venerdì 14 ottobre 2011

La materia oscura si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie.


La materia oscura che tutti cercano non si trova negli spazi vuoti tra le cose. Si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie, appositamente messa lì.


La materia oscura non è veramente oscura. E’ semplicemente la definizione scientifica per una energia mancante. Questo è tutto. Qualcosa sta tirando e spingendo in un modo che non segue la meccanica orbitale della classica legge di Newton. Com’è possibile?

I dubbi che l'Universo non è composto solo da ciò che vediamo emersero attorno agli anni '70, quando gli astronomi cominciarono a notare che c'era qualcosa nel nostro Universo che non combaciava  con le leggi della fisica. Si ipotizza che la materia visibile che compone l'Universo - tutti i pianeti, le stelle e gli oltre 120 miliardi di galassie - costituiscono solo il 4%. Il resto, il 96%, non si sa cosa sia, ci è "oscuro". Il 70% di questa "oscurità" è "energia oscura", il 26% è la materia oscura di cui gli astronomi cercano da anni, ne ipotizzano la composizione, ma ancora non hanno capito un bel niente!
Per la materia oscura, quindi, non c’è pace. Ogni volta che qualcuno deduce la sua presenza in nuove zone, ecco spuntare teorie che addirittura ne smentiscono l’esistenza. Eppure, la materia oscura esiste eccome!

Se la si potesse vedere assomiglierebbe a un'immensa ragnatela che da un capo all'altro occuperebbe una porzione di cielo di 270 milioni di anni luce (un anno luce corrisponde a circa 9 mila miliardi di chilometri): ma nessuno la può vedere, perché si tratta di "materia oscura", una materia che si sa che esiste, ma di cui non si conosce la composizione, perché risulta invisibile a ogni tipo di lunghezza d'onda. La sua esistenza è stata addirittura messa in dubbio.  Ma ora, forse, c'è la conferma della sua realtà.
Sulla rivista Astronomyand Astrophysics è stato pubblicato il lavoro di un gruppo di ricerca canadese e francese coordinato dall'Istituto di astrofisica di Parigi. Ludovic Van Waerbeke, dell'Università della British Columbia, spiega la loro scoperta: Il risultato è senza precedenti, una pietra miliare per l'astronomia". Avere la certezza che esiste la materia oscura significa, infatti, lavorare in una certa direzione per comprendere la storia e il destino dell'Universo.
Ma la domanda ovvia con la quale si scontrano gli astronomi è: cos'è questa materia oscura e quanta ce n'è in più rispetto alla materia visibile?

Kryon: (Monte Shasta, California - 17 Giugno 2007)

O enigma della Fisica
"Ora parliamo di un enigma della fisica e ciò che la scienza ha fatto con esso. Poi vi darò delle informazioni scientifiche che avete bisogno di sentire per darvi la verità sulla fisica in ambiti di cui, forse, non avete mai sentito dire prima. Vi trasmettiamo queste informazioni in questo modo perché desideriamo, che siano conservate. Un giorno ci sarà chi tirerà fuori questa trascrizione e la metterà a confronto con ciò che la scienza avrà scoperto. Allora vedranno che c'è una confluenza di verità. Così potranno affermare che questa informazione è reale… 

Queste sono idee elevate ed eventualmente saranno infine trascritte per le pagine dei vostri libri di studio. Aspettate!
Se tratta della seconda legge di Newton che spiega tutto sulla meccanica orbitale nel vostro sistema solare. Descrive una formula fondamentale tra forza, materia e accelerazione. E questa legge fondamentale spiega i movimenti dei pianeti - il movimento e l'inerzia di qualsiasi corpo in movimento. Lo fa così bene che questa formula è responsabile per i calcoli di lancio per i satelliti e sonde spaziali in torno al sistema solare. Tutta la matematica centrata sulla seconda legge di Newton funziona.

Se avete osservato il sistema solare e se vi intendete di astronomia, vedrete ciò che vide Newton - i pianeti [oggetti con massa costante] che sono più vicini all’influenza gravitazionale del sole, viaggiano a velocità differente da quelli che sono più lontani. Questa è diventata la formula della seconda legge di Newton, ed è considerata vera oggi come lo era in passato… fin a quando, di recente, la vostra scienza ha trovato alcune sfide.
La prima cosa che ha sollevato interesse è stata quando le particelle sono diventate troppo piccole e così la legge s’infranta. Non seguiva più le regole. Quando s’è guardato nella struttura atomica, la formula era diversa. Questo era in realtà il motivo della nascita della fisica quantistica - la spiegazione del piccolo e del piccolissimo e le teorie connesse, tra cui quelle interdimensionali. E non era male per la scienza. Nuove teorie dicevano che quando la materia  diventa super-piccola, ci dev’essere una differenza nell’interazione degli oggetti con massa. Alcuni dicono che questo è dovuto al fatto che le particelle più piccole non abbiano una massa costante che ce l’hanno i pianeti e la luna… qualcosa non troppo difficile da affrontare nella mente dello scienziato. Non solo, gli esseri umani hanno la capacità di fare esperimenti con le particelle super-piccole, con gli acceleratori nucleari – dove protoni e anti-protoni collidono quasi alla velocità della luce, per vedere cosa succede. Così l'uomo ha potuto verificare le nuove leggi all'interno dell’universo super-piccolo. In quel momento è successo qualcosa.

