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domenica 13 ottobre 2024

La bellezza dell'età matura e la consapevolezza dell’impermanenza

 


La bellezza dei 70enni

L’età che avanza è un mistero che si svela lentamente, un viaggio che ci conduce verso un territorio sconosciuto, dove ogni passo ci allontana dall'effimero e ci avvicina all'essenziale. A 70 anni, la vita non è più una corsa verso il futuro, ma una danza intima con il presente. C'è un ritmo diverso, più lento e consapevole, che ci permette di toccare con mano quella verità che da giovani ignoravamo: la bellezza dell'impermanenza.

Il paradosso del tempo

Se c'è una lezione profonda che l’età ci insegna, è che il tempo è al contempo il nostro più grande maestro e il nostro più misterioso avversario. A 70 anni, ci rendiamo conto che il tempo non è qualcosa che si può possedere, ma qualcosa che ci attraversa. Ogni ruga, ogni segno del corpo, ogni ricordo, è il testimone silenzioso di questa verità. Ciò che una volta sembrava lontano, ora è parte di noi: il passato diventa una presenza viva e pulsante, come un fiume che ha scavato solchi profondi nel nostro essere. Ma questo paradosso è anche la nostra liberazione. Comprendiamo che non c’è nulla di definitivo nell'esistenza, e in questa impermanenza troviamo una nuova forma di libertà. La consapevolezza della finitezza ci permette di abbracciare l'infinito che risiede nell’istante, di trovare pienezza nell’essere qui, ora, senza la necessità di proiettarsi altrove.

La saggezza come bellezza interiore

Avere 70 anni può sembrare un traguardo lontano o perfino temuto, ma in realtà rappresenta una fase della vita straordinariamente ricca di bellezza e vantaggi. A 70 anni, si ha una comprensione più profonda della vita, delle relazioni e di sé stessi. Le difficoltà, i successi e le sfide vissute nel corso degli anni hanno forgiato una saggezza che non può essere appresa dai libri o dalla teoria. Questo dona una serenità interiore che traspare all'esterno: si ha meno bisogno di dimostrare qualcosa e più desiderio di godersi le cose semplici. La bellezza della saggezza è un dono raro che solo il tempo può portare.

Libertà dalle pressioni sociali

A 70 anni si trova una nuova prospettiva sulle priorità della vita. Con il passare degli anni, le aspettative sociali e professionali che pesano tanto durante la giovinezza perdono gradualmente di importanza. Si è più liberi di essere sé stessi, senza l'urgenza di seguire mode o conformarsi alle aspettative altrui. A quell’età si possono riscoprire passioni, dedicarsi a hobby dimenticati o persino imparare qualcosa di nuovo, semplicemente per il piacere di farlo. La vita non è più un susseguirsi di impegni frenetici. C’è spazio per la riflessione, per i piaceri semplici come leggere un buon libro, fare una passeggiata nella natura o godersi un caffè in tranquillità. Questa calma non è sinonimo di solitudine, ma di una connessione più profonda con il mondo e con sé stessi. E questo non hà prezzo. L’età porta anche una visione più chiara delle relazioni. Le amicizie sono più autentiche, basate su anni di condivisione e complicità, mentre la famiglia diventa ancora più importante. Le conversazioni con figli e nipoti diventano momenti preziosi, e c'è una nuova gioia nel trasmettere conoscenze e storie alle generazioni successive.

Un nuovo rapporto con il corpo

Anche se l’invecchiamento porta inevitabilmente cambiamenti fisici, imparare a convivere con essi è un segno di grande forza interiore. Accettare il proprio corpo, con le sue rughe e i suoi cambiamenti, significa celebrare tutto ciò che esso ha attraversato. Il corpo, con l’età, si trasforma in una mappa vivente, una narrazione scolpita dal passare degli anni. È una mappa di luoghi visitati e battaglie vinte, ma anche di fragilità accettate. In gioventù, il corpo era una macchina da spingere sempre oltre, un oggetto da plasmare secondo desideri esterni. Ora, a 70 anni, il corpo diventa il nostro più fedele compagno, un archivio di esperienze e sentimenti. Ogni cambiamento fisico non è una perdita, ma una metamorfosi. È come un albero che si spoglia delle foglie in autunno, non per abbandonarsi alla morte, ma per prepararsi alla rinascita. C'è una bellezza inaudita nella delicatezza dell'età, una bellezza unica nella consapevolezza di ciò che il proprio corpo ha vissuto come quella delle foglie secche che, al termine del loro ciclo, si librano leggere al vento.

