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martedì 29 gennaio 2019

Siamo l’obiettivo diretto di un universo appositamente calibrato per favorire la vita




La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza”(Albert Einstein).

Un astrofisico di Harvard ricorda che c’è una ragione per guardare in alto. E consolarsi.

Gli astrofisici hanno un messaggio consolante per l’umanità: “Siete più importanti di quanto pensiate”

Tutte le osservazioni condotte finora… propongono un’idea comune: l’umanità non è affatto mediocre”. Sembra che potremmo addirittura avere uno scopo cosmico. Siamo dunque grati per gli straordinari doni della vita e della consapevolezza che abbiamo di noi, e riconosciamo l’avvincente dimostrazione che l’umanità e il pianeta in cui abita, la Terra, sono un qualcosa di raro e cosmicamente prezioso. E dovremmo agire di conseguenza”, ha scritto recentemente Howard A. Smith in un editoriale sul Washington Post. “

Smith è docente al Dipartimento di Astronomia della Harvard University e astrofisico al Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Il pendolo cosmologico, scrive, è oscillato dalla visione della Terra come centro dell’universo e degli umani come esseri “speciali” fino al ritenerci “cosmicamente insignificanti”, in seguito alla rivoluzione copernicana, per poi tornare a convenire sul ruolo unico che abbiamo nell’universo.

"Oggi, la distruzione del pianeta a cui stiamo assistendo evidenzia in tutta la sua drammaticità, gli aspetti della morte. La cancellazione del cielo in molte metropoli del mondo, dovuta all'inquinamento ambientale -e non solo - è il simbolo concreto della morte. Una società che cancella il cielo è votata all'estinzione."

"La conoscenza ci fa capire che noi siamo parte del mondo, e che il rispetto di tutti gli esseri viventi e del mondo coincide con il rispetto di noi stessi e della vita. Il danno fatto agli altri e all'ambiente coincide con il danno che noi ci procuriamo. Noi apparteniamo al mondo. Dobbiamo riacquistare questo senso di appartenenza per ampliare la nostra coscienza e ridare senso alla nostra esistenza, sconfiggendo così la morte." (L’Universo è un sogno)

In un numero infinito di universi, viviamo proprio in quello che ha i valori adeguati.
L’esempio più estremo è la creazione del Big Bang: persino un cambiamento infinitesimale al valore esplosivo della sua espansione pregiudicherebbe l’esistenza della vita. Le ricorrenti risposte degli scienziati offrono una soluzione speculativa: in un numero infinito di universi noi stiamo vivendo proprio in quello che ha i valori adeguati. Ma filosofi moderni come Thomas Nagel e fisici quantistici all’avanguardia come John Wheeler sostengono invece che gli esseri intelligenti debbano in qualche modo avere uno scopo per e in questo cosmo così curiosamente ordinati.

Secondo Smith le opinioni di alcuni scienziati famosi – come Stephen Hawking, che una volta ha detto “il genere umano non è che una schiuma chimica su un pianeta di modeste dimensioni” – sono inutilmente pessimiste. Le stelle ci raccontano una storia diversa, ed è incoraggiante.

Il cosiddetto fine-tuning, è la constatazione -grazie alla scienza moderna- che le costanti fondamentali della natura appaiono appositamente e finemente calibrate in modo che nell’Universo venisse alla luce la vita umana autocosciente, cioè noi.

E’ una sensazione che porta molti fisici, astronomi e matematici ad interrogarsi nuovamente sulla “specialità” della Terra, rispetto al resto dell’Universo conosciuto, su un’origine voluta da una Intelligenza rispetto al caos, alle fortuite coincidenze, alla “schiuma chimica” di Hawking.

