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sabato 10 luglio 2021

Se non ci fossimo, l’universo non sarebbe quello che è

 


La fisica quantistica ci fa sapere che ci sono infinite possibilità. La probabilità che qualcosa avvenga è strettamente legata all’atto di osservazione che diventa coerente con ciò che prevediamo di vedere. Quando osserviamo e “scegliamo” uno specifico risultato, tutte le altre possibilità diventano incoerenti rispetto a ciò che vediamo e si auto-escludono. Siamo noi a determinare ciò che si verificherà e sperimenteremo nella nostra vita sulla base del nostro punto di osservazione.

Perché se osserviamo un vaso di fiori, non riusciamo a modificarlo? Perché le leggi della fisica quantistica perdono di valore, superata una certa dimensione: i teorici lo chiamano “problema della decoerenza”, e in sostanza altro non è che la constatazione che i sistemi macroscopici che sperimentiamo quotidianamente non seguono le stesse regole dei sistemi microscopici, o meglio ancora, sub-atomica.

Il gatto di Schrödinger

Una rara occasione di coerenza quantistica su scala macroscopica è stata fatta con il famoso paradosso del gatto di Schrödinger, dimostrando che un "gatto quantistico" può essere simultaneamente vivo e morto e anche in due luoghi contemporaneamente.

La storia è nota: un gatto è chiuso dentro una scatola, in compagnia di una fiala di veleno collegata a un martelletto, il quale a sua volta è collegato a un contatore geiger che misura il decadimento di un atomo radioattivo. Se l’atomo radioattivo decade, il contatore geiger lo scopre e invia un segnale al martelletto il quale rompe la fiala di veleno che ucciderà il gatto. Se l’atomo non decade, il gatto sarà vivo e vegeto.

Se applichiamo le leggi della fisica quantistica a questo scenario, in teoria, finché un osservatore esterno non apre la scatola, il gatto sarà contemporaneamente vivo e morto. Questo perché l’atomo radioattivo resterà in uno stato indeterminato, descritto, appunto, dalla funzione d’onda, che collassa solo allorquando l’osservatore effettua l’osservazione.

Possibile che, all’interno di quella scatola, il gatto sia contemporaneamente vivo e morto? No, per questo lo chiamano “paradosso”. Ed è per questo che la fisica quantistica non si applica al mondo macroscopico.

Ma se prendete questo esempio e lo applicate a una scala sub-atomica, potete stare certi che le cose andranno proprio come le aveva descritte Erwin Schrödinger, uno dei maestri della fisica quantistica.


Che rumore fa un albero che cade nella foresta, se non c’è nessuno in ascolto?

Il gruppo, guidato da Matthew Pusey, ha dimostrato che la funzione d’onda è qualcosa di reale e tangibile: l’elettrone esiste davvero in un’infinita di punti lungo la sua orbita, come tante infinite realtà diverse, che vengono ridotte a un’unica realtà solo quando l’osservatore porta l’elettrone a collassare in quel punto esatto.

La grande rivoluzione della fisica quantistica sta, quindi, tutta in questa frase: se il mondo sub-atomico vive in una realtà indeterminata finché non c’è un osservatore esterno che la fa collassare in uno stato determinato, allora, potremmo fantasticare sostenendo che l’intero universo vivrebbe in uno stato di indeterminazione quantistica se non ci fossero osservatori intelligenti che lo osservano. Il che, detto in parole povere, vuol dire che, se non ci fossimo, l’universo non sarebbe quello che è.

“Che rumore può avere un albero che cade nella foresta, se non c’è nessuno in ascolto?”

Tuttavia, anche noi siamo composti da particelle con un comportamento ondulatorio.

Il fatto che la luce sia un’onda di energia se non la osserviamo, o una particella di materia fisica se invece la osserviamo, significa che dipende da noi scegliere se osservare e focalizzarci su una particella o meno.

Quando iniziamo a guardare il mondo da molti più punti di vista che vanno oltre le credenze limitanti, iniziano a manifestarsi nuovi eventi, situazioni e sincronismi.

Solo perché crediamo che qualcosa sia possibile, ci apriamo a quella possibilità nella nostra vita

Ma come può essere che semplicemente osservando un’onda la si trasformi in particella?

John von Neumann, giunse alla conclusione che l’unica spiegazione possibile fosse la presenza di una variabile nascosta e che quel fattore x fosse la coscienza umana!

In pratica, il motivo per cui un fotone o l’elettrone interferisca con se stesso sarebbe che la nostra coscienza provocherebbe il collasso della funzione d’onda, e ciò produrrebbe la differenza tra la percezione della particella e dell’onda.

Se partiamo dal presupposto che gli esseri umani sono composti di fotoni, l’atto stesso di osservare provoca il collasso della funzione d’onda e cambia la struttura concreta della composizione del corpo. Quindi, fondamentalmente il nostro universo è un artefatto. In sostanza la coscienza è il fattore x che viene trascurato in tutti quanti gli esperimenti, ma che spiega la maggior parte degli effetti osservabili in fisica quantistica. L’onda probabilistica è basata sul nostro modello di coscienza. Ciò significa che se espandiamo il modello della nostra realtà personale, i risultati cambiano e in modo esponenziale.

La nostra osservazione o misurazione provoca il collasso della funzione d’onda.

Cambiare il modo in cui percepiamo la realtà, trasforma l’oggetto della nostra osservazione, che a sua volta provoca l’immediata trasformazione del risultato finale!

Ogni volta che osserviamo il mondo subatomico, lo alteriamo. Se la luce farà la sua comparsa come particella o continuerà la sua esistenza come onda dipende dalla nostra scelta. Se non ti focalizzi sull’entità subatomica, è solo un’onda che fluttua liberamente, ma se ti concentri su di essa e la osservi, si solidifica in una particella di materia fisica. Poiché ogni atomo di questo mondo è fatto di entità subatomiche che si comportano in questo modo, tutto questo ha una profonda implicazioni nella nostra vita.

Proprio come per le particelle di luce, qualsiasi cosa a cui presti attenzione accade.

Se acquisti una certa marca di macchina, improvvisamente comincerai a vedere molte altre auto di quella marca sulla strada.

È lo stesso fenomeno. Ciò su cui ti focalizzi è ciò che appare. Forse penserai che se non avessi comprato l’auto nuova, non noteresti tante altre auto come la tua. Ma la verità è che senza la tua attenzione le auto come la tua non sarebbero là! Sei tu a manifestare quella possibilità quantistica! Si tratta solo di assumersi la responsabilità e di riconoscere ciò che hai scelto.

Ne deriva qualcosa di entusiasmante e incoraggiante: puoi cambiare ciò che scegli di osservare e, facendolo, puoi cambiare ciò che accade. È l’atto stesso di osservare, del focalizzarsi che crea il risultato, sia esso una particella di luce o un’automobile.

Questo implica che il nostro mondo, ossia la nostra realtà fisica non appare se non la osserviamo. Quindi, per cambiare la tua vita bisogna accettare che la scelta di ciò che osservi è una tua responsabilità.

Ciò significa che l’universo è plasmabile e si manifesta nel modo in cui lo vediamo. Abbiamo reso manifesto il nostro universo, lo abbiamo fatto sempre, solo che non ne eravamo consapevoli.

