…Così, coloro
che dicono di volere la giustizia senza il suo correlativo,
l’ingiustizia, o un buon governo senza malgoverno, non comprendono
i grandi principi dell’universo, né la natura di tutta la
creazione. Si potrebbe allora parlare di esistenza del Cielo senza la
Terra, o del negativo senza il positivo, il che è chiaramente
impossibile. Eppure la gente continua a discutere, senza fermarsi;
non può trattarsi che d’idioti o di furfanti… Chung Tzu
La coscienza
dell’uomo in tutto il mondo, e da secoli, è vittima di una specie
di allucinazione collettiva prodotta da una fallace prospettiva del
pensiero condizionato da percezioni illusorie.
Molti studiosi
considerano la crisi attuale che è caratterizzata dal crollo delle
ideologie e del potere basato sull’egoismo, sta portando alcuni
individui a una Nuova Coscienza che oggi è di certo indispensabile
per affrontare i problemi sociali ed ecologici. Sarà il risveglio da
questa allucinazione prodotta dal dominio dell’ego che con il suo
bagaglio di condizionamenti è alla radice della divisione e del
conflitto, che fa sì che la nevrosi sia la condizione “normale”
di quasi tutti gli esseri umani.
La maggioranza degli
individui è alienata dal proprio Sé, imprigionata da inutili
inganni mentali, dalle speranze e paure dell’ego. Per ego s’intende
il personaggio illusorio creato dal pensiero, che nella vana ricerca
di sicurezza e stabilità produce frustrazione, sofferenza e noia.
Se guardiamo le cose
con obiettività, riconosciamo che l’umanità è stata condizionata
per secoli da ideologie, molto spesso assurde, che imprigionano la
libertà interiore e deformano la percezione del reale. Siamo stati
convinti di essere individui separati, dotati di un io e di libero
arbitrio, guidati dal pensiero e dalla ragione secondo i rigidi
canoni della società.
Ci siamo così
allontanati dall’intelligenza della Natura e dalla nostra
interconnessione con essa, abbiamo perduto il contatto con l’anima
e la vita reale. Le credenze e il conformismo inibiscono
l’intuizione, l’intelligenza e la spontaneità. Il risultato lo
vediamo nel mondo, ed è inutile descrivere il caos sociale, politico
ed economico e i conflitti internazionali che ci circondano.
L’attenzione
al presente dissolve il senso di separazione
La coscienza che ci
connette con il Tutto, con l’intelligenza insita nelle
particelle subatomiche, con il nostro potenziale creativo, si
manifesta quando l’io, il tempo e il pensiero scompaiono e
nell’immediatezza spontanea del fluire della vita esprimiamo il
nostro “vero io” il Sé – Coscienza – Testimone. Nella
presenza mentale facciamo la cosa giusta al momento giusto, i
pensieri vanno e vengono senza attrito o conflitto, l’attenzione al
presente dissolve il senso di separazione tra osservatore e
osservato, e siamo guidati a realizzare in armonia il destino, la
parte che la vita ci ha dato nel teatro dello spazio tempo.
Se identificati con
desideri e paure ci sforziamo di immaginare di ottenere ciò che
vogliamo, questa sarà un’espressione dei nostri condizionamenti,
quindi ben lontana dalla sintonia con il cosmo, con il silenzio
interiore da cui sorge l’intuizione, con il cuore che accetta
compassionevolmente ciò che è con equanimità.
La confusione e
conflittualità che affliggono la società e gli individui in tutto
il mondo dipende dal fatto che la percezione convenzionale condivisa
è egoicamente polarizzata e per questo la normalità è patologica,
mentre la liberazione dagli inganni mentali, la chiarezza percettiva
di una mente libera dai condizionamenti e dal passato, è una
condizione tanto rara da esser mitizzata: invece di chiamarla stato
naturale, la si chiama illuminazione, cosicché l’ego può
scatenarsi nella sua vana ricerca.
