I nostri corpi sono
una proiezione olografica della nostra coscienza e sono la somma
totale di ciò che crediamo e pensiamo di noi stessi.
La nuova fisica
indica con veemenza che siamo tutti collegati olisticamente in un
dominio condiviso che è più sottile del livello fisico e che
chiamiamo subspace (subspazio), campo zero, vuoto fluttuante, o campo
scalare.
La base biologica di
questo campo, la possiamo trovare nella comunicazione cellulare. Nel
fluido extracellulare tra ogni cellula del corpo umano, c’è
l’ingresso al livello quantico. Alcuni studi sulla membrana
cellulare e la comunicazione infracellulare ci hanno condotto ad una
comprensione sul fatto che la comunicazione finale possa essere
veicolata da pacchetti di energia di luce, i fotoni.
Guarigioni
“Miracolose” - guarigione
quantica o non-locale (a
distanza)
Quando se parla di
guarigioni “miracolose”, in grado appunto di modificare la
realtà istantaneamente e a distanza, in genere la maggior parte di
noi ha una reazione di scetticismo o incredulità.
Il pilastro
fondamentale su cui si basa la guarigione a distanza, è che la
realtà materiale può essere in qualche modo influenzata da una
forza immateriale e sottile. In termini più precisi potremmo
intendere questa forza come energia.
In altre parole
potremmo dire che una magia, una guarigione o un miracolo, a tutti
gli effetti sono atti energetici.
Einstein ci spiega
come massa ed energia non sono concetti opposti ma sono due facce
della stessa medaglia: ovvero la massa che noi percepiamo come solida
e concreta non è nient’altro che energia.
Quella che noi
chiamiamo realtà materiale è semplicemente energia condensata.
Quando operiamo a
livello energetico possiamo quindi influire sulla materia, visto che
la materia e l’energia sono intrinsecamente connesse.
Se applichiamo
intenzionalmente la guarigione, sembra che possiamo influenzare il
corpo-mente e i campi di energia di altri individui, animali, piante
e persino dell’intero pianeta.
La guarigione
quantica o non-locale accantona la illusione della separatività, a
cui il nostro sistema percettivo tridimensionale ci dice di credere.
Se riusciamo a
cambiare le convinzioni che abbiamo su noi stessi, e in tal modo
cambiare l’energia che definisce il nostro campo energetico umano,
allora potremo cambiare l’impronta energetica alla quale si
conformano i nostri corpi.
Tutte le componenti
dell’essere umano, da quelle percepibili dai nostri sensi a quelle
meno note come anima e psiche, dialogano a livello sottile, quantico,
e tra loro c’è un continuo scambio di energia ed informazioni che
fa sì che l’uomo, se sta bene, rimanga in uno stato armonico.
Quando corpo, mente
e spirito rispondono in risonanza, si ristabilisce una integrità
olistica. Dispositivi di diagnosi medica come la PET (Tomografia ad
emissione di positroni), la MRI (l’imaging a risonanza magnetica),
la fMRI (La risonanza magnetica funzionale) spesso producono
risultati che consentono affermazioni sulla dimostrabilità di un
campo di energia umana che coesiste con il corpo fisico.
Le interazioni
fisiologiche delle tecniche di riequilibrio dello stress emozionale,
come la meditazione e l’autoipnosi, hanno profondi effetti sia
nella salute che nella malattia.
Il
Campo Intelligente
La fisica
quantistica ha permesso anche la scoperta di quello che viene
definito il cosiddetto campo quantico, cioè un campo intelligente
che lo stesso Planck definì come una forza che fa vibrare le
particelle atomiche e che tiene insieme quel minuscolo sistema solare
che è l’atomo.
Abbiamo compreso
quindi una verità straordinaria, ovvero che ogni cosa esistente
nell’universo è immersa ed è parte di questo campo intelligente
che tiene tutto unito e compatto e che mette in comunicazione ogni
parte con tutte le altre.