Ciò su cui una persona si focalizza, osservando, prestando attenzione, è ciò che apparirà nella sua vita, nel suo mondo.

Noi stiamo osservando le entità subatomiche che rendono solide le onde di energia per diventare la materia del nostro mondo. Questo significa che le cose che desideriamo possono manifestarsi, ogni volta che cambiamo il nostro punto di osservazione. Per manifestare grandi cambiamenti è sufficiente iniziare a osservare il mondo focalizzandoci su quello che desideriamo. Se poi, all’osservazione segue l’azione consapevole, gli effetti diventano sempre più evidenti e visibili a tutti.

Come noi creiamo la nostra realtà – Capitolo X


Fonte: http://www.essereilcambiamento.it

giovedì 4 aprile 2019

Un evento spazio-tempo è un momento d’intenzione congelato




Esperimenti, sia mentali che di laboratorio, hanno inesorabilmente dimostrato che le nostre concezioni della realtà sono completamente inadeguate se rapportate al mondo della meccanica quantistica, ovvero al regno dell’infinitamente piccolo.

Il nostro cervello è uno strumento quantico che provoca il collasso delle funzioni d’onda, che esistono come possibilità prima che le realizziamo come eventi spazio-tempo. Perciò il cervello prende le possibilità e le realizza negli eventi spazio-tempo. È uno strumento quantico che converte la possibilità in realtà. Prende il non-manifesto e lo rende manifesto, sia nell’immaginazione sia come esperienza sensoriale.

Si parla di collasso della funzione d'onda quando l'insieme di tutti gli stati possibili da essa descritti (i cosiddetti "autostati") si riducono drasticamente e istantaneamente ad uno solo. Se ad es. stiamo studiando la posizione di un elettrone, il collasso della funzione d'onda rappresenta il passaggio dalla "superposizione" (dove l'elettrone occupa probabilisticamente molteplici posizioni) all'unica posizione dove l'abbiamo trovato all'atto dell'osservazione/misura.

Tutta la percezione è il collasso delle funzioni d’onda in un mare di possibilità in costante trasformazione e movimento e la mia percezione congela quella realtà esterna, ma persino nel momento in cui l’ho percepita è andata avanti. È proprio un fenomeno in movimento nel mare delle possibilità. Tutte le cose esistono come un mare di possibilità infinite e tutto esiste come potenziale puro. Il potenziale non ha né principio né fine. Esiste come potenziale.

Che cos’è l’informazione?
L’informazione è un mare di possibilità che aspetta che siano poste dellle domande. L’universo è a forma-d’onda? L’universo è a forma-di-particelle?
È la vostra domanda che costringe l’universo a fare una scelta. Prima che la domanda sia stata posta, l’universo non ha fatto una scelta. Non appena facciamo la scelta, l’universo è costretto a rispondere. Perciò, ai livelli più fondamentali della natura, l’universo è un mare di possibilità infinite che sono costrette a fare scelte per eventi di spazio-tempo una volta che abbiamo posto la domanda. L’universo è un enorme punto interrogativo, prima che diventi reale.
John Wheeler dice che l’universo rimane ambiguo, un brodo quantico che fluisce incessantemente, fino a che un essere cosciente lo osserva. L’essere cosciente potrebbe essere un’ape o un camaleonte, o potrebbe essere uno di noi. Senza una coscienza l’universo non costruisce se stesso in una forma fisica.

Einstein si trovava molto a disagio con certi aspetti della fisica quantistica. Uno di questi era la correlazione non-locale. Un altro era il principio di indeterminazione di Heisenberg. Infatti, quando Heisenberg si recò a spiegare a Einstein il principio di indeterminazione, Einstein pronunciò la famosa frase: “Dio non gioca a dadi con l’universo,” perché le nostre leggi meccanicistiche dicono che se ne sappiamo abbastanza dell’universo, saremo in grado di predire ogni cosa.

L’effetto dell’osservatore significa che a meno che non si osservi e fino al momento dell’osservazione l’universo esiste solo come possibilità. Fino a che lo osservi, in altre parole senza un cosciente essere senziente, l’universo non esiste. John Wheeler.

Come funziona una correlazione non-locale
Se avete due particelle sub-atomiche, A e B, e queste si scontrano, si scambiano un po’ d’energia e di informazioni, quindi A diventa A1 e B diventa B1: esse sono leggermente cambiate, proprio come quando tu e io ci scontriamo, siamo leggermente cambiati, scambiamo informazioni e anche energia. A livelli più fondamentali, quando particelle sub-atomiche si scontrano, esse scambiano energia e informazioni. Diciamo poi che A1 comincia a spostarsi verso un’estremità dell’universo e B1 si sposta verso l’altra estremità dell’universo, ma per tutta l’eternità rimangono istantaneamente correlate. Ciò significa che se io so che cosa sta facendo A1, sarò in grado di dire che cosa sta facendo B1. Se so dov’è A1, sarò in grado di dire dov’è B1. Sapendo, cioè, una qualità di comportamento di A1, sarò in grado di dire una qualità di comportamento di B1.

La Distanza nello Spazio è anche la Distanza nel Tempo
Ora c’è un fatto stabilito che ci sia in natura un livello fondamentale in cui ogni cosa è istantaneamente correlata a ogni altra cosa. Questo ci dà una prova matematica e sperimentale di ciò che possiamo chiamare onniscienza, onnipresenza o onnipotenza – dove ogni cosa è correlata, ogni cosa è organizzata, ogni cosa è connessa istantaneamente con ogni altra cosa.

Einstein si sentiva a disagio perché pensava dal punto di vista di tutti i fenomeni esistenti nello spazio-tempo, ma ciò che questo descrive è un dominio che si trova oltre lo spazio-tempo e la causalità, fuori dai domini di spazio-tempo. Ora gli scienziati riconoscono totalmente che non potete spiegare la biologia senza invocare la correlazione non-locale. Come fa il corpo umano ad avere pensieri, a suonare un pianoforte, a uccidere germi, a rimuovere le tossine e ad aspettare un bambino, tutto nello stesso tempo? E mentre fa tutto questo, correla ogni attività con ogni altra attività, tutto istantaneamente senza mediare l’attività delle cellule del fegato con le cellule dei reni, con la “fabbricazione” del nuovo bimbo.

Non solo, ma il nostro corpo sta inseguendo il movimento delle stelle mentre fa questo, perché i ritmi biologici che chiamiamo corpo sono veramente i ritmi dell’ecosistema e dell’universo. Ogni cosa, oltre a essere correlata con ogni altra cosa, è anche correlata istantaneamente. Non c’è tempo, non c’è energia implicata, perché l’energia è nello spazio-tempo. Non utilizza segnali di tempo o segnali di energia: è istantanea. È la base di ciò che chiamiamo sincronicità. Le correlazioni non-locali sono gli aspetti più impressionanti e più dominanti dell’attività della natura. E’ conosciuto matematicamente, è conosciuto dal punto di vista della fisica quantistica – è totalmente conosciuto sperimentalmente.

