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La
meccanica quantistica ha lasciato gli scienziati di tutto il mondo
alquanto perplessi, soprattutto con la scoperta che la nostra realtà
materiale-fisica, non è affatto una realtà fisica.
I
nostri sensi veramente ci ingannano.
"Tutto
ciò che chiamiamo reale è fatto di cose che non possiamo
considerare reali".
Evidenza
scientifica indica chiaramente il collegamento tra la consapevolezza
e ciò che chiamiamo realtà e come entrambe non possano più essere
negate.
E
ad oggi, esplorando la relazione tra l'energia e la struttura della
materia, venne meno il credo in un universo fisico, newtoniano
e materiale, che era il cuore del sapere scientifico; esso fu
sostituito dalla considerazione che la materia non è che una
illusione. Gli scienziati iniziarono a riconoscere che ogni cosa
nell'universo è fatta di energia. Questa conoscenza e presa di
coscienza svolge un ruolo importante nella potenziale trasformazione
del nostro pianeta.
Le
illusioni della mente
Il
fatto che sostanze materiali (materia) appaia dal nulla, e che con
molte evidenze sia la coscienza a crearla, è piuttosto affascinante.
Per un minuto teniamo un oggetto fisico in mano, per esempio una
moneta e poi il minuto dopo ci rendiamo conto che se mettessimo a
fuoco con un microscopio atomico la sostanza materiale delle monete,
vedremmo che non stiamo tenendo in mano proprio niente.
Gli
atomi sono fatti di energia invisibile e non di materia tangibile.
L'atomo
non ha struttura fisica. Noi non abbiamo struttura fisica e le cose
fisiche, veramente non hanno una struttura fisica!
Siamo
atomi, fatti di particelle subatomiche che in realtà sono un mucchio
di energia che vibra ad una certa frequenza. A noi, questi esseri
vibrazionali di energia mostrano coscienza, che ha dato prova di
poter manifestare, creare e correlarsi al nostro mondo fisico
materiale.
Degli
studi hanno mostrato che le emozioni positive che giungono da un
luogo di pace in noi stessi possono portare a una esperienza molto
diversa per la persona che emette queste emozioni e per color che le
sono intorno. Sappiamo che quando un atomo cambia il suo stato,
assorbe o emette frequenze elettromagnetiche, che sono responsabili
per il cambio di stato. I diversi stati emozionali, percezioni e
sentimenti, si traducono con l'essere diverse frequenze
elettromagnetiche e tutto ciò è stato provato.
Non
siamo dentro alle cose che fanno parte del nostro scenario.
È inutile
basare le proprie certezze sulla capacità di discernimento razionale
valutando quanto può proporci la mente.
Attraverso
la dimensione della mente stabiliamo ordinariamente una relazione con
il mondo materiale dell'universo in cui siamo comparsi e in cui
esistiamo e nulla di più. Senza sapere neppure com'è veramente il
suo vero aspetto.
Non
sappiamo com'è realmente l'universo che vediamo e in realtà non
siamo effettivamente dentro alle cose che fanno parte del suo
scenario.
Ci
capita di percepire che noi siamo in riva al mare e sentiamo il
profumo di salsedine, ascoltiamo il verso dei gabbiani e lo
strabordio delle onde sulla scogliera. Ci siamo abituati a
questo
genere di percezione.
Ma nulla di più falso. In realtà, siamo da qualche parte, ma quello
che vediamo e percepiamo è solo dentro di noi, nel nostro cervello,
nella nostra rappresentazione olografica del mondo circostante.
Strano
questo
mondo non-fisico, vero?
Chissà
com'è effettivamente l'universo fuori di noi.
Sicuramente
senza i colori che vediamo, arido nel suo aspetto funzionale alla
vita del pianeta.
Per capire
meglio questa situazione basti pensare come gli occhi rilevano
l'immagine rovesciata dell'ambiente e come poi il cervello la
corregga mostrandola diritta. Oppure come i sensi ci portino a
recepire un urto che consideriamo immediato, ma che in realtà
percepiamo dopo un certo lasso di tempo e lo rileviamo solo dopo che
il cervello ne ha preso nota.
