Visualizzazione post con etichetta sincronia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sincronia. Mostra tutti i post

mercoledì 5 febbraio 2020

Desfrute do prazer do doce fazer-nada!




Na era moderna de multitaskting, o ócio, no seu sentido mais puro - ça va sans dire - é luxo de poucos


Ontem... sofria pelos meus sonhos muchados, renunciados... adiados!
Momentos que me sentia inútil por não ter um destino pra chegar, por não ter responsabilidades a serem justificadas ou não ter que justificar a outros a qualidade de um trabalho inexistente. Isso é paranóia!

Hoje compreendo que, talvez, meus sonhos nunca foram renunciados mas, simplesmente mudada a ordem das prioridades.
Com as experiências no percurso da vida, a sequência das prioridades podem se inverter. E aquele destino traçado, muitas vezes, jamais será alcançado.

Ontem... me perguntava: é justo?

Enquanto tantos almejam ardentemente a conquista de um estado de ordinária calmaria, pagando a peso de ouro a possibilidade de un restyling mental de vez em quando, um descanso ocasional da rotina condensada, eu estva aqui a me perguntar se é justo ou injusto usufruir dessa oportunidade já conquistada, a preço de nada. “Como posso estar aqui, nesse momento do meu percurso, em um doce-fazer-nada, dentro do meu próprio mundo, quando o mundo... o outro mundo, passa lá fora?” – me interrogava.

O que é, então o outro mundo? O mundo é aquele que escolhemos pra viver, aquele que construimos dentro de nós mesmos a cada amanhecer. Tudo o mais, é ilusão? Hoje sei. Ter o mundo dentro de vc, dentro do teu habitat próprio, e saber viver com sabedoria dentro dele, te dá mais segurança.
Sair dele, seria ir de encontro a novos desafios, dos quais nem sempre sairemos vencedores. Então, porque não gozar com a máxima expressão, o meu mundo, ou seja, aquele que uma vontade acima do nosso querer, nos reservou, vontade essa que a chamamos de destino? Sim, parece ser ele o responsável pelo mundo que pensamos de termos criado, por nós e para nós. É ele que compõe e comanda a nossa história, independente da história que pensamos de ter criado. Senão, como se explica as muitas vezes que programamos nosso futuro com detalhes minunciosamente planejados e aí, acontece um evento inesperado, uma sincronia da lei de Jung, e tudo vai por água abaixo, mudando substancialmente todo o percurso programado?

O que mais, senão uma intrínseca casualidade da existência pra nos mostrar o quanto somos loucos em pensar de deter as rédeas daquele futuro que o passado nos ditou?
Não quero pensar, não quero meditar na possibilidade do amanhã jogar poeira na minha visão de hoje. Quero subir as montanhas crocantes de neve, ter o sol no terraço por um dia inteiro só pra mim, e absorvê-lo em todo o comprimento dos seus raios, em cada sua nuance e esfumatura: forte e audacioso, na primavera-verão; pálido e tímido, no outono-inverno, quando consegue romper o maciço das núvens impertinentes...

Acordar com o cântico dos passarinhos, respirar o ar filtrado pelos pinheiros do meu jardim, ver o desabrochar e o murchar das flores, obedecendo, incondicionalmente, sem se lamentar ou reclamar (como faço eu), o circuito das estações....

É... a Natureza! Ela sim que é sábia! Estou aprendendo tanto com ela! E é através dessa lição que me pergunto: Por que me angustiar pelos meus momentos estáticos? Preciso acreditar, sem ânsia, sem dúvida e sem reclamar... que uma nova Primavera vai chegar!natureza fazer

Vou gozar sem sofrer esse doce-fazer-nada, saborear uma torta de chocolate, ainda quente, feita com minhas próprias mãos, acompanhada com um bom chá inglês que esquenta o corpo e a alma.
Então... que mundo é esse? Existe? Se existe, como podemos rejeitá-lo ou sofrer o mal da consciência por possuí-lo e por não participar do outro mundo lá fora, aquele ilusório que cada um de nós idealizamos, mas que, na realidade, não passa das fronteiras do nosso inconsciente?

