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mercoledì 20 gennaio 2021

“Hic et Nunc” - L’unico momento reale che esiste è il Presente!

 



Il tempo è qualcosa di effimero e assaporarlo è difficile. La cosa curiosa è che diamo più importanza al nostro passato e al nostro futuro che non al nostro presente. Quel presente che ci passa così velocemente davanti agli occhi che nemmeno ce ne rendiamo conto

Il momento presente (o “Hic et Nunc” -in latino) è l’unico momento reale che esiste. ORA è un eterno momento, inafferrabile, poiché un attimo prima è passato e un attimo dopo non c’è più.

Non sei colui che pensa

Sarà possibile realizzare che non siamo la nostra mente, non siamo “colui che pensa”, dal momento che possiamo osservarlo. Se ci è consentito di osservare tale entità, se possiamo esserne il testimone, significa che ovviamente non siamo quello che osserviamo.

La mente vive nel tempo; passato e futuro si avvicendano nei pensieri facendoci perdere il presente. Secondo Eckhart Tolle, la mente è uno strumento prezioso se però è utilizzata nel modo giusto: “il punto non è tanto che voi utilizzate la mente nel modo sbagliato, quanto che non la usate affatto, è la mente che vi usa… Questa è la malattia…

L’inizio della libertà è la realizzazione che voi non siete l’entità che vi possiede, colui che pensa.

tutte le cose che hanno veramente importanza — bellezza, amore, creatività, gioia, pace interiore — nascono al di là della mente.

esiste un vasto regno di una intelligenza al di là del pensiero e che il pensiero è solamente un minuscolo aspetto di quell’intelligenza.

“L’inizio della libertà è la realizzazione che tu non sei «colui che pensa».

Il momento in cui cominci ad osservare colui che pensa, si attiva un livello di coscienza più alto.

Allora chi siamo veramente?

Siamo i registi, gli attori e gli spettatori del nostro film, contemporaneamente! siamo l’ampio spazio in cui tutto accade.

La presenza è uno stato che non può essere afferrato con la mente o compreso. Lo stato di presenza affiora quando la mente è tranquilla e l’attenzione è incentrata sull’Adesso, nel “qui e ora”.

Lo stato di connessione con l’Essere, dove non c’è più dualità, è uno stato naturale nel quale la coscienza è risvegliata dall’illusione della separazione.

In questo stato di presenza, non si è più identificati con la mente, è non si divaga più nel passato o nel futuro ma l’attenzione è presente solo nel qui e ora.

La realizzazione che non siamo la nostra mente è l’inizio della libertà in cui si attiva uno stato di coscienza superiore. Allora cominci a renderti conto che c’è molto di più del pensiero, un vasto spazio al di là della mente, in cui tutto accade. E’ uno spazio interiore in cui percepisci che tutto accade prima dentro di te e poi si manifesta nella “realtà” esterna a te.

La mente è sempre proiettata nel passato o nel futuro e se ci si identifica con essa, si sperimentano sempre emozioni di paura (legate al passato) e ansia (legate al futuro).

“Più siamo concentrati sul tempo (passato e futuro), più ci sfugge l’Adesso, la cosa più preziosa che esista. Perché è la cosa più preziosa? In primo luogo perché è l’unica cosa. È tutto ciò che esiste. Il presente eterno è lo spazio entro cui si svolge l’intera vostra vita, l’unico fattore che rimane costante.

La vita è adesso.

Non vi è mai stato un tempo in cui la vostra vita non fosse adesso, né vi sarà mai.“

Non cercare te stesso nella mente: la tua essenza è nell’adesso che ti consente di vivere un rapporto senza filtri tra te e il prossimo, tra te e la natura, tra te e Dio.

E proprio in questo rapporto puro con il tutto capirai che nella vita l’unica via per uscire dal dolore è la consapevolezza. Dunque, sii consapevole di te stesso e ricordati che hai il potere di scegliere!

Se desiderate fare qualcosa, fatelo adesso. Che si tratti di un viaggio, di cambiare lavoro, di dare una svolta alla vostra vita. Non pensate che domani sarà migliore di oggi. Se siete sicuri di qualcosa, non pensateci troppo e fatelo!

