lunedì 30 settembre 2019

Il magnetismo del sistema solare influenza il DNA




Gli scienziati che lavorano per la Nasa all’università dell’Iowa hanno trovato qualcosa di simile a un portale. La Terra è circondata da un campo magnetico che disperde la gran parte delle energie irradiate dal Sole. Tuttavia, all’interno di questo campo ci sono dei piccoli, estemporanei portali (“FTE” acronimo di Flux Transfer Event) del tutto imprevedibili che permettono al vento magnetico, e dunque alle forze solari, di entrare in contatto diretto con il nostro pianeta.
Le osservazioni della flotta di 5 sonde Themis e della missione Esa “suggeriscono che questi portali magnetici si aprono e si chiudono dozzine di volte al giorno (ad intervalli di 8 minuti). Si trovano di solito a decine di migliaia di chilometri dalla Terra dove il campo geomagnetico incontra il vento solare. (Web – dionidream)

Le tempeste solari sono semi depositati nella magnetosfera della Terra, per la rinascita ciclica del Pianeta Terra.
"Nel sistema solare, il nucleo è il sole. Esso emana quello che viene detto vento solare, che è un’energia magnetica che erompe letteralmente dal sole e contiene solo ciò che è stato generato dal sole. Questa energia magnetica – eliosfera - “soffia” quel vento magnetico contro il magnetismo stesso della terra e questo altera il pianeta.

Il magnetismo è un’energia quantistica. Così come lo sono la gravità e la luce. Siete circondati da un campo quantistico ed è il campo magnetico della terra. Dicemmo che se la coscienza Umana cambia, il magnetismo cambia. Deve cambiare. Deve impostarsi per ricevere quello che state facendo. Come può espandersi la coscienza di questo pianeta, quando il magnetismo rimane lo stesso? Non può. Il magnetismo, quindi, deve muoversi.

E’ cominciato con un effettivo spostamento delle ley lines magnetiche del vostro pianeta. Questo è registrato adesso nella storia ed è qualcosa che io predissi più di venti anni fa. Adesso le vostre bussole vi mostrano che tutto ciò di cui vi parlai è qui. Il magnetismo è cambiato parecchio dal 1989.
Quando il magnetismo del sole soffia contro il magnetismo della terra avete due campi magnetici che interagiscono. Questo crea una cosa chiamata induttanza, che per la scienza è un mistero. È il “minestrone” di campi magnetici sovrapposti che permette lo scambio energetico d’informazioni e l’amplificazione, senza una fonte di energia.

Il magnetismo del sistema solare influenza il DNA.
Il magnetismo dello stesso sistema solare sta cambiando. Ecco, dunque, la sfida: Trovate quel fatto. Lo vedrete, letteralmente, man mano che il vostro sistema solare si sposta nello spazio. Esso interseca determinate caratteristiche dello spazio e questo modifica una parte del magnetismo, che, quindi, diventa diverso da com’era sempre stato prima. Questo a sua volta altera il sole. Vedete il ciclo? Uno potenzia l’altro, in un frattale di realtà circolare. Il vostro moto intorno al centro modifica il sistema solare. La nuova posizione del sistema solare modifica le caratteristiche del sole. Le caratteristiche del sole vengono inviate al pianeta per mezzo dell’eliosfera e questo influenza il vostro DNA.

DNA - il campo intorno a voi - riceve l’informazione solare dalla griglia magnetica, e le istruzioni all'interno di questo campo sono passate direttamente al DNA, che è anche magnetico. Vi ho già dato la catena di trasmissione magnetica che pensate sia esoterica. Non lo è. E' scienza. Ma pensare che gli attributi interdimensionali, magnetici e gravitazionali del sistema solare stiano andando verso il vostro DNA, sembra molto esoterico. Alcuni lo chiamano l'astrologia! La verità è che serve per l'umanità e anche per Gaia! Bene, ricordate che la Terra fa parte della catena magnetica d’informazioni per la vostra struttura cellulare (la griglia magnetica) che vi dice quando fare quello che fate. E' tutto correlato.
Molti delle eruzioni solari provenienti dal sole erano energia sacra. Le eruzioni solari sono esplosioni che sembrano zone di energia contenuta all'interno del sole. La parte difficile è che quando valutate l'energia di una qualsiasi di queste esplosioni, capite che solo tre di queste esplosioni dovrebbero partire dall'interno del sole, eppure vedete centinaia di tali esplosioni. Da dove arriva l'energia? Che cosa sta succedendo? Ha qualche reazione chimica accadendo nel sole? Che cosa sta succedendo?

Il Sole, in verità, non è Sole. E’ un portale dimensionale per il passaggio di energia!
Vi diciamo che il sole non è quello che pensate. Non è un oggetto in sé. Si tratta di un portale dimensionale per l'energia ed è stato fin dall'inizio dei tempi. Persino il calore e i raggi gamma che vi aiutano a vivere su questo pianeta, stanno arrivando costantemente nel vostro mondo attraverso questo portale. Ci sono due eventi che si svolgono ora, per accogliere quello che sta per arrivare. Gli scienziati ritengono che si tratti di nuove scoperte e che fanno parte delle cose già verificate da molto tempo. Non in questo caso, però. Queste cose non sono mai successe prima.

Il vento solare è in realtà una "seminatura" preparano il pianeta per un evento speciale!
Uno di questi eventi è la fusione del campo magnetico terrestre con il campo magnetico del Sole. L'altro si riferisce alla recente scoperta sulle particelle contenute in una tempesta solare. Il termine "tempesta solare" per descrivere questo evento non è appropriato. Questi due eventi lavorano insieme per aprire il campo magnetico della Terra, il tempo necessario per riempire con una generosa quantità di questi semi.

La Terra “copula” col Sole?
Il sole è il centro degli attributi gravitazionali interdimensionali intorno ai pianeti. Ci sono informazioni che sono interdimensionali – potete chiamare di modello gravitazionale, se volete - che il sole genera ogni momento della giornata. Mentre i pianeti spingono e tirano dal centro del sistema solare (effetto di sole attraverso la gravità), loro influenzano l'atteggiamento del sole. Questi modelli sono unici ogni giorno, e vengono colpiti dal sole mentre attraversano il campo magnetico terrestre, in quello che chiamate vento solare. Il vento solare è un’eliosfera magnetica (L'eliosfera è una regione periferica del Sole, riempito dal vento solare), e ha delle proprietà molto multidimensionali. Questo vento magnetico colpisce la Terra, attraversando il campo magnetico, e voi potete vederlo! Chiamate l'Aurora Boreale. E’ un enorme campo magnetico (il sole), incrociando con un altro (la Terra). La scienza chiama questo fenomeno l'intersezione d’induttanza. In questo incrocio di energia, avviene un trasferimento d’informazioni standardizzate del sole con la griglia magnetica della Terra.
Da una prospettiva più ampia, vi diremo che le interazioni tra il Sole e la Terra stanno cambiando. La Terra sta essendo caricata dal sole, ancora una volta. La prima volta ci fu una carica magnetica di eruzioni solari. Ora il Sole e la Terra formano un punto di connessione. Questo è stato etichettato come un portale perché i due campi di energia della Terra e del Sole se incontrino occasionalmente si estendano attraverso il tempo e lo spazio per collegare i campi di energia tra di loro. Durante questi periodi, particelle vengono trasferite da uno all'altro. Identificate questi eventi, semplicemente come tempeste solari e comprendono così, fino a questo punto, ignorando che cosa questo significa veramente. Tuttavia, posso dirvi che è molto di più di quanto non immaginate: è la forza vitale dell'Universo. Se si vuole fare un paragone con il corpo fisico, si potrebbe chiamare l'energia sessuale, vale a dire, l'energia vitale di Tutto Ciò Che E', che sta fluendo e si connettendo con tutte le cose. Che concetto! Siete in grado di vedere la profondità e la grandezza di questo? Le tempeste solari sono semi depositati volutamente nella magnetosfera della Terra, per la rinascita del Pianeta Terra.

