giovedì 28 giugno 2007

Perché soffriamo?

Mi chiedo, perché certe persone sopportano meglio delle altre, il dolore o la sofferenza? Credo che la sofferenza è la risposta al nostro stato interiore, parte da dentro, dalla nostra capacità di controllare il desiderio interiore di soffrire. E’ molto spirituale. Se non esiste il dolore spirituale, non esiste nemmeno quello fisico. E’ difficile, in certe circostanze, sapere generare nel proprio interiore, la calma e freddezza, ma non impossibile. E’ un apprendistato di auto disciplina.
Soffriamo con la stessa intensità con cui siamo capaci di nutrire la rabbia, l’odio. In verità, siamo noi i responsabili dell’intensità delle nostre sofferenze, ad esempio: se stai passando per una strada e una malata di mente ti guarda in faccia e ti dice “sei una donna brutta”, così per dire. Forse, tu persino ridi e scapi via senza dare molta importanza; ma se invece, entri in un negozio e la commessa ti guarda in faccia e ti dice la stessa frase, la tua reazione sicuramente non sarà la stessa. L’odio cresce dentro e viene la voglia di darle uno schiaffo o, al minimo, rispondere all’altezza, vero? Bene, chi ha misurato l’intensità della rabbia? Il nostro interiore, la nostra mente. Se volessi, tu potresti reagire della stessa forma che hai fatto con quella pazza, no? E’ tutto una questione di disciplina mentale, di esercitare l’arte di dominare il desiderio interiore di soffrire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi chiedo: dove hai letto questo testo? o c'è l'hai fatto da solo?

Eliude Santana ha detto...
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