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lunedì 29 gennaio 2018

Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio!



“Noi siamo un organo del cosmo, non siamo separati. Se la forza di gravità della terra sparisse, noi non potremmo più camminare, il sangue non circolerebbe; vuol dire che la forza di gravità è un organo della nostra motricità.
L’aria è un organo del nostro polmone e del nostro sangue, senza l’aria il nostro polmone non funziona, funziona solo con l’altra parte del nostro organo che è l’aria. Il sole è una parte di noi, i centri regolatori della temperatura sono in rapporto con il sole. Non siamo separati dall’universo, siamo un organo vivo insieme, con l’universo. L’organo più importante che noi abbiamo sono le altre persone. La gente non si rende conto che se non c’è l’interazione con le altre persone noi non esistiamo. L’organo più importante per noi è la specie umana.
Il futuro dipende esclusivamente dalla possibilità che si realizzi una trasformazione all’interno della nostra coscienza, scoprendo in noi stessi l’energia pura di connessione alla vita.
Per l’umanità credo che sia giunto il momento di risvegliarsi in una vera unione con gli altri, con il cuore, e con il Cosmo perché possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita e diventare Cittadini Galattici, quale siamo.” Rolando Toro

Attraverso il collegamento che vive dentro di ogni essere umano che cammina sulla terra, siamo in linea diretta con la stessa forza che genera tutto, dagli atomi e dalle stelle al DNA della vita!
Il nostro potere di fare ciò è dormiente fino a che non lo svegliamo. La chiave per svegliare tale stupefacente forza è che dobbiamo optare per una piccola variante nel modo in cui ci vediamo nel mondo.

Con un piccolo spostamento di percezione possiamo toccare con mano la forza più potente dell'universo per affrontare persino le situazioni che appaiono impossibili. Accade quando ci permettiamo un nuovo modo di vedere il nostro ruolo nell'universo. Quel “piccolo spostamento” di cui abbiamo bisogno è vederci come componente del mondo piuttosto che separati da esso. Il modo per convincersi che siamo veramente parte di ogni cosa che vediamo e sperimentiamo sta nel comprendere come siamo connessi e che cosa significa tale connessione.
Attraverso il collegamento che unisce tutte le cose, quella “sostanza” che costituisce l'universo - onde e particelle di energia - sembra fare cose che infrangono le leggi di tempo e di spazio come li conosciamo oggi attraverso la fisica convenzionale. Dal DNA dei nostri corpi, agli atomi di tutto il resto, le cose in natura sembrano condividere informazioni più velocemente di come Albert Einstein aveva predetto, dicendo che niente avrebbe mai potuto viaggiare più veloce della luce.” Gregg Braden

Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio che credevamo fosse reale.

La sincronicità della conoscenza vi libera dalla sincronicità di ogni programma.
Il trucco è conoscere quale è quale.
È la ri-connessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo.

La “trasformazione” della
Matrice (i programmatori della coscienza di massa) e la trasformazione dell’Unità, procedono insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto: un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione?
La trasformazione della Matrice ha a che vedere con il cambiamento del gioco, la trasformazione dell’Unità ha a che vedere con il mettere fine al gioco, così come ne siamo venuti a conoscenza.

L'amore non è ciò che si pensa. È un'energia informativa che permea l'intero universo, è profonda ed è reale. Quando veniamo trasformati da paura in amore, allora inviamo quella energia al computer centrale della Matrice e ne riscriviamo il programma.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.

L’Energia subentra al senso della realtà e quando sapiamo di essere l’Unità, ed esprimiamo quella conoscenza, diveniamo l’essenza dell’Uno. Questo è tutto ciò che dobbiamo fare per trasformarci da limitazione a ogni Possibilità. L’equilibrio dell’Unità elimina i pensieri e le emozioni sbilanciati e stimola le particelle del regno olografico a vibrare sempre più velocemente, finché non c’è più alcuna vibrazione. Questo bilancerà l’ologramma del corpo di coloro che si connettono a essa, li sanerà e porrà fine al processo di invecchiamento che vede così tanta gente finire la propria vita fisica nel dolore e nell’infermità.