Potrebbe essere questa la particella primordiale sfuggente che ha dato origine alla Terra!
Sono state queste particelle solari che hanno creato il Pianeta Terra, cari umani. E ora, queste particelle potrebbero essere chiamate particelle delle possibilità perché porteranno con sé qualcosa che voi dovrete creare nel processo. Ricordate, è tutto una creazione collettiva umana, perché voi siete i creatori della Terra. Non c'è nessun grande piano prefabbricato in atto. Non c'è nessun dio barbuto che possa assomigliare a Charlton Heston che controllerà ciascuno, dicendo ciò che è giusto e cosa è sbagliato. State creando voi la vostra realtà a ogni pensiero che abbiate. Comprendano e assumano questa responsabilità. La Terra si sta adeguando ai vostri pensieri. Voi siete gli architetti. Questo è ciò che veramente siete. Create il percorso, secondi prima che toccate il suolo con i piedi, e quando lo fatte, non avete paura perché ci si aspetta, senza dubbio, che è lì, ed è perciò che si crea. Il vostro rapporto con la Terra e con il cosmo intero, sarà più chiaro nei prossimi anni, quando alcuni di questi eventi si svolgeranno". Kryon




mercoledì 25 settembre 2019

Il Campo del Punto Zero - una forza nell'universo che governa tutta l'Esistenza.





L'uomo, perciò, non è altro che un punto di energia in un campo infinitamente più vasto

Nuove scoperte scientifiche dimostrano che l'essere umano non è solo il prodotto di una reazione chimica, ma che esiste una forza centrale, nell'universo, che organizza e governa i nostri corpi e tutta l'Esistenza.

L'uomo, perciò, non è altro che un punto di energia in un campo infinitamente più vasto, con cui è in totale connessione, che è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza. Si tratta di una scoperta in grado di sconvolgere la struttura economica mondiale, quindi anche gli studi scientifici di Newton, Darwin e Descartes che avevano teorizzato un uomo meccanico inserito in un universo altrettanto meccanico di cui semplicemente subirebbe le leggi.

Il Campo del Punto Zero è un oceano di vibrazioni microscopiche che, in tutto l’universo, riempono lo spazio esistente tra tutto ciò che è costituito di materia e che prima era ritenuto vuoto.

E’ la vera base del nostro Universo, un mare di energia pulsante in cui ogni elemento (quindi anche l’uomo) è connesso con qualsiasi altro attraverso una fitta ragnatella invisibile. (…) finalmente riesce a coniugare scienza religione e a fornire risposte complete a fenomeni quali le percezioni extrasensoriali e le guarigioni spirituali.

Conoscere se stessi è la missione più importante che un essere umano dovrebbe proporsi fin dall’età della ragione. Qualcuno più evoluto di altri si chiede quale significato si nasconda dietro l’esistenza, ma soprattutto cerca di dare risposta a un interrogativo che più di altri corrode la mente: chi sono io? È la trasposizione del “Nosce te ipsum”, il perentorio invito che Socrate rivolgeva ai suoi discepoli insistendo sulla necessità di conoscere se stessi.

Un invito valido ancora oggi quando si voglia seguire il sentiero della conoscenza e non si voglia prescindere per questo motivo dal conoscere innanzi tutto le dinamiche della mente, le uniche in grado di farci comprendere le insidie di un cammino intricato, fatto di automatismi, pregiudizi, schemi precostituiti. Eppure è il cervello stesso, prigioniero come gli uomini della caverna di
Platone che avevano un’idea distorta della realtà basata soltanto sulle ombre proiettate sulla parete di fronte a loro, ma che è dotato di un libretto d’istruzione, in grado, se consultato con giudizio, di tagliare i fili di un condizionamento in atto fin dall’infanzia, liberandoci dai lacci di un paradigma che ci consegna alla storia come automi, la cui coscienza sarebbe riconducibile soltanto a interazioni meccaniche senza progettualità all’interno del cervello.

La scienza oggettiva e deterministica aveva posto l’uomo ai margini di un cosmo, indifferente alle sue azioni, ma è la scienza stessa, grazie alla meccanica quantistica, con le sue ultime scoperte nell’universo dell’infinitamente piccolo a dargli nuove speranze, ma soprattutto ad affidargli nuove responsabilità come osservatore e creatore di realtà.

L’energia del pianeta sta risvegliando il DNA e cambiando i paradigmi.

Il magnetismo parla direttamente al nostro DNA. Il DNA umano ha il suo proprio campo magnetico. Gli attributi del DNA sono come un anello e questo anello crea un campo magnetico che è già stato notato dalla scienza (dal dr. Vladimir Poponion) ed è anche stato definito come un campo quantico. Quindi, non si tratta più di fare uno sforzo d’immaginazione per vedere che il campo magnetico della Terra può influenzare il DNA umano tramite induzione elettrica… il termine dato quando due campi magnetici interagiscono tra loro creando una modificazione delle caratteristiche. Ora, il nostro DNA riceve molte più informazioni di prima.
 
 “…Il periodo che viviamo ora secondo il ricercatore è una fase di passaggio, un ” non tempo” la cui percezione da parte nostra è accelerata, al punto tale che le giornate sfuggono al consueto controllo e appaiono della durata di 16 ore. Secondo Bradden come molti altri autorevoli scienziati, tra cui Dmitrev- che parla di plasma magnetizzato- la Terra, spostandosi lungo la cintura fotonica, muove verso il centro della Galassia, la Via Lattea, sollecitata da una forza sconosciuta che sta mettendo repentinamente a disagio tanto i campi magnetizzati quanto la sua frequenza, quello che è riconosciuto come il ” battito cardiaco del pianeta”. Questo influisce non solo sul pianeta in quanto tale ma anche sul nostro corpo, sul cervello, sulla capacità di gestire le emozioni. Gli stessi picchi solari influenzano i nostri flussi di energia. Le tempeste solari degli ultimi anni, aumentate dalle 30/40 ‘anno alle oltre 300 al mese, sono solo l’espressione di come il nostro universo sia in continua evoluzione, coinvolgendo in un effetto a cascata il nostro piccolo mondo. Ne sarà così influenzata la realtà i ogni giorno, dal battito cardiaco alla risposta ormonale, dal sistema nervoso ai conflitti sociali…”.

L’imprinting del nostro DNA – il campo intorno a noi – riceve le informazioni solari della griglia magnetica e le istruzioni in esse contenute che vengono da quel campo passate direttamente al DNA, che a sua volta è magnetico. La Terra fa parte della catena magnetica di informazioni per la struttura cellulare. È tutto in relazione.

 Capitolo I

Fonte:
http://www.ilpuntozero.com/p
Quantum Effect: Il Manuale D’Uso del Cervello – Alberto Lori
energeticoach.com


venerdì 20 settembre 2019

Nenhum problema da vida é mais forte do que a vontade humana! Por que?




Querer é Poder! Mas eu quero e não obtenho.

Essa brevíssima expressão, é um dos mais agudos, fundamentais e verdadeiros conceitos que a mente humana já concebeu, porque dentro dela se esconde o verdadeiro segredo da forma segura de se obter o sucesso. Todos nós já lemos, ouvimos pronunciá-la não sei quantas vezes, por isso cremos de conhecê-la plenamente o significado. Mas não é assim. Na realidade, quase todos ignoram a suma verdade escondida, sem falar no imenso poder dessa verdade.

Podemos dizer isso, pela forma de viver da grande maioria das pessoas: uma forma em que se vê, claramente, que os problemas da vida, em vez de serem dominados, são eles que nos dominam e atormentam. È, por isso, de incalculável importância, penetrar na exateza e na dimensão do significado de querer é poder. Penetrá-lo, significa acender uma grande luz dentro de si mesmo, conhecer o real poder e tomar possessão da chave à qual nenhuma porta pode resistir indefinidamente.

Por que querer é - realmente - poder?
Porque não existe um sò problema da vida, por mais difícil e complexo, em que a solução não possa ser conseguida, por quem não pára nunca de querer conseguir. Em outras palavras, nenhum problema da vida é mais forte do que a vontade do homem, se essa vontade agride tempestivamente os problemas e trabalha em cima deles, até encontrar a solução.

E se, como a solução de qualquer problema é absolutamente certa (a menos que não se trate de um problema metafísico), somos certos de que, querer resolver é realmente poder resolver.
Quem é cético sobre essa verdade (mesmo crendo de ter entendido), na realidade não penetrou, ainda, adequadamente no verdadeiro significado de querer é poder.

Mas o que quer dizer, exatamente, querer resolver um problema de modo a conseguir inexoravelmente a solução?

