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domenica 27 settembre 2009

I tre assassini dell’Amore


Immagine Google

Uno straordinario dialogo sull’Amore tra Dio e Neale Walsch tratto dal best seller “Amicizia con Dio” dello stesso Walsch

Il bisogno - L’aspettativa - La gelosia - Non si può amare veramente un’altra persona se una di queste tre cose è presente.

Vi è stato insegnato che Dio è geloso, ha aspettative enormi ed è così bisognoso che se il Suo amore per voi non è corrisposto, vi punisce con la dannazione eterna.
Tali insegnamenti ormai fanno parte della vostra storia culturale. Sono profondamente radicati nella vostra psiche e sradicarli è un’impresa estremamente difficile. Eppure, finché non lo farete, non potrete mai sperare sul serio di amarvi l’un l’altro, o di amare Me.

Il bisogno è il più potente assassino dell’amore mai esistito. Eppure la maggior parte di voi non conosce la differenza tra il bisogno e l’amore e li confonde.
Bisogno è quando immaginate che esista qualcosa al di fuori di voi che non avete e che vi è necessaria per poter essere felici.
Poiché credete di avere bisogno di quella cosa e farete di tutto per averla. Molte persone cercano di acquistare ciò di cui pensano di avere bisogno. Danno ciò che possiedono in cambio di ciò che vogliono avere. E questo processo lo chiamano amore .
Ma la felicità più profonda e perfetta si trova dentro di voi e, una volta che l’avrete trovata, nessun fattore esterno potrà uguagliarla né distruggerla.

Voi immaginate che questo sia il modo giusto di mostrare il vostro amore gli uni per gli altri, perché vi è stato insegnato che è così che Dio vi ama.
Dio avrebbe fatto con voi un patto: se Mi amate, vi lascerò entrare in paradiso, altrimenti niente da fare.Qualcuno vi ha detto che Dio è fatto così, e anche voi siete diventati così.
Così nella vostra mitologia umana avete creato una leggenda che vivete ogni giorno: l’amore è condizionato.
Eppure questa non è una verità, ma un mito. Fa parte della vostra storia culturale, ma non della realtà di Dio.

Anche se riesci a eliminare il bisogno dai tuoi rapporti, forse dovrai lottare ancora con l’aspettativa.
Questo è uno stato in cui tu hai la netta convinzione che l’altra persona debba comportarsi in un certo modo, confermando di essere come tu l’avevi immaginata, o come pensi che dovrebbe essere.
Come il bisogno, l’aspettativa è letale, perché riduce la libertà, e la libertà è l’essenza dell’amore
Quando ami qualcuno, devi garantirgli una libertà totale di essere quello che è. Questo è il maggior regalo che tu possa fargli, e l’amore offre sempre i regali più belli.
l’amore non si aspetta nulla, eccetto ciò che viene dato liberamente, e la libertà non sa nulla delle aspettative.
Quando non esigete più che una persona sia come voi immaginate che debba essere, siete in grado di accantonare le aspettative e di amarla esattamente così com’è, per ciò che è. Ma questo può accadere soltanto se amate Voi Stessi così come siete.
È possibile ricevere l’amore di un altro soltanto nel modo in cui gli date il vostro.

Lui o lei può amarvi a modo suo finché gli pare, ma voi potete ricevere il suo amore soltanto a modo vostro. (Dentro del vostro limite). Non potete sperimentare ciò che non permettete agli altri di sperimentare.

E questo ci porta all’ultimo punto in esame: la gelosia.
Se ama qualcun altro, diventate gelosi. E non siete gelosi soltanto delle persone, ma anche del lavoro, degli hobby, dei bambini, di qualunque cosa in grado di allontanare da voi l’attenzione della persona amata. Alcuni sono gelosi persino del cane, o di una partita a golf. La gelosia ha molte facce, ma nessuna è bella.

Liberati dall’idea che la felicità dipenda da una cosa qualsiasi al di fuori di te, e ti sarai liberato della gelosia.
Rinuncia a pensare che l’amore sia ciò che ricevi in cambio di ciò che dai, e ti sarai liberato della gelosia.
Accantona le tue pretese sul tempo, sulle risorse o sull’amore delle altre persone, e ti sarai liberato della gelosia.
L’idea di provare gelosia per il tempo che la persona che ami trascorre giocando a golf, o lavorando in ufficio, o tra le braccia di qualcun altro, può venirti in mente soltanto se immagini che la tua felicità possa venire compromessa quando la persona amata è felice.
Hai detto “tra le braccia di qualcun altro”?
Perché, amare un altro, significa che non ama te?
Deve amare soltanto te, perché il suo amore sia sincero?