È ovvio
che se ci si identifica con la mente non si vive il vero senso
dell'esistenza. Esistono infinite percezioni dell'esistenza che vanno
da individuo ad individuo. Dai colori allo stato emotivo vissuto da
ciascuno di essi. Si potrebbe dire: "il mio verde non è
quello che vedi tu”
E
per capire cosa viene detto adesso, sarebbe meglio lasciare fuori la
logica perché è veramente inusitato.
Più
volte abbiamo sentito affermare che “esiste solo il qui e ora”,
ma quale sarebbe il vero significato?
“Tu
credi di avere a che fare con persone che esistono al di fuori di te,
e che hanno una loro storia. ma non è così. Sei in un sogno, e
tutto ciò che ne fa parte si materializza all’occorrenza…”
Ciò
significa, semplicemente un’altro modo, forse più concreto e
diretto, di affermare che non esiste altro se non il Qui
e Ora.
Quest’affermazione
l’abbiamo sentita tante volte ma, forse, non abbiamo dato
l’importanza al suo reale significato. Il problema è che diamo per
scontate troppe cose, e abbiamo, quindi, perso l’abitudine a farci
delle domande per approfondire i vari concetti.
Esiste
solo il Qui e Ora.
Più volte abbiamo sentito
dire che il tempo è solo un’illusione, e pertanto, il passato e
futuro non esistono realmente, ma sono solo una nostra costruzione
mentale. L’affermazione, quindi, che esista solo il momento
presente non ci crea molto disturbo. Ma il concetto che esista solo
il Qui, è di difficile comprensione. Vi siete mai chiesti cosa
questo volesse dire? La conclusioni potrebbe essere sconvolgenti
perché, per quanto sia la spiegazione più logica, stravolge ogni
vecchia logica sulla quale avete basato la vostra intera vita. Fino
ad ora.
Nel
film “Il Tredicesimo Piano”, uno dei protagonisti a un certo
punto intraprende un viaggio in macchina, per verificare con i suoi
occhi se l’idea che stesse vivendo in una simulazione di un
computer fosse veritiera.
A un certo punto, dopo aver violato
una moltitudine di segnali che gli intimavano di fermarsi e non
andare oltre, trova quelli che sono i ‘confini del suo mondo‘.
Al di là di un certo limite esiste solo una ‘bozza’ del mondo,
costituita da una rappresentazione in wireframe, come quelle
di alcune immagini computerizzate.
Chiunque
abbia dimestichezza con la programmazione dei videogiochi sa
benissimo che le scene del videogame vengono costruite
all’occorrenza, rappresentando solo ed esclusivamente i particolari
che sono visualizzati sullo schermo. In altre parole, quando nello
svolgimento del gioco lasciamo un ambiente per entrare in un altro,
il vecchio ambiente non viene più ‘renderizzato’, dato che non
essendo più utile, si evita di sprecare prezioso tempo di
elaborazione per costruire oggetti e muri che non vengono più
visualizzati.
Ecco,
in un videogame (così come anche nel film menzionato),
l’affermazione che esista solo il qui e ora è
pienamente valida e verificabile. Le scene trascorse semplicemente
non esistono più. Viene creato, istante per istante, solo ciò che è
sotto la diretta visione del giocatore.
Ma
nella realtà cosa accade?
Esattamente
come in un videogioco, anche nella realtà vengono
materializzate solo ed esclusivamente le cose che sono sotto la
nostra diretta percezione, inclusi tutti e cinque i sensi, non solo
la vista.
Con
l’esperimento delle due fessure, la fisica quantistica è riuscita
a dimostrare sperimentalmente che la materia esiste solo quando
viene osservata.
Quando una particella non viene
osservata, semplicemente non esiste. Ciò che esiste al suo posto
è solo un’onda di probabilità, che indica la probabilità con cui
la particella può apparire in un certo punto dello spazio-tempo
quando viene osservata. No osservazione, no particella.
