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sabato 29 ottobre 2011

Il Business del Cancro! La Malattia come Business -Verità sconvolgente!

Allacciate la cintura! Adesso conoscerete delle verità sconcertanti!

I Grandi della Terra invitati a sedersi sul banco degli imputati?
L’industria farmaceutica e una lista impressionante di nomi dei personaggi più potenti della Terra, sono citati in giudizio dal Dott. Matthias Rath, sotto un'unica pesantissima accusa: genocidio.

Sono accusati di aver strategicamente progettato, implementato, condotto e organizzato un piano di frode commerciale su scala globale che, per la sua vastità economica, non ha precedenti nella storia umana.

L’industria farmaceutica è disposta a sacrificare la salute e la vita dei consumatori in nome del profitto? Proprio così.

In un’intervista video su Natural News, Gwen Olsen, un’ex rappresentante di prodotti farmaceutici, fa svanire il mito delle case farmaceutiche impegnate nella guarigione o nella cura delle malattie: in verità, l’industria farmaceutica è attiva nel regolare la malattia, gestirne i sintomi e tenere le persone intrappolate in un ciclo letale di dipendenza chimica. Non voglio che le persone pensino che io sia una teorica della cospirazione, perché in realtà, non c’è nessuna teoria dietro di quello che sto dicendo, è tutto dimostrabile… tutto quello che sto affermando, è dimostrabile ed è che l’industria farmaceutica non vuole curare le persone.
Nel video, Gwen spiega che i farmaci — in particolare i farmaci psichiatrici — sono destinati a stimolare le persone a rimanere clienti dell’industria farmaceutica. Dopo di tutto, se le case farmaceutiche sono impegnate nel promuovere la cura delle malattie, agire diversamente significherebbe tagliarsi fuori dal mercato.
Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

L'ex collaboratore del premio Nobel Linus Pauling - Matthias Rath - fa battaglia al tribunale internazionale.

O medico tedesco, Matthias Rath, che collaborò per anni con Linus Pauling, l’illustre ricercatore due volte insignito del premio Nobel, uno per la chimica e uno per la pace, e che sogna una nuova Norimberga, ha deciso di portare sul banco degli imputati, quasi tutti i potenti della terra. Proprio così.
Dall’ex-presidente degli Stati Uniti George Bush - con l'intero suo entourage (Cheney, Rumsfeld, la Rice, etc.) al primo ministro del Regno Unito Tony Blair, ma anche tutti i direttori generali, gli alti dirigenti e i consigli di amministrazione delle multinazionali farmaceutiche (Pfizer, Merck, Glaxosmithkline, Novartis….), petrolchimiche (Exxon, BP, Chevron…) e i membri dei gruppi finanziari che le sostengono (Rockefeller, Rothschild, Jp Morgan, la commissione Trilaterale etc.).
Una lista impressionante di nomi raccolti dietro un'unica pesantissima accusa: genocidio. Per essere più esatti, genocidio e altri crimini contro l'umanità perpetrati in rapporto con il business farmaceutico della malattia e con la guerra all'Iraq.

Matthias Rath è un medico molto noto nel campo della ricerca "alternativa". Ha spesso generato forti discussioni. Una delle cose che sostiene riguarda la grande importanza della Vitamina C.
Il suo uso in forti quantità avrebbe effetti potenti nel debellare molte malattie, ma soprattutto nel prevenirle.
Matthias Rath si è messo a capo di una Fondazione il cui obiettivo è di assicurare salute per tutti entro il 2020. Gli accusati – come si legge nella citazione in giudizio presentata dalla Dott. Rath Health Foundation - sono responsabili di avere deliberatamente provocato il perdurare e diffondersi delle malattie, causandone, volontariamente, di nuove ed espandendo l'uso di medicinali brevettati per una sola malattia, al maggior numero di malattie possibili. Per realizzare questi obiettivi, gli imputati hanno strategicamente progettato, implementato, condotto e organizzato un piano di frode commerciale su scala globale che, per la sua vastità economica, non ha precedenti nella storia umana.

CLAMOROSO! Il colesterolo non è fattore scatenante degli infarti e degli ictus.

"Ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca convenzionale sulle cause delle cardiopatie - racconta Rath in una delle numerose auto interviste tradotte dal suo sito Web - a quel tempo si pensava che l'alto livello di colesterolo fosse il principale fattore scatenante degli infarti e degli ictus.
A causa dell'influenza dei produttori di farmaci per l'abbassamento del colesterolo e, ai medici fu detto che gli alti livelli di colesterolo danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, dapprima prendendo le più spesse e infine bloccandole, causando attacchi cardiaci e ictus. Oggi sappiamo che questa era solo un’operazione di marketing e dell'industria farmaceutica. Se il colesterolo alto danneggiasse le pareti dei vasi sanguigni, questo avverrebbe in tutto il sistema circolatorio, che si bloccherebbe in tutto il corpo e non solo nel cuore o nel cervello. In altre parole, subiremmo anche infarti al naso, alle orecchie, alle ginocchia, ai gomiti, alle dita e in tutti gli organi, cosa che, chiaramente, non avviene. In seguito, ho scoperto che le cardiopatie sono essenzialmente sconosciute nel mondo animale, mentre tra gli esseri umani sono una delle principali cause di decesso.
La scoperta successiva fu una conquista per la medicina naturale di tutto il mondo. Gli animali producevano la vitamina C nel loro organismo, necessaria a produrre le molecole di collagene che rafforzano il nostro corpo e il sistema di vasi sanguigni. Quanto maggiore è la quantità di vitamina C, tanto più è presente il collagene; quanto più sono stabili le pareti dei vasi sanguigni, tanto meno si verificano agli infarti. Gli animali subiscono raramente attacchi cardiaci e che il loro organismo produce quantità sufficienti di vitamina C.

Noi, esseri umani, non riusciamo a produrre neanche una molecola di questa vitamina e spesso non assumiamo sufficienti quantità di vitamine attraverso il cibo, esponendo il sistema vascolare a debolezza e allo sviluppo di depositi. Questi depositi si sviluppano principalmente in aree in cui i vasi sanguigni sono più esposti a stress meccanico, come le arterie coronarie. Queste fondamentali scoperte sono state confermate dai dati delle ricerche e dagli studi clinici, fugando ogni dubbio.
Come mai gli orsi non si siano estinti, visto che hanno elevatissimi livelli di colesterolo nel loro sangue: infatti, gli orsi, come altri animali che vanno a passare un po’ di settimane bianche cadendo in letargo, hanno una media di più di 400 milligrammi di colesterolo per decilitro! A quest’ora, gli orsi sarebbero andati a fare compagnia ai dinosauri mostrando le loro ossa in qualche museo di scienze naturali! Gli attacchi cardiaci li avrebbero decimati e fatto estinguere la loro razza! Cosa che non è avvenuta: perché? Semplicemente perché, gli animali producono vitamina C a sufficienza, e pur avendo il colesterolo altissimo non sono soggetti ad attacchi cardiaci, che sono il risultato primario di carenza vitaminica, e non d’ipercolesteremia!” Cita Rath nel suo libro “Eradicating Heart Disease” (Debellare la cardiopatia”, pubblicato nel 1993).

Perché gli animali non sono soggetti ad attacchi cardiaci … e gli esseri umani sì?

