martedì 30 dicembre 2008

Dobbiamo competere per tutto, anche per Dio?


Siamo una cosa sola con l'Universo

Ecco un grande segreto:
Tutto ciò che dobbiamo sapere è la nostra verità, non quella di qualcun altro.
Quando comprendiamo questo, comprendiamo tutto.
Comprendiamo che ciò che dicono gli altri non deve per forza essere La Verità: deve soltanto poterci guidare verso la nostra verità.
Neale Walsch

Lo scopo dell’espressione individuale è quello di perrmetterMi di sperimentare Me Stesso come il tutto attraverso l’esperienza delle Mie parti. E anche se il tutto è maggiore della somma delle parti, Io posso saperlo soltanto conoscendo la somma. E questo è ciò che siete voi. Siete la Somma di Dio. Di tale somma fa parte tutto ciò che vi circonda, che lo vediate o meno.
Tutto Ciò Che È, Che È Stato e Che Sarà, sono Io. E tutto ciò che Io sono, Io sono adesso.
Non c’è nulla che Io sia stato e che poi abbia smesso di essere.
Non posso diventare nulla che già non sia ora, né posso evitare di essere qualcosa che sono stato in passato. Come era in principio è ora e sempre, in mondi senza fine.

Il desiderio di Dio è che ogni anima torni a Dio, e tale desiderio può solo essere esaudito.
Dio non è separato da nulla, e nulla è separato da Dio. Non c’è nulla di cui Dio abbia bisogno, perché Dio è tutto ciò che è. Questa è la buona novella. Il resto è illusione.
La razza umana ha vissuto con le illusioni per moltissimo tempo.
Non perché sia una razza stupida, ma, al contrario, perché è molto intelligente.
Gli umani hanno compreso intuitivamente che le illusioni hanno uno scopo molto importante.
Solo che molti di loro hanno dimenticato di saperlo. E hanno dimenticato che tale dimenticanza è parte di ciò che hanno dimenticato, parte dell’illusione.

Ora è arrivato il momento di ricordare.
Queste sono le Dieci Illusioni. Imparatele bene, così le riconoscerete quando vi capiterà di incontrarle.
1. Il Bisogno Esiste
2. il Fallimento Esiste
3. La Disunione Esiste
4. L’Insufficienza Esiste
5. Il Requisito Esiste
6. Il Giudizio Esiste
7. La Condanna Esiste
8. La Condizione Esiste
9. La Superiorità Esiste
10. L’Ignoranza Esiste

