Esperimenti, sia
mentali che di laboratorio, hanno inesorabilmente dimostrato che le
nostre concezioni della realtà sono completamente inadeguate se
rapportate al mondo della meccanica quantistica, ovvero al regno
dell’infinitamente piccolo.
Il nostro cervello è
uno strumento quantico che provoca il collasso delle funzioni
d’onda, che esistono come possibilità prima che le realizziamo
come eventi spazio-tempo. Perciò il cervello prende le possibilità
e le realizza negli eventi spazio-tempo. È uno strumento quantico
che converte la possibilità in realtà. Prende il non-manifesto e lo
rende manifesto, sia nell’immaginazione sia come esperienza
sensoriale.
Si parla di collasso
della funzione d'onda quando l'insieme di tutti gli stati
possibili da essa descritti (i cosiddetti "autostati") si
riducono drasticamente e istantaneamente ad uno solo. Se ad es.
stiamo studiando la posizione di un elettrone, il collasso della
funzione d'onda rappresenta il passaggio dalla "superposizione"
(dove l'elettrone occupa probabilisticamente molteplici posizioni)
all'unica posizione dove l'abbiamo trovato all'atto
dell'osservazione/misura.
Tutta la percezione
è il collasso delle funzioni d’onda in un mare di
possibilità in costante trasformazione e movimento e la mia
percezione congela quella realtà esterna, ma persino nel momento
in cui l’ho percepita è andata avanti. È proprio un fenomeno in
movimento nel mare delle possibilità. Tutte le cose esistono come
un mare di possibilità infinite e tutto esiste come potenziale puro.
Il potenziale non ha né principio né fine. Esiste come potenziale.
Che
cos’è l’informazione?
L’informazione è
un mare di possibilità che aspetta che siano poste dellle domande.
L’universo è a forma-d’onda? L’universo è a
forma-di-particelle?
È la vostra domanda
che costringe l’universo a fare una scelta. Prima che la domanda
sia stata posta, l’universo non ha fatto una scelta. Non appena
facciamo la scelta, l’universo è costretto a rispondere. Perciò,
ai livelli più fondamentali della natura, l’universo è un mare di
possibilità infinite che sono costrette a fare scelte per eventi di
spazio-tempo una volta che abbiamo posto la domanda. L’universo è
un enorme punto interrogativo, prima che diventi reale.
John Wheeler
dice che l’universo rimane ambiguo, un brodo quantico che fluisce
incessantemente, fino a che un essere cosciente lo osserva. L’essere
cosciente potrebbe essere un’ape o un camaleonte, o potrebbe
essere uno di noi. Senza una coscienza l’universo non
costruisce se stesso in una forma fisica.
Einstein si
trovava molto a disagio con certi aspetti della fisica quantistica.
Uno di questi era la correlazione non-locale. Un altro era il
principio di indeterminazione di Heisenberg. Infatti, quando
Heisenberg si recò a spiegare a Einstein il principio di
indeterminazione, Einstein pronunciò la famosa frase: “Dio non
gioca a dadi con l’universo,” perché le nostre leggi
meccanicistiche dicono che se ne sappiamo abbastanza dell’universo,
saremo in grado di predire ogni cosa.
L’effetto
dell’osservatore significa che a meno che non si
osservi e fino al momento dell’osservazione l’universo esiste
solo come possibilità. Fino a che lo osservi, in altre
parole senza un cosciente essere senziente, l’universo non esiste.
John Wheeler.
Come
funziona una correlazione
non-locale
Se avete due
particelle sub-atomiche, A e B, e queste si scontrano, si scambiano
un po’ d’energia e di informazioni, quindi A diventa A1 e B
diventa B1: esse sono leggermente cambiate, proprio come quando tu e
io ci scontriamo, siamo leggermente cambiati, scambiamo informazioni
e anche energia. A livelli più fondamentali, quando particelle
sub-atomiche si scontrano, esse scambiano energia e informazioni.
Diciamo poi che A1 comincia a spostarsi verso un’estremità
dell’universo e B1 si sposta verso l’altra estremità
dell’universo, ma per tutta l’eternità rimangono istantaneamente
correlate. Ciò significa che se io so che cosa sta facendo A1, sarò
in grado di dire che cosa sta facendo B1. Se so dov’è A1, sarò in
grado di dire dov’è B1. Sapendo, cioè, una qualità di
comportamento di A1, sarò in grado di dire una qualità di
comportamento di B1.
La
Distanza nello Spazio è anche la Distanza nel Tempo
Ora c’è un fatto
stabilito che ci sia in natura un livello fondamentale in cui ogni
cosa è istantaneamente correlata a ogni altra cosa. Questo ci dà
una prova matematica e sperimentale di ciò che possiamo chiamare
onniscienza, onnipresenza o onnipotenza – dove ogni cosa è
correlata, ogni cosa è organizzata, ogni cosa è connessa
istantaneamente con ogni altra cosa.
Einstein si sentiva
a disagio perché pensava dal punto di vista di tutti i fenomeni
esistenti nello spazio-tempo, ma ciò che questo descrive è un
dominio che si trova oltre lo spazio-tempo e la causalità, fuori dai
domini di spazio-tempo. Ora gli scienziati riconoscono totalmente che
non potete spiegare la biologia senza invocare la correlazione
non-locale. Come fa il corpo umano ad avere pensieri, a suonare un
pianoforte, a uccidere germi, a rimuovere le tossine e ad aspettare
un bambino, tutto nello stesso tempo? E mentre fa tutto questo,
correla ogni attività con ogni altra attività, tutto
istantaneamente senza mediare l’attività delle cellule del fegato
con le cellule dei reni, con la “fabbricazione” del nuovo bimbo.
