giovedì 7 marzo 2019

La consapevolezza è il potere nascosto nel momento presente




Il Sé, dal punto di vista introspettivo, è considerato il nucleo della personalità, indicato col pronome di terza persona singolare per distinguerlo dall'ego, cioè dalla sua immagine riflessa nella quale la coscienza normalmente si identifica.
Wikipedia

Ma non provate a comprenderlo. Potete conoscerlo solo quando la mente è tranquilla. Quando siete presenti, quando la vostra attenzione è pienamente e intensamente nell’Adesso, l’Essere può essere sentito, ma non può mai essere compreso mentalmente” E. Tolle

La maggior parte delle persone è così completamente identificata con la voce nella testa, con quell’incessante flusso di pensiero involontario e compulsivo e con l’emozione che lo accompagna, che potremmo definirla posseduta dalla propria mente. Fino a che ne siete completamente inconsapevoli, credete che colui che pensa sia chi siete. Questa è la mente egoica. La chiamiamo egoica, perché vi è un senso del sé, dell’io (l’ego), in ogni pensiero, in ogni memoria, in ogni interpretazione, opinione, punto di vista, reazione, emozione. E, spiritualmente parlando, questa è l’inconsapevolezza.

Cos’è la realizzazione spirituale?
La realizzazione spirituale è vedere chiaramente che ciò che io percepisco, sperimento, penso o sento non è chi sono veramente, e che non posso trovare me stesso in tutte quelle cose che costantemente muoiono…
L’Essere non è solo oltre, ma anche profondamente dentro ogni forma come la sua più profonda, invisibile e indistruttibile essenza. Questo significa che è accessibile a ognuno di noi.

La mente vive nel tempo; passato e futuro si avvicendano nei pensieri facendoci perdere il presente. Secondo Tolle, la mente è uno strumento prezioso se però è utilizzata nel modo giusto: “il punto non è tanto che voi utilizzate la mente nel modo sbagliato, quanto che non la usate affatto, è la mente che vi usa…Questa è la malattia…L’inizio della libertà è la realizzazione che voi non siete l’entità che vi possiede, colui che pensa. Saperlo vi consente di osservare tale entità. Nel momento in cui cominciate a osservare colui che pensa, si attiva il più elevato livello di coscienza”.

Il nostro pensare, il contenuto della nostra mente, è ovviamente condizionato dal passato, dalla maniera in cui siamo stati educati, dalla nostra cultura, dalla situazione familiare e così via. Il nucleo centrale di tutta la nostra attività mentale consiste in pensieri ed emozioni ripetitivi, in schemi reattivi con i quali siamo fortemente identificati. Questa entità è l’ego stesso.
Quando diciamo ‘io’, non siamo noi ma è l’ego che parla. È costituito da pensiero ed emozione, con un insieme di memorie che identifichiamo come ‘me e la mia storia’, di ruoli abituali che interpretiamo senza neppure saperlo, di identificazioni collettive come nazionalità, religione, razza, classe sociale, fede politica.
l’emozione nasce nel punto d’incontro tra corpo e mente. È la reazione del corpo alla mente o, si potrebbe dire, un riflesso della mente nel corpo…
Più vi identificate con il pensiero, …con i vostri giudizi e interpretazioni,… più forte sarà la carica emozionale… se non riuscite a provare emozioni, prima o poi ne avrete esperienza a un livello puramente fisico, sotto forma di disturbo o di un sintomo… Prendete l’abitudine di chiedere a voi stessi: che cosa sta avvenendo dentro di me in questo istante?… Ma non analizzate, soltanto osservate… percepite l’energia dell’emozione”.

L’Ego - il “Falso sé”
Il termine Ego Tolle lo usa per indicare il “Falso sé”, cioè creato dall’identificazione inconsapevole con la mente. Per l’ego il momento presente quasi non esiste, solo il passato e il futuro sono importanti perché senza di essi non sa chi è.
Una delle vie più efficaci per andare al di là del vostro ego, ma anche per dissolvere l’ego collettivo umano, è proprio il non reagire all’ego degli altri.
Quando siete in uno stato non reattivo, vi rendete conto che non vi è nulla di personale e allora potete riconoscere un comportamento dell’altro come un moto dell’ego, come una espressione della disfunzione della collettività umana. A questo punto non vi è più nessuna compulsione a reagire. Non reagendo all’ego, spesso potrete permettere all’aspetto sano dell’altro di manifestarsi. Questa è la consapevolezza incondizionata che si appone al condizionamento.
Non reagire è forza e non debolezza.

L’ego comporta inconsapevolezza. La consapevolezza e l’ego non possono coesistere. Il vecchio schema mentale, o l’abitudine mentale, possono ancora sopravvivere, riapparire per un po’, perché vi sono dietro migliaia di anni di inconsapevolezza collettiva umana, ma ogni volta che viene riconosciuta si va indebolendo”

La consapevolezza è il potere che è nascosto nel momento presente. Ecco perché la possiamo chiamare Presenza. Il vero e ultimo obiettivo dell’esistenza umana, il vostro proposito, è portare quel potere in questo mondo. Solamente la presenza può liberarvi dall’ego, e voi potete soltanto essere presenti ‘Adesso’, non ieri e non domani. Solo la Presenza è in grado di sciogliere in voi il passato e trasformare così il vostro stato di coscienza.
L’emozione che sta dietro l’ego e che governa ogni sua attività è la paura. Paura di non essere nessuno, paura di non esistere, paura della morte.
La paura è il grande blocco che ci impedisce di uscire dalla gabbia, di aprire le ali per volare, di credere e sperimentare, ci tiene chiusi e sottomessi, senza l’entusiasmo necessario per accedere alle nostre risorse.
La paura è come una barriera invisibile che si interpone tra me e il mondo e, ancora di più, tra me e la vita, tra me e le mie risorse. La paura ci divide dal nostro potenziale.
La forza dell’amore è un grande antidoto alla paura

"La Realizzazione del Sé significa realizzare il nostro vero sé come il grande oceano dello Spirito, distruggendo l’illusione di essere questo piccolo Sé, questo piccolo nostro corpo umano e questa nostra piccola personalità. . . . " Paramhansa Yogananda


Fonte: Echart Tolle - Un Nuovo Mondo



venerdì 1 marzo 2019

Resiliência – A capacidade de elaborar, aceitar e superar traumas




Para algumas é fácil elaborar, aceitar e superar um momento difícil, para outras, o mesmo acontecimento pode traumatizar, paralisar, joga no fundo do poço.
A palavra-chave para explicar tamanha diferença no modo de viver a vida é resiliência.

A palavra, ou termo resiliência, provém do latim resiliens que significa voltar ao estado normal, isto é, depois de algo ou alguém sofrer uma mutação, emerge uma força natural que faz com que aquela pessoa, situação, ou mesmo algo da natureza, volte ao seu estado normal, ou seja, a sua condição de antes.

Portanto, a resiliência é a capacidade de um sistema – quer seja uma floresta, uma cidade ou uma economia – responder às mudanças e continuar a desenvolver-se. Envolve, por isso, tanto a capacidade de resistência como a de adaptação, bem como a capacidade de transformar choques e perturbações – como uma crise financeira ou alterações climáticas – em possibilidades de renovação e inovação. Compreende também a aprendizagem, a diversidade e, sobretudo, o reconhecimento de que os seres humanos e a natureza estão de tal modo interligados que devem ser encarados como um único sistema socioecológico.

O termo Resiliência na física se refere à capacidade de um material absorver grandes impactos de temperatura e pressão, podendo se deformar, mas voltando a sua forma original, sem danos.
Resiliência pessoal significa aceitar que todas as coisas são temporárias: a ideia de que uma determinada coisa na nossa vida é eterna faz com que nos sintamos bloqueados. A mudança é um processo que ocorre durante a nossa vida e por vezes é preciso colocá-la em perspectiva.