Quer dizer estudá-lo com calma e aprofundá-lo o mais possível; quer dizer procurar tomar informações e elucidações sobre ele, a toda e qualquer pessoa que tenha a possibilidade de dar-nos; quer dizer não ceder nunca ao cansaço ou ao desconforto, e nunca se desencorajar defronte às dificuldades, de qualquer gênero que sejam; quer dizer ter paciência, dedicação e tenacidade ilimitadas; e principalmente, quer dizer não parar nunca de manter tudo isso, até o momento da almejada e certíssima vitória. Esse é o modo em que o querer equivale a poder. De outra forma, o querer deixa de ser QUERER. Perseguir a solução dos próprios problemas, e afirmar: Aquilo que quero, posso. Porque alguém dotado dessa pertinência, afirmando de poder realizar tudo que quiser, não faz outra coisa que enunciar uma verdade.

Intenção – Reflexo - Realidade
Você pode pensar de estar à mercê de circunstâncias que você é incapaz de mudar. Na verdade, isso é uma ilusão que pode ser facilmente desmascarada. O fato é que todos nós, inconscientemente, nos movemos em um círculo vicioso: olhamos para a realidade que se apresenta e expressamos ao “espelho” do universo o nosso relacionamento com ela, e o espelho fixa e reflete o conteúdo dessa relação na realidade.
É preciso sair deste círculo vicioso com a intenção, procurando influenciar o reflexo. Você é capaz de tomar sob controle a sua relação com a realidade e, assim fazendo, permita que a lidar com a situação/problema seja a força da intenção. Para esta força, não há nada de irrealizável. Mesmo diante do aparente reflexo negativo, procure não se intimidar com isso. Se esforce em manter uma relação positiva com a realidade. Você pode gerenciar a sua realidade e só esse fato, já basta para acalmar o espirito.

Não reaja primitivamente com os fatores irritantes. Mantenha a imagem do seu desejo fixa na mente. Isso è uma disciplina. Precisa fazer disso um hábito. Se habitue a comportar-se como nas fábulas: “se olhar para trás, me transformarei em uma estátua de pedra”. Mantenha a imagem da sua intenção e siga adiante. Isso é acreditar.

Com o tempo, se torna tudo auitomático. Pode não acontecer de imediato, mas isso è uma pausa transitória necessária à manifestação. Mesmo se, olhando no “espelho,” notar somente o caos infernal, não há nada para temer. Mais cedo ou mais tarde, o espelho refletirá a exata imagem dos seus pensamentos. É inevitável! O espelho materializa o que se mantém no pensamento. É essencial olhar SEMPRE a realidade como se ela já estivesse se materializado ou prestes a isso. “Mas que nada… se fosse assim facil!” Não dê ouvido à razão. Ou você alinha a razão ao seu intento ou então deixe-a de lado. A razão sozinha, do seu ponto de vista, nunca entenderá de que forma você poderá realizar seu sonho irreralizavel. Deixe-a assim. Faça o que deve fazer e prossiga. Sem dar nenhum passo atrás.

Eu quero... mas não obtenho. Por que?

Existem pessoas que não acreditando que seus pensamentos possam influenciar a realidade, evitam, consequentemente, de aplicar essa assertiva na própria vida. Esse fato é a primeira causa da não manifestação dos desejos.

Se alguém afirma que querer é poder e não consegue resolver os seus mais básicos problemas, a causa seria:

1. Porque não entendeu o verdadeiro significado da frase, ou porque ignora que cada solução, cada sucesso de uma certa importância, exige o pagamento de um preço excelente, às vezes muito excelente;

2. Porque não se esforça pra haver tenacidade, bom senso, caráter, dedicação;

3. Porque não se deu conta de que a vida, sem a obtenção de certos sucessos, não merece ser vivida;

4. Por todas essas razões juntas.

O fato é que, muitos desistem, quase sempre, de perseguir a efetiva e satisfatória solução dos próprios problemas, especialmente dos mais difíceis que, logicamente, são os mais importantes. E como acham que se trate de uma rendição não muito digna, substancialmente culposa, procuram em todas as maneiras arranjar um alibi, uma desculpa, uma justificação. E aí, jogam acusações pra todo lado: acusam os outros, o governo, a sociedade, o tempo, o azar, a própria família… todos, menos a si mesmos.

A vida é uma corrida com obstáculos, mas todos superáveis!
Precisa -se entender que as adversidades são somente obstáculos e não impossibilidades. Por outro lado, a vida é, na realidade, uma corrida com obstáculos, mas todos superáveis, se nos pusermos na condição idônea pra haver razão. E a condição idônea, é uma indomável e irreversível força de vontade. Precisa refletir que cada problema que nos defrontamos, é um desafio à nossa inteligência; mas é principalmente um desafio à nossa força de vontade. É um desafio em que o problema, ou seja, o obstáculo - de qualquer gênero que seja - é inexoravelmente destinado a haver o pior, se a vontade for férrea.

Existem problemas que se resolvem em pouco tempo, outros em muito tempo, outros em muitissimo tempo; mas não existem problemas que não se resolvam em qualquer extensão de tempo, se a vontade persiste até o momento da solução.

Eis porque a vontade é a chave que abre todas as portas. Eis porque, querer é realmente poder. A única coisa que precisa ter certeza, antes de decidir de solucionar um problema, é que valha mesmo a pena resolvê-lo. É essa a preciosa verdade que esta frase contém. E nela, não tem nada de otimístico porque a verdade - por sua própria natureza - não precisa do fator otimismo ou pessimismo porque a verdade é somente a realidade, assim como é e basta.

É por isso que querer, quer dizer, sem dúvida, poder.
Não "talvez poder", não "provavelente poder", mas, sim, sempre e certamente poder, porque a mente, dentro da racionalidade, é onipotente e sendo assim, não existe problema (fora os metafísicos) que não seja racional, e logo, sujeito ao poder da razão, o que significa, resolvível.

Logo, sem nenhuma duvida, todas as desilusões, as frustrações e os insucessos que afligem a existência, são devidos ao fato que, a equivalência entre querer e poder é ainda uma verdade quase desconhecida.


Fonte: "Existir não é viver" de Dario Bernazza.

sabato 7 settembre 2019

Nosso medo de envelhecer, transforma-se no próprio envelhecimento




A consciência faz uma imensa diferença no processo de envelhecimento, pois embora todas as espécies superiores envelheçam, só os seres humanos são capazes de saber o que está lhes acontecendo, e traduzem o que sabem no próprio envelhecimento.

O desespero por envelhecer faz com que você envelheça mais depressa, enquanto que aceitar o envelhecimento graciosamente evita muitos sofrimentos, tanto físicos quanto mentais.

Nosso medo de envelhecer e nossa crença profunda de que fomos feitos para envelhecer transformam-se no próprio envelhecimento, uma profecia que se realiza por ter sido formulada e que foi gerada por uma auto-imagem destruidora. Para fugir desta prisão, precisamos reverter as crenças sustentadas pelo medo. Em lugar de acreditar que o seu corpo degenera com o tempo, alimentar a crença de que ele é um corpo novo a cada minuto. Em vez de crer que seu corpo é uma máquina sem mente, alimentar a crença de que ele está impregnado com a profunda inteligência da vida, cujo único propósito é sustentar você. Estas novas crenças não são apenas mais agradáveis de se conviver; elas são verdadeiras — nós experimentamos a alegria da vida através de nossos corpos, portanto é apenas natural acreditar que nossos corpos não estejam voltados contra nós e sim que desejam o que nós desejamos.

A despeito de parecermos indivíduos distintos, nós todos somos ligados aos padrões de inteligência que governam o cosmos, você e seu ambiente são um só. Olhando para si próprio, você percebe que seu corpo termina em um certo ponto; ele é separado da parede do seu quarto ou de uma árvore ao ar livre pelo espaço vazio. Em termos quânticos, contudo, a distinção entre "sólido" e "vazio" é insignificante. Cada centímetro cúbico do espaço quântico é pleno de uma quantidade de energia quase infinita, e a menor das vibrações é parte dos vastos campos de vibração que unem galáxias inteiras: com cada inspiração você respira centenas de milhões de átomos de ar que foram exalados por alguém na china. Todo o oxigênio, água e luz do sol em torno de você são praticamente indistin-guíveis daquilo que está no seu interior. Se quiser, você poderá experimentar sentir-se em um estado de unidade com tudo aquilo com que entra em contato. Em estado de vigília normal, é possível encostar um dedo numa rosa e senti-la como sólida, mas, em verdade, um feixe de energia e informação — seu dedo — está entrando em contato com outro feixe de energia e informação — a rosa. seu dedo e a coisa em que ele toca são apenas afloramentos mínimos do campo infinito a que chamamos de universo.