Il fatto che gli orsi non si sono estinti dimostra che:
1.       Gli elevati livelli del colesterolo nel sangue non sono la causa primaria dell’arteriosclerosi, degli attacchi cardiaci e degli ictus.
2.       Raggiungere e mantenere la stabilità delle pareti arteriose attraverso l’apporto ottimale di vitamine è più importante che ridurre il colesterolo e altri fattori di rischio nel flusso sanguigno.
3.       Il colesterolo ed altri fattori di riparazione nel flusso sanguigno possono solo diventare fattori di rischio se le pareti arteriose sono indebolite da una carenza vitaminica cronica.
 Non c’è da meravigliarsi che ci sia un’epidemia cardiovascolare, se si considera quanto detto sull’impossibilità per l’uomo, a differenza dei gatti, degli orsi e degli ippopotami, di fabbricare quella vitamina così importante come la C, che serve per esempio per produrre il collagene che è utile per costruire bene le pareti delle arterie, e per un’adeguata eliminazione del colesterolo usato dal corpo. Se la vitamina C è presente in dose adeguata, l’eliminazione avviene normalmente, ossia, il colesterolo del fegato si trasforma in acidi biliari e viene eliminato attraverso la vescica biliare e il tratto intestinale.
In caso di carenza, il colesterolo non si trasforma, e rimane a ingolfare il fegato, formando magari calcoli se si lega ad altre porcherie o residui di lavorazione imperfetta di altre sostanze come trigliceridi e calcio; grande parte di questa melma passa nel sangue, gira, si deposita nelle arterie coronarie, ed ecco la causa delle mortalità cardio-ischemiche e cerebrovascolari.
Non solo colesterolo, ictus e infarti. Nella lista delle malattie deliberatamente diffuse, figurano anche tumori e AIDS. " La scoperta delle cardiopatie è stata solo l'inizio - continua il Dottor Rath - una volta compreso che le vitamine, i minerali, alcuni amminoacidi e gli elementi in traccia sono necessari come " carburante " biologico per milioni di cellule del nostro corpo è diventato evidente che, se attraverso l'applicazione di queste scoperte potevano essere prevenute le malattie alle arterie coronarie e gli infarti, la stessa cosa poteva succedere anche con molte altre malattie di oggi. L’ascorbato (vitamina C) riduce il tasso di riproduzione dei virus. Uno studio pubblicato sull’autorevole Proceedingsof the National Academy of Science USA dimostrava, nel 1990, che grandi quantità di vitamina C assunte quotidianamente erano in grado di bloccare di oltre il 99,9% il tasso di riproduzione del virus dell’HIV!”
“Negli ultimi anni – continua Rath - il mio istituto di ricerca, in collaborazione con scienziati e dottori di tutto il mondo, ha verificato, al di là di ogni dubbio, che le seguenti malattie sono causate principalmente da carenze protratte di questi micronutrienti (vitamine, minerali, etc.). Con l'assunzione di una quantità ottimale di questi micro nutrienti attraverso l'alimentazione o sotto forma d’integratori, si possono, ampiamente, prevenire le seguenti condizioni: alta pressione sanguigna, insufficienza cardiaca, battito cardiaco irregolare, problemi circolatori di natura di atletica e altro ".

Il Business del Cancro!

"Un'altra importante scoperta riguarda il modo naturale di impedire alle cellule tumorali di diffondersi nel corpo.
Tali cellule, a prescindere dal tipo di cancro e dall'organo in cui esso ha inizio, si diffondono nello stesso modo. Usano delle cosiddette " forbici biologiche " (enzimi) che sono in grado di tagliare le molecole di tessuto (collagene) del nostro corpo. Quanto più il tipo di cancro è aggressivo, tanto più produce enzimi che distruggono il collagene. Questa eccessiva produzione può essere rallentata o internamente bloccata in modo naturale, usando gli amminoacidi lisina e prolina in combinazione con vitamina C e altri micro nutrienti.  In Europa e in America ci sono già decine di migliaia di malati di cancro che si servono di questo modo naturale di prevenire e curare la malattia. Centinaia di essi sono già guarite”.

La sola domanda che rimane è: perché queste informazioni non sono state diffuse immediatamente in tutto il mondo ?

"Il solo motivo per cui queste grandi scoperte mediche non sono state approfondite e applicate è che queste sostanze (i micronutrienti) non sono brevettabili e perciò hanno bassi margini di profitto. Inoltre, cosa più importante, ogni trattamento efficace di una malattia porta infine al suo sradicamento e all'eliminazione di un mercato di farmaci da molti miliardi di dollari " - spiega Rath nel documento fornito ai giudici olandesi, nel quale espone e riassume quelle che sono a suo dire le prove del disegno criminoso, perpetuato a livello mondiale da parte delle multinazionali del farmaco.

La vendita di prodotti farmaceutici per pazienti affetti da tumore è stata particolarmente fraudolenta e dolosa.

Con il pretesto di curare il cancro, utilizzando il termine di copertura "chemioterapia", sono somministrati al paziente sostanze tossiche che includono anche derivati di gas iprite. Il fatto che queste sostanze tossiche distruggano anche milioni di cellule sane è volutamente calcolato.
Sapendo ciò, sono state deliberatamente previste le seguenti conseguenze: primo, il cancro si sarebbe diffuso come epidemia globale, fornendo le basi economiche per un duraturo business multimiliardario su questa malattia; secondo, l'applicazione sistematica di agenti tossici in forma di chemioterapia causa la diffusione di nuove malattie nei pazienti affetti da tumore che ricevono quelle sostanze tossiche. In conseguenza di questa strategia, il mercato dei medicinali per il trattamento dei pericolosi effetti collaterali di questi agenti tossici, che sono causa d’infezioni, infiammazioni, emorragie, blocco degli organi ecc., è ancora più vasto del mercato dei medicinali chemioterapici stessi.
Pertanto, gli imputati hanno applicato il loro piano di frode organizzata anche ai danni di centinaia di milioni di pazienti neoplastici, con un solo e unico obiettivo: rimpinguare il proprio portafoglio.  L'80% dei prodotti farmaceutici, attualmente sul mercato, non è di provata efficacia”.  