Siamo davvero cosmicamente speciali
«Cerchiamo di riflettere su una benedizione, un dono dell’astronomia moderna: come vediamo noi stessi. Uno sguardo obiettivo alle scoperte più drammatiche dell’astronomia suggerisce che sembriamo essere davvero cosmicamente speciali, forse addirittura unici, almeno per quanto siamo in grado di conoscere. L’universo, lungi dall’essere una raccolta di incidenti casuali, sembra essere stupendamente perfetto e messo a punto per favorire la vita. I punti di forza delle quattro forze che operano nell’universo -gravità, elettromagnetismo e le interazioni nucleari forti e deboli-, per esempio, hanno valori significativamente adatti per la vita, tanto che se avessero avuto una piccola percentuale diversa, noi non saremmo qui. L’esempio più estremo è il Big bang: anche un cambiamento infinitesimale del valore di tale esplosione avrebbe precluso la vita».
Alan Smith

Siamo l’obiettivo diretto di un universo appositamente calibrato”.
Nessuno mette in dubbio tale constatazione, tuttavia alcuni studiosi tentano nuovamente di sminuire la nostra importanza dicendo che siamo semplicemente parte di un Multiverso, all’interno del quale vi sono senz’altro migliaia di altri pianeti e di esseri intelligenti. Lo ha accennato lo stesso astrofisico statunitense:

L'autoCoscienza dell'UniVerso e' la proprietà intrinseca che Egli possiede di generare al suo interno una qualche forma di vita intelligente, in grado di effettuare osservazioni. In sostanza, questa proprieta' esprime quelle che e' stata definita come la "formulazione forte" del Princìpio Antropico. Questo principio e' sempre piu' considerato come l'unica spiegazione possibile in relazione agli "strani numeri dell'UniVerso" o coincidenze cosmologiche.

In sintesi, le costanti di natura hanno certi valori raffinatissimi, non casuali, proprio perche' solo tali valori avrebbero consentito la formazione della vita intelligente. By Ferdinando Catalano.


Fonte: https://www.uccronline.it/
http://www.mednat.org/


martedì 17 luglio 2018

L’Universo ha iniziato senza Big Bang!


L’Universo non è cominciato con un sussurro, ma con un botto! O almeno, questo è ciò che ci viene raccontato di solito: l’Universo, e tutto ciò che contiene, hanno cominciato a esistere al momento del Big Bang. Lo spazio, il tempo e tutta la materia e l’energia all’interno iniziarono da un singolo punto, per poi espandersi e raffreddarsi, dando origine nel corso di miliardi di anni ad atomi, stelle, galassie e ammassi di galassie, sparsi lungo i miliardi di anni luce che compongono l’Universo osservabile. È un’immagine bella e convincente, che spiega molto di ciò che vediamo, dalla presente struttura su vasta scala dei duemila miliardi di galassie dell’Universo alla radiazione residua che permea tutto l’esistente. Purtroppo è anche sbagliata e gli scienziati lo sanno da quasi 40 anni.

L’idea del Big Bang fu elaborata inizialmente negli anni ‘20 e ‘30. Guardando alle galassie distanti abbiamo scoperto qualcosa di insolito: più lontano si trovano da noi, più velocemente sembrano allontanarsi. Secondo le previsioni della Relatività Generale di Einstein, un Universo statico sarebbe instabile dal punto di vista gravitazionale: se il tessuto dello spazio-tempo obbedisse a queste leggi, tutto dovrebbe allontanarsi reciprocamente oppure collassare. L’osservazione di questa apparente recessione ci ha insegnato che l’Universo è tuttora in espansione e che, se le cose si allontanano con il passar del tempo, significa che nel passato remoto erano più vicine.
Un Universo in espansione non significa solo che le cose si allontanano con il passar del tempo, ma anche che la luce esistente nell’Universo aumenta di lunghezza d’onda se ci spostiamo in avanti nel tempo. Dato che la lunghezza d’onda determina l’energia (un’onda più corta implica più energia), ciò significa che l’Universo si raffredda nel tempo e che pertanto le cose erano più calde in passato. 

Retrocedendo a sufficienza si giunge a un momento in cui tutto era così caldo che non potevano formarsi neanche gli atomi neutri. Se questa ricostruzione è corretta, dovremmo vedere un barlume residuo di radiazione, in tutte le direzioni, che si è raffreddato a solo qualche grado sopra lo zero assoluto. La scoperta della Radiazione Cosmica di Fondo nel 1964 da parte di Arno Penzias e Bob Wilson è stata la straordinaria conferma del Big Bang.

