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martedì 1 dicembre 2020

Il “congegno” più sofisticato del nostro corpo si chiama Ghiandola Pineale.

 


L’organismo possiede in se stesso tutti gli elementi adatti a compensare gli squilibri che in esso si verificano, dagli anticorpi, agli ormoni, alle sostanze psicotrope. Così anche la creazione della ghiandola pineale può essere una conseguenza di questo spirito...

Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce.

La scienza ufficiale ha una posizione chiara sulla funzione della ghiandola pineale. Essa produce la melatonina, l’ormone preposto al controllo del ciclo veglia sonno. Sin dall’antichità se ne conosceva l’esistenza.

Cartesio la definì la “sede dell’anima” nel XVII secolo. La ghiandola pineale è avvolta sin dall'antichità in un'aura di mistero e di sacralità. Il primo a descriverla fu Galeno che si oppose fermamente alla concezione dell'epoca secondo la quale l'epifisi regolava il flusso di spirito, sostanza vaporosa di cui si riteneva fossero pieni i ventricoli cerebrali. Fu poi Cartesio a dare un rilievo "metafisico" alla ghiandola pineale.

Così scriveva: "Mi sono convinto che l'anima non può avere in tutto il corpo altra localizzazione all'infuori di questa ghiandola, in cui esercita immediatamente le sue funzioni. Perché ho osservato che tutte le altre parti del nostro cervello sono doppie".

Come ben si sa, i diversi componenti dell'encefalo hanno una parte destra e una sinistra, a differenza dell'epifisi che è l'unica a non possedere un duplicato. Partendo da questa peculiarità, Cartesio ipotizzò che la ghiandola pineale fosse responsabile della centralizzazione di ogni informazione. Inoltre, in quanto unica zona solida del cervello, sarebbe potuta essere la sede del pensiero e quindi dell'anima.

L’interfaccia con la nostra coscienza

Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale). Infatti, l’ormone che secerne primariamente è la melatonina, sostanza nota perché associata, appunto, alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento.

Viene chiamata anche il “terzo occhio” poichè, secondo antiche credenze, una volta attivata diviene l’interfaccia con la nostra coscienza conferendo la “vista interiore, oltre alla capacità di identificarsi con il Principio vitale cosmico e di accedere ad una moltitudine di poteri psichici.

La sua funzione è quella di connettere l’individuo con il mondo superiore e la sua guida interiore, con il fine ultimo di mediarne le azioni nel mondo materiale garantendo ulteriore discernimento rispetto al solo istinto o ego e fornendo una prospettiva più ampia su ogni situazione.

Il terzo occhio o sesto chakra dunque, si trova in mezzo alle sopracciglia. Secondo la tradizione si tratterebbe di una zona quasi mai utilizzata dal cervello, troppo spesso sottovalutata e invece in grado di vedere aspetti dell'esistenza che non vengono colti dagli altri due occhi.

Si tratta di una visione spirituale che si attiva soprattutto durante i sogni e che è metafora di una migliore intuizione della propria essenza e di quella altrui.

Per la sua complessità, le informazioni messe a disposizione dalla scienza ufficiale sono scarse, trattano ancora superficialmente questo organo straordinario i cui poteri, nei millenni passati, venivano sapientemente utilizzati dalle civiltà più avanzate. Benefici oggi perduti assieme alla conoscenza di quei popoli.

Non tutte le religioni e le filosofie hanno saputo cogliere il vero simbolismo legato alla ghiandola pineale e ispirarsi a questa antica conoscenza, così come la medicina ortodossa non si è mai preoccupata troppo di effettuare ricerche approfondite.

Controllo Mentale

Va compreso che la scienza, intesa come istituzione che ha il compito di capire, dimostrare e applicare le scoperte, non ha sempre scopi filantropici anche perché molto del vero sapere scientifico è nelle mani di “persone” prive di scrupoli. Molti progetti sono stati condotti in segreto da scienziati al soldo dei controllori del pianeta: corporations industriali, lobbies e società segrete che costituiscono un Elite tentacolare che opera con il solo fine di esercitare e incrementare il proprio potere sul genere umano e sulla natura.

In un simile scenario, gestito a monte da una potente sinarchia che si è impadronita di tutti i settori strategici, è difficile capire quale sia il reale livello scientifico raggiunto e cosa, fino ad ora, ci sia stato concesso utilizzare.

