mercoledì 10 aprile 2019

Il risveglio interiore che trasforma la nostra relazione con la realtà




Così, coloro che dicono di volere la giustizia senza il suo correlativo, l’ingiustizia, o un buon governo senza malgoverno, non comprendono i grandi principi dell’universo, né la natura di tutta la creazione. Si potrebbe allora parlare di esistenza del Cielo senza la Terra, o del negativo senza il positivo, il che è chiaramente impossibile. Eppure la gente continua a discutere, senza fermarsi; non può trattarsi che d’idioti o di furfanti… Chung Tzu

La coscienza dell’uomo in tutto il mondo, e da secoli, è vittima di una specie di allucinazione collettiva prodotta da una fallace prospettiva del pensiero condizionato da percezioni illusorie.

Molti studiosi considerano la crisi attuale che è caratterizzata dal crollo delle ideologie e del potere basato sull’egoismo, sta portando alcuni individui a una Nuova Coscienza che oggi è di certo indispensabile per affrontare i problemi sociali ed ecologici. Sarà il risveglio da questa allucinazione prodotta dal dominio dell’ego che con il suo bagaglio di condizionamenti è alla radice della divisione e del conflitto, che fa sì che la nevrosi sia la condizione “normale” di quasi tutti gli esseri umani.

La maggioranza degli individui è alienata dal proprio Sé, imprigionata da inutili inganni mentali, dalle speranze e paure dell’ego. Per ego s’intende il personaggio illusorio creato dal pensiero, che nella vana ricerca di sicurezza e stabilità produce frustrazione, sofferenza e noia.

Se guardiamo le cose con obiettività, riconosciamo che l’umanità è stata condizionata per secoli da ideologie, molto spesso assurde, che imprigionano la libertà interiore e deformano la percezione del reale. Siamo stati convinti di essere individui separati, dotati di un io e di libero arbitrio, guidati dal pensiero e dalla ragione secondo i rigidi canoni della società.

Ci siamo così allontanati dall’intelligenza della Natura e dalla nostra interconnessione con essa, abbiamo perduto il contatto con l’anima e la vita reale. Le credenze e il conformismo inibiscono l’intuizione, l’intelligenza e la spontaneità. Il risultato lo vediamo nel mondo, ed è inutile descrivere il caos sociale, politico ed economico e i conflitti internazionali che ci circondano.

L’attenzione al presente dissolve il senso di separazione
La coscienza che ci connette con il Tutto, con l’intelligenza insita nelle particelle subatomiche, con il nostro potenziale creativo, si manifesta quando l’io, il tempo e il pensiero scompaiono e nell’immediatezza spontanea del fluire della vita esprimiamo il nostro “vero io” il Sé – Coscienza – Testimone. Nella presenza mentale facciamo la cosa giusta al momento giusto, i pensieri vanno e vengono senza attrito o conflitto, l’attenzione al presente dissolve il senso di separazione tra osservatore e osservato, e siamo guidati a realizzare in armonia il destino, la parte che la vita ci ha dato nel teatro dello spazio tempo.

Se identificati con desideri e paure ci sforziamo di immaginare di ottenere ciò che vogliamo, questa sarà un’espressione dei nostri condizionamenti, quindi ben lontana dalla sintonia con il cosmo, con il silenzio interiore da cui sorge l’intuizione, con il cuore che accetta compassionevolmente ciò che è con equanimità.

La confusione e conflittualità che affliggono la società e gli individui in tutto il mondo dipende dal fatto che la percezione convenzionale condivisa è egoicamente polarizzata e per questo la normalità è patologica, mentre la liberazione dagli inganni mentali, la chiarezza percettiva di una mente libera dai condizionamenti e dal passato, è una condizione tanto rara da esser mitizzata: invece di chiamarla stato naturale, la si chiama illuminazione, cosicché l’ego può scatenarsi nella sua vana ricerca.