Na psicologia, resiliência é uma característica das pessoas capazes de reagir positivamente aos acontecimentos traumáticos da vida. É uma atitude mental que lida de forma favorável com as adversidades. É a capacidade de enfrentar e superar situações difíceis e sair delas fortalecido e transformado positivamente.

A pessoa resiliente não tapa o sol com a peneira e nem faz o jogo do contente como a menina Poliana. Em uma situação difícil como o luto, por exemplo, quem é resiliente sofre e se entristece com a perda, mas depois elabora e aceita a situação, se readapta e volta a investir na própria vida.

Encontramos presente a resiliência, na natureza, entre os animais e plantas.
A resiliência faz parte da vida mas também das ciências que cercam a vida.
Portanto, é a capacidade de sobrevivência de todo ser vivo e não apenas do ser humano, pois vemos quando acontecem acidentes ambientais, ou mesmo depredação do meio ambiente, a natureza ir aos poucos se recuperando através da capacidade de regeneração chamada resiliência.
Uma planta quando podada, ou mesmo esmagada, vai buscar nas suas “entranhas” essa capacidade para recompor e superar aquela agressão sofrida.
Assim, encontramos a resiliência não apenas no âmbito da psicologia, como é mais evidente, mas também na biologia e seus derivados, e a encontramos também em outras áreas pouco comuns nos estudos desse fenômeno, como, por exemplo, na física, na química e até na administração.

A resiliência funciona como um “anticorpo” na psique humana.
Em se tratando do ser humano, integrado no ecossistema, a resiliência vem em socorro de nossas fraquezas e nos fortalece quando achamos que não temos mais nenhuma força. Assim, em termos de psicologia, a resiliência é a capacidade que temos de lidar com os nossos problemas, vencendo os obstáculos e as pressões que sofremos constantemente, seja qual for à situação. Pressão nos relacionamentos sociais, como, por exemplo, no trabalho, na família, na comunidade e mesmo pressões criadas pela nossa própria cabeça. A resiliência é uma espécie de “anticorpo” contra esses “corpos” estranhos que agridem nossa vida e nos enfraquecem. Quando, num ato instintivo, tomamos a decisão acertada, nessa hora entrou em ação, sem que planejássemos, a resiliência.

Seja no âmbito biológico, ecológico, físico ou químico, administrativo ou psicológico, a resiliência é uma “ferramenta” que ajuda na sobrevivência e, no caso de pessoas, na tomada de decisão, sobretudo quando deparamos com um contexto onde conflitam a tensão e a vontade de vencer. Nessa hora, vem à capacidade de tomar decisões e essas decisões, por mais impensadas que elas sejam, propiciam forças para enfrentar as adversidades e os obstáculos que tencionam nossa capacidade.

Sendo assim, a resiliência de uma pessoa depende de uma combinação de fatores - como do meio social em que se vive, a comunidade (religiosa ou não), a família, a cultura, entre outros. e da interação de sistemas adaptativos complexos que propiciam as condições para enfrentarmos e superarmos os problemas e as adversidades da vida. O ser humano, integrado nesses fatores, recebe influência deles para confirmar a sua própria resiliência. Tudo isso influencia e desenvolve a resiliência, ou a capacidade de superar os obstáculos.

A movimentação do campo magnético do planeta exige reajustes nos sistemas de navegação
A Terra se desloca, e a harmonia dos elementos e das coisas é dada, a fim de criar uma confluência de equilíbrio. Tudo que acontece no planeta - o equilíbrio e as mudanças no ambiente - é apropriado e perfeito pois cria continuamente um novo equilíbrio.
O planeta e a humanidade são um único organismo vivo, e podem ser considerados como os diferentes níveis de consciência de uma grande entidade única: A Existência.
O Planeta Terra está passando por um processo evolutivo. O "mecanismo" que facilita esta evolução planetária é o ajuste do campo magnético do planeta.

Como resultado dessa mudança, todo mundo que usa uma bússola, mesmo que seja como um backup para sistemas modernos de navegação GPS, precisa estar consciente da mudança, fazer ajustes às mesmas ou obter gráficos atualizados para garantir que chegará aonde pretendem ir, sem erros, dizem as autoridades. Isso inclui pilotos, navegadores e até mesmo apenas andarilhos caminhantes.

Você pode acabar a poucos quilômetros ou a centenas de quilômetros de distância, do local em que voce gostaria de estar dependendo de quão distante você está indo”, disse Matthew Brock, um técnico da empresa Lauderdale Velocímetros e Bússolas, de Fort Lauderdale.
Embora a mudança magnética atual ainda tenha pouco impacto sobre a pessoa média e não apresenta perigo para a Terra em geral, já está custando às indústrias da aviação e da marinha milhões de dólares para modernizar, atualizar e modificar os seus sistemas de navegação, cartografia, mapas e gráficos.

O deslocamento do planeta pode melhorar a resiliência humana
Houve um enorme desenvolvimento humano no mundo, nos últimos 250 anos, com redução da pobreza e da fome, redução da mortalidade infantil e aumento da esperança de vida. Em geral, houve progresso humano devido ao deslocamento do planeta que está mudando a natureza humana e também poderá alterar a capacidade de resistência à poluição. e isso se deve ao melhoramento da resiliência humana.

Também irá moderar as coisas que criaram guerras como o ódio, o drama, a imaturidade e formas de pensar que não são claras. Tudo isso é parte da evolução que está começando a manifestar-se agora, e está começando a acontecer na humanidade. Afetará a nossa biologia, poderá nos dar o controle sobre a física, que muitos imaginaram ser possível, e sem qualquer efeito colateral.

Aparecerão invenções que serão benéficas e que irão criar para vocês coisas como água limpa, eletricidade e alimento. Esperem. Todas essas coisas são parte de um cenário que vem com uma consciência mais elevada e mais pura no planeta. Não se limita apenas às coisas espirituais, mas vai afetar tudo. A Mãe Natureza que pode aprender a limpar-se, um equilíbrio que é realizado através do campo criativo; se a Terra pode se mover e se deslocar com as mudanças ambientais que ocorrem ao longo do tempo, por que a sua biologia, a mais avançada na Terra, deve ser estática?”
Kryon

https://blogdopadrejosecarlospereira.ca
https://thoth3126.com.br/

domenica 24 febbraio 2019

Oscar 2019 - O que faz com que um filme seja digno de ganhar o Oscar?




Pensar que o Oscar de melhor filme deveria ir para o melhor filme seria pelo menos redutivo. Mas para colocar as mãos na estatueta, vale tudo: anúncios pagos elogiando o filme, eventos e DVDs para os membros da Academia, desfile por uma famosa avenida de Los Angeles com uma vaca e muito mais.

Para começar, na realidade ninguém sabe dizer o que faz com que um filme candidato ao oscar seja o melhor: é difícil duas pessoas chegarem a um acordo, muito menos quando se trata de oito mil (o número de pessoas que votam para o Oscar).
O certo é que um Oscar - além de fama e glória - traz vários benefícios econômicos e de imagem a quem ganha. Então, quem está por trás de um filme indicado ao Oscar, em particular para um Oscar de Melhor Filme, faz uma intensa atividade promocional para ganhar o prêmio. Em teoria, tem que convencer alguns milhares de profissionais do cinema de que seu filme é melhor que os outros. Na prática, porém, é um trabalho longo, complicado e caro.

A Estréia da Netflix
Este ano se falou muito da campanha de Netflix para tentar levar o filme Roma - do mexicano Alfonso Cuarón - a obter o Oscar de melhor filme: se ganhasse, seria o primeiro filme estrangeiro a obter o Oscar, além de ser o primeiro da Netflix.