Sì porca miseria!
Questo è ciò che direbbero molti.
Sì porca miseria
.

Nessuna meraviglia, allora, che vi sia tanto difficile accettare un Dio che ama tutti allo stesso modo.

Quando questo succede, prendete una decisione: non ho più bisogno che tu mi ami. Ama chi ti pare, io non ci sto più. Mi hai tradito e la tua infedeltà ha ucciso il nostro amore… è tutto finito!
No, non è l’amore che finisce. È il bisogno. Decidete che non avete più bisogno di quella persona.
In realtà, non volete aver bisogno di lei/lui perché vi fa troppo male.
Questo è ciò che accade. Uccidete il bisogno, non l’amore. Di fatto, alcuni di voi si portano dietro quell’amore per tutta la vita.
Il problema è che quasi tutti confondono l’amore con il bisogno. Amare qualcuno non ha nulla a che fare con l’averne bisogno.
Puoi amare una persona e averne bisogno allo stesso tempo, ma non amarla perché ne hai bisogno.
Quando non hai bisogno di nulla, soltanto allora puoi amare davvero. Ricorda, l’amore non ha condizioni, limiti o bisogni.
Questo è il modo in cui Io amo voi.

E’ giusto, allora essere infedele nell’amore?
l’infedeltà non è una buona cosa, perché non vi porta dove volete andare. Questo perché essere infedeli significa non essere sinceri, dovete sempre essere sinceri. Prima verso voi stessi, poi verso un’altra persona, quindi verso tutti gli altri.
E se non siete sinceri con voi stessi, non potete esserlo con nessun altro.

Così, se amate un altro, oltre alla persona che vorrebbe essere l’unico vostro amore, dovete dirglielo, apertamente, onestamente, direttamente, chiaramente e immediatamente.
Se accade qualcosa tra due persone, se ne parla. Se per uno dei due si tratta di una cosa inaccettabile, lo dice, semplicemente.
Si condivide la verità con tutti, su tutto, sempre. Si tratta di una celebrazione, non di un’ammissione.
La verità dovrebbe sempre essere qualcosa da celebrare, non da ammettere.
Ma non potete celebrare una verità di cui vi è stato insegnato che dovreste vergognarvi. E vi è stato insegnato di vergognarvi soprattutto del modo e dei motivi per cui amate.
Dovete dichiarare la verità sempre, su ogni cosa, a tutti. E che vivrete quella verità. In un impegno del genere, l’infedeltà non trova posto. Ma dire al vostro partner che amate un altro non è un’infedeltà. È onestà. E l’onestà è la più alta forma d’amore.

L’Amore è:Qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato, non richiede nulla per poter essere espresso.
Non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
Non ha fine e continua per sempre, al di là di ogni confine o barriera.
Poiché è privo di bisogni, non cerca di prendere nulla che non sia dato liberamente.
Non cerca di mantenere nulla che non voglia essere mantenuto.
Non cerca di dare ciò che sa che non sarebbe accettato con gioia.
Ed è libero.
L’amore è libertà, perché la libertà è l’essenza di Dio, e l’amore è la Sua espressione.

L'AMORE Non è ciò che si pensa - Capitolo VI

martedì 9 dicembre 2008

Hitler è andato in Paradiso! Com'è possibile?



Ecco un argomento che veramente ci farà grattare il capo! E’ difficile da digerire ma, dopo che leggerete per quale ragione Hitler è stato assolto da Dio, non potrete fare altro che comprendere.

Nel best seller “Conversazione con Dio” l’autore Neale Donald Walsch, con straordinaria semplicità di stile, instaura un dialogo con Dio apparentemente impossibile, che ha cambiato la vita di milioni di persone in tutto il mondo, trovando finalmente la chiave del segreto in grado di aprirci la porta per una conoscenza più ampia di noi stessi e degli altri. Diverse volte nel corso dell’esistenza, soprattutto nei momenti di sconforto, l’uomo vorrebbe comunicare con Dio, rivolgergli le domande più semplici eppure più urgenti, domande che hanno accompagnato il cammino dell’umanità: chi siamo, esiste l’al di là, cielo e inferno, l’apocalisse, la morte dei cari e via dicendo.
Tutto ciò Whalsch ha chiesto a Dio e, per di più… Dove è andato a finire quel farabutto di Hitler?.
E… con stupore per tutta l'umanità, Dio ha risposto.

Walsch: Ti porrò la domanda che sicuramente molti vorrebbero farTi: com’è possibile che Hitler sia andato in Paradiso? È stato condannato all’inferno da tutte le religioni del mondo!

