Così come tante altre straordinarie invenzioni e scoperte
alternative, che se fossero state prodotte e applicate nel mercato, potrebbero
cambiare radicalmente l'economia globale, l'etanolo, un efficace carburante per le auto, rischia di evaporarsi o
essere inglobato dalla lobby della mano nascosta - il governo ombra che
gestisce l'economia mondiale. Molti nuovi progetti, di grande importanza, sono
costantemente censurati in beneficio degli interessi economici di ordine
superiore. E
dietro queste manovre, si celano i servizi segreti del governo ombra americano
e la potentissima Commissione per l'Energia Atomica.
L’etanolo, un alcool ricavato dalla canna da zucchero, sfruttato, soprattutto in Brasile e Argentina, dove la
crisi del petrolio degli anni 70 spinse le case automobilistiche a costruire i
cosiddetti motori flex, capaci di andare sia in miscela sia solo a
etanolo o benzina, sostituisce
egregiamente la benzina; inoltre, il distillato, oltre a essere molto più
economico, riduce sostanzialmente le emissioni di gas, minimizzando l’effetto
serra.
L’etanolo apporta circa
otto volte la quantità di energia necessaria per produrlo. La maggior parte
delle automobili nuove in Brasile va a etanolo, e i benefici per l’ambiente,
derivanti da questo biocombustibile, raddoppiano se il suo sottoprodotto è
bruciato nelle centrali termoelettriche che alimentano i mulini.
La coltivazione di cereali e canna
da zucchero per la produzione di biocarburanti, sembra, però, che abbia i
giorni contati. Secondo le informazioni raccolte dal giornale Panorama, è una
minaccia anche per l’Amazonia, e definisce progetti come l'etanolo, un "falso
mito". La speculazione sul mercato azionario, gli investimenti
multi-miliardari, i record di profitto ... il biocarburante, che dovrebbe
essere l'alternativa miracolosa alla benzina - (il capro espiatorio contro il
riscaldamento globale) – sembra che corre il rischio di causare più male che
bene. - Così descriveva il giornale.
Il prezzo di un pieno di carburante
per un’auto di alta cilindrata, equivale a nutrire una persona per un anno
intero, stima la Banca Mondiale.
La necessità che ogni paese faccia
ricorso alle energie alternative per combattere la speculazione senza freni e
porre fine ai ricatti del cartel dell’Opec, è un fatto concreto. Quel che
lascia, però, un retorico punto interrogativo è, fino a che punto questa
preoccupazione per la miseria degli altri o la radura della foresta amazzonica,
sia davvero sincera o dietro queste proteste ci sono le impronte digitali della
mano nascosta, cercando, infatti, proteggere l’egemonia globale di ciò che per
lei è una preziosa fonte di dominio, potere e ricatti per controllare e
dominare il mondo.
Nel grattacielo in Chicago Board of Trade, il titolo più
importante che specula sulle materie prime per mangimi, centinaia d’intermedi
fissano il prezzo del grano, soia, mais, avena e altri prodotti agricoli e ogni
giorno, il boom è garantito. E' una
corsa inarrestabile che ha aumentato a oltre il 40% negli ultimi anni, il
prezzo dei cereali, impoverendo la tavola dei consumatori in tutto il mondo,
con l'aumento del prezzo del pane, riso, latte e carne. La cosiddetta
"agroinflazione" che il mondo sta provando ora.
Va bene che la speculazione dei
cereali, aumenta la spirale dei prezzi che causa la fame nel mondo, ma ... che
dire dell’importo di US $ 120-140 per barile di petrolio (arrivato al top storico intraday di $147.27 l'11 luglio 2008) che colpisce pesantemente un'intera
catena di valori della produzione, dal trasporto ai generi alimentari?
Va bene che l'etanolo brasiliano non
potrà mai coprire tutto lo spazio della domanda di energia nel mondo, se mai,
coprirà un massimo di circa il 10% del mercato mondiale in 20 anni, occupando
circa 45 milioni di ettari per la produzione di canna da zucchero - che
lascerebbe molte persone grattandosi la barba - ma il fattore novità, potrà
prendere piede, scuotendo l'inerzia di molti altri paesi che potrebbero
stimolare nuove forme alternative di energia, e questo potrà disturbare
notevolmente il cartel del petrolio.
Le automobili ad Acqua? Contrasta con gli
interessi dei produttori di auto tradizionali!
Nessuno ha mai chiesto che fine hanno
fatto le innumerabili notizie dell'esistenza di automobili alimentati ad acqua
corrente o elettricità - che, del resto, non inquina ed è poco costoso - in
grado di soppiantare in gran parte i veicoli a benzina? Molti di questi progetti sono
sovente acquistati da quelle stesse ditte, i cui interessi rischiano di essere
minacciati, e infine distrutti.
Prove inconfutabili confermano la
perfetta funzionalità di queste vetture, ma la loro produzione, così hanno
detto, contrasta con gli interessi dei produttori di auto tradizionali, così
come le multinazionali arabo-americani che fatturano miliardi di dollari, vendendo
a benzina, ovviamente. Questi e altri progetti, dopo la notizia della scoperta,
in poco tempo scompaiono e nessuno sentì più parlare. Come mai?
