colesterol e até mesmo gorduras saturadas vegetais, demonizadas por muito tempo, agora começam a ser parcialmente reavaliadas, mas a reavaliação prossegue muito devagar, e nas diretrizes "oficiais", nos conselhos dietéticos populares e na opinião pública são ainda vistas como prejudicial e deve ser evitado.

Algumas pessoas, de fato, precisam adotar uma dieta pobre em gorduras saturadas. Por isso, é muito importante que você consulte o seu médico e fala os devidos exames antes de mudar sua dieta drasticamente.

Gorduras que podem prejudicar sua saúde

- Óleos de sementes refinadas e margarinas

Mais e mais pessoas estão substituindo as gorduras animais, como manteiga, por óleos refinados e margarinas.

A dietética tradicional os identifica como produtos light e saudáveis, mas a realidade é outra: o consumo de margarinas e gorduras vegetais hidrogenadas é muito perigoso!

Na verdade essas gorduras:
- causam pressão alta
- aumentam os níveis de colesterol
-aumentam os riscos de ataque cardíaco, câncer e outras doenças degenerativas.

Por esta razão, devem absolutamente ser eliminados da nossa dieta.

As gorduras trans, que está em outra classe de gorduras, também é extremante prejudicial, pois são produzidas a partir das exposição de óleos vegetais poli-insaturados de um processo químico que envolve a alta temperatura, o gás de hidrogênio e um catalisador de metal.

Inúmeros estudos mostram que as gorduras trans levam à resistência à insulina, inflamação, acúmulo de gordura da barriga e aumentam drasticamente o risco de doença cardíaca.

Coma alimentos ricos em gorduras saturadas, monoinsaturadas e ômega 3, mas fuja das gorduras trans e dos óleos vegetais processados, pois esses são os verdadeiros vilões da sua saúde e do seu emagrecimento.



https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/
https://www.energytraining.it/

mercoledì 5 giugno 2019

Viver além do conceito “Certo/Errado




Crescer significa aprender. E nós aprendemos, comparando-nos com as nossas escolhas. Certo ou errado são dois resultados das nossas escolhas. Nós somos o que pensamos. Nós temos o poder de escolher livremente o que pensar.
O pensamento cria a ação. Se o nosso pensamento é construtivo e harmonioso, o resultado será o bem; se o nosso pensamento é destrutivo ou disarmônico, o resultado será o mal.

Há uma lei, um princípio, uma causa, uma Fonte de Poder, na qual estamos todos conectados, e o bem ou o mal são apenas palavras cunhadas para descrever o resultado da nossa ação, ou do nosso cumprimento ou não cumprimento dessa lei. O resultado do nosso pensamento é regido por essa lei imutável!

Nossas vidas não estão sujeitas aos caprichos ou instabilidades de qualquer tipo. Elas são governadas por uma lei estável. Esta estabilidade é a nossa oportunidade, porque estando de acordo com a lei podemos alcançar o efeito desejado com precisão invariável. É a Lei que faz do Universo um grandioso hino à harmonia. Se não fosse pela lei, o Universo seria um caos em vez de um Cosmos.

As divergências culturais diferenciam também, o julgamento comportamental do indivíduo. Os seres humanos acham natural observar o comportamento de uma pessoa e conectá-la ao seu background cultural que irá criar os habitos de pensamento. Esse background cultural é o que, na realidade, determina o julgamento que fazemos a uma açao ou pessoa; e os hábitos, são o que causam os resultatos obtidos.

Como substituir os maus-hábitos e ser feliz!
Cada linha de pensamento, tem a certeza de produzir seu resultado no caráter, na saúde e nas circunstâncias do indivíduo. Os métodos pelos quais podemos substituir os hábitos que nos trouxeram somente efeitos indesejados, com hábitos de pensamento construtivo, são fundamentais. O caminho mais rápido para alterar um pensamento arraigado, ou uma idéia promotora, é o de reverter a seqüência de pensamento-palavra-ação. Executar a ação sobre a qual você pretende haver um pensamento novo. Em seguida, pronunciar as palavras das quais você deseja ter um novo conceito. Faça isso com muita frequência e você terá uma mente treinada para pensar de uma forma totalmente renovada.