L’equilibrio dell’Unità colmerà inoltre le lacune nella struttura della nostra realtà collettiva chiamate interspazi. Gli interspazi sono un sintomo della frammentazione e non possono esistere all’interno di una condizione armonica. In questo modo, insieme all’enorme aumento della possibilità di vedere oltre il velo della “luce visibile”, così tanto di ciò che era rimasto nascosto, si presenta alla nostra vista cosciente. Mentre la frequenza aumenta, la nostra relazione con il “tempo” illusorio si modifica, e coloro che seguono il flusso della trasformazione sperimentano il trascorrere del “tempo” in modo sempre più rapido. L’Unità è sempre stata lì, ma adesso la si può nuovamente percepire e, per quelli che stanno liberando se stessi dal programma, si fa sentire il richiamo verso “casa”.

Da un programma a un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre.
Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere
Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.

Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata.
Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
Quando guardate il mondo sapendo di essere l’
Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
L
Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe di meno? L’Uno condannerebbe le preferenze sessuali? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una Religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da un’illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L’Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “Passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte” , quando la morte non esiste?
La risposta è sempre NO, perché sono tutte illusioni. E allora, perché mai noi facciamo queste cose, dal momento che noi siamo l’Uno? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.

Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che Siamo Tutto Ciò Che È.

Abbiamo vissuto una falsa identità, un falso nome che non siamo noi.
Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e ri-valutare quello che pensiamo di essere.
Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni. E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.
Come faccio a saperlo? Semplice. Non c’è nient’altro.

Fonte: David Icke "L'Amore Infinito è l'unica verità - Tutto il resto è illusione"


martedì 23 gennaio 2018

Projetos que visam criar escravos de controle mental.




O projeto MKULTRA - programa de controle mental da CIA - foi o nome em código dado a um programa ilegal de experiências humanas. Embora o programa tenha sido oficialmente bloqueado, alguns informantes afirmam que o projeto continuou sendo usado secretamente, com outros nomes, como o projeto Monarch.

Supõe-se que um dos objetivos do projeto era o de mudar o nível de percepção da realidade de algumas pessoas, forçando-as a realizar atos sem se dar connta; uma das hipóteses é a de que a CIA esttivesse interessada na possibilidade de criar assassinos inconscientes.
Poderia ter sido esse o método usado com os assassinos de John Lennon, o rei Faisal da Arábia Saudita e, quem sabe... de Versace (?)

Investigações do Congresso sobre a CIA, trouxe à tona uma verdade chocante
Em 28 de novembro de 1953, Frank Olson, um biólogo designado para a Divisão de Operações Especiais (SOD), onde se realizavam pesquisas sobre armas químico-bacteriológicas para o exército e a CIA, foi encontrado agonizante na calçada, em frente a um hotel de New York. Ele havia se jogado do décimo andar, quebrando o vidro da janela fechada, e estava vestido apenas com roupas íntimas. Durante anos, a morte de Frank Olson permaneceu completamente desconhecida à opinião pública americana. Mas, em meados dos anos setenta, uma série de investigações do Congresso sobre a CIA, trouxe uma verdade chocante: Frank Olson foi o resultado mais trágico, pelo menos entre aqueles que puderam ser documentados, de um extenso programa secreto, realizado por mais de dez anos pelos serviços secretos, sobre técnicas de manipulação mental, chamado MK-ULTRA.

Em 1953, os Estados Unidos estavam saindo do seu envolvimento na guerra da Coréia. Nos últimos anos, uma nova palavra foi introduzida em inglês - brainwashing, uma duplicata do chinês xi nao, literalmente, "lavagem cerebral". Se referia às práticas de pressão física e, especialmente psicológica, que os chineses e norte-coreanos usavam, e foram acusados de manipular o pensamento de prisioneiros políticos ou de guerra. Se tornou popular através do jornalista de Edward Hunter, Brainwashing in Red China, que descreveu essas práticas, graças às histórias contadas pelos refugiados políticos em Hong Kong.