Basandosi su tali illusioni, miti e concetti, che non hanno nulla a che fare con la Realtà Ultima, ecco come molti umani hanno iniziato a considerare la Vita:
«Siamo nati in un mondo ostile, governato da un Dio che ci dice cosa fare e cosa non fare, e che ci punisce con il castigo eterno se non gli obbediamo.
«La nostra prima esperienza, venendo al mondo, è la separazione da nostra madre, la Fonte della nostra Vita.Ciò crea il contesto per la nostra realtà in generale, e crediamo quindi di essere separati dalla Fonte di Ogni Vita.
«Non solo siamo separati dalla Fonte della Vita, ma anche da tutto ciò che vive.Ciò che esiste è separato da noi, e viceversa. Non vorremmo che fosse così, ma purtroppo è così. Ci piacerebbe che le cose fossero diverse, e di fatto lottiamo perché lo siano.
«Cerchiamo di sperimentare di nuovo l’Essere Uno con tutte le cose, e specialmente con gli altri umani. Non sappiamo esattamente perché, ma sembra che l’istinto stesso ci spinga a farlo. Sembra una cosa naturale. L’unico problema è che non c’è abbastanza di nulla per poterci soddisfare. Qualunque sia la cosa che vogliamo, non riusciamo mai ad averne abbastanza. Non possiamo avere abbastanza amore, abbastanza tempo, abbastanza denaro. Non abbiamo mai una quantità sufficiente di nulla per poter essere felici e appagati. Appena pensiamo di avere abbastanza, decidiamo che vogliamo di più.
«Poiché non c’è mai ‘abbastanza’ di ciò di cui crediamo di avere bisogno per essere felici, dobbiamo ‘fare qualcosa’ per assicurarci di averne almeno il più possibile. In cambio di ciò che vogliamo, ci sono dei requisiti cui rispondere, e questo vale per tutto, dall’amore di Dio alle cose buone della Vita. Semplicemente ‘essere vivi’ non è abbastanza. Perciò noi, come tutto ciò che è Vita, non siamo abbastanza.
«Poiché limitarsi a ‘essere’ non è sufficiente, inizia la competizione. Se qualcosa non è disponibile a sufficienza, dobbiamo lottare tra noi per assicurarcene una buona quantità.
«Dobbiamo competere per tutto, anche per Dio.
«Questa competizione è dura, è questione di vita o di morte, e solo i più forti sopravvivono. E ai vincitori va tutto il bottino. Chi perde vive una vita d’inferno. E dopo la morte, coloro che hanno perso la competizione per Dio sperimentano un altro inferno, stavolta per sempre.
«La morte è stata creata da Dio perché i nostri padri fecero le scelte sbagliate. Adamo ed Eva godevano della vita eterna, nel giardino dell’Eden. Ma poi Eva mangiò il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, Dio andò in collera e li cacciò entrambi dall’Eden. Quel Dio li condannò, con tutta la loro progenie fino alla fine dei tempi, a una vita limitata, non più eterna, che finisce con la morte. E tutto ciò che vive seguì lo stesso destino.
«Ma Dio ci renderà la vita eterna se ci impegniamo a non infrangere mai più le Sue regole. L’amore di Dio è incondizionato, soltanto le Sue ricompense non lo sono. Dio ci ama sempre, anche quando ci condanna alla dannazione eterna. Soffre nel farlo, perché vuole davvero che torniamo a Casa, ma purtroppo non può fare altrimenti, se ci comportiamo male. La scelta è nostra.
«Il trucco, quindi, è quello di non comportarsi male. Dobbiamo vivere come si deve, e per poterlo fare dobbiamo sapere la verità riguardo a ciò che Dio vuole o non vuole da noi. Se non conosciamo cosa è giusto e cosa è sbagliato, non potremo compiacere Dio, e non riusciremo a evitare di offenderLo. Perciò dobbiamo sapere la verità su questo punto.
«Tale verità è semplicissima. Tutto ciò che dobbiamo fare è ascoltare i profeti, i maestri, i saggi e i fondatori della nostra religione. Poiché ci sono diverse religioni, e quindi anche diversi fondatori, dobbiamo assicurarci di scegliere quella giusta. La scelta sbagliata potrebbe farci perdere tutto.
«Scegliendo la religione giusta, diventiamo superiori, migliori degli altri, perché la verità è dalla nostra parte. Essendo ‘migliori’ abbiamo diritto a reclamare per noi la maggior parte dei premi disponibili nella competizione, senza neppure competere.
Ci dichiariamo vincitori prima che la gara abbia inizio. Ė per via di tale consapevolezza che ci concediamo tutti i vantaggi, e scriviamo le Regole della Vita in modo tale che per gli altri sarà praticamente impossibile vincere ipremi maggiori.
«Non lo facciamo per meschinità, ma per assicurarci la vittoria. È giusto così, perché siamo noi, quelli della nostra religione, della nostra razza, della nostra nazionalità, del nostro sesso, delle nostre idee politiche, a conoscere la verità. Meritiamo di vincere.
«Poiché meritiamo di vincere, abbiamo il diritto di minacciare gli altri, di combatterli, e anche di ucciderli., se necessario., per ottenere il risultato che vogliamo.
«Forse esiste un altro modo di vivere, un’altra cosa che Dio ha in mente per noi, una verità più grande. Ma se c’è non la conosciamo.
Anzi, non è neppure chiaro se dovremmo conoscerla. Forse non dobbiamo ,neppure tentare di conoscerla. o di conoscere e comprendere Dio. Tale idea è presuntuosa, e dichiarare di averla messa in atto è blasfemo.
«Dio è il Conoscitore Inconoscibile, il Motore Immobile, il Grande Invisibile. Perciò, non possiamo conoscere la verità che ci viene richiesto di conoscere per rispettare le condizioni che ci viene richiesto di rispettare per ricevere l’amore che ci viene richiesto di ricevere per poter evitare la condanna che stiamo cercando di evitare per poter avere la vita eterna che avevamo già prima che tutto questo iniziasse.
«La nostra ignoranza è una circostanza sfortunata, ma non è un grande problema. Basta semplicemente prendere ciò che pensiamo di conoscere (la nostra storia culturale) come un atto di fede, e procedere di conseguenza. È ciò che abbiamo fatto finora, ciascuno secondo le proprie credenze, e così abbiamo prodotto la vita che viviamo ora, e la realtà che stiamo creando sulla terra»