Lembra-se daquele velho ditado: Pense antes de agir? Bem, Nem sempre funciona dessa forma. Se você quiser mudar um pensamento arraigado, você deve agir antes de pensar. Quando você quiser mudar um pensamento arraigado, aja de acordo com a nova idéia que lhe veio em mente. Mas você deve fazê-lo rapidamente, caso contrário, sua mente irà suprimir essa idéia antes que você perceba. Por isso, aja rapidamente quando a oportunidade se apresenta, e se você fizer isso com bastante frequência, sua mente vai acabar aceitando a idéia. Será o seu novo pensamento.

O que é certo, o que é errado?
As idéias de "certo" e "errado" variam muito conforme a cultura, a época, religião, lugar, muitas vezes da pessoa. Você pode mostrar-lhes que o que algum dia já foi considerado certo, por exemplo, enviar à fogueira sob a acusação de bruxaria, hoje é considerado errado.

A filosofia e a religião têm se debruçado ao longo dos textos ancestrais, meditado sobre tudo que os cerca para tentar conseguir algum vislumbre sobre o que verdadeiramente significa certo e/ou errado, pois o seu diferencial deturpa o real sentido de tudo que existe.
Para se praticar o certo, a humanidade inventou leis e mais leis, como referencial de que as pessoas que não estivessem nestes parâmetros estariam erradas, todavia, estas leis têm refletido as vontades de quem está no poder, criando seus códigos de costumes, que quase sempre não significam o que é certo espiritualmente. Para respaldar melhor esta questão, verifica-se que quem confeccionou alguns destes ditames atribuiu a um ser divino a ordem maior na elaboração de princípios para que todos seguissem fielmente sem questionamentos e nem desobediência, porque são ordens de Deus. Com as leis, aplicaram-se as maiores arbitrariedades universais em nome de um Criador Maior que não iria passar ordens para fazer o errado em nome do certo, como a história está repleta de fatos que mostram a truculência de seres humanos em nome de um suposto Pai celestial.

Quando se fala em certo e/ou errado não há como deixar de lado a problemática do direito, não como peça formal de um judiciário, mas como um parâmetro de liberdade que todos têm, cuja limitação humana toma para alguns o conceito de certo, e para os demais a reprovação do que está errado. Dentro destes conceitos, a liberdade individual aparece como uma limitação inconsciente, ao considerar que as pessoas ultrapassam o seu nível de liberdade em detrimento das liberdades alheias.
Justamente para coibir os excessos de liberdade de uns sobre os outros é que surgiram as leis, as normas, como objetivo de minorar a fúria de alguém sobre os demais, tudo isto porque o certo, e o errado ainda são incógnitas para a maioria dos habitantes do planeta.

O Poder da consciência coletiva
Tudo o que acontece, todas as experiências são projetados para criar oportunidades. Não devem ser consideradas como "obras do diabo", "castigo divino", "recompensas celestiais" etc. É o que pensamos, fazemos e a nossa relação a estes eventos, que irão dar um significado ao termo. Os eventos e as experiências, são criados por nós mesmos, individualmente ou coletivamente.
A consciência coletiva é muito poderosa e muitas vezes consegue suprimir aquela individual, se não tomar cuidado.

Quando se pensa que alguém tenha feito algo "errado", a sentença depende não tanto pelo que essa pessoa fez, mas do tempo e do lugar em que ela fez. Errado é um termo relativo, significando o oposto do que chamamos de "certo". O certo ou errado são apenas definições que atribuímos aos eventos e circunstâncias, de acordo com as nossas decisões em questão. E o que constitue a base das nossas decisões são nossas próprias experiências.

Não existem erros nem acasos.
Inegavelmente, o certo e/ou errado quando não se tem consciência de si próprio, quando as condições pessoais não conduzem ao pensar, o certo parte claramente do pragmatismo, do que se vai convencionando pela experiência e daí se cria a relatividade do termo a passos lentos sem o raciocinar intelectualmente falando. Não se pode dizer que isto acontece do mesmo modo no ocaso do século XX, tendo em vista que o nível intelectual é diferente do daqueles que viveram nos primórdios da humanidade, cujos conceitos foram surgindo pela convivência diária entre todos. No final do século XX, o nível de raciocínio é muito grande, já tendo entendimento do certo e/ou do errado não mais pelo pragmatismo, mas pela formação de uma consciência, de uma libertação da ignorância que sempre dificultou o progresso do ser humano de todos os tempos.