Os espectaculares processos políticos no bloco soviético, nos quais os réus confessavam crimes que nunca haviam cometido, suscitaram suspeitas sobre técnicas similares usadas pela superpotência comunista. Alguns anos depois, a lavagem cerebral e a manipulação mental entraram definitivamente na cultura popular através do romance de Richard Condon, The Manchurian Candidate, lançado em 1959 e, especialmente com o filme do mesmo nome, no qual recitava Frank Sinatra. No filme, o filho de uma família política americana, é submetido à lavagem cerebral pelos norte-coreanos, quando foi capturado, na Guerra da Coréia, e foi "programado" para se tornar um assassino.

Assassinos programados à distância. Isso existe?
Sim, existe. É importante saber que o conhecimento sobre a mente e o corpo humanos, mantido em segredo, é muito mais avançado do que o que nos permite ver, em nível público.
Existe uma tecnologia para transmitir mensagens como microondas de baixa freqüência (ELF) que podem ser direcionadas ao subconsciente de massa, causando doenças físicas.
O complexo mente-espírito contém uma série de campos de energia magnética conectados, que ativam outros campos de energia magnética, e é por isso que as pessoas que vivem sob torres de eletricidade são mais vulneráveis a certas doenças. O campo eletromagnético gerado pelos fios da corrente elétrica, desbalança o complexo magnético mente-espírito dessas pessoas.

O ex-agente do FBI, Ted Gunderson, afirmou que certos discos magnéticos radioativos - que causam um tipo de câncer que se desenvolve com uma velocidade vertiginosa - foram usados secretamente, por muito tempo, como "assassinos secretos" para eliminar políticos e outras pessoas indesejáveis.

Para muitos, é difícil acreditar que se possam transmitir mensagens ao inconsciente. As experiências mostram que, ao submeter as pessoas a essas ondas por mais de um minuto, elas começam a reagir da maneira sugerida pelas mensagens, achando que tais mensagens fazem parte de seus pensamentos. Com o passar do tempo, eles podem acabar se tornando perfeitos robôs.

Os estudiosos dizem que essas técnicas podem também induzir remotamente, uma transe hipnótica, transmitir sugestões e apagar toda a memória, tanto das instruções como de toda a reação da pessoa a tais instruções.

Em 1969, o psicólogo da CIA, José Delgado, publicou o livro "Physical Control Of The Mind: Toward A Psuchocivilised Society", no qual escreveu: "O controle físico do cérebro é um fato comprovado... é até possível criar e realizar intenções, desenvolver pensamentos e experiências visuais.

Através da eletroestimulação de estruturas cerebrais específicas, pode-se produzir movimentos com o comando de rádio, fazendo aparecer ou desaparecer a hostilidade, modificar a hierarquia social, se pode intervir no comportamento sexual e na memória, nas emoções e processos cognitivos; tudo pode ser comandado com controle remoto, apenas pressionando um botão ".

Dizem que foi isto que aconteceu com os assassinos de John Lennon, o rei Faisal da Arábia Saudita e, quem sabe... de Versace (?)
Esta técnica também é usada para programar pessoas que atiram loucamente nas ruas, nas escolas, nos restauradores... como, de fato, acontece frequentemente na América.


Fonte: "E a verdade vos libertará" - D. Icke http://www.linkiesta.it/

mercoledì 17 gennaio 2018

Progetti che mirano a creare schiavi del controllo mentale.

Immagine Google
Il Progetto MK-ULTRA – programma di controllo mentale della CIA – era il nome in codice dato a un programma illegale di esperimenti su soggetti umani. Anche se il programma è ufficialmente stato bloccati, alcuni informatori sostengono che il progetto è stato segretamente portato avanti con altri nomi, come progetto Monarch.
Si suppone che uno degli scopi del progetto fosse quello di modificare il livello di percezione della realtà di alcune persone, costringendole a compiere atti senza rendersene conto; una delle ipotesi vuole che la CIA fosse interessata alla possibilità di creare degli assassini inconsapevoli.
Sarebbe questo che successe agli assassini di John Lennon, Re Faisal dell’Arabia Saudita, e chi sa… di Versace (?)

