Esiste una sottile paura della libertà, per cui
tutti vogliono essere schiavi. Tutti, naturalmente, parlano della libertà, ma
nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perchè quando sei davvero
libero, sei solo. E solo se hai il coraggio di essere solo, puoi essere libero (Osho)
Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche
nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano
piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di
limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di
uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza
medica. (Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza
USA, 17 Settembre 1787)
Esaudendo la "preghiera di massima divulgazione" richiesta dall'autore
di questo articolo - Mike Adams.
Lavori svolti negli ultimi cinque anni, lasciano evidenti che la
mammografia non salva la vita. Può, effettivamente, fare più male che bene,
producendo risultati falsi positivi, che, in ultima analisi, può portare a
trattamenti molto aggressivi con radiazioni che sono induttori del cancro.
Studio shock: Le mammografie sono
una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da
“trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.
Come ho descritto su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.
Il “piccolo sporco segreto” dell'industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo i loro chemioterapici. Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica nell'industria del cancro lascia senza fiato.
Come ho descritto su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.
Il “piccolo sporco segreto” dell'industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo i loro chemioterapici. Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica nell'industria del cancro lascia senza fiato.
Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho
messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con
“diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è
solo l'inizio.
Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente.
Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente.
Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch: “Abbiamo riscontrato
che l'introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla
diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale”. Ora, a prima vista
questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi
precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni
no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata
riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte
queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne
a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è
stato mentito. Così, continua il
dottore: “Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno
con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza
significa che c'è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un
milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale –molte delle
quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non
le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste
donne, il danno è evidente e serio".
Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un
cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa
che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si
sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.
Chemioterapia,
radiazioni e chirurgia oncologica sono in gran parte bufale
Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato sovradiagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.” Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).
Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.
Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato sovradiagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.” Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).
Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.
Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista
scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera
assordante. Come il Dr. Welch spiega in questo articolo del New York Times:
“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.” Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia. Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.
“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.” Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia. Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.
Lo
starnazzare dell'oncologia moderna
Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno
iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del
cancro”. I capelli cadono. L'appetito scompare. I muscoli si atrofizzano.
Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice
poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine
fanno effetto”
Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all'esperienza del cancro nella medicina moderna – la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie - è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all'industria del cancro.
Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all'esperienza del cancro nella medicina moderna – la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie - è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all'industria del cancro.
“Migliori”
tecnologie portano a più falsi positivi
Non c'è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello
dell'industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la
mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.
Come il Dr. Welch scrive sul New York Times:
Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò
come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di
sovradiagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli
anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le
stime della sovradiagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmente
tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica. Molte
delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un'ottima
tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser
chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi
con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il
veleno non riuscirà ad ucciderle.
Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!
Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!
Il
culto di Komen
Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones.
Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di
un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore,
sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente
amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle
donne per il resto della vita). Non si
tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle
dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare
veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L'effetto
collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.
Come ogni culto, quello dell'industria del cancro spinge su una propaganda
carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di
donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi,
apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le
“cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che
costringeranno ancora più donne a cadere nel racket. Così, le stesse donne che
partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi
rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che
recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da
“campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi
l'industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le
donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti
delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie
culture africane durante il corso della storia.
Il culto di Komen è un'operazione criminale? Quasi certamente. Su base
scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna
industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle
emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all'industria in campo etico,
scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di
influenzamento linguistico, di coercizione e di deliberata menzogna sui
benefici della mammografia.
L'industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:
“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di sovradiagnosi.
L'industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:
“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di sovradiagnosi.
Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono
“la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime
incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle
e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con
farmaci tossici o bisturi chirurgici. Se quelle magliette dicessero la
verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all'industria del cancro”.
La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la
cultura occidentale continuerà a vivere sotto l'influenza del culto di Komen?
Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della
mammografia e la truffa dell'oncologia moderna?
Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?
Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?
L'oncologia
moderna è il medioevo della medicina occidentale
Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all'intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.
Questa è la verità sull'industria del cancro che non sentirete da Komen (né da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa).
Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all'intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.
Questa è la verità sull'industria del cancro che non sentirete da Komen (né da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa).
La
conclusione dagli autori dello studio
Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella
in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il
numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro
quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una
sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo
screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di
morte da carcinoma alla mammella. Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/038099_mammograms_false_positives_overdiagnosis.html
http://www.disinformazione.it/mammografia_bufala.htm
Link: http://www.naturalnews.com/038099_mammograms_false_positives_overdiagnosis.html
http://www.disinformazione.it/mammografia_bufala.htm