Sensualidade e Espiritualidade
Espiritualidade não se destina a ser separada do corpo. Doença e envelhecimento representam a incapacidade do corpo em atingir seu objetivo natural, ou seja, juntar-se à mente em perfeição e realização. Em cada estágio do crescimento espiritual, o maior aliado que se tem é o corpo. Isto o surpreende? A maioria de nós assume que corpo e espírito ocupam os lados opostos do espectro. Quando temos sensações que são centradas no corpo, como fome e sede, dor e prazer, não as consideramos como experiências espirituais. A sensualidade, que abrange toda a gama do deleite físico, é freqüentemente considerada muito abaixo das alturas que a alma pode atingir. Mas a espiritualidade também tem que ser sensual, pois uma pessoa espiritual é aquela que vive inteiramente no momento presente, o que significa viver integralmente no corpo.

Meditação – o antídoto para a velhice
Associação entre anti-envelhecimento e meditação é muito importante, mas as implicações vão ainda mais fundo. A meditação é uma prática espiritual.
O maharishi inspirou-nos a ver que usar a meditação como um recurso para derrotar o envelhecimento é um objetivo espiritual legítimo. Lamentavelmente a nossa cultura cometeu o erro de decidir que o corpo humano é uma máquina, um monte de matéria que funciona sem inteligência própria. Este equívoco leva a um segundo erro — que as pessoas mais espirituais devem ser aquelas que renunciam ao corpo, que negam suas paixões ou, no mínimo, tentam controlar seus desejos. Este tipo de preconceito contra o corpo, contraria o modo como a natureza nos criou. A natureza equilibrou mente, corpo e espírito como co-autores de nossa realidade pessoal. Você não pode fazer absolutamente nada, desde se apaixonar a rezar uma prece ou metabolizar uma molécula de sacarina, sem afetar tudo o que você é.

O corpo é a plataforma que permite que qualquer experiência surja e veja a luz do dia; é uma projeção tridimensional de bilhões de processos separados que têm lugar a cada momento, inclusive um processo tão profundo quanto vir a conhecer a realidade de Deus.

Na nossa sociedade, as pessoas padecem do sentimento de que o espírito é basicamente separado delas. Nossos corpos processam alimentos, ar e água perfeitamente bem sem o espírito; nossas mentes pensam efetivamente sobre um milhão de coisas sem tocar no espírito. achamos fácil deixar de lado a vida espiritual, esperando pelo dia em que algum salto ainda nos tire desta vida comum para nos levar a um reino glorificado. Cada aspecto da realidade é parte de um mistério, um facetado conjunto, a totalidade do que é. Átomos, moléculas, pedras, estrelas e o corpo humano são expressões materiais do que é. Compreensão e amor são expressões espirituais. Quando as dimensões materiais, psicológicas e espirituais se equilibram, a vida passa a ser um topo, esta união gera sensações de conforto e segurança. Só se você se sentir seguro do seu lugar no universo poderá começar a enfrentar o fato de ser constantemente cercado pela criação e pela destruição. Você não pode derrotar a entropia enquanto força física, mas pode se elevar a um nível de realização inatingível pela entropia. Ao nível mais profundo, a inteligência é imune à decadência. A inteligência revolucionária existente no dna tem muitos níveis e a nossa tarefa como seres humanos é experimentar cada um desses níveis e torná-los parte de nós.

DEIXEM-ME ENVELHECER!

Deixem-me envelhecer sem compromissos e cobranças, sem a obrigação de parecer jovem e ser bonita para alguém. Quero ao meu lado quem me entenda e me ame como eu sou,
Um amor para dividirmos tropeços desta nossa última jornada, Quero envelhecer com dignidade, com sabedoria e esperança, amar minha vida, agradecer pelos dias que ainda me restam.
Eu não quero perder meu tempo precioso com aventuras,

Paixões perniciosas que nada acrescentam e nada valem. Deixem-me envelhecer com sanidade e discernimento. Com a certeza que cumpri meus deveres e minha missão.
Quero aproveitar essa paz merecida para descansar e refletir, ter amigos para compartilharmos
experiências, conhecimentos.
Quero envelhecer sem temer as rugas e meus cabelos brancos,
Sem frustrações, terminar a etapa final desta minha existência,
Não quero me deixar levar por aparências e vaidades bobas, nem me envolver com relações que vão me fazer infeliz.

Deixem-me envelhecer, aceitar a velhice com suas mazelas, ter a certeza que minha luta não foi em vão: teve um sentido.
Quero envelhecer sem temer a morte e ter medo da despedida, acreditar que a velhice é o retorno de uma viagem, não é o fim,
Não quero ser um exemplo, quero dar um sentido ao meu viver, ter serenidade, um sono tranquilo e andar de cabeça erguida, fazer somente o que eu gosto, com a sensação de liberdade,
Quero saber envelhecer, ser uma velha consciente e feliz!!!
Conchita Weber


Fonte: Corpo sem idade, mente sem fronteiras - Deepak Chopra
http://amominhaidade.com.br

martedì 20 agosto 2019

No Futuro Seremos todos Humanos com Superpoderes?




Inteligência Artificial Seremos Todos Humanos-Máquina?


Estão chegando as gerações cyborgs
Após 2030, teremos de nos confrontarmos com entidades totalmente não-biológicas, dotadas com a mesma complexidade dos seres humanos.

De acordo com Ray Kurzweil - cientista da computação - até 2029, os computadores alcançarão o nível da inteligência humana. Uma vez que a máquina consiga atingir este objetivo, não há dúvida de que irão superá-la, porque serão capazes de combinar a criatividade e flexibilidade da inteligência humana com os recursos pelos quais os computadores são inerentemente superiores: o compartilhamento de informações, a velocidade das operações, o fato de trabalhar sempre com o máximo desempenho e a capacidade para gerenciar com precisão, bilhões e bilhões de dados. Poderão apoderar-se substancialmente de todo o conhecimento da civilização humano-máquina. Assim, não haverá mais uma clara distinção entre homem e máquina. Afirma Kurzweil.

Mas ... fiquem tranquilos. Dizem que não haverá nenhuma competição entre nós e as estranhas engenhocas, porque nos misturaremos e nos uniremos participativamente.
Segundo Kuszweil, haverá uma interação entre a informatização generalizada e nossos cérebros biológicos, então, quando falarmos com uma pessoa em 2050, poderá haver uma grande probabilidade de estarmos nos confrontando diretamente com um verdadeiro híbrido de inteligência biológica e não biológica.

Os implantes neurais irão aumentar a capacidade da mente humana, transformando as pessoas em verdadeiros cyborg.
Aumentarão a nossa inteligência e seremos capazes de pensar mais rápido e mais profundamente, de desenvolver habilidades superiores em todos os campos do conhecimento, da música à ciência.

Graças à nanotecnologia, a inteligência não-biológica irá crescer exponencialmente - uma vez implantada no nosso cérebro - o oposto do que acontece com a inteligência biológica que procede a um ritmo tão lento a ponto de ser efetivamente igual a zero, mesmo que a evolução continue sempre atuando. Nós, agora, temos um total de 10 elevado a 26 operações por segundo, nos cérebros biológicos dos 7 bilhões de seres humanos no planeta. Em 50 anos, este valor será sempre o mesmo. Hoje, a inteligência não-biológica é um milhão de vezes mais longe deste valor.

A nanotecnologia também irá servir para salvar vidas humanas.


Na verdade, já existem algumas pessoas em que os neurónios biológicos do cérebro estão ligados a computadores e em tal sistema, a eletrônica funciona ao lado do circuito elétrico biológico. Esses enxertos, são usados ​​para melhorar certas condições patológicas e aliviar algumas deficiências, como no caso de pessoas surdas e pessoas com Parkinson.

Os mais recentes dispositivos dão, assim, a possibilidade de fazer download de software para atualizar o sistema.
Em pouco tempo, se poderá fazer uso dos nanobots – que são do tamanho dos glóbulos – capazes de entrar nos capilares e no cérebro, de forma não invasiva, para uma vasta gama de efeitos diagnóstico e terapêuticos.
Em casos de hepatite e diabetes, por exemplo, um dispositivo - sob a forma de cápsula, com poros de diâmetro de 7 nanômetros - libera insulina e bloqueia os anticorpos. Já foi testada em ratos, para o tratamento de diabetes do tipo 1, com bons resultados e, uma vez que o mecanismo de diabetes do tipo 1 é o mesmo, tanto nos ratos como no humano, é evidente se pensar que o aparelho irá também funcionar em seres humanos.

