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venerdì 3 febbraio 2017

Un Nuovo Modello cosmologico, mette in discussione la teoria del Big Bang


Nessun inizio, nessuna fine, ma un Universo in continua evoluzione, dove massa, tempo e spazio possono convertirsi l'uno nell'altro. Un Universo dunque, senza Big Bang e senza fine. Questo è il cosmo in cui viviamo, così come lo ha concepito e definito Wun-Yi Shu della National Tsing Hua University di Taiwan, che permette di risolvere molti problemi ancora aperti della teoria oggi comunemente accettata, che vuole che l'Universo in cui viviamo sia nato dal Big Bang. LaRepubblica 
Uno studio pubblicato sulla rivista Physics Letters B - realizzato dai ricercatori Ahmed Farag Ali e Saurya Das - mette in discussione la teoria del Big Bang.
L'età dell'Universo suggerita dalla relatività generale è di 13,73 miliardi di anni. A dare inizio a tutto fu il Big Bang, quando un singolo punto di densità e temperatura infinite (tecnicamente, una “singolarità”) esplose, producendo un'espansione dello spazio e del tempo. «La singolarità è il problema più serio della relatività generale, perché lì, le leggi della fisica perdono di significato», spiegano Ahmed Farag Ali. Focus.it
Secondo i due fisici, la singolarità può essere “risolta” dal loro modello, che rivoluzionerebbe quindi la teoria più accreditata: il Big Bang non esiste, l'universo non ha inizio e, conseguentemente, non avrà fine.

Convalidati, quindi, gli insegnamenti di Kryon che già da moltissimi anni viene informandoci che non ci fu nessun punto da cui è partita un’esplosione che possa giustificare il Big Bang.

Non c’è mai stato un tempo come questo sul pianeta, un tempo in cui vi si chiede di pensare fuori dai confini della vostra comoda realtà e di andare oltre la muraglia dei vostri naturali preconcetti.” Kryon

Kryon – 2008 (Avvenimenti Attuali)
Lasciatemi che vi parli della profondità di ciò che sono vicini a scoprire in questo prossimo decennio: riscriveranno lo scenario di come è nato l’Universo. Non c’è mai stato il Big Bang (come abbiamo discusso molte volte). Il concetto stesso di Big Bang è una spiegazione tri-dimensionale di un attributo interdimensionale. Gli Universi si creano ad ogni istante per un cambiamento dimensionale – quando una dimensione letteralmente collide con un’altra. E’ un grandioso evento quantico. E’ qui che avete tutte le caratteristiche che descrivete come Big Bang.
Il Big Bang non ha mai esistito, anzi, esiste tuttora!
“Gli scienziati hanno una linea temporale di questo evento. Come potete avere una linea temporale per un evento quantico? Non esiste il tempo nello stato quantico. Gli scienziati hanno capito che esiste un residuo misurabile che prova che hanno ragione. Permettetemi di chiedervi una cosa: cosa vi dice il profumo che sentite in cucina mentre il pane cuoce? Vi dice che
quattro milioni di anni fa lì si è cucinato del pane o dice sta cuocendo ora? È il preconcetto di un modo di pensare lineare in una sola dimensione temporale che, quando sente il profumo del pane, calcola quanto tempo fa è stato cotto! Non si capisce che l’evento quantico del Big Bang è ancora in corso. Questo spiega l’energia dell’espansione dell’Universo. Comincia anche a spiegare “l’energia di ciò che vedete”. Il “residuo” che gli scienziati misurano è la prova della realtà di un evento ancora in corso quando lo vedete nelle 3D, ma è un evento che è la realtà della creazione in uno stato quantico.

Il centro della vostra galassia emette la materia che è voi
Osservate la discrepanza 3D della teoria attuale: come potrebbe dal nulla venire qualcosa che poi, a una velocità superiore a quella della luce, si espande istantaneamente violando ogni legge della fisica conosciuta per creare in un nano-momento l’attuale massa dell’universo? Però il preconcetto di un modo lineare di pensare fa accadere tutto nella linea temporale di un istante... e così pensate di aver capito tutto.
Lasciate che vi dica una cosa che non vi ho mai, mai, descritto prima. Il centro della vostra galassia emette la materia che è voi. La scienza lo capisce al contrario. I
due gemelli al centro della vostra galassia conducono ai due gemelli che sono nel centro di tutte le altre galassie. Milioni di galassie, miliardi di galassie. Sono tutte collegate in un modo che non potete neppure immaginare, fuori dallo spazio, fuori dal tempo, come legami tra amici che hanno una coscienza. Non il tipo di intelligenza e coscienza che vedete nel vostro cervello, no. Si tratta invece di una colla buona e intelligente che dispone l’universo con l’amore. Questo è un concetto elevato e nobile, e molti – semplicemente – non sono pronti per esso.

Vi abbiamo detto che non ha senso che l’universo esploda da un punto centrale di creazione senza distribuirsi equamente. Vi abbiamo detto di osservare l’effetto del raggruppamento a dimostrazione che non ci fu un punto da cui è partita un’esplosione. Ma c’è di più, e ora vi diremo di cosa si tratta. Perché verrà il tempo in cui sarete in grado di posare i vostri “occhi” e i vostri telescopi su luoghi molti diversi e lontani. Uno di questi potrebbe anche essere un altro pianeta, e i vostri telescopi, osservando l’universo in modo stereoscopico come i vostri due occhi osservano il mondo, vedranno finalmente un’immagine tridimensionale di fronte a loro. Ciò che vedranno saranno delle strade apparentemente nere tra gruppi di materia stellare. Appariranno dritte linee di oscurità, che danno all’universo una direzione - gli danno simmetria - creando mistero sulla possibilità di una tal cosa: strade apparentemente fatte di nulla tra i vari raggruppamenti. Fateci caso. Succederà.
Quando entrerete in uno stato interdimensionale, inizierete a toccare il volto di Dio, l’energia creatrice dell’universo, un’energia che, invero, tende all’Amore.

