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venerdì 25 luglio 2008

L’Energia Nucleare non sembra di essere il mostro che immaginiamo.



Ci conviene sapere
L’alto prezzo del petrolio sta soccombendo l’economia mondiale.
Il prezzo non cala e, conseguentemente, nemmeno il prezzo degli alimenti. Nessuno l'aspetti una caduta libera, perché non ci sarà. E’ una strategia montata a tavolino, con molta destrezza. Il prezzo dell’energia “deve” rimanere alto per compensare il fatiscente potere monetario americano, necessario per far fronte all’equivalenza cambiale internazionale deteriorata, a causa di un dollaro titubante.
La crisi degli anni 70, fu lungamente studiata e progettata perché così fosse. Nell’incontro in un’isola della Svezia, parteciparono 84 manipolatori dell’economia e politica mondiale.
Walter Levy, allora l’economista petrolifero ufficiale del governo degli EUA, ha fatto la proposta di aumentar in 400% il prezzo del petrolio, a causa del crollo del dollaro per via degli eventi precedenti con l’oro, e questa decisione ha influenzato drasticamente il mondo, cominciando dai paesi del terzo mondo. Infatti, cinque mesi dopo, è esplosa la guerra Yom Kippur – strategia già programmata dentro dell’aumento del prezzo del petrolio. Questa è stata, appunto, la scusa che gli arabi hanno trovata per l’aumento del prezzo del petrolio, per annunziare l’embargo petrolifero agli EUA e, con la crisi, indebolire l’economia mondiale, soprattutto nei paesi poveri, per aumentare i loro debiti, rendendoli impossibile di essere saldati. In questo modo il controllo economico di quelli paesi era garantito.
Cosa fare?
La risposta mondiale dovrebbe essere puntata nel downgrade del consumo e nella collaborazione di tutti noi, assumendo una responsabilità cosciente di che dobbiamo consumare meno per evitare un collasso. Finché questa consapevolezza non se manifesta, c’è già molta gente con un occhio aperto (e l’altro chiuso)nell’esplorazione dell’energia nucleare.
Da sempre, il mostro dell’energia nucleare è stato creato e sviluppato nella mente di ognuno di noi. Solo la pronunzia ci fa accapponare i capelli.
Non ci sono dubbi che l’energia nucleare è pericolosa. Qualsiasi cosa pesando 1 kg e che genera calore equivalente a 90 vagoni da 30 tonnellate di carbone, deve essere trattato con molta abilità e prudenza.

Perché l’energia nucleare è conveniente
Produce bassissime emissioni di gas serra, sarà sempre più competitiva rispetto ai combustibili fossili e, rispetto alle rinnovabili, ha il vantaggio di produrre energia in continuazione indipendentemente dalle condizioni ambientali. L'uranio poi è diffuso in tutti i continenti, e i Paesi con le maggiori riserve sono fra i più stabili: Canada e Australia.
Naturalmente, anche l'energia nucleare comporta dei problemi, a partire dalla questione delle scorie, ma  sono svantaggi minori rispetto ai lati positivi.Confrontando l’Italia e Francia – a esempio – simili da un punto di vista sociale, industriale ed economico, ma che usano fonti energetiche opposte: L’Italia, 70% dell’energia elettrica è prodotta da combustibili fossili (80GW); In Francia, per l’87% è prodotta da fonte termonucleare (128 GW). Nel settore energetico, nel 2005, si sono verificati in Italia 2.562 infortuni, in Francia, 1.661.
Qui, tra il 1986 e il 2006, vi sono state 10 mila segnalazioni all’autorità per la sicurezza nucleare: la maggior parte era di livello zero (nessuna importanza) 1.615 erano di livello I. 59 di livello II, due di livello III e uno di livello IV, senza rischi rilevanti all’esterno del sito e senza conseguenze per le persone.
Su un periodo di 20 anni emerge chiaramente come la scelta francese appaia meno rischiosa rispetto a quella italiana dove, tra il 1986 e il 2005 nel solo settore dell’elettricità si sono verificati 211 incidenti mortali.
Esaminando alcuni casi più gravi: Il crollo delle dighe di Banquiao e Shimantan in Cina, nel 1975 ha provocato 26 mila morti più 145 mila per carestia ed epidemia. In Londra nel 1952, il grande smog dovuto a un eccessivo consumo di carbone per riscaldamento, ha causato 4 mila morti immediate, più 8 mila nelle settimane successive.
In Filippine nel 1987 sono stati morti oltre 4 mila persone a causa dell’incendio di prodotti petroliferi, nel disastro del traghetto Mv. Doña Paz.
In India, nel disastro di Bhopal, morirono 4 mila persone e 30 mila nei mesi successivi dovuti a vari tipi di tumori.
I dati ufficiali dei rapporti degli incidenti più gravi - come dimostra il rapporto ufficiale di Chernobyl Forum che riferisce 65 morti immediate più 4-5 mila presunte, negli anni successivi - se confrontiamo con quelli di disastri imputabili all’ approvvigionamento di energia in altre forme, è evidente come questi siano di magnitudo ben maggiore e con un numero di vittime provato superiore.
Indubbiamente, si starebbe meglio senza questo rischio aggiunto. Ma quando la necessità si presenta, è naturale la ricerca degli uomini per altri bene di consumo, per più produzione e più energia. Quando le dispendiose centrali termiche a carbone e a combustibile fossile non soddisfano più, bisogna scegliere altre fonti alternative. E’ stato così che siamo arrivati al petrolio, cioè, da un progressivo processo di sostituzione da una risorsa all’altra, a causa di esaurimento della prima, provocando la lievitazione del costo del rifornimento. Della stessa forma è successo con il passaggio dalla legna al carbone.
Quello che c’è di certo è che, se la nucleare è un mostro, è arrivato il momento di domarlo e cercare de porre una fine alla speculazione petrolifera. Certamente tutte le attività legate alla produzione e trasporto di energia comportano dei rischi. Il problema starebbe nel sapere percepire, valutare e gestire razionalmente ogni rischio.

