“Uno
spaesamento che si riaffaccia oggi e coinvolge tutti, questa volta
per cause esogene, l’avvento di qualcosa che nessuno poteva
immaginare, qualcosa di totalitario e inaspettato come una pandemia.
Perché il Covid-19 “ci ha gettati in una fase di choc, la nostra
mente si trova senza una mappa per poter prevedere cosa può
accadere, cosa succederà e come si potrebbe evolvere la situazione.
E tutto questo perché il nostro cervello mai si è trovato nelle
condizioni di prevedere la possibilità di un simile evento”.
Paolo Baiocchi
La
Pineale – lo strumento che potrà restituirci l’equilibrio
Possiamo considerare
la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato
che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina
dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di
mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché
influenzata dalla luce.
Cartesio la
definì la “sede dell’anima” nel XVII secolo e da allora
gli studi proseguirono nella convinzione che fosse implicata negli
equilibri della psiche.
Cartesio
sostanzialmente pose l’attenzione sul fatto che questa piccola zona
del cervello è l’unica a non avere un duplicato.
Scriveva infatti:
“Mi sono
convinto che l’anima non può avere in tutto il corpo altra
localizzazione all’infuori di questa ghiandola, in cui esercita
immediatamente le sue funzioni, perché ho osservato che tutte le
altre parti del nostro cervello sono doppie, a quel modo stesso che
abbiamo due occhi, due mani, due orecchi, come, infine, sono doppi
tutti gli organi dei nostri sensi esterni. Ora, poiché abbiamo d’una
cosa, in un certo momento, un solo e semplice pensiero, bisogna di
necessità che ci sia qualche luogo in cui le due immagini
provenienti dai due occhi, o altre duplici impressioni provenienti
dallo stesso oggetto attraverso gli organi duplici degli altri sensi,
si possano unificare prima di giungere all’anima, in modo che non
le siano rappresentati due oggetti invece di uno: e si può
agevolmente concepire che queste immagini, o altre impressioni, si
riuniscano in questa ghiandola per mezzo degli spiriti che riempiono
le cavità del cervello; non c’è infatti nessun altro luogo del
corpo dove esse possano esser così riunite, se la riunione non è
avvenuta in questa ghiandola”.
I
poteri della Pineale venivano utilizzati dalle civiltà più avanzate
Per la sua
complessità, le informazioni messe a disposizione dalla scienza
ufficiale, trattano ancora superficialmente questo organo
straordinario i cui poteri, nei millenni passati, venivano
sapientemente utilizzati dalle civiltà più avanzate. Benefici oggi
perduti assieme alla conoscenza di quei popoli.
Non tutte le
religioni e le filosofie hanno saputo cogliere il vero simbolismo
legato alla ghiandola pineale e ispirarsi a questa antica conoscenza,
così come la medicina ortodossa non si è mai preoccupata troppo di
effettuare ricerche approfondite.
Situata al centro
del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti
neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene
una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del
ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita,
sviluppo, maturazione sessuale). Infatti, l’ormone che secerne
primariamente è la melatonina, sostanza nota perché associata,
appunto, alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al
processo di invecchiamento.
Viene chiamata anche
il “terzo occhio” poiché, secondo antiche credenze, una volta
attivata diviene l’interfaccia con la nostra coscienza conferendo
la “vista interiore”, oltre alla capacità di identificarsi con
il Principio vitale cosmico e di accedere ad una moltitudine di
poteri psichici.
Lo
“strumento” in grado
di elevare lo stato di coscienza per ristabilire la situazione
primordiale.
L’universo
manifesto è basato su polarità opposte, sulla dualità. Se c’è
il bene c’è anche il male, se c’è la luce c’è anche
l’oscurità, se c’è la nascita c’è anche la morte, e via
dicendo. Non esiste un elemento che non abbia il suo antagonista.
Parimenti, l’universo porta sempre con se la soluzione per
neutralizzare eventuali squilibri. Possiamo affermare che l’economia
dell’universo sia pari a zero per effetto di queste polarità
contrastanti.
L’organismo
possiede in se stesso tutti gli elementi adatti a compensare gli
squilibri che in esso si verificano, dagli anticorpi, agli ormoni,
alle sostanze psicotrope. Così anche la creazione della ghiandola
pineale è una conseguenza di questo spirito...