Questo
vuol dire che se in questo momento nessuno dei tuoi sensi ha
percezione di quello che c’è all’interno della tua casa al mare,
lontana 50 Km, per la fisica quantistica quella casa, e tutto ciò
che contiene, semplicemente non esiste. Come non esiste? Ma
se mi reco lì, la vedo, e ci posso anche entrare, obietterai.
Certo, ma quando ti rechi lì, la casa la stai osservando, e quindi
la stai materializzando all’occorrenza. Come fa quella casa a
materializzarsi sempre uguale, al solito posto, con lo stesso colore
dei muri e del tetto? Semplice, perché secondo la fisica
quantistica quello che percepisci è la materializzazione (o
collasso) della funzione d’onda che descrive quella casa.
La
funzione d’onda può essere considerata come una ‘forma pensiero’
che esiste nella nostra mente. La casa la ricrei istante per istante
in base alla forma pensiero o ‘idea’ che hai di quella casa.
Insomma,
tutto ciò che non è sotto la nostra diretta percezione,
semplicemente non esiste, e viene di conseguenza materializzato
all’occorrenza, nel momento esatto in cui ne abbiamo percezione.
Ecco quindi perché, oltre all’adesso, esiste solo il ‘qui’.
Del
resto, non potrebbe essere altrimenti, considerando che viviamo
all’interno di un sogno. Se in un sogno notturno sogni una casa, e
poi cambiando sogno o allontanandoti da essa non la vedi più, al tuo
risveglio credi che quella casa continuava a esistere da qualche
parte anche quando non faceva più parte del tuo sogno? Naturalmente
no, era solo un’immagine nella tua mente che ricreavi
all’occorrenza.
Bene,
considera che anche questo mondo che ti sembra così reale è
un’immagine nella tua mente, per comprendere più a fondo
quello che ho appena detto.
Ok
ma come si spiega che più persone della stessa famiglia riescano a
visualizzare la stessa casa a mare? Forse stiamo creando anche queste
persone? O loro creano me?
Per
comprendere appieno questi concetti bisogna accettare la totale
inconsistenza del mondo che percepiamo. Non ha senso parlare degli
‘altri’ come entità separate da noi stessi. Il nostro stesso
corpo è semplicemente il risultato di una illusione, pertanto il
concetto di ‘io’ e ‘altri’ viene a cadere, facendo perdere
senso alla domanda riguardo a chi crea e chi è creato.
Non
è possibile tentare di applicare il normale ragionamento logico a
qualcosa che esula da quello che abbiamo imparato fino a ora sul
mondo, basandoci solo su quello che percepiamo con i cinque sensi.
Tutto il ragionamento espresso qui si basa sul concetto di mondo
illusorio, che non corrisponde a qualcosa di tangibile e realmente
esistente “là fuori”.
Non
esiste nulla là fuori, oltre le immagini proiettate dalla nostra
mente. Se non siamo d’accordo su questo presupposto è logico che
non si possa condividere tutto il resto.
Il
primo errore è credere di essere il proprio corpo e la propria
mente, dandogli una consistenza reale e perdendo così di vista la
totale illusorietà di quello che percepiamo.
Ora
che abbiamo stabilito che il nostro costrutto fisico non è affatto
fisico, che ce ne facciamo e dove andiamo con queste nozioni?
Il
meglio che possiamo fare per ora è comprendere che la razza umana
deve diventare agire da un punto di pace o di cooperazione e
comprensione. Dobbiamo renderci conto che siamo tutti interconnessi,
che qui possiamo risolvere i nostri problemi facilmente, dato che
abbiamo una serie di soluzioni . Il solo modo in cui saremo in grado
di implementare e utilizzare queste soluzioni è attraverso un cambio
di coscienza. Il mondo si sta svegliando. La mia anima sa il
significato di queste scoperte, che per la mente sono difficili da
spiegare. Spero, perciò, di aver fatto decentemente la mia parte.
Se
uno
non
rimane
profondamente
scioccato
dalla
meccanica quantistica
significa
che ancora non
l'ha
capita.
Niels
Bohr
FONTE:
http://www.campoquantico.it/wordpress/mondo-appare-solo-alloccorrenza/
http://www.shan-newspaper.com/web/scienze/1274-vivere-sullorlo-del-nulla.html