La CIA, in quanto apparato paragovernativo (e paramilitare), è da sempre coinvolta nel progetto finalizzato al “controllo mentale” e in quest’ambito ha sviluppato già diverse tecnologie, ne è un esempio il famigerato MK Ultra impiegato durante la guerra fredda. Lo studio della mente e delle potenzialità extrasensoriali umane sono oggetto di numerose sperimentazioni fin dai primi anni ’40, esperimenti da cui derivano anche le Psy-ops (operazioni psicologiche) tanto care agli strateghi militari e ormai abbondantemente applicate dai governi per influenzare l’opinione pubblica.

Ovviamente, in quanto strumenti fondamentali per la manipolazione, la “macchina” di Hollywood e tutti i media mainstram diffondono informazioni tramite film di fantascienza, quasi sempre al servizio dell’Elite. Se da una parte i numerosi film e serie televisive contenenti brandelli di verità vengono programmati con lo scopo di testare e pilotare culturalmente gli spettatori proiettandoli in realtà futuribili, dall’altra, forniscono gli elementi per poter screditare facilmente eventuali fughe di notizie e proteggere le operazioni in corso.

Il collegamento con il mondo invisibile, il mondo dello Spirito

L’aspetto più interessante della ghiandola pineale è la produzione della molecola DMT (Dimetiltriptamina), un neurotrasmettitore chiamato anche “la molecola di Dio” che ha particolari funzioni legate principalmente al “collegamento” tra il corpo e lo Spirito.

Studi scientifici hanno dimostrato come l’epifisi secerne spontaneamente grandi quantità di DMT in due particolari momenti della vita: la nascita e la morte (e anche durante le esperienze di premorte).

Questo può dimostrare il fatto che la DMT fa da “ponte” tra il corpo fisico e il mondo spirituale.

In alcune persone, anche durante il sonno, la ghiandola pineale secerne una sufficiente quantità di DMT, tale da rendere possibili esperienze particolari come i sogni lucidi o i viaggi astrali.

La scienza ha anche scoperto che la retina presenta gli stessi fotorecettori presenti anche nella pineale. Quest’ultima è di fatto una ghiandola sensibile ai campi elettromagnetici e ha ancora adesso, per certi versi, un retaggio chimico e funzionale similare agli occhi. La ghiandola, in buone condizioni di salute, conterrebbe al suo interno uno speciale fluido e, una volta avvenuto il rilascio di DMT e Pinolina, sarebbe in grado di isolarsi da qualsiasi stimolo elettromagnetico esterno proiettando la consapevolezza dell’individuo nei reami superiori della coscienza. Il liquido schermato all’interno della ghiandola agirebbe come una sorta di monitor permettendo di “osservare” il piano dimensionale su cui ci si focalizza.

Certe percezioni extrasensoriali (ESP) come precognizione, chiaroveggenza e telepatia, sono sempre state prerogative di individui che hanno imparato ad utilizzare le potenzialità della pineale. Visioni nitide di altre dimensioni e spostamenti extracorporei lungo la linea temporale possono quindi essere indotti dal nostro personale “stargate” naturale.

La pineale è influenzata dai campi elettromagnetici

Oggi sappiamo che la ghiandola pineale viene fortemente influenzata dalla quantità di luce e dai campi elettromagnetici e possiamo facilmente dedurre come la vita moderna (telefonini, elettrodomestici, luce artificiale, ecc.) abbia determinato grandi cambiamenti nell’organismo. La fisiologia della pineale potrebbe essersi modificata ulteriormente in rapporto a questi mutamenti ambientali e questa alterazione potrebbe aver contribuito a un più rapido deperimento fisico, così come all’insorgenza di nuove patologie.

L’esperienza dei mistici induce, quindi, a ritenere che qualunque strada porti alla verità suprema è la benvenuta, sia essa chimica come il soma o naturale come la meditazione, e in effetti entrambe agiscono attraverso gli stessi mediatori chimici cerebrali. Comunque sia, la realizzazione spirituale, non è qualcosa che compare senza seguire un preciso processo fisiologico.

Cogliere questa occasione per elevarsi vibrazionalmente significherà vivere in uno stato di lucida presenza, trasmutare il dolore passato in saggezza per costruire un mondo nuovo con la consapevolezza del proprio sé divino, finalmente padroni e responsabili di quei poteri che ritorneranno così a far parte di noi per il bene di tutti, poiché tutti siamo inevitabilmente UNO.

Il Potere Perduto - Capitolo IX


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Fonte: crepanelmuro.blogspot.it