Vi dirò qualcosa che sarà riconosciuta nel futuro. E quando la scienza confermerà ciò che vi dico oggi, voglio che leggiate l’intero messaggio perché allora il vostro fattore di credenza saprà anche che io dico il vero, riguardo il creatore dentro di voi. Il solo motivo per cui vi parlo di scienza è perché, in futuro, la vostra linearità e il vostro condizionamento farà il collegamento.

Le due leggi mancanti
La fisica è UNA e completa a prescindere da come la si percepisce. Tutte le leggi sono comunque lì... pronte per essere scoperte. Allora, ampliate il concetto e lasciate che vi chieda: quante dimensioni ci sono per voi? Ce ne sono più di quante ne conosciate, anche se voi siete consapevoli – e usate attivamente – solo le quattro che avete.
Le quattro leggi della vostra fisica funzionano ma ce ne sono di più. In passato vi abbiamo dato
altre due leggi di fisica, e non è questo il momento per rispiegarvele. Quando si entra nell’interdimensionale, si osservano delle energie multi-dimensionali che devono contenere più informazioni rispetto alla vostra fisica attuale. Ora avete quattro leggi; potete chiamarle newtoniane, euclidee, einsteiniane, se volete, e sono quelle che vi hanno portato dove siete oggi. Ora, però, osservate bene insieme a me la vostra galassia a spirale e guardatela muoversi. Non si muove come il vostro sistema solare.Le vostre leggi sugli oggetti in movimento sono condizionate da un pregiudizio 3D di consistenza. La scienza cerca leggi empiriche per trovare che, quello che lei crede vero, sia valido per tutto quanto. Ciò che invece gli scienziati non capiscono è che questo è un preconcetto. Funziona solo in un senso... nelle 3D. Se applicate le regole soltanto su un campo, quello del tempo, potete applicare la matematica lineare e da lì scoprire quel che vi serve. Tutto è in linea retta, va tutto in avanti, non cambia mai, sempre uguale. Si potrebbe dire che la vostra scienza tende a una coerenza semplice!

Ecco arrivare il libero pensatore che dice: La logica 3D o i preconcetti 3D non si applicano alle cose interdimensionali. Le leggi della forza debole e forte interdimensionale vanno oltre la comprensione 3D e possono vedersi come caotiche e incoerenti. Vorrei darvi un’ulteriore spiegazione. Il vostro sistema solare funziona come vi aspettate. Nel tipo di fisica che avete applicato a come si muovono le cose nello spazio, gli oggetti che sono più vicini al sole, per esempio Mercurio, si muovono più velocemente. Poi ci sono oggetti ben distanti dal sole che si muovono più lentamente (i pianeti esterni), qui entrano in gioco le leggi della meccanica orbitale. La distanza dal sole si sviluppa nelle leggi 3D della meccanica orbitale che si basa sulle regole che avete scoperto sulla gravità, la massa, la distanza e la velocità. E queste regole sono corrette... per le 3D. Ripeto, questo vi permette di inviare veicoli spaziali verso i pianeti, essere molto precisi, far sì che s’incontrino in orbita, raccogliere delle immagini e analizzarle.
Ora, guardate per un momento con me... non è così che si muove la vostra galassia. È un moto elegante che sfida la legge dell’inverso del quadrato (la legge che definisce come l’energia si disperde secondo la distanza dalla sua sorgente). Sfida le leggi fondamentali della gravità e della forza. Sfida le semplici e preconcette caratteristiche di come le cose si muovono nello spazio. Osservate con me la vostra galassia. Osservate la sua rotazione. Sembra come posata su un vassoio. Tutto si muove insieme. Tutto! Tutto ruota alla stessa velocità rispetto al centro... come una gigantesca ruota tutta collegata. Questo gigantesco vassoio si comporta come se tutte le stelle fossero dei semplici sassolini, in qualche modo incollati allo stesso tessuto dello spazio, muovendosi tutte insieme.

Il Mistero del Buco Nero
Abbiamo parlato delle forze interdimensionali debole e forte, quelle leggi cinque e sei della fisica che non sono ancora state scoperte. Il modo in cui si muove la vostra galassia dipende da ciò che al centro della galassia manifesta queste forze. Voi pensate che sia un buco nero, ma non lo è. È molto più di quanto potreste immaginare. Avete notato che in fisica c’è sempre la polarità? Dalla più piccola alla più grande struttura atomica, la polarità è sempre presente. Lo vedete anche nel magnetismo. Si cela anche nella gravità. È un punto fisso dell’energia che c’è dappertutto, dappertutto.
Ci sono sempre due tipi di energia che agiscono una contro l’altra e nel contempo insieme per creare la realtà dimensionale. La materia è una polarità della realtà, e l’anti-materia è l’altra. Cercate sempre “la repulsione e l’attrazione”, perché questo vi mostrerà come rispondere alle questioni più sconcertanti della fisica.
Nel centro di ogni galassia ci sono
due gemelli. Anche nel centro della Via Lattea ci sono due gemelli. Avete due energie: una spinge e l’altra attrae. Voi, tuttavia, vedete la cosa come un unico gigantesco Buco Nero. Presumete che la gravità del Buco Nero in qualche modo afferri la spirale galattica facendola girare tutta insieme su sé stessa in quel modo insolito che viola tutte le leggi di Newton. Non è così. Quel che succede nel centro della vostra galassia è stupendo. È un’elegante forza interdimensionale che non è la gravità, è una forza che si estende all’intera regione galattica, una forza che la tiene insieme come una colla, e voi non avete una legge che la spieghi... ancora. Inoltre, si nasconde una cosa con cui la scienza sta iniziando a confrontarsi soltanto ora.