La profondità dell’anima

Se il corpo riflette il tempo trascorso, l’anima ne rivela la profondità. A 70 anni, l’anima non è più un campo di battaglia, ma un giardino in cui i semi piantati negli anni precedenti iniziano a fiorire. C’è una saggezza che non si manifesta solo nella conoscenza, ma nel silenzio, nell’ascolto. È una saggezza che viene dal comprendere che non tutte le domande hanno risposte, e che va bene così. La bellezza della maturità non è l’assenza di dubbi, ma la capacità di abbracciarli con grazia, di fare pace con ciò che non possiamo controllare.

Con l’avanzare dell’età, l’anima impara a osservare la vita da una prospettiva diversa. La fretta lascia il posto alla contemplazione, e ci rendiamo conto che le cose più importanti sono spesso le più invisibili. Il legame con la natura si intensifica, come se i nostri sensi, pur affievoliti, fossero più in sintonia con il mondo circostante. Il suono della pioggia, la luce che filtra tra gli alberi, il canto di un uccello: questi piccoli miracoli quotidiani diventano la nostra vera ricchezza. Si diventa spettatori... soltanto osservatori degli eventi senza la necessità di farne parte a ogni costo.

L’eredità immateriale

Una delle riflessioni più potenti dell’età che avanza è quella legata all’eredità. Non si tratta più di ciò che possediamo o di ciò che abbiamo costruito, ma di ciò che lasciamo nel cuore degli altri. A 70 anni, l’idea dell’eredità assume una nuova dimensione: non è qualcosa di materiale, ma un filo invisibile che collega le nostre esperienze e il nostro amore alle vite delle persone che abbiamo toccato. È l’insegnamento silenzioso di una vita vissuta con integrità, è la carezza che lasciamo nei ricordi di chi ci ha amato.

In fondo, ciò che di noi rimane non è una somma di successi, ma la qualità delle relazioni che abbiamo coltivato, il calore che abbiamo condiviso, i momenti di gentilezza che abbiamo offerto senza chiedere nulla in cambio. È la capacità di essere presenti per gli altri, di ascoltare veramente, di amare senza condizioni.

Il ritorno all’origine

C’è, infine, una verità ancora più profonda che emerge con il passare degli anni: la vita è un cerchio che si chiude. Se l’infanzia è l’età dell’innocenza, la vecchiaia è l’età della saggezza che riconduce a quella stessa innocenza, ma con una consapevolezza nuova. Si riscopre la semplicità, si torna a meravigliarsi delle piccole cose, come un bambino che guarda il mondo con occhi nuovi. È come se l’anima, alla fine del viaggio, si spogliasse di tutte le sovrastrutture per tornare all’essenza, alla purezza originaria.

Il vero stupore, a 70 anni, non è nei successi raggiunti, ma nella capacità di abbandonarsi alla vita, di lasciare che le cose accadano senza forzature. È la consapevolezza che, nonostante tutto, siamo parte di qualcosa di più grande, e che ogni passo che abbiamo compiuto, ogni incontro, ogni sorriso, ha avuto un senso, anche se a volte ci è sfuggito.

A 70 anni, insomma, si è più vicini alla verità che da giovani ci sfuggiva: la vita, nel suo mistero, è perfetta così com’è.

La coscienza crea l'illusione di una mente che si dice pensante. Capitolo XI

La vita è movimento e continua trasformazione . Capitolo 14

martedì 17 maggio 2022

Il Segreto per l’Eterna Giovinezza arriva dal profondo del mare

 


L’essere umano è sempre stato affascinato dall’idea dell’immortalità. Centinaia di teorie sono state formulate nel tentativo di comprendere il fenomeno dell’invecchiamento a livello cellulare e genetico. E mentre eravamo intenti a cercare una soluzione alla morte, un essere immortale ha da sempre regnato insieme a noi, nel blu profondo delle acque del nostro pianeta, che può mettere in discussione quello che si credeva essere un processo irreversibile.