Questi sono i complessi concetti seguiti dalla maggior parte della razza umana. E accettate tali affermazioni come realtà non perché esse riflettono la vostra saggezza interiore, ma perché qualcun altro vi ha detto che sono vere.
A un certo livello, avete dovuto costringervi a crederle.
Ma ora è il momento di allontanarsi dai falsi sistemi per avvicinarsi a ciò che è reale.

Tratto dal libro "Comunione con Dio" di Neale Walsch

mercoledì 17 dicembre 2008

O Inferno não existe – Palavras de DEUS



Neale Walsch dialoga face-to-face com Deus - Do Livro “Conversando com Deus” 


Papa Giovanni Paulo II: O inferno? Pode ser que ele esteja vazio. Mais do que um lugar, o Inferno é o estado em que se encontram aqueles que, livremente e definitivamente se separam de Deus.

Deus, sendo interpelado por Neale sobre “O que é o inferno", Deus respondeu:

“É a experiência do pior resultado possível de suas escolhas, decisões e criações. É a conseqüência natural de qualquer pensamento que negue a Mim, ou Quem Vocês São em relação a Mim.
É o sofrimento provocado pelo pensamento errôneo. Contudo, até mesmo o termo "pensamento errôneo" é inadequado, porque não existe o errado.
O inferno é o oposto da alegria. É insatisfação. É saber Quem e O Que Você É, e não experimentá-lo. É ser menos. Isso é inferno, e não existe um maior para a sua alma.
Mas o inferno não existe como esse lugar que vocês fantasiaram, onde queimam em um fogo eterno, ou existem em um estado de tormento eterno. O que Eu ganharia com isso?
Mesmo se Eu tivesse o pensamento extraordinariamente Não Divino de que vocês não "mereciam" o céu, por que precisaria procurar algum tipo de vingança ou punição por seu fracasso? Não poderia simplesmente dar fim a vocês? Que parte vingativa de Mim exigiria que Eu os condenasse a um sofrimento eterno indescritível?
Se você responder que Eu faria isso por uma necessidade de justiça, uma simples negação de comunhão Comigo no céu não serviria ao mesmo objetivo? A imposição de um sofrimento eterno também seria necessária?
Eu digo que não há uma experiência após a morte como a que vocês imaginaram em suas teologias baseadas no medo. No entanto, há uma experiência da alma tão infeliz, tão incompleta, tão menos do que o todo, tão separada da maior alegria de Deus, que para essa alma isso seria o inferno. Mas Eu não os mando para lá, e tampouco Ihes imponho essa experiência. Vocês mesmos a criam, sempre que separam o seu Eu do seu próprio pensamento mais elevado em relação a vocês; sempre que o negam e rejeitam Quem e O Que Realmente São.
Contudo, nem mesmo essa experiência é eterna. Não pode ser, porque não é o Meu plano que vocês se separem de Mim por toda a eternidade. De fato, isso é impossível - porque nesse caso não só vocês teriam de negar Quem São, como Eu também teria de negá-lo. Isso Eu nunca farei. E enquanto um de nós se mantiver fiel à verdade em relação a vocês, ela prevalecerá.

Neale: Mas se não há inferno, isso significa que posso fazer o que quiser, realizar qualquer ato, sem medo de punição?

Deus: É do medo que você precisa para ser, fazer e ter o que é intrinsecamente certo? Tem de se sentir ameaçado para "ser bom"? E o que é "ser bom"? Quem tem a palavra final sobre isso? Quem dá as diretrizes? Quem cria as regras? O certo e o errado são apenas definições que atribuímos aos eventos e circunstâncias, de acordo com as nossas decisões em questão. E o que constitue a base das nossas decisões, são nossas próprias experiências.
Eu digo que é você quem cria as suas próprias regras, que dá as diretrizes. É você quem decide o quanto se saiu bem. Porque é o único que decidiu Quem e O Que Realmente É - e Quem Deseja Ser. Você é a única pessoa que pode avaliar como está se saindo.

