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martedì 17 maggio 2022

Il Segreto per l’Eterna Giovinezza arriva dal profondo del mare

 


L’essere umano è sempre stato affascinato dall’idea dell’immortalità. Centinaia di teorie sono state formulate nel tentativo di comprendere il fenomeno dell’invecchiamento a livello cellulare e genetico. E mentre eravamo intenti a cercare una soluzione alla morte, un essere immortale ha da sempre regnato insieme a noi, nel blu profondo delle acque del nostro pianeta, che può mettere in discussione quello che si credeva essere un processo irreversibile.

Il segreto dell’eterna giovinezza

Questo segreto attraverso un processo che ringiovanisce, non appartiene agli umani ma appartiene a Turritopsis dohrniiin, la medusa immortale, le cui dimensioni sono di circa 4mm soltanto.

Così come nella trasposizione cinematografica del famoso racconto di Francis Scott Fitzgerald dove il tempo per Benjamin Button non scorre normalmente - nasce già vecchio e nel corso della sua vita ringiovanisce - la medusa Turritopsis dohrniiin è in grado di fare qualcosa di molto simile: riavvolgere il tempo. Può invertire il suo ciclo vitale e tornare “bambina”, il che la rende potenzialmente e biologicamente immortale.

T. dohrnii è un idrozoo, classe a cui appartengono tutte le meduse. Il ciclo vitale degli idrozoi è diverso da quello degli altri animali, infatti possono esistere in due forme, come meduse o come polipi. I polipi hanno un piede che li ancora ad un substrato, ad esempio uno scoglio, crescendo si riproducono per gemmazione: la parte tentacolare superiore si stacca e forma un’ephyra, che crescendo diventerà una medusa. Le meduse adulte producono gameti maschili e femminili che, incrociandosi, formano un uovo fecondato e poi una planula, che si attaccherà a uno scoglio e formerà un nuovo polipo. La particolarità di T. dohrnii è che, invece di morire dopo aver prodotto i gameti, torna ad essere un’ephyra, i tentacoli si riassorbono e da essa si sviluppa una nuova colonia di polipi. Cioè, le sue cellule, si riaggregano tra di loro, non per formare una nuova medusa, ma un nuovo polipo, ed ecco che riparte il ciclo della metamorfosi. Praticamente sarebbe come se incarnasse in un altro corpo di medusa.

Questo processo rigenerativo, che si compie in 36 ore, anche le cellule si rigenerano, tornando a essere cellule embrionali. “Da qui l’importanza per la ricerca sulle staminali per combattere malattie come il Parkinson che hanno origine da una degenerazione di cellule, in cui degli interruttori molecolare al loro interno si bloccano. Basato in questo modello rigenerativo possiamo credere che questi interruttori possono essere riaccesi”, afferma il biologo Stefano Piraino dell’Università di Lecce.

Nell'universo quantistico esistiamo indefinitamente. Capitolo 12

martedì 24 giugno 2008

L’uomo IMMORTALE Esiste Veramente!









Chi sarebbero questi immortali? (Non vorrei che qualcuno dicesse: Berlusconi è la prova)




Secondo l’autore del libro “Manuale Pratico del Vampirismo”, Nelson Lianno Jr, il mito dell’uomo immortale esiste dai primi registri storici dell’umanità. Alcuni dei libri più antichi come la Bibbia e Le Mille e Una Notti citano personaggi che vissero un’esistenza incalcolabile. Attraversarono secoli diffondendo un’opera di carattere mistico e finirono per diventare leggende della saggezza. Molti di questi personaggi usavano il nome di Dio per realizzare rituali di sangue contro esseri umani. Questi uomini che se passavano per profeta, maghi, poeti o sacerdoti, potrebbero essere stati i primi vampiri a lasciare le scie di sangue in torno al pianeta.

Gli Uomini che non Devono Morire” sono abbastanza sviluppati, possiedono un grande potere che li libera di qualsiasi influenza mistica di quelli simboli. Eppure, è doveroso precisare che una gran parte di loro è costituita dei vampiri che hanno fatti più bene che male all’umanità, questo perché Gli Uomini che non Devono Morire sono originati dai rituali esoterici che catturano la bipolarità delle energie della natura da cui riprendono la capacità di preservazione corporea per andare avanti liberi dalle influenze maligne concentrate nei demoni.

Carlos Klimick, scrittore e ricercatore brasiliano, afferma di sì. Secondo lui, loro ci sono dall’inizio dei tempi. Le sue storie coinvolgono diverse leggende; le sue guerre e passioni incorniciano innumerabili miti. Gli immortali sono esseri umani – dichiara Klimick – che non invecchiano mai e possiedono poteri e capacità sovrannaturali e sono sterili.
Non sono tutti uguali. Per ogni immortale c’è una strada che porta all’immortalità. In ogni caso, un immortale già nasce tale, vale a dire, un mortale non può diventare immortale.
Gli immortali non conoscono le sue origini, né quale sarebbe il loro proposito nel mondo. Nel percorso della storia, loro hanno accolto diverse spiegazioni su chi sono loro: figli di dei, guardiano dell’umanità, legittimi sovrani dell’umanità e via dicendo. Molti furono grandi eroi, re, mostri di diverse mitologie.