Il 28 novembre 1953, Frank Olson, un biologo assegnato alla Divisione operazioni speciali (SOD), in cui si portavano avanti ricerche sulle armi chimico-batteriologiche per l’esercito e la CIA, venne trovato agonizzante sul marciapiede di fronte a un albergo di New York. Era caduto da una camera al decimo piano, rompendo i vetri della finestra chiusa, e indossava solo biancheria. Per anni, la morte di Frank Olson rimase del tutto sconosciuta all’opinione pubblica americana. Poi, a metà degli anni Settanta, una serie di inchieste del Congresso sulla CIA fecero emergere una verità sconvolgente: che Frank Olson era il risultato più tragico, almeno tra quelli che era possibile documentare, di un vasto programma segreto portato avanti per oltre dieci anni dai servizi segreti sulle tecniche di manipolazione mentale, denominato MKULTRA.

Nel 1953, gli Stati Uniti stavano uscendo dall’impegno nella guerra di Corea. Da pochi anni, una nuova parola è stata introdotta nella lingua inglese – brainwashing, un calco del cinese xi nao, letteralmente “lavare il cervello”. Si riferiva alle pratiche di pressione fisica e soprattutto psicologica che i cinesi e i nordcoreani erano accusati di portare avanti per manipolare il pensiero dei prigionieri politici o di guerra. Era stata popolarizzata da un libro del giornalista Edward Hunter, Brainwashing in Red China, che aveva descritto quelle pratiche grazie ai racconti di rifugiati politici a Hong Kong.
Gli spettacolari processi politici nel blocco sovietico, in cui gli imputati confessavano crimini che non avevano mai commesso, fecero nascere sospetti su tecniche simili usate dalla superpotenza comunista. Qualche anno più tardi, il lavaggio del cervello e la manipolazione mentale sarebbero entrati definitivamente nella cultura popolare attraverso il romanzo di Richard Condon, The Manchurian Candidate, uscito nel 1959, e soprattutto con il film omonimo, in cui recitava Frank Sinatra. Nel film, il figlio di una famiglia politica americana subisce il lavaggio del cervello da parte dei nordcoreani quando viene catturato nella guerra di Corea e viene “programmato” per diventare un assassino.

I Killer Programmati a Distanza. Esistono?
Ebbene sì. È importante sapere che le conoscenze relative alla mente e al corpo umano tenute segrete, sono molto più avanzate di quello che ci è permesso constatare a livello pubblico.
Esiste una tecnologia per trasmettere messaggi come microonde a frequenza estremamente bassa (ELF) che possono essere direzionate al subconscio di massa causando malattie fisiche.
Il complesso mente-spirito contiene una serie di campi di energia magnetica collegati che attivano altri campi di energia magnetica e questo è il motivo per cui le persone che vivono sotto i tralicci dell’elettricità sono più vulnerabili a certe malattie. Il campo elettromagnetico generato dai fili della corrente elettrica squilibra il complesso magnetico mente-spirito di quelle persone.

L’ex agente dell’FBI, Ted Gunderson, ha detto che certi dischi magnetici radiativi - che provocano un tipo di cancro che si sviluppa a una velocità vertiginosa - vengono usati segretamente, da molto tempo, come “killer segreti” per eliminare politici e altre persone sgradite.
Per molti è difficile credere che si possono trasmettere dei messaggi all’inconscio. Esperimenti dimostrano che sottoponendo le persone a queste onde per più di un minuto, esse cominciano a reagire nel modo suggeritogli dai messaggi, pensando che questi messaggi fanno parte dei loro pensieri. Col passar del tempo, possono finire per diventare perfetti robot.
Gli studiosi dicono che queste tecniche possono indurre a distanza una trance ipnotica, trasmettere suggerimenti e cancellare tutta la memoria, sia delle istruzioni, sia di tutta la reazione della persona a quelle istruzioni.