Va bene, non è così semplice, come
molti pensano: basta riempire il serbatoio d’acqua e… voilà! L'estrazione
dell'idrogeno dall'acqua non è un procedimento complesso e può banalmente
essere ottenuto anche immergendo barre di alluminio nell'acqua, ma come l'auto
riesca a mantenere un moto costante, è già più complesso, poiché si tratta, appunto, di un fenomeno non continuo. La
generazione dell'idrogeno avviene in contemporanea con la formazione di
alluminio sulla superficie delle barre stesse, e s’interrompe quando non rimane più superficie
di alluminio da ossidare. Ma quando si tratta di scombussolare il clan del petrolio, vince la legge dei
più forti. Niente da fare. D’altronde, che vantaggio otterrebbero?
L'ultimo progetto che abbiamo notizia, è stato un prototipo presentato alcuni anni fa, a Napoli, e si trattava di una macchina - 600 - a trazione termica, elettrica, chiamata di Athena. Avete mai sentito qualcosa? Si poteva scommettere che il povero Athena non avrebbe avuto vita lunga.
L'ultimo progetto che abbiamo notizia, è stato un prototipo presentato alcuni anni fa, a Napoli, e si trattava di una macchina - 600 - a trazione termica, elettrica, chiamata di Athena. Avete mai sentito qualcosa? Si poteva scommettere che il povero Athena non avrebbe avuto vita lunga.
La fusione fredda con palladio… Un Grande
Mistero!
Nel marzo del 1990, Stanley Pons e Martin Fleiscmann avevano riferito di aver realizzato la fusione fredda con palladio, che potrebbe, quindi, fornire energia che non inquina
l'ambiente. L'esperimento è stato ripetuto più volte con successo in un
laboratorio di Frascati. Il problema, però, era che questo avrebbe costretto molte
multinazionali ad abbandonare i profitti
con il nucleare. Dopo la notizia di questo esperimento, in breve tempo la
fusione fredda venne etichettata come scienza spazzatura e relegata nel limbo
delle truffe; i due scienziati accusati di frode e d’incompetenza. Dopo alcuni tentennamenti
i principali media di tutto il mondo condannarono definitivamente l'esperimento
e i suoi autori. Di particolare virulenza fu la campagna condotta da Repubblica
a firma di Giovanni Maria Pace che nell'ottobre del 1991 accusò i due chimici
americani di truffa. (Il Sole 24Ore)
E c'è di più! Si è appreso che Stanley Pons, nel mese di ottobre dello
stesso anno, ha messo la sua casa in vendita e scomparve senza lasciare
traccia. Quale sarebbe il motivo? Non è difficile da indovinare. Forse, minacciato
da qualcuno?
Eppure, ancora oggi la Nasa e la Defense Intelligence
Agency negli Stati Uniti, la Toyota e il Miti in Giappone, Israele, Russia e
alcune università e istituti di ricerca nazionali come l'Infn, continuano a cimentarsi
nei più importanti laboratori del mondo per capire e valutare le conseguenze e le
possibili applicazioni di quella scoperta. Segno evidente che non si trattava
di una truffa come molti allora vollero etichettare quella scoperta.
Il gruppo A. De Ninno, A. Frattolillo
guidati dal professor F. Scaramuzzi, dimostrò
che anche nel titanio, quando quest'ultimo assorbe a bassa temperatura gas
deuterio, occorre un surplus di energia e sono emessi neutroni. Lo stesso gruppo di ricercatori oggi,
con un esperimento molto accurato e preciso ha dimostrato inequivocabilmente la
produzione di elio4 dalla cella elettrolitica costituita da un catodo di
palladio e da un anodo di platino immersi in acqua pesante.
Quel che è certo è che l'intrepido Robert Watson, consulente scientifico del
premier Gordon Brown ha avuto il
"coraggio" che pochi hanno, di andare controcorrente per cercare di
abbattere il mito del biocarburante, causando i primi ripensamenti nell'UE, specialmente
in Germania, dove è stato dichiarato il primo stop per il piano di sviluppo del
progetto etanolo.
L'agenzia inglese Rfa, sta già preparando un’indagine "molto importante", secondo
MacDougall che guida lo staf, e dà i suoi avvertimenti: La nostra ricerca
permetterà al governo di influenzare la politica europea, sulla base delle
evidenze scientifiche del prodotto. Ha anche detto che i carburanti non deve
essere MAI PIU’ ricavati dalle piante utilizzate nei prodotti alimentari.
Guai a coloro che disobbediscono quel MAI
PIU!
Non c’è dubbio, quindi, che il progetto etanolo sta
correndo un grande rischio di evaporazione e diventare… "tutto perduto
come lacrime nella pioggia" (Bland Runner Film)
Fonte:
Il Sole 24 Ore
Panorama
Ufocun.tripod.com
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