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domenica 16 luglio 2023

L'avvento di Homo technologicus o l'era post-umano

 



Da sempre il corpo umano è stato modificato da strumenti, protesi e apparati che ne hanno esteso e donato le possibilità d'interazione col mondo, in senso sia conoscitivo sia operativo. A causa di un’innovazione tecnologica autocatalizzante, questa evoluzione e la perpetua trasformazione di questo simbionte, oggi, è molto più rapida di quella biologica. L'evoluzione biologica si sono strettamente intrecciate in un'evoluzione "bioculturale" o "biotecnologica", al cui centro sta Homo technologicus - un ibrido di uomo e macchina, che non è un uomo + tecnologia e non si tratta nemmeno di un uomo con un computer impiantato nel cervello bensì, un’unità evolutiva completamente nuova, composta di materia organica, corporea, con ente mentale, psicologico, sociale e culturale senza precedenti, almeno in questo pianeta.

Tra tecnologia ed esseri umani comincia a instaurarsi una simbiosi per cui uno influenza gli altri e viceversa: la tecnologia che modifica l'individuo (di conseguenza, il suo stato fisico, mentale) e l'individuo che, a sua volta, modifica la tecnologia. Le modificazioni dello stato fisico e mentale, indotte dalla tecnica informatica (oggi) e dalla bioingegneria (domani), provocano una modificazione della specie che se adegua all’ambiente modificato e, a sua volta, questa nuova specie induce ulteriori modificazioni nell’ambiente.

Di solito si tratta di un processo lungo ma ora non è più così. Le novità tecnologiche si alternano a ritmo vertiginoso, la reazione tra gli esseri umani, la cultura e la società è a volte troppo lenta e diventa sempre più difficile controllare il cambiamento.

Non sono temi semplici per un povero sapiens mortale: lo sviluppo tecnologico, la distanza sempre più profonda tra scienza e tecnica, il proliferare incontrollato dell'informazione. Ma sono argomenti importanti su cui bisogna riflettere se si vuole riuscire a capire come sarà il futuro.

Secondo il futurologo Vito Di Bari, “nel futuro – non molto lontano - la chirurgia estetica sarà diventata un fenomeno di massa e, meno del 50% dei nati in questo secolo, conserveranno il proprio corpo totalmente esentato da interventi di chirurgia estetica, dalla nascita alla morte.”

Fitness – un comportamento patologico

Oggi, misuriamo il nostro aspetto confrontandoci con uno stereotipo basato su ideali irrealistici. L’immagine che abbiamo di noi stessi, spesso non è frutto di una visione personale, ma piuttosto di un collage d’immagini che si conforma a standard esteriori di bellezza. Per molte di noi ci sono voluti anni per riuscire ad allontanarsi del nostro falso “sé”.

L’industria culturale riverbera su spot e riviste il mito di una magrezza estrema imponendo un fisico efebico stonante con la bocca a cannotto e le tette a pallone. Questo mito, per altro ridicolo, si radica nelle menti dei giovani (e non solo) facendo sì che la dieta diventi un’ossessione e le sessioni in palestra, o la semplice pratica di uno sport, se trasformi in un comportamento patologico.

Chi è più bello guadagna di più

L’influenza dei miti da copertina e il risalto che si dà a diete di grido “made in Usa”, fanno del “body design” (nuova cultura del corpo modificato), un vero e proprio fattore socializzante.

Ecco, quindi, il passe-partout per il successo nella vita: essere bello a ogni costo. Più ti assomigli a un’Agelina Jolie o un Brad Pitt, più successo in carriera ti aspetta.

La chirurgia estetica verrà percepita come un investimento per avere un maggior successo nelle relazioni umane e nella carriera professionale”.

Oggi, chi è più bello guadagna il 5% in più rispetto alla media, il che vuol dire che, chi è brutto guadagna 5% meno di chi è bello? Niente affatto. Se sei brutto, caro anatroccolo, puoi scommettere che guadagnerai 9% in meno, conferma una ricerca fatta dagli economisti americani Kristie Engemann e Michael Owyan della Federal Reserve.

