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sabato 23 agosto 2008

E la signora... "Patata" ci fa vedere le sue parti più intime


Votatemi! Io Merito!


La rivincita della patata
Arrivata in Europa nel sedicesimo secolo, la patata ha destato paura e diffidenza tra i ghiottoni. Quello che nessuno potrebbe immaginare è che, quella palla con le forme irregolari, sarebbe diventata, nel ventunesimo secolo, il simbolo tanto amato quanto odiato della globalizzazione.
Quando è arrivata, la patata è stata accusata di essere velenosa, frutto della terra demoniaca, portatrice della lebbra, buona soltanto per gli animali.
Adesso, la patata è riuscita a redimersi completamente. Ha avuto dalla FAO, l’agenzia dell’Onu per l’agricoltura, la dichiarazione del 2008 Anno internazionale della patata. Sì, sì. Proprio così. E’ stata un’idea del Perù, dove se ne producono decine di varietà. Un’idea con l’obiettivo di far conoscere tutte le virtù della signora patata e il suo ruolo – è sì, perché lei ha pure un ruolo - nell’alleviare i disagi della povertà, arricchire l’alimentazione nonché promuovere lo sviluppo economico. (Da disgraziata a star piena di… ruolo).
Così, oggi, 50% delle patate coltivate nel mondo, va finire a Hollywood? Macché! Va direttamente in pentola della popolazione: fritta, bollita o sotto forma di purè. Povera diavola! Ma non era meglio quando stava peggio? Ben fatto! Chi l’ha detto di intraprendere la “carriera” di Fabrizio Corona! Chi vuole apparire troppo finisce nella pentola bollente, lo dico io.

Fato sta che, con 77 g di acqua e 87 kcalorie, la patata pensa di essere Kim Basinger e si lascia pelare. Decide di spogliarsi completamente, mostrandoci le sue parti più intime, facendoci conoscere tutto il suo sex appeal: 13 mg di vitamina C, 1,78 g di proteina, 0,02 mg di riboflavina (Vit.B), 20,13 g di carboidrato, 1,8 g di fibre, 5 mg di calcio, 0,01 g grassi, 0,106 mg di tiamina, 1,44 mg di niacina, 0,31 mg di ferro, 44 mg di fosforo, 379 mg di potassio. E per di più, essendo ricca di amido, bucce e scarti possono produrre etanolo da usare come carburante.

Ad aver bisogno del suo amido è anche l’industria. Nella farmaceutica, tessile, del legno e della carta, viene usato come adesivo e in quella petrolifera per il lavaggio dei pozzi… c’è addirittura, alcuni gruppi di ricerca che vogliono fare della patata un veicolo di vaccino contro l’epatite B… più ne ha, più ne metta!
A questo punto, la patata comincia a darsi dell’aria. Stanca di non essere, quasi mai, presa in considerazione in passato, è approdata nel nuovo secolo per dire a cosa è venuta a fare. Lei ha già capito benissimo che la patata attira! Perché la patata è diventata una star, sì signore, e come tale, le grandi case pubblicitarie si tengono battaglia per averla come protagonista dei suoi spot. E’ il caso della Amica Chips ideato dall'agenzia Leo Burnett, sotto la direzione creativa esecutiva di Enrico Dorizza. Il testimonial Rocco Siffredi gioca in modo ironico sulla sua “particolare notorietà” aggirandosi ai bordi di una piscina di una lussuosa villa, circondato da bellissime ragazze in bikini e loda quella che dichiara essere la sua patatina preferita, Amica Chips. Lo spot si conclude con il provocatorio claim: "A chi piace la patatina"….

E pensare che fino a qualche tempo fa le patatine erano un prodotto rivolto soprattutto ai bambini…ma ormai si pensa solo a fare scalpore a fare presa con frasi ad effetto pur di far parlare di lei…
Per mantenere “la forma”, la patata possiede vari personal trainer a disposizione: i biotecnologi. Per loro, la patata è un oggetto di studio quotidiano.

Sa dire bene Luigi Frusciante, ordinario di genetica agraria all’Università Federico II di Napoli, ed esperto di miglioramento genetico della patata: Conosciamo molti processi biochimici fondamentali per l’espressione di caratteri legati al metabolismo, alla riproduzione, alla fisiologia e all’adattamento della patata… consentendoci di modificare i geni, potenziare la resistenza a siccità, freddo e caldo e migliorare i parametri qualitativi del tubero - forma e calibro, sensibilità all’addolcimento da basse temperature e così via. Conclude Frusciante.
Del resto, le patate pelate, tagliate, sbollentate, essiccate, prefritte, congelate e impacchettate, pure con un passato abietto, ancorché straordinariamente ricco, possono dormire sonno tranquillo poiché, con un anno internazionale della patata – solo per loro - non possono che avere un brillante futuro!