E a partire d'adesso... pure di Trump?
Secondo lui il "cambiamento climatico è un «concetto inventato dai cinesi per impedire all’economia americana di essere competitiva"
Con il Protocollo di Kyoto è stato firmato nel 1997 un trattato internazionale, riguardante il riscaldamento globale, entrato in vigore nel 2005 e prevede l'obbligo di ridurre, nel periodo 2008-2012, le emissioni a effetto serra.
L'effetto serra, si sa, è dovuto alla presenza
nell'aria di alcuni gas, come il vapore acqueo, il metano, l'ossido di azoto,
l'ozono, i clorofluorocarburi (CFC), (CO2) e… della flatulenza di tutti gli esseri viventi, diciamo la verità. La flatulenza è una miscela di gas (formata da aria ingerita o da gas prodotti
dai batteri simbiotici e dai lieviti che vivono nel tratto gastrointestinale
dei mammiferi) e di particelle aerosolizzate di feci rilasciata sotto pressione
attraverso l'ano, generalmente associata a un caratteristico suono e un odore
sgradevole... evitiamo tutta questa circonlocuzione e diciamo chiaro e
tondo, per chiarezza e semplicità espositiva, accessibile anche ai meno esperti:
gli scoreggi, per riassunto.
Diceva
un Anonimo Francese, nel libro L’Arte di
Petare: “Per viver bene, a lungo e in modo sano, è necessario che i venti
fuoriescano dall’ano”, quindi,
come si può dare torto alle vacche!
Negli ultimi
decenni abbiamo assistito a un aumento imprevedibile della concentrazione di
anidride carbonica nell'atmosfera e tutti si sono domandati da dove potrebbero
essere venuti tutti questi gas, peraltro, abbastanza puzzolenti. Era doveroso
trovare un colpevole. Immaginate chi potrebbero essere? Gli umani? Niente
affatto. Ammettere la fiatella è già abbastanza disagevole per l’umanità, più
imbarazzante persino di fare coming out,
di evadere le tasse, di rubare, di guardare Il Grande Fratello, Uomini e Donne
di Maria De Filippi… figuriamoci riconoscere che siamo una fonte d’inquinamento
atmosferico a causa delle nostre emissioni di gas… le “flatulenze”, appunto.
Roba da umani sauropodi! Per intenderci.
Il colpevole. Troviamo il
colpevole. Chi sarebbe mai?
Udite,
udite… potrebbero essere proprio loro, le vacche, appunto! Loro non stanno
rispettando il trattato di Kioto per niente. Noi, invece, SI’!
Non è da
ridere. Il caso è diventato di ordine scientifico e stanno studiando con cura. Andando a esaminare le
emissioni delle altre specie animali, gli scienziati hanno capito che, alla fin
fine, la cosa più importante non è la specie, bensì la dimensione. Ufffff!
Siamo salvi! (Per ora!)
Lo studio
parte da una constatazione attuale: oggi gli erbivori (in particolare bovini e
ovini) contribuiscono per il 30% circa a tutte le emissioni di metano della
Terra. Il metano è un potente gas serra, con una potenzialità di riscaldamento
globale 21 volte superiore a quella dell'anidride carbonica in un periodo di
cento anni, ma di ben 56 volte maggiore se si considera un periodo più corto:
venti anni. Attualmente il contenuto di metano nell'atmosfera è di circa 1,80
parti per milione, ma è in costante aumento e già oggi il metano è responsabile
del 18% dell'effetto serra globale, provocato dalle attività umane. Il metano è
un prodotto naturale della digestione delle piante nello stomaco degli erbivori
e viene eliminato con le loro deiezioni. Ne hanno discussi gli esperti riuniti
a Parigi al Congresso mondiale sulla carne.
Bene. Che
fare? Marmitta catalitica nel sedere delle bestie e catalogarle in base alle
emissioni inquinanti?
Sembrerebbe
la soluzione. E’ doveroso, quindi, dotare le povere mucche di marmitta
catalitica e catalogarle in base alle emissioni inquinanti. Gli piazziamo un bell’EURO4 nel sedere e avremo mucche euro
4, euro 5 e mucche verdi.
Dovranno
fare le verifiche e il tagliando ogni due anni, come le vecchie auto e, se non
a norma, saranno rottamate. Poi, quando
la mucca diventerà veramente pazza, saranno c...zi nostri.
Secondo gli
studiosi, Una mucca inquina quasi come
un’auto. Produrre un chilo di carne col metodo tradizionale, dunque macellando
capi allevati nei campi e all’aria aperta, genera lo stesso quantitativo di
biossido di carbonio di un viaggio a quattro ruote fra Torino e Milano (120
chilometri circa). Un’analoga quantità di formaggio danneggia l’ambiente come
una corsa dalla Mole a Vercelli (75 km), mentre con le emissioni provocate da
mille grammi di maiale, si arriva dalle parti di Chivasso.
E non
finisce qui. I dinosauri sono la causa primordiale dell’effetto serra.