Il professore di Antropologia e Storia Università di Roma, Federico Cagliostro afferma:
Contrariamente a quello che si possa pensare, gli immortali sono si, in effetti, invincibili e soprannaturali esseri, ma come tutte le creature che popolano il nostro mondo anche loro hanno un punto debole: se privati della testa con un taglio netto di una lama, essi muoiono, rilasciando una specie di "energia" che gli immortali comunemente usano chiamare "reminiscenza". Essi, la desiderano, la bramano più di ogni cosa, fanno della reminiscenza la loro ragione di vita. Secondo loro, alla fine, smetteranno di venire al mondo e saranno attirati verso una terra, come fanno gli uccelli che seguono i flussi migratori, affinché si possano sfidare, fino all'ultimo, il quale riceverà la ‘Ricompensa’".

La Ricompensa, già, ma da chi e da che cosa e soprattutto che cos'è?
Attualmente i nostri studi – continua Cagliostro - non hanno un'idea precisa ma solo congetture di inquietanti risvolti, basate su una cosa che c’è tuttora sconosciuta. Parlando di inquietanti risvolti si teme che gli immortali esseri, in tutto e per tutto identici all'uomo, nell'aspetto e nella personalità, soggetti, quindi, a sentimenti di odio e di amore di compassione e pietà ma anche di sadismo e spietatezza, raggiungendo con la "Ricompensa", l'ultimo stadio evolutivo della loro specie, un unico e singolo individuo che racchiude le esperienze e le capacità di tutti gli immortali che per ora sono vissuti, trasformandolo in un essere perfetto, che agli occhi di noi umani possiamo definire un "Dio". – O demonio, già che ci siamo? - “Un "Dio", si, è questo il timore che abbiamo e che, a metà dell'1800, ha portato scompiglio e una scissione tra gli osservatori, nacque così la "Fratellanza Ombra" la quale politica si allontana di molto da quella di noi, Osservatori, ovvero di non interferire con il normale flusso dello svolgimento della loro, se possiamo definire, " immortale scala evolutiva" ma credono che se un'immortale raggiungesse tale stadio sarebbe la fine per il genere umano, con risvolti apocalittici.
Il loro modo di adoperare, spesso violento, mira al totale annientamento di questa razza cugina all'uomo per evitare che avvenga l'adunanza finale. Noi osservatori non possiamo tollerare come uomini di scienza, che qualcuno interferisca sulla evoluzione dei cugini dell'uomo basandosi su una sciocca deduzione imprecisa, ma affidandosi al libero arbitrio che risiede negli uomini e di conseguenza anche negli immortali."

Ma, chi sono questi immortali? (Non vorrei che qualcuno dicesse: Berlusconi è la prova)
“Generalmente gli immortali si dividono, a sua volta, in tre tipi di razze, – Va avanti il scienziato – “ma non in razza di tipologia somatica bensì più di un rapporto di fraterna alleanza accomunandoli in clan o famiglie con leggi che vanno al di là dell'obiettivo comune della reminiscenza.
I buoni, sono i più comuni, quelli che amano la compagnia aiutano chi soffre o chi è in difficoltà pur mantenendo il loro terribile segreto di assassino per natura e non per scelta, che comunque preferiscono evitare la lotta e se ne sono costretti, uccidono non per desiderio di farlo ma per una ben ragione che si perde nella notte dei tempi. A volte gli immortali hanno conti in sospeso con i suoi simili che risalgono anche centinaia di anni prima e non sempre ci è dato sapere il motivo che spinge due immortali a combattere non per la reminiscenza, ma vendetta? Denaro? Più studio gli immortali e più trovo analogie negli uomini.
I Kurgan sono i più difficili da seguire e da poter trovare notizie su di loro, sono perennemente in movimento, in viaggio per il pianeta per scovare altri immortali e assorbirne la reminiscenza, sono frenetici caotici pazzi criminali ma con un cervello molto fino e imprevedibile, sono forse i più forti e temuti della loro razza proprio per il motivo che li spinge a migliorare e potenziare il loro potere, spero che mai e poi mai uno di questi esseri possa un giorno ricevere la ricompensa.
I Vili, gli immortali che utilizzano ogni stratagemma che va al di la del tradizionale modo di affrontare in duello altri immortali, ho visto negli ultimi 10 anni, 3 immortali perdere la vita cadendo in trappole appositamente congegniate, ho visto dei Vili utilizzare addirittura armi da fuoco pur di raggiungere il loro obiettivo, stranamente però non si possono definire persone malvagie ma, forse, immortali che hanno paura o scarsa fiducia nelle proprie capacità per questo tendono a combattere in modo sporco. Quando non sono a caccia di teste, sono dei comunissimi cittadini, non amano spostarsi o viaggiare ma preferiscono stabilirsi e aspettare passivamente il loro destino. In una mano hanno la loro spada ma nella tasca interna della giacca una magnum44. Forse la cosa che mi affascina di più di questi "cugini" è che loro nascono già immortali non sanno di esserlo fino a quando una morte violenta rivela la sua vera natura nel suo "risveglio" a nuova vita, gli immortali più potenti a volte riescono addirittura a percepire la loro natura immortale ancora prima che essa si riveli. Come facciano è un mistero ma la cosa che è sicuramente certa è che prima o poi ne resterà soltanto uno...”
Mah!