Deixa ele pra lá! Muitos desses mundos existem, realmente, mas não é teu, é dos outros, aqueles “outros” que também idealizam um outro mundo diferente, talvez esse mundo que é só teu, e desejam com fervor poder abandonar o mundo deles, somente pra gozar – ao menos por um dia – o teu doce-fazer-nada, pertencente ao mundo lá fora deles, ao mundo que é só teu, aquele que você escolheu ou que a vontade acima do nosso querer reservou pra você.
É gozar... ou gozar... seu dolce far niente!.



giovedì 2 aprile 2009

L'Espansione della Coscienza



Alcuni sostenitori di certe credenze e dell’astrologia affermano che l’anno 2012 rivesta un grande significato per la trasformazione dell’umanità verso l’unità, un risveglio della coscienza umana nel ricordare che l’uomo non è separato del’Universo. E si tratta anche del punto nel quale il Calendario Maya dice che avverrà una trasformazione in vista di un mondo nuovo. Gli antichi Maya, in quella che attualmente è l’America Centrale, portarono avanti una loro misurazione del tempo e osservarono il ripetersi di cicli che vennero dettagliatamente riportati nel Calendario. Riferiscono l’uscita dall’Era dei Pesci per entrare nell’Era dell’Acquario, ritenuta “illuminata”. Si dice che questo sia il passaggio che coincide con l’inizio di nuovi cicli, e che l’umanità verrà infusa di amore e di luce.

Ma c’è qualcos’altro che si sta verificando e che non è legato ai movimenti astrologici programmati, o cicli temporali. Si tratta di una trasformazione che viene emessa da un livello di consapevolezza nel quale le illusioni, come i cicli cosmici, sono irrilevanti.
La sincronicità, o “coincidenze” coordinate, possono avere molte cause come la coscienza catturata nell’illusione di causa ed effetto che chiamiamo ciclo della reincarnazione e karma, oppure la ri-connessione consapevole – conoscenza – con l'Uno, Tutto Ciò Che E’, trascinando l’essere in stati di coscienza similari.
Potremmo, comunque, avere fiducia nel fatto che per l’umanità sia giunto il momento di risvegliarsi in una vera unione con gli altri, con il cuore, e con il Cosmo. Accettando questa unione, possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita e diventare Cittadini Galattici.
La sincronicità della conoscenza vi libera dalla sincronicità del programma.
Il trucco è conoscere quale è quale. E’ la ri-connessione con l’Unità che reca con sé l’energia della vera trasformazione, e ognuno può farlo smettendo di identificarsi con l’illusione ed essendo l’Uno che tutti siamo.

La “trasformazione” della Matrice (i programmatori della coscienza di massa) e la trasformazione dell’Unità stanno procedendo insieme e la maniera per distinguerle sta nell’osservare il loro effetto.
Un certo cambiamento o un evento portano amore o conflitto? Equilibrio o squilibrio? Giustizia o ingiustizia? Divide ulteriormente o unisce? Porta alla schiavitù o alla liberazione? La trasformazione della Matrice ha a che vedere con il cambiamento del gioco, la trasformazione dell’Unità ha a che vedere con il mettere fine al gioco, così come ne siamo venuti a conoscenza. L’Energia subentra al senso della realtà e quando sapete di essere l’Unità, ed esprimete quella conoscenza, divenite l’essenza dell’Uno. Questo è tutto ciò che dobbiamo fare per trasformarci da limitazione ad ogni Possibilità. L’equilibrio dell’Unità elimina i pensieri e le emozioni sbilanciati e stimola le particelle del regno olografico a vibrare sempre più velocemente, finché non c’è più alcuna vibrazione.
Questo bilancerà l’ologramma del corpo di coloro che si connettono ad essa, li sanerà e porrà fine al processo di invecchiamento che vede così tanta gente finire la propria vita fisica nel dolore e nell’infermità.

Quando veniamo trasformati da paura in amore, allora inviamo quella energia al computer centrale della Matrice e ne riscriviamo il programma.
Da lì, il nuovo programma viene ritrasmesso a tutti gli ologrammi all’interno del super-ologramma, e anche quei programmi vengono riscritti nel linguaggio dell’amore.
L’equilibrio dell’Unità colmerà inoltre le lacune nella struttura della nostra realtà collettiva chiamate interspazi. Gli interspazi sono un sintomo della frammentazione e non possono esistere all’interno di una condizione armonica. In questo modo, insieme all’enorme aumento della possibilità di vedere oltre il velo della “luce visibile”, così tanto di ciò che era rimasto nascosto si presenta alla nostra vista cosciente. Mentre la frequenza aumenta, la nostra relazione con il “tempo” illusorio si modifica, e coloro che seguono il flusso della trasformazione sperimentano il trascorrere del “tempo” in modo sempre più rapido. L’Unità è sempre stata lì, ma adesso la si può nuovamente percepire e, per quelli che stanno liberando se stessi dal programma, si fa sentire il richiamo verso “casa”.