Con l'avvento di nuovi "occhi" terreni, grazie a schiere di telescopi a specchi con controllo computerizzato, si cominciò a studiare le galassie più lontane e vedere meglio. E con grande sorpresa degli astronomi, potevano vedere le stelle ruotare intorno al centro della galassia, così come il vostro sistema solare gira intorno al sole, ma con una grande differenza. Non seguivano la legge di Newton!

Le galassie si muovono in rotazione piatta
E con grande sorpresa, gli astronomi scoprirono che le stelle rotanti intorno al centro della galassia avveniva secondo una modalità detta rotazione piatta - Invariabile" Lasciatemi spiegare questo. Se prendete un disco e mettete alcune pietre su di esso, più vicino e più lontano dal centro e poi fate girare il disco lentamente, noterete che tutte le pietre o particelle girano tutte insieme, mantenendo lo stesso rapporto tra loro, nella stessa prospettiva. In altre parole, non si muovono più velocemente o più lentamente in funzione della distanza dal centro. Questo si chiama rotazione piatta ed è ciò che fanno le galassie.

Tuttavia, all'improvviso, la seconda legge di Newton non funziona! Le stelle potrebbero avere una grande massa costante, eppure non seguivano le regole della meccanica orbitale. La legge di Newton sembra funzionare per il sistema solare, ma non per le galassie. Questo non ha senso ed è al centro della controversia e in astronomia si sta iniziando a intravedere qualcosa.
Nel calcolo matematico della misurazione dell'universo, gli scienziati ci dicono che qualcosa sta creando una energia che non si può vedere, che sta spingendo la materia in un modo tale da influenzare la legge di Newton. Dicono di non sapere cosa sia e che non riescono a vederla. Si tratta di un’energia invisibile creando un nuovo tipo di sistema orbitale, quello che si vedi in tutte le galassie. Così la chiamano materia oscura, una misteriosa materia che influenza tutto.
La materia oscura non è veramente oscura. E’ semplicemente la definizione scientifica per una energia mancante. Questo è tutto. Qualcosa sta tirando e spingendo in un modo che non segue la meccanica orbitale della classica legge di Newton. Com’è possibile? Ora il dilemma è lì. Nel super-piccolo non funziona bene. Nel troppo grande neanche. Nel vostro sistema solare sembra funzionare. Qualcuno sta lavorando su di questo proprio adesso, e devo proprio dirlo. Così, indossate il vostro cappello da esoterici solo per un momento. 
Ogni galassia ha un sistema attrazione/repulsione nel suo centro. Si tratta di una energia gemella ma vedete una soltanto. Siete convinti che sia invisibile, un buco nero. La luce non gli sfugge, e pensate che sia singolo, una sola cosa... Come siete tridimensionali! Non è una cosa singola. Piuttosto si tratta di una bellissima cruna di un ago.

Ora ascoltate. Avendo iniziato a mappare l'universo, avete visto come le galassie sono disposte veramente, saprete già che non sono disposte in modo casuale. Non è interessante? Quello che voi chiamate il Big Bang non dovrebbe essere distribuiti dappertutto alla rinfusa quasi dal nulla? Allora, perché c'è uno schema? Questa è la parte più bella, caro essere umano. C'è uno schema nel caos apparente di quell’evento interdimensionale che fu il Big Bang. Come abbiamo detto prima, il Big Bang fu in realtà una grande collisione interdimensionale con un'altra forza interdimensionale. L’interdimensionalità sembra un caos che cela un modello.