Non pensate a ciò che potrebbe succedere, godetevi quello che avete adesso. Quello che deve succedere succederà.

Siate realisti nel presente e non idealizzate il futuro. Se volete un futuro che si realizzi, allora dovete farlo ora.   Il momento giusto è e sarà sempre adesso!

Il paradosso del tempo Spirituale – Capitolo VII

Fonte:

Erckhat Tolle

giovedì 7 marzo 2019

La consapevolezza è il potere nascosto nel momento presente




Il Sé, dal punto di vista introspettivo, è considerato il nucleo della personalità, indicato col pronome di terza persona singolare per distinguerlo dall'ego, cioè dalla sua immagine riflessa nella quale la coscienza normalmente si identifica.
Wikipedia

Ma non provate a comprenderlo. Potete conoscerlo solo quando la mente è tranquilla. Quando siete presenti, quando la vostra attenzione è pienamente e intensamente nell’Adesso, l’Essere può essere sentito, ma non può mai essere compreso mentalmente” E. Tolle

La maggior parte delle persone è così completamente identificata con la voce nella testa, con quell’incessante flusso di pensiero involontario e compulsivo e con l’emozione che lo accompagna, che potremmo definirla posseduta dalla propria mente. Fino a che ne siete completamente inconsapevoli, credete che colui che pensa sia chi siete. Questa è la mente egoica. La chiamiamo egoica, perché vi è un senso del sé, dell’io (l’ego), in ogni pensiero, in ogni memoria, in ogni interpretazione, opinione, punto di vista, reazione, emozione. E, spiritualmente parlando, questa è l’inconsapevolezza.

Cos’è la realizzazione spirituale?
La realizzazione spirituale è vedere chiaramente che ciò che io percepisco, sperimento, penso o sento non è chi sono veramente, e che non posso trovare me stesso in tutte quelle cose che costantemente muoiono…
L’Essere non è solo oltre, ma anche profondamente dentro ogni forma come la sua più profonda, invisibile e indistruttibile essenza. Questo significa che è accessibile a ognuno di noi.

La mente vive nel tempo; passato e futuro si avvicendano nei pensieri facendoci perdere il presente. Secondo Tolle, la mente è uno strumento prezioso se però è utilizzata nel modo giusto: “il punto non è tanto che voi utilizzate la mente nel modo sbagliato, quanto che non la usate affatto, è la mente che vi usa…Questa è la malattia…L’inizio della libertà è la realizzazione che voi non siete l’entità che vi possiede, colui che pensa. Saperlo vi consente di osservare tale entità. Nel momento in cui cominciate a osservare colui che pensa, si attiva il più elevato livello di coscienza”.

Il nostro pensare, il contenuto della nostra mente, è ovviamente condizionato dal passato, dalla maniera in cui siamo stati educati, dalla nostra cultura, dalla situazione familiare e così via. Il nucleo centrale di tutta la nostra attività mentale consiste in pensieri ed emozioni ripetitivi, in schemi reattivi con i quali siamo fortemente identificati. Questa entità è l’ego stesso.
Quando diciamo ‘io’, non siamo noi ma è l’ego che parla. È costituito da pensiero ed emozione, con un insieme di memorie che identifichiamo come ‘me e la mia storia’, di ruoli abituali che interpretiamo senza neppure saperlo, di identificazioni collettive come nazionalità, religione, razza, classe sociale, fede politica.
l’emozione nasce nel punto d’incontro tra corpo e mente. È la reazione del corpo alla mente o, si potrebbe dire, un riflesso della mente nel corpo…
Più vi identificate con il pensiero, …con i vostri giudizi e interpretazioni,… più forte sarà la carica emozionale… se non riuscite a provare emozioni, prima o poi ne avrete esperienza a un livello puramente fisico, sotto forma di disturbo o di un sintomo… Prendete l’abitudine di chiedere a voi stessi: che cosa sta avvenendo dentro di me in questo istante?… Ma non analizzate, soltanto osservate… percepite l’energia dell’emozione”.

