Immagine Google |
Il
Tempo non è affatto ciò che sembra.
Non
scorre in una sola direzione, e il futuro esiste
contemporaneamente
al passato. Albert Einstein
Il mondo è un gioco di realtà virtuale che esiste solo per il fatto che noi lo crediamo, perché la realtà "fisica" è puramente un’illusione che esiste soltanto nel nostro cervello.
al passato. Albert Einstein
Il mondo è un gioco di realtà virtuale che esiste solo per il fatto che noi lo crediamo, perché la realtà "fisica" è puramente un’illusione che esiste soltanto nel nostro cervello.
E’
soltanto un’illusione credere che siamo "reale". Viviamo
in una internet
olografica nella
quale le nostre menti sono connesse a un "computer"
centrale, che ci nutre con la stessa realtà collettiva che noi
decodifichiamo poi nell’universo
olografico tridimensionale che
tutti siamo convinti di vedere.
I tempo è una costante. Siamo noi a muoverci, non il tempo. Esiste solo un momento eterno.
Il Tempo non è movimento, ma un campo che attraversiamo a bordo dell’astronave Terra.
I tempo è una costante. Siamo noi a muoverci, non il tempo. Esiste solo un momento eterno.
Il Tempo non è movimento, ma un campo che attraversiamo a bordo dell’astronave Terra.
Neale
Walsch)
Come
ha detto Einstein,
il tempo è una costruzione mentale, un concetto relativo.
Il
Tempo è una dimensione con la quale noi tutti conviviamo, ogni
momento, e che tutti pensiamo di sapere cosa sia. Con cui da sempre
si misura la filosofia e di cui si occupano tutti i fisici teorici
che cercano di unificare la relatività generale di Albert Einstein e
la meccanica quantistica in un’unica teoria unitaria: la gravità
quantistica.
Carlo
Rovelli, insieme a Lee Smolin, ha elaborato una delle
principali linee di questa teoria unitaria, nota come gravità
quantistica a loop.
“Il
concetto di tempo, dopo che abbiamo capito che dipende dalle cose che
accadono, che si mescola con lo spazio, che è soggetto alle
fluttuazioni quantistiche eccetera, diventa qualcosa che non c’entra
più con la nostra intuizione semplice di tempo, e tutto sommato
diventa un concetto inutile. La teoria descrive come si muovono le
cose una rispetto all’altra, e non c’è davvero bisogno di
parlare di “tempo”. Dimenticando il tempo tutto diventa più
semplice. È più facile capire come funziona il mondo a livello
fondamentale. Non significa che non ci sia il tempo nella nostra vita
quotidiana. Significa solo che “tempo” non è un concetto utile
quando si studiano le strutture più generali del mondo.
Newton
ha messo il tempo su un piedistallo in cui prima il tempo non c’era.
Prima, per esempio per Aristotele, il “tempo” era solo un modo
di misurare come si muovono le cose. Se non c’è nulla che si
muove, non c’è tempo. Invece Newton, per costruire la sua fisica
ha immaginato la possibilità di un immenso spazio vuoto dove il
tempo passa anche se non c’è niente e non accade niente. Newton
ha separato il tempo dagli accadimenti del mondo. Ha immaginato che
il tempo passi di per sé, indipendente da tutto il resto. Come una
commedia in cui ci sia il primo atto, il secondo atto, il terzo atto,
ma sul palco non succede niente
Einstein
si è accorto che in mezzo fra quello che chiamiamo “passato” e
quello che chiamiamo “futuro” c’è qualcos’altro che prima
nessuno aveva notato. Non c’è soltanto un effimero e istantaneo
“presente”, c’è molto di più. Il motivo per cui questo
“qualcos’altro” di solito non lo notiamo è che dura molto
poco. Quanto dura questo “né passato né futuro” dipende dalla
distanza. Per esempio se noi stiamo parlando nella stessa stanza,
l’intervallo che non è né passato né futuro è di qualche
nanosecondo, cioè pochissimo, e non lo notiamo. Ma se io sono sulla
terra e dovesse comunicare con qualcuno che è su Marte, allora il
“né passato né futuro” dura un quarto d’ora, e questo sì che
si nota. Per questo non si può avere una conversazione semplice fra
Marte e la Terra: perché anche se io provo a rispondere non appena
sento la tua domanda, tu comunque avrai la mia risposta dopo 15
minuti. Quei quindici minuti non sono né nel mio passato né nel mio
futuro. Sono nella “zona intermedia”. Significa che non esiste,
in realtà un “questo momento”, nell’universo». Carlo Rovelli
– Fisico quantistico.