La proliferazione dell’indeterminazione
Osserviamo il principio di indeterminazione di Heisenberg: tutti i fenomeni sono simultaneamente a forma-d’onda e a forma-di-particella fino a che si esegue l’esperimento, e poi sono una o l’altra cosa. Se ne misurate uno, vi precludete allora la conoscenza di ciò che è l’altro.
Perciò se misuro la posizione, allora mi precludo la conoscenza del momento. Se lo conosco come particella, allora non lo posso conoscere come onda nello stesso momento. Non ha niente a che fare con le limitazioni delle nostre metodologie sperimentali, ha a che fare con le leggi della natura.
Inoltre, quando comincio a fare calcoli a questo livello di natura, devo usare numeri irrazionali. Un numero irrazionale è un numero che non può essere concettualizzato. Perciò l’infinito è un numero irrazionale: non si può concettualizzare. Per calcolare i comportamenti fondamentali dell’universo, devo usare numeri irrazionali che non posso concettualizzare.

La creatività comincia con l’indeterminazione. L’indeterminazione è veramente la ragione della creatività a questo livello, che è la quarta proprietà del dominio quantico. È creativo. Ed è creativo a causa della proliferazione dell’indeterminazione. Se siete sicuri di tutto, dov’è lo spazio per la creatività? Se conosco ogni cosa, allora quella è la fine della storia, più non so, più spazio c’è per la creatività. Questa creatività, nel carattere, è quantica. Ciò significa che ha qualcosa a che fare con la guarigione, perché tutta la guarigione è creatività biologica. Tutto il risanamento è creatività biologica. La natura sta creando costantemente.

Ma Guardate Fuori: Tutta questa Creazione Avviene Proprio Adesso! Non è successo tanto tempo fa, succede in questo momento. A livello quantico i fotoni collassano, le funzioni d’onda precipitano come eventi spazio-tempo e i nostri cervelli sono strumenti quantici che traducono il collasso delle funzioni d’onda in… un albero. Ma quell’albero sta realmente nascendo e sta morendo alla velocità della luce proprio ora. Dio lo sta creando. Se non credete in Dio allora un campo correlato meccanico quantico non-locale causale lo sta creando!
Un mistero la sta creando e lo sta facendo proprio ora. Tutta la creazione non solo sta avvenendo proprio ora. Ma qualche proprietà inaspettata, che è totalmente imprevedibile, emergerà mentre quella creatività continua, perché la creatività ripete se stessa, gli schemi del collasso sono ripetuti e poi, all’improvviso, ci sono salti quantici che sono chiamati proprietà inaspettate. Questo significa che non esistevano prima e voi non sapevate che cosa sarebbero stati prima di esistere.
Noi siamo qui come esseri umani e là fuori ci sono scimpanzè che condividono il 99,999% dello stesso DNA. Ma per quanto se sappiamo, gli scimpanzè non si chiedono chi è Dio e se hanno un’anima, o qual è la natura dell’esistenza. Per questo si è reso necessario un salto quantico. La creatività della natura è quantica.

Osserviamo l’Evoluzione Biologica. Vediamo che è punteggiata da queste discontinuità. Nella fisica quantistica le discontinuità ci sono quando una particella sub-atomica si sposta da un posto a un altro senza attraversare lo spazio in mezzo. Perciò ora è qui e poi è là e non è passata né qui né là. Inoltre è istantaneo: non appena scompare qui, riappare là senza alcuno scarto temporale.

Qual è la definizione di un’anima?
I punti qui discusso, sono le qualità dell’anima. Perché? Perché l’anima non è una cosa, è un campo di possibilità infinite. L’anima è onnisciente, l’anima prolifera e abbraccia l’indeterminazione per creare e l’anima co-crea con Dio. Dio rimane non-manifesto a meno che voi non partecipate.
L’anima è l’osservatore che interpreta attraverso la memoria e compie scelte attraverso il desiderio.
Ognuno ha un osservatore, ognuno osserva basandosi sulla memoria e sull’interpretazione e ognuno ha un campo comune che sono le infinite possibilità, le correlazioni non-locali, l’indeterminazione, la procreazione e la creatività.
L’osservatore è l’anima, il processo è la mente e il corpo fisico è l’oggetto.

fonti: scienzenoetiche.it
StazioneCeleste.it

mercoledì 28 novembre 2018

Esperimento corale di fisica quantistica da torto a Einstein




Einstein è tra i padri fondatori della meccanica quantistica, la teoria che descrive il comportamento della materia al livello del mondo infinitamente piccolo fatto di atomi e particelle.

Un esperimento corale – Big Bell Test - che ha coinvolto oltre centomila volontari da tutto il mondo è l'ultimo, in ordine di tempo, a confermare la validità dell'entanglement, l'idea cioè che particelle distanti quanto si vuole possano passarsi istantaneamente informazioni sul loro stato quantistico, in una forma molto particolare di teletrasporto.

Il 30 novembre 2016 il gruppo di citizen scientists arruolato per il test ha prodotto bit imprevedibili e totalmente casuali di informazione, usando il proprio smartphone o computer: sequenze impredicibili di valori 0 e 1 che sono state usate per calibrare le misurazioni in una serie di test quantistici condotti in 12 diversi laboratori nel mondo. I risultati dell'esperimento sono stati ora pubblicati su Nature.
Danno torto ad Einstein i risultati del Big Bell Test, l'esperimento mondiale di fisica quantistica che aveva coinvolto oltre 100.000 persone in tutto il mondo 'armate' di un videogioco e 11 laboratori di fisica, compresa l'università Sapienza di Roma. I risultati chiariscono meglio come atomi distanti interagiscono fra loro e contraddicono la visione del mondo di Einstein, che prevede un universo indipendente dalle osservazioni umane.
"Tuttavia non accettava tutti gli aspetti di questa teoria e riteneva che andasse sviluppata ulteriormente" ha detto all'ANSA il fisico Fabio Sciarrino, responsabile del Quantum Lab della Sapienza, che ha preso parte al test.

“Secondo Einstein”, ha proseguito il fisico, “l'universo è indipendente dalle osservazioni umane e per questo diceva 'la Luna esiste lo stesso anche se non la guardo”, ma nel mondo dell'infinitamente piccolo non funziona così: "l'uomo con le sue misure di un esperimento può definire la realtà e modificarla".

Proprio come ha dimostrato l'esperimento coordinato da Morgan Mitchell dell'Istituto di Scienze Fotoniche di Barcellona, i partecipanti, grazie al videogioco, hanno creato stringhe casuali di numeri, fatte di zero o uno, e le hanno inviate ai laboratori. Le stringhe, ha spiegato Sciarrino, avevano la funzione di domande e in questo modo i giocatori hanno scelto le domande che "noi abbiamo fatto agli esperimenti". Questi ultimi erano costituiti da coppie di particelle di luce (fotoni) correlate fra loro in una sorta di abbraccio virtuale, chiamato entanglement, per il quale gli elementi di una coppia, anche se separati, sono soggetti a una fortissima correlazione.

Le stringhe-domande sono state così "caricate negli esperimenti in modo da decidere quali proprietà (per esempio la direzione in cui oscilla il campo elettrico del fotone) avremmo misurato sulle coppie". E' stato visto che "i risultati delle misure su due particelle fisicamente separate risultano concordi, indipendentemente da quali proprietà abbiamo scelto di misurare. Ciò - ha detto Sciarrino - implica qualcosa di molto sorprendente: o la misura di una particella influenza istantaneamente l'altra particella (nonostante sia molto lontana), o le proprietà osservate non sono mai esistite realmente, ma piuttosto sono state create dalla misura stessa".