A condição necessária para tentar ganhar um Oscar é ter um filme de certo tipo e de um certo nível. Roma é um filme em preto e branco, em espanhol, que conta uma história pessoal, mas também um pouco de política, com muitos atores não profissionais e uma protagonista mulher e não-branca: todas as caracteristicas que fazem de Roma um filme particular, talvez até não-convencional demais para poder ganhar o Oscar. Mas o filme foi criado, escrito, dirigido por Alfonso Cuarón: um cineasta muito popular, que já ganhou alguns Oscars, graças à Gravity.
Depois de apresentar Roma a festivais - por exemplo, em Veneza, onde ganhou o Leão de Ouro - e tê-lo mostrado em cinemas (assim ditam as regras do Oscar), Netflix percebeu que poderia ter grandes chances como pretendente ao Oscar mais importante, e, portanto, decidiu investir pesado.

«Para sua consideração» - estratégias de marketing
Em 30 de novembro de 2000, a DreamWorks fez uma sessão exclusiva do Gladiador, seguida de um “Q & A” (entrevista) com o diretor Ridley Scott, no mesmo teatro onde rola o Oscar. Em teoria, era para promover o lançamento do DVD do filme, mas vários convidados eram membros da Ampas (a Academia de Artes e Ciências Cinematográficas de Hollywood). Gladiador levou o prêmio máximo e desde então as Q & As viraram peças-chave nas campanhas.

Promover um filme para espectadores comuns é fácil mas convencer um pequeno nicho de pessoas que votam no Oscar é outra coisa. Precisa fazer publicidade mirada em revistas especializadas como a Variety ou o Hollywood Reporter. Para aqueles que lêem essas revistas muitas vezes acontece de ver publicidades que diz "For Your Consideration" ( "A’ sua atenção"). Servem para dizer aos membros daquele pequeno círculo de pessoas que fazem parte da Academy, e votam no Oscar, de considerarem aquele filme, vê-lo e, possivelmente, votar nele.
Além de publicidade em papel, há aquelas em outdoor. Netflix possui vários cartazes da Sunset Strip de Hollywood, e Los Angeles e nos últimos meses usou quase todos eles para fazer propaganda de Roma.

Lobbying – Vale tudo!
No entanto, a publicidade tradicional por si só não é suficiente. Para promover um filme para o Oscar é como uma campanha eleitoral: é preciso "criar uma narrativa", "contar uma história", "transmitir uma mensagem". Se possivel, deve fazer também com que histórias, mensagens e "narrativas" dos filmes oponentes sejam o menos interessante possível. Para fazer isso é preciso fazer relações públicas - organizar eventos, jantares, festas, exibições, de preferência com a participação de cineastas e atores - e, dentro dos limites permitidos, mimar os eleitores com presentes e atenções de vários tipos.
Se não for suficiente, espalhar boatos sobre seus rivais! Em 2009, um produtor de Quem Quer Ser um Milionário? teve que vir a público desmentir que havia explorado mão-de-obra infantil durante as filmagens.

Netflix entra em jogo
Roma é o primeiro filme da Netflix a ser indicado ao Oscar de melhor filme. E Netflix - que alguns cineastas e crítico ainda esnobam por fazer concorrencia ao cinema tradicional - está muito interessada em ganhar esse Oscar para mostrar que agora joga no campeonato principal, e pode, além do mais, também ganhar. Além disso, seria uma maneira de vingar-se daqueles cinemas que decidiram não mostrar Roma em suas salas, sabendo que logo depois estaria disponível online.

De modo mais geral, vencendo o Oscar de Melhor Filme, para Netflix iria se ativar um círculo virtuoso: ganhar prestígio, aumentar assinantes e convencer cada vez mais os cineastas, atores e atrizes do mais alto nível para trabalhar em seus filmes. Três ou quatro anos atrás, parecia que "fazer um filme com Netflix" e "fazer um filme para ganhar o Oscar" eram duas coisas quase antitéticas. Se Netflix ganhar o Oscar de Melhor Filme - e ainda mais com um filme estranho, de nicho e que espelha a personalidade do proprio autor - realmente mudaria a forma como ela é percebida na indústria.

Qual a estratégia da Netflix?
No verão de 2018 contratou Lisa Taback, considerada a melhor orquestradora de campanhas para a conquista de um prêmio Oscar.
Taback tem 55 anos e em sua carreira conseguiu o Oscar para cinco filmes: Shakespeare in Love, Chicago, O Artista, Discurso do Rei e Caso Spotlight, e colaborou por muitos anos com a Miramax, a produtora fundada pelos irmãos Weinstein, que foi considerado um fenômeno quando se tratava de ganhar o Oscar para seus filmes (por exemplo, ao medíocre Shakespeare in love, que bateu o super favorito "O Resgate do Soldado Ryan"). O filme protagonizado por Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes superou, contra todas as expetativas, “O Resgate do Soldado Ryan”, de Steven Spielberg, naquela que é considerada “a grande surpresa (ou injustiça) da história dos Óscares”.

Taback lidera uma equipe de cerca vinte pessoas que trabalham em atividades destinadas quase exclusivamente à vitoria dos prêmios, e dizem que, para os Oscars tenha recebido um budget de pelo menos US$ 25 milhões; cerca de duas vezes o custo de Roma. Como o New York Times escreveu, alguns falam de Taback como sendo "brilhante", e outros a chamam de "implacável".

O que Taback faz, na prática
Organizar eventos, é obvio, e com todo aquele dinheiro é relativamente simples. Mas talvez você não saiba que, para tentar ganhar um Oscar em fevereiro de 2019, já em agosto de 2018, Taback convidou alguns grandes nomes e cineastas de Hollywood para um "cocktail party", durante o qual algumas cenas de Roma foram exibidas. Taback também decidiu mandar para centenas de pessoas uma estratégica caixa de chocolates temáticos (mexicanos, com as palavras "!FELICES FIESTAS!") e um livro de mais de dois quilos, no valor de US$ 175, com fotografias do filme.
Do trabalho de Taback se poderia dizer que é um daqueles em que menos se fala dela mesma, melhor é. O ideal, do seu ponto de vista, é que se fale muito sobre o filme e pouco sobre ela, ou sobre todas as coisas que ela faz para se certificar de que se fala sobre o filme.

Por outro lado, todos os candidatos ao Oscar de melhor filme fazem algum tipo de campanha. Há também aqueles que dizem que sem uma campanha, independentemente da qualidade do filme, um filme não consegueria sequer estar entre os indicados ao Oscar. Em particular, neste ano, em que parece não haver um grande favorito, quase todos os filmes têm a chance de ganhar e fazem campanha, cada um tentando convencer os jurados e explicar por que seria ótimo se seu filme ganhasse o Oscar. No entanto, existem regras a serem seguidas: no caso do Oscar em 2019, existem nove páginas de regras muito específicas (que proíbem, por exemplo, chamar membros da Academia para promover seu próprio filme).

Alguns artistas já tentaram, no passado, fazer campanha, digamos, muito bizarras. Para promover Império dos Sonhos, em 2006, o cineasta David Lynch desfilou por uma famosa avenida de Los Angeles com uma vaca (!). O filme nada tinha a ver com os bovinos. Já James Franco gravou um vídeo cômico em 2011 com sua vovó xingando todo mundo que achou a cena da amputação em 127 Horas forte demais. E ele foi mesmo indicado!

Que Ganhe o melhor
Ninguém acha que um diretor especialista em fotografia ou uma talentosa atriz votem de certa forma por ter visto dois cartazes ou porque gostou dos chocolatinhos. E nem sequer é suficiente gastar dezenas de milhões de dólares para promover um filme, pra ganhar o Oscar: há dois anos, a Amazon concentrou-se muito em Manchester by the Sea e dizem que alguns anos antes foi investido muito dinheiro na The Social Network: os dois perderam. Ao mesmo tempo, se fosse inútil, a Netflix certamente teria usado essas dezenas de milhões de euros de outras formas. Tudo faz a mesma sopa.


Fonte; 
https://www.ilpost.it/

mercoledì 20 febbraio 2019

Misteriosi Continenti Entroterra! Legenda o Realtà?



"La verità si sottrae all'evidenza attraverso la sua inverosimilità". (Eraclito, 500 a.C.)