Il segreto dell’eterna giovinezza

Questo segreto attraverso un processo che ringiovanisce, non appartiene agli umani ma appartiene a Turritopsis dohrniiin, la medusa immortale, le cui dimensioni sono di circa 4mm soltanto.

Così come nella trasposizione cinematografica del famoso racconto di Francis Scott Fitzgerald dove il tempo per Benjamin Button non scorre normalmente - nasce già vecchio e nel corso della sua vita ringiovanisce - la medusa Turritopsis dohrniiin è in grado di fare qualcosa di molto simile: riavvolgere il tempo. Può invertire il suo ciclo vitale e tornare “bambina”, il che la rende potenzialmente e biologicamente immortale.

T. dohrnii è un idrozoo, classe a cui appartengono tutte le meduse. Il ciclo vitale degli idrozoi è diverso da quello degli altri animali, infatti possono esistere in due forme, come meduse o come polipi. I polipi hanno un piede che li ancora ad un substrato, ad esempio uno scoglio, crescendo si riproducono per gemmazione: la parte tentacolare superiore si stacca e forma un’ephyra, che crescendo diventerà una medusa. Le meduse adulte producono gameti maschili e femminili che, incrociandosi, formano un uovo fecondato e poi una planula, che si attaccherà a uno scoglio e formerà un nuovo polipo. La particolarità di T. dohrnii è che, invece di morire dopo aver prodotto i gameti, torna ad essere un’ephyra, i tentacoli si riassorbono e da essa si sviluppa una nuova colonia di polipi. Cioè, le sue cellule, si riaggregano tra di loro, non per formare una nuova medusa, ma un nuovo polipo, ed ecco che riparte il ciclo della metamorfosi. Praticamente sarebbe come se incarnasse in un altro corpo di medusa.

Questo processo rigenerativo, che si compie in 36 ore, anche le cellule si rigenerano, tornando a essere cellule embrionali. “Da qui l’importanza per la ricerca sulle staminali per combattere malattie come il Parkinson che hanno origine da una degenerazione di cellule, in cui degli interruttori molecolare al loro interno si bloccano. Basato in questo modello rigenerativo possiamo credere che questi interruttori possono essere riaccesi”, afferma il biologo Stefano Piraino dell’Università di Lecce.

Nell'universo quantistico esistiamo indefinitamente. Capitolo 12

giovedì 11 gennaio 2018

Entro il 2045 diventeremmo tutti immortali?

Per Aubrey de Grey, gerontologo di Cambridge e direttore del centro statunitense Sens,la fine dell'invecchiamento è già in vista“.
José Luis Cordeiro del Mit, parlando a El Mundo sugli ultimi sviluppi sulle ricerche per il prolungamento della vita, ha detto: Assisteremo alla morte della morte. Combatteremo le malattie degenerative, rispettando l'etica" .
Cordeiro, docente della Singularity University di California, fissando una possibile scadenza, il 2045, ha affermato:I progressi della scienza ci daranno la possibilità di curare l’invecchiamento, causa principale della malattia, e anche di ringiovanirci. Si fa già a livello di cellule e tessuti, potremo farlo per tutto l’organismo
Le sue affermazioni, però, suscitano scetticismo.“Io non penso di morire, non rientra nei miei piani. Molta gente non lo capisce perché pensa che questi sono cambiamenti lineari, ma in realtà i progressi sono esponenziali. Ci sono voluti 7 anni per la sequenza del primo 1% del genoma, ma poi in altri 7 è stato possibile poi realizzare il 100%. E’ quanto sta succedendo ora“. Ha detto.
Per Cordeiro potremo arrivare alla longevità infinita perché saremo in grado di curare l’invecchiamento. Andiamo verso una rivoluzione, smetteremo di considerare l’invecchiamento come un processo naturale e inevitabile“. Altri esperti al Congresso di Madrid sono andati nello stesso senso.
Juan Carlos Izpisuà, leader del gruppo dell’Istituto statunitense Salk di La Jolla è riuscito a invertire l’invecchiamento e prolungare la vita di topi attraverso la riprogrammazione cellulare. “Nonostante i molti ani di ricerche, il nostro grado di sviluppo è ancora assai primitivo” avverte. Ma le possibilità ora aperte dai lavori su genoma e epigenoma sono enormi.
Lo scienziato Cordeiro, intanto, prevede anche che nei prossimi 10 anni, chiunque abbia solo $ 10, può avere accesso al sequenziamento del proprio genoma, al fine di prevenire malattie come il cancro e l'Alzheimer e "plasmare" i propri discendenti, così che tali condizioni siano evitate. Tutto dipenderà dal progresso della scienza e della tecnologia.