Ninguém mais o julgará, por que e como Deus poderia julgar a sua própria criação e considerá-la ruim? Se Eu quisesse que vocês fossem perfeitos e fizessem tudo certo, teria deixado que ficassem no estado de total perfeição de onde vieram. Todo o objetivo do processo foi fazê-los descobrir a si mesmos, criar os seus Eus, como realmente são e desejam ser. Contudo, vocês só poderiam ser isso se tivessem uma chance de ser outra coisa. Você não pode definir o quente se nunca experimentou o frio, por isso vocês foram feitos com uma dualidade para escolherem com livre arbitrio. Então, Eu deveria puni-los por fazerem uma escolha que coloquei à sua frente? Se Eu não quisesse que vocês fizessem a segunda escolha, por que criaria outra além da primeira?
Essa é uma pergunta que devem fazer a si mesmos, antes de Me atribuírem o papel de um Deus condenador.
A resposta direta para a sua pergunta é sim, você pode fazer o que quiser sem medo de punição. Contudo, terá de arcar com as conseqüências.
As conseqüências são os resultados naturais, que não são o mesmo que punições. São simplesmente isso, o que resulta da aplicação natural das leis naturais. Estas são o que ocorre, bastante previsivelmente, como uma conseqüência do que aconteceu.
Toda a vida física funciona de acordo com as leis naturais. Quando você se lembrar dessas leis, e aplicá-las, controlará a vida no plano físico.
O que lhe parece punição - ou o que chamaria de mal, ou má sorte - é apenas uma lei natural fazendo-se valer, através de sua livre escolha.

N: Então se eu conhecer essas leis, e cumpri-las, nunca mais terei um momento de dificuldade. É isso que está me dizendo?
D: Você nunca experimentaria o seu Eu como estando no que chama de "dificuldade". Não encararia nenhuma circunstância da vida como um problema. Não temeria nenhuma situação. Poria fim a todas as preocupações, dúvidas e temores. Viveria como a fantasia que Adão e Eva viveram - não como espíritos desencarnados na esfera do absoluto, mas como espíritos encarnados na esfera do relativo. Contudo, teria toda liberdade, alegria, paz e sabedoria e todo o poder do Espírito que você é. Seria uma pessoa plenamente realizada. Esse é o objetivo da sua alma - realizar-se enquanto ainda está no corpo; tornar-se a encarnação de tudo que realmente é.
Esse é o Meu plano, o Meu ideal: realizar a Mim Mesmo através de você: transformar o conceito em experiência; conhecer o Meu Eu experimentalmente.
As leis do Universo foram estabelecidas por Mim. São leis perfeitas, que proporcionam um perfeito funcionamento da matéria.
Já viu algo mais perfeito do que um floco de neve? Tal complexidade, design, simetria, conformidade consigo próprio e originalidade em relação a todo o resto - são um mistério. Você fica maravilhado com o milagre desse grande espetáculo da natureza. Mas se Eu posso fazer isso com um único floco de neve, o que acha que posso fazer - e fiz -com o universo?
Se você visse a sua simetria, a perfeição de seu design - do maior corpo celeste à mínima partícula - não poderia entender essa verdade em sua realidade. Mesmo agora, quando tem apenas uma vaga noção disso, não consegue imaginar ou entender as suas implicações.
Contudo, pode saber que há implicações, muito mais complexas e extraordinárias do que você pode atualmente compreender. Shakespeare disse isso maravilhosamente: Há mais coisas entre o Céu e a Terra, Horácio, do que supõe a nossa vã filosofia.

Neale: Então como posso conhecer essas leis? Como posso aprendê-las?

Deus: Isso não é uma questão de aprender, mas sim de lembrar-se.
Neale: Como posso lembrar-me delas?

Deus: Comece ficando calado. Silencie o mundo exterior, para que o mundo interior possa trazer-lhe visão. Esse in-sight é o que procura, contudo não pode tê-lo enquanto estiver muito preocupado com a sua realidade exterior. Por isso, tente voltar-se o máximo possível para dentro. Lembre-se desta máxima:
Se você não se voltar para dentro, será privado de alguma coisa.
Coloque-a na primeira pessoa e repita-a, para torná-la mais pessoal: Se eu não me voltar para dentro, serei privado de alguma coisa.
Você tem sido privado de alguma coisa, a sua vida inteira. Contudo, não precisa ser, e nunca precisou.
Não há nada que você não possa ser ou fazer, nada que não possa ter.