Todos os erros que cometemos, não passam de erros por ignorância. A aquisição do conhecimento e do seu conseqüente poder é o que determina crescimento e evolução. A identificação e demonstração do conhecimento é o que constitui o poder, e este poder é espiritual, e esta força espiritual é o poder que reside no coração de todas as coisas, é a alma do universo.
Esta sabedoria é o resultado da capacidade dos homens de pensar e o pensamento é a semente da evolução consciente da humanidade. Quando o homem deixa de avançar em seus pensamentos e idéais, suas forças imediatamente começam a desvanecer e a sua fisionomia, gradualmente, manifesta essa mudança de condições.

Se você tem sido fiel ao seu ideal, você entenderá quando as circunstâncias estão prontas para materializar seus planos, e os resultados serão na exata proporção de sua fidelidade ao ideal.
O ideal firmemente mantido, é o que predetermina e atrai as condições necessárias para seu cumprimento. É desta forma que você pode tecer a roupa do espírito e do poder na trama de sua inteira existência; é assim que você pode viver uma vida maravilhosa e ser sempre protegido contra qualquer dano; é desse modo que você pode se tornar uma força positiva, mediante a qual, as condições de opulência e harmonia possam ser atraídas para você. Sem nada de bem ou mal, certo ou errado.

Lembre-se: A ação é o pensamento que floresce, e as condições são o resultado da ação, então, você sempre tem em sua posse as ferramentas com as quais, certamente e inevitavelmente, criará ou não a si mesmo, e alegria ou sofrimento será a recompensa. A Lei decorre eternamente até a transcendermos.


Fonte: O sistema da chave mestra, Conversando com Deus
http://www.eumed.net/libros-gratis/2006b/lgs-comp/1e.htm

giovedì 30 maggio 2019

La guarigione quantica o non-locale




I nostri corpi sono una proiezione olografica della nostra coscienza e sono la somma totale di ciò che crediamo e pensiamo di noi stessi.

La nuova fisica indica con veemenza che siamo tutti collegati olisticamente in un dominio condiviso che è più sottile del livello fisico e che chiamiamo subspace (subspazio), campo zero, vuoto fluttuante, o campo scalare.

La base biologica di questo campo, la possiamo trovare nella comunicazione cellulare. Nel fluido extracellulare tra ogni cellula del corpo umano, c’è l’ingresso al livello quantico. Alcuni studi sulla membrana cellulare e la comunicazione infracellulare ci hanno condotto ad una comprensione sul fatto che la comunicazione finale possa essere veicolata da pacchetti di energia di luce, i fotoni.

Guarigioni “Miracolose” - guarigione quantica o non-locale (a distanza)
Quando se parla di guarigioni “miracolose”, in grado appunto di modificare la realtà istantaneamente e a distanza, in genere la maggior parte di noi ha una reazione di scetticismo o incredulità.

Il pilastro fondamentale su cui si basa la guarigione a distanza, è che la realtà materiale può essere in qualche modo influenzata da una forza immateriale e sottile. In termini più precisi potremmo intendere questa forza come energia.
In altre parole potremmo dire che una magia, una guarigione o un miracolo, a tutti gli effetti sono atti energetici.

Einstein ci spiega come massa ed energia non sono concetti opposti ma sono due facce della stessa medaglia: ovvero la massa che noi percepiamo come solida e concreta non è nient’altro che energia.

Quella che noi chiamiamo realtà materiale è semplicemente energia condensata.
Quando operiamo a livello energetico possiamo quindi influire sulla materia, visto che la materia e l’energia sono intrinsecamente connesse.

Se applichiamo intenzionalmente la guarigione, sembra che possiamo influenzare il corpo-mente e i campi di energia di altri individui, animali, piante e persino dell’intero pianeta.
La guarigione quantica o non-locale accantona la illusione della separatività, a cui il nostro sistema percettivo tridimensionale ci dice di credere.