Saremo probabilmente capaci di fermare il processo di invecchiamento e se fermiamo questo processo, molte di queste malattie non dovrebbero proprio comparire perché sono legate al processo di invecchiamento. Anche gli studi sulla genetica dovrebbero aiutare. Dovremmo essere capaci in futuro di sostituire la medicina curativa, con quella preventiva basata sulla genetica. Se le malattie non saranno prevenibili, saranno comunque curabili.

Dopotutto, se ci fosse una logica per la VITA, sarebbe che "la vita è comparsa per vivere e non per morire" - è ciò che sostiene lo scienziato, basato su uno dei risultati della Fondazione Methuselah che, nell'ultimo decennio, è stata in grado di prolungare la vita sana ai topi, fino a cinque anni.

Nel 2003 nacque la Methuselah Foundation, fondata da Aubrey de Grey e David Gobel, che ha incominciato a sperimentare l'allungamento della vita dei topi e da allora è riuscita ad allungare la loro vita di tre volte.
Esistono altre forme di vita semplici, come alcune specie di moscerini, come la drosophila melanogaster, a cui si è allungata la vita di 4 volte o come le stelle marine a cui la vita è stata ampliata di sei volte. Alcune cellule, poi, non invecchiano mai come le cellule germinali, questo non vuol dire che non muoiano, perché vivono grazie ad altre cellule che invece muoiono. Ma se uno le toglie dal corpo e dalla dipendenza dalle altre cellule e si creano in laboratorio le condizioni per la loro sopravvivenza, non invecchiano mai. Questa per me è la prova che, tecnicamente, l'immortalità è possibile e già esiste in alcune specie naturali.

Se questo avviene per alcuni esseri viventi, allora, dovrebbe essere possibile estenderlo ad altre specie, come quella umana. Le idre non invecchiano perché si rinnovano sempre, muoiono perché mangiate da altri essere viventi. Anche le cellule del cancro non muoiono, ma mutano sempre, ecco perché i medici devono ucciderlo, perché il cancro muore solamente quando si è mangiato tutto il corpo. Praticamente commette un suicidio.

Nel 1951 furono estratte le cellule del cancro cervicale che uccise Henrietta Lacks, cellule che sono ancora vive oggi e sono chiamate He-La. Ci sono tantissimi tipi di cancro ma nessuno di esso muore. Quindi, da un punto di vista concettuale le cellule immortali esistono.
Il termine più corretto è parlare di longevità o di estensione della vita. Usiamo il termine immortalità perché è più di impatto e lo possono capire tutti. Moltissimi miliardari e multinazionali hanno cominciato a pensare, che visto che esiste la concreta possibilità di allungare la vita, poteva essere interessante finanziare questi studi.
Google ha creato una compagnia chiama Calico, California Life Company che ha investito un miliardo di dollari nella società, e mezzo miliardo per curare malattie come i tumori. Il fatto che gruppi americani spendano miliardi di dollari in questo vuol dire che esiste un concreto potenziale. Sempre in questi studi opera la Singularity University e investono società e miliardari americani del calibro di Peter Thiel, fondatore di Pay Pal.

La ex moglie di Sergey Brin - fondatore di Google che ha la madre che soffre di parkinson - ha creato una fondazione che si chiama 23andMe che fa ricerche sulle sequenze del genoma umano per capire l'ereditarietà del parkinson. Se si ha un famigliare malato, ti fanno l'analisi gratuitamente.
Ovviamente tutte le rivoluzioni creano scossoni e anche nella scienza vi sono posizioni molto diverse. Ognuno ha la libertà di credere in quel che vuole, ma non può fermare il progresso o illudersi che da qualche parte del mondo queste ricerche non vadano avanti. Pensarlo sarebbe un errore” Afferma José Luis Cordeiro.