Neale: Isso parece uma promessa maravilhosa.
Deus: Que outro tipo de promessa acha que Eu faria? Você acreditaria em Mim se Eu prometesse menos?
Durante milhares de anos as pessoas não acreditaram em Minhas promessas pelo motivo mais extraordinário: eram boas demais para serem verdade. Então vocês escolheram uma promessa menor - um amor menor. Porque a Minha promessa maior provém do amor maior. Contudo, não podem conceber um amor perfeito, e por isso uma promessa perfeita também é inconcebível. Como o é uma pessoa perfeita. Por esse motivo, não conseguem acreditar nem mesmo em seus Eus. Não acreditar em nada disso significa não acreditar em Deus. Porque a crença em Deus produz crença na maior dádiva divina, o amor incondicional - e na maior promessa divina - o potencial ilimitado.

martedì 9 dicembre 2008

Hitler è andato in Paradiso! Com'è possibile?



Ecco un argomento che veramente ci farà grattare il capo! E’ difficile da digerire ma, dopo che leggerete per quale ragione Hitler è stato assolto da Dio, non potrete fare altro che comprendere.

Nel best seller “Conversazione con Dio” l’autore Neale Donald Walsch, con straordinaria semplicità di stile, instaura un dialogo con Dio apparentemente impossibile, che ha cambiato la vita di milioni di persone in tutto il mondo, trovando finalmente la chiave del segreto in grado di aprirci la porta per una conoscenza più ampia di noi stessi e degli altri. Diverse volte nel corso dell’esistenza, soprattutto nei momenti di sconforto, l’uomo vorrebbe comunicare con Dio, rivolgergli le domande più semplici eppure più urgenti, domande che hanno accompagnato il cammino dell’umanità: chi siamo, esiste l’al di là, cielo e inferno, l’apocalisse, la morte dei cari e via dicendo.
Tutto ciò Whalsch ha chiesto a Dio e, per di più… Dove è andato a finire quel farabutto di Hitler?.
E… con stupore per tutta l'umanità, Dio ha risposto.

Walsch: Ti porrò la domanda che sicuramente molti vorrebbero farTi: com’è possibile che Hitler sia andato in Paradiso? È stato condannato all’inferno da tutte le religioni del mondo!

Dio: Innanzi tutto, non poteva andare all’Inferno perché l’Inferno non esiste, quindi resta solo un altro posto dove può essere andato. Ma non voglio eludere la domanda; il vero problema è stabilire se Hitler ha agito in modo “sbagliato” o no. L’idea che fosse un mostro si basa sul fatto che ha ordinato di uccidere milioni di esseri umani. Dico bene?

W: Certo.

Dio: E se ti dicessi che ciò che voi chiamate la “morte” non esiste ma è la cosa più bella che vi possa capitare?

W: Lo troverei difficile da accettare

Dio: Credi davvero che sia meglio vivere sulla Terra che in Paradiso?
Ti dico questo: al momento della morte scoprirai la più grande libertà, la più grande pace, la più grande gioia e il più grande amore che tu abbia conosciuto. Dovremmo punire Sora Volpe per avere fatto fuori Fratel Coniglietto?
Hitler non ha fatto nulla di “sbagliato”; ha fatto semplicemente ciò che ha fatto. Sbagliato è un termine relativo, che sta a indicare il contrario di quello che noi definiamo di “giusto”. Il giusto o sbagliato sono soltanto definizioni che noi attribuiamo a eventi e circostanze in base alle nostre decisioni in merito.Ti ricordo che per molti anni milioni di persone hanno pensato che le sue azioni fossero “giuste”. Se manifesti un’idea pazzesca e dieci milioni di persone sono d’accordo con te, probabilmente penserai di non essere poi tanto pazzo. Alla fine il mondo decise che Hitler aveva “sbagliato”. In altre parole, le persone ridefinirono Chi Erano e Chi Sceglievano di Essere in rapporto all’Esperienza vissuta con il dittatore. Sono esistiti altri Hitler e altri Cristo, e ce ne saranno ancora. Siate sempre vigili, perché tra voi vivono persone con un grado alto o basso di consapevolezza. Quale coscienza sceglierete per voi stessi?

W: Continuo a non capire perché Hitler sia andato in Paradiso. Com’è possibile che sia stato ricompensato per ciò che ha fatto?