Tutta questa spiegazione per definire un punto di partenza razionale perché possiate approcciare questo argomento veramente grande. Mettetela semplicemente così: quando entrate nella fisica interdimensionale, e questo comprende le energie di ciò che chiamate spiritualità, troverete qualcosa che non vi aspettereste: coscienza... fisica con una propensione.
L’interdimensionalità del vostro centro galattico ha coscienza. Deve averla. Tutto ciò che è interdimensionale è allineato con la creazione. Sto parlando di cose che forse non comprendete. Sono attributi concettualmente molto alti, a volte incredibili, che non sono mai stati affrontati in questo modo prima. Quando infrangerete il muro della logica lineare di ciò che siete soliti aspettarvi nella fisica lineare, v’imbatterete in cose che non hanno senso per i vostri preconcetti. Non avranno senso non solo perché sono in uno stato quantico, ma perché contengono qualcosa che la “coerente scienza 3D” non desidera accettare... l’intelligenza all’interno della fisica.

sabato 28 gennaio 2017

Modelo Quântico prova que o Big Bang nunca existiu!

Imagem Google

De acordo com teorias de Einstein, nosso universo foi formado a aproximadamente 13,8 bilhões de anos, a partir de uma pequena partícula durante o Big Bang. Apesar dessa teoria ter se tornado uma aceitação geral, algumas perguntas ainda surgem espontaneamente e os cientistas ainda não conseguem explicar o que aconteceu ou o que teria antes disso, por exemplo. Agora, dois físicos em uma entrevista no Daily Mail,  apresentaram um novo modelo radical, que sugere que na verdade, a tal “explosão” não teria acontecido – e que nosso universo não possui nem começo, nem fim.
“A matemática e a teoria do Big Bang, em si, se anulam por conta dos infinitos”, disse Saurya Das, professor na Universidade de Lethbridge, no Canadá, ao Daily Mail.


"Nunca houve um momento como este no planeta, um momento em que você está sendo convidado a pensar fora dos limites de sua realidade confortável, e ir além das muralhas de seus preconceitos naturais” Kryon

Kryon - 2008 (Eventos Atuais) - “Deixe-me dizer-lhe sobre a profundidade daquilo que está prestes a ser descoberto nesta próxima década: reescreverão o cenário de como o universo nasceu. Nunca houve o Big Bang (como já falamos muitas vezes). O conceito do Big Bang é uma explicação tridimensional de um atributo interdimensional. Os Universos são criados a cada momento por uma mudança dimensional - quando uma dimensão literalmente se colide com outra. É um grandioso evento quântico. É aqui que você tem todas as características que descrevem como o Big Bang. "

Muitos cientistas  pensam que já compreenderam tudo sobre o Big Bang, e têm até uma linha temporal desse evento. Isso é muito bizarro! Como podem ter uma linha temporal para um evento quântico? Não existe o tempo em um estado quântico. Os cientistas entenderam que existe uma prova residual mensurável como prova de que eles estão certos. Deixe-me perguntar uma coisa: o que vocês me dizem do cheiro que sentem vindo da cozinha, enquanto o pão està assando? Esse fato lhes diz, por acaso, que quatro milhões de anos atrás, se estava assando o pão alí ou diz que està sendo assado agora? É o preconceito de se pensar em uma maneira linear, em uma só dimensão de tempo que, quando você sente o cheiro do pão, deve subito calcular quanto tempo atrás foi assado! Ainda não ficou claro, que o evento quântico do Big Bang está ainda em curso. Isso explica a energia da expansão do Universo. Começa, também, a explicar "a energia daquilo que os cientistas vêem." O resíduo que eles medem é a prova da realidade de um evento ainda em curso, quando se é visto em 3D, mas é um evento que mostra a realidade da criação em um estado quântico.
Hoje, nesta era moderna, muitos cientistas ainda estão convencidos de que toda a matéria que vêem no Universo - a Terra, o sistema solar, a galáxia e todas as outras galáxias, até onde conseguem observar - surgiram a partir de um único acontecimento expansivo, ao qual chamaram big bang.

Quando investigam o Universo que vos rodeia, Senhores Cientistas, que outro acontecimento encontram que tenha ocorrido apenas uma vez? O que é que vos leva a concluir que houve apenas um único acontecimento criativo expansivo?
A resposta é que as vossas observações indicarão não existir nenhum outro evento que encaixe nessa premissa. Aliás, observam precisamente o contrário: uma miríade de acontecimentos espantosos, de muitíssimos tipos, acontecendo à vossa volta. E, através das observações, descobrem, inclusive, mais diversidade do que tinham imaginado. Assim sendo, o que é que vos leva a concluir que houve apenas um único acontecimento criativo expansivo?

Quando apontam os vossos instrumentos para os confins do que conseguem observar, acaso eles indicam que tudo tem a mesma idade? Assim deveria ser, para indicar um único momento de criação. Ainda que considerem o “paradoxo do relógio”, é claro que não deveriam encontrar objetos longínquos mais jovens do que o vosso próprio planeta. No entanto... encontram!
Acaso verificam que o Universo se encontra disperso, uniformemente, à medida que viajam e se afastam de um ponto-fonte?... Assim deveria ser, para apoiar a ideia de um acontecimento criativo único. Mas, como muito bem sabem, não é isso o que se passa. Quanto mais potentes são os instrumentos, tanto mais claro se mostra este equívoco... se estiverem dispostos a admití-lo!
Observam grandes zonas vazias, outras com material (galáxias), aglomeradas em conjunto. Nem sequer há dispersão e nenhum “rasto” que indique a fonte consistente de um só acontecimento criativo.

Chegou a hora de começar a pensar numa nova teoria, a observar com novos olhos científicos.
O certo é que houve muitos acontecimentos expansivos, espaçados ao longo de uma enorme quantidade de tempo. A verdade é que o vosso planeta se encontra entre um dos muitos acontecimentos criativos que se superpuseram, alguns dos quais aconteceram antes do vosso.
Ganhariam se examinassem o que provoca isso, para que, quando acontecer o próximo, não se sintam tão chocados. O processo criativo da matéria é determinado pela mais pura lógica e pelas matemáticas físicasIsto será um tema de grande debate, já que, uma vez mais, agitará os alicerces dos sacerdotes que insistem em afirmar que houve apenas uma criação.
Como podem limitar Deus dessa maneira?...

