Se vuoi vedere un progetto realizzato è meglio prendere nota di certi trucchetti della nostra mente.
Il nervosismo che fa tremare le gambe, quando dobbiamo affrontare una prova importante, nonostante sapendo di essere perfettamente in grado di compiere con esito, altro non è che il conflitto tra la forza di volontà e l’immaginazione: vogliamo superare la prova, ma immaginiamo di non riuscirci. Se l’immaginazione è più forte della volontà, inesorabilmente porterà al fallimento.
La pratica di una disciplina mentale, è il primo passo per vedere i nostri desideri realizzati. Dobbiamo avere la sicurezza che l’immaginazione vada di pari passo con i nostri desideri.
Il nostro subconscio, tante volte ci mette in varie trappole. E’ importante, dunque, sapere prendere conoscimento dall’attuazione dell’inconscio per potere deprogrammare la mente dal raziocinio usuale. Siamo abituati a pensare senza attivare la capacità che abbiamo di esplorare nuovi percorsi di pensiero, il che fa generare nuove alternative, identificando le migliori opportunità.
Non lasciatevi ingannare dai primi suggerimenti che arrivano dalla mente e non lasciarsi volare troppo in alto con le ali dell’immaginazione.
Secondo la dottoressa Nanci Azevedo, la percezione è un fattore determinante per riuscire un buon risultato nella risoluzione dei problemi.
Studi dimostrano che, a causa di una percezione distorta, i risultati possono essere disastrosi.
Quando abbiamo molta voglia di portare un nostro progetto a buon fine, tendiamo a immaginare per di più le difficoltà piuttosto che trovare la strada più facile.
E’ molto comune credere che la soluzione di un problema debba essere la più complicata e quando troviamo la soluzione di maniera semplice e veloce, cresce la diffidenza e se pensa che qualcosa è andata storta. Questo succede perché hai avuto un’alterazione nella percezione. Questa alterazione percettiva provoca una realtà distorta e la causa per questa alterazione è niente meno che la forma con cui se affronta un problema.
Cerchiamo di usare la mente di forma laterale perché il pensiero laterale ci aiuta a rompere i paradigmi, forzandoci a pensare diversamente del pensiero standard abituale, creando, così, la necessità di cambiare la prospettiva per trovare la soluzione giusta.
Fonte: accademia do cerebro