Dio: In primo luogo, ricorda che la morte non è una fine ma un inizio; non è un orrore ma una gioia. È il momento più felice della vita, perché ne rappresenta il proseguimento, così magnifico, gioioso, saggio e colmo di pace da essere difficile da descrivere e impossibile da capire. Perciò, come ti ho già spiegato, innanzi tutto devi comprendere che Hitler non ha fatto soffrire nessuno, ma ha posto fine al dolore di molte persone. Buddha disse: La vita è sofferenza, e aveva ragione.

W: Ma anche se accettassi questa spiegazione, resta il fatto che Hitler non sapeva di agire a fin di bene; pensava di fare del male.

Dio: Niente affatto. Continui a non capire che in realtà era convinto di aiutare il suo popolo. Nessuno fa nulla di “sbagliato” seguendo la propria concezione del mondo. Se credi che Hitler si comportasse da pazzo e ne fosse consapevole, non cogli affatto la complessità dell’esperienza umana. Lui pensava di operare per il bene del suo popolo, che era d’accordo con lui! Questa è la vera follia. Voi avete dichiarato che Hitler ha “sbagliato”; in tal modo avete raggiunto una più profonda conoscenza di voi stessi, e questo va bene. Ma non condannate Hitler per avervi permesso di comprendere meglio Chi Siete. Qualcuno doveva farlo.
Non potete conoscere il caldo senza il freddo, l’alto senza il basso, la sinistra senza la destra. Non biasimate l’uno e benedite l’altro; farlo significa non capire. Per secoli l’umanità ha condannato Adamo ed Eva per avere commesso il Peccato Originale. In verità non si è trattato di un peccato, ma della Benedizione Originale, perché senza avere mangiato il frutto proibito, senza la conoscenza del bene e del male, non sapreste neppure che esistono due possibilità! Di fatto, prima della Cacciata di Adamo ed Eva queste opportunità non esistevano; non c’era il “male”. Quello era il Paradiso, ma voi non lo sapevate; non potevate sapere che cos’è la perfezione perché non conoscevate nient’altro. Allora, dovreste condannare o ringraziare Adamo ed Eva? E Io che cosa dovrei fare con Hitler, secondo te?
Ti dico questo: l’amore, la compassione, la saggezza, il perdono, l’intenzione e lo scopo di Dio sono tanto vasti da comprendere anche il delitto più atroce e il criminale più efferato. Forse non sarai d’accordo, ma non ha importanza. Hai appena imparato ciò che volevi sapere.

In ogni modo, Hitler è andato in Paradiso per le seguenti ragioni:
1. Non esiste l’Inferno, quindi non c’era altro luogo dove potesse andare.
2. Le sue sono state semplicemente azioni sbagliate, di un essere non evoluto, e gli errori non devono essere puniti, ma corretti, offrendo a chi li ha commessi una possibilità di evoluzione.
3. Gli errori di Hitler non hanno provocato alcun danno agli esseri morti per causa sua. Quelle anime sono state liberate dai loro legami terreni, come farfalle uscite dal bozzolo.

Parliamo innanzitutto dello Scopo: tutto ciò che accade, tutte le esperienze mirano a creare opportunità. Sarebbe sbagliato considerarle “opere del Demonio”, “castighi divini”, “ricompense celesti” eccetera. È ciò che pensiamo, facciamo e siamo in rapporto a tali eventi a dare loro un significato. I fatti e le esperienze sono create da voi, individualmente o collettivamente. La coscienza genera l’esperienza.
Voi state cercando di elevare la vostra coscienza, e potete usare ogni esperienza come strumento per comprendere Chi Siete. Poiché la Mia Volontà è lasciarvi sperimentare Chi Siete, vi permetto di vivere qualunque evento scegliate.