Assim, aqueles que nasceram apenas com um «receptor de cor», dirão: “No Universo existe apenas uma cor e, naturalmente, é a cor de Deus”. Limitados somente ao que acreditam ver, tendem a impor essa verdade sobre todas as coisas que vêem.
Assim, alguns dos vossos cientistas afirmam poder demonstrar que houve apenas um acontecimento, pois têm a sensação de que podem medir (ver) o resíduo desses acontecimento à sua volta, no espaço.
Como podem estar seguros de não estarem medindo apenas o resíduo do vosso próprio acontecimento local?
Se a galáxia estivesse flutuando num recipiente de azeite e, olhando para onde olhassem, só vissem azeite, acaso postulariam que todas as galáxias, em todos os lados, também estariam boiando em azeite?... Ou deixariam aberta a possibilidade de que, para além dos vossos sentidos medidores, poderiam haver galáxias flutuando em outras substâncias?...Tal é a lógica das vossas conclusões.

O centro de sua galáxia emite a matéria que são vocês
Observem a discrepância 3D da teoria atual: como pode algo vir do nada e, em seguida, a uma velocidade superior à da luz, expandir-se instantaneamente violando todas as leis conhecidas da física para criar em um nano-momento a massa atual do universo? Mas o preconceito de uma maneira linear de pensar, faz com que tudo aconteça na linha do tempo de um instante... e, dessa forma, os cientistas entenderam tudo!
Bem, deixe-me lhes dizer algo que eu nunca, nunca descrevi antes. O centro da vossa galáxia emite a matéria da qual vocês são feitos. A ciência entende o contrário. Os gêmeos no centro da sua galáxia se conduzem aos dois gêmeos que estão no centro de todas as outras galáxias. Milhões de galáxias, bilhões de galáxias. São todos ligados de uma forma que vocês não podem sequer imaginar, fora do espaço, fora do tempo, como as ligações entre  amigos que têm uma consciência. Não é o tipo de inteligência e consciência que vocês vêem em seu cérebro, não! Se trata, em vez disso, de uma boa cola inteligente que proporciona o universo com o amor. Este é um conceito elevado e nobre, e muitos - simplesmente - não estão preparados para entender.
Cada galáxia tem um sistema empurra/puxa em seu centro. Este é um sistema de energia gêmea, mas vocês só vêm um. Vocês estão convencidos de que é invisível, um buraco negro.

Efeito Gaia
Alguns cientistas, observando a história da Terra, estão começando a ver alguma coisa que incomoda outros cientistas, ou seja, que uma consciência possa ter criado a vida. É claro que muitos não querem que se pense assim, porque o modo de pensar linear 3D, da atual ciência, não permite que existam regras fora da caixa de uma coerência global. A ironia disso é que, o próprio preconceito de coerência, não permite o preconceito de um criador. Mas o universo tem uma propensão para a vida! A mente humana tende a uma dimensão de pensamento limitado mas o Universo tende a uma cola chamada Amor que une todas as coisas.

A história da Terra mostra que a vida continuou a ser criada e destruída por quatro bilhões de anos. Começou e parou, foi criada e destruída várias vezes. Enquanto no passado a vida era vista como algo "contra todas as probabilidades" e que não existia em mais nenhum outro lugar no universo, agora é vista como criada e recriada várias vezes, em TODO o Universo!

Alguns dizem: Foi um evento que aconteceu por acaso. Sério? Qual é a probabilidade que, após a auto-destruição da vida, possa haver um evento assim incrível de se reorganizar? Algo que não deu certo... e que, no entanto, eis que retorna tudo! O que vocês acham? Os cientistas estão começando a considerar o efeito de Gaia como uma consciência que provém de algum lugar, de alguma forma, e que tende a criar a vida. Está fora do escopo do que vocês chamariam de probabilidade. Levou um longo tempo, mas a vida foi sempre recriada.  Foi-se repetindo mais e mais vezes, até que o planeta tivesse sido bem desenvolvido para suportar a vida. A fotossíntese é uma resposta, porque ela criou o equilíbrio... plantas e árvores que utilizam o subproduto da vida para criar o equilibrio. Mesmo quando era totalmente removida do sistema, a vida retornava! Mesmo quando a Terra era estéril por algum motivo que não deu certo, a vida se recriou ... por cinco vezes. A ciência está começando a vê-lo e está se perguntando como é que a terra parece ter essa tendência para criar sempre a vida. Alguns dizem que há uma consciência, outros dizem que não é verdade... que, simplesmente, não é possível.
No entanto  há, queridos humanos, e é uma consciência interdimensional que cola todas as coisas, porque quando você entra em um estado interdimensional, você começa a tocar a face de Deus, a energia criadora do universo, uma energia que, de fato, tende ao amor.”

Nós dissemos que não existiu nenhum big bang, pedimos para olharem para o efeito clumping (conglomeração) como evidência de que não houve um ponto de explosão original. 
Quando começarem a mapear o universo e observarem como as galáxias são realmente colocadas juntas, saberão que não é algo aleatório. Portanto, o que vocês chamaram de Big Bang não deveria estar distribuído de forma aleatória por toda parte a partir do quase nada? Existe um padrão no aparente caos do evento interdimensional que foi o Big Bang. O Big Bang foi na verdade uma grande colisão de energias interdimensionais – de dimensões.”  Kryon

martedì 2 agosto 2016

Contrariando o princípio de que a velocidade da luz é absoluta!



