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sabato 27 febbraio 2016

La mammografia è una crudele bufala medica!


Esiste una sottile paura della libertà, per cui tutti vogliono essere schiavi. Tutti, naturalmente, parlano della libertà, ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perchè quando sei davvero libero, sei solo. E solo se hai il coraggio di essere solo, puoi essere libero (Osho)

Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica. (Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787)

Esaudendo la "preghiera di massima divulgazione" richiesta dall'autore di questo articolo - Mike Adams.
Lavori svolti negli ultimi cinque anni, lasciano evidenti che la mammografia non salva la vita. Può, effettivamente, fare più male che bene, producendo risultati falsi positivi, che, in ultima analisi, può portare a trattamenti molto aggressivi con radiazioni che sono induttori del cancro.
Studio shock: Le mammografie sono una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da “trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.
Come ho descritto su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.
Il “piccolo sporco segreto” dell'industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo i loro chemioterapici. Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica nell'industria del cancro lascia senza fiato.
Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l'inizio.
Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente.
Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch: “Abbiamo riscontrato che l'introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale”. Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato mentito.  Così, continua il dottore: “Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c'è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale –molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio".
Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.
Chemioterapia, radiazioni e chirurgia oncologica sono in gran parte bufale
Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato sovradiagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.” Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).
Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.
Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera assordante. Come il Dr. Welch spiega in questo articolo del New York Times:
“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.” Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia. Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.
Lo starnazzare dell'oncologia moderna
Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del cancro”. I capelli cadono. L'appetito scompare. I muscoli si atrofizzano. Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine fanno effetto”
Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all'esperienza del cancro nella medicina moderna – la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie - è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all'industria del cancro.
“Migliori” tecnologie portano a più falsi positivi
Non c'è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello dell'industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.
Come il Dr. Welch scrive sul New York Times:                              
Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di sovradiagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le stime della sovradiagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmente tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica. Molte delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un'ottima tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il veleno non riuscirà ad ucciderle.
Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!
Il culto di Komen
Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones. Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore, sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle donne per il resto della vita).  Non si tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L'effetto collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.
Come ogni culto, quello dell'industria del cancro spinge su una propaganda carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi, apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le “cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che costringeranno ancora più donne a cadere nel racket. Così, le stesse donne che partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da “campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi l'industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie culture africane durante il corso della storia.
Il culto di Komen è un'operazione criminale? Quasi certamente. Su base scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all'industria in campo etico, scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di influenzamento linguistico, di coercizione e di deliberata menzogna sui benefici della mammografia.
L'industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:
“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di sovradiagnosi.
Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono “la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con farmaci tossici o bisturi chirurgici. Se quelle magliette dicessero la verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all'industria del cancro”.
La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la cultura occidentale continuerà a vivere sotto l'influenza del culto di Komen? Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della mammografia e la truffa dell'oncologia moderna?
Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?

L'oncologia moderna è il medioevo della medicina occidentale
Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all'intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.
Questa è la verità sull'industria del cancro che non sentirete da Komen (né da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa).

La conclusione dagli autori dello studio
Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di morte da carcinoma alla mammella. Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com
Link: 
http://www.naturalnews.com/038099_mammograms_false_positives_overdiagnosis.html

http://www.disinformazione.it/mammografia_bufala.htm



martedì 23 febbraio 2016

A mamografia é uma farsa médica cruel!



Há um medo sutil da liberdade, então todos querem ser escravos. Todos, é claro, falam de liberdade, mas ninguém tem a coragem de ser verdadeiramente livre, porque quando você é verdadeiramente livre, você está sozinho. E somente se você tiver a coragem de ficar sozinho, você pode ser livre (Osho)

De acordo com os trabalhos realizados nos últimos 5 anos ficam evidentes as  repetidas conclusões, que mostram que a mamografia não salva vidas. Ela pode, na verdade, fazer mais mal do que bem, gerando resultados falso-positivos, que acabam levando a tratamentos muito agressivos com radiações que são indutoras de câncer.(Web)

Estudo choque: Como já descrito na Natural News por mais de uma vez, o principal objetivo da mamografia não é "salvar" a vida das mulheres com câncer, mas recrutá-los como falsos positivos para aterrorizá-las e fazê-las se submeter a tratamentos caros e tóxicos, como a quimioterapia, radioterapia e cirurgia.
A mamografia é uma farsa médica, com mais de um milhão de mulheres americanas prejudicadas por "tratamentos" não necessários para tumores que nunca tiveram.
O "pequeno segredo sujo" da indústria do câncer é que os oncologistas que aterrorizam mulheres com a falsa crença de possuir um câncer, são os mesmos que fazem enormes lucros com a venda dos seus produtos quimioterápicos. O conflito de interesses e abandono da ética na indústria do câncer é de tirar o fôlego.
Agora, um novo estudo científico confirmou que a maioria das mulheres com "diagnóstico" do cancro através da mamografia nunca teve câncer, e isso é apenas o começo.