La vita non è un prodotto del caso. Le esperienze e gli eventi di portata planetaria sono la manifestazione della coscienza collettiva, e derivano dalle scelte e dai desideri del gruppo nel suo insieme.
Come ho detto, gli eventi che accadono da tremila anni sul vostro Pianeta riflettono la Coscienza Collettiva. Il termine che meglio descrive il vostro grado di coscienza è “primitivo.”
L’esperienza hitleriana è stata il risultato di una coscienza di gruppo, e sarebbe troppo comodo addossare tutte le colpe a lui solo. Hitler non avrebbe potuto fare nulla senza la collaborazione o la sottomissione di milioni di persone.
I tedeschi devono assumersi un enorme carico di responsabilità per l’olocausto ma gran parte del fardello ricade anche sull’intero genere umano, che è rimasto indifferente e ha deciso di agire solo quando in Germania la sofferenza è arrivata al punto che neppure il più inveterato isolazionista ha potuto continuare a ignorarla. La coscienza collettiva ha preparato il terreno al movimento nazista; Hitler ha colto il momento, ma non l’ha creato.

E importantissimo imparare questa lezione: una coscienza di gruppo fondata sulla separazione e sulla superiorità produce necessariamente una perdita di compassione di massa, seguita inevitabilmente dalla perdita della coscienza. Un rigido nazionalismo porta a ignorare le condizioni degli altri gruppi, e a considerarli responsabili dei propri problemi, giustificando così la rappresaglia e la guerra.

L’orrore dell’esperienza hitleriana sta non tanto in ciò che il dittatore ha fatto all’umanità, quanto in ciò che l’umanità gli ha permesso di fare. Non è stupefacente che sia apparso un Hitler, ma che tanta gente l’abbia seguito. È vergognoso non solo che quell’uomo abbia ucciso milioni di ebrei, ma anche che sia stato fermato solo dopo milioni di morti. Lo scopo dell’esperienza hitleriana era mostrare l’umanità a sé stessa. Nel corso della Storia avete avuto moltissimi grandi maestri, che vi hanno fornito straordinarie opportunità di ricordare Chi Siete Realmente, mostrandovi le massime e le minime potenzialità umane. Ricordate: la coscienza è tutto, e crea l’esperienza. La coscienza di gruppo ha un grande potere e produce risultati meravigliosi o terribili. La scelta spetta sempre a voi. Se non siete soddisfatti della coscienza del vostro gruppo, cercate di cambiarla.
Un genocidio è sempre tale, ad Auschwitz come in altre parti del mondo.

N: Quindi, Hitler è stato inviato per darci una lezione sugli orrori che l’uomo può commettere e su quanto in basso può cadere?

D: Hitler non vi è stato mandato, è stato creato da voi, dalla vostra coscienza collettiva, senza la quale non sarebbe esistito. Questa è la lezione. L’esperienza hitleriana è scaturita dalla consapevolezza della separazione e della superiorità, del “noi” contro “loro”. La coscienza della Fraternità Divina, dell’unità, dell’Unicità, del “nostro” invece che dei “mio” origina l’esperienza di Cristo. Quando il dolore è “nostro” e non solo “tuo”, la gioia è “nostra”, e non soltanto “mia”, quando tutto è Nostro, allora l’Esperienza di Vita è vera.

Esiste veramente ricompensa e punizione? Leggi la risposta sconcertante nel Capitolo XVI – L’Anima. Siamo o non siamo eterni? - nel libro "Dio è Quantico ed è nel DNA - Rivelazioni".


Guarda il TRAILER                                     (sottotitoli in italiano) 

mercoledì 3 dicembre 2008

Tudo o que pensamos e focamos a atenção, aparece na nossa realidade.




É POSSíVEL?


No projeto da Natureza está senhalado um lento e progressivo abrir-se da consciência. Poderemos decidir de viver em um nível inferior de consciência e nos limitarmos a existir somente, nos preocupando dos nossos haveres, comendo, bebendo, dormindo e vivendo à deriva esperando que os eventos acontecem ou entao, podemos levantar vôo em direção a novos e mais altos níveis de consciência, transcendendo assim a realidade que nos circunda, a fim de criarmos um novo mundo, só nosso, um mundo de verdadeira magia.
Em cada um de nós está naturalizada uma conscientização mais profunda que nos permite de obter uma sorta de vitórias no mundo material. Poucos sabem de poder controlar o proprio estado de espirito e de poder determinar as experiências que entram nas próprias vidas, simplesmente dirigindo os pensamentos de modo intencional.

No profundo de cada um de nós existe um campo de possibilidades ilimitadas; quando conseguimos alcançar este lugar maravilhoso, descobrimos um domínio da experiência humana completamente novo, no qual tudo é possivel.
È aqui onde se manifesta tudo aquilo que é necessário para criar abundância e prosperidade na nossa vida. Quando você se abre a essa disposição, verá que começam a aparecer sincronias na vossa vida: um livro ou o disco certo, a pessoa q esperava encontrar, como se alguma força tivesse trazido até você.