Matthias Rath è convinto che se una malattia viene prevenuta o debellata, semplicemente non rappresenta più mercato. Dunque, meglio non debellarla affatto. O magari inventarsene di nuove com’è avvenuto con il caso della polmonite atipica. La Sars non c'è altro che una malattia virale che, come tutti i virus, può essere contenuta e prevenuta con un adeguato apporto di ascorbato (vitamina C) e altre molecole naturali ma, - spiega - queste molecole non sono brevettabili e, pertanto, il loro uso non viene promosso.
“Ciò che è promosso, invece, è la paura globale di una qualche misteriosa epidemia; paura che va a esclusivo vantaggio del cartello, provocando una dipendenza psicologica dall'industria farmaceutica e diffondendo un clima in cui è possibile forzare un certo numero di leggi che conferiscano maggiori poteri al governo".
Sul tavolo degli accusati di questa che Matthias Rath vorrebbe vedere come una nuova Norimberga, non siedono solo i padroni di "Big Pharma" (" il tribunale militare delle 1947 stabilì che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza il cartello petrolchimico farmaceutico della IG Farben: per questo, assieme ai gerarchici nazisti, furono processati e condannati per crimini contro l'umanità anche alcuni dei suoi dirigenti ".)
"L'industria farmaceutica non si è sviluppata in modo naturale. È stata creata artificialmente da investitori (qui, il riferimento storico di Rath è il gruppo Rockfeller, all'inizio del '900) che per arricchirsi con le malattie, hanno dovuto impedire la diffusione mondiale di cure naturali non brevettabili ".
In che modo? " Facendo pressione e acquistando l'opinione medica nel mondo. Fondando scuole mediche private come le università della cosiddetta Ivy League, da Harvard a Yale, assumendo fin dagli anni '60 il controllo di OMS e FAO. Combattendo con l'istituzione del Codex Alimentariu" l'uso di micronutrienti con il pretesto di presunti effetti collaterali, assolutamente inesistenti ".
Da qui, le accuse ai maggiori gruppi finanziari mondiali e, seguendo un filo che porta diretto fino alla Casa Bianca e Downing Street, le accuse rivolte all'asse politico Bush-Blair. "Queste informazioni (sui micro nutrienti e sui farmaci naturali), ormai si sono diffuse su scala mondiale. Questo ha rappresentato una tale minaccia per il multimiliardario gruppo d’investimento che esso sta cercando di centrare la sua morsa globale sulla popolazione mondiale, con l'aiuto di una task force legale, attraverso le leggi protezioniste, l'abbandono dei diritti civili”.

L'alibi per questa strategia è la "guerra al terrorismo".
Questa guerra non è una guerra reale. Ormai, lo sanno tutti. È stata strategicamente sviluppata e realizzata per creare uno stato di paura e intimidazione globale tale, da permettere l'implementazione di misure legali rilevanti, non solo in America, ma in tutto il mondo. Per questo, la prima a beneficiare della crisi attuale, la guerra in Iraq e la potenziale terza guerra mondiale, è l'industria farmaceutica".
“L'ex ministro della guerra Donald Rumsfeld è stato alto dirigente e consulente di varie società multinazionali. Ha ricevuto diverse onorificenze per il servizio prestato a quell’industria, prima di essere nominato nell'amministrazione Bush. Di cui, non dimentichiamolo l'industria chimico-farmaceutica, è stata tra i maggiori finanziatori durante le campagne elettorali. Senza dubbio, Rumsfeld sa anche che se la verità sul business della malattia venisse a galla, sarebbero tutti ritenuti responsabili per la morte di centinaia di milioni di persone. È questo il retroscena della guerra al terrorismo. È per questo che cercano di conquistare l'intero pianeta".

Fermiamoli! - dice Rath che, al di là della " denuncia impossibile " presentata alla Aja (ma destinata, comunque, a far rumore) continua a mostrarsi più che ottimista.
Per altri approfondimenti, consultare il sito web del Dr. Matthias Rath: http://www4.dr-rath-foundation.org/
L’industria farmaceutica è un’industria per investimenti. Per sua natura non può e non vuole produrre medicine che possano prevenire debellare le malattie, perché ciò eliminerebbe le malattie poiché mercato per l’uso continuato di queste medicine. Questo fatto è difficile da comprendere e ancora più duro da accettare. Ma è la verità e tutti dovrebbero saperlo. Di conseguenza, l’80% dei prodotti farmaceutici ora sul mercato non è di provata efficacia, ma si limita a nascondere i sintomi. Come diretta conseguenza di ciò, le più diffuse malattie di oggi come le cardiopatie, il cancro, l’AIDS e molte altre non vengono contenute, ma piuttosto continuano a diffondersi benché siano disponibili alternative efficaci, non brevettabili.