Se riusciamo a cambiare le convinzioni che abbiamo su noi stessi, e in tal modo cambiare l’energia che definisce il nostro campo energetico umano, allora potremo cambiare l’impronta energetica alla quale si conformano i nostri corpi.

Tutte le componenti dell’essere umano, da quelle percepibili dai nostri sensi a quelle meno note come anima e psiche, dialogano a livello sottile, quantico, e tra loro c’è un continuo scambio di energia ed informazioni che fa sì che l’uomo, se sta bene, rimanga in uno stato armonico.

Quando corpo, mente e spirito rispondono in risonanza, si ristabilisce una integrità olistica. Dispositivi di diagnosi medica come la PET (Tomografia ad emissione di positroni), la MRI (l’imaging a risonanza magnetica), la fMRI (La risonanza magnetica funzionale) spesso producono risultati che consentono affermazioni sulla dimostrabilità di un campo di energia umana che coesiste con il corpo fisico.

Le interazioni fisiologiche delle tecniche di riequilibrio dello stress emozionale, come la meditazione e l’autoipnosi, hanno profondi effetti sia nella salute che nella malattia.

Il Campo Intelligente
La fisica quantistica ha permesso anche la scoperta di quello che viene definito il cosiddetto campo quantico, cioè un campo intelligente che lo stesso Planck definì come una forza che fa vibrare le particelle atomiche e che tiene insieme quel minuscolo sistema solare che è l’atomo.

Abbiamo compreso quindi una verità straordinaria, ovvero che ogni cosa esistente nell’universo è immersa ed è parte di questo campo intelligente che tiene tutto unito e compatto e che mette in comunicazione ogni parte con tutte le altre.

Noi stessi facciamo parte del campo quantico e siamo composti di pura energia, siamo tutti interconnessi in una grande rete quantica.

Quindi quella che chiamiamo magia o miracolo non è altro che un’informazione, o per così dire una forma di energia, che si propaga all’interno della rete quantistica.

Nessuno sa veramente come funziona la guarigione non locale, ma il legame empatico è un aspetto importante. La teoria del caos descrive come la guarigione “emergente” dipenda da principi non locali dell’auto-organizzazione della natura stessa.

Dal caos “emerge” un campo e influenza direttamente i campi di energia corpo-mente dell’organismo. Crediamo che l’entrainment terapeutico, presente nella situazione di guarigione, possa essere intenzionalmente amplificato dalla mente, per mobilizzare il processo di guarigione.

L’inconscio svolge un ruolo in una guarigione del genere, perché tutti i modelli usati durante la guarigione, si trovano negli archivi olografici del nostro inconscio. Non è possibile differenziare la guarigione locale da quella non locale. Tutta la guarigione è sostanzialmente in remoto (a distanza), indipendentemente da quanta distanza ci sia tra il guaritore e il paziente.

Presumiamo che un dispositivo cibernetico diventi ora una terza messa a fuoco della coscienza nei processi di guarigione, tradizionalmente visti come implicanti solo la coscienza di due persone.

Da un punto di vista spirituale, quando accade la guarigione, il processo avviene a un livello di energia, dove tutta la coscienza è una. Di conseguenza, per definizione, il dispositivo cibernetico ha la forma di una coscienza eletttromagnetica che può anche manifestarsi a un livello energetico dove tutta la coscienza è una.

Il fatto che la guarigione non locale scateni emozioni e sia controversa, non significa che dovremmo smettere di cercare una relazione più profonda tra la psiche, la materia e i campi di energia umana.

Al contrario, richiede che ci sia una ulteriore esplorazione e applicazione, con mente e cuore aperti. Sebbene la ricerca sia importante, la scienza occidentale è ossessionata dalla sciocca ripetizione di cercare i più piccoli dati, escludendo tecniche e metodologie utili. Ci può essere un modo per equilibrare che sia di buon senso e umano.