Recente sondaggio dell’Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery, indica che l’80% degli americani, considera l’aspetto fisico un fattore determinante per fare carriera e pensa che, per rimediare questa “temibile” falla nel proprio curriculum, ci voglia soltanto un bisturi.

L’Ela (Employment Law Alliance) dichiara, infatti, che un lavoratore americano su sei ha denunciato di avere subito discriminazioni per colpa dell’aspetto fisico non “idoneo”, tali quali: chili di troppo, acne, bassa statura.

Ci saranno, però, delle novità: entro qualche anno, arriveranno le nuove discipline scientifiche per plasmare ogni corpo umano del pianeta, la biomeccatronica – la scienza che utilizza discipline diverse come: biologia, robotica, microelettronica, informatica, per bio- ibridizzare la specie umana. Grazie all’ingegneria genetica, si potrà comandare la crescita muscolare – ad esempio – attraverso il gene “Igf1” e scolpire un corpo mozzafiato, senza alcuno sforzo. E senza bisturi.)

Pertanto, si vogliamo, saremmo, tutti degli JoliePitt e per di più, technologicus.

Niente più concorsi di bellezza, noiosi come Miss Italia, niente veline, letterine e via dicendo.

Alla fine… non solo la legge sarà uguale per tutti ma pure la bellezza!

Così, si aprono molti altri scenari con sapore di surreale.

Si sa già che in tempo breve, potremo avere, per esempio, una realtà virtuale su scala totale, nella quale i nanorobot saranno in grado di interrompere i segnali provenienti dai nostri sensi e sostituire con altri. (Così, andare in bagno, per molti non sarà più un problema: basta chiedere al nostro nanorobot di sostituire l’odore sgradevole per quello di lavanda o fiori del bosco – così per dire!)

Quindi, il cervello verrebbe davvero a trovarsi in un ambiente virtuale con le condizioni tanto convincenti quanto quelle dell’ambiente reale.

Così, dopo il 2040, forse, scatenerà un grande dibattito filosofico attorno alla questione dell’Homo technologicus. se si tratti di simulazioni molto convincenti di entità coscienti, o se siano coscienti davvero o ancora, se ci siano differenze tra le due cose. Chi vivrà vedrà!

Una nuova tecnologia ci può trasportare da una parte all'altra del pianeta in pochi secondi? - Capitolo XXII

L'universo potrebbe davvero essere solo un mucchio di bit? - Capitolo 9


Fonte: Homo Technologicus di Giuseppe Longo



mercoledì 19 ottobre 2022

Avete già provato desalinizzare l'acqua con nano-robot magnetizzati?

 


Con il cambiamento del clima, l’ acqua potabile diventerà una risorsa sempre più strategica e preziosa. Tanto da essere spesso definita “oro blu”!

È sconvolgente sapere che la Terra è composta principalmente di acqua ma non può essere bevuta.

La carenza di risorse idriche, secondo una nuova analisi dell’Università di Twente (Olanda), pubblicata sulla rivista Science, non solo è una delle sfide più pericolose che il mondo si trova ad affrontare, ma probabilmente è di gran lunga peggiore di quanto ci si aspettasse.

La soluzione sarebbe utilizzare l'acqua del mare e dell'oceano e riconvertirla per renderla potabile.

Oggi ci sono vari sistemi per desalinizzazione dell’acqua e in tutti è il calore a far evaporare il sale. Questo metodo è poco funzionale. Grandi quantità d’acqua devono entrare e restare in vasti bacini mentre si utilizza il calore in diversi modi. Ci vuole molto tempo; è costoso e inefficiente. Quindi non è un sistema fattibile per servire un’intera città.

Un gruppo di scienziati del MIT, guidati da Jongyoon Han, è riuscito a realizzare un dispositivo nanotecnologico in grado di desalinizzare l'acqua. Il prototipo, segnalato dalle Nazioni Unite, potrebbe essere molto utile per sviluppare piccoli strumenti utili per intervenire in zone dove, magari a causa di disastri, la popolazione si trova di fronte a mancanza e impossibilità di recuperare l'acqua.