Numero infinito di possibilità sovrapposte
Niels Bohr e Werner Heisenberg, ambedue Premi Nobel per la Fisica rispettivamente nel 1922 e 1932, definirono una loro interpretazione alle nuove scoperte nota come l’Interpretazione di Copenaghen.
In sintesi essa afferma che l’universo esiste in quanto numero infinito di possibilità sovrapposte. Secondo la loro teoria, esse non si collocano in ciò che definiamo né uno spazio né uno stato di esistenza, ma sono presenti tutte contemporaneamente in uno stato potenziale.

L’atto di una persona che osserva quei possibili potenziali, determina l’attivazione di quello sul quale è focalizzato: in altri termini, quello che pensa o si aspetta di vedere. Questa risulta essere, ancora ai nostri giorni, la teoria più accreditata.

John Wheeler, noto fisico statunitense, insignito nel 1997 del Premio Wolf, lascia pochi dubbi in merito: “non potremmo neanche immaginare un universo che … non contenesse degli osservatori, perché i mattoni stessi dell’universo sono questi atti di osservazione partecipata”.


Fonte: http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/fisica_matematica/2018/05/21/il-piu-vasto-test-di-fisica-quantistica-boccia-einstein-_7e1844c3-dd38-42d8-b517-a742258b89b0.html
https://www.focus.it/ 



venerdì 11 ottobre 2013

Il “Big-Bang Day” di Berlusconi



E così… il black holes ha inghiottito veramente Berlusconi… come lui temeva!

Berlusconi- L’avevo detto: Volevano dar la caccia all'infinitamente piccolo e ci sono riusciti! Infatti, Il Nobel per la Fisica 2013 va a Higgs, il padre della particella più ricercata del Pianeta… No, non parlo di Berlusconi ma del Bosone di Higgs!

Il 10/9/08 – una specie de count down: 10-9-8 -, è stato un giorno destinato a restare nella storia. Dovrebbe rimanere  come l’inizio del black holes, ovvero sia, il fatidico buco nero, eppure, divenne il giorno più temuto da Silvio Berlusconi perché riteneva “il lancio verso l'esplorazione delle frontiere dell'infinitamente piccolo una vera e propria caccia ai “poveri” e indifesi Nani.

Ecco com’è andata:

Era il 2008 quando L’acceleratore di Particelle Large Hadron Collider (LHC) ha fatto Big Bang… L'acceleratore è stato attivato e tutto è andato come previsto, nessuna apocalisse all'orizzonte come prevedevano i fabbricanti di catastrofi. Al CERN di Ginevra è partito il più grande esperimento di fisica di tutti i tempi, tra l'entusiasmo degli scienziati e l'inquietudine di chi temeva la fine del mondo, per ricreare, secondo i calcoli degli scienziati, le condizioni che esistevano nell’universo una frazione di secondo dopo il Big Bang, l’esplosione da cui è nato l’universo.

C’è stato chi ha ipotizzato un sacco di cose per dare rilievo all’evento: c’è stato chi ha avuto paura del vuoto di aristotelica memoria, che pervade orrida le nostre menti alla perenne ricerca di certezze – l’horror vacui che il Cern potrebbe provocare, c’è stato chi ha pensato che l’acceleratore creerebbe quel buco nero, destinato ad allargarsi fino a inghiottire la Terra nell'arco di quattro anni e c’è stato chi ha pensato: comunque vada, meglio sarebbe non perdere di vista la traccia del mega-buco. Potrebbe essere molto utile, un’opportunità d’oro… o di protoni.

Ma… soprattutto, c’è stato anche chi ha pensato a un complotto, a una vera caccia ai Nani. Così pensava Berlusconi all’epoca. Intuiva che qualcosa di tenebroso stava per accadere proprio a lui, e sapendo di quel sperimento nanistico, ha subito associato ai suoi sospetti. Non immaginava, però, che il black holes non si chiamava Large Hadron Collider e che il suo horror vacui dovrebbe partire dalle toghe rosse che, come Aristotele, pensano che uno spazio privo di oggetti (cioè vuoto) non corrisponda affatto al niente, ma ha una propria permanente esistenza. Oggi, invece, Berlusconi pensa di essere vittima di una sentenza surreale, uno spazio privo di oggetti che è stato riempito da un accanimento giudiziario che ha avuto l’obiettivo di liquidare l’avversario politico e che la sua condanna è una gravissima ingiustizia, una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese. Non è soltanto una pagina di malagiustizia,  è un’offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto nella mia ancorché piccola statura, e quindi, l’horror vacui che temeva è, comunque, successo.
Così…, nel 2008, ancora all’oscuro di questa terribile condanna, Berlusconi convoca un meeting emergenza:

l black holes tra Berlusconi e Collaboratori

Berlusconi: Convocate il Consiglio dei Ministri. Dobbiamo fare una riunione straordinaria.
Voi sapete del complotto che alcuni “Grandi” della Terra stano facendo nei miei confronti. Parlano di un tale buco nero che potrà risucchiare un sacco di cose, no? Dicono che persino la Terra è a rischio. Ma la vera intenzione è quella di succhiare tutti quelli sotto del 3° centile, le “particelle”, come chiamano loro. Se mi succhiano, chi sa dove vado a finire. Ho il mio mandato per portare a fine e non lo molo, nemmeno sbarcando all’inferno. Voglio sapere chi muove i fili di questa immane e nefanda cospirazione. Voglio i nomi dei vigliacchi. Tutti!

Frattini: Credo che il motivo sia ben altro, Presidente. E’ probabile che in testa ci sia Antonio Bassolino che vuol approfittarsene per gettare tutti i rifiuti dentro del mega-buco, così è a posto per un anno, può scommettere!

Bossi: Guarda, io penso che sia opera di Bin Laden che ha deciso di anticipare di un giorno – il 10, anziché l’11 settembre - per una catastrofe universale. Colpa di Bush che (allora) ha promesso catturarlo prima della fine del suo mandato, eppure...

Frattini: Ma, di cosa ha paura Presidente? Lei è affetto dalla sindrome dell’horror vacui?
Berlusconi: Ma non dire sciocchezze, non sai che loro mi perseguitano? Tutto questo è una scusa per catturare me, mica Bin Laden.

Frattini: Loro chi, Presidente?

Berlusconi: Che ne so io! Forse, Prodi, Fini, Franceschini, Bocchino, le toghe rosse... che ne so… si sono messi tutti d’accordo con quelli della Cern (Centro Europeo per la Ricerca dei Nani). Vogliono fare una pulizia etnica della statura, per loro vale soltanto chi è Large (Hadron Collider), mica Small.

Frattini: Ma il Cern di Ginevra non si chiamava Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, Presidente?

Berlusconi: Per niente! Loro vogliono la mia testa per non ricandidarmi per la quinta volta alle prossime elezioni, perciò, hanno inventato questa storia di esperimento bang-bang

Frattini: Noooon, Presidente. Big Bang!

Berlusconi: Non capisce? L’obiettivo finale degli scienziati è quello di ricreare le condizioni post Bang Bang che hanno generato l'Universo dei nani e sperare nella materializzazione della ''particella di Dio'', o bosone di Higgs come chiamano, che esemplifica la massa ipotizzata da uno scienziato pazzo chiamato Peter Higgs, che osa varcare le Colonne d'Ercole del conosciuto per inserirsi scelleratamente nel terreno dell'inconoscibile, quello riservato a Dio. Il vero autore della creazione. Se lo trovo, lo ammazzo!