Per conoscere la verità completa, è necessario munirsi di un po' di coraggio e uscir dalla scatola 3D che ci siamo cacciati da eoni. Il mondo tridimensionale in cui viviamo e che ci propone sempre luoghi comuni, percezione distorta, conoscenze limitate e informazioni pilotate, oramai è troppo usurato.
C’è chi crede che il segreto dell’origine umana si trovi nelle profondità della Terra, nel nucleo stesso del nostro pianeta.
Studiosi ed esploratori continuano a scoprire siti archeologici in cui leggenda e realtà si incontrano. Questi ritrovamenti potrebbero essere delle prove che la storia del genere umano su questo pianeta, sia molto più profonda di quanto sappiamo attualmente!

A scuola ci hanno fatto studiare che sotto la crosta terrestre si trova uno strato solido, detto mantello litosferico, e un nucleo di materiale allo stato fuso che ritorna a essere solido nella sua parte più interna. Le conoscenze dirette dell’uomo si limitano però solo ai primi chilometri di crosta terrestre. Per le zone più profonde i dati ci sono stati forniti essenzialmente dagli studi sulla propagazione delle onde sismiche, ma in realtà abbiamo ben poche certezze sulla struttura dell’interno del nostro pianeta. Basti pensare che il buco più profondo che abbiamo potuto scavare fino ad oggi sia di soli 12/14 Km, realizzato dai sovietici negli Anni Settanta, nel nord della Russia. Mentre l’intero raggio terrestre è di ben 6378 Km!
Il paradosso è che siamo arrivati con le nostre sonde ai confini del sistema solare distante miliardi di chilometri, ma ancora non riusciamo a penetrare la Terra se non per pochi chilometri. La geofisica della Terra profonda resta, quindi, un campo d’indagine, inevitabilmente soggetta ai tentativi e alle incertezze.

Agartha ed El Dorado – Misteriosi Continenti Entroterra!
Antiche leggende precolombiane, nordiche e tibetane ci dicono che la terra al suo interno non è affatto piena, ma è cava e, addirittura, abitata. Da sempre risuonano i nomi di due continenti, Agartha ed El Dorado, in cui vivrebbero esseri più evoluti di noi, sia dal punto di vista tecnologico sia spirituale. Agartha ed El Dorado - sono comunicanti attraverso tunnel sotterranei, percorsi da mezzi scientificamente e tecnologicamente perfetti. El Dorado non è sorta dalla fervida immaginazione di qualche sognatore, non è frutto di fantasia, non è mito né simbolismo: El Dorado esiste realmente, quale fantascientifica città sotterranea, forgiata in oro purissimo ed è stata costruita ancora molto tempo prima della scomparsa di Atlantide.
Il primo scienziato ad affermare la probabile esistenza di un spazio vuoto, e quindi della Terra Cava, all’interno del pianeta fu Edmond Halley (1656-1742), il noto scopritore dell’omonima cometa.
Qualche anno dopo, un grande contributo a questa teoria venne apportato da John Cleves Symmes (1780-1829), che si offrì volontario per provare empiricamente la realtà del fenomeno, dichiarandosi pronto ad affrontare un viaggio verso il Polo Nord che, secondo lui, l’avrebbe condotto nella cavità della Terra.
Attualmente, nell'El Dorado, esistono una feconda collaborazione e un’imponente attività al fine di salvare il pianeta da una catastrofe nucleare. La "città d'oro" è una parte di quel paradiso terrestre, altro mitico luogo di biblica memoria, perduto dall'umanità, e ha vita propria, indipendente dalla vita di superficie, alimentata dall'energia di un sole centrale artificiale emanante luce dorata; essa si trova nel cuore del pianeta. Alcuni esploratori del nostro tempo narrarono di essersi imbattuti e addentrati in zone ricche di una vegetazione lussureggiante, con laghi e fiumi di acqua cristallina purissima, non certo polare, illuminate da una fulgida luce dorata proveniente da una fonte per loro sconosciuta e accarezzate da un clima mitissimo di eterna primavera. Naturalmente, i loro racconti furono presi per fantasie o allucinazioni. Mentre le popolazioni peruviane delle zone andine, narrano di incontrarsi periodicamente, da tempo immemorabile, con i Signori della Luce, di dialogare con loro chiamandoli Grandi Padri, di riceverli come ospiti di riguardo e, soprattutto, di sapere chi sono e da dove provengono. Si è parlato più e più volte di Uomini-Dei, di discendenti delle razze del passato, d’istruttori dell'umanità presenti in incognita sulla terra. Grazie alle rivelazioni di questi inviati speciali, istruttori del mondo, sappiamo che il popolo di El Dorado è composto, in maggioranza, di terrestri accuratamente scelti, viventi in fraterna comunione con abitanti di altri pianeti.

Testimonianze Incredibile!
Il norvegese Olaf Jansen, intorno al 1830 si avventurò su una barca da pesca con il padre verso Nord, fino a incontrare inspiegabilmente una zona dal clima mite e dalla vegetazione rigogliosa i cui abitanti lo avrebbero ospitato per circa due anni. Al suo ritorno in Norvegia, il racconto di questa esperienza gli costò ben 25 anni di manicomio.
Gli esploratori americani Frederick Cook e Robert A. Peary arrivarono fino al polo nord e si contesero il primato a cavallo del 1908-1909. I racconti concernenti le loro imprese, indipendenti l’una dall’altra, furono sorprendentemente simili: sia Cook sia Peary testimoniarono che una volta oltrepassati i 76 gradi di latitudine, i venti erano diventati improvvisamente caldi e si erano ritrovati davanti a una terra verde, in cui c’erano fiori colorati e buoi che pascolavano. Cook riuscì anche a scattare delle foto della misteriosa nuova terra, che però non furono più ritrovate. Nel libro dal titolo Alla scoperta della terra cava, l’autore Costantino Paglialunga scrive che nell’emisfero Nord ci sarebbe il continente Agartha, mentre nell’emisfero Sud si troverebbe Eldorado. Essi sarebbero popolati per lo più dai discendenti di Lemuria e Atlantide, le antiche civiltà che avrebbero popolato la terra molto prima della storia da noi comunemente conosciuta, i cui sopravvissuti, circa 12000 anni fa, si sarebbero rifugiati all’interno del pianeta, dopo immani cataclismi. Si suppone che le coordinazioni di tutte le strutture sociali siano affidate a scienziati fra i quali figura l'eminente fisico Ettore Majorana e altri suoi colleghi, scomparsi misteriosamente dalla superficie della terra. Con essi operano altri scienziati della confederazione interna, ai quali sarà affidato il compito, un domani, di dirigere e reggere l'evoluzione scientifica del pianeta.

Le testimonianze più sconvolgenti sono quelle dell’Ammiraglio americano Richiard E. Byrd che, con cinque spedizioni condotte dal 1929 al 1947, sorvolò con un aereo sia il polo nord sia il polo sud. Della sua ultima spedizione, l’Ammiraglio ci ha lasciato un diario – scomparso misteriosamente per molti anni e recentemente ritrovato – nel quale ci racconta che il 19 febbraio 1947, mentre sorvolava il polo nord con il suo assistente, non solo avrebbe raggiunto una zona in cui il paesaggio sottostante era inspiegabilmente verdeggiante e con una temperatura di circa 23 gradi, ma sarebbe atterrato, e avrebbe parlato a lungo con un esponente di questo popolo. Il Maestro – così lo definisce Byrd – gli avrebbe confermato che si trovava all’interno della terra e gli avrebbe espresso preoccupazione per l’uso dell’energia atomica fatto dai terrestri (solo due anni prima, infatti, erano esplose le bombe di Hiroshima e Nagasaki). Ha informato che la civiltà di superficie sarebbe andata incontro a una progressiva degenerazione e che gli Intraterrestri si sarebbero mostrati, al momento giusto, per aiutare l’umanità a evolversi e a recuperare la conoscenza perduta sul proprio passato...
La capitale di questo mondo sotterraneo sarebbe Telos, una città situata sotto il Monte Shasta in California, a soli due chilometri dalla superficie, che sarebbe popolata da circa 1 milione e mezzo di Lemuriani. Altra importante città sarebbe Posid, che si troverebbe sotto la regione del Mato Grosso in Brasile e che sarebbe abitata da 1,3 milioni di atlantidei. Sulla superficie terrestre, c’è una decina di accessi ad Agartha.
Secondo il ricercatore Ivan Sanderson, una di quelle si tratterebbe del Triangolo delle Bermuda, caratterizzato da vortici magnetici che fanno sparire, inspiegabilmente, navi e aerei. Ci sono anche il lago Titicaca in Perù e il Triangolo del Drago a sud-est del Giappone. Persino in Italia, ci sarebbe un importante luogo d’accesso alla Terra Cava, localizzato nel mar Adriatico, nella zona compresa tra il Gran Sasso, Pescara e Ancona.