Assim, abre-se muitos outros cenários com um sabor surreal.

Já se sabe que, em um curto período de tempo, poderemos ter, por exemplo, uma realidade virtual em grande escala, em que os nanorrobôs serão capazes de interromper os sinais provenientes dos nossos sentidos e substituí-los com outros. (Então, ir ao banheiro, para muitos, não será mais um problema: basta pedir aos nossos queridos nanorobôs para substituir o odor desagradável por um cheirinho de lavanda ou flores de bosque - por assim dizer!)
Então, o cérebro poderá encontrar-se, realmente, em um ambiente virtual com as condições tão convincentes quanto as do ambiente real.

Assim, depois de 2030, desencadearà um grande debate filosófico em torno à questão de saber se se trata de uma simulação muito convincente de uma entidade consciente, ou se sejam realmente conscientes ou, ainda, se existem diferenças entre as duas. Estaremos lá para vermos? O tempo dirá!


lunedì 12 agosto 2019

Serão as mulheres a salvar o mundo?




Na era romana, as mulheres eram proibidas tanto de votar como de fazer política, não tendo, portanto, nenhum titular do direito de voto.
A emancipação das mulheres fez com que as mulheres aumentassem, ao longo dos séculos, o reconhecimento de seus direitos, inclusive políticos, acompanhados da evolução de seu papel na sociedade, até o sufrágio universal.

Duas mulheres fortes com uma carreira política bem consolidada
Duas mulheres ganham o jogo de nomeações para cargos-chave da comunidade, na reunião extraordinária do Conselho Europeu, entre os chefes de estado e de governo dos 28 grandes países. Ursula von der Leyen, a primeira mulher no comando da Comissão Europeia e Christine Lagarde Presidente do Banco Central Europeu.

As nomeações de duas mulheres para os vértices das instituições europeias, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, deram a própria marca ao difícil Conselho Europeu de 2 de Julho.
Após as dificuldades em identificar nomes adequados para os líderes da UE, num mecanismo complexo entre Spitzenkandidat, os principais candidatos identificados antes do processo eleitoral e as incertezas devidas aos jogos de forças entre os partidos europeus na nova composição do Parlamento, a escolha de garantir a igualdade de oportunidades nos top jobs europeus, parece ter sido a melhor maneira de fazer com que todos concordassem.

Von der Leyen, 60 anos, várias vezes ministro, um percurso na CDU, foi a primeira ministra da defesa das mulheres na Alemanha e tem uma sólida história pessoal e política de europeísmo. Sentar-se no trono da mais alta sede do governo Europeu, um pouco significa retornar às origens porque nasceu nos subúrbios de Bruxelas e na época, seu pai, Ernst Albrecht, era um alto funcionário da comunidade européia. Voltou para a Alemanha ainda jovem com sua família evangélica de fé luterana e de sangue azul devido à descendência de Johann Ludwig Knoop, industrial de algodão que o czar Alexandre II da Rússia decidiu que recebesse o título de barão.

Encontrou seu amor - Heiko Von der Leyen - em Gotingen, enquanto cantava no coro de uma igreja luterana, ao qual Ursula tinha em comum os estudos científicos e quatro quartos de nobres, pois o rapaz também pertencia a uma antiga família aristocrática que construiu sua fortuna com a indústria da seda. Eles se casaram em 1986 e tiveram sete filhos.

O perfil de Lagarde é mais global após uma experiência política como primeira ministra da economia da França: a experiência no comando do FMI marcou definitivamente a carreira política internacional de Lagarde.

A revista Forbes, em 2018, consagrou a presidente do Fundo Monetário Internacional, de 63 anos, a terceira mulher mais poderosa do mundo (depois de Angela Merkel e Theresa May).
No ano passado, o Financial Times lhe perguntou se visava o BCE; ela, por superstição ou modéstia, respondeu enfaticamente de não.
Nomeada pelos Chefes de Estado e de Governo da UE, no âmbito dos novos vértices da UE, Lagarde assumirá funções a partir de 1 de novembro de 2019: pode-se dizer que ela ocupa a posição mais importante nas instituições europeias, porque está sob a lupa de toda finança mundial.

Seu dia Tipo
Lagarde Christine acorda entre as 5.15 e as 5.30, controla o mercado de ações e faz ioga todas as manhãs. Christine não fuma, não bebe, não come carne e se diz católica praticante.
Aos sessenta e três anos e ao segundo mandato do FMI, ela chegou já no terceiro grande amor. Preferiu manter o sobrenome do primeiro marido, Wilfried Lagarde, com quem teve dois filhos, Pierre-Henri (empresário) e Thomas (arquiteto). "Eles sabem passar roupa e preparar um jantar", disse ela. "No final das contas, os homens são apenas filhos de suas mães.". Em seguida encontrou o empresário britânico Eachran Gilmour.
Hoje ela faz imersão e vai sempre às Óperas com seu atual parceiro, Xavier Giocanti, manager de origem Córsega mas vive em Marselha e vai vê-la uma vez por mês.

Lagarde não é bonita no sentido clássico, mas emite um grande charme e é considerada uma das mulheres mais elegantes do mundo. Entra em seu closet onde estão perfeitamente catalogados bolsas Birkin, sapatos com saltos variados, lenços Hermes, estolas de todas as cores, casacos, jaquetas Chanel e blazers azuis, capas e capotinhos.

Porque é apaixonada pelas bolsas Birkins
A bolsa Hermès Birkin quebrou um novo recorde fazendo da So-Black a bolsa mais cara do mundo. É sim, vale mais que o ouro e o açafrão. São feitas com os melhores couros do mundo e são mantidas fechados em sacos de algodão por toda a vida, e são pegadas com luvas brancas para não serem estragadas ou manchadas.
São necessárias de 30 a 40 mãos para fabricar uma, e enquanto são feitas, já tem uma lista de espera absolutamente upper class, antes mesmo do acabamento pela Christie e de serem colocadas à venda.

A Hermès Birkin hoje é um objeto de luxo absoluto, e o modelo So-Black é a ponta do diamante - preto - dessa coleção. Batida em Hong Kong em um leilão da Christie's, por mais de 200.000 euros. Uma So-Black, portanto.

Logo, por coerência, sendo a diretora do FMI, sabe interpretar seu papel à perfeição: ela é a chefa de uma organização internacional que gerencia imensas cotas e fundos. O understatement poderia parecer fora do lugar. É claro que ela faz a sua parte com dedicação: o fascínio francês, o physique du rôle, a escolha do cabelo branco, tão chique em seu rosto bronzeado.
Ela certamente gosta de se vestir e dar aos acessórios o coup de théâtre, o que torna seus outfits inesquecíveis.
É informada sobre a direção que a moda está tomando e conhece os nomes de todas as "it bags" que usa nos vários summits.
É difícil, portanto, definir um personagem assim: suas escolhas em termos de roupas nos dizem que ela é uma mulher elegante, refinada e que adora desafios.

Aos amigos, envia presentes: uma vela perfumada para Angela Merkel, mel da Normandia para adoçar o ministro das Finanças alemão Wolfgang Schäuble.
Aos outros, não manda recado. Na campanha presidencial americana, ela condenou "os políticos que prometem ser duros com parceiros comerciais por meio de tarifas punitivas ou outras restrições", referindo-se ao neoprotecionismo invocado pelo candidato republicano Donald Trump.

Dizem que nos árduos vértices internacionais, na mesa de negociações, o seu "ângulo" é sempre o mais alegre. Christine oferece o xale-manta para quem mostrar sinais de cansaço, tira fotos com o iPhone, distribui chocolates. Isso mesmo. Chocolate, o único vício além da moda. Observando pelo lado dos altos cargos que ocupa, pareceria um tipo de chocolate amargo, em vez disso, é ao leite.
Mesmo assim, conseguiu levantar 340 bilhões de euros dos Países do Fundo, que chama de "nossos clientes".
Em uma entrevista não autorizada, publicada pelo jornal britânico The Guardian, ela ficou satisfeita por ter reivindicado o charme feminino: os homens têm mais dificuldade em dizer não quando uma mulher pede dinheiro...

Mas o que nos faz refletir é a qualidade realmente alta das duas candidatas líderes, em comparação com os perfis mais medianos dos dois candidatos masculinos, Charles Michel Presidente do Conselho Europeu e Josep Borrel, na cúpula da política exterior e segurança da União. escolhidos em conjunto com as duas líderes.