I dinosauri sono una delle cause dell’effetto
serra. Essi producendo metano e altri gas prodotti nel loro intestino con la
digestione e dalle immense popolazioni di batteri che si trovano al suo interno,
hanno inquinato l'ambiente tramite flatulenze (scoregge, ruttini, feci). Per
affermare questo, ci sono state numerose ipotesi da parte di numerosissimi
cattedratici: Graeme Ruxton, uno
studioso di ecologia dell'Università di St.
Andrews, in Scozia, David Wilkinson,
studioso di biologia e paleoclimatologia ed Euan
Nisbet, che studia i climi del passato.
Ci sono
state numerose ipotesi sul numero di dinosauri esistenti e di quanti gas
producevano. La loro conclusione è stata pubblicata da Current Biology. Affermava che i dinosauri hanno inquinato
l'ambiente, producendo gas più di ogni altro elemento naturale o artificiale
che oggi esiste sulla Terra. E non solo, i Dinosauri in passato, ma anche
adesso le mucche, danneggiano l'ambiente a causa delle loro emissioni.
Dave Wilkinson, della John Moores University di Liverpool, spiega: Un semplice modello matematico suggerisce che i microbi che vivevano
nello stomaco dei dinosauri sauropodi - e che consentivano loro di digerire le
piante - possono aver prodotto una quantità di metano sufficiente da causare un
impatto rilevante sul clima del Mesozoico. Ora un gruppo di scienziati
inglesi propone su Current Biology,
una nuova tesi legando le due cose, ipotizzando che sia stata proprio la
presenza dei dinosauri, in particolare gli enormi erbivori, a provocare un'era
dal grande caldo.
Secondo gli
studiosi, i sauropodi (che avevano un
peso di 20 tonnellate a esemplare) producevano 520 milioni di tonnellate di
scoreg… humm… di metano l’anno. Un dato superiore al totale delle emissioni di
metano attuali, sommando quelle prodotte dagli erbivori con quelle causate
dall'attività umana.
Se dice che
dal bovino non se spreca proprio niente. La mucca da sempre considerato un
animale di grande aiuto per tutto il genere umano, infatti, da loro si ricava
latte e carne e da sempre aiutano l'uomo nei campi di lavoro… ora, però, alcuni
studiosi hanno messo alla gogna le povere bestie in quanto incolpate di
generare, in quantità massicce, il dannoso "gas serra"! Ma, se ci
pensate un attimo, non sarebbe difficile trovare una buona utilizzazione anche per
le loro flatulenze!
Ingegnosità
Argentina – Un pallone nel sedere (delle vacche)!
Guillermo Berra, ricercatore dell’Istituto
Nazionale di Tecnologia Agricola, afferma che il 30% delle emissioni di gas
serra prodotte in Argentina potrebbe derivare dai bovini. La soluzione ha trovato
alcune celebrità argentine che hanno così pensato di raccogliere le flatulenze
delle mucche tramite un pallone di plastica, collegato ai “tubi di scappamento”
dell'animale.
Misurando
il contenuto dei palloni sono arrivati a stabilire che una mucca di 550kg
emette ogni giorno dagli 800 ai 1000 litri di metano, gas 23 volte più dannoso
per l’ambiente rispetto alla CO2.
Ed elli avea del cul fatto trombetta. (Dante Alighieri, La Divina
Commedia, Inf. XXI, 139)
Come fare,
quindi, per ridurre le emissioni per niente Eco-sostenibile delle povere vacche
(e non solo)?
Bisognerebbe
quindi cambiare le abitudini alimentari dei bovini. Modificare la composizione
del foraggio, per esempio, così da diminuire il processo di fermentazione nello
stomaco dei ruminanti. Ci hanno provato qualche anno fa in Nuova Zelanda, che
conta 35 milioni di ovini e 6 di bovini, ma con risultati abbastanza insoddisfacenti.
Un’altra strategia potrebbe essere quella di utilizzare le deiezioni animali
per produrre biogas e, di conseguenza, energia elettrica o termica, riducendo
le emissioni e l’inquinamento. Quanto agli umani… è opportuno sapere che avere
gas nello stomaco non solo è fisiologico ma soprattutto è naturale.
L'effetto serra, quindi, è un fenomeno del tutto naturale che alcune attività dell'uomo (e delle vacche) hanno alterato. Può darsi che l’emissione della flatulenza non sia per niente eco-sostenibile ma, come diceva Cippi su Peto Congelante, è il modo più ecologico per salvare da un incendio una foresta!
La verita sul riscaldamento globale - Capitolo XIX
L'effetto serra, quindi, è un fenomeno del tutto naturale che alcune attività dell'uomo (e delle vacche) hanno alterato. Può darsi che l’emissione della flatulenza non sia per niente eco-sostenibile ma, come diceva Cippi su Peto Congelante, è il modo più ecologico per salvare da un incendio una foresta!
La verita sul riscaldamento globale - Capitolo XIX
Fonte:
http://www.corriere.it/scienze_e_tec...500845d6.shtml, Internet.