Il processo usuale per la desalinizzazione, costringe l'acqua a passare attraverso una membrana che ha il compito di eliminare le molecole di sale. Questo processo, però, richiede grandi quantità di energia mentre la membrana corre il rischio di intasarsi.

Il piccolo dispositivo è riuscito a desalinizzare il 50% dell'acqua, ovvero la metà dell'acqua di partenza, mentre il tasso di desalinizzazione è risultato vicino al 99%. L'efficienza energetica è simile se non superiore agli attuali impianti di grandi dimensioni.

Nano-robot magnetizzati

Tuttavia, esiste un metodo efficace che molti non hanno ancora preso in considerazione ed è stato proposto da Kryon: tramite dei nano-robot magnetizzati, il sale diventa altrettanto magnetico, potendo essere separato dall’acqua dopo che essa viene esposta a un potente elettromagnete.

Ecco il metodo proposto da Kryon

“Ora vi daremo un’informazione già conosciuta ma venduta e confezionata dall’industria in modo non appropriato. Molti di voi capirete il concetto, ma sono gli scienziati e i fisici che dovranno poi implementarla. Non ne parleremmo se non fosse davvero il suo tempo.

Ora vi chiederò di pensare fuori dagli schemi e io vi dirò come desalinizzare in modo nuovo l’acqua. La cosa non è difficile, solo che bisogna che ci sia qualcos’altro che non è stato ancora considerato.

C'è ancora molta sfiducia quando si tratta di usare certi nuovi metodi, soprattutto riguardo alla salute del corpo. Imparate ad apprezzare la scienza che vi è stata data per allungare la vostra vita, perché è appropriata e data all’Umanità per questa ragione.

La tecnologia più avanzata che avete oggi ha a che fare con la chiamata nano-tecnologia. Si tratta di chimica e anche di macchine chimiche estremamente piccole, che assumono una forma che voi chiamate robot. Questi robot ultra-piccoli, dalle dimensioni di una molecola, oggi esistono e sono l’apice dei vostri sforzi inventivi. Al momento, la scienza sta riflettendo su come inserirli nel flusso sanguigno Umano per cercare di eliminare la malattia... come una versione moderna delle cellule bianche del sangue che attualmente avete. Questo per dire quanto sono piccole le nano-particelle.

Naturalmente ci sono delle obiezioni per questo, poiché sembra che alterino il corpo Umano. Non è così, non più di qualunque altro integratore che non sia naturale e che può aiutarvi a lenire il dolore, la malattia, l’equilibrio chimico o anche a prendere sonno. Quindi, questo è un insieme di forze che è stato dato all’Umanità attraverso la scienza per mantenervi vivi.

Ricordate: anche se noi insegniamo che un Essere Umano può usare la sua consapevolezza per farlo, milioni di persone non ci credono, o non gli interessa. Così la scienza se ne fa carico, per così dire, e oggi c’è molto – di non metafisico – che aiuta la qualità della vita Umana. Questo è un equilibrio, ed è giusto e appropriato. È ora di capire bene che la scienza, quando usata con integrità, è appropriata, è un dono di Dio. Pertanto, questi minuscoli robot possono veramente aiutarvi a desalinizzare l’acqua.

Come costruire un impianto di desalinizzazione

Ascoltate! Vi darò un’informazione: come costruire un impianto di desalinizzazione dove l’acqua non cessa mai di scorrere e il sale viene estratto in tempo reale, cosa che produrrà un sotto-prodotto di cui non avete alcuna idea.

L’acqua non deve fermarsi mai e neppure deve essere bollita. Il calore non fa parte del processo. Utilizzando la nano-tecnologia, l’acqua entra da un estremo della macchina e ne esce in un flusso costante. Entra acqua salata – esce acqua dolce, pronta per una normale purificazione.

I primi stadi di questo sistema richiedono che si realizzino un numero sufficiente di nano-robot preposti a trovare i sali disciolti per poi attaccarsi ad essi.