Per il mistico, Dio
è uno stato di coscienza, per il religioso è un’entità esterna
con degli attributi. Nel primo caso l’uomo che ne fa esperienza può
identificarsi con Dio, nel secondo non lo raggiungerà né conoscerà
mai, in compenso, però, imparerà a sentirsi una vittima, un
indegno. Il misticismo, in tutte le sue espressioni, afferma che Dio
alloggia nel sé interiore di ogni uomo ed è possibile realizzarlo
riconoscendolo con il giusto atteggiamento mentale, ovvero
distaccandosi dai condizionamenti prodotti dall’ego ipertrofico.
Ora, se Dio è uno status, una consapevolezza, cosa che può
offuscarsi, va da se che uno “strumento” in grado di elevare lo
stato di coscienza può essere utile per ristabilire la situazione
primordiale.
Ci sono buone
ragioni per credere che questo strumento sia la ghiandola pineale. La
scoperta degli ormoni pineali e l’analisi approfondita del lobo
temporale del cervello documentano l’origine divina dell’uomo e
la possibilità di tornare ad essere ciò che è sempre stato (ma che
ha dimenticato di essere).
La
pineale è influenzata dai campi elettromagnetici
Migliaia di anni fa,
probabilmente all’epoca dell’evoluta civiltà di Atlantide, i
poteri supremi dell’uomo subirono un forte ridimensionamento.
Responsabili di questo declassamento intellettivo potrebbero essere
stati più fattori, molti dei quali ancora poco chiari. Alcune delle
ipotesi avanzate sono decisamente ardite e spaziano dagli interventi
di ingegneria genetica da parte di razze aliene ostili,
all’ibridazione dei superstiti atlantidei con specie contigue ma
geneticamente meno evolute.
Grazie al contributo
di scienze d’avanguardia come l’epigenetica, che dimostra
ampiamente come sia l’interpretazione dell’ambiente a stimolare
le caratteristiche del DNA invece che un ferreo e competitivo
determinismo genetico, oggi sappiamo che è possibile modificare
persino ciò che biologicamente si credeva immutabile o congenito.
Questo vale anche per l’invecchiamento e le gravi patologie.
Un’altra teoria
afferma infatti che potrebbe essere stato un remoto cataclisma a
cambiare in modo significativo le condizioni ambientali del pianeta e
di riflesso la funzionalità della ghiandola pineale nelle
generazioni successive.
Oggi sappiamo che la
ghiandola pineale viene fortemente influenzata dalla quantità di
luce e dai campi elettromagnetici e possiamo facilmente dedurre come
la vita moderna (telefonini, elettrodomestici, luce artificiale,
ecc.) abbia determinato grandi cambiamenti nell’organismo. La
fisiologia della pineale potrebbe essersi modificata ulteriormente in
rapporto a questi mutamenti ambientali e questa alterazione
potrebbe aver contribuito a un più rapido deperimento fisico, così
come all’insorgenza di nuove patologie.
Dal punto di vista
alimentare, una dieta povera di ferro, calcio, fosforo e triptofano
inibiscono il buon funzionamento della pineale così come
l’assunzione di farmaci betabloccanti, benzodiazepine,
calcio-antagonisti, clonidina, alchool, caffeina, soprattutto nelle
ore che precedono il sonno. Uno stile di vita sano, basato
sull’attività fisica mattutina, una buona alimentazione, l’assenza
di inquinamento e molto sonno, incide positivamente sulle secrezioni
di serotonina e melatonina.
L’esperienza dei
mistici induce a ritenere che qualunque strada porti alla verità
suprema è la benvenuta, sia essa chimica come il soma o
naturale come la meditazione, e in effetti entrambe agiscono
attraverso gli stessi mediatori chimici cerebrali. Comunque sia,
la realizzazione spirituale, non è qualcosa che compare senza
seguire un preciso processo fisiologico.
Cogliere questa
occasione per elevarsi vibrazionalmente significherà vivere in uno
stato di lucida presenza, trasmutare il dolore passato in saggezza
per costruire un mondo nuovo con la consapevolezza del proprio sé
divino, finalmente padroni e responsabili di quei poteri che
ritorneranno così a far parte di noi per il bene di tutti, poiché
tutti siamo inevitabilmente UNO.
Fonte:
crepanelmuro.blogspot.it
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