Dio: Innanzi tutto, non poteva andare all’Inferno perché l’Inferno non esiste, quindi resta solo un altro posto dove può essere andato. Ma non voglio eludere la domanda; il vero problema è stabilire se Hitler ha agito in modo “sbagliato” o no. L’idea che fosse un mostro si basa sul fatto che ha ordinato di uccidere milioni di esseri umani. Dico bene?

W: Certo.

Dio: E se ti dicessi che ciò che voi chiamate la “morte” non esiste ma è la cosa più bella che vi possa capitare?

W: Lo troverei difficile da accettare

Dio: Credi davvero che sia meglio vivere sulla Terra che in Paradiso?
Ti dico questo: al momento della morte scoprirai la più grande libertà, la più grande pace, la più grande gioia e il più grande amore che tu abbia conosciuto. Dovremmo punire Sora Volpe per avere fatto fuori Fratel Coniglietto?
Hitler non ha fatto nulla di “sbagliato”; ha fatto semplicemente ciò che ha fatto. Sbagliato è un termine relativo, che sta a indicare il contrario di quello che noi definiamo di “giusto”. Il giusto o sbagliato sono soltanto definizioni che noi attribuiamo a eventi e circostanze in base alle nostre decisioni in merito.Ti ricordo che per molti anni milioni di persone hanno pensato che le sue azioni fossero “giuste”. Se manifesti un’idea pazzesca e dieci milioni di persone sono d’accordo con te, probabilmente penserai di non essere poi tanto pazzo. Alla fine il mondo decise che Hitler aveva “sbagliato”. In altre parole, le persone ridefinirono Chi Erano e Chi Sceglievano di Essere in rapporto all’Esperienza vissuta con il dittatore. Sono esistiti altri Hitler e altri Cristo, e ce ne saranno ancora. Siate sempre vigili, perché tra voi vivono persone con un grado alto o basso di consapevolezza. Quale coscienza sceglierete per voi stessi?

W: Continuo a non capire perché Hitler sia andato in Paradiso. Com’è possibile che sia stato ricompensato per ciò che ha fatto?

Dio: In primo luogo, ricorda che la morte non è una fine ma un inizio; non è un orrore ma una gioia. È il momento più felice della vita, perché ne rappresenta il proseguimento, così magnifico, gioioso, saggio e colmo di pace da essere difficile da descrivere e impossibile da capire. Perciò, come ti ho già spiegato, innanzi tutto devi comprendere che Hitler non ha fatto soffrire nessuno, ma ha posto fine al dolore di molte persone. Buddha disse: La vita è sofferenza, e aveva ragione.

W: Ma anche se accettassi questa spiegazione, resta il fatto che Hitler non sapeva di agire a fin di bene; pensava di fare del male.

Dio: Niente affatto. Continui a non capire che in realtà era convinto di aiutare il suo popolo. Nessuno fa nulla di “sbagliato” seguendo la propria concezione del mondo. Se credi che Hitler si comportasse da pazzo e ne fosse consapevole, non cogli affatto la complessità dell’esperienza umana. Lui pensava di operare per il bene del suo popolo, che era d’accordo con lui! Questa è la vera follia. Voi avete dichiarato che Hitler ha “sbagliato”; in tal modo avete raggiunto una più profonda conoscenza di voi stessi, e questo va bene. Ma non condannate Hitler per avervi permesso di comprendere meglio Chi Siete. Qualcuno doveva farlo.
Non potete conoscere il caldo senza il freddo, l’alto senza il basso, la sinistra senza la destra. Non biasimate l’uno e benedite l’altro; farlo significa non capire. Per secoli l’umanità ha condannato Adamo ed Eva per avere commesso il Peccato Originale. In verità non si è trattato di un peccato, ma della Benedizione Originale, perché senza avere mangiato il frutto proibito, senza la conoscenza del bene e del male, non sapreste neppure che esistono due possibilità! Di fatto, prima della Cacciata di Adamo ed Eva queste opportunità non esistevano; non c’era il “male”. Quello era il Paradiso, ma voi non lo sapevate; non potevate sapere che cos’è la perfezione perché non conoscevate nient’altro. Allora, dovreste condannare o ringraziare Adamo ed Eva? E Io che cosa dovrei fare con Hitler, secondo te?
Ti dico questo: l’amore, la compassione, la saggezza, il perdono, l’intenzione e lo scopo di Dio sono tanto vasti da comprendere anche il delitto più atroce e il criminale più efferato. Forse non sarai d’accordo, ma non ha importanza. Hai appena imparato ciò che volevi sapere.