Forte la tentazione, quindi, di continuare a retrocedere nel tempo, a quando l’Universo era ancora più caldo, più denso e più compatto. Continuando ad andare indietro, si troverà un momento in cui le temperature erano troppo elevate perché si formassero i nuclei atomici: la radiazione era così calda da spezzare qualsiasi legame protone-neutrone; un momento in cui potevano formarsi spontaneamente coppie di materia e antimateria: l’Universo era così energetico da far creare spontaneamente coppie di particelle e antiparticelle; un momento in cui i singoli protoni e neutroni si frammentavano in un plasma di quark e gluoni: temperature e densità erano così elevate che l’Universo era più denso dell’interno di un nucleo atomico.

E infine, un momento in cui densità e temperatura salivano a valori infiniti, dato che tutta la materia e l’energia dell’Universo erano contenuti in un singolo punto: una singolarità.
Questo punto finale assoluto – la singolarità che rappresenta il collasso delle leggi della fisica – viene considerato inoltre l’origine dello spazio e del tempo. Era questa l’idea centrale del Big Bang.

Ovviamente, tutto è stato confermato come vero tranne l’ultimo punto! In laboratorio abbiamo creato dei plasma di quark e gluoni; abbiamo creato coppie di materia-antimateria; abbiamo calcolato quali e quanti elementi leggeri dovrebbero formarsi nelle prime fasi dell’Universo, abbiamo effettuato le misurazioni e riscontrato che coincidono con le previsioni del Big Bang. Muovendoci in avanti, abbiamo misurato le fluttuazioni nella Radiazione Cosmica di Fondo, vedendo in che modo si formano e crescono le strutture dei legami gravitazionali, come stelle e galassie. Ovunque guardiamo troviamo un’eccezionale coincidenza tra teoria e osservazioni. La teoria del Big Bang sembrava vincente.

Tranne, però, che in alcuni aspetti. Tre cose specifiche che ci si aspetterebbe dal Big Bang non sono successe. Vediamole nel dettaglio.
L’Universo non presenta diverse temperature in differenti direzioni, anche se un’area vasta miliardi di anni luce verso un’unica direzione non avrebbe mai avuto tempo (a partire dal Big Bang) di interagire o scambiare informazioni con un’area estesa per miliardi di anni luce nella direzione opposta.

L’Universo non possiede una curvatura spaziale misurabile che sia diversa da zero, anche se un Universo perfettamente piatto spazialmente richiede un equilibrio perfetto tra l’iniziale espansione e la densità di materia e radiazione.

L’Universo non presenta alcun residuo dell’esistenza di energia ultra-elevata risalente ai primi tempi della sua esistenza, anche se le temperature create da tali residui avrebbero dovuto manifestarsi in un Universo arbitrariamente caldo.

Considerando questi problemi, i teorici hanno cominciato a pensare alle alternative a una singolarità per il Big Bang e a cosa potrebbe ricreare quello stato caldo, denso, in espansione e raffreddamento, evitando tali problemi. Nel dicembre del 1979, Alan Guth trovò una soluzione.

Invece di uno stato arbitrariamente caldo e denso, l’Universo potrebbe avere avuto inizio da uno stato in cui non erano presenti affatto materia, radiazione, antimateria, neutrini e particelle. Tutta l’energia presente nell’Universo sarebbe invece racchiusa nel tessuto dello spazio stesso: una forma di energia del vuoto, che fa espandere l’Universo a una velocità esponenziale. In questo stato cosmico le fluttuazioni quantiche esistono comunque quindi, con l’espandersi dello spazio si sarebbero espanse in tutto l’Universo, creando regioni con densità energetiche leggermente superiori o leggermente inferiori alla media. E infine, quando questa fase dell’Universo – il periodo dell’inflazione – giunse al termine, tale energia sarebbe stata convertita in materia e radiazione, creando quello stato caldo e denso sinonimo del Big Bang.