Nel 1969, lo psicologo della CIA, José Delgado, pubblicò il libro Physical Control Of The Mind: Toward A Psuchocivilised Society, in cui scrisse: “Il controllo fisico del cervello è un fatto ormai dimostrato… è persino possibile creare e realizzare intenzioni, sviluppare pensieri e esperienze visive.

Attraverso l'elettro stimolazione di specifiche strutture cerebrali, si possono produrre dei movimenti col comando radio, facendo apparire o sparire l’ostilità, si può modificare la gerarchia sociale, si può intervenire sul comportamento sessuale e la memoria, le emozioni e i processi cognitivi; possono essere influenzati dal controllo a distanza schiacciando un pulsante”.

È questo, dicono, che successe agli assassini di John Lennon, Re Faisal dell’Arabia Saudita, e chi sa… di Versace (?)
Questa tecnica viene usata anche per programmare le persone che sparano all’impazzata per le strade, scuole, restauranti… come, infatti, succede troppo spesso in America.
Noi siamo "figli di una Matrix"? - Capitolo XI

Fonte: "…E la Verità vi Renderà Liberi" – D. Icke

http://www.linkiesta.it/

mercoledì 2 ottobre 2013

Manoscritto nascosto rivela il segreto del potere umano!


Nelle mani dell'umanità è racchiuso un enorme potere, che aspetta di essere utilizzato...

Nel 1944, Max Planck, il padre della teoria quantistica, ha scioccato il mondo quando ha detto che esiste un luogo che è pura energia, dove tutte le cose iniziano e che semplicemente "E’".
Secondo il ricercatore Gregg Braden, che da più di 20 anni si dedica a questi studi, recenti scoperte evidenziano la prova che ci sia davvero questa matrice di Planck ed è la Matrice Divina. Planck ha affermato che questa "Matrix" è l'origine delle stelle, delle rocce, del DNA, della vita e di tutto ciò che esiste. A livello microscopico, non c'è nulla che sia naturale, tutto è vibrazione, tutto è fatto di energia condensata. Viviamo in un universo di vibrazioni e i nostri corpi sono costituiti da vibrazioni di energia che emaniamo costantemente.
La scienza ha dimostrato, attraverso la fisica quantistica, che siamo tutti connessi attraverso la nostra vibrazione. Esperimenti scientifici hanno dimostrato che il nostro DNA cambia con le frequenze prodotte dai nostri sentimenti ed emozioni, o sia, le vibrazioni. Questo illustra una nuova forma di energia che connetta tutta la creazione. Questa potente energia, sembra essere una Rete strettamente intessuta che connetta tutta la materia e, allo stesso tempo, siamo in grado di influenzare sostanzialmente questa rete della creazione, attraverso la nostra vibrazione. Gli esperimenti hanno dimostrato, inoltre, che le più alte frequenze energetiche che sono quelle dell’amore, impattano nell’ambiente, in modo materiale, producendo trasformazioni non solo nel nostro DNA, ma nell'ambiente che ci circonda. Questo ha un significato profondo: abbiamo molto più potere di quanto ci rendiamo.

Abbiamo tutti sentito dire, principalmente attraverso la Bibbia, del "potere" che possediamo, ma quest’affermazione solitamente evoca come le citazioni che entusiasmano, ma non convincono.
Tutto è cominciato con la scoperta di un antico manoscritto nel 1946, il Grande Codice Isaia (e altri testi esseni), nelle grotte di Qumran, sul Mar Morto, vecchio di più di 2000 anni, attribuito al profeta Isaia, dove è descritto tutto quello che la scienza dei quanti ha cominciato a comprendere solo da pochi anni. Parla di tutto il potere che l'umanità possiede, ma ancora non lo sa, ossia, l'esistenza di molti futuri possibili per ciascun momento della nostra vita e di come noi scegliamo quale futuro sperimentare, ma, il più delle volte, lo scegliamo inconsapevolmente. Ognuno di questi futuri è in stato di riposo, in attesa di essere svegliato dalle nostre scelte fatte nel presente. Il Codice Isaia descrive accuratamente queste possibilità, in un linguaggio che solo ora cominciamo a capire. Isaia descrive la scienza che ci insegna come scegliere il tipo di futuro che vogliamo sperimentare. Gregg Braden, prendendo il via appunto dalla dichiarazione del manoscritto, con esempi semplici e chiari ci fa comprendere com’è possibile, attraverso una semplice tecnologia conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Preghiera”, ottenere cose straordinarie oltre ogni umana immaginazione, quando applicata correttamente. Noi possiamo cambiare il mondo, attraverso una tecnica e un linguaggio che, una volta svelato, appare semplice e immediato… dopo un periodo di adeguato allenamento.