Non solo, ma il
nostro corpo sta inseguendo il movimento delle stelle mentre fa
questo, perché i ritmi biologici che chiamiamo
corpo sono veramente i ritmi dell’ecosistema e
dell’universo. Ogni cosa, oltre a essere correlata con ogni
altra cosa, è anche correlata istantaneamente. Non c’è tempo, non
c’è energia implicata, perché l’energia è nello spazio-tempo.
Non utilizza segnali di tempo o segnali di energia: è istantanea. È
la base di ciò che chiamiamo sincronicità. Le
correlazioni non-locali sono gli aspetti più impressionanti e più
dominanti dell’attività della natura. E’ conosciuto
matematicamente, è conosciuto dal punto di vista della fisica
quantistica – è totalmente conosciuto sperimentalmente.
La proliferazione dell’indeterminazione
Osserviamo il principio di indeterminazione di Heisenberg:
tutti i fenomeni sono simultaneamente a forma-d’onda e a
forma-di-particella fino a che si esegue l’esperimento, e poi sono
una o l’altra cosa. Se ne misurate uno, vi precludete allora la
conoscenza di ciò che è l’altro.
Perciò
se misuro la posizione, allora mi precludo la conoscenza del momento.
Se lo conosco come particella, allora non lo posso conoscere
come onda nello stesso momento. Non ha niente a che fare con le
limitazioni delle nostre metodologie sperimentali, ha a che fare con
le leggi della natura.
Inoltre, quando
comincio a fare calcoli a questo livello di natura, devo usare numeri
irrazionali. Un numero irrazionale è un numero che non può essere
concettualizzato. Perciò l’infinito è un numero irrazionale: non
si può concettualizzare. Per calcolare i comportamenti
fondamentali dell’universo, devo usare numeri irrazionali che non
posso concettualizzare.
La creatività
comincia con l’indeterminazione. L’indeterminazione è veramente
la ragione della creatività a questo livello, che è la quarta
proprietà del dominio quantico. È creativo. Ed è creativo a causa
della proliferazione dell’indeterminazione. Se siete sicuri di
tutto, dov’è lo spazio per la creatività? Se conosco ogni cosa,
allora quella è la fine della storia, più non so, più spazio c’è
per la creatività. Questa creatività, nel carattere, è quantica.
Ciò significa che ha qualcosa a che fare con la guarigione, perché
tutta la guarigione è creatività biologica. Tutto il
risanamento è creatività biologica. La natura sta creando
costantemente.
Ma Guardate Fuori:
Tutta questa Creazione Avviene Proprio Adesso! Non è successo tanto
tempo fa, succede in questo momento. A livello quantico i fotoni
collassano, le funzioni d’onda precipitano come eventi
spazio-tempo e i nostri cervelli sono strumenti quantici che
traducono il collasso delle funzioni d’onda in… un albero. Ma
quell’albero sta realmente nascendo e sta morendo alla velocità
della luce proprio ora. Dio lo sta creando. Se non credete in Dio
allora un campo correlato meccanico quantico non-locale causale lo
sta creando!
Un mistero la sta
creando e lo sta facendo proprio ora. Tutta la creazione non solo sta
avvenendo proprio ora. Ma qualche proprietà inaspettata, che è
totalmente imprevedibile, emergerà mentre quella creatività
continua, perché la creatività ripete se stessa, gli schemi del
collasso sono ripetuti e poi, all’improvviso, ci sono salti
quantici che sono chiamati proprietà inaspettate. Questo
significa che non esistevano prima e voi non sapevate che cosa
sarebbero stati prima di esistere.
Noi siamo qui come
esseri umani e là fuori ci sono scimpanzè che condividono il
99,999% dello stesso DNA. Ma per quanto se sappiamo, gli scimpanzè
non si chiedono chi è Dio e se hanno un’anima, o qual è la natura
dell’esistenza. Per questo si è reso necessario un salto
quantico. La creatività della natura è quantica.
Osserviamo
l’Evoluzione Biologica. Vediamo che è punteggiata da queste
discontinuità. Nella fisica quantistica le discontinuità ci sono
quando una particella sub-atomica si sposta da un posto a un altro
senza attraversare lo spazio in mezzo. Perciò ora è qui e poi è là
e non è passata né qui né là. Inoltre è istantaneo: non appena
scompare qui, riappare là senza alcuno scarto temporale.
Qual
è la definizione di un’anima?
I punti qui
discusso, sono le qualità dell’anima. Perché? Perché l’anima
non è una cosa, è un campo di possibilità infinite. L’anima è
onnisciente, l’anima prolifera e abbraccia l’indeterminazione per
creare e l’anima co-crea con Dio. Dio rimane non-manifesto a meno
che voi non partecipate.
L’anima è
l’osservatore che interpreta attraverso la memoria e compie scelte
attraverso il desiderio.
Ognuno ha un
osservatore, ognuno osserva basandosi sulla memoria e
sull’interpretazione e ognuno ha un campo comune che sono le
infinite possibilità, le correlazioni non-locali,
l’indeterminazione, la procreazione e la creatività.
L’osservatore è
l’anima, il processo è la mente e il corpo fisico è l’oggetto.
Qual è allora, il vero obiettivo dell'anima? - Capitolo XVI
fonti:
scienzenoetiche.it
StazioneCeleste.it