Talvez, no passado, a luz não viajava…  à velocidade da luz?
O físico teórico Paul Davis e o astrofísico John Webb, publicaram na revista Nature, os resultados de uma pesquisa que indicaria que o valor do produto entre a carga elétrica do elétron e a velocidade da luz aumentou com o passar do tempo (se fala em bilhões de anos!).
As modernas teorias da física, hoje, têm como importantes pilares, o fato de que ambos os valores são constantes universais, sempre imutáveis no espaço e no tempo. Davis prefere imaginar que tenha sido a velocidade da luz a ter mudado, a partir de 12 bilhões de anos atrás. Segundo essa hipótese, estudada por Webb, a luz viajava a uma velocidade maior do que a medida hoje, de 300.000 km/s. Talvez, durante o Big Bang, a velocidade poderia até ter sido infinita. Essa descoberta interessante, não poderia ser uma demonstração de que as leis que consideramos irrefutáveis  hoje, poderiam não ter sido no passado?

Contrariando o princípio da constância da velocidade da luz!
A Teoria da Relatividade prevê a matéria e energia como conceitos equivalentes, logo, se fosse possível acelerar um corpo até a velocidade da luz, seria também possível desacelerar a luz até um valor menor do que 300.000 km/s, contrariando o princípio da constância da velocidade da luz, ou seja, passaríamos a ter a velocidade da luz variável.
Mas não era suposto que a velocidade da luz deveria ser constante, independentemente do observador? Então, se pode ser desacelerada, onde está a constância?
Agora, os físicos começam a suspeitar que um dos princípios mais importantes da ciência - a constância das leis da física - pode não ser verdadeiro. Seria possível?

Um estudo publicado na mais conceituada revista de física, a Physical ReviewLetters, afirma que as leis da natureza podem variar ao longo do universo, concluindo que uma das quatro forças fundamentais, o eletromagnetismo, medida pela constante de estrutura fina, (alfa), parece variar de um lugar para outro.
O astrofísico John Webb e outros astrofísicos de Nova Gales do Sul e Swinburne, na Austrália, e Cambridge, mediram o valor de alfa em cerca de 300 galáxias distantes, usando dados do Very Large Telescope (VLT) do Observatório Europeu do Sul (ESO), no Chile. 
"Os resultados nos deixaram estupefatos", disse o professor Webb. "Em uma direção, a partir de nossa localização no universo, a constante alfa vai ficando gradualmente mais fraca, e gradualmente mais forte na direção oposta. O professor Webb afirma que esta descoberta também pode dar uma resposta muito natural para uma questão que tem intrigado os cientistas há décadas: por que as leis da física parecem tão bem ajustadas para a existência da vida?   

A resposta pode ser que outras regiões do cosmos não são tão favoráveis à vida como nós a conhecemos, e que as leis da física que medimos em nossa parte do universo são meramente regras locais. Neste caso, não seria uma surpresa encontrar a vida aqui, afirmou o cientista. Isto porque basta uma pequena variação nas leis da física para que, por exemplo, as estrelas deixem de produzir carbono, o elemento básico da vida como a conhecemos. As chamadas leis da física não estão "escritas na pedra". "O que nós entendemos por 'leis da natureza'? A frase evoca um conjunto de regras divinas e imutáveis que transcenderiam o 'aqui e agora' para aplicar-se em todos os lugares e em todos os tempos no universo.

Pensando “fora dos esquemas!” È hora de começar a usar uma mentalidade multidimensional!

A Resposta de Kryon: "A física de Newton, de Euclides, de Einstein, são do tipo de física que estabelece leis universais que são estáticas, empíricas e, portanto, devem sempre funcionar do mesmo jeito, não importando o que quer que seja. Isso è correto! Mas elas funcionam dessa forma, somente na realidade tridimensional (3D). Nada do que se foi estudado na vossa física, funciona no estado quântico, NADA! O estado quântico tem as suas próprias regras e estas são variáveis. Aqui a coisa se torna bastante confusa. Há tal coisa como uma física que não é empírica? Sim! Que tal uma física que cria o universo de uma só vez, em menos de um segundo, mais rapidamente do que a velocidade da luz, quando tudo ocorre conjuntamente - uma mudança dimensional tão gigantesca que deixa um resíduo que pode ser medido mas vocês não podem compreender? Vocês o chamam de “Big Bang” para o justificar em 3D, mas isso é impossivel; não foi assim que a Criação aconteceu. Nós já dissemos antes que a Criação ainda está acontecendo. Vocês chamam isto “a expansão do universo”: algo que aparentemente empurra as estrelas para mais longe uma das outras. Os cientistas procuram leis empíricas, ou seja, só funcionam numa direção, durante todo o tempo. Sobre esta direção aplicam-se cálculos matemáticos e daí, decifram tudo o que precisam. Tudo em cima de uma linha reta que só vai em frente. Pode-se dizer que a vossa ciência está enviesada em coerência. Se você é um livre-pensador, poderá achar bom. “Deve ser coerente”.
Deixe-me dar uma explicação mais avançada. O vosso sistema solar funciona como vocês esperam. Vocês têm objetos que estão próximos ao vosso sol, que se movem rapidamente, como Mercúrio, por exemplo. Tem, também, objetos que estão mais distantes, onde a mecânica orbital, baseadas em vossas leis físicas, move-se mais devagar. 
A distância e o tempo, contados a partir do sol, se desenvolvem em mecânica orbital de objetos rápidos e lentos, baseados nas regras que vocês descobriram, no tipo de física que vocês aplicam ao modo como as coisas se movem no espaço. As regras estão corretas para um universo tridimensional. Vocês enviam sondas espaciais aos planetas, com bastante precisão. Órbitas são medidas e fotos são tomadas; ainda assim, não é o jeito pelo qual a vossa galáxia se move, se vocês observarem como eu a observo. Se observarem o vosso sistema solar, Plutão leva um longuíssimo tempo para dar uma volta ao redor do sol; o mesmo não se passa com Mercúrio. Então, vocês desenvolvem esses atributos singulares e esquisitos, acerca de como as coisas se movem no espaço. Olhem para vossa galáxia. Observem-na girar. É quase como se estivesse sobre um disco. Tudo se move unitariamente. Tudo. Tudo gira na mesma velocidade relativa ao seu centro. Na verdade, as coisas no lado externo se movem mais rapidamente do que as que estão no lado interno. Este disco gigante, com todas as suas estrelas, se move em uníssono. Isso, meus amigos, não consta em vossa física. Por que? 