                                     
Il diario di bordo dell’ammiraglio Richard Byrd
“Devo scrivere questo diario di nascosto e in assoluta segretezza. Riguarda il mio volo antartico del 19 Febbraio dell’anno 1947. Verrà un tempo in cui la razionalità degli uomini dovrà dissolversi nel nulla e si dovrà allora accettare l’ineluttabilità della Verità. Io non ho la libertà di diffondere la documentazione che segue, forse non vedrà mai la luce, ma devo comunque fare il mio dovere e riportarla qui con la speranza che un giorno tutti possano leggerla, in un mondo in cui l’egoismo e l’avidità di certi uomini non potranno più sopprimere la Verità”.

…”Il paesaggio circostante sembra livellato e normale. Avanti a noi avvistiamo ciò che sembra essere una città!!! È impossibile! L’aereo sembra leggero e stranamente galleggiante. I controlli si rifiutano di rispondere! Mio Dio!! Alla nostra destra e alla nostra sinistra ci sono apparecchi di uno strano tipo. Si avvicinano e qualcosa irradia da essi. Ora sono abbastanza vicini per vedere i loro stemmi. E’ uno strano simbolo. Dove siamo? Cosa è successo? Ancora una volta tiro decisamente i comandi. Non rispondono!!! Siamo tenuti saldamente da una sorta di invisibile morsa d’acciaio”.

…”La nostra radio gracchia e giunge una voce che parla in inglese con accento che sembra decisamente nordico o tedesco! Il messaggio è: – Benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio. Vi faremo atterrare esattamente fra sette minuti. Rilassatevi, Ammiraglio, siete in buone mani. – Mi rendo conto che i motori del nostro aereo sono spenti. L’apparecchio è sotto uno strano controllo ed ora vira da sé”.

…”Riceviamo un altro messaggio radio. Stiamo per cominciare la procedura di atterraggio, ed in breve l’aereo vibra leggermente cominciando a scendere come sorretto da un enorme, invisibile ascensore”.

… “Ecco dunque la mia ultima annotazione in questo diario singolare. Concludendo, devo affermare che ho doverosamente mantenuto segreto questo argomento, come ordinatomi, durante tutti questi anni. Ho fatto questo contro ogni mio principio di integrità morale. Ora sento avvicinarsi la grande notte e questo segreto non morirà con me, ma, come ogni verità, trionferà. Questa è la sola speranza per il genere umano. Ho visto la verità ed essa ha rinvigorito il mio spirito donandomi la libertà! Ho fatto il mio dovere nei riguardi del mostruoso complesso industriale militare. Ora la lunga notte comincia ad avvicinarsi, ma ci sarà un epilogo. Come la lunga notte dell’Antartico termina, così il sole brillante della verità sorgerà di nuovo, e coloro che appartengono alle tenebre periranno alla sua luce…
Perché io ho visto “quella Terra oltre il Polo, quel Centro del Grande Ignoto”.

E se questa teoria-leggenda della terra cava fosse vera?
Nei tempi antichi qualcuno sostenne che era la terra a girare intorno al sole non viceversa... un altro sostenne che la terra era sferica invece che piatta... furono presi per pazzi, ma poi si scoprì che avevano ragione... E se questa teoria-leggenda della terra cava fosse vera?

La sola domanda che rimane è sul perché, se tutto questo fosse vero, la scienza non avrebbe rivelato una simile realtà? Gli esploratori, di per sé, hanno intuito e verificato la realtà di un mito appartenente a molte tradizioni culturali e spirituali della Terra. Anche per quanto riguarda l’esistenza di una civiltà interna alla Terra, è stato eretto un muro di silenzio da parte dei governanti di questo mondo, ma, ciononostante, la verità sta finalmente venendo a galla. (Nibiru200)



martedì 12 febbraio 2019

Mudanças Climáticas - A Inversão dos Pólos Magnéticos já começou?




Em uma matéria no Scientific American, os cientistas alertam: “A Terra se prepara para mais um inversão de seus polos magnéticos que pode acontecer em menos de 100 anos, e os resultados poderão ser devastadores

Os pesquisadores apontam várias razões que levaram a crer que a próxima mudança no magnetismo dos polos poderá ocorrer em breve. O campo magnético da Terra estaria em torno de 10% mais fraco se comparado aos registros de 175 anos atrás, o que significaria que o fenômeno estaria próximo de ocorrer.

Os polos magnéticos estão se movendo de maneira bastante rápida.
Ao estudar a magnetosfera terrestre – a área em redor do planeta controlada pelo seu campo magnético - os cientistas descobriram que este campo se mantém em constante movimento.
A cada ano é registrada uma mudança de cerca de 50 quilômetros em direção à Sibéria.

Os polos magnéticos do nosso planeta resultam dos metais líquidos existentes no núcleo da Terra. Quando essas substâncias começam a se movimentar em direções diferentes, podem gerar um impacto de grandes proporções no campo magnético do planeta.

O campo magnético terrestre tem sido estudado nos últimos 170 anos – o correspondente a 1-15% do tempo que uma inversão polar pode demorar. Deste modo, Forsyth acredita que "de momento não conseguimos determinar com precisão quando o campo magnético da Terra poderá virar".

Reversão nos polos magnéticos bastante atrasada
Para os cientistas, o argumento mais significativo para justificar essa tendência seria de que a reversão nos polos magnéticos estaria bastante atrasada. Esse fenômeno ocorre, em média, a cada 200 mil ou 300 mil anos, e a última inversão completa ocorreu há cerca de 780 mil anos.

Desde então, o planeta teve diversas vezes as chamadas "excursões" geomagnéticas, que não acarretam mudanças permanentes nos polos magnéticos, mas resultam em desvios temporários, com a ocorrência de reversões completas, mas de curto prazo.

O pesquisador Jürgen Matzka, do Instituto de Ciências Ambientais e da Terra em Potsdam, afirmou que essas excursões ocorrem com frequência dez vezes maior do que anteriormente. Segundo afirma, essas ocorrências são, a princípio, indistinguíveis das verdadeiras mudanças nos polos.

O campo magnético do Planeta
O núcleo da Terra gera um campo magnético que atua como um "campo protetor" contra ventos solares e radiações capazes de danificar o planeta.
Este campo estende-se durante milhares de quilômetros no espaço e o seu magnetismo afeta tudo o que se passa na terra.
Um grupo de cientistas descobriu que este campo enfraqueceu cerca de 15% ao longo dos últimos 200 anos. E isso, defendem, pode ser sinal de que os polos magnéticos terrestres estão prestes a inverter-se.