Un futuro prossimo fatto di immortalità e schiavi robot con sentimenti.
Non c'è funzione del cervello che non possa essere copiata dalla tecnologia. Quindi potremo creare menti artificiali. Le macchine avranno sentimenti. Questo salto di specie si potrà creare anche artificialmente e questo lo stanno studiando al MIT Media Lab di Boston dove vi è un gruppo di scienziati che sta facendo ricerche sui sentimenti dei robot. Il parlamento della Corea del Sud sta lavorando per fare una legge che dia diritti umani ai robot. Questo perché pensano che in dieci anni esisteranno robot con sentimenti e che tutti li avranno in casa. “Avremo un'esplosione di intelligenza artificiale", afferma Cordeiro.

Ciò che è eterno e ciò che è immortale
Platone, con la sua nota teoria delle idee, è stato il primo a introdurre nella storia del pensiero occidentale il concetto di eternità. Ma ciò che è eterno e ciò che è immortale presentano caratteristiche diverse.
La bellezza è Eterna. L’oggetto della bellezza, No! La bellezza empirica di una persona o di un fiore, sfiorirà col tempo. Ma l'idea di bello - il bello in sé -, è atemporale, cioè, fuori dal tempo, e per questo non soggette a corruzione. Cioè, sono eterne.
Per i Greci, l'universo era immortale ma non eterno. Stesso discorso per quanto riguarda gli dei dell'Olimpo che erano, sì, immortali – ma non eterni. L'immortalità è quella condizione speciale che non prevede la morte. È per definizione ciò che non muore, non morirà, mai. Se immortale è ciò che non muore, eterno è ciò che permane, che non cambia e che rimane sempre uguale a se stesso – come accade nelle fotografie, che congela per sempre un brevissimo istante della nostra vita rendendolo, per l'appunto, eterno.
La cellula invecchia perché non riceve informazione della nostra coscienza! - Capitolo VI
                  Sottotitolo in italiano
Fonte: Web, /latendarossa.



giovedì 7 agosto 2014

La Paura fa invecchiare



La nostra paura di invecchiare e la nostra profonda convinzione che siamo destinati a diventare vecchi, sono la causa del proprio invecchiamento, una profezia che si realizza dal fatto che sia stata formulata e che è stata generata da un’auto-immagine distruttiva. Per uscire da questa prigione, si deve invertire le credenze sostenute dalla paura. Invece di credere che il corpo degeneri nel corso del tempo, dobbiamo alimentare la convinzione che si tratta di un corpo nuovo ogni minuto. Invece di credere che il corpo sia una macchina senza una mente, nutrire la convinzione che egli è imbevuto da una profonda intelligenza della vita, il cui l’unico scopo è di sostenerci.
Queste nuove credenze non sono solo più piacevoli da vivere, sono vere - noi sperimentiamo la gioia della vita attraverso i nostri corpi, così è naturale credere che i nostri corpi non siano diretti contro di noi, ma che vuole quello che vogliamo.
Anche se sembra che siamo individui distinti, siamo tutti collegati a modelli d’intelligenza che governano il cosmo, noi e il nostro ambiente sono una sola cosa. Guardando te stesso, ti accorgi che il tuo corpo finisce a un certo punto, si è separato dalla parete della vostra camera o da un albero all'aperto da uno spazio vuoto. In termini quantistici, tuttavia, la distanza tra "solido" e "vuoto" è trascurabile. Ogni centimetro cubo di spazio quantico è pieno di una quantità di energia pressoché infinita, e la più piccola delle vibrazioni è parte dei vasti campi di vibrazione che uniscono intere galassie: a ogni inspirazione, si respira centinaia di milioni di atomi d'aria che sono state esalate da qualcuno in Cina, per dire. Tutto l’ossigeno, l’acqua e la luce del sole intorno a noi sono quasi indistinguibili da ciò che è dentro il nostro interiore. Se lo si desidera, si può provare a sentire in uno stato di unità con tutto ciò che entra in contatto. In stato di veglia normale, si può toccare con un dito su una rosa e sentirla come solida, ma in realtà, un fascio di energia e informazione - il dito - sta entrando in contatto con un altro fascio di energia e informazione - la rosa. Il dito e la cosa in cui si tocca sono soltanto affioramenti minimi del campo infinito di cui chiamiamo l'Universo.