Siamo rimasti intrappolati in un mondo illusorio che credevamo fosse reale. Questo comprende le altre dimensioni dell’illusione tra le quali la coscienza prigioniera della Matrice si “reincarna”.
Da un programma ad un altro. La strada che conduce verso casa è sapere che noi siamo già a casa e che lo saremo sempre.
Ed è anche smettere di identificare ciò che noi siamo con la forma, il bisogno di “evolvere”, di imparare da esperienze di reincarnazione infinite, e di sottometterci al volere di qualche “Dio”. Sono tutti fili della ragnatela del controllo, intrecci secondari nella trama del film. Invece possiamo sapere di essere Unità e di vedere questa illusione per quella che è, uno stupido gioco creato dalla nostra stessa paura.

Se vivete la vostra vita sapendo di essere l’Uno, tutta la vostra prospettiva viene trasformata.
Ciò che sembrava importante o spaventoso, diviene l’obbiettivo di una spassosa risata.
Quando guardate il mondo sapendo di essere l’Uno, tutte le cose che vi irritano o che vi fanno sentire frustrati, depressi o impauriti, vengono viste per quello che sono, irrilevanti e trascurabili. Nel momento in cui queste situazioni vengono a galla, vale la pena chiedersi:
L’Uno come vedrebbe tutto ciò? Se qualcuno dicesse “cazzo”, l’Uno se la prenderebbe di meno? L’Uno condannerebbe le preferenze sessuali? L’Uno si arrabbierebbe se una squadra sportiva non vincesse? L’Uno andrebbe a votare o sosterrebbe un partito politico? L’Uno seguirebbe una Religione o contemplerebbe i potenziali pericoli di un Cheese Danish? L’Uno dovrebbe proteggersi da un’illusoria “Oscurità”? L’Uno si preoccuperebbe della sua posizione astrologica o del karma o di ciò che era in una vita precedente? L?Uno sentirebbe il bisogno di avere successo o di “diventare” qualcuno? L’Uno andrebbe in guerra e combatterebbe per la pace? L’Uno si preoccuperebbe di qualcosa, rimpiangerebbe il “Passato” o avrebbe timore per il “futuro”? L’Uno sarebbe terrorizzato dalla “morte” , quando la morte non esiste?
La risposta è sempre no, perché sono tutte illusioni. E allora , perché mai noi facciamo queste cose , dal momento che noi siamo l’Uno ? L’unica differenza è tra l’Uno auto-consapevole e l’Uno che ha dimenticato cosa esso sia.

Noi agiamo in piccolo perché crediamo in piccolo, e crediamo in ciò che siamo programmati a credere. Ma non deve essere per forza così. Possiamo lasciare cantare la nostra coscienza e sapere che siamo Tutto Ciò Che E’ .
Abbiamo vissuto una falsa identità, un falso nome che non siamo noi.
Ma possiamo guardare nello specchio illusorio e ri-valutare quello che pensiamo di essere. Noi non siamo il nostro nome, il nostro corpo, la nostra famiglia, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione. Non siamo i nostri possedimenti, il nostro lavoro, il nostro status, la nostra fama, il nostro successo o il nostro fallimento. Non siamo nemmeno la nostra personalità, i nostri pensieri o le nostre emozioni. E allora cosa siamo? Noi siamo Amore Infinito.

Come faccio a saperlo? Semplice. Non c’è nient’altro.
La Coscienza Quantica per il Benessere!

Fonte: David Icke "L'Amore Infinito è l'unica verità - Tutto il resto è illusione"