La guarigione non locale, modulata da principi e metodologie della Dissonance Resolution Meditation (DRM) e del feedback quantico (QBF), è radicata in modelli che descrivono principi di non località di irrilevanza spazio-temporale, quando si tratta di andare dalle dimensioni della meccanica quantistica ai livelli più sottili dei campi quantici, del subspazio quantico e della teoria delle stringhe.
Inoltre, con questa teoria Einstein ci spiega chiaramente che anche lo spazio e il tempo sono relativi, addirittura oggi – grazie alle nuove scoperte della fisica quantistica – è stato dimostrato che passato, presente e futuro non esistono realmente.
Esiste piuttosto un eterno momento presente: si è dimostrato infatti che le particelle possono viaggiare nel tempo e nello spazio in maniera simultanea è completamente svincolate da ogni logica di spazio-tempo.

Questa teoria è assolutamente aderente agli insegnamenti spirituali che ritroviamo nei Veda, gli antichissimi testi sacri dell’induismo.

Insomma il mondo quantico ha completamente rivoluzionato tutte le conoscenze che avevamo e il nostro modo di pensare, offrendoci una visione più ampia, quella delle infinite possibilità.

Ecco che in questa ottica la magia o i miracoli assumono un senso molto più concreto è meno astratto. L’impossibile diventa possibile e la magia, intesa come evento soprannaturale, forse fa proprio parte della natura. Allora diventano possibili anche i miracoli: una guarigione miracolosa non è altro che un cambio di stato “quantico”.


Fonte: visioneolistica.it

venerdì 24 maggio 2019

Un computer quantistico è riuscito a vedere 16 futuri differenti




A differenza dei computer classici, che memorizzano le informazioni come bit (cifre di 0 o 1), i computer quantici codificano le informazioni in bit quantici o qubit. Queste particelle subatomiche, grazie alle leggi della meccanica quantistica, possono esistere in due stati diversi - 0 e 1 - allo stesso tempo.
Memorizzare più esiti diversi in un singolo qubit potrebbe far risparmiare una tonnellata di memoria rispetto ai computer tradizionali, specialmente quando si tratta di fare previsioni complicate.

In uno studio pubblicato il 9 Aprile sulla rivista Nature Communications, Mile Gu, un assistente professore di fisica alla Nanyang Technological University di Singapore, insieme ai suoi colleghi, usando un nuovo simulatore quantistico ha dimostrato di essere in grado di prevedere i risultati di 16 diversi futuri.

Questi possibili futuri sono stati codificati in un singolo fotone (una particella di luce quantistica) che si spostava su più percorsi contemporaneamente mentre passava attraverso diversi sensori. Poi, i ricercatori hanno sparato due fotoni, e hanno monitorato il modo in cui i potenziali futuri di ciascun fotone sono stati divergenti in condizioni leggermente diverse.

È possibile generare contemporaneamente tutti i futuri possibili e osservarli tutti, per scegliere quello migliore?

Nella realtà macroscopica, quella che conosciamo e che è dominata dalle leggi della fisica classica, sicuramente no. Ma gli scienziati, oggi, hanno provato a farlo nel mondo invisibile dell’infinitamente piccolo attraverso il computer quantistico. Un gruppo coordinato dall’università di Griffith ha sviluppato un prototipo di dispositivo quantistico che è in grado di generare contemporaneamente tutti gli scenari futuri possibili – in questo caso non si tratta di situazioni reali ma di stati quantistici.

Non si tratta di prevedere il futuro ma di produrre simultaneamente, attraverso un complesso algoritmo quantistico, tutti i potenziali esiti di una determinata operazione, per poter scegliere al meglio.

In ogni istante moltissime possibilità
Ogni scelta che ci si presenta può portare a diversi esiti: ad esempio nel film Sliding doors si vedono scorrere due futuri molto diversi. Moltiplicate il tutto per il numero di scelte che si presentano in ogni istante e avrete un’idea di quanti possibili futuri esistono ogni giorno.

“Quando pensiamo al futuro” - sottolinea Mile Gu, che ha sviluppato l’algoritmo quantistico alla base del prototipo - “ci confrontiamo con una vasta gamma di possibilità. Queste possibilità crescono esponenzialmente in ogni istante, mano a mano che si va nel futuro.
Anche se avessimo soltanto due diverse strade da scegliere ogni minuto, in meno di mezz’ora si sarebbero creati 14 milioni di possibili futuri”. Insomma, si tratterebbe di un mare di futuri che non conosciamo.