Frattini
: Scusi, Presidente, ma la fisica delle particelle si propone di spiegare come funzioni l'universo intero nella sua immensità, studiando a fondo come funziona il mondo dell'infinitamente piccolo, ovvero quello delle particelle elementari.

Berlusconi: Più rispetto Signor Ministro! Lei sta parlando con il Presidente del Consiglio Italiano, non con una particella infinitamente piccola!

Frattini: Calma Presidente. Non sto mancando di rispetto alla persona che rappresenta il modello standard del nostro Paese, che è Lei. Quello che vorrei spiegarle è che, al momento attuale, la migliore teoria esistente nell'ambito della fisica delle particelle si chiama proprio “modello standard” e, utilizzando questo modello, è possibile fare delle previsioni molto accurate circa l’interazione fra le varie famiglie di particelle. Il modello standard è stato messo alla prova in tantissimi esperimenti e c'è solo un punto che ancora non è chiaro ai fisici che, descritto con parole molto semplici, suona più o meno così: perché l'elettrone pesa esattamente quella quantità e non un po' di più o un po' di meno?

Berlusconi: Lei mi sta chiamando di grasso, Signor ministro! Inoltre, allude che la mia famiglia ha bisogno di un’interazione con altre famiglie di… hamm… PARTICELLE come ha detto Lei? La esonero dall’incarico, Signor Frattini, intesi? Comunque, lo scopo di questa riunione è trovare un “Tampax”… cioè, dico, un tappo per il buco nero, insomma. Qualche suggerimento?

Carfagna: L’unico che non potrebbe mai essere risucchiato dall’eventuale buco nero, Signor Presidente, a detta degli stessi scienziati che lavorano all’esperimento, è Giuliano Ferrara.

Berlusconi: E’ vero! Detto bene. Beh… che dire… Ferrara, pensaci tu? Mi aggrapperò al mio corpulento opinion maker così, eviterò di sprofondare nella voragine gravitazionale del Black Hole…

Frattini: Tranquillo Presidente… Come diceva qualcuno, il pessimismo della ragione ha paura di un buco nero. L'ottimismo della volontà ci si ficca dentro.

Bossi: Ecco perché i pessimisti dicono che le vie del Signore sono infinite... Ma spesso intasate. Colpa di Ferrara!


venerdì 25 novembre 2011

Il DNA Umano - è possibile modificare la nostra realtà!

Il DNA umano, infatti, è in grado di influenzare direttamente le particelle più piccole della materia, come dimostrato in esperimento dagli scienziati russi Poponin e Garaiev, quando hanno messo alla prova il comportamento del DNA verso le particelle di luce (fotoni) che sono la materia quantistica di cui è fatto il mondo. Dopo aver tolto tutta l’aria di un cilindro, gli scienziati hanno constatato che le particelle erano ovunque all’interno del contenitore. Poi, alcuni campioni di DNA umano furono collocati insieme ai fotoni all’interno della capsula chiusa. Si è verificato che, in presenza del DNA le particelle ebbero un comportamento non previsto: le particelle assunsero una diversa disposizione. Era evidente che il DNA stava influenzando le particelle, facendo assumere loro una struttura di campo regolare. Non esiste nulla all’interno della fisica che sia in grado di spiegare un comportamento simile.  Attraverso questo esperimento fu documentato come il DNA, la sostanza di cui siamo fatti, esercita un effetto diretto sulla materia quantistica di cui è fatto il mondo!
Si tratta di un puzzle complesso. Ma anche i segreti spirituali si trovano nel DNA!
C'è una nuova energia su questo pianeta che sta cercando di attivare i pezzi e parti dell’energia dell'anima che chiamiamo DNA. E questa parte del nostro corpo si trova sia in 3D sia in molteplici dimensioni. Non sarà qualcosa che dobbiamo sedersi e meditare per realizzare perché il DNA, quando attivato, rimane in quel modo, cambiato per sempre. Non si dovrebbe accendere e spegnere.

Kryon: una nuova energia sta investendo il Pianeta e sta cambiando il comportamento umano. Se tratta di una energia quantistica, invisibile ma molto reale che predilige l'essere umano di ottenere una maggiore comprensione su ciò che è intorno a voi. Gli esseri umani dovranno raggiungere una comprensione, e quindi, una credenza su cui non tutte le cose sono visibili e comprensibili all'interno del pensiero 3D, e che c'è molto di più da vedere all’interno di ciò che realmente fa parte di suo mondo. Richiede una logica ben oltre quella che sono abituati, per essere in grado di comprendere.
Non è facile perché gli esseri umani fanno parte di un paradigma che è sempre esistito ... un paradigma in 3D in cui hanno vissuto tutta la vita. Quando si conosce solo una realtà dimensionale, diventa difficile pensare al di là di essa. Parti della Terra non si sono formate come si pensa.

Per anni gli psicologi vi hanno detto che potreste effettivamente cambiare voi stessi attraverso quello che pensate. Anche fuori dal contesto spirituale, dicono: Il potere del pensiero positivo può effettivamente cambiare la vostra vita. Lo sanno. Si tratta di energia, e hanno ragione. Ed è anche un indizio di quello che non va nel vostro modo di pensare. La Nuova Energia è arrivata nel 1987. La griglia è cambiata e il cristallino si è spostato. La Terra stessa vibra oggi diversamente di quanto faceva allora. Quando siamo arrivati vi abbiamo detto: “Voi avete cambiato il vostro futuro”.

Perché avete deciso che le cellule del vostro corpo vi controllino? Perché avete deciso che i vostri geni siano dal punto di vista biologico gli stessi per sempre? Chi ve lo ha detto? Lasciate che vi dia un paradigma della vecchia energia: Chiunque io sia, lo Sono. Dio mi ha creato in questo modo per una ragione e così farò del mio meglio con quello che ho.
Ora dirò nuovamente: benvenuti nel cambiamento interdimensionale, così che l’intero modo di pensare dell’Essere Umano possa essere rivisto per includere i nuovi doni!
Non importa come sono nato. Sono io ad avere controllo della mia biologia, del mio sistema immunitario e della mia consapevolezza. Dio mi ha creato come creatura divina capace di reclamare le energie passate all’interno della mia Akasha… e di modificare completamente la mia biologia, il mio aspetto e le mie forze in qualunque modo desidero.
Pare impossibile? Vi sono insegnanti adesso sul pianeta che stanno istruendo gli Esseri Umani su come pensare al di sopra dei geni. La scienza medica vi sta dicendo che il vostro DNA non è il vostro destino! In altre parole, l’intera idea sta venendo in mente all’intera Umanità, poiché adesso è tempo.

Ora è possibile moltiplicare il vostro anni di vita sulla Terra

Questo cambiamento di energia sul Pianeta è nuovo, è iniziata soltanto 21 anni fa. Prima di allora, lo stato di coscienza su questo pianeta è stato sempre lo stesso, per migliaia di anni.
Questa è la realtà che vedete ed è la realtà che ricordate, perché si è registrato nella vostra Akasha; ora, stiamo dicendo che il cambiamento delle cellule è possibile, diciamo che potete andare dentro di voi e vivere a lungo, diciamo che ci sono cose evolvendo intorno a voi che collaborano. Potete co-creare a voi stessi con abilità e fare quello che solo i maestri che hanno camminato su questo pianeta hanno potuto fare.

venerdì 14 ottobre 2011

La materia oscura si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie.