lunedì 8 settembre 2008

Ter sorte não é destino


A sorte não é uma questão casual.
É, na realidade, uma questão de sincronismo. A sincronia pode ser definida como uma serie de eventos que parecem saltar fora do nada, mas, na realidade, acontecem por um motivo determinado. Como esse motivo não pode ser explicado de nenhum modo linearmente racional, tendemos a atribuir tais eventos ao acaso, como pensar em alguém que não vê há muito tempo, e em seguida, a encontrar ou receber um telefonema improvisamente. Mera coincidência? O psicólogo C. Jung, definiu o sincronismo como uma coincidência significativa.
É o processo do alinhamento com a nossa consciência mais ampla. Às vezes, sentimos um ímpeto de conhecer um lugar ou um outro país e quando alí chegamos, aquela experiência se revela um grande sucesso ou para a carreira profissional ou para a vida sentimental etc. (Mas, às vezes, pensamos também que é besteira, deixa pra lá, e perde uma boa oportunidade). Se poderia dizer: Che sortudo! Mas, ter sorte, na realidade, é saber sintonizar-se com o próprio “EU” profundo, com o próprio sincronismo. É saber fazer com que a imaginação caminhe com igual passo com os desejos. A maior parte de nós, geralmente não crê que a vida funcione assim, com eventos externos dispostos em maneira que possa espelhar com precisão, confirmar ou transformar a nossa vida interior; no entanto, coisas desse tipo acontecem a cada dia, com cada um de nós. Tudo aquilo que você pensar será atraído a você. Mas tudo, tudo? Exatamente. Tudinho, tudinho. É você o único responsável por tudo que acontece ao seu redor. Através da lei da atraçao, é como se o universo fosse o teu espelho. Logo, se você NÂO se acha rico, o que você está fazendo é, simplesmente, atraindo ulteriores NÂO riquezas. Mas, mesmo se pense de ser rico, porém sua mente é cheia de conceitos limitantes com respeito aos ricos, ( rico é ávido, usurário, sem piedade, picareta...) você vai suar muito pra sair da miséria. Ah... então vou ter que me fingir de rico pra ficar rico...? Exato! Mas não basta não, meu chapa... Você deve sentir e provar as emoções que se vive quando se é rico e deve trabalhar em cima de você mesmo, para transformar as crenças limitantes em crenças de aço pra que possam sustentar teus objetivos. Colocando preto no branco: Você quer ser rico? Claro! (Certamente, isso quer dizer que você não o é). Controla, de agora em diante, tua vida e os teus pensamentos. Quantas vezes, por exemplo, pense no dia, sobre aquilo que NÃO quer e quantas vezes pense naquilo que quer? Posso apostar que é próprio pelo fato de tanto se lamentar por aquilo que não se quer que termina se obtendo. Essa observação é somente para abrir a mente para o fato de que: Devemos pensar somente no que queremos obter e párar de pensar naquilo que não possuimos. É importante saber que os pensamentos com maior energia devem ser, prevalentemente, aqueles positivos porque, qualquer que seja o pensamento que tenhamos, eles terminarão, mais cedo ou mais tarde, por se apresentarem no plano físico. A velocidade com que se apresentarão, dependerá dos conceitos e das crenças limitantes que poderão bloqueiar ou retardar a manifestação. O nosso sub-consciente não é um bom conselheiro. Não confie nele NUNCA! Ele não raciocina, não julga se as informações são corretas, sensatas ou absurdas, verdadeiras ou falsas. Ele se limita em armazenar tudo, como um fiel servidor, com o objetivo de produzir um comportamento coerente com a mensagem recebida, quando surgir a necessidade. Quando vc evoca uma ação, o subconsciente automaticamente a elabora pra te satisfazer. Evite citar frases do tipo: "Isso é a unica coisa boa q aconteceu comigo nesse período". A forma certa seria: "Essa é a primeira coisa boa que me está acontecendo nesse período". Não é falta de realismo mas simplesmente deixar aberta a porta pra outras possibilidades. A nossa mente receberá assim, uma mensagem positiva portadora de novas oportunidades, em vez de uma limitante. Porque aquela "única coisa boa", na realidade, pode esconder outras situações, outras emoções como a de não merecer outras coisas boas. Lembre-se: Devemos focalizar a atenção na direção daquilo que queremos em vez do que não queremos. Nunca dizer: "Confiarei nas minhas escolhas sem medo de errar" mas sim: "Tenho confiança nas minhas escolhas pois o que faço é o certo pra mim”. No primeiro tipo de afirmação, o inconsciente recebe a mensagem de FUTURO (confiarei) e terá todo o tempo pra realizar... talvez amanhã ou daqui a um ano, além disso, a atenção se focalizará no "sem medo" e não no "confiarei" pois o subconsciente não computa negação. Em vez de dizer "Não quero ser pobre" vc deve repetir "Quero ser rica" pois, como a mente não registra o "NÃO", absorverà, fatalmente, somente a palavra "pobre" e é isso que irá te “fornecer”. O pensamento negativo, repetidos com frequencia, influenciam negativamente o subconsciente, levando a resultados também negativos, justamente nos momentos em que desejos e idéias são traduzidos em realidade. A mente plasma a materia, logo, è melhor colocarmos a mente ao serviço da nossa realidade.

sabato 19 gennaio 2008

Um dia de ordinária calmaria!