Abbiamo bisogno di invecchiare?
Gli antichi saggi, famosi per la loro longevità, ritenevano l'invecchiamento, un "errore dell'intelletto" (in sanscrito, aparadha Pragya). Questo errore è quello delle persone identificarsi soltanto con il corpo fisico.
La consapevolezza fa una differenza enorme nel processo d’invecchiamento, perché sebbene tutte le specie superiori invecchino, soltanto gli esseri umani sono in grado di sapere cosa sta accadendo a loro, e di tradurre ciò che sanno del proprio invecchiamento.

La disperazione per l’invecchiamento ti fa invecchiare più rapidamente, accettando invece l'invecchiamento eviti molte sofferenze, sia fisica sia mentale.

Si può arrestare il processo d’invecchiamento. L’onnipotente è dentro di noi

“È ora che smettiate di dar credito all’onnipotente fuori e diate credito all’onnipotente dentro, come facevano i maestri. E se la vera divinità e il vero potere sul pianeta fossero nascosti negli Esseri Umani, anziché negli angeli del cielo o nei grandi edifici dalle imponenti facciate? Gli Umani amano cedere il proprio potere ad altri, Umani e non, giacché la maggior parte degli Umani non si fida di se stessi. Ma, e se la salute equilibrata potesse essere vostra e poteste arrestare il processo d’invecchiamento? Miei cari, voi dovreste vivere almeno 200 anni! Voi vi rigenerate! Siete progettati così, ma questo progetto non opera a pieno regime a causa dell’equilibrio buio/luce che c’è stato sul pianeta per eoni. Adesso sta cambiando.
State cominciando a vedere qualcosa, nella prossima generazione e in quella successiva: una vita più lunga senza l’aiuto della scienza. Inizierà a succedere automaticamente e sarà un mistero per i biologi. Perché mai gli Umani cominciano a vivere così a lungo? Diranno, “Forse è l’alimentazione. Forse è questo e forse è quello. Forse è l’assenza di malattie, perché li curiamo”. Avranno una serie di ragioni e nessuna di queste sarà precisa, perché non conoscono l’energia di quello che voi avete fatto e di come lei influenza il DNA. In contrapposizione a tutto l’inquinamento che state pompando nell’ambiente, gli Umani inizieranno ad avere vite più lunghe".

Si tratta solo di pensare in modo diverso?
No. Si tratta di voi che toccate il volto del creatore all’interno della vostra struttura cellulare. Guardatevi allo specchio. Quanti di voi riescono a vederlo? Ancora non in molti, ma presto lo sarete. Nelle 3D vedete soltanto un Essere Umano che sta invecchiando... solo questo. Tuttavia, benedetto è l’Umano che va oltre. Voglio dirvi che è un pensatore quantico colui che vede un Essere Umano e lo ama non importa cosa abbia fatto, Ci vuole un pensatore quantico per guardare l’umanità in generale e non giudicarla, ma amarla – vedere le soluzioni e non i problemi. Questo è un pensatore quantico: quest’Umano vedrà la storia; vedrà il ciclo della vita e la connessione con la natura. Vedrà la parte che gli animali hanno in tutte le cose e la parte che hanno l’aria, le rocce, l’energia, i vari sistemi. Tutte queste cose sono state progettate per non essere “a sé stanti”.

I bambini stanno assumendo caratteristiche quantistiche
"Ogni molecola d’aria sa chi siete. Ogni granello di polvere del pianeta sa chi siete. Fa tutto parte di un sistema che avete creato voi, il sistema della forza vitale. Tutto ciò che c’è sulla Terra, tutte le cose su di essa, sono progettate da un creatore che è dentro di voi, nel vostro DNA. Il cambiamento che sta attraversando questo pianeta è il vostro risveglio a ciò e, in questo processo, voi state diventando più quantici. Il DNA inizia a cambiare. È sintonizzato a livello quantico con la Griglia Cristallina. Cioè, esso comincia a cambiare non soltanto in voi, ma anche in ogni bambino che nasce. Si può dire che il campo del DNA Umano “si guarda attorno” alla nascita e raccoglie l’energia che gli è offerta dalla Griglia Cristallina. Quella, dunque, è l’energia di partenza che avrà per la vita. Quello che fate adesso, quindi, influisce sull’energia della terra e persino sulla coscienza dell’umanità futura. Pensateci. Per eoni non è cambiato niente. La natura Umana è sempre stata la stessa e, perciò, non avete visto altro che guerra e frustrazione. Adesso questo sta cambiando e voi avete creato". Kryon