Efeitos do processo de inversão
Apesar de alguns pesquisadores acharem que essas reversões não representam qualquer ameaça à humanidade, os especialistas alertam que poderão gerar falhas nos satélites que orbitam a Terra. Esse risco, porém, não chega a ser uma novidade, pois o enfraquecimento do campo magnético terrestre já deixa os satélites mais vulneráveis aos danos provocados pela radiação solar e a partículas lançadas pelo Sol.
Contudo, conforme explicaram alguns cientistas, o processo de inversão demora muitos anos para ocorrer, isso quando não acaba sendo “abortado” no meio do caminho. Um dos efeitos mais dramáticos seria o forte enfraquecimento do campo magnético um pouco antes da troca, o que tornaria a Terra mais vulnerável à radiação resultante de eventuais tempestades solares.

Entre as catástrofes mais mencionadas está o deslocamento dos continentes, a ocorrência de violentos terremotos, a extinção de milhares de espécies e o acentuado câmbio climático. O qual hoje já começamos a sentir.

Esta inversão poderá significar a entrada de "correntes devastadoras de partículas do sol, raios cósmicos galácticos, um maior número de raios ultravioleta-B graças a uma camada de ozono danificada pela radiação" na atmosfera terrestre, que podem prejudicar, os seres vivos, afirma a jornalista científica Alanna Mitchell no seu relatório na plataforma Undark.

Segundo Daniel Baker, diretor do Laboratory for Atmospheric and Space Physics, na University of Colorado Boulder, parte do planeta poderá ficar mesmo "inabitável" durante a inversão, explica no mesmo relatório.

A boa notícia: Menor Magnetismo, mais rápido será a manifestação de nossos desejos.
Como somos filhos da Terra, qualquer mudança nos afeta diretamente..
Gregg Braden, autor conhecido mundialmente por sua dedicação em assuntos sobre a inversão polar magnética, sendo reconhecido como um pioneiro na ponte entre a ciência, espiritualidade e o mundo real, formula precisamente a relação entre o magnetismo da terra e a velocidade com que os nossos pensamentos são manifestados nesta ilusão. Segundo Braden, quanto maior o magnetismo, demora muito mais tempo para que aquilo que pensamos e sentimos seja manifestado em nossa realidade. Portanto, quanto menor o magnetismo, menor será o tempo de nos encontrarmos com a manifestação de nossos desejos.
Nossa consciência estaria diretamente ligada com a natureza, inclusive com o magnetismo, já que tudo é energia.

De qualquer forma, não existe motivo para pânico. Além de todos os estudos assegurando que o mundo não vai acabar por causa disso, a humanidade terá milhares de anos para se ajustar às possíveis consequências do processo.


Fonte:
http://visao.sapo.pt/actualidade/

https://g1.globo.com/ciencia-e-saude

martedì 5 febbraio 2019

O Grande Código de Isaías, escondido por 2000 anos, revela o poder que a humanidade ainda não conhece!




A nova física indica veementemente que estamos todos conectados de forma holística, em um domínio compartilhado que é mais sutil que o nível físico, o qual chamamos sub-espaço (subspace), campo zero, vazio flutuante, ou campo escalar. Se usarmos esse campo intencionalmente, é possível influenciar a mente-corpo e os campos de energia de outros indivíduos, animais, plantas e até mesmo do planeta inteiro.

Quando corpo, mente e espírito respondem em ressonância, uma integridade holística é restaurada.
Vivemos em um universo de vibrações e nossos corpos são feitos de vibrações de energia que emanamos constantemente.
A ciência mostrou, através da física quântica, que estamos todos conectados através da nossa vibração. Experiências científicas mostraram que nosso DNA muda com as freqüências produzidas por nossos sentimentos e emoções, ou seja, vibrações. Isso ilustra uma nova forma de energia que conecta toda a criação. Esta poderosa energia, parece ser uma Rede Estreitamente Tecida que conecta TODA a matéria e, ao mesmo tempo, podemos influenciar essencialmente esta rede de criação por meio de nossas VIBRAÇÕES. Os experimentos comprovaram, também, que as freqüências energéticas mais altas, que são as do Amor, impactam no ambiente, de uma forma material, produzindo transformações não só em nosso DNA, mas no ambiente que nos cerca. Isto tem um profundo significa: possuímos muito mais poder do que imaginamos.

Nas mãos da humanidade está contido um poder enorme, esperando para ser usado...
Todos nós já ouvimos falar desse “poder” que possuimos, principalmente através da Biblia, mas essa afirmação quase nunca passou de citações que entusiasmavam mas não convenciam.
Tudo começou com a descoberta de um antigo manuscrito, o Grande Código Isaías, e outros textos Essênios, nas Cavernas de Qnram, no Mar Morto, em 1946.

Atribuído ao profeta Isaías, parece ter sido escrito ha mais de 2000 anos, e descreve tudo aquilo que a ciência quântica começou a compreender só poucos anos atrás, ou seja, a existência de muitos futuros possíveis para cada momento de nossas vidas e que, na maioria das vezes, escolhemos inconscientemente. Cada um desses futuros encontra-se em estado de repouso, esperando ser despertado com as nossas decisões feitas no presente. O Código Isaías descreve com precisão essas possibilidades, numa linguagem que só agora começamos entender. Isaías descreve a ciência que nos ensina como escolher o tipo de futuro que queremos experimentar.

A partir da declaração do manuscrito, com exemplos simples e claros, Greg Bradd nos refere que existe uma tecnologia muito usada nos tempos antigos, que foi dispersa no quarto século, como resultado do desaparecimento e destruição de livros raros ou relegados às escolas mistéricas, mas que agora, após a descoberta dos Manuscritos do Mar Morto, estão reaparecendo. É uma tecnologia muito simples, conhecida universalmente com o nome de "Oração". Aplicando corretamente, é possível obter coisas extraordinárias, além da imaginação humana.

Um modelo "perdido" de oração, que é quântico!
Os manuscritos achados no Mar Morto, é de uma importância considerável para a humanidade dormente, que até os dias de hoje, muitos ainda vivem à mercê de forças espirituais aleatórias, entregando o poder de seu destino nas mãos de qualquer outro ser, menos a si mesma. Nos mostram que nas mãos da humanidade se encerra um enorme poder, à espera de ser utilizado mas que ainda não conhecemos. Explica como podemos escolher qual futuro desejamos experimentar, em sã consciência, revelando as chaves sobre o nosso papel como criadores de nossa reallidade. Entre estas chaves encontram-se as instruções de um modelo “perdido” de oração, que a ciência quântica moderna sugere como o poder de curar nossos corpos, trazer paz duradoura no mundo e, até mesmo, prevenir as grandes tragédias climaticas que a humanidade poderia enfrentar.

Em que consiste essa tecnologia da oração e em que bases se apoia para que seja eficiente?
Gregg Braden diz que estamos sendo levados a aceitar a possibilidade de que existe um NOVO campo de energia acessível e que o nosso DNA se comunica com os fótons por meio deste campo. A chave para obter um resultado, entre os muitos possíveis já existentes, reside em nossa habilidade para sentir que nossa escolha já foi criada e está já acontecendo. Vendo a oração deste modo, como «sentimento», nos leva a encontrar a qualidade do pensamento e da emoção que produz tal sentimento: viver como se o fruto de nossa prece já estivesse a caminho.

A partir desta perspectiva, nossa oração, baseada nos sentimentos, deixa de ser “algo por obter” e se converte em “acessar” o resultado desejado, que já está criado. Com as palavras de seu tempo, os Essênios – os primeiros suspeitados de serem os responsáveis da conservação do conhecimento originário - nos lembram que toda oração já foi atendida. Qualquer resultado que possamos imaginar e cada possibilidade que sejamos capazes de conceber, é um aspecto da criação que já foi criado e existe no presente em um estado “adormecido” de possibilidades. Dessa forma, o futuro não é deterministicamente estabelecido, mas pode ser, também, alterado.
Os essênios tinham uma visão holística da vida e, justamente por isso, consideravam os desequilíbrios da terra como um espelho dos desequilíbrios do corpo físico do homem. Mesmo as catástrofes naturais, as mudanças climáticas, são espelhos de grandes mudanças que estão ocorrendo na consciência humana.