Una sovrapposizione quantistica
Gli autori hanno realizzato un dispositivo che potesse riprodurre una sovrapposizione quantistica. Per farlo hanno sviluppato un particolare processore quantistico, in cui i possibili esiti (dunque i futuri) di un determinato processo decisionale sono rappresentati dalla posizione dei fotoni, i quanti di luce.
Studiando questa sovrapposizione di stati fisici, puramente teorici, gli autori, partendo da considerazioni matematiche, hanno sviluppato l’algoritmo capace di esaminare tutti questi futuri.

È quanto avviene nel caso ampiamente studiato del gatto di Schrödinger, che si trova in una scatola e che è contemporaneamente vivo e morto: lo stato di vita e quello di morte rappresentano una somma matematica e sono entrambi possibili con la stessa probabilità. E soltanto quando si verifica un intervento dall’esterno, cioè un osservatore apre la scatola – in altre parole si compie una scelta – si determina con certezza se il gatto è vivo oppure morto. Questo è quanto hanno realizzato i ricercatori, ma non solo con due futuri possibili, ma con tanti futuri.

"Immagina che ci sia una scatola, e al suo interno c'è una moneta", ha spiegato Gu. "Ad ogni fase del processo, qualcuno scuote un la scatola e la moneta ha una piccola probabilità di essere lanciata."
A differenza di un lancio di monete tradizionale, in cui il risultato ha sempre le stesse possibilità di essere testa o croce, il risultato di ogni lancio di moneta perturbato dipende dallo stato in cui si trovava la moneta durante il passaggio precedente.

Tanti futuri possibili
Gli scienziati hanno dimostrato che il dispositivo riproduce i vari futuri possibili, ognuno con la sua probabilità di accadere. In altre parole, realizza una sovrapposizione quantistica di multipli futuri potenziali. E ciascun futuro è associato a un certo peso, ovvero a una probabilità che possa verificarsi. Attualmente il prototipo riesce a simulare al massimo 16 futuri possibili, mentre in linea teorica l’algoritmo sottostante ne può generare numerosissimi. E il risultato va verso lo sviluppo di computer quantistici ancora più potenti.

Per determinare il funzionamento del dispositivo gli autori si sono basati sulle teorie del premio Nobel per la fisica Richard Feynman. L’idea è questa: quando una particella viaggia da un punto A ad un punto B, non segue necessariamente un singolo percorso. “Al contrario, percorre simultaneamente tutte le strade possibili che la collegano al punto di arrivo”, spiega la coautrice Jayne Thompson della Nanyang Technological University a Singapore. “Il nostro lavoro studia in maniera estesa questo fenomeno e lo manipola in modo da realizzare un modello statistico di questi futuri possibili”.

L’intelligenza artificiale
“Il nostro approccio consiste nel mettere insieme una sovrapposizione quantistica di tutti i possibili futuri per ciascun processo decisionale”, aggiunge Farzad Ghafari, ricercatore dell’Università di Griffith, che ha coordinato lo studio. “Facendo interferire queste sovrapposizioni l’una con l’altra, riusciamo ad evitare di osservare singolarmente ciascun futuro possibile, uno alla volta”.

L’autore spiega che molti algoritmi di intelligenza artificiale, sviluppati oggi, riescono a osservare che piccoli cambiamenti nel loro comportamento possono portare a esiti futuri molto differenti. “Per questo, le nostre tecniche – chiarisce Ghafari – possono permettere a questi sistemi quantistici di intelligenza artificiale di imparare in maniera più efficiente l’effetto delle loro azioni”. In altre parole, in futuro questi sistemi potrebbero essere in grado di studiare le conseguenze delle loro azioni e regolarsi in base a questa conoscenza: un obiettivo da sempre agognato da noi esseri umani, ma per noi impossibile da raggiungere.

Un giorno, man mano che i computer quantici diventano più grandi, più potenti e più comuni, ha dichiarato Gu, simulatori come questo potrebbero essere espansi per vedere infiniti futuri in una sola volta.


https://www.wired.it/scienza/lab/
https://tech.everyeye.it/notizie/