Todavia, a igualdade em um mundo pensado e organizada por homens, não é suficiente para as mulheres, embora algumas possam alcançar posições de poder, a maior parte permanece um mundo de violência e privação.
A esse respeito, vem em mente o ditado sobre a verdadeira igualdade de gênero: ela será alcançada não quando uma mulher com excelentes qualidades consiga um trabalho que mereça, mas quando uma mulher com qualidades normais consiga um emprego que não merece.



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giovedì 1 agosto 2019

Saber gerir as próprias emoções faz emagrecer




O que pensamos gera emoções, mas o mesmo acontece com o que comemos".
- Montse Bradford

Um aspecto importante da comida é que ela tem o poder de mudar nosso estado, tanto do ponto de vista eletroquímico quanto do ponto de vista emocional. A comida nos acompanha em muitas situações emotivas da nossa vida e contém significados importantes sobre os quais construímos parte da nossa história.

A ligação entre emoções e comida é muito mais importante do que podemos pensar. É um fato real.
Observou-se que, um maior emocionalismo na ingestão de alimentos corresponda a uma maior falta de controle sobre o número de refeições, com uma constante da eliminação do café da manhã da rotina alimentar.

A interligação entre os sabores e as emoções pode encontrar explicação na ciência.
Segundo o neurologista e psiquiatra Giuseppe Ierace, ex-professor da Universidade de Messina, na Itália, existe uma conexão direta entre o centro das emoções no cérebro e o córtex gustatório e olfatório, regiões onde os sabores e odores são processados.
Assim como o sabor tem o poder de despertar emoções, o alimento também possui uma forte conexão com o humor, uma vez que ambos refletem estados emocionais.

A regulação emocional é um conceito que se refere ao gerenciamento das emoções experimentadas por uma pessoa, de acordo com as circunstâncias e o estado emocional dos outros. Assim, observou-se que a vergonha e a culpa são as emoções que podem ter um impacto negativo maior na dieta.

Ao aprender a modular as emoções através da ingestão de alimentos, é porque em algum momento da vida essa solução se mostrou eficaz, útil e decisiva em responder a uma necessidade fundamental, a de não estar sozinho, de não sofrer, de sentir-se melhor.
A comida, fonte de conforto, também se torna fonte de culpa devastadora, inadequação, desgosto e se caracteriza por aqueles aspectos negativos que tentamos evitar, criando assim um círculo vicioso que aprisiona em seus mecanismos de insatisfação-recompensa-emoções negativas-procura por nova recompensa.

As emoções exercem uma influência poderosa na escolha de alimentos e hábitos alimentares. Por exemplo, descobriu-se que a ligação entre emoções e alimentos é mais forte em pessoas que sofrem de obesidade do que aquelas que não sofrem com isso e naqueles que seguem uma dieta (Sánchez e Pontes).

Desejo, prazer, satisfação... mas também cautela, medo, desconfiança, rejeição, são os componentes envolvidos na nutrição, que muitas vezes se alternam na mesma pessoa.
A relação com a comida, portanto, é a expressão de um apetite que não se limita a satisfazer a fome, mas envolve os impulsos mais instintivos e vitais da vida afetiva.

Desordem de alimentação descontrolada
Comer por motivos emocionais ou em relação à estados emotivos (emotional eating) é uma das principais causas de uma relação conflituosa com a alimentação, que pode levar, nos casos mais graves, ao binge eating disorder ou desordem da alimentação descontrolada. Estima-se que cerca de 75% da alimentação excessiva seja devida a emoções. Em vez de expressar as emoções de maneira fluida e funcional, muitas vezes tendemos a sufocar a emoção por meio de comidas "confortáveis", que no imediato levam a uma agradável sensação de satisfação, mas que geram um sentimento de culpa capaz de minar a auto-estima e piorar o estado da saúde e a qualidade de vida da pessoa.

As pessoas desenvolvem comportamentos diferentes em resposta às emoções que experimentam, dependendo de vários fatores, como o contexto em que se encontram, o nível de educação e a capacidade de identificar e gerenciar seus sentimentos. Tudo isso resulta em uma melhor ou pior capacidade de controlar o peso de alguém.
Também foi afirmado que as emoções não são em si uma causa de excesso de peso, mas sim a maneira pela qual elas são gerenciadas e tratadas.

A relação entre as emoções e a comida é uma relação bilateral: o que comemos afeta nosso humor e as emoções que sentimos afetam nossa maneira de comer. Cooper nos diz que o fato de não conseguir controlar o estado de espírito negativo contribui notavelmente no aparecimento e na persistência dos transtornos do comportamento alimentar.

Os alimentos de humor
O desejo incontrolável por um tipo de comida (craving) é um sinal de que algo dentro de nós não está em equilíbrio e que devemos parar e observar nossa vida.
Há uma propensão maior de as pessoas comerem mais comidas gordurosas quando estão de mau humor. Assim como os baixos níveis de açúcar no organismo podem provocar irritabilidade ou estimular a vontade de comer mais.
Quem nunca, em certos momentos, não buscou o conforto do chocolate, o estímulo do café ou o poder relaxante de um chá de camomila? Estes comportamentos sintonizam-se com o conceito “mood food” ou “alimentos de humor”. Isso se explica porque os nutrientes contidos em determinados alimentos têm o poder de ativar neurotransmissores no cérebro, como a serotonina e/ou a dopamina que promovem impacto no seu estado de ânimo e humor.
Em um nível simbólico, podemos, portanto, entender muito sobre nós mesmos a partir do tipo de comida que estamos procurando.

A Crononutrição
A crononutrição é a área responsável por estudar como o relógio biológico de cada indivíduo influencia a alimentação. Nela, a ideia principal é que o organismo de cada pessoa tem um relógio e um funcionamento específico - que se reflete, diretamente, no metabolismo e ainda dita o melhor horário para cada refeição.
Assim como o ciclo vigília-sono é gerenciado pelo relógio biológico "central" (localizado em uma área do cérebro chamada hipotálamo), outros estímulos, incluindo a fome, também são estabelecidos por um ritmo interno, controlados por relógios biológicos que poderíamos chamar "periférico". Para manter um estado geral de saúde, é bom que todos os relógios periféricos trabalhem em estreita conexão uns com os outros, coordenados pelo relógio central.

Para fazer isso, o segredo é confiar nas regras da Crononutrição: não é a enésima nova dieta, mas um regime alimentar, cuja base científica foi confirmada pelo prêmio Nobel de Fisiologia e Medicina 2017 conferido aos três cientistas americanos Jeffrey. C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young, pela descoberta dos mecanismos moleculares que controlam os ritmos circadianos.

A Crononutrição leva em conta a importância de sincronizar o momento em que tomamos as refeições e sua composição em nutrientes com o nosso relógio interno principal, que é marcado por ciclos claro-escuro, regula nosso ritmo circadiano de sono-vigília. Estudos recentes mostraram que os horários de ingestão de alimentos podem desempenhar um papel importante na regulação do peso.

Respeite seu relógio biológico e facilite seu metabolismo comendo em horários regulares e constantes. A regularidade das refeições e horários também ajudará o metabolismo e o ritmo entre o jejum e a digestão. Os horários não precisam ser os mesmos para todos, mas devem ser constantes e adaptados ao seu dia, com base em seus compromissos. A crononutrição é apenas uma boa regra de comportamento na mesa.

Portanto, seguir a crononutrição não significa necessariamente comer de maneira saudável e inteligente, mas escolher os momentos certos para fazê-lo durante o dia. E acima de tudo, prestar atenção ao sono, um aspecto fundamental. Como a luz é um dos principais estímulos externos que condicionam o ritmo sono-vigília, o corpo tende a descansar à noite e a ficar ativo durante o dia, graças sobretudo à secreção cíclica diária da melatonina.

Não coma com pressa
Tome o tempo necessário, não coma com pressa porque, como é bem sabido, torna a digestão mais difícil e turbulenta. Além do mais, é um truque tão antigo quanto o mundo: a sensação de saciedade é transmitida ao cérebro com um atraso de cerca de 20 minutos, portanto, se você engolir com pressa, arrisca-se a comer demais antes de saber que está satisfeito. Comer devagar ajuda a digestão e também é uma ótima maneira de não exagerar.