La materia oscura che tutti cercano non si trova negli spazi vuoti tra le cose. Si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie, appositamente messa lì.


La materia oscura non è veramente oscura. E’ semplicemente la definizione scientifica per una energia mancante. Questo è tutto. Qualcosa sta tirando e spingendo in un modo che non segue la meccanica orbitale della classica legge di Newton. Com’è possibile?

I dubbi che l'Universo non è composto solo da ciò che vediamo emersero attorno agli anni '70, quando gli astronomi cominciarono a notare che c'era qualcosa nel nostro Universo che non combaciava  con le leggi della fisica. Si ipotizza che la materia visibile che compone l'Universo - tutti i pianeti, le stelle e gli oltre 120 miliardi di galassie - costituiscono solo il 4%. Il resto, il 96%, non si sa cosa sia, ci è "oscuro". Il 70% di questa "oscurità" è "energia oscura", il 26% è la materia oscura di cui gli astronomi cercano da anni, ne ipotizzano la composizione, ma ancora non hanno capito un bel niente!
Per la materia oscura, quindi, non c’è pace. Ogni volta che qualcuno deduce la sua presenza in nuove zone, ecco spuntare teorie che addirittura ne smentiscono l’esistenza. Eppure, la materia oscura esiste eccome!

Se la si potesse vedere assomiglierebbe a un'immensa ragnatela che da un capo all'altro occuperebbe una porzione di cielo di 270 milioni di anni luce (un anno luce corrisponde a circa 9 mila miliardi di chilometri): ma nessuno la può vedere, perché si tratta di "materia oscura", una materia che si sa che esiste, ma di cui non si conosce la composizione, perché risulta invisibile a ogni tipo di lunghezza d'onda. La sua esistenza è stata addirittura messa in dubbio.  Ma ora, forse, c'è la conferma della sua realtà.
Sulla rivista Astronomyand Astrophysics è stato pubblicato il lavoro di un gruppo di ricerca canadese e francese coordinato dall'Istituto di astrofisica di Parigi. Ludovic Van Waerbeke, dell'Università della British Columbia, spiega la loro scoperta: Il risultato è senza precedenti, una pietra miliare per l'astronomia". Avere la certezza che esiste la materia oscura significa, infatti, lavorare in una certa direzione per comprendere la storia e il destino dell'Universo.
Ma la domanda ovvia con la quale si scontrano gli astronomi è: cos'è questa materia oscura e quanta ce n'è in più rispetto alla materia visibile?

Kryon: (Monte Shasta, California - 17 Giugno 2007)

O enigma della Fisica
"Ora parliamo di un enigma della fisica e ciò che la scienza ha fatto con esso. Poi vi darò delle informazioni scientifiche che avete bisogno di sentire per darvi la verità sulla fisica in ambiti di cui, forse, non avete mai sentito dire prima. Vi trasmettiamo queste informazioni in questo modo perché desideriamo, che siano conservate. Un giorno ci sarà chi tirerà fuori questa trascrizione e la metterà a confronto con ciò che la scienza avrà scoperto. Allora vedranno che c'è una confluenza di verità. Così potranno affermare che questa informazione è reale… 

Queste sono idee elevate ed eventualmente saranno infine trascritte per le pagine dei vostri libri di studio. Aspettate!
Se tratta della seconda legge di Newton che spiega tutto sulla meccanica orbitale nel vostro sistema solare. Descrive una formula fondamentale tra forza, materia e accelerazione. E questa legge fondamentale spiega i movimenti dei pianeti - il movimento e l'inerzia di qualsiasi corpo in movimento. Lo fa così bene che questa formula è responsabile per i calcoli di lancio per i satelliti e sonde spaziali in torno al sistema solare. Tutta la matematica centrata sulla seconda legge di Newton funziona.

Se avete osservato il sistema solare e se vi intendete di astronomia, vedrete ciò che vide Newton - i pianeti [oggetti con massa costante] che sono più vicini all’influenza gravitazionale del sole, viaggiano a velocità differente da quelli che sono più lontani. Questa è diventata la formula della seconda legge di Newton, ed è considerata vera oggi come lo era in passato… fin a quando, di recente, la vostra scienza ha trovato alcune sfide.
La prima cosa che ha sollevato interesse è stata quando le particelle sono diventate troppo piccole e così la legge s’infranta. Non seguiva più le regole. Quando s’è guardato nella struttura atomica, la formula era diversa. Questo era in realtà il motivo della nascita della fisica quantistica - la spiegazione del piccolo e del piccolissimo e le teorie connesse, tra cui quelle interdimensionali. E non era male per la scienza. Nuove teorie dicevano che quando la materia  diventa super-piccola, ci dev’essere una differenza nell’interazione degli oggetti con massa. Alcuni dicono che questo è dovuto al fatto che le particelle più piccole non abbiano una massa costante che ce l’hanno i pianeti e la luna… qualcosa non troppo difficile da affrontare nella mente dello scienziato. Non solo, gli esseri umani hanno la capacità di fare esperimenti con le particelle super-piccole, con gli acceleratori nucleari – dove protoni e anti-protoni collidono quasi alla velocità della luce, per vedere cosa succede. Così l'uomo ha potuto verificare le nuove leggi all'interno dell’universo super-piccolo. In quel momento è successo qualcosa.

Con l'avvento di nuovi "occhi" terreni, grazie a schiere di telescopi a specchi con controllo computerizzato, si cominciò a studiare le galassie più lontane e vedere meglio. E con grande sorpresa degli astronomi, potevano vedere le stelle ruotare intorno al centro della galassia, così come il vostro sistema solare gira intorno al sole, ma con una grande differenza. Non seguivano la legge di Newton!

Le galassie si muovono in rotazione piatta
E con grande sorpresa, gli astronomi scoprirono che le stelle rotanti intorno al centro della galassia avveniva secondo una modalità detta rotazione piatta - Invariabile" Lasciatemi spiegare questo. Se prendete un disco e mettete alcune pietre su di esso, più vicino e più lontano dal centro e poi fate girare il disco lentamente, noterete che tutte le pietre o particelle girano tutte insieme, mantenendo lo stesso rapporto tra loro, nella stessa prospettiva. In altre parole, non si muovono più velocemente o più lentamente in funzione della distanza dal centro. Questo si chiama rotazione piatta ed è ciò che fanno le galassie.