L’Ego - il “Falso sé”
Il termine Ego Tolle lo usa per indicare il “Falso sé”, cioè creato dall’identificazione inconsapevole con la mente. Per l’ego il momento presente quasi non esiste, solo il passato e il futuro sono importanti perché senza di essi non sa chi è.
Una delle vie più efficaci per andare al di là del vostro ego, ma anche per dissolvere l’ego collettivo umano, è proprio il non reagire all’ego degli altri.
Quando siete in uno stato non reattivo, vi rendete conto che non vi è nulla di personale e allora potete riconoscere un comportamento dell’altro come un moto dell’ego, come una espressione della disfunzione della collettività umana. A questo punto non vi è più nessuna compulsione a reagire. Non reagendo all’ego, spesso potrete permettere all’aspetto sano dell’altro di manifestarsi. Questa è la consapevolezza incondizionata che si appone al condizionamento.
Non reagire è forza e non debolezza.

L’ego comporta inconsapevolezza. La consapevolezza e l’ego non possono coesistere. Il vecchio schema mentale, o l’abitudine mentale, possono ancora sopravvivere, riapparire per un po’, perché vi sono dietro migliaia di anni di inconsapevolezza collettiva umana, ma ogni volta che viene riconosciuta si va indebolendo”

La consapevolezza è il potere che è nascosto nel momento presente. Ecco perché la possiamo chiamare Presenza. Il vero e ultimo obiettivo dell’esistenza umana, il vostro proposito, è portare quel potere in questo mondo. Solamente la presenza può liberarvi dall’ego, e voi potete soltanto essere presenti ‘Adesso’, non ieri e non domani. Solo la Presenza è in grado di sciogliere in voi il passato e trasformare così il vostro stato di coscienza.
L’emozione che sta dietro l’ego e che governa ogni sua attività è la paura. Paura di non essere nessuno, paura di non esistere, paura della morte.
La paura è il grande blocco che ci impedisce di uscire dalla gabbia, di aprire le ali per volare, di credere e sperimentare, ci tiene chiusi e sottomessi, senza l’entusiasmo necessario per accedere alle nostre risorse.
La paura è come una barriera invisibile che si interpone tra me e il mondo e, ancora di più, tra me e la vita, tra me e le mie risorse. La paura ci divide dal nostro potenziale.
La forza dell’amore è un grande antidoto alla paura

"La Realizzazione del Sé significa realizzare il nostro vero sé come il grande oceano dello Spirito, distruggendo l’illusione di essere questo piccolo Sé, questo piccolo nostro corpo umano e questa nostra piccola personalità. . . . " Paramhansa Yogananda


Fonte: Echart Tolle - Un Nuovo Mondo



venerdì 26 maggio 2017

Il Tempo è soltanto una nostra costruzione mentale!

Immagine Google

Il Tempo non è affatto ciò che sembra.
Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente
al passato
. Albert Einstein

Il mondo è un gioco di realtà virtuale che esiste solo per il fatto che noi lo crediamo, perché la realtà "fisica" è puramente un’illusione che esiste soltanto nel nostro cervello.
E’ soltanto un’illusione credere che siamo "reale". Viviamo in una internet olografica nella quale le nostre menti sono connesse a un "computer" centrale, che ci nutre con la stessa realtà collettiva che noi decodifichiamo poi nell’universo olografico tridimensionale che tutti siamo convinti di vedere.
I tempo è una costante. Siamo noi a muoverci, non il tempo. Esiste solo un momento eterno.
Il Tempo non è movimento, ma un campo che attraversiamo a bordo dell’astronave Terra.
Neale Walsch)
Come ha detto Einstein, il tempo è una costruzione mentale, un concetto relativo.
Il Tempo è una dimensione con la quale noi tutti conviviamo, ogni momento, e che tutti pensiamo di sapere cosa sia. Con cui da sempre si misura la filosofia e di cui si occupano tutti i fisici teorici che cercano di unificare la relatività generale di Albert Einstein e la meccanica quantistica in un’unica teoria unitaria: la gravità quantistica.