Desfazendo-se do postulado do pensamento científico moderno de que a velocidade da luz é absoluta.
O conceito de que o "tempo" é variável (e, sem dúvida, o é), também depende do quão rápido viajam. A velocidade da luz, converteu-se, em sua realidade, num critério da astronomia e numa norma. Virá o tempo em que se reconhecerá, definitivamente, que a velocidade da luz é variável! Esperem por isto, pois vai acontecer.
A realidade é que ela, realmente, é diferente em todo o Universo, dependendo dos atributos de dimensão do lugar onde está sendo medida. Há muitas velocidades da luz e isso depende de onde vocês se encontram e para o que estão olhando.
Agora, esta consideração fica consideravelmente discordante de quase tudo o que aprenderam, e de quase tudo o que foi postulado sobre o modo como as coisas funcionam. Portanto, a idéia não chegará fácil ou tão rapidamente.  Mas tem que acontecer. Isto também poderá fazer uma bagunça nas medições de distância em astronomia, mas está na  hora de se começar a usar a mente multidimensional. Alguns começarão a proclamar que a velocidade da luz deve ser variável para que as coisas sejam vistas de uma nova maneira. À medida que os “olhos eletrônicos” de seus astrônomos melhorarem, começarão, também, mudar as razões por detrás do que estão vendo. Procurem os postulados de áreas multidimensionais no espaço, está logo ali, virando a esquina, e também os postulados da luz que muda sua velocidade de lugar a lugar, dependendo da fórmula ao redor da realidade local, especialmente a estrutura de tempo.

Esses postulados, diga-se de passagem, irão começar, também, a explicar por que não houve nenhum big bang mas, o que realmente houve, foi uma "grande revelação". Uma vez mais, faço-lhes esta pergunta: Quando as coisas invisíveis se tornam visíveis, significa que não existiam antes de serem vistas? Pensem sobre isso.
Seus cientistas deram-lhes o pressuposto de que, quando viajam quase à velocidade da luz, o seu tempo muda. Assim, considerem isto em sentido inverso: o que acontece à velocidade da luz quando, em vez disso, vocês mudam seu tempo? Funciona de ambas as maneiras, e o magnetismo e a gravidade desempenham o papel de modificar o tempo.
A vibração do planeta está enormemente diferente do que era em 1987. E vocês podem medir. Sentiram a aceleração do tempo nos últimos anos?” A Terra o está mostrando fisicamente, e aqui estão vocês numa estrutura de tempo diferente daquela na qual foram criados.
Há um potencial na ciência para iniciar um novo entendimento da relatividade que chegue muito mais longe do que qualquer coisa que se tenha proposto antes. No entanto, se tudo é relativo a tudo mais, então onde está a constante? Tem que haver uma, para que o cientista sensato respire calmamente e saiba que a modalidade de tal grande plano não é o caos. Há uma constante e se chama a energia do "amor de  Deus". Sabiam?
Deus criou as leis da física, sendo assim, a ciência é somente o estudo das leis de Deus. Não podem separá-las. Vocês olham para fora e vêem o Universo como uma forma de acordo com sua realidade. Não vêem as curvas, já que se supõe que a luz viaja em linha reta. Mas não o faz... nunca o fez!

A física multidimensional é diferente da sua física de 4D/3D. Permite caminhos e portais fora de seu pensamento  linear, e parece admitir que os objetos (e a luz) estejam em dois lugares ao mesmo tempo. Mas não estão, quando vocês retiram o tempo linear.
Sua realidade tem dois atributos, fortemente interdimensionais. Ambos violam as regras da física de 4D, só  porque vocês ainda não conhecem quais são as verdadeiras regras. Os dois atributos são a gravidade e o magnetismo. Não é verdade que a gravidade passa através de tudo? Parece não importar com qualquer obstáculo, a gravidade sempre afeta o objeto, se já perceberam. A gravidade é uma força interdimensional que está relacionada com o tempo e a própria forma do Universo. Na verdade, está muito relacionada com o toroide. Ela passa através de tudo, quase como se sua dimensão fosse invisível para ela.
Até certo ponto, o magnetismo faz o mesmo. Em sua realidade, o magnetismo é a base para todas suas emissões. Vocês difundem uma freqüência magnética modulada e ela passa através dos edifícios, através das paredes e pela maioria dos objetos chegando a seus lares. Se tiverem um receptor, podem manifestar o que contém em sua realidade. Este magnetismo é algo interdimensional... tal como a gravidade.
Sua ciência, entretanto, não compreende nenhum dos dois, portanto, aplicam estes princípios ao que irei mostrar-lhes, metaforicamente. A forma do Universo está por cima do interior e o exterior de um toroide (uma meia tubular) e, no entanto eles estão conectados de um modo que vocês não podem visualizar em sua mente de 4D. Pensem que seu Universo tem os mesmos atributos de gravidade e magnetismo que parecem ser capazes de permear quase tudo. Com isso em mente, os fragmentos e partes poderiam ser como a cadeiras que, de algum modo, chega ao fundo da pilha, mesmo que tenha sido a última que se colocou na pilha. Passa através das demais porque há regras da física interdimensional que demandam que ela encontre sua verdadeira localização universal, baseada em coisas diferentes daquelas nas quais acreditam que deveriam, baseado na linearidade de 4D.
A forma universal também está curvada de tal modo que há uma forma previsível e matemática de se atravessar a "parede" (tal como o faz a gravidade), o que lhes permite saltar até outras partes da superfície interna e externa da “meia tubuluar” 