Il
Tempo è soltanto una nostra costruzione mentale
La
Teoria
della Relatività
ha
dato un contributo determinante alla nostra comprensione del rapporto
tra spazio e tempo. Quindi, il tempo è ciò che è in rapporto allo
spazio che esiste tra gli oggetti.
Ora possiamo capire perché se compissimo un lungo viaggio in astronave, al ritorno potremo scoprire che il tempo trascorso è di solo dieci anni, invece per quelli rimasti sulla Terra ne sarebbero passati trenta.
Se un astronauta viaggiasse alla velocità della luce nello spazio per vent'anni mentre suo fratello gemello fosse rimasto sulla terra, al suo ritorno, il primo sarebbe più giovane del secondo, perché il tempo, alla velocità della luce, sarebbe passato più lentamente per l'astronauta che per il terrestre.
Il tempo, quindi, è soltanto una nostra costruzione mentale. Tutto ciò che è accaduto e che accadrà sta succedendo proprio adesso. La capacità di osservare un evento dipende soltanto dal nostro punto di vista nello spazio.
Nella vita quotidiana abbiamo l'impressione di osservare gli avvenimenti nello stesso istante in cui avvengono, questo perché la velocità della luce, sulle piccole distanze, dà un'impressione di immediatezza; ma quando ci confrontiamo con altri corpi nello spazio dobbiamo prendere in considerazione il fatto che la luce delle stelle più vicine ci arriva con un ritardo di centinaia o migliaia di anni.
È solo nel presente che troviamo veramente risposta a tutte le nostre domande più profonde e al nostro bisogno di dare un senso a tutto ciò che ci circonda. E' solo nel presente che possiamo diventare pienamente consapevoli di chi siamo veramente, materia e spirito, effimero e assoluto, corpo e anima.
Ora possiamo capire perché se compissimo un lungo viaggio in astronave, al ritorno potremo scoprire che il tempo trascorso è di solo dieci anni, invece per quelli rimasti sulla Terra ne sarebbero passati trenta.
Se un astronauta viaggiasse alla velocità della luce nello spazio per vent'anni mentre suo fratello gemello fosse rimasto sulla terra, al suo ritorno, il primo sarebbe più giovane del secondo, perché il tempo, alla velocità della luce, sarebbe passato più lentamente per l'astronauta che per il terrestre.
Il tempo, quindi, è soltanto una nostra costruzione mentale. Tutto ciò che è accaduto e che accadrà sta succedendo proprio adesso. La capacità di osservare un evento dipende soltanto dal nostro punto di vista nello spazio.
Nella vita quotidiana abbiamo l'impressione di osservare gli avvenimenti nello stesso istante in cui avvengono, questo perché la velocità della luce, sulle piccole distanze, dà un'impressione di immediatezza; ma quando ci confrontiamo con altri corpi nello spazio dobbiamo prendere in considerazione il fatto che la luce delle stelle più vicine ci arriva con un ritardo di centinaia o migliaia di anni.
È solo nel presente che troviamo veramente risposta a tutte le nostre domande più profonde e al nostro bisogno di dare un senso a tutto ciò che ci circonda. E' solo nel presente che possiamo diventare pienamente consapevoli di chi siamo veramente, materia e spirito, effimero e assoluto, corpo e anima.
"Non esiste né passato né futuro. Il tempo è circolare!" .
Capitolo VII
Nessun commento:
Posta un commento