Quest’idea fu ritenuta attraente ma fantasiosa. C’era comunque un modo per metterla alla prova. Si trattava di misurare le fluttuazioni nel bagliore residuo del Big Bang e di vedere se esibivano un andamento coerente con le previsioni dell’inflazione. Inoltre tali fluttuazioni avrebbero dovuto essere abbastanza piccole perché l’Universo non potesse mai raggiungere le temperature necessarie per creare residui ad alta energia e molto più piccole delle temperature e densità in cui lo spazio e il tempo emergerebbero da una singolarità. Dagli anni ‘90 a oggi abbiamo misurato tali fluttuazioni riscontrando proprio quanto previsto.


La conclusione è ineludibile: il Big Bang è accaduto di sicuro, ma non lo si può far risalire fino a uno stato arbitrariamente caldo e denso. Invece, il primissimo Universo attraversò un periodo in cui tutta l’energia che sarebbe finita nella materia e nella radiazione presenti oggi era racchiusa nel tessuto dello spazio stesso. Tale periodo, detto Inflazione Cosmica, giunse a una fine e diede luogo al Big Bang, ma non creò mai uno stato arbitrariamente caldo e denso, né creò una singolarità. Quello che successe prima dell’Inflazione – o se l’Inflazione fosse eterna nel passato – è ancora un punto di domanda, ma una cosa è certa: il Big Bang non è stato l’inizio dell’Universo!




lunedì 29 gennaio 2018

Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio!



“Noi siamo un organo del cosmo, non siamo separati. Se la forza di gravità della terra sparisse, noi non potremmo più camminare, il sangue non circolerebbe; vuol dire che la forza di gravità è un organo della nostra motricità.
L’aria è un organo del nostro polmone e del nostro sangue, senza l’aria il nostro polmone non funziona, funziona solo con l’altra parte del nostro organo che è l’aria. Il sole è una parte di noi, i centri regolatori della temperatura sono in rapporto con il sole. Non siamo separati dall’universo, siamo un organo vivo insieme, con l’universo. L’organo più importante che noi abbiamo sono le altre persone. La gente non si rende conto che se non c’è l’interazione con le altre persone noi non esistiamo. L’organo più importante per noi è la specie umana.
Il futuro dipende esclusivamente dalla possibilità che si realizzi una trasformazione all’interno della nostra coscienza, scoprendo in noi stessi l’energia pura di connessione alla vita.
Per l’umanità credo che sia giunto il momento di risvegliarsi in una vera unione con gli altri, con il cuore, e con il Cosmo perché possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita e diventare Cittadini Galattici, quale siamo.” Rolando Toro

Attraverso il collegamento che vive dentro di ogni essere umano che cammina sulla terra, siamo in linea diretta con la stessa forza che genera tutto, dagli atomi e dalle stelle al DNA della vita!
Il nostro potere di fare ciò è dormiente fino a che non lo svegliamo. La chiave per svegliare tale stupefacente forza è che dobbiamo optare per una piccola variante nel modo in cui ci vediamo nel mondo.

Con un piccolo spostamento di percezione possiamo toccare con mano la forza più potente dell'universo per affrontare persino le situazioni che appaiono impossibili. Accade quando ci permettiamo un nuovo modo di vedere il nostro ruolo nell'universo. Quel “piccolo spostamento” di cui abbiamo bisogno è vederci come componente del mondo piuttosto che separati da esso. Il modo per convincersi che siamo veramente parte di ogni cosa che vediamo e sperimentiamo sta nel comprendere come siamo connessi e che cosa significa tale connessione.
Attraverso il collegamento che unisce tutte le cose, quella “sostanza” che costituisce l'universo - onde e particelle di energia - sembra fare cose che infrangono le leggi di tempo e di spazio come li conosciamo oggi attraverso la fisica convenzionale. Dal DNA dei nostri corpi, agli atomi di tutto il resto, le cose in natura sembrano condividere informazioni più velocemente di come Albert Einstein aveva predetto, dicendo che niente avrebbe mai potuto viaggiare più veloce della luce.” Gregg Braden

Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio che credevamo fosse reale.

