“Noi siamo un organo del cosmo, non siamo separati. Se la forza di gravità della terra sparisse, noi non potremmo più camminare, il sangue non circolerebbe; vuol dire che la forza di gravità è un organo della nostra motricità.
L’aria
è un organo del nostro polmone e del nostro sangue, senza l’aria
il nostro polmone non funziona, funziona solo con l’altra parte del
nostro organo che è l’aria. Il sole è una parte di noi, i centri
regolatori della temperatura sono in rapporto con il sole. Non siamo
separati dall’universo, siamo un organo vivo insieme, con
l’universo. L’organo più importante che noi abbiamo sono le
altre persone. La gente non si rende conto che se non c’è
l’interazione con le altre persone noi non esistiamo. L’organo
più importante per noi è la specie umana.
Il
futuro dipende esclusivamente dalla possibilità che si realizzi una
trasformazione all’interno della nostra coscienza, scoprendo in noi
stessi l’energia pura di connessione alla vita.
Per
l’umanità credo che sia giunto il momento di risvegliarsi in una
vera unione con gli altri, con il cuore, e con il Cosmo perché
possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita e diventare
Cittadini
Galattici, quale siamo.”
Rolando
Toro
“Attraverso
il collegamento che vive dentro di ogni essere umano che cammina
sulla terra, siamo in linea diretta con la stessa forza che genera
tutto, dagli atomi e dalle stelle al DNA della vita!
Il
nostro potere di fare ciò è dormiente fino a che non lo svegliamo.
La chiave per svegliare tale stupefacente forza è che dobbiamo
optare per una piccola variante nel modo in cui ci vediamo nel
mondo.
Con
un piccolo spostamento di percezione possiamo toccare con mano la
forza più potente dell'universo per affrontare persino le situazioni
che appaiono impossibili. Accade quando ci permettiamo un nuovo modo
di vedere il nostro ruolo nell'universo. Quel “piccolo spostamento”
di cui abbiamo bisogno è vederci come componente del mondo piuttosto
che separati da esso. Il modo per convincersi che siamo veramente
parte di ogni cosa che vediamo e sperimentiamo sta nel comprendere
come siamo connessi e che cosa significa tale connessione.
Attraverso
il collegamento che unisce tutte le cose, quella “sostanza” che
costituisce l'universo - onde e particelle di energia - sembra fare
cose che infrangono le leggi di tempo e di spazio come li conosciamo
oggi attraverso la fisica convenzionale. Dal DNA dei nostri corpi,
agli atomi di tutto il resto, le cose in natura sembrano condividere
informazioni più velocemente di come Albert Einstein aveva
predetto, dicendo che niente avrebbe mai potuto viaggiare più veloce
della luce.” Gregg Braden
Siamo
rimasti intrappolati in un mondo illusorio che credevamo fosse reale.
La
sincronicità della conoscenza vi libera dalla sincronicità di
ogni programma.
Il trucco è conoscere quale è quale. È la ri-connessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo.
La “trasformazione” della Matrice (i programmatori della coscienza di massa) e la trasformazione dell’Unità, procedono insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto: un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione?
Il trucco è conoscere quale è quale. È la ri-connessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo.
La “trasformazione” della Matrice (i programmatori della coscienza di massa) e la trasformazione dell’Unità, procedono insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto: un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione?
La
trasformazione della Matrice
ha
a che vedere con il cambiamento del gioco, la trasformazione
dell’Unità ha a che vedere con il mettere fine al gioco, così
come ne siamo venuti a conoscenza.
L'amore
non è ciò che si pensa.
È un'energia informativa che permea l'intero universo, è
profonda ed è reale. Quando veniamo trasformati da paura in amore,
allora inviamo quella energia al computer
centrale della Matrice
e
ne riscriviamo il programma.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.
L’Energia
subentra al senso della realtà e quando sapiamo
di essere l’Unità,
ed esprimiamo
quella conoscenza, diveniamo
l’essenza dell’Uno.
Questo è tutto ciò che dobbiamo fare per trasformarci da
limitazione a ogni Possibilità. L’equilibrio dell’Unità
elimina
i pensieri e le emozioni sbilanciati e stimola le particelle del
regno olografico a vibrare sempre più velocemente, finché non c’è
più alcuna vibrazione. Questo bilancerà l’ologramma del corpo di
coloro che si connettono a essa, li sanerà e porrà fine al processo
di invecchiamento che vede così tanta gente finire la propria vita
fisica nel dolore e nell’infermità.
L’equilibrio
dell’Unità
colmerà
inoltre le lacune nella struttura della nostra realtà collettiva
chiamate interspazi.
Gli interspazi sono un sintomo della frammentazione e non possono
esistere all’interno di una condizione armonica. In questo modo,
insieme all’enorme aumento della possibilità di vedere oltre il
velo della “luce visibile”, così tanto di ciò che era rimasto
nascosto, si presenta alla nostra vista cosciente. Mentre la
frequenza aumenta, la nostra relazione con il “tempo” illusorio
si modifica, e coloro che seguono il flusso della trasformazione
sperimentano il trascorrere del “tempo” in modo sempre più
rapido. L’Unità
è
sempre stata lì, ma adesso la si può nuovamente percepire e, per
quelli che stanno liberando se stessi dal programma, si fa sentire il
richiamo verso “casa”.
Da un programma a un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre.
Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.
Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata.
Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
Quando guardate il mondo sapendo di essere l’Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
L’Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe di meno? L’Uno condannerebbe le preferenze sessuali? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una Religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da un’illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L’Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “Passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte” , quando la morte non esiste?
La risposta è sempre NO, perché sono tutte illusioni. E allora, perché mai noi facciamo queste cose, dal momento che noi siamo l’Uno? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.
Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che Siamo Tutto Ciò Che È.
Da un programma a un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre.
Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.
Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata.
Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
Quando guardate il mondo sapendo di essere l’Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
L’Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe di meno? L’Uno condannerebbe le preferenze sessuali? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una Religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da un’illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L’Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “Passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte” , quando la morte non esiste?
La risposta è sempre NO, perché sono tutte illusioni. E allora, perché mai noi facciamo queste cose, dal momento che noi siamo l’Uno? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.
Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che Siamo Tutto Ciò Che È.
Abbiamo
vissuto una falsa identità, un falso nome che non siamo noi.
Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e ri-valutare quello che pensiamo di essere. Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni. E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.
Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e ri-valutare quello che pensiamo di essere. Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni. E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.
Come
faccio a saperlo? Semplice. Non c’è nient’altro.
Tra l’universo-Dio e TUTTI gli altri esseri, non c'è separazione -
Capitolo XIII
Fonte:
David Icke "L'Amore Infinito è l'unica verità - Tutto il resto
è illusione"