Carlo Rovelli, insieme a Lee Smolin, ha elaborato una delle principali linee di questa teoria unitaria, nota come gravità quantistica a loop.
Il concetto di tempo, dopo che abbiamo capito che dipende dalle cose che accadono, che si mescola con lo spazio, che è soggetto alle fluttuazioni quantistiche eccetera, diventa qualcosa che non c’entra più con la nostra intuizione semplice di tempo, e tutto sommato diventa un concetto inutile. La teoria descrive come si muovono le cose una rispetto all’altra, e non c’è davvero bisogno di parlare di “tempo”. Dimenticando il tempo tutto diventa più semplice. È più facile capire come funziona il mondo a livello fondamentale. Non significa che non ci sia il tempo nella nostra vita quotidiana. Significa solo che “tempo” non è un concetto utile quando si studiano le strutture più generali del mondo.

Newton ha messo il tempo su un piedistallo in cui prima il tempo non c’era. Prima, per esempio per Aristotele, il “tempo” era solo un modo di misurare come si muovono le cose. Se non c’è nulla che si muove, non c’è tempo. Invece Newton, per costruire la sua fisica ha immaginato la possibilità di un immenso spazio vuoto dove il tempo passa anche se non c’è niente e non accade niente. Newton ha separato il tempo dagli accadimenti del mondo. Ha immaginato che il tempo passi di per sé, indipendente da tutto il resto. Come una commedia in cui ci sia il primo atto, il secondo atto, il terzo atto, ma sul palco non succede niente

Einstein si è accorto che in mezzo fra quello che chiamiamo “passato” e quello che chiamiamo “futuro” c’è qualcos’altro che prima nessuno aveva notato. Non c’è soltanto un effimero e istantaneo “presente”, c’è molto di più. Il motivo per cui questo “qualcos’altro” di solito non lo notiamo è che dura molto poco. Quanto dura questo “né passato né futuro” dipende dalla distanza. Per esempio se noi stiamo parlando nella stessa stanza, l’intervallo che non è né passato né futuro è di qualche nanosecondo, cioè pochissimo, e non lo notiamo. Ma se io sono sulla terra e dovesse comunicare con qualcuno che è su Marte, allora il “né passato né futuro” dura un quarto d’ora, e questo sì che si nota. Per questo non si può avere una conversazione semplice fra Marte e la Terra: perché anche se io provo a rispondere non appena sento la tua domanda, tu comunque avrai la mia risposta dopo 15 minuti. Quei quindici minuti non sono né nel mio passato né nel mio futuro. Sono nella “zona intermedia”. Significa che non esiste, in realtà un “questo momento”, nell’universo». Carlo Rovelli – Fisico quantistico.

Il Tempo è soltanto una nostra costruzione mentale
La Teoria della Relatività ha dato un contributo determinante alla nostra comprensione del rapporto tra spazio e tempo. Quindi, il tempo è ciò che è in rapporto allo spazio che esiste tra gli oggetti.
Ora possiamo capire perché se compissimo un lungo viaggio in astronave, al ritorno potremo scoprire che il tempo trascorso è di solo dieci anni, invece per quelli rimasti sulla Terra ne sarebbero passati trenta.
Se un astronauta viaggiasse alla velocità della luce nello spazio per vent'anni mentre suo fratello gemello fosse rimasto sulla terra, al suo ritorno, il primo sarebbe più giovane del secondo, perché il tempo, alla velocità della luce, sarebbe passato più lentamente per l'astronauta che per il terrestre.
I
l tempo, quindi, è soltanto una nostra costruzione mentale. Tutto ciò che è accaduto e che accadrà sta succedendo proprio adesso. La capacità di osservare un evento dipende soltanto dal nostro punto di vista nello spazio.
Nella vita quotidiana abbiamo l'impressione di osservare gli avvenimenti nello stesso istante in cui avvengono, questo perché la velocità della luce, sulle piccole distanze, dà un'impressione di immediatezza; ma quando ci confrontiamo con altri corpi nello spazio dobbiamo prendere in considerazione il fatto che la luce delle stelle più vicine ci arriva con un ritardo di centinaia o migliaia di anni.
È solo nel presente che troviamo veramente risposta a tutte le nostre domande più profonde e al nostro bisogno di dare un senso a tutto ciò che ci circonda. E' solo nel presente che possiamo diventare pienamente consapevoli di chi siamo veramente, materia e spirito, effimero e assoluto, corpo e anima.