Goze sem sofrer, o teu doce fazer-nada!
Ontem... sofria pelos meus sonhos muchados, renunciados... adiados!
Momentos que me sentia inútil por não ter um destino pra chegar, por não ter responsabilidades a serem justificadas ou não ter que justificar a outros a qualidade de um trabalho inexistente. Isso é paranóia!
Hoje compreendo que, talvez, meus sonhos nunca foram renunciados mas, simplesmente mudado a ordem das prioridades. Com as experiências no percurso da vida, a sequência das prioridades podem se inverter. E aquele destino traçado, muitas vezes, jamais será alcançado.
Ontem... me perguntava: é justo? Enquanto tantos almejam ardentemente a conquista de um estado de ordinária calmaria, pagando a peso de ouro a possibilidade de un restyling mental de vez em quando, um descanso ocasional da rotina condensada, eu estva aqui a me perguntar se é justo ou injusto usufruir dessa oportunidade já conquistada, a preço de nada. “Como posso estar aqui, nesse momento do meu percurso, em um doce-fazer-nada, dentro do meu próprio mundo, quando o mundo... o outro mundo, passa lá fora?” – me interrogava. O que é, então o outro mundo? O mundo é aquele que escolhemos pra viver, aquele que construimos dentro de nós mesmos a cada amanhecer. Tudo o mais, é ilusão? Hoje sei. Ter o mundo dentro de vc, dentro do teu habitat próprio, e saber sabiamente viver dentro dele, te dá mais segurança. Sair dele, seria ir de encontro a novos desafios, dos quais nem sempre sairemos vencedores. Então, porque não gozar com a máxima expressão, o meu mundo, ou seja, aquele que uma vontade acima do nosso querer, nos reservou, vontade essa que a chamamos de destino? Sim, parece ser ele o responsável pelo mundo que pensamos de termos criado, por nós e para nós. É ele que compõe e comanda a nossa história, independente da história que pensamos de ter criado. Senão, como se explica as muitas vezes que programamos nosso futuro com detalhes minunciosamente planejados e aí, acontece um evento inesperado, uma sincronia da lei de Jung, e tudo vai por água abaixo, mudando substancialmente todo o percurso programado? O que mais, senão uma intrínseca casualidade da existência pra nos mostrar o quanto somos loucos em pensar de deter as rédeas daquele futuro que o passado nos ditou?
Não quero pensar, não quero meditar na possibilidade do amanhã jogar poeira na minha visão de hoje. Quero subir as montanhas crocantes de neve, ter o sol no terraço por um dia inteiro só pra mim, e absorvê-lo em todo o comprimento dos seus raios, em cada sua nuance e esfumatura: forte e audacioso, na primavera-verão; pálido e tímido, no outono-inverno, quando consegue romper o maciço das núvens impertinentes; acordar com o cântico dos passarinhos, respirar o ar filtrado pelos pinheiros do meu jardim, ver o desabrochar e o murchar das flores, obedecendo, incondicionalmente, sem se lamentar ou reclamar (como faço eu), o circuito das estações.... É... a Natureza! Ela sim que é sábia! Estou aprendendo tanto com ela! E é através dessa lição que me pergunto: Por que me angustiar pelos meus momentos estáticos? Preciso acreditar, sem ânsia, sem dúvida e sem reclamar... que uma nova Primavera vai chegar!
Vou gozar sem sofrer esse doce-fazer-nada, saborear uma torta de chocolate, ainda quente, feita com minhas próprias mãos, acompanhada com um bom chá inglês que esquenta o corpo e a alma. Então... que mundo é esse? Existe? Se existe, como podemos rejeitá-lo ou sofrer o mal da consciência por possuí-lo e por não participar do outro mundo lá fora, aquele ilusório que cada um de nós idealizamos, mas que, na realidade, não passa das fronteiras do nosso inconsciente? Deixa ele pra lá! Muitos desses mundos existem, realmente, mas não é teu, é dos outros, aqueles “outros” que também idealizam um outro mundo diferente, talvez esse mundo que é só teu, e desejam com fervor poder abandonar o mundo deles, somente pra gozar – ao menos por um dia - o doce-fazer-nada, pertencente ao mundo lá fora deles, ao mundo que é só teu, aquele que vc escolheu ou que a vontade acima do nosso querer reservou pra você. É gozar... ou gozar!.