93% de "diagnóstico precoce" não tem nenhum benefício para o paciente.
Esta é a conclusão do estudo pioneiro publicado no New England Journal of Medicine do qual o co-autor, Dr. Gilbert Welch conclui: "Nós descobrimos que a introdução do screening levou a 1,5 milhões de mulheres a serem diagnosticadas com câncer de mama em fase inicial." À primeira vista isso pode parecer uma boa notícia e você poderia pensar: "Bem, a diagnose precoce pode salvar vidas, tal como nos foi dito a Komen e as organizações sem fins lucrativos sobre o câncer." Mas você estaria errado. Como descoberto pela equipe do Dr. Welch, virtualmente, não houve praticamente nenhuma redução da fase terminal de câncer de mama de todos estes diagnósticos precoces, e isso significa que a maioria das mulheres a quem foi dito de haver um cancro da mama após uma mamografia, foi uma mentira.

O médico continua: "Nós descobrimos que houve apenas 0,1 milhão de mulheres a menos com o diagnóstico de câncer de mama em fase terminal. A discrepância significa que houve um monte de diagnóstico desnecessário e exagerado: a mais de um milhão de mulheres foi dito de ter um câncer em estágio inicial - Muitas delas foram submetidas à cirurgia, quimioterapia ou radioterapia por um câncer que nunca lhes teria feito algum mal. Embora seja impossível saber quem são essas mulheres, o dano é evidente e grave ".
Na verdade, se você fizer os cálculos, 0,1 milhões de mulheres a menos com um câncer terminal em confronto de 1,5 milhões de diagnósticos precoces significa que se teve um falso-positivo em 93% dos casos; Isso quer dizer que, em qualquer modo, não teriam chegado ao estágio terminal do câncer.

Quimioterapia, radioterapia e cirurgia oncológica são, em grande parte, farsas.
Como dito por cientistas, "o câncer de mama tem sido over-diagnosticado (ou seja, os tumores foram encontrados na triagem, mas estes nunca teriam levado a sintomas clínicos) em pelo menos 1,3 milhões de mulheres americanas nos últimos 30 anos." Os oncologistas dessas mulheres mentiam: "se você não concordar com o tratamento, você vai morrer dentro de seis meses" (ou dois anos, ou qualquer tipo de diagnóstico fraudulento possam usar).
Sob a ameaça desse medo, a maioria das mulheres se inclinaram e concordaram em iniciar o tratamento - muitas vezes no mesmo dia do falso diagnóstico. O chamado tratamento consiste numa injeção de substâncias químicas letais que fazem a fortuna dos oncologistas que os vendem aos seus próprios pacientes. Sim, isso mesmo: as clínicas de oncologia e os centros de tratamento de câncer, obtêm  enormes lucros em cima da quimioterapia que vendem aos seus pacientes - os mesmos pacientes que eles assustam e os dirigem para o tratamento, depois das mamografias falso-positivos.
Ignorando o fracasso quase total da mamografia, a partir de um ponto de vista científico, a propaganda estimula para se dirigirem à essa técnica absurdo.

Como o Dr. Welch explica no artigo do New York Times:
"Nenhum outro teste clínico tem sido tão propagandado como a mamografia - os esforços foram além da persuasão e chegaram à coerção. E os que a propuseram, usou o mais enganador das estatísticas de triage disponíveis: as taxas de sobrevivência.
Komen for the Cure, foi descoberta mentindo sobre os supostos "benefícios" da mamografia. Seus truques estatísticos prejudicam a maioria das mulheres, infelizmente, e as convence a se submeter à quimioterapias tóxicas para o cancro da mama que nunca tiveram.

O grasnido da oncologia moderna
Quando as mulheres começam uma quimioterapia por um câncer que não possuem, começam a experimentar o que oncologistas chamam de "sintomas do câncer." O cabelo cai. O apetite desaparece. Os músculos se atrofiam. Tornam-se fracas, confusas e cronicamente cansadas. O médico de câncer, em seguida, lhes diz: "você deve ser forte para suportar tudo isso enquanto as drogas fazem efeito"

Pura baboseira! Seria melhor invocar o vodu ou simplesmente esperar de ser curada milagrosamente. Porque tudo que està em torno à experiência do câncer na medicina moderna -o diagnóstico, o tratamento, as autoridades sanitarias… é maliciosamente fabricado para gerar lucros com a indústria do câncer.

O Dr. Welch escreveu no The New York Times:
“Seis anos atrás, um follow up a longo prazo de um estudo randomizado, mostrou como um quarto dos tumores encontrados pela triagem fossem um caso de excesso de diagnósticos. Este estudo refletiu o potencial das máquinas dos anos 80. Os novos máquinários digitais encontraram muito mais anormalidades, e as estimativas de excesso de diagnósticos aumentaram, também, de forma proporcional: agora estamos, provavelmente, entre um terço e metade dos cânceres diagnosticados com este método. Muitos dos diagnósticos de câncer na mamografia são falsos. Mas são uma boa técnica de terrorismo para encontrar mulheres-adeptas para o que poderia ser chamado de "culto do câncer", onde são manipuladas até o ponto do auto-envenenamento com medicamentos. Mais tarde serão chamadas de "sobreviventes ao câncer ", se o veneno não for capaz de matá-las.
Estas sobreviventes de câncer, obviamente, são vítimas de um malicioso culto médico que eu chamo de "o culto da Komen". Em quase todos os casos, não foi o câncer que as matou, mas o tratamento!