I
pensieri creati ad arte in reazione alle nostre paure, ostacola il
fluire degli eventi
L’idea che i
nostri pensieri plasmino la realtà che ci circonda e che con il
pensiero attiriamo il nostro destino, dalla prospettiva del Sè, il
concetto è vero, ma dalla prospettiva dell’io dà adito a
terribili fraintendimenti e può persino produrre problemi
psicologici gravi. Infatti, il pensiero che nasce dalla prospettiva
dell’io, non ha nulla a che vedere con la Mente Creativa e
con l’Unita della Coscienza, anzi, anche se “positivo”
ostacola il fluire armonico degli eventi e la percezione di “ciò
che è“.
Intuire che il mondo
e l’io non sono separati dalla Coscienza attraverso cui ne facciamo
esperienza e aver fiducia che la vita sa prendersi cura di noi se
fluiamo con cuore aperto, è qualcosa di assai diverso dai pensieri
ottimistici creati ad arte in reazione alle nostre paure.
Se penso: “io creo
il mondo che mi circonda” sono già perduto nell’illusione dal
momento che con “io” s’intende la “persona“, l’entità
creata dal pensiero attraverso la memoria e quindi la “storia” e
le maschere con cui mi identifico. Se attribuiamo a quest‘io
illusorio e non al Sé Cosciente l’onnipotenza creativa, siamo più
vicini alla psicosi che all’illuminazione. L’uomo che desidera
uscire dal conflitto, deve trovare una modalità della coscienza che
non sia dominata dal pensiero e dall’egotismo.
Dalla prospettiva
del Sé, è evidente l’interdipendenza tra la consapevolezza e la
materia, tra l’essere e il divenire, tuttavia il Sé non crea
ciò che desideriamo secondo il nostro condizionamento, ma ciò che è
giusto e vogliamo veramente secondo leggi a noi ignote, che il
pensiero non può avvicinare perché solo l’intuizione e la via del
cuore e della saggezza –armonia, possono attingervi.
Il piano Causale, il
Testimone senza forma, è il substrato del mondo fenomenico, il quale
non esisterebbe separato da esso, e anche in questo caso ci si
riferisce a un livello di coscienza che si può percepire
nell’assorbimento profondo e che ha nulla a che fare con il
pensiero bensì solo con l’insight profondo e immediato.
È
la verità che libera non il tuo sforzo di liberarti
Il risveglio
interiore che trasforma la nostra relazione con la realtà, non è un
pensiero o un modo nuovo di pensare, bensì la chiara percezione
della realtà e dei limiti del pensiero, che ci libera dal castello
di illusioni in cui eravamo perduti. Ma non è l’io che può
liberare se stesso: E’ la verità che libera, non il tuo sforzo di
liberarti…
Finalmente è stato
svelato il segreto della vita che porterà alla soluzione al problema
umano: il pensiero crea!
Con questo s’intende
che attiriamo con i pensieri ciò che ci capita e quindi decidendo di
pensare positivamente tutto andrà per il meglio e potremo
trasformare il mondo. L’idea di poter avere totale padronanza sul
destino è estremamente allettante. Ma, nella vita reale basterà
affrontare qualche dolorosa delusione per prender atto che le cose
non seguono i nostri desideri e che i fatti del destino non
rispondono ai nostri pensieri.
Il fatto è che
molti dei nostri pensieri sono inconsci e alimentano dei programmi
automatici che noi non riusciamo a gestire consapevolmente. Questi
programmi sono il frutto di condizionamenti, traumi, schemi e
convinzioni che ci portiamo dietro da anni (se non addirittura da
vite).
Quello che possiamo
iniziare a fare è osservare i pensieri che facciamo quotidianamente.
Non si tratta di nascondere o soffocare emozioni negative o formulare
semplicemente pensieri positivi. Significa piuttosto sviluppare una
maggiore consapevolezza, fare un lavoro di trasformazione dal quale
poi nasceranno automaticamente pensieri e atteggiamenti positivi.
Poi, potrai
addirittura imparare ad utilizzare i pensieri per trasformare
letteralmente la tua attuale realtà.
Fonte:
https://filippofalzoni.com
- https://www.visioneolistica.it
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