La sincronicità della conoscenza vi libera dalla sincronicità di ogni programma.
Il trucco è conoscere quale è quale.
È la ri-connessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo.

La “trasformazione” della
Matrice (i programmatori della coscienza di massa) e la trasformazione dell’Unità, procedono insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto: un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione?
La trasformazione della Matrice ha a che vedere con il cambiamento del gioco, la trasformazione dell’Unità ha a che vedere con il mettere fine al gioco, così come ne siamo venuti a conoscenza.

L'amore non è ciò che si pensa. È un'energia informativa che permea l'intero universo, è profonda ed è reale. Quando veniamo trasformati da paura in amore, allora inviamo quella energia al computer centrale della Matrice e ne riscriviamo il programma.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.

L’Energia subentra al senso della realtà e quando sapiamo di essere l’Unità, ed esprimiamo quella conoscenza, diveniamo l’essenza dell’Uno. Questo è tutto ciò che dobbiamo fare per trasformarci da limitazione a ogni Possibilità. L’equilibrio dell’Unità elimina i pensieri e le emozioni sbilanciati e stimola le particelle del regno olografico a vibrare sempre più velocemente, finché non c’è più alcuna vibrazione. Questo bilancerà l’ologramma del corpo di coloro che si connettono a essa, li sanerà e porrà fine al processo di invecchiamento che vede così tanta gente finire la propria vita fisica nel dolore e nell’infermità.

L’equilibrio dell’Unità colmerà inoltre le lacune nella struttura della nostra realtà collettiva chiamate interspazi. Gli interspazi sono un sintomo della frammentazione e non possono esistere all’interno di una condizione armonica. In questo modo, insieme all’enorme aumento della possibilità di vedere oltre il velo della “luce visibile”, così tanto di ciò che era rimasto nascosto, si presenta alla nostra vista cosciente. Mentre la frequenza aumenta, la nostra relazione con il “tempo” illusorio si modifica, e coloro che seguono il flusso della trasformazione sperimentano il trascorrere del “tempo” in modo sempre più rapido. L’Unità è sempre stata lì, ma adesso la si può nuovamente percepire e, per quelli che stanno liberando se stessi dal programma, si fa sentire il richiamo verso “casa”.

Da un programma a un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre.
Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere
Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.

Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata.
Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
Quando guardate il mondo sapendo di essere l’
Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
L
Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe di meno? L’Uno condannerebbe le preferenze sessuali? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una Religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da un’illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L’Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “Passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte” , quando la morte non esiste?
La risposta è sempre NO, perché sono tutte illusioni. E allora, perché mai noi facciamo queste cose, dal momento che noi siamo l’Uno? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.

Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che Siamo Tutto Ciò Che È.

Abbiamo vissuto una falsa identità, un falso nome che non siamo noi.
Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e ri-valutare quello che pensiamo di essere.
Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni. E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.
Come faccio a saperlo? Semplice. Non c’è nient’altro.

Fonte: David Icke "L'Amore Infinito è l'unica verità - Tutto il resto è illusione"


sabato 14 febbraio 2015

Il Mistero dell’Energia Oscura dell’Universo


Negli ultimi decenni si è scoperto che esiste una materia oscura nell’Universo che tende a far restringere il cosmo per effetto della gravità. E c’è anche una misteriosa energia oscura, che tende a farlo espandere sempre più rapidamente. In effetti, questa materia oscura domina le forze gravitazionali di tutto l'universo.

Si sa che quasi un quarto, approssimativamente, di tutta la materia nell'universo, è costituito di sostanza invisibile e cioè, non assorbe, non emette e non interagisce con lo spettro elettromagnetico, che è ciò che si utilizza per rilevare le cose. E il restante? E’ composto, appunto, di quella sostanza misteriosa chiamata energia oscura che gli scienziati fino a oggi non sa che cavolo sia.