Tuttavia, all'improvviso, la seconda legge di Newton non funziona! Le stelle potrebbero avere una grande massa costante, eppure non seguivano le regole della meccanica orbitale. La legge di Newton sembra funzionare per il sistema solare, ma non per le galassie. Questo non ha senso ed è al centro della controversia e in astronomia si sta iniziando a intravedere qualcosa.
Nel calcolo matematico della misurazione dell'universo, gli scienziati ci dicono che qualcosa sta creando una energia che non si può vedere, che sta spingendo la materia in un modo tale da influenzare la legge di Newton. Dicono di non sapere cosa sia e che non riescono a vederla. Si tratta di un’energia invisibile creando un nuovo tipo di sistema orbitale, quello che si vedi in tutte le galassie. Così la chiamano materia oscura, una misteriosa materia che influenza tutto.
La materia oscura non è veramente oscura. E’ semplicemente la definizione scientifica per una energia mancante. Questo è tutto. Qualcosa sta tirando e spingendo in un modo che non segue la meccanica orbitale della classica legge di Newton. Com’è possibile? Ora il dilemma è lì. Nel super-piccolo non funziona bene. Nel troppo grande neanche. Nel vostro sistema solare sembra funzionare. Qualcuno sta lavorando su di questo proprio adesso, e devo proprio dirlo. Così, indossate il vostro cappello da esoterici solo per un momento. 
Ogni galassia ha un sistema attrazione/repulsione nel suo centro. Si tratta di una energia gemella ma vedete una soltanto. Siete convinti che sia invisibile, un buco nero. La luce non gli sfugge, e pensate che sia singolo, una sola cosa... Come siete tridimensionali! Non è una cosa singola. Piuttosto si tratta di una bellissima cruna di un ago.

Ora ascoltate. Avendo iniziato a mappare l'universo, avete visto come le galassie sono disposte veramente, saprete già che non sono disposte in modo casuale. Non è interessante? Quello che voi chiamate il Big Bang non dovrebbe essere distribuiti dappertutto alla rinfusa quasi dal nulla? Allora, perché c'è uno schema? Questa è la parte più bella, caro essere umano. C'è uno schema nel caos apparente di quell’evento interdimensionale che fu il Big Bang. Come abbiamo detto prima, il Big Bang fu in realtà una grande collisione interdimensionale con un'altra forza interdimensionale. L’interdimensionalità sembra un caos che cela un modello.

L'energia mancante dell'universo
Visualizzate con me per un momento, un ago e un filo gigante. Trascorrete due fili attraverso di esso. Uno entra nel buco nero e l’altro ne esce. Questi fili sono stringhe di forza interdimensionale che poi si collegano con altre galassie, passando da una parte all’altra nel loro centro, il doppio foro di due buchi neri. Un’attrazione e una repulsione – una forza interdimensionale, di cui ancora non siete consapevoli, s’infila tra l’una e l’altra galassia. Ora, immagine nella vostra mente questa trapuntatura con una simmetria e uno scopo. Se poteste guardare nel suo centro, al centro dell'universo, da una certa angolatura, si vedrebbe la simmetria di un mandala. Le galassie sono meravigliosamente unite in una danza elegante. La simmetria ha senso ed è su base-12. Vi sfidiamo a trovarla. E quelli che sembrano filamenti che entrano ed escono dal centro delle galassie, con queste nuove forze appena descritte, sono un reticolo. E’ un reticolo con simmetria e proposito... il reticolo cosmico. E’ bellissimo ed è l'energia mancante dell'universo, com’è vista da chi la cerca. La materia oscura che tutti cercano non si trova negli spazi vuoti tra le cose. Si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie, appositamente messa lì. Oh, è un meraviglioso sistema. Volete che la materia oscura abbia senso nelle 3D, ma non è possibile perché riguarda due forze interdimensionali dell'universo che sono quantiche, e dunque fuori dal tempo e dalla previsione delle vostre formule 3D.

Non sarebbe meraviglioso se qualcuno sulla terra se ne venisse fuori con una lente astronomica multidimensionale? E se questo fosse possibile, cosa vedrebbe? Vedrebbe esattamente ciò che ho appena descritto. Per primo, sarebbe in grado di vedere i due buchi neri gemelli che sembrano essere uno soltanto. Una lente interdimensionale che osserva la gravità e il tempo, e la loro piegatura in modelli.

Se voi guardaste l'universo con questa lente, vedreste come i due gemelli si svolgono una relazione tra loro, la loro pulsazione e vedreste molto chiaramente i filamenti che collegano le galassie. Non sarebbe meraviglioso? Spiegherebbe l'energia mancante, non è vero? Darebbe agli scienziati motivo di portare le forze da quattro a sei! Ed è… fattibile
Siete vicini ad una scoperta, ed è nell’eterico. Dunque non vi darò nulla che la libera scelta Umana non scopra da se stessa. La soluzione fluttua nel sistema, pronta per essere trovata.
Kryon

mercoledì 31 agosto 2011

Il Fattore Quantico - La vera impronta digitale creatrice dell’Universo



I grandi Rebus della Fisica quantistica su cui riflettere.
La vostra scienza, al momento, ritiene che la fisica quantistica riguardi il modo in cui piccole particelle interagiscono tra loro. Queste particelle sono piccolissime; sono persino particelle di luce, molecole di DNA e altri prodotti della teoria onda-particella. Questa è quella che voi chiamate meccanica quantistica e viene osservata solo nel molto piccolo.

E qui c’è già un rebus. La luce e altre materie passano regolarmente da onde a particelle. La luce si trasforma in particella quando viene osservata da un Essere Umano. Ora, come fa un sistema matematico a “percepire” che viene osservato? Sapete già che l’energia quantica potrebbe essere ben diversa da qualsiasi cosa aveste in mente. E se non fosse affatto fisica? E se l’energia quantica fosse “l’impronta digitale del creatore”? Sarebbe fisica e avrebbe anche una coscienza. Ma allora, forse, sarebbe troppo strano?

Il Mistero della Grande Energia Quantica della Galassia - Ecco un Grattacapo per gli scienziati.
Vi darò delle informazioni su cui riflettere. L’energia quantica che vedete nel piccolo, avviene anche nel grandissimo. In effetti, ci spingeremo fino a dirvi che la fisica è veramente diversa nelle diverse parti dell’Universo, a seconda di ciò che si trova al centro di ciascuna galassia. Cominciamo da questa premessa – che la fisica non è una serie prestabilita di leggi universali. Essa varia a seconda dell’impronta quantica dell’energia creatrice di ciascuna. Alcune di esse sono molto simili, ma tutte differiscono leggermente. E, se poteste conoscere le differenze, vi chiedereste perché, e io ve l’ho appena detto – è quel che c’è nel mezzo.

Dato che la vostra fisica è principalmente 3D, avete un problema con il modo in cui funzionano veramente le cose. E la fisica quantistica è l’unico indizio che avete su di un multi-verso e sulla possibilità che alcune leggi di massa e gravità siano determinate da ciò che avviene nel centro di ciascuna galassia. L’energia della creazione è nel mezzo. Quell’energia bi-polare, quel tira/spingi che noi abbiamo chiamato “i gemelli” sono nel mezzo della vostra galassia. Voi lo vedete nella 3D come una singola cosa – il che, a proposito, è impossibile – ma in realtà è un evento doppio. La scienza ancora non lo sa. Perciò noi ve lo diciamo, in modo che, quando lo scopriranno, possiate dire di averlo sentito qui. Questo darà poi credibilità a tutto quello che sto per dire. A proposito, visto che nella vostra fisica tutto va a coppie, persino le vostre attuali leggi della fisica, com’è che create una singolarità nel mezzo della galassia? Nessuno ha mai pensato che quello potrebbe essere un altro paio?