L'energia mancante dell'universo
Visualizzate con me per un momento, un ago e un filo gigante. Trascorrete due fili attraverso di esso. Uno entra nel buco nero e l’altro ne esce. Questi fili sono stringhe di forza interdimensionale che poi si collegano con altre galassie, passando da una parte all’altra nel loro centro, il doppio foro di due buchi neri. Un’attrazione e una repulsione – una forza interdimensionale, di cui ancora non siete consapevoli, s’infila tra l’una e l’altra galassia. Ora, immagine nella vostra mente questa trapuntatura con una simmetria e uno scopo. Se poteste guardare nel suo centro, al centro dell'universo, da una certa angolatura, si vedrebbe la simmetria di un mandala. Le galassie sono meravigliosamente unite in una danza elegante. La simmetria ha senso ed è su base-12. Vi sfidiamo a trovarla. E quelli che sembrano filamenti che entrano ed escono dal centro delle galassie, con queste nuove forze appena descritte, sono un reticolo. E’ un reticolo con simmetria e proposito... il reticolo cosmico. E’ bellissimo ed è l'energia mancante dell'universo, com’è vista da chi la cerca. La materia oscura che tutti cercano non si trova negli spazi vuoti tra le cose. Si trova nei filamenti delle forze interdimensionali tra le galassie, appositamente messa lì. Oh, è un meraviglioso sistema. Volete che la materia oscura abbia senso nelle 3D, ma non è possibile perché riguarda due forze interdimensionali dell'universo che sono quantiche, e dunque fuori dal tempo e dalla previsione delle vostre formule 3D.

Non sarebbe meraviglioso se qualcuno sulla terra se ne venisse fuori con una lente astronomica multidimensionale? E se questo fosse possibile, cosa vedrebbe? Vedrebbe esattamente ciò che ho appena descritto. Per primo, sarebbe in grado di vedere i due buchi neri gemelli che sembrano essere uno soltanto. Una lente interdimensionale che osserva la gravità e il tempo, e la loro piegatura in modelli.

Se voi guardaste l'universo con questa lente, vedreste come i due gemelli si svolgono una relazione tra loro, la loro pulsazione e vedreste molto chiaramente i filamenti che collegano le galassie. Non sarebbe meraviglioso? Spiegherebbe l'energia mancante, non è vero? Darebbe agli scienziati motivo di portare le forze da quattro a sei! Ed è… fattibile
Siete vicini ad una scoperta, ed è nell’eterico. Dunque non vi darò nulla che la libera scelta Umana non scopra da se stessa. La soluzione fluttua nel sistema, pronta per essere trovata.
Kryon

3 commenti:

Franco ha detto...

Ciao eliude,l'articolo è molto interessante, ti faccio i miei complimenti.
IL problema principale,"se così vogliamo definirlo", è che la scienza affronta i problemi con le limitazioni della scienza, e non guarda oltre!
La scienza è ancorata a vecchi concetti ridicoli che riguardano l'esistenza,e la vita in generale,uno di questi è la teoria di boltzman,matematico dell'800,ancora viene insegnata nelle scuole,e università. Asserì che l'universo tende al caos,al disordine,ecc..Sappiamo con certezza che è l'esatto opposto!
Boltzmann in realtà era un depresso,tanto è vero che è l'unico matematico di cui si ha notiza, che si è suicidato!
Vogliamo parlare anche di Darwin?

Eliude Santana ha detto...

Grazie Franco. Spero con ansia che la scienza possa fare in fretta quello salto quantico che tutti noi auspichiamo anche se solo a livello cellulare. Un abbracio.

Anonimo ha detto...

I matematici hanno rovinato la fisica con congetture che sono in realtà dimostrazioni per assurdo, di ciò che non può esistere perché non è costruibile. Poi le chiamano paradossi e provano a dimostrarle vere. Queste congetture sono invece antinomie, ovvero contraddizioni irrisolvibili. I paradossi sono invece sistemi matematici con assioma diversi ma coerenti ciascuno nel proprio sistema. Pertanto i paradossi non sono assurdità non costruibili in assoluto, ma sono modelli separati e disgiunti tra loro, che non si contraddicono affatto, essendo tutti costruiti con numeri immaginari in sistema separati. Infatti esistono diverse geometrie e diverse matematiche tutte coerenti a se stanti e quindi non contraddittorie Tra loro, perché sono tutte solo ipotesi immaginarie.
Nessuna di loro è il vero modello della vera realtà dell'ESSERE MENTALE.
Non esistono quindi buchi neri, multi versi, stelle esotiche che superino il principio di esclusione di Pauli e lo stato di plasma degenere, non esiste il bosone di Higgs e non sono possibili i viaggi nel tempo.
La fisica della relatività è matematica travisata in eventi materiali, che dimostra invece per assurdo, proprio tutto ciò che la materia non può fare, (raggiungere o addirittura superare la velocità dell’informazione luminosa, contrarsi all’infinito e simili panzane). Certo coi numeri si può fare anche ciò che la scienza e l’osservazione negano possibile. Le super nove esplodono, le stelle di neutroni dissipano l’energia gravitale in velocità di rotazione e calore, ma i matematici aggiungono gravità contro le evidenze e s’inventano singolarità inesistenti e impossibili.
Le loro sono invece dimostrazioni per assurdo proprio di ciò che non può accadere alla materia.
Vincenzo RUSSO iltachione@alice.it ; www.webalice.it/iltachione .