Secondo gli studiosi, la materia oscura e l'energia oscura insieme, occupano il 96% del cosmo e sono due degli ingredienti base del nostro universo. Ma rimane un vero mistero poiché non possono essere misurate direttamente. Eppure, la loro influenza è immensa. 
Ma se non si vede, come si sa che c’è?

 

Il maestro del magnetismo Kryon - getta un po' di luce su queste "oscure" e misteriose aree dell'Universo... molto interessante e che può farci riflettere!


Kryon: "Il Reticolo Cosmico, è il comune denominatore della sorgente energetica unificata dell’universo. Un particolare tipo di energia che è un fenomeno. E’ qualcosa molto comune che circonda tutti, tuttavia è così misterioso che pochi ne sono a conoscenza. Comun denominatore - significa che tutte le cose emanano dal Reticolo Cosmico. E’ difficile definirlo con una sola frase, e vi elencheremo man mano le sue molteplici caratteristiche.

Il Reticolo Cosmico è ovunque. Si trova in tutto l’universo. Tutto ciò che si vede e non si vede lo contiene. Dalla più minuscola particella della vostra fisica, dalla nube elettronica in poi, il Reticolo Cosmico è presente. Chi di voi si occupa di fisica inizierà a comprendere e a riconoscere questo principio, e la cosa inizierà ad avere senso. E’ l’energia più grande mai concepita. Comprende l’intero universo e oltre. Non c’è luogo immaginabile, quale che sia la sua dimensione, in cui il Reticolo non sia presente ed è forse, ciò che si potrebbe chiamare la coscienza di Dio. Tuttavia è qualcosa di fisico, è energia e contiene amore cosciente. E’ la parte mancante dell’energia che state cercando da così tanto tempo. E’ l’energia dell’amore. E’ l’energia dello Spirito. E’ l’energia dell’universo.

Stiamo, quindi, dicendo che pervade ogni cosa e comprende tutte le dimensioni. La distanza non esiste per il Reticolo Cosmico. L’area più lontana del Reticolo sa esattamente cosa sta facendo l’area che è in questa stanza. Quella parte che sta tra le cellule della vostra biologia, che abbiamo chiamato amore, sa cosa sta accadendo a 11 miliardi di anni luce da qui! Il Reticolo Cosmico non ha tempo, e di questo parleremo fra un attimo.

Ci sono già tracce del Reticolo Cosmico, e vi diremo come cercarle. I vostri astronomi guardano dalla Terra come se avessero un solo occhio. Non hanno ancora una visione veramente stereoscopica e chiara di ciò che circonda il vostro pianeta. Guardano invece dalla Terra con un occhio chiuso, manca ancora una percezione profonda. Perciò, non avete ancora visto le strisce di oscurità. Questa è una caratteristica del Reticolo Cosmico osservabile ogni volta che si vuole. E’ come osservare, di notte, il cielo stellato e vedere che tra i numerosi gruppi di stelle ci sono come delle strette “superstrade” di nulla, dal disegno netto.

Verrà il tempo in cui sarete in grado di posare i vostri “occhi” e i vostri telescopi su luoghi molti diversi e lontani, e ciò che vedrete saranno delle strade apparentemente nere tra gruppi di materia stellare. Appariranno dritte linee di oscurità, che danno all’universo una direzione - gli danno simmetria - creando mistero sulla possibilità di una tal cosa: strade apparentemente fatte di nulla tra i vari raggruppamenti. Fateci caso. Succederà.