mercoledì 18 luglio 2007

I Media sono invasivi. Non farsi manipolare!

Alzando il velo di socialità che copre la nostra vera natura, la gente diventerebbe sincera, si aprirebbe a una veduta più larga, imparerebbe a pensare con la propria testa, e non si lascerebbe modellare facilmente dai media o dal sistema socioeconomico in cui viviamo.
Quando la gente apre il proprio cuore, la mente e l’anima, comincia a porsi delle domande, a pensare con la propria testa, a non accettare le menzogne politiche, le informazioni truccate, faziose, modellate agli interessi di pochi; comincia a trovare disgustosi i danni ecologici e l’insensibilità alle disuguaglianze.

I Manipolatori Mentali – quelli che vogliono installare un governo unico nel mondo, a beneficio di pochi – ci vogliono dotare di microchip.

David Icke, autore del libro …E la Verità vi Renderà Liberi, è convinto che questo avverrà molto presto. Con l'uso della Tecnica Diversiva , loro cominciano a processare per gradi, per sensibilizzare l’opinione pubblica. Oggi, è comune dotare gli animali di microchip, collegati a un computer centrale. Questo dispositivo è venduto ai loro proprietari con lo scopo di non perdere più i cari animali. Nel contempo, si sta già accelerando il provvedimento per eliminare gradualmente l’uso di monete e banconote così, tutte le transazioni monetarie saranno fatte elettronicamente, tramite carte di credito o smart cards. L’idea è di accorpare la carta d’identità con quella di credito e di registrare tutti i dati personali su un microchip. Tutto ciò, sarà registrato da un computer globale, il che fa pensare alla “bestia” menzionata nel libro dell’apocalisse.

Non appena si creeranno le condizioni favorevoli perché la popolazione accette questa modificazione, il microchip sarà trasferito dalla carta di credito al corpo umano. Tutto questo sarà presentato alle persone come uno strumento che porterà soltanto vantaggi, poiché porrà fine alle frodi attinenti alle carte di credito contraffatte e a quelle smarrite, dopo di aver l’accortezza di diffondere spesso nei mezzi di comunicazioni, frequenti casi di clonazioni e frodi riguardanti ai documenti in questione.

Forse, i Manipolatori Mondiali cominceranno con l’inserimento di microchip in tutti i neonati. La tecnologia esiste già, e per compiere questa operazione, occorrono soltanto pochi secondi. L’unico nodo sarà, quindi, convincere i genitori e la pubblica opinione ad accettarla, o chi sa, perfino richiedere. Come? La strategia per far sì che ciò accada è dare il massimo rilievo alle storie di bambini scomparsi, compresi i rapimenti di neonati dai reparti di maternità e la cosa è fatta.

Qual la soluzione migliore, signore e signori? “Etichettare” elettronicamente i bambini e da qui all’inserimento di microchip, il passo è breve. Con la tecnica diversiva, non è difficile programmare la mente di una donna affinché rube un neonato nel rapporto maternità di un ospedale. Tutto ciò può creare un desiderio per parte della gente a richiedere una misura più rigida.
Fonte: E la Verita vi Renderà Liberi