Controle as emoções
A comida e o ato de comer muitas vezes também são atos emocionais: há aqueles que comem quando estão estressados ​​ou em estado de ânsia, quando ficam entediados ou quando se sentem sozinhos. Se suas emoções transbordarem sobre a mesa de maneira desordenada, então uma boa maneira de desenvolver um relacionamento saudável com a comida é controlar e entender seus sentimentos. Aprenda a ser zen, a analisar com desapego o que está acontecendo ao seu redor. Se você ver a sua serenidade como um recurso precioso para a sua saúde, então você não permitirá facilmente que até mesmo as pequenas coisas o perturbem. Em poucas palavras: respeita-te e cuide de si mesmo.



Fonte: alfemminile.com
lamenteemeravigliosa.it/
medicitalia.it/
vanityfair.it/benessere/



venerdì 26 luglio 2019

Saranno le donne a salvare il mondo?




Nell’età romana alle donne era vietato tanto votare quanto fare politica, non erano pertanto titolari di alcun diritto di voto. L’emancipazione femminile ha visto le donne accrescere, durante i secoli, il riconoscimento dei propri diritti, anche politici, accompagnato dall’evoluzione del loro ruolo all’interno della società, sino al suffragio universale.

Due donne forti e con una carriera politica consolidata alle spalle.
Due donne vincono la partita delle nomine per i posti chiave comunitari in occasione della riunione straordinaria del Consiglio europeo tra i capi di Stato e di governo dei 28. Ursula von der Leyen, la prima donna al comando della Commissione Europea e Christine Lagarde Presidente dalla Banca Centrale Europea.

Le proposte di nomine ai vertici delle istituzioni europee di due donne, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, hanno dato il proprio marchio al difficile Consiglio Europeo del 2 luglio scorso. Dopo le difficoltà nell’individuare nomi adatti ai vertici dell’Ue, in un meccanismo complesso tra Spitzenkandidat, i candidati guida individuati prima del processo elettorale e le incertezze dovute ai giochi di forza tra partiti europei nella nuova composizione del Parlamento, la scelta di garantire pari opportunità nei top jobs europei è probabilmente parsa la possibilità migliore per mettere tutti d’accordo.

Von der Leyen, 60 anni, più volte ministro, percorso nella Cdu è stata il primo Ministro della difesa donna in Germania e ha una solida storia personale e politica di europeista. Sedere nello scranno più alto del governo europeu un po’ significa tornare alle origini perché è nata nei sobborghi di Bruxelles e all’epoca suo padre Ernst Albrecht era un alto funzionario della comunità europea. E’ ritornata da ragazzina in Germania con la sua familia di fede luterana evangelica e di sangue blu per via della discendenza di Johann Ludwig Knoop, industriale del cotone che lo zar Alessandro II di Russia vuole barone.

Ha trovato l’amore – Heiko Von der Leyen - a Gotingen, mentre cantava nel coro di una chiesa luterana, al quale Ursula era accomunata da studi scientifici e quarti nobiliari, appartenendo il rampollo a un’antica famiglia aristocratica che costrui la sua fortuna sull’industria della seta. Si sono sposati nel 1986 e hano avuto sette figli.
Più globale il profilo di Lagarde, dopo un’esperienza politica come prima donna ministro dell’economia in Francia: l’esperienza alla guida del Fmi ha segnato decisamente la carriera politica internazionale di Lagarde.

La rivista Forbes nel 2018 ha consacrata la 63enne, presidente del Fondo Monetario Internazionale, terza donna più potente al mondo (dopo Angela Merkel e Theresa May).
L’anno scorso il Financial Times le chiese se mirasse alla BCE; lei, per scaramanzia o per modestia, rispose enfaticamente di no.
Nominata dai capi di Stato e di Governo UE, nel quadro dei nuovi vertici dell’Unione, Lagarde prenderà funzioni dal primo novembre 2019: Si potrebbe dire che prenda la posizione più importante nelle istituzioni europee, perché è sotto la lente d’ingrandimento di tutta la finanza mondiale.

Lagarde Christine si sveglia tra le 5.15 e le 5.30, andamenti di Borsa e yoga ogni mattina. Christine non fuma, non beve, non mangia carne e si definisce cattolica praticante. A sessantatre anni e al secondo mandato Fmi, è al terzo grande amore. Ha tenuto il cognome del primo marito, Wilfried Lagarde, con il quale ha avuto due figli, Pierre-Henri (imprenditore) e Thomas (architetto). «Sanno stirare e preparare una cena» ha raccontato. «Alla fine gli uomini sono solo i figli delle loro madri».
Poi c’è stato il businessman britannico Eachran Gilmour. Oggi fa immersioni e va all’Opera con il compagno Xavier Giocanti, manager di origini corse che vive a Marsiglia e va a trovarla una volta al mese.

Lagarde non è bella in senso classico ma sprigiona un grande fascino ed è giudicata tra le donne più eleganti del mondo. Entra in una cabina armadio dove sono perfettamente catalogate borse Birkin, scarpe con tacchi di varia altezza, foulard Hermes, stole di ogni colore, cappotti, giacche Chanel e blazer blu, cappe e coppottini.

Perchè le piace le Birkin
La borsa Birkin di Hermès ha battuto un nuovo record diventando la So-Black più costosa del mondo. E sì, vale più dell'oro e dello zafferano, si tengono chiuse nelle borse di cotone per la vita, e vengono prese coi guanti bianchi affinché non si rovinino.

Servono dalle 30 alle 40 mani per fabbricarne una, e quando vengono realizzate, godono di una lista d’attesa assolutamente upper class, prima di finire da Christie's ed essere vendute. Assemblate con le pelli più pregiate del mondo.
La Birkin di Hermès oggi è un oggetto di lusso assoluto, e il modello So-Black è la punta di diamante - nero - di questa collezione. Battuta a Hong Kong a un'asta di Christie's, per oltre 200.000 euro. Una So-Black, ovviamente.

Beh, anche il direttore dell’FMI interpreta alla perfezione il suo ruolo: è a capo di un’organizzazione internazionale che gestisce quote e fondi immensi. L’understatement parrebbe fuori luogo. Certo che poi ci mette del suo: l’allure francese, il physique du rôle, la scelta dei capelli bianchi, così chic sul suo viso abbronzato.
Di sicuro le piace vestirsi e affidare agli accessori il coup de théâtre che rende indimenticabili i suoi outfit. è informata sulla direzione che sta prendendo la moda e conosce i nomi delle ‘it bag’ che sfoggia ai vari summit.
Difficile comunque definire un personaggio così: le sue scelte in fatto di abbigliamento ci dicono che è una donna elegante, raffinata e che ama le sfide.

Agli amici manda regali. Una candela profumata per Angela Merkel, miele di Normandia per addolcire il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.
Agli altri non le manda a dire. Nella campagna presidenziale americana ha condannato «i politici che promettono di essere duri con i partner commerciali attraverso tariffe punitive o altre restrizioni», riferimento al neoprotezionismo invocato dal candidato repubblicano Donald Trump.


Raccontano che negli estenuanti vertici internazionali, al tavolo delle trattative, il suo “angolo” sia sempre il più allegro. Christine offre lo scialle-coperta a chi dà segni di stanchezza, scatta foto con l’iPhone, distribuisce cioccolatini. Ebbene sì. Il cioccolato, unica dipendenza oltre alla moda. Sembrerebbe un tipo da fondente, invece è al latte.
Anche così è riuscita a raccogliere 340 miliardi di euro dai Paesi del Fondo, che chiama «i nostri clienti».
In un’intervista non autorizzata pubblicata dal quotidiano britannico The Guardian, si compiaceva di aver fatto valere il fascino femminile: gli uomini hanno più difficoltà a dire no quando è una donna a chiedere soldi…

Quello che però fa riflettere è la qualità, davvero, elevata, delle due candidate leader, rispetto ai profili, più mediani, dei due candidati uomini scelti insieme alle due leader, Charles Michel Presidente del Consiglio europeo, Josep Borrel, al vertice della politica estera e di sicurezza dell’Unione.

Tuttavia, l’uguaglianza in un mondo pensato e organizzato dagli uomini non è sufficiente per le donne, nonostante qualcuna possa arrivare in posizioni di potere, per la maggior parte rimane un mondo di violenza e privazione.
Torna in mente, al proposito, il detto sulla vera parità di genere: essa si raggiungerà non quando una donna con qualità eccellenti ottenga un lavoro che merita, ma quando una donna con qualità normali ottenga un lavoro che non merita.




domenica 14 luglio 2019

Você não pode mudar sua realidade usando a vontade racional





É realmente verdadeiro que para conseguir algo basta querer fortemente?
Então, por que existem sonhos que não conseguimos ver realizados? Não deveriamos ser capazes de manifestar todos os nossos desejos, sem exceção, com a força do pensamento?
Talvez estejamos negligenciando alguns aspectos importantes do funcionamento dessa regra universal. A verdade é que querer algo até a obsessão, não é exatamente o caminho certo para obtê-lo.