Noi stessi facciamo
parte del campo quantico e siamo composti di pura energia, siamo
tutti interconnessi in una grande rete quantica.
Quindi quella che
chiamiamo magia o miracolo non è altro che un’informazione, o per
così dire una forma di energia, che si propaga all’interno della
rete quantistica.
Nessuno sa veramente
come funziona la guarigione non locale, ma il legame empatico è un
aspetto importante. La teoria del caos descrive come la guarigione
“emergente” dipenda da principi non locali
dell’auto-organizzazione della natura stessa.
Dal caos “emerge”
un campo e influenza direttamente i campi di energia corpo-mente
dell’organismo. Crediamo che l’entrainment terapeutico,
presente nella situazione di guarigione, possa essere
intenzionalmente amplificato dalla mente, per mobilizzare il
processo di guarigione.
L’inconscio svolge
un ruolo in una guarigione del genere, perché tutti i modelli usati
durante la guarigione, si trovano negli archivi olografici del nostro
inconscio. Non è possibile differenziare la guarigione locale da
quella non locale. Tutta la guarigione è sostanzialmente in remoto
(a distanza), indipendentemente da quanta distanza ci sia tra il
guaritore e il paziente.
Presumiamo che un
dispositivo cibernetico diventi ora una terza messa a fuoco della
coscienza nei processi di guarigione, tradizionalmente visti come
implicanti solo la coscienza di due persone.
Da un punto di vista
spirituale, quando accade la guarigione, il processo avviene a un
livello di energia, dove tutta la coscienza è una. Di
conseguenza, per definizione, il dispositivo cibernetico ha la forma
di una coscienza eletttromagnetica che può anche manifestarsi a un
livello energetico dove tutta la coscienza è una.
Il fatto che la
guarigione non locale scateni emozioni e sia controversa, non
significa che dovremmo smettere di cercare una relazione più
profonda tra la psiche, la materia e i campi di energia umana.
Al contrario,
richiede che ci sia una ulteriore esplorazione e applicazione, con
mente e cuore aperti. Sebbene la ricerca sia importante, la scienza
occidentale è ossessionata dalla sciocca ripetizione di cercare i
più piccoli dati, escludendo tecniche e metodologie utili. Ci può
essere un modo per equilibrare che sia di buon senso e umano.
La guarigione non
locale, modulata da principi e metodologie della Dissonance
Resolution Meditation (DRM) e del feedback quantico (QBF), è
radicata in modelli che descrivono principi di non località di
irrilevanza spazio-temporale, quando si tratta di andare dalle
dimensioni della meccanica quantistica ai livelli più sottili dei
campi quantici, del subspazio quantico e della teoria delle stringhe.
Inoltre, con questa
teoria Einstein ci spiega chiaramente che anche lo spazio e il tempo
sono relativi, addirittura oggi – grazie alle nuove scoperte della
fisica quantistica – è stato dimostrato che passato, presente e
futuro non esistono realmente.
Esiste piuttosto un
eterno momento presente: si è dimostrato infatti che le particelle
possono viaggiare nel tempo e nello spazio in maniera simultanea è
completamente svincolate da ogni logica di spazio-tempo.
Questa teoria è
assolutamente aderente agli insegnamenti spirituali che ritroviamo
nei Veda, gli antichissimi testi sacri dell’induismo.
Insomma il mondo
quantico ha completamente rivoluzionato tutte le conoscenze che
avevamo e il nostro modo di pensare, offrendoci una visione più
ampia, quella delle infinite possibilità.
Ecco che in questa
ottica la magia o i miracoli assumono un senso molto più concreto è
meno astratto. L’impossibile diventa possibile e la magia, intesa
come evento soprannaturale, forse fa proprio parte della natura.
Allora diventano possibili anche i miracoli: una guarigione
miracolosa non è altro che un cambio di stato “quantico”.
Fonte: visioneolistica.it
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