Il Reticolo Cosmico non ha luce visibile, anche se è l’essenza della luce. L’energia del Reticolo è in un equilibrio NULLO, e ora ve ne parleremo. L’energia è in uno stato di equilibrio chiamato equilibrio nullo, in cui la polarità delle sue più potenti caratteristiche è in equilibrio sullo zero. L’energia "nulla" ha un potere fantastico, ma nel suo comune stato di riposo sembra essere "nulla" per via dell’equilibrio zero. Vedete, è quando la polarità si sbilancia che viene rilasciata la potenza. I vostri astronomi hanno osservato l’universo e il cosmo con i loro sistemi di misurarne l’energia, e guardano i cieli e ne misurano l’energia complessiva. Ciò che hanno notato, con una certa frustrazione, è che è presente molto meno materia e luce rispetto all’energia misurata. Miei cari, ciò che essi stanno osservando è energia vuota. E’ il Reticolo Cosmico che stanno misurando. L’energia del Reticolo Cosmico è ovunque, e quando avrò concluso questo messaggio, saprete cosa la innesca e com’è utilizzata. Saprete come reagisce ad altra energia, e saprete perché esiste.

Questa incredibile energia attiva in forma nulla se fosse misurata, vi apparirebbe come zero, eppure questo Reticolo è potente in TUTTI i punti e in TUTTE le zone. Ne abbiamo parlato riferendoci alle piccolissime particelle dell’atomo. Quando abbiamo parlato della distanza del nucleo dalla nube elettronica, parlavamo del principio del Reticolo Cosmico. Quando vi abbiamo dato la formula in atto della distanza degli elementi della nube elettronica dal nucleo, parlavamo dell’interazione energetica del Reticolo Cosmico. Quando abbiamo parlato dell’attività dei raggigamma a 11 miliardi di anni luce da qui, parlavamo del Reticolo Cosmico. Dalla cosa più grande a quella più piccola, questa sorgente di energia è immensa, ed è in stato di quiete. E’ solo quando viene interpellata e destabilizzata in modi ben precisi che rilascia potenza. Il Reticolo Cosmico è il comun denominatore e lo stabilizzatore di tutta l’energia e la materia in qualunque luogo. E quando la sua fisica sarà nota a voi, vi si rivelerà tutta una serie di cose – e, non solo a livello della comunicazione, ci sarà un potere illimitato ovunque – POTERE ILLIMITATO!

L’energia del Reticolo
L’energia del Reticolo risponde al TEMPO. Ecco un’altra cosa per i vostri scienziati: quando scoprite un evento nell’universo che sapete avere il potenziale di un’alterazione temporale, fate caso a come si curva la sua energia fisica visibile. Tutto nell’universo sembra ruotare, non è vero? Secondo le leggi della fisica, alcune particelle rotanti dovrebbero essere ad angolo retto rispetto al senso di rotazione. Altre dovrebbero essere perpendicolari. Osservate però quelle che non sono né in un modo né nell’altro! Perché sono quelle che seguono la simmetria del Reticolo Cosmico. Sono quelle che “puntano” verso l’energia che segue lo schema del Reticolo, e stiamo parlando di eventi come la comparsa nell’universo di buchi neri ed altri fenomeni che sembrano emettere enormi flussi di energia. Cercate quei flussi che puntano in una direzione simile, ma che non necessariamente si allineano fisicamente al senso di rotazione dell’oggetto che li crea (come invece potreste aspettarvi). I vostri scienziati si chiederanno: Perché è così? Poi, quindi, ipotizzeranno l’esistenza di un’altra forza che allinea questo “orientamento”, come un gigantesco magnete cosmico. Vedono l’energia puntare e piegarsi alla simmetria del Reticolo Cosmico.

Voi già sapete che il tempo è relativo. Ve lo hanno detto i vostri scienziati, e noi vi diciamo che questo fatto particolare svolgerà un ruolo importante nella conoscenza delle caratteristiche del Reticolo Cosmico. Miei cari, le cose spirituali su questo pianeta sono collegate al Reticolo. Lo schema temporale nel quale vi trovate ora, alla fine cambierà, ma è collegato al Reticolo Cosmico. Vi abbiamo detto che l’energia di questo comun denominatore cosmico è legata al tempo, e ora vi diciamo che il tempo sta cambiando anche per voi. Che cosa pensate significhi? Ve lo dirò. Significa che il Reticolo Cosmico risponde alla coscienza umana!