Nos não somos condicionados da nossa herança genética, do ambiente ou de forças sobrenaturais. Quando obtemos conscientização do nosso ser interior, obtemos também a certeza de que somos nós mesmos a criar a nossa realidade e que podemos contar com forças inatas e divinas que operam conosco, obedecendo o nosso querer, e nao aleatoriamente, independente de nós.
Essa maravilhosa conscientização é um direito natural nosso e é comum a TODOS. Logo, nao existe um mais fortunado de outros. Aqueles que obtêm è porque já descobriram esse poder e o usam em modo deliberado, sempre ao próprio favor e NUNCA contra. Porque tudo o que se pensa e foca a atenção, aparece na nossa realidade.
O universo responde aos pensamentos que estamos fazendo e não distingue o que é certo ou errado para nós.
O que você precisa fazer é clarear suas idéias quando desejar algo, pensando e mantendo positivamente a atenção sobre ele. Se você quer o “amarelo” mas tem dúvida se não seria melhor o “azul”, não se pergunte: “por que recebi “verde” se não pedi?” Claro, o verde é a mistura do amarelo com o azul. Se como não estava claro para o Universo, ele te mandou “os dois”.

Como isso acontece 
A terra é um espelho da mente humana, tudo que acontece no mundo físico é o resultado de um ou mais pensamentos. Em qualquer momento do dia, projetamos em torno a nós uma imagem magnética da concepção que temos de nós mesmos. E é isso que cria a nossa realidade, atraindo magneticamente experiências q correspondem àquele modelo. Se pense que vai ser sempre pobre, doente, infeliz etc, esse será o modelo de energia magnética que projetete em torno a você porque atrairá como um imã todas essas negatividades baseando-se no princípio da Lei da Atração em que semelhante atrai semelhante.

As leis universais foram criadas por Deus e elas são imparciais e priva de qualquer emoção. Ela não distingue aquilo que você quer, nem o que você gosta ou não gosta. A Lei Universal é pura energia. Acolhe qualquer pensamento, sentimento ou ação que você produza e se comporta como um espelho: reflete sem nenhuma emoção, fazendo retornar a você, sob forma de acontecimento-evento.
Mas… Deus, além de criar essas leis, te deu também o livre arbítrio. E junto a esse, Ele colocou, também, no profundo de cada um de nós, um campo unitário das possibilidades ilimitadas.

Quando aprendemos a alcançar esse lugar maravilhoso, descobrimos um dominio da experiência humana, completamente novo, no qual tudo é possível. É aqui que acontece a verdadeira magia, aquela q nos permite de realizar tudo que nos falta no campo material. Todo o necessário para criar abundância e prosperidade na nossa vida.
Todos nós temos a capacidade de alcançar o perfeito equilibrio entre o estado físico e o próprio Ser Interior. Para isso, devemos nos empenhar a realizar uma íntima transformação e esta não pode ser realizada em uma ótica intelectual ou cientifica. A via da conscientização passa através da disponibilidade a alcançar o mais alto gráu de consciência. Quando nos concentramos sobre quem somos nós e no poder que possuimos, muitos daqueles velhos hábitos e de influências alheias, que ainda nos atrapalham, deixarão de existir, e o ponto de partida será restabelecido.
Você se aproximará mais de um puro estado de desejo - um estágio no qual jamais esteve nesta experiência física.
Uma vez compreendida a Lei da Atração, você não terá mais surpresa de como certas coisas acontecem na sua experiência. Compreenderá que foi você quem convidou cada evento, através dos seus pensamentos. NADA pode acontecer na nossa vida sem que seja convidado pelos nossos pensamentos e atenção sobre isso.
Logo, tudo que acontece conosco – bom ou ruim – nao surge do NADA. Somos nós que atraimos TUDO, sem exceção, mesmo as coisas desagradáveis, com a força dos nossos pensamentos.
Uma vez compreendido que obtemos aquilo que pensamos, è igualmente importante fazer atenção àquilo que pensamos pois essa consciência nos coloca na posição de exercitar absoluto controle sobre TODAS as nossas futuras experiências.


Fonte: Internet e Abraham Hicks