O culto da Komen
O "culto da Komen" é uma versão moderna do culto de suicidio de massa em 1978 por Jim Jones. É um culto onde as pessoas "acreditam" na promessa de salvação de uma doutrinação química, mas, na realidade, lhes dão a morte, dor, sofrimento e humilhação. (Muitos cirurgiões oncológicos têm, literalmente, amputado seios como resultado de diagnósticos falso-positivos, desfigurando as mulheres para o resto da vida).
Não são apenas mulheres que são manipulados até o ponto de deixar-se  amputar os seios pelos cirurgiões; se trata também de mulheres manipuladas para serem injetadas com venenos mortais que destroem seus rins, fígados, e seus cérebros. O efeito colateral número 1 da quimioterapia, no entanto, é o cancro.
Como qualquer culto, o da indústria do câncer apelam a uma propaganda carregada de conteúdo emocional de símbolos poderosos (os laços rosas). Milhões de mulheres são inocentemente aprisionadas em eventos e arrrecadaçao de fundos, aparentemente sem indicio de que a maior parte do dinheiro para a "cura" acaba por pagar mais mamografias e, portanto, outros diagnósticos falsos que forçarão mais mulheres a cair no racket.

O que a indústria do câncer está fazendo agora é, sem meias medidas, um crime contra as mulheres. É também uma forma de mutilação cultural com respeito às mulheres, mais ou menos como vimos com os astecas, os maias e várias culturas africanas durante o curso da história.
O culto da Komen é uma operação criminal? Quase certamente. Em uma base científica? Nem mesmo por sonho. Não há nada de científico na indústria moderna do câncer, se não a manipulação científica dos medos e emoções das mulheres. O que está faltando na Komen e à indústria no campo da ética, científico ou dos fatos é largamente compensado pelas táticas de influência linguística, de coerção e de mentiras deliberadas sobre os benefícios da mamografia.

A indústria do câncer não é um business da cura do câncer, no final das contas; na verdade, é o business da propaganda do culto do câncer. Como explica o Dr.Welch:
"Os defensores do screening incentivam o público a acreditar em duas coisas falsas e conhecidos como tais. Em primeiro lugar, que cada mulher que teve câncer diagnosticado com uma mamografia, teve sua vida salva (imaginem aquelas T-shirts com o slogan "A mamografia salva vidas. Eu sou uma prova"). A verdade é que essas "sobreviventes" são muito mais provavelmente ​​vítimas do excesso de diagnósticos.
Assim, todas aquelas mulheres que marcham vestindo uma T-shirts rosa que dizem "a mamografia salva vidas" estão, na verdade, declarando-se como vítimas inconscientes de uma campanha científica dirigida às mulheres e destinada a assustá-las e levá-las a tratamentos que não precisam e que as mutilarão com drogas tóxicas ou bisturis cirúrgicos.
Se aquelas camisas dissessem a verdade, deveriam dizer "eu sobrevivi à indústria do cancro".

A grande pergunta em tudo isso, obviamente, é: por quanto tempo a cultura ocidental vai continuar a viver sob a influência do culto da Komen? Quantos milhões de mulheres terão de se sacrificar sob a farsa da mamografia e a fraude da oncologia moderna? Mas, acima de tudo, porque as famílias permitem que as suas mães, filhas, tias e avós sejam envenenadas e mutiladas bem diante de seus olhos, sentadas de braços cruzados sem nenhuma ação?
A oncologia moderna é a Idade Média da medicina ocidental
Chegará o dia em que a prática moderna da quimioterapia será relegada nos livros de história como malversação médica, junto com o respirar vapor de mercúrio ou de remover cirurgicamente os órgãos do corpo para tratar doenças psiquiátricas. Até esse dia, um número incontável de mulheres inocentes será enganado e levado a mutilações, intoxicação química e radiação pelos médicos do mal que, francamente, não se importam minimamente sobre quantas mulheres mutilam ou matam, pois sabem que serão sempre reembolsados.

Esta é a verdade sobre a indústria de câncer que você não vai ouvir da Komen (ou de qualquer outro adepto do culto do laço rosa).

A conclusão dos autores do estudo
Apesar do aumento substancial no diagnóstico do câncer de mama em fase inicial, o rastreio mamográfico tem apenas marginalmente reduzido o número de mulheres que se apresentam com um câncer avançado. Embora não seja claro quais sejam as mulheres realmente afetadas, esse desequilíbrio sugere um substancial excesso de diagnósticos em cerca de um terço dos novos diagnósticos e que o rastreio tem, na melhor das hipóteses, apenas um efeito mínimo sobre as taxas de mortalidade por câncer de mama .
Mike Adams

Fonte: www.naturalnews.com
Link: 
http://www.naturalnews.com/038099_mammograms_false_positives_overdiagnosis.html
http://www.disinformazione.it/mammografia_bufala.htm