Il Reticolo Cosmico NON si trova nel tempo dell’adesso: si trova nel tempo nullo. Il tempo nullo, è il tempo che corrisponde allo zero, mentre il tempo dell’adesso si muove in cerchio. Il Reticolo Cosmico è in uno stato di costante equilibrio, e in questa energia equilibrata è potenzialmente pronto a ricevere uno input per il rilascio di energia, e questo input, è a disposizione della coscienza umana. “Vede” tutto il TEMPO come zero – immobile - anche se in questa energia esistono molti schemi temporali. Ecco perché, a prescindere dallo schema temporale della vostra realtà, la comunicazione tra tutte le entità che conoscono il Reticolo è istantanea. Questo concetto è di difficile comprensione per voi, poiché ancora non credete nemmeno che esistano molti schemi temporali quando, attraverso i vostri strumenti, osservate la “
fisica dell’impossibile” visibile nel cosmo.

Reticolo Cosmico è ciò che permette il meccanismo della co-creazione, della sincronicità, di ciò che abbiamo chiamato amore, contiene il meccanismo che permette la realizzazione dei miracoli sul pianeta. Risponde alla fisica - risponde alla coscienza. Così, si comincia a vedere la stretta unione di quello che è stato posto nell’universo per voi.
Il Reticolo, quindi, non è Dio. E’ uno degli STRUMENTI più potenti dello Spirito esistenti oggi, e contiene gran parte di ciò che avete chiamato magia inspiegabile – il modo di fare di Dio. Siete sconvolti dal fatto che lo Spirito utilizza quella fisica che ha creato per rendere possibile il funzionamento delle cose? Perché creare degli strumenti e poi ignorarli? No. Questo vi rivela COME lo Spirito opera nel cosmo.

Così, vi diciamo come funziona. Ma non è tutto, perché il Reticolo Cosmico ora risponde a un qualcosa cui non ha mai risposto prima d’ora sul vostro pianeta. Si crea energia, e il tempo si modifica - tutto tramite l’intenzione Umana. Non c’è potere più grande nell’universo dell’INTENZIONE UMANA e dell’AMORE. Oggi, finalmente lo correliamo e identifichiamo con la fisica dell’amore!

Altre due leggi 
La capacità di osservare dei modelli quantici porterà a una seconda importante scoperta della fisica: la scoperta di altre due leggi. Queste leggi, come vi abbiamo detto, sono la forza debole e forte multidimensionali. Queste porteranno le leggi della fisica conosciute a sei (al momento ne avete quattro) e introdurranno il concetto di leggi multidimensionali. Queste due leggi mancanti daranno inizio alla spiegazione di quel che oggi è un mistero: l’energia mancante del cosmo. Sarà anche l’inizio della comprensione di una spiritualità nella fisica.
Queste due nuove leggi spiegheranno completamente l’energia che vedete nell’Universo e nella vostra galassia. Ora vi darò alcune informazioni che non abbiamo mai veramente spiegato prima. Voi avete la tendenza a utilizzare i termini Universo e galassia come sinonimi, ma non lo sono. La fisica della vostra galassia non è necessariamente la fisica di tutte le galassie. Il mio consiglio, quindi, è di circoscrivere ciò che conoscete e il vostro studio alla vostra galassia. Credetemi, c’è tantissimo da osservare in essa!

A cosa vi porteranno le altre due leggi? Innanzitutto a una spiegazione di cosa sia la materia oscura presente nella vastità dello spazio. L’energia multidimensionale è potente, ma non si conforma a dei modelli lineari. In passato, la materia oscura era vista come una grandissima energia [in base all’azione che aveva sulle cose intorno], ma è stata erroneamente etichettata come facente parte del sistema 4D newtoniano, cosa che non è. Non è un sistema non-lineare che fa parte di una fisica multidimensionale. L’elemento multidimensionale dell’atomo non è stato ancora compreso. Lì vi è energia, una straordinaria energia, e il suo riconoscimento spiegherà ciò che gli astronomi osservano nello spazio come materia oscura.
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