L’AIDS – La grande beffa!

Vi sono molti medici, scienziati, ricercatori illustri, alcuni persino premi Nobel, che affermano che la teoria ufficiale dell’AIDS, per cui sarebbe il retrovirus HIV che causa l’AIDS, è falsa e inconsistente, non verificata né provata in laboratorio ma funzionale ai profitti multimiliardari delle case farmaceutiche e a politiche di controllo e discriminazione d’intere categorie sociali, in particolar modo tossicomani e omosessuali.

Molti di essi fanno parte del gruppo di cooperazione internazionale denominato REGIMED Research Group for Investigative Medicine and journalism, che si occupa dei problemi etici connessi alla ricerca medica e alla pericolosità di certe sue applicazioni pratiche, fondato nel 1996 dai dottori Heinrich Kremer e Stefan Lanka.

Riccardo d’Este nel libro La Mal’aria – AIDS e società capitalista neomoderna, sostiene la teoria sovversiva radicale del Realizzare la salute attraverso l’abolizione della medicina, e dopo una lunga analisi terminava così:
L’AIDS cammina con la società, con il capitale, con i sacerdoti medici. Siamo noi a doverci rifiutare di camminare con loro. Anche a costo della vita, che peraltro già ci fanno scontare nella sopravvivenza. Come si è detto un tempo, e va costantemente ripetuto, “meglio una fine nell’abisso che un abisso senza fine”. E forse, chissà, riusciremo a non farci male. Giocandocela tutta subito, oggi, in rivolta”.

Un gruppo di scienziati australiani, guidato dalla Dott.ssa Eleni Papadopulos-Eleopulos, dopo aver condotto, per anni, esperimenti e studi di laboratorio, è arrivato alla conclusione che non si può provare che l’HIV esista, si può solo supporre; ma quello che è realmente impossibile affermare è che questo sia un virus (o un retrovirus).
 L’esistenza dell’HIV è una pura supposizione di laboratorio. Mai dimostrata e non dimostrabile la sua esistenza, mai prodotta una fotografia di una particella HIV, ma soprattutto mai pubblicati gli esperimenti di laboratorio che ne avrebbero provata l’esistenza. Quindi non v’è nessuna prova che esista il virus HIV, presunto portatore della sindrome da immunodeficienza acquisita. Il prof. Peter Duesberg, sostiene sia ragionevole supporre che questo virus esista, ma, e questa è la cosa più importante, esso non potrebbe in nessun caso attaccare il sistema immunitario umano, poiché da esso ne sarebbe distrutto in breve tempo, perciò anche nel caso esso esista, è in sostanza inoffensivo.
L’HIV è solo un latente, e perfettamente inoffensivo retrovirus di cui molti, ma non tutti, i malati di AIDS, possono essere portatori. Dire che l’HIV è la causa dell’AIDS significa mettere da parte tutto ciò che sappiamo sui retrovirus... la teoria dell’HIV è inconsistente, assurda e paradossale. ... L’AIDS non è né nuovo né unico, ma è stato inventato come parola-ombrello per coprire un complesso di malattie, alcune delle quali erano già state descritte dalla medicina nel 1539.L’AIDS non è una malattia, non è un’epidemia, non è un’infezione: è morte da farmaci. Afferma Peter Duesberg. 

In ogni caso le statistiche parlano chiaro: circa il 50% dei sieropositivi all’HIV non si ammala di AIDS; nondimeno, ci sono casi di AIDS con tutti i test per l'AIDS negativi e ci sono sempre stati, fin dall'inizio dell'uso dei test. Per esempio, nel novembre 1984, Montagner trovava il test negativo nel 32% dei pazienti esaminati con AIDS.
In Africa, la metà / un terzo dei casi diagnosticati come AIDS, aveva un test negativo. Duesberg ne aveva contati moltissimi, a livello mondiale, descritti nella letteratura scientifica fino al 1993.

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fonte: http://digilander.libero.it/napoleta/aids.html
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