Hugh Everett III, um físico da Universidade de Princeton, estudou a possibilidade de universos paralelos, chamando de "ponto de escolha", o momento em que se pode sobrepor um efeito sobre outro no decorrer de um evento.
O ponto de escolha é a possibilidade da abertura de um vácuo, de uma ponte que permite mudar o caminho, passando para um outro resultado que se encontra em outro caminho paralelo: em síntese, é algo que nos permite dar um salto quântico de uma seqüência de efeitos já experimentada a uma nova seqüência com um êxito diferente. É como se a mesma história fosse escrita, prevendo finais diferentes: em um certo ponto, nos encontramos em uma bifurcação que nos permite obter um resultado ao invés de um outro.

O fato que nossa concentração possa focar um acontecimento em vez de outro, também é consonante com as descobertas da nova física, que admite que o experimento, ou mesmo a simples observação do cientista, modifica a realidade; o importante é que a diferença exista e isso nos leva a acreditar que, se hoje, em nosso presente pudermos introduzir até mesmo uma pequena mudança, poderemos escapar ao efeito das profecias negativas.
Parece que, usando o pensamento, o sentimento e a emoção unidos em nossa oração, podemos atrair os pontos de escolha e mudar os resultados esperados. Tudo isso, no final, leva à conclusão de que existe uma conexão profunda entre nossos pensamentos coletivos, nossos sentimentos e nossas expectativas e a realidade externa. Esse modo de pensar era inerente à visão da vida dos essênios,
como observado nos Evangelhos Essênios de 2.500 anos atras, que refletem a ideia de que eventos externos são um reflexo de nossas crenças internas mais profundas. O que desejamos deve ser realizado simultaneamente no pensamento, no sentimento e no corpo.

As três chaves importantes para conseguir o que você quer:
O PENSAMENTO deve ser o sistema de orientação que direciona nossas emoções. O pensamento, mesmo sob a forma de imaginação, determina onde direcionar atenção e emoção.
EMOÇÃO é a energia que nos faz ir na direção desejada, é a "fonte de poder". Para Braden, nos extremos existem apenas duas emoções: o amor e a sua falta, muitas vezes identificada como medo. Logo, se você não está no Amor, você está no medo. E o medo atrai sempre aquilo que se teme.
SENTIMENTO é a união de pensamento e emoção; de fato, para experimentar um sentimento, precisamos ter uma ideia e uma emoção. Então, o sentimento "é a chave da oração, porque a criação responde ao mundo do sentimento humano."

Então, primeiro é importante entender e estar ciente dos pensamentos e emoções representados por nossos sentimentos, porque às vezes expressamos pensamentos que fundamentam emoções diferentes do que afirmamos, e assim, acabamos por realizar efeitos indesejáveis, ou fazemos de formas que a nossa Oração não funcione. Os pensamentos, em si mesmos, podem transportar certas expectativas, permanecendo potenciais desejos, mas são inertes se não forem acompanhados pelo poder da emoção. Muitas vezes, porém, a emoção que acompanha um desejo, caminha na direção oposta ao nosso desejo, mas não somos conscientes.
Se, por exemplo, desejo uma melhor saúde, sob o pensamento de melhora está introduzido o medo da doença, da pouca saúde que se tem, e essa emoção capacita exatamente o que se teme: a doença. Mesmo ao nível do pensamento, dizendo, "melhora", implicitamente me focalizo em "não suficiente", e se pensamos de não haver o suficiente, inconscientemente nos sentimos infelizes, ansiosos.

Lembremo-nos das palavras do Evangelho: "Quem quiser, pois, salvar a sua vida, perdê-la-á." Isso pode significar que, qualquer um que tenta se defender daquilo que pode prejudicar a sua vida, acaba focando a atenção justamente sobre o que se quer evitar, atraindo-o.
Braden diz que "nós mergulhamos na possibilidade da criação, um sentimento em forma de imagem, que é a parte da energia suficiente para desenvolver uma nova possibilidade. A chave deste sistema, no entanto, é que a criação restitui exatamente o que nossa imagem mostrou”.
A imagem mostra a sopa de criação, onde colocamos a nossa atenção. A emoção que ligamos à imagem, atrai a possibilidade da manifestação desta imagem.
Quando "nós não queremos algo - uma emoção baseada no medo -. nosso medo, na verdade, alimenta o que nós dizemos de não querer".

Eu não devo ter medo. O medo mata a mente. O medo é a pequena morte que traz consigo a aniquilação total. Olharei diretamente no rosto do medo. Permitirei que ele me pise e me atravesse. E quando tiver passado, abrirei meu olho interior e escrutarei seu caminho. Para onde o medo for, lá não haverá mais nada. Apenas eu, estarei lá. (Do filme Dune)

Fonte: Gregg Bradden - Efeito Isaías

                                   Trailer - Deus é Quantico e está no DNA Revelações







martedì 29 gennaio 2019

Siamo l’obiettivo diretto di un universo appositamente calibrato per favorire la vita




La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza”(Albert Einstein).

Un astrofisico di Harvard ricorda che c’è una ragione per guardare in alto. E consolarsi.

Gli astrofisici hanno un messaggio consolante per l’umanità: “Siete più importanti di quanto pensiate”

Tutte le osservazioni condotte finora… propongono un’idea comune: l’umanità non è affatto mediocre”. Sembra che potremmo addirittura avere uno scopo cosmico. Siamo dunque grati per gli straordinari doni della vita e della consapevolezza che abbiamo di noi, e riconosciamo l’avvincente dimostrazione che l’umanità e il pianeta in cui abita, la Terra, sono un qualcosa di raro e cosmicamente prezioso. E dovremmo agire di conseguenza”, ha scritto recentemente Howard A. Smith in un editoriale sul Washington Post. “

Smith è docente al Dipartimento di Astronomia della Harvard University e astrofisico al Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Il pendolo cosmologico, scrive, è oscillato dalla visione della Terra come centro dell’universo e degli umani come esseri “speciali” fino al ritenerci “cosmicamente insignificanti”, in seguito alla rivoluzione copernicana, per poi tornare a convenire sul ruolo unico che abbiamo nell’universo.

"Oggi, la distruzione del pianeta a cui stiamo assistendo evidenzia in tutta la sua drammaticità, gli aspetti della morte. La cancellazione del cielo in molte metropoli del mondo, dovuta all'inquinamento ambientale -e non solo - è il simbolo concreto della morte. Una società che cancella il cielo è votata all'estinzione."

"La conoscenza ci fa capire che noi siamo parte del mondo, e che il rispetto di tutti gli esseri viventi e del mondo coincide con il rispetto di noi stessi e della vita. Il danno fatto agli altri e all'ambiente coincide con il danno che noi ci procuriamo. Noi apparteniamo al mondo. Dobbiamo riacquistare questo senso di appartenenza per ampliare la nostra coscienza e ridare senso alla nostra esistenza, sconfiggendo così la morte." (L’Universo è un sogno)

In un numero infinito di universi, viviamo proprio in quello che ha i valori adeguati.
L’esempio più estremo è la creazione del Big Bang: persino un cambiamento infinitesimale al valore esplosivo della sua espansione pregiudicherebbe l’esistenza della vita. Le ricorrenti risposte degli scienziati offrono una soluzione speculativa: in un numero infinito di universi noi stiamo vivendo proprio in quello che ha i valori adeguati. Ma filosofi moderni come Thomas Nagel e fisici quantistici all’avanguardia come John Wheeler sostengono invece che gli esseri intelligenti debbano in qualche modo avere uno scopo per e in questo cosmo così curiosamente ordinati.

Secondo Smith le opinioni di alcuni scienziati famosi – come Stephen Hawking, che una volta ha detto “il genere umano non è che una schiuma chimica su un pianeta di modeste dimensioni” – sono inutilmente pessimiste. Le stelle ci raccontano una storia diversa, ed è incoraggiante.