Comunque, ecco il segreto: ogni singolo robot è magnetizzato! Così con quei minuscoli nano-robot attaccati, tutto il sale diventa magnetico.

Lo stadio successivo: passando nella zona successiva, l’acqua viene esposta a un potente elettromagnete che estrae totalmente il sale dall’acqua, perché ora il sale è magnetico! Poi, l’acqua esce. Forse pensate sia molto semplificato, ma è così che funziona. Senza alcun calore.

Ora, riguardo al sotto-prodotto... Sarà una scoperta controversa. I campi magnetici applicati all’acqua creano spesso un’acqua quasi di guarigione. Vedete dove si sta andando? Che apparecchio potrebbe essere! Sarebbe quantico, sapete, perché usa il magnetismo. Alcuni diranno che l’acqua trattata magneticamente è nociva per voi, dato che la modificate in un modo che non si comprende. Tante persone hanno impiegato quantità enorme di energia per trovare le acque di guarigione sulla Terra! Ora, si potrà ottenete un po’ di più, mentre desalinizzate l’acqua!

Non ci sarà neppure una prova contro, e ciò renderà la cosa controversa. Tutto quello che si saprà è che meno persone si ammaleranno!

Quindi, questo è ciò che vogliamo dirvi oggi. Questo è ciò che oggi abbiamo registrato così che possiate ascoltarlo e poi pubblicarlo.” Kryon

Nuovi modi per ottenere il calore geotermico direttamente dalla terra, gratuito - Capitolo

XVIII

Forze, energie e campi invisibili agiscono su di noi – Capitolo15

giovedì 6 ottobre 2022

Sabia que a nanotecnologia poderá ser usada para reduzir a pobreza?

 




A revolução dos microssensores.

“Uma passagem que nos levará a descobrir outro pedaço de nós: nossa biologia. No espaço de quatro, cinco anos começaremos a explicar a biologia de cada indivíduo. Nos Estados Unidos já existem essas novas gerações de aparelhos, mais ou menos do tamanho de um anel, que além de contar os batimentos cardíacos também medem o nível de açúcar no sangue e uma série de outros parâmetros. Agora esses aparelhos parecem absurdos para nós, mas vamos usar todos eles.” (A. Vespignani)

Tudo indica que, depois de 2030, temos de lidar com entidades totalmente não-biológicas, equipadas com a mesma complexidade dos seres humanos.

Até poucos anos atrás, a criação de máquinas capazes de pensar e de agir parecia algo surreal, mas com o incrível desenvolvimento da ciência da computação, vários softwares já foram implantados para que, em um futuro não tão distante, os robôs possam interagir de forma autônoma com os humanos.

De acordo com Ray Kurzweil - cientista de informática - “até 2029 os computadores conseguirão atingir o nível da inteligência humana. Uma vez que as máquinas atinjam essa meta, não há dúvida de que irão ultrapassá-la, porque serão capazes de combinar a criatividade e flexibilidade da inteligência humana com recursos para os quais os computadores são inerentemente superiores: a partilha de informação, a velocidade de operações, o fato de sempre trabalharem com o máximo desempenho e de gerenciarem com precisão, bilhões e bilhões de dados.

Portanto, “tomará posse de praticamente todo o conhecimento da civilização homem-máquina. Não haverà uma clara distinção entre homem e máquina”, afirma Kurzweil.

Mas… fiquem tranquilos. Kurzweil nos adverte que, com certeza, não haverá concorrência entre humanos e essas engenhocas estranhas, porque iremos nos misturar tão bem com elas que seremos quase uma mesma espécie.

Haverá uma interação entre a informatização generalizada e nossos cérebros biológicos, e então, quando falarmos com uma pessoa em 2035, poderemos, talvez, ter em nossa frente um verdadeiro híbrido de inteligência biológica e não biológica.

Uma ajuda à inteligência humana - I.A.

Implantes neurais irão aumentar a capacidade da mente humana, transformando as pessoas em verdadeiros cyborgs. A nossa inteligência serà amplificada e