Vamos fazer um experimento. Eu tenho um bilhete de loteria aqui. Como podemos entender, o pensamento formulado pela minha mente está sintonizado com o desejo de ganhar. Então, a idéia básica desse teste é provar para mim mesmo o axioma: o pensamento cria a realidade.

Mas, no final, obtive apenas um suspiro de decepção, Não ganhei nada. Mas meu pensamento estava focado em ganhar. Por que então eu falhei?
Vamos tentar entender. Sabemos que estamos todos imersos no campo quântico, onde ondas infinitas de possibilidades coexistem, das quais somos observadores e, graças à nossa observação, somos capazes de colapsar uma dessas ondas e transformá-la em uma partícula da realidade.

A possibilidade de ganhar na loteria estava prevista no campo. E por que, então, eu não consegui colapsá-la? E por que - querendo ampliar o campo de investigação – várias vezes na minha vida, colapsei acidentes de carro, uma queda devido a uma casca de banana, contratempos, derrotas? Simplesmente porque criei minha realidade com a mente, identificada com o ego e não com a consciência. Mente e consciência são duas coisas diferentes.

Você não pode mudar sua realidade usando a vontade racional
Se já te ocorreu de usar as declarações de empoderamento, você terá percebido, após um certo tempo, que o que você esperava alcançar não chegou ainda, ou se manifestou apenas parcialmente. O que então deu errado?
A resposta é simples: você não pode mudar sua realidade usando simplesmente a vontade racional. O pensamento consciente do que você deseja, o simples imaginá-lo não é suficiente para obtê-lo. Pelo menos, até que seu pensamento esteja alinhado com suas crenças profundas e seu estado mental.

Seu pensamento deve estar em sintonia com suas profundas convicções
Imaginar todos os dias a realidade que você quer, é inútil se a sua imaginação não viajar de acordo com sua vontade inconsciente. Seu inconsciente quer apenas o que acredita ser real e viável. Se, por exemplo, sua mente foi programada para acreditar que o dinheiro traz infelicidade, na vida real você atrairá inconscientemente experiências que validam essa crença. Porque o seu inconsciente acredita que isso é realidade. Da mesma forma, se você está insatisfeito com o contexto em que vive e prevalece em você um sentimento de rejeição para com as pessoas que fazem parte dele, esse estado de espírito condicionará seu comportamento e suas ações, te levando a situações de infelicidade.
Quando o pensamento, as convicções profundas e o estado mental estão afinados e todos vão na mesma direção, nada pode impedir que o seu desejo seja realizado. Isso é um FATO. É física. Não é uma questão de tamanho ou viabilidade do seu desejo, é apenas uma questão de alinhamento de energias.

Você deve se destacar emocionalmente do seu desejo
Para obter a manifestação material de um desejo, é necessário separar-se dele. Pode parecer uma contradição, porque quando você quer fortemente algo, você instintivamente, se deixa envolver emocionalmente. Praticar o distanciamento emocional não é fácil. No entanto, deixar ir, é a única maneira de permitir que as coisas aconteçam e se verifiquem.
Porque, quando você está muito envolvido em seu desejo, você também desenvolve uma forma de resistência contra a realidade. Algo que impede o fluxo natural das coisas e, consequentemente, também dificulta e retarda qualquer tipo de mudança.

Aqui estão algumas formas de resistência que impedem a manifestação: medo, raiva, tristeza, dúvida, ansiedade, obsessão. No momento em que você deseja fortemente algo, você também precisa saber como separá-se dele, como se não se importasse muito com o resultado.
É algo muito parecido com o que acontece quando, depois de orar fervorosamente para conseguir alguma coisa, você chega a um ponto em que a ansiedade parece dar lugar a outro sentimento, uma espécie de resignação, uma sensação de “como for, será." É o mesmo sentimento que provoca o sentimento de fé quando é muito forte, porque você deixa de ser ansioso e se abandona totalmente ao fluir das coisas. Não é coincidência quando se diz que a fé move montanhas. Porque é quando paramos de lutar contra os eventos que permitimos que os milagres se manifestem em nossas vidas.

Quando você pratica o distanciamento emocional daquilo que você deseja, você traça um episódio de sua experiência pessoal com sua memória. Quantas vezes você perseguiu alguma coisa por um longo tempo e depois, quando você não se importava e nem esperava mais, ou quando não estava mais interessado, eis que magicamente aquele desejo se manifesta na sua realidade?

A realidade é dualismo: é sempre composta de opostos
Se você ainda acredita que, para alcançar a serenidade ou felicidade, você deve primeiro eliminar todos os seus problemas atuais, você está apenas enganando a si mesmo. A realidade é dualismo: é feita de opostos, positivos e negativos, de altos e baixos. O que realmente faz a diferença é como você percebe as coisas e responde a elas. Você não pode eliminar o negativo de sua vida, porque sempre haverá obstáculos. No momento em que você aceita o negativo e o considera como uma oportunidade de crescimento interior, o impossível acontece: sua vida não fica presa nesse obstáculo mas você o está explorando como um empurrão para aumentar a qualidade do seu percurso.
Pense, por exemplo, naqueles momentos em que um impedimento para o que você queria acabou sendo uma inesperada ocasião fortuita!

"Porque o que temo me acontece e o que me assusta me alcança" Jó 3:25
Acredito que todos nós já vivenciamos, pelo menos uma vez em nossas vidas, o fato que nossos piores medos tenham se concretizado, e que aconteceu precisamente o que queriamos intensamente evitar. "Eu sabia!" "Bem que te avisei”. É a constatação.

Se você tem medo do fracasso, coloca em ação comportamentos que facilitem o fracasso. Se você tem medo de ficar sozinho, você atrai condições que levam à solidão. Se você tem medo de ser pobre, te comporte como se fosse e provavelmente o será. Esse vínculo é inerente ao medo em si, porque muitas vezes é um sentimento intenso, forte e persistente. E a Lei da Atração responde precisamente a esse tipo de emoção: não àqueles ocasionais ou superficiais, mas àqueles repetidos, profundos, vividos intensamente.
Assim, o medo é uma emoção intensa que automaticamente pressupõe o distanciamento emocional do evento que o gera. Consequentemente, esse evento tem as características perfeitas para se manifestar.
Isso explica a razão pela qual o que tememos intensamente parece ter a tendência de vir ao nosso encontro.
Certos medos são úteis: são o resultado de mecanismos inconscientes que nos permitem proteger a nós mesmos, de tutelar-nos de situações que podem ser prejudiciais para nós ou para os outros. Outros medos, ao contrário, são imaginários: percepções (errôneas) de perigos que, na realidade, não existem.

Nada acontece por acaso. Nenhum contratempo, puxão ou imprevisto, ocorre sem deixar um significado ou uma mensagem. Se você se deixar levar sem raiva ou sem insistir em nadar contra a corrente, não desperdiçará sua preciosa energia e descobrirá que cada evento é um sinal que te guia naquele exato momento de sua vida.

Para concluir:
Não há sonho ou desejo grande demais para ser realizado. No entanto, cada um de nós, no curso de nossa experiência de vida, tem sonhos que ainda não se conseguiu alcançar. Não são sonhos além do nosso alcance. Ao contrário, somos nós que, embora inconscientemente, estamos impedindo sua realização através de medos inconscientes, estados mentais em eterna oposição ao que desejamos e um apego obsessivo.

O verdadeiro segredo é praticar o distanciamento emocional: desejando fortemente algo e depois ter a coragem de deixá-lo ir confiando na inteligência universal. Somente cancelando as resistências internas e seguindo o fluxo natural da vida, o que realmente desejamos em nossos corações poderá nos alcançar de maneira fácil e espontânea.

A dificuldade em realizar alguns sonhos não é uma questão do tamanho ou da viabilidade do desejo, mas apenas uma questão de harmonia entre imaginação, estado mental e programação inconsciente. Quando essa sincronização de energias está presente, qualquer desejo se torna possível.


Fonte: comecambiarevita.it