O Universo é uma disposição de energia de puxa/empurra. Cria-se constantemente. Nunca se destrói, sendo que mais simplesmente se move entre dimensões num arranjo onde o tempo, o magnetismo e a gravidade exigem que ele se equilibre. Há dispositivos no interior do Universo para se tirar e repor a matéria. Pode parecer que galáxias inteiras desapareçam e reapareçam (como se vê de um paradigma dimensional).
A mudança dimensional, portanto, é o motor de seu Universo, e tudo o que vêem atualmente em 4D. É o responsável pelo que sentem ser o princípio de seu Universo, ainda que não tenha nada a ver com um "bang". O que vocês chamam buracos negros, presentes no centro de cada galáxia, são parte do motor da mudança dimensional. Eles são os portais que atravessam as paredes da meia tubular. Também lhes dissemos que no centro de cada galáxia há ao menos dois buracos negros. Eles sempre vêm em pares e um empurra e o outro puxa. No entanto, só um é óbvio para vocês. O outro pertence ao outro lado da parede e se oculta. No entanto, o verão em breve" Kryon.
Mais informações sobre o tema: O Novo Paradigma da Física/Matemática – Cap XVIII

Fonte: Kryon - Internet


venerdì 13 aprile 2012

O show do Big Bang ainda não acabou: é um evento quântico ainda em curso


Cuidado! As previsões de Scallion podem se realizar! (Graças a nós)

Quando investigam o Universo que vos rodeia, Senhores Cientistas, que outro acontecimento encontram que tenha ocorrido apenas uma vez? O que é que vos leva a concluir que houve apenas um único acontecimento criativo expansivo?

Kryon: Hoje, nesta era moderna, muitos cientistas ainda estão convencidos de que toda a matéria que vêem no Universo - a Terra, o sistema solar, a galáxia e todas as outras galáxias, até onde conseguem observar - surgiram a partir de um único acontecimento expansivo, ao qual chamaram big bang.

Trata-se, na verdade, de uma premissa científica ilógica, ainda que, metaforicamente, tenha o mesmo tipo de significado que teve o episódio de Galileu, para aqueles que viveram há trezentos anos, pois promoveu um sentimento de unicidade com Deus, fazendo com que a Terra se tornasse o fulcro de tudo o que viam. Esse cientista foi preso porque teve a audácia de afirmar que a Terra girava em volta do Sol.
Galileu publicou documentos nos quais se declarava de acordo com Copérnico. Concordou com o fato de que os cálculos matemáticos não indicavam que o Universo girava à volta do vosso planeta.

Naqueles tempos, havia uma interessante tríade energética, formada pelo Governo, pela Religião e pela Ciência, os quais estavam combinados numa só coisa. Os governantes eram, também, sacerdotes, e os sacerdotes eram, igualmente, cientistas. Tal situação fazia sentido para a época.
Atualmente, acontece mais ou menos o mesmo, mas a verdade, porém, é outra - e, sei que ao citá-la, os olhos girarão nas órbitas dos cientistas... tal como giraram nas órbitas dos sacerdotes que, antes, se autoconsideravam cientistas: Quando investigam o Universo que vos rodeia, Senhores Cientistas, que outro acontecimento encontram que tenha ocorrido apenas uma vez?... A resposta é que as vossas observações indicarão não existir nenhum outro evento que encaixe nessa premissa. Aliás, observam precisamente o contrário: uma miríade de acontecimentos espantosos, de muitíssimos tipos, acontecendo à vossa volta. E, através das observações, descobrem, inclusive, mais diversidade do que tinham imaginado.
Assim sendo, o que é que vos leva a concluir que houve apenas um único acontecimento criativo expansivo? 
Quando apontam os vossos instrumentos para os confins do que conseguem observar, acaso eles indicam que tudo tem a mesma idade?... Assim deveria ser, para indicar um único momento de criação. Ainda que considerem o “paradoxo do relógio”, é claro que não deveriam encontrar objetos longínquos mais jovens do que o vosso próprio planeta. No entanto... encontram!

Acaso verificam que o Universo se encontra disperso, uniformemente, à medida que viajam e se afastam de um ponto-fonte?... Assim deveria ser, para apoiar a ideia de um acontecimento criativo único. Mas, como muito bem sabem, não é isso o que se passa. Quanto mais potentes são os instrumentos, tanto mais clara se mostra esta mentira... se estiverem dispostos a admiti-la!
Observam grandes zonas vazias, outras com material (galáxias), aglomeradas em conjunto. Nem sequer há dispersão e nenhum “rasto” que indique a fonte consistente de um só acontecimento criativo.

Chegou a hora de começar a pensar numa nova teoria, a observar com novos olhos científicos.
A verdade é que houve muitos acontecimentos expansivos, espaçados ao longo de uma enorme quantidade de tempo. A verdade é que o vosso planeta se encontra entre um dos muitos acontecimentos criativos que se superpuseram, alguns dos quais aconteceram antes do vosso.
Ganhariam se examinassem o que provoca isso, para que, quando acontecer o próximo, não se sintam tão chocados. O processo criativo da matéria é determinado pela mais pura lógica e pelas matemáticas físicas.
Isto será um tema de grande debate, já que, uma vez mais, agitará os alicerces dos sacerdotes que insistem em afirmar que houve apenas uma criação.

Como podem limitar Deus dessa maneira?...
Assim, aqueles que nasceram apenas com um «receptor de cor», dirão: “No Universo existe apenas uma cor e (naturalmente) é a cor de Deus”. Limitados somente ao que acreditam ver, tendem a impor essa verdade sobre todas as coisas que vêem.
Assim, alguns dos vossos cientistas afirmam poder demonstrar que houve apenas um acontecimento, pois têm a sensação de que podem medir (ver) o resíduo desses acontecimento à sua volta, no espaço.
Como podem estar seguros de não estarem a medir apenas o resíduo do vosso próprio acontecimento local?