In ogni modo, Hitler è andato in Paradiso per le seguenti ragioni:
1. Non esiste l’Inferno, quindi non c’era altro luogo dove potesse andare.
2. Le sue sono state semplicemente azioni sbagliate, di un essere non evoluto, e gli errori non devono essere puniti, ma corretti, offrendo a chi li ha commessi una possibilità di evoluzione.
3. Gli errori di Hitler non hanno provocato alcun danno agli esseri morti per causa sua. Quelle anime sono state liberate dai loro legami terreni, come farfalle uscite dal bozzolo.

Parliamo innanzitutto dello Scopo: tutto ciò che accade, tutte le esperienze mirano a creare opportunità. Sarebbe sbagliato considerarle “opere del Demonio”, “castighi divini”, “ricompense celesti” eccetera. È ciò che pensiamo, facciamo e siamo in rapporto a tali eventi a dare loro un significato. I fatti e le esperienze sono create da voi, individualmente o collettivamente. La coscienza genera l’esperienza.
Voi state cercando di elevare la vostra coscienza, e potete usare ogni esperienza come strumento per comprendere Chi Siete. Poiché la Mia Volontà è lasciarvi sperimentare Chi Siete, vi permetto di vivere qualunque evento scegliate.

La vita non è un prodotto del caso. Le esperienze e gli eventi di portata planetaria sono la manifestazione della coscienza collettiva, e derivano dalle scelte e dai desideri del gruppo nel suo insieme.
Come ho detto, gli eventi che accadono da tremila anni sul vostro Pianeta riflettono la Coscienza Collettiva. Il termine che meglio descrive il vostro grado di coscienza è “primitivo.”
L’esperienza hitleriana è stata il risultato di una coscienza di gruppo, e sarebbe troppo comodo addossare tutte le colpe a lui solo. Hitler non avrebbe potuto fare nulla senza la collaborazione o la sottomissione di milioni di persone.
I tedeschi devono assumersi un enorme carico di responsabilità per l’olocausto ma gran parte del fardello ricade anche sull’intero genere umano, che è rimasto indifferente e ha deciso di agire solo quando in Germania la sofferenza è arrivata al punto che neppure il più inveterato isolazionista ha potuto continuare a ignorarla. La coscienza collettiva ha preparato il terreno al movimento nazista; Hitler ha colto il momento, ma non l’ha creato.

E importantissimo imparare questa lezione: una coscienza di gruppo fondata sulla separazione e sulla superiorità produce necessariamente una perdita di compassione di massa, seguita inevitabilmente dalla perdita della coscienza. Un rigido nazionalismo porta a ignorare le condizioni degli altri gruppi, e a considerarli responsabili dei propri problemi, giustificando così la rappresaglia e la guerra.

L’orrore dell’esperienza hitleriana sta non tanto in ciò che il dittatore ha fatto all’umanità, quanto in ciò che l’umanità gli ha permesso di fare. Non è stupefacente che sia apparso un Hitler, ma che tanta gente l’abbia seguito. È vergognoso non solo che quell’uomo abbia ucciso milioni di ebrei, ma anche che sia stato fermato solo dopo milioni di morti. Lo scopo dell’esperienza hitleriana era mostrare l’umanità a sé stessa. Nel corso della Storia avete avuto moltissimi grandi maestri, che vi hanno fornito straordinarie opportunità di ricordare Chi Siete Realmente, mostrandovi le massime e le minime potenzialità umane. Ricordate: la coscienza è tutto, e crea l’esperienza. La coscienza di gruppo ha un grande potere e produce risultati meravigliosi o terribili. La scelta spetta sempre a voi. Se non siete soddisfatti della coscienza del vostro gruppo, cercate di cambiarla.
Un genocidio è sempre tale, ad Auschwitz come in altre parti del mondo.

N: Quindi, Hitler è stato inviato per darci una lezione sugli orrori che l’uomo può commettere e su quanto in basso può cadere?

D: Hitler non vi è stato mandato, è stato creato da voi, dalla vostra coscienza collettiva, senza la quale non sarebbe esistito. Questa è la lezione. L’esperienza hitleriana è scaturita dalla consapevolezza della separazione e della superiorità, del “noi” contro “loro”. La coscienza della Fraternità Divina, dell’unità, dell’Unicità, del “nostro” invece che dei “mio” origina l’esperienza di Cristo. Quando il dolore è “nostro” e non solo “tuo”, la gioia è “nostra”, e non soltanto “mia”, quando tutto è Nostro, allora l’Esperienza di Vita è vera.

Esiste veramente ricompensa e punizione? Leggi la risposta sconcertante nel Capitolo XVI – L’Anima. Siamo o non siamo eterni? - nel libro "Dio è Quantico ed è nel DNA - Rivelazioni".


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