Un modello "perduto" di preghiera, che è quantico!
I manoscritti trovati nel Mar Morto, sono di notevole importanza per l'umanità dormiente, che ancora oggi, molti vivono ancora in balia di forze casuali spirituali, consegnando il potere del suo destino nelle mani di qualsiasi altro essere, tranne se stessa.
Questa tecnologia in uso in tempi remoti, poi dispersa nel IV secolo a causa della sparizione e distruzione di testi rari e relegati in scuole misteriche, sta oggi ricomparendo dopo il ritrovamento dei rotoli del Mar Morto. I testi Esseni ci fanno comprendere come nelle mani dell'umanità sia racchiuso un enorme potere, che aspetta di essere utilizzato.
Spiega come scegliere quale futuro vogliamo sperimentare, in buona coscienza, rivelando le chiavi sul nostro ruolo di creatori della nostra realtà. Tra queste chiavi ci sono le istruzioni per un modello “perso” di preghiera che la moderna scienza quantistica suggerisce come il potere di guarire i nostri corpi, creare la pace duratura nel mondo e persino prevenire le tragedie climatiche che l'umanità potrebbe affrontare.

In che cosa consiste questa tecnologia della preghiera e su quali basi poggia per essere efficace?
Gregg Braden afferma che esiste la possibilità che ci sia un nuovo campo di energia accessibile e che il nostro DNA è in comunicazione con i fotoni, attraverso questo campo. La chiave per ottenere un risultato, tra i tanti possibili già esistenti, risiede nella nostra capacità di sentire che la nostra scelta è già stata creata e sta già accadendo. Vedendo la preghiera in questo modo, come sentimento, ci porta a trovare la qualità di pensiero e di emozione che producono questa sensazione: vivere come se il frutto della nostra preghiera sia già sulla strada.
Da questo punto di vista, la nostra preghiera, sulla base di sentimenti, non è più di "ottenere qualcosa" ma diventa "l’accesso", il risultato desiderato, che è già stato creato. Con le parole del suo tempo, gli Esseni - i primi sospettati di essere i responsabili per la conservazione della conoscenza originaria - ci ricordano che ogni preghiera è stata già esaudita. Qualsiasi risultato che possiamo immaginare e ogni possibilità che siamo in grado di concepire, è un aspetto della creazione che è stato già creato ed esiste nel presente in uno stato "dormiente" di possibilità. Così, il futuro non è deterministicamente stabilito, ma può anche essere modificato.