Una domanda agli ’astronomi
-Caro Astronomo, tu credi in Dio? 
L’astronomo ci penserà un attimo e poi potrebbe rispondere 
-Non sta a me definire la divinità. Non è la mia scienza. Io potrei credere in Dio, ma non è la mia materia di studio, perché io tratto il metodo scientifico

Allora voi potreste invece chiedergli
-Va bene, che cosa vedi nella nostra galassia che sia scientificamente interessante? Qui l’astronomo potrebbe entusiasmarsi un po’ e dire:

-Molto bene, ti dirò che cos’è interessante per tutti noi. Abbiamo scoperto qualcosa che non capiamo. Ci sono principi fisici, in cose grandi, che non si applicano alla meccanica celeste che si studia nella fisica Newtoniana ed Euclidea. È strano, per noi, che la galassia si muova come un'unica piattaforma, quasi come se le stelle fossero dei ciottoli incollati su di essa. Ruota tutto insieme. Dev’esserci una qualche sorta di energia che mantiene quella forma. Perché la meccanica celeste che noi conosciamo ha a che vedere con la gravità, la massa e oggetti orbitanti intorno ad un fulcro, come il nostro sole, ed essa crea orbite che sono tutte diverse. Tutti gli oggetti intorno ad un centro gravitazionale tracciano la propria orbita in base alla massa e alla velocità. Ecco perché tutti i pianeti hanno orbite diverse. È la fisica che ci aspettiamo. È quello che fa il nostro sistema solare. Ma non una galassia. Le galassie hanno qualche cosa al centro che deve basarsi sulla gravità, eppure tutto ruota intorno al centro come una cosa sola. C’è una specie di unità gravitazionale o di attrazione là. Non capiamo

Il Disegno Incredibile – Contro Ogni Probabilità
Ma non è tutto. Loro poi vi diranno qualcosa che non riuscirete a credere. Riguarda quella che voi chiamate casualità.
C’è qualcosa che non vi aspettavate e che sta succedendo tutt’intorno a voi. Nella vostra realtà tridimensionale, tutto quello che avviene sulla terra sembra essere in uno stato casuale. Cioè, la realtà reagisce secondo un’attesa curva a campana. Le cose comuni avvengono più spesso di quelle insolite. Le probabilità prendono la forma di casualità attesa. Se gettaste un dado migliaia di volte, vedreste una coerenza nella casualità che voi definite “il modo in cui vanno le cose”. È quello che vi aspettate. Non c’è parzialità.

Tornando all’astronomo – l’astronomo sta dicendo: 
Ovunque guardiamo, esaminando quella che voi chiamereste ‘energia creatrice dell’Universo’, tutto è incredibilmente improbabile a livello matematico. Sarebbe come lanciare il dado e ottenere sei e poi sei e poi sei, per mille volte. È oltre il campo della casualità. Dimostra che deve esserci un “disegno intelligente”. 
Ora, io non sto parlando di una persona metafisica. Sto parlando di un astronomo. Ovunque essi guardino, contro ogni probabilità, l’Universo è benevolmente disegnato per la vita. Loro hanno usato il termine “disegno intelligente”. Io uso il termine “disegno benevolente”. E vi dirò che l’energia che tiene insieme i sistemi solari della vostra galassia, oltre 100 miliardi di stelle, è una gigantesca mano quantica situata sopra le galassie del vostro Universo, come la mano di Dio. È una mano quantica e benevolente.

Come può essere?
È il primo di tanti esempi che vi porteremo, perché questo è il fattore quantico, la vera impronta digitale creatrice dell’Universo. Essa è incline all’amore, incline alla vita, incline alla benevolenza. Eccovi qui, su una terra che in realtà non dovrebbe esistere, perché la sola cosa che le consente di esistere è il disegno intelligente.

Sembra, ma non è per niente surreale!
Quanto ha impiegato la scienza a rendersene conto? Per loro è un rebus, non una dichiarazione divina. È fuori dalla statistica delle probabilità e sembra essere possibile solo per mezzo di un disegno – una benevolenza, che è l’energia creatrice dell’Universo. Pensateci. Che cosa significa per voi? Se c’è una benevolenza, in tutta la creazione dell’Universo, che consente la vita, che permette a questa terra di esistere, significa che esistono altre terre. C’è vita dappertutto! Ve l’abbiamo detto molte volte. Tuttavia, noi ci troviamo su una terra molto speciale – il pianeta che è il solo pianeta del libero arbitrio, fra tutti. Ce n’è soltanto uno in ogni Universo e ci sono stati altri pianeti del libero arbitrio, in precedenza. Ci sono anche pianeti diplomati in libero arbitrio, che forniscono i semi della vita ad altri pianeti, che diventano poi nuovi pianeti del libero arbitrio.

Quindi, eccovi qui, l’energia creativa in voi ha la saggezza delle ere. È la saggezza delle ere della vostra galassia, non della vostra terra. Altri prima di voi, nei miliardi di anni in cui questa galassia è esistita, hanno partecipato ad altri test di coscienza. Si sono diplomati a nuovi livelli di benevolenza, passando al pianeta successivo. È un evento a lungo termine e, alla fine, anche voi farete lo stesso. In questo modo, popolate la galassia con i vostri stessi semi e con i semi di chi vi ha preceduto – semi dallo scopo divino.
Mentre trasmettete questa benevolenza, essa modella effettivamente il successivo Universo e il modo in cui sarà il disegno intelligente. È in giro da parecchio tempo, per arrivare in questo luogo in cui la fisica può mostrare un atteggiamento. È un atteggiamento di benevolenza.

Ecco un Grattacapo per gli scienziati
Quando questa energia quantica sarà riproducibile in altri laboratori, ci saranno (perché ci sono sempre) quelli che cercheranno di farne un’arma. Ecco qualcosa che dovreste sapere: Sarà la prima energia tra quelle scoperte, che non lo permetterà. Non può essere usata come arma, perché è benevola. Immaginate, un’energia quantica che è solo semplice fisica, ma che ha una propensione! Questo che cosa vi dice? Dovrebbe mostrarvi che sta succedendo qualcosa nella fisica delle alte energie, che è più della matematica e degli attributi della materia.
Col tempo, su questo pianeta si scoprirà il fattore quantico. Quando accadrà, sarà molto controverso e andrà contro la logica e la 3D e il modo in cui le cose funzionano con il metodo scientifico. L’arrampicata verso tutto questo è difficile. Che cosa fareste, come scienziati, se gli esperimenti che avete davanti avessero “una mente propria”? Che cosa pensereste se il magnetismo, la gravità e la luce potessero essere assemblati solo in un certo modo, che creasse guarigione e mai in un allineamento distruttivo? Tutto questo ridefinirà alcune delle forze fondamentali dell’Universo.
Il disegno intelligente è solo il primo e, persino oggi, molti astronomi e fisici pensano ancora che sia un’anomalia.

Vi è stata inaccessibile, finora, perché occorre una coscienza a vibrazione più alta per crearla e comprenderla. Quando qualunque pianeta scopre un’energia quantica ed è in grado di usarla, si può andare su quel pianeta sapendo che si incontreranno entità di coscienza elevata. Questa non vi è mai stata data prima di quel momento, perché all’interno del fattore quantico è contenuto il segreto del viaggio interplanetario, utilizzando stati ampi e interconnessi. Ci sono modi per farlo che non avreste mai pensato potessero esistere. Potete gettare via i vostri razzi spaziali. Siete sull’orlo di questo.