Il cosiddetto fine-tuning, è la constatazione -grazie alla scienza moderna- che le costanti fondamentali della natura appaiono appositamente e finemente calibrate in modo che nell’Universo venisse alla luce la vita umana autocosciente, cioè noi.

E’ una sensazione che porta molti fisici, astronomi e matematici ad interrogarsi nuovamente sulla “specialità” della Terra, rispetto al resto dell’Universo conosciuto, su un’origine voluta da una Intelligenza rispetto al caos, alle fortuite coincidenze, alla “schiuma chimica” di Hawking.

Siamo davvero cosmicamente speciali
«Cerchiamo di riflettere su una benedizione, un dono dell’astronomia moderna: come vediamo noi stessi. Uno sguardo obiettivo alle scoperte più drammatiche dell’astronomia suggerisce che sembriamo essere davvero cosmicamente speciali, forse addirittura unici, almeno per quanto siamo in grado di conoscere. L’universo, lungi dall’essere una raccolta di incidenti casuali, sembra essere stupendamente perfetto e messo a punto per favorire la vita. I punti di forza delle quattro forze che operano nell’universo -gravità, elettromagnetismo e le interazioni nucleari forti e deboli-, per esempio, hanno valori significativamente adatti per la vita, tanto che se avessero avuto una piccola percentuale diversa, noi non saremmo qui. L’esempio più estremo è il Big bang: anche un cambiamento infinitesimale del valore di tale esplosione avrebbe precluso la vita».
Alan Smith

Siamo l’obiettivo diretto di un universo appositamente calibrato”.
Nessuno mette in dubbio tale constatazione, tuttavia alcuni studiosi tentano nuovamente di sminuire la nostra importanza dicendo che siamo semplicemente parte di un Multiverso, all’interno del quale vi sono senz’altro migliaia di altri pianeti e di esseri intelligenti. Lo ha accennato lo stesso astrofisico statunitense:

L'autoCoscienza dell'UniVerso e' la proprietà intrinseca che Egli possiede di generare al suo interno una qualche forma di vita intelligente, in grado di effettuare osservazioni. In sostanza, questa proprieta' esprime quelle che e' stata definita come la "formulazione forte" del Princìpio Antropico. Questo principio e' sempre piu' considerato come l'unica spiegazione possibile in relazione agli "strani numeri dell'UniVerso" o coincidenze cosmologiche.

In sintesi, le costanti di natura hanno certi valori raffinatissimi, non casuali, proprio perche' solo tali valori avrebbero consentito la formazione della vita intelligente. By Ferdinando Catalano.


Fonte: https://www.uccronline.it/
http://www.mednat.org/


sabato 26 gennaio 2019

Os astrofísicos têm uma mensagem consoladora para a humanidade: "Você é mais importante do que pensa"




"A coisa mais linda que podemos experimentar é o mistério; é a fonte de toda arte e de toda ciência verdadeiras "(Albert Einstein).

Um astrofísico de Harvard lembra que há uma boa razão para se olhar para cima. E consolar-se.

"Todas as observações feitas até agora... propõem uma ideia comum: a humanidade não é nada medíocre". Parece que podemos até ter um propósito cósmico. Somos, portanto, gratos pelas extraordinárias dádivas da vida e da consciência que temos de nós, e reconhecemos a convincente demonstração de que a humanidade e o planeta em que vivemos, a Terra, são algo raro e cosmicamente precioso. E devemos agir de acordo", escreveu recentemente Howard A. Smith, em um editorial no Washington Post.

Smith é professor no Departamento de Astronomia da Harvard University e astrofísico do Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. O pêndulo cosmológica, escreve ele, é oscilado pela visão da Terra como o centro do universo, e dos humanos como seres "especiais", ao ponto de nos considerarmos "cosmicamente insignificantes", depois da revolução copernicana, retornando em seguida a convergir ao papel único que temos no universo.

"Hoje, a destruição do planeta que estamos testemunhando, evidencia em todo o seu drama, os aspectos da morte. O cancelamento do céu em muitas metrópoles do mundo, devido à poluição ambiental - e não apenas - é o símbolo concreto da morte. Uma sociedade que cancela o céu é fadada à extinção ".

"O conhecimento nos faz entender que somos parte do mundo, e que o respeito de todos os seres vivos e do mundo, coincide com o respeito de nós mesmos e da vida. Os danos causados ​​aos outros e ao meio ambiente, coincidem com os danos que nós mesmos nos proporcionamos. Nós pertencemos ao mundo. Devemos readquirir este senso de pertinência, a fim de ampliar nossa consciência e novamente dar sentido à nossa existência, derrotando, assim, a morte ". (O Universo é um sonho)

Num número infinito de universos, vivemos precisamente naquele que tem os valores adequados.
O exemplo mais extremo é a criação do Big Bang: mesmo uma mudança infinitesimal no valor explosivo de sua expansão, prejudicaria a existência da vida.
As respostas recorrentes dos cientistas oferecem uma solução especulativa: em um número infinito de universos, estamos vivendo precisamente naquele que tem valores adequados. Mas os filósofos modernos, como Thomas Nagel e os físicos quânticos de vanguarda, como John Wheeler, argumentam, em vez disso, que os seres inteligentes devem, de alguma forma, ter um propósito neste cosmo – e para este cosmo – assim tão curiosamente ordenado.

De acordo com Smith, as opiniões de alguns cientistas famosos - como Stephen Hawking, que uma vez disse que "a raça humana não é nada além de uma espuma química em um planeta de pequena dimensão" - são desnecessariamente pessimistas. As estrelas nos contam uma história diferente e é encorajadora.

O chamado fine-tuning, é a constatação - graças à ciência moderna - de que as constantes fundamentais da natureza aparecem propositalmente e finamente calibradas de modo que, no Universo, viesse à luz a vida humana autoconsciente, ou seja, Nós.

É um sentimento que leva muitos físicos, astrônomos e matemáticos a questionar mais uma vez sobre a “especialidade” da Terra, comparando com o resto do Universo conhecido, sobre uma origem pretendida por uma inteligência, ao invés do caos, coincidências fortuitas, ou a "espuma química” de Hawking.

Somos realmente cosmicamente especiais
"Tentemos refletir como uma bênção, um presente da astronomia moderna: como vemos a nós mesmos. Um exame objetivo às descobertas mais dramáticas da astronomia sugere que parecemos ser verdadeiramente cosmicamente especiais, talvez até mesmo únicos, pelo menos tanto quanto somos capazes de conhecer. O universo, longe de ser uma coleção de incidentes casuais, parece ser maravilhosamente perfeito e ajustado para favorecer a vida. Os pontos fortes das quatro forças em ação no universo - gravidade, eletromagnetismo e as interações nucleares fortes e fracas -, por exemplo, têm valores significativamente adequado para a vida, tanto que se tivesse havido uma pequena percentagem diferente, não estaríamos aqui . O exemplo mais extremo é o Big Bang: mesmo uma mudança infinitesimal no valor dessa explosão, teria impedido a vida ”.
Alan Smith

"Somos o objetivo direto de um universo especialmente calibrado".
Ninguém duvida dessa descoberta, mas alguns estudiosos tentam novamente diminuir nossa importância, dizendo que somos simplesmente parte de um Multiverso, dentro do qual certamente existem milhares de outros planetas e seres inteligentes. O mesmo astrofísico americano mencionou:

A autoconsciência do Universo é a propriedade intrínseca que ele possui para gerar no seu interior alguma forma de vida inteligente, capaz de realizar observações. Em essência, essa propriedade expressa foi definida como a "formulação forte" do Princípio Antrópico. Este princípio é cada vez mais considerado como a única explicação possível em relação aos "números estranhos do Universo" ou às coincidências cosmológicas.
Em resumo, as constantes da natureza têm certos valores muito refinados, não aleatórios, precisamente porque somente tais valores teriam permitido a formação de vida inteligente. (F. Catalano)

Fonte: https://www.uccronline.it/
http://www.mednat.org/