Gli Esseni avevano una visione olistica della vita e, appunto per questo motivo, consideravano gli squilibri della terra come specchio degli squilibri del corpo fisico dell'uomo. Anche le catastrofi naturali, i cambiamenti meteorologici, sono specchi di grandi cambiamenti che stanno avvenendo nella coscienza umana.
Hugh Everett III, fisico dell'università di Princeton, studiò l'ipotesi di universi paralleli e chiamò "punto di scelta", il momento in cui si poteva sovrapporre un effetto all'altro nel corso di un evento.
Il punto di scelta è la possibilità d'apertura di un varco, di un ponte che permette di cambiare sentiero per passare al risultato di un altro sentiero parallelo: in sintesi, è un qualcosa che ci permette di fare un salto quantico, da una sequenza di effetti già sperimentata a una nuova sequenza dall'esito differente.
E' come se la stessa storia fosse stata scritta prevedendo finali diversi: a un certo punto ci troviamo nella biforcazione multipla che ci permette di imboccare un risultato piuttosto che un altro.
Il fatto che la nostra concentrazione possa focalizzare un avvenimento piuttosto che un altro, è pure consono alle scoperte della nuova fisica, che ammette che l'esperimento, o anche la sola osservazione dello scienziato, modifichi la realtà; la cosa importante è che la differenza esista e ciò ci porta a credere che se oggi, nel nostro presente, siamo capaci di introdurre anche una piccola modifica, possiamo sfuggire all'effetto delle profezie negative. Sembra che, usando il pensiero, il sentimento e l'emozione uniti nella nostra preghiera, possiamo attrarre i punti di scelta e cambiare i risultati previsti. Tutto ciò, in fondo, porta alla conclusione che esiste un nesso profondo tra i nostri pensieri collettivi, i nostri sentimenti e le nostre aspettative e la realtà esterna. Questo modo di pensare era connaturato alla visione della vita degli Esseni,
come si rileva dai Vangeli esseni di 2.500 anni fa, i quali riflettono l'idea che gli eventi esteriori sono il riflesso delle nostre più profonde credenze interiori. Ciò che vogliamo deve realizzarsi contemporaneamente nel pensiero, nel sentimento e nel corpo.

Le tre Chiavi importanti per l'ottenere ciò che si desidera:
Il PENSIERO deve essere il sistema di guida che indirizza le nostre emozioni. Il pensiero, anche sotto forma d’immaginazione, determina dove dirigere l'attenzione e l'emozione.
L'EMOZIONE è l'energia che ci fa percorrere la direzione voluta, è "la fonte di potere." Per Braden, all'estremo esistono solo due emozioni: l'amore e la sua mancanza, spesso identificata con la paura. Quindi, se non siete in amore, siete nella paura. E la paura attira sempre quello che si teme.
Il SENTIMENTO è l'unione di pensiero ed emozione; infatti, per provare un sentimento dobbiamo avere un'idea e un'emozione. Ora, il sentimento, è la chiave della preghiera, perché la creazione risponde al mondo del sentire umano - afferma Braden.

Per prima cosa, quindi, diventa importante capire ed essere coscienti dei pensieri e delle emozioni rappresentati dai nostri sentimenti, perché, talvolta, si esprimono pensieri che sottendono emozioni diverse da quello che affermiamo, e finiamo così per realizzare effetti indesiderati, o facciamo in modo che la nostra preghiera non funzioni. I pensieri, in se stessi, possono veicolare delle aspettative, ma rimangono desideri potenziali e quindi inerti se non sono accompagnati dal potere dell'emozione. Spesso, però, l'emozione che accompagna un desiderio, cammina in direzione inversa al nostro desiderio, ma noi non ne siamo coscienti.
Se, per esempio, desidero una salute migliore, sotto il pensiero del miglioramento c'è la paura della malattia, della poca salute che ho, e quest'emozione dà potere proprio a ciò che temo: la malattia. Anche a livello di pensiero, dicendo "migliore", implicitamente mi focalizzo sul "non abbastanza"; e se pensiamo di non avere abbastanza, inconsciamente ci sentiamo miseri, angosciati.

Ricordiamo la frase del Vangelo "Chiunque cerchi di proteggere la propria vita la perderà".
Ciò potrebbe appunto significare che, chiunque cerca di difendersi da tutto ciò che può influire negativamente sulla propria vita, finisce col focalizzare l'attenzione su ciò che vuol evitare, attirandolo.
Braden dice che "noi immergiamo, nelle possibilità della creazione, un sentimento in forma d’immagine, quel tanto di energia che basta affinché si sviluppi una nuova possibilità. La chiave di questo sistema, però, è che la creazione restituisce precisamente ciò che la nostra immagine aveva mostrato”.
L'immagine indica la zuppa della creazione dove abbiamo posto la nostra attenzione. L'emozione che colleghiamo all'immagine, attrae la possibilità di quest'immagine.
Quando non vogliamo qualcosa - un'emozione basata sulla paura - la nostra paura in realtà alimenta ciò che diciamo di non volere. E lo otteniamo.

Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Dal film Dune)



Fonte: Gregg Bradden - Effetto Isaia