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martedì 21 agosto 2018

La Coscienza Quantica per il Benessere!




Tutto ciò che è manifesto è passato in movimento,
memorie di ciò che è stato che si trasforma in ciò che sarà.
In questo processo non vi è presente.
Quale passato stai evolvendo verso quale futuro? 

La teoria quantistica è alla base di ogni scienza naturale, dalla chimica alla cosmologia. Ci serve per capire perché il sole splende, in che modo la televisione produce immagini, perché l’erba è verde e come l’universo si è espanso a partire dal Big Bang. La tecnologia moderna si basa su strumenti progettati con la teoria quantistica.

La teoria dei quanti parla del qui e ora. Arriva addirittura a incontrare l’essenza dell’umanità, la nostra coscienza.
Per accedere alla coscienza quantica è necessario integrare le quattro realtà in cui siamo immersi: oggettiva, soggettiva, simbolica e olistica.
Almeno per una parte della scienza, non c'è alcun dubbio che noi siamo un campo energetico emotivo che si manifesta per mezzo di un corpo

Quanto alla Coscienza, che sia “semplicemente” il prodotto dell'evoluzione umana oppure una proprietà dell'Universo e che come tale pre-esista alla coscienza umana, il matematico Roger Penrose non ha molti dubbi: è basata su vibrazioni quantistiche nei microtubuli all'interno dei neuroni cerebrali; tali vibrazioni influenzerebbero i processi cerebrali.

Lo studio del suo substrato materiale è in fondo appena cominciato ma è già evidente come la coscienza sia un importante fattore unificante: l'elemento che organizza e armonizza biologica, biochimica, biofisica e “codici dell'anima; quando iniziamo ad integrare questi piani – afferma Erica Francesca Poli, medico psichiatra, psicoterapeuta e counselor – comprendiamo che è possibile anche guarire, cambiare. Succede quando ci allineiamo con un campo di coscienza intelligente, universale e atemporale”. Non è una novità, beninteso: queste conoscenze ci sono sempre state messe a disposizione attraverso gli insegnamenti della Cabala, la sapienza dei Veda e di tante altre filosofie antiche. 

Se la nostra coscienza è “quantica” nella sua espressione materiale e potenziale, tocca a noi farle fare un reale “salto quantico”: attivare, cioè, una nuova visione e consapevolezza. Il primo passo in questa direzione è realizzare che esistono quattro realtà: oggettiva, soggettiva, simbolica e olistica.

La realtà oggettiva è quella che contraddistingue ancora la maggior parte della scienza ufficiale moderna, legata alle leggi della fisica classica: quella che ci fa considerare che le cose sono come le vediamo e che ci fa ritenere che, come le vediamo, davvero corrisponda ad una unica e sola verità. Questa credenza si è rivelata utile per il progresso ipertecnologico e per la medicina iperspecialistica ed è perfetta soprattutto nelle situazioni di emergenza.

La realtà soggettiva si rifà al soggetto che la interpreta: tutto è, in qualche modo, relativo e interconnesso. Un approccio funziona con me e non con te, o viceversa, a seconda di quanto ci crediamo o dell'affinità che abbiamo con quel modello. È la sincronicità di un puzzle che collega, all'apparenza in modo un po' magico, tutti gli aspetti della nostra vita e in alcuni casi lo fa in modo evidente e sbalorditivo anche utilizzando la realtà simbolica. Qui entriamo in un ulteriore mondo di significati: nulla è solo come appare ma rimanda a sensi, significati che sono più ampi eppure possono parlare un linguaggio ancora più personalizzato, specifico per la persona. Tutto quello che ci circonda e che incontriamo (persone, relazioni, eventi, contrattempi eccetera) fa parte di noi, parla di noi, parla a noi.

Si arriva così alla realtà olistica: e allora potremmo dire che “nulla esiste nell’universo che non sia nel corpo umano, nulla esiste nel corpo umano che non sia nell'universo”. Ma anche che non esiste nulla, sulla Terra e nell'uomo, che non sia anche – prima – stato creato e continui ad essere sostenuto e nutrito da esseri spirituali. Tutto quello che noi siamo e viviamo non ha solo una formazione energetica ma, ancor prima, ha un'origine spirituale, come sottolineano da sempre tutte le tradizioni sapienziali.