Se a galáxia estivesse a flutuar num recipiente de azeite e, olhando para onde olhassem, só vissem azeite, acaso postulariam que todas as galáxias, em todo o lado, também estavam boiando em azeite?... Ou deixariam aberta a possibilidade de, para além dos vossos sentidos medidores, haver galáxias flutuando noutras substâncias?...
Tal é a lógica das vossas conclusões.

O Perigo da transmissão da energia através da matéria planetária

Desejamos fazer uma advertência, relacionada com a experiência que fazem no vosso planeta e que se relaciona com a especialidade de Kryon: Alguns dos vossos governos estão experimentando a transmissão da energia através da terra do planeta. 
Permitam-me explicar-lhes isto melhor:
Imaginem um tubo cheio de água com 8 Km de comprimento e um diâmetro de uma polegada (2,54 cm).
Suponham que, por uma das extremidades do tubo se injeta rapidamente uma certa quantidade de água. Instantaneamente, sai pela outra extremidade do tubo, a mesma quantidade de água, uma vez que o tubo já estava cheio. Com isto, não se transmitiu, instantaneamente, a água injetada ao longo de 8 Km do tubo, mas apenas se empurrou a água, já existente, a uma curta distância, fazendo com que a mesma quantidade se derramasse no outro extremo.

Através de eons de tempo, o vosso planeta captou energia estática (definimos «energia estática» como aquela que se armazena e está preparada para se converter em energia ativa). Através da fricção com a atmosfera e daquilo a que chamam «vento solar», a matéria planetária está cheia de eletricidade estática.
Observam os seus resultados quando uma tempestade “ataca” violentamente a terra e desloca a electricidade, causando chispas gigantescas, que chamam raios, tanto acima como abaixo do fenômeno meteorológico. 
Na vossa terminologia eletrônica, este sistema de armazenamento da energia estática da Terra, corresponde ao que chamaram condensador de capacidade elétrica. Em consequência, e no âmbito desta sessão de ensinamento, podem considerar o planeta como um gigantesco condensador eletrônico, cheio de eletricidade armazenada.

Um dos vossos cientistas, há apenas 100 anos atrás, demonstrou a viabilidade da aparente transmissão de energia através da matéria planetária. Ao fazê-lo, aproveitava a energia já armazenada na terra (tal como no tubo de água). Ao “injetar” energia numa parte do planeta, ela parecia sair por um portal em algum outro lugar.
Dava a sensação de que a energia tinha sido transmitida, mas, na verdade apenas tinha sido deslocada.

Um dos problemas matemáticos desta transmissão de energia resulta do fato de ser difícil saber por onde vai sair a energia quando é “empurrada”.
Atualmente, a vossa ciência trabalha neste processo, tendo descoberto que as ondas escalares são uma solução parcial para ajudar a dirigir a energia, exatamente para onde se pretende que surja.

Uma Advertência: as ondas Escalares são extremamente perigosas

Embora esta experiência escalar seja um elevado avanço tecnológico, em todo o processo de transmissão de energia, a advertência é esta: as ondas Escalares são extremamente perigosas... muito mais do que sabem. Pedimos, especificamente
àqueles que trabalham neste campo: vão mais devagar. Façam experiências com potência mais baixa.
Doutra forma, depressa descobrirão a relação entre o que estão fazendo e a tectônica de placas - o movimento das placas que suportam os continentes.
Enquanto esta mensagem està sendo ouvida e lida, ocorrem movimentos deste tipo, causados por tais experiências.

(O cientista citado é Nicola Tesla que deu uma demonstração das características das ondas escalares (longitudinais) em Colorado Springs, nos Estados Unidos em 1880. Ele construiu um transmissor de ondas escalares de 10 Kw. Em cerca de 40 km de distância, colocou um receptor em uma colina, e, da mesma forma, em um rádio, e sintonizou de modo que estivesse em ressonancia com o transmissor. O receptor, colocado em ressonância, foi capaz de receber os 10 quilowatts de transmissão de energia e de acender uma série de lâmpadas.
Um fenômeno muito estranho começou a se verificar com as vacas e cavalos no ambiente: mostraram um comportamento completamente anormal, o qual desapareceu somente quando o receptor absorveu a quantidade total de energia transmitida. Poderia se perguntar: Não seria o que poderia estar acontecendo, também, com nós seres humanos, expostos a ondas escalares em todo o mundo, embora a intensidade seja inferior à histórica experiência de Nicola Tesla? Ndr.)

As previsões de Scallion podem se realizar?

A informação seguinte irá vos espantar, mas esclarece a interação entre o passado e o futuro:
Meus queridos, o mapa do mundo do futuro, imaginado pelo humano atual, a quem chamam Scallion - assim como as velhas visões aterradoras do passado é o resultado direto da experimentação humana que utiliza as ondas scalar, e não o resultado de algum tipo de cenário espiritual dos “tempos finais”!
(Gordon-Michael Scallion prevê que, a partir de 1998 até 2012 aconteceriam catástrofes naturais de dimensões enormes, tais como: aquecimento global, liquidificação dos pólos, tsunami, terramotos, erupções vulcânicas etc. Ndr)

Uma boa parte do que os índios Hopi viram, do que viu Nostradamus e do que, agora, vê Scallion, é um resultado direto das vossas próprias manipulações científicas.
Todas essas visões eram exatas e de qualidade e são o resultado direto de uma alteração maciça da crosta terrestre, algo que pode acontecer facilmente se a energia for “empurrada”, de uma forma específica, utilizando uma onda Escalar.
Por favor, dêem tempo para compreender os fatores de ressonância do manto da Terra, antes de continuarem com essas experiências. Todas estas visões são futuros potenciais que poderão realmente acontecer na Terra.
 Kryon