I pensieri creati ad arte in reazione alle nostre paure, ostacola il fluire degli eventi
L’idea che i nostri pensieri plasmino la realtà che ci circonda e che con il pensiero attiriamo il nostro destino, dalla prospettiva del Sè, il concetto è vero, ma dalla prospettiva dell’io dà adito a terribili fraintendimenti e può persino produrre problemi psicologici gravi. Infatti, il pensiero che nasce dalla prospettiva dell’io, non ha nulla a che vedere con la Mente Creativa e con l’Unita della Coscienza, anzi, anche se “positivo” ostacola il fluire armonico degli eventi e la percezione di “ciò che è“.
Intuire che il mondo e l’io non sono separati dalla Coscienza attraverso cui ne facciamo esperienza e aver fiducia che la vita sa prendersi cura di noi se fluiamo con cuore aperto, è qualcosa di assai diverso dai pensieri ottimistici creati ad arte in reazione alle nostre paure.

Se penso: “io creo il mondo che mi circonda” sono già perduto nell’illusione dal momento che con “io” s’intende la “persona“, l’entità creata dal pensiero attraverso la memoria e quindi la “storia” e le maschere con cui mi identifico. Se attribuiamo a quest‘io illusorio e non al Sé Cosciente l’onnipotenza creativa, siamo più vicini alla psicosi che all’illuminazione. L’uomo che desidera uscire dal conflitto, deve trovare una modalità della coscienza che non sia dominata dal pensiero e dall’egotismo.

Dalla prospettiva del Sé, è evidente l’interdipendenza tra la consapevolezza e la materia, tra l’essere e il divenire, tuttavia il Sé non crea ciò che desideriamo secondo il nostro condizionamento, ma ciò che è giusto e vogliamo veramente secondo leggi a noi ignote, che il pensiero non può avvicinare perché solo l’intuizione e la via del cuore e della saggezza –armonia, possono attingervi.

Il piano Causale, il Testimone senza forma, è il substrato del mondo fenomenico, il quale non esisterebbe separato da esso, e anche in questo caso ci si riferisce a un livello di coscienza che si può percepire nell’assorbimento profondo e che ha nulla a che fare con il pensiero bensì solo con l’insight profondo e immediato.

È la verità che libera non il tuo sforzo di liberarti
Il risveglio interiore che trasforma la nostra relazione con la realtà, non è un pensiero o un modo nuovo di pensare, bensì la chiara percezione della realtà e dei limiti del pensiero, che ci libera dal castello di illusioni in cui eravamo perduti. Ma non è l’io che può liberare se stesso: E’ la verità che libera, non il tuo sforzo di liberarti…

Finalmente è stato svelato il segreto della vita che porterà alla soluzione al problema umano: il pensiero crea!
Con questo s’intende che attiriamo con i pensieri ciò che ci capita e quindi decidendo di pensare positivamente tutto andrà per il meglio e potremo trasformare il mondo. L’idea di poter avere totale padronanza sul destino è estremamente allettante. Ma, nella vita reale basterà affrontare qualche dolorosa delusione per prender atto che le cose non seguono i nostri desideri e che i fatti del destino non rispondono ai nostri pensieri.

Il fatto è che molti dei nostri pensieri sono inconsci e alimentano dei programmi automatici che noi non riusciamo a gestire consapevolmente. Questi programmi sono il frutto di condizionamenti, traumi, schemi e convinzioni che ci portiamo dietro da anni (se non addirittura da vite).

Quello che possiamo iniziare a fare è osservare i pensieri che facciamo quotidianamente. Non si tratta di nascondere o soffocare emozioni negative o formulare semplicemente pensieri positivi. Significa piuttosto sviluppare una maggiore consapevolezza, fare un lavoro di trasformazione dal quale poi nasceranno automaticamente pensieri e atteggiamenti positivi.
Poi, potrai addirittura imparare ad utilizzare i pensieri per trasformare letteralmente la tua attuale realtà.


Fonte:
https://filippofalzoni.com - https://www.visioneolistica.it


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