Far fare un “salto quantico” alla nostra coscienza significa quindi concedersi, passo dopo passo, di entrare in questa nuova visione più ampia della realtà che poi si può applicare, concretamente, alle cose di ogni giorno: per migliorare le proprie relazioni, per crescere nella vita professionale e personale.

“Questo accade perché nell'Uno il senso di separazione scompare. Se nella realtà soggettiva tutto è separato da tutto, nell'Uno non c'è distinzione tra me e qualsiasi altra cosa, perché tutto è in me, tutto sono io, fuori dal tempo. Tutto è già creato nel mio seme. Nel mondo dei quanti questa è la coscienza del campo del punto zero; la coscienza è colei che crea e le cose che creerà che sono già in lei”.

Così il vuoto (lasciare spazio perché le cose possano succedere, eliminare false credenze e resistenze) e il permettere (che le cose possano succedere) diventano gli ingredienti fondamentali che consentono, a tutti, di compiere il salto quantico.

Una coscienza ultraquantica richiederà poi un altro passo ancora: riconoscere che tutto è solo esperienza e che da ogni avvenimento, piacevole o spiacevole, facile o impegnativo, volendo si può trarre un insegnamento mirato. Che è poi la ragione, vera, per cui stiamo facendo questo viaggio di passaggio sulla Terra. (Anna Maria Cebrelli).

L'universo è organizzato secondo principi olografici. Cap XII

Fonte: scienzaeconoscenza.it






martedì 10 ottobre 2017

A matéria é produzida pela consciência e é criada quando necessário

Imagem Google


A mecânica quântica deixou os cientistas, de todo o mundo, perplexos, especialmente com a descoberta de que nossa realidade material-física não é, de modo algum, uma realidade física.

Nossos sentidos realmente nos enganam.
"Tudo o que chamamos de real é feito de coisas que não podemos considerar reais".
A evidência científica indica claramente o vínculo entre a consciência e o que chamamos de realidade e como ambos não podem mais ser negadas.
E hoje, explorando a relação entre energia e a estrutura da matéria, se acredita cada vez menos em um universo físico, newtoniano e material, que era o coração do conhecimento científico. Foi substituído agora com a consideração de que a matéria é apenas uma ilusão. Os cientistas começaram a reconhecer que tudo no universo é feito de energia. Este conhecimento e conscientização, desempenham um papel importante na potencial transformação do nosso planeta.

As ilusões da mente
O fato de que substâncias materiais (matéria) apareçam do nada, e que, com muitas evidências, sejam a consciência a criá-las, é muito fascinante. Por um minuto mantemos um objeto físico na mão, uma moeda por exemplo, e um minuto depois, percebemos que, se colocássemos a substância material da moeda sob um microscópio atômico, veríamos que não estamos segurando absolutamente nada.

Os átomos são feitos de energia invisível e não de matéria tangível.
O átomo não tem estrutura física. Nós não temos estrutura física e as coisas físicas, realmente não posuem uma estrutura física!
Nós somos átomos, feitos de partículas subatômicas que, na realidade, são um monte de energia que vibra a uma determinada freqüência. Para nós, esses seres de energia vibratória, mostram consciência, que provaram ser capazes de se manifestarem, criarem e se correlacionarem com nosso mundo material físico.

Estudos mostraram que as emoções positivas que vêm de um lugar de paz em nós mesmos, podem levar a ter uma experiência muito diferente para a pessoa que emite essas emoções e para os que estão em torno delas. Sabemos que quando um átomo muda de estado, absorve ou emite freqüências eletromagnéticas, que são responsáveis pela mudança de estado. Os diferentes estados emocionais, percepções e sentimentos, traduzem-se como sendo apenas diferentes freqüências eletromagnéticas e tudo isso foi comprovado.

Não estamos dentro das coisas que fazem parte do nosso cenário.
É inútil basear nossa própria certeza na capacidade de discernimento racional, avaliando quanto nossa mente pode nos propor.
Através da dimensão da mente, normalmente estabelecemos um relacionamento com o mundo material do universo em que aparecemos e no qual existimos, e nada mais. Sem sequer saber qual é a verdadeira aparência dele.
Nós não sabemos como realmente é o universo que vemos e, na verdade, não estamos efetivamente dentro das coisas que fazem parte de seu cenário.
Acontece, às vezes, de sentir que estamos na praia e sentir o cheiro da maresia, ouvir o grito das gaivotas e o bater das ondas nos recifes. Nos acostumamos a esse tipo de percepção. Mas é tudo falso. Na verdade, estamos em algum lugar, mas o que vemos e percebemos está apenas dentro de nós, no nosso cérebro, em nossa representação holográfica do mundo circundante. Estranho esse mundo não-físico, não é?

Quem sabe como o universo realmente é, fora de nós.
Certamente, sem as cores que vemos, árido em sua aparência funcional para a vida do planeta.
Para entender melhor esta situação, apenas pense como os olhos vêem a imagem invertida do ambiente e como o cérebro depois conserta, mostrando-a corretamente. Ou como os sentidos nos faz sentir um choque que consideramos ter sido imediato, mas na realidade aconteceu depois de um certo período de tempo e só percebemos depois que o cérebro tenha tomando conhecimento.

Obviamente, se você se identificar com sua mente, você não vive o verdadeiro sentido da existência. Existem infinitas percepções da existência, que variam de indivíduo a indivíduo. Das cores aos estados emocionais experimentados por cada um deles. Como se dissesse: "O meu verde não é o mesmo que você vê"

E para entender o que será dito agora, seria melhor deixar de fora a lógica porque é realmente incomum.
Ouvimos repetidamente que existe apenas o “aqui e agora", mas qual seria o significado real?
"Você acha que tem que lidar com pessoas que existem fora de você, e que eles tenham sua própria história. mas não é bem assim. Você está em um sonho, e tudo o que faz parte dele, se materializa quando necessário…" Vivemos em um universo no qual mentes individuais são atualmente porções indivisíveis de um holograma e tudo está infinitamente interligado.

Isso significa simplesmente uma outra maneira, talvez mais concreta e direta, para dizer que não existe nada mais, além de Aqui e Agora. Ouvimos esta declaração tantas vezes, mas talvez não tenhamos dado a importância ao seu significado real. O problema é que damos muitas coisas como certas, e então perdemos o hábito de nos fazer perguntas para aprofundar os vários conceitos.

Existe apenas o Aqui e Agora.
Temos ouvido muitas vezes dizer que o tempo é uma ilusão, e, portanto, o passado e o futuro não existem realmente, mas eles são apenas a nossa construção mental. A afirmação, portanto, que exista apenas o momento presente, não nos cria muita dificuldade. Mas o conceito de que só existe o Aqui, é difícil de entender. Você já se perguntou o que isso significa? As conclusões podem ser chocantes porque, mesmo a explicação mais lógica, desconcerta toda a velha lógica em que você baseou toda a sua vida. Até agora.

No filme "The Thirteenth Floor", um dos protagonistas em um certo ponto empreende uma viagem de carro, para ver por si mesmo se fosse verdadeira a idéia de que ele estivesse vivendo em uma simulação de um computador.
Depois de violar uma infinidade de sinais que lhe advertiam de parar e não ir mais longe, em um certo ponto encontra o que se define 'confins de seu mundo'. Além de um certo ponto, há apenas um “rascunho” do mundo, constituido por uma representação wireframe, como os de algumas imagens computadorizadas.
Qualquer pessoa familiarizada com programação de jogos de vídeo, sabe que as cenas do jogo são construídas quando necessário, o que representa exclusivamente os detalhes que são exibidos na tela. Em outras palavras, quando, no curso do jogo deixamos um ambiente para entrar em outro, o ambiente antigo não é mais 'tornado', uma vez que não sendo mais útil, se evita o desperdício de tempo valioso de processamento para construir objetos e paredes que não são mais visualizados.
Assim, em um jogo de vídeo (como também no filme mencionado), a afirmação de que exista apenas o aqui e agora é plenamente válida e verificável. As cenas passadas, simplesmente não existem mais. É criado, momento a momento, apenas o que está sob a visão direta do jogador.

Mas na Realidade, o que acontece?
Assim como em um jogo de vídeo, também na realidade se materializa exclusivamente as coisas que estão sob nossa percepção direta, incluindo todos os cinco sentidos, não apenas a vista.

Com a experiência de fenda dupla, a física quântica foi capaz de demonstrar experimentalmente que a materia só existe quando é observada.

Quando uma partícula não é observada, simplesmente não existe. O que existe em seu lugar é apenas uma onda de probabilidade, que indica a probabilidade com que a partícula pode aparecer em algum ponto do espaço-tempo, quando observada. Sem observação, nada de partícula.

Isso significa que, se neste momento, nenhum dos seus sentidos tem alguma percepção do que está dentro de sua casa de praia, a 50 Km de distância, para a física quântica aquela casa e tudo o que nela contém, simplesmente não existe. “Como não existe? Se eu vou sempre lá, a vejo, e posso entrar”, você poderia objetar. Claro, mas quando você vai lá, você está observando a casa, portanto, você está materializando-a naquele preciso mommento. Como pode aquela casa se materializar sempre igual, no mesmo lugar, com a mesma cor das paredes e do telhado? Simples, porque de acordo com a física quântica, o que você percebe é a materialização (ou colapso) da função de onda que descreve aquela casa.

A função de onda pode ser considerada como uma "forma de pensamento" que existe em nossas mentes. A casa, você recria momento por momento, com base na forma de pensamento ou na idéia que você tem da casa.
Em suma, tudo o que não está sob nossa percepção direta, simplesmente não existe e, portanto, como consequência, é materializado quando necessário, no momento exato em que percebemos. É por isso que, além do Agora, existe apenas o "Aqui".
Por outro lado, não poderia ser de outra forma, considerando que vivemos dentro de um sonho. Se à noite você sonha de estar em uma casa e depois, mudando o sonho ou saindo dele, você não vê mais aquela casa, você acredita que aquela casa continua a existir em algum lugar, mesmo quando despertar do seu sonho? Claro que não, era apenas uma imagem em sua mente que você recriava enquando era necessário.
Bem, considere também que este mundo que parece tão real para você, é apenas uma imagem em sua mente.

Ok, mas como se explica que outras pessoas da mesma família conseguem ver a mesma casa de praia? Por acaso estejamos criando também essas pessoas? Ou elas estão me criando?

Para entender completamente esses conceitos, devemos aceitar a total inconsistência do mundo que percebemos. Não faz sentido falar sobre "outros" como entidades separadas de nós mesmos. Nosso corpo é simplesmente o resultado de uma ilusão, portanto, o conceito de "eu" e "outros" cai por terra, perdendo o senso para a questão de quem cria e quem é criado.

Não é possível tentar aplicar o raciocínio lógico normal a algo que vai além do que aprendemos até agora no mundo, baseado-nos apenas no que percebemos com os cinco sentidos. Todo o raciocínio aqui expresso, baseia-se no conceito do mundo ilusório, que não corresponde a algo tangível e realmente existente "lá fora".
Não há nada lá fora, além das imagens projetadas pelas nossas mentes. Se não concordarmos com esta suposição, é lógico que não podemos compartilhar todo o resto.

O primeiro erro é acreditar ser seu próprio corpo e mente, dando-lhe uma consistência real e perdendo assim de vista, a total ilusão do que percebemos.

Agora que determinamos que nossa construção física não é física, o que fazemos e para onde vamos com essas noções?
O melhor que podemos fazer por agora é entender que a raça humana deve agir a partir de um ponto de paz ou cooperação e compreensão. Devemos perceber que estamos todos interligados, que aqui podemos resolver nossos problemas com facilidade, pois temos uma série de soluções. A única maneira de implementar e usar essas soluções é através de uma mudança de consciência. O mundo está acordando. A alma conhece o significado dessas descobertas, que para a mente são difíceis de serem explicadas. Esperemos, portanto, que cada um procure se colocar nessa estrada.

Se alguém não ficou profundamente chocado com a mecânica quântica, significa que ainda não o entendeu. Niels Bohr

FONTE:
http://www.campoquantico.it/wordpress/mondo-appare-solo-alloccorrenza/
http://www.shan-newspaper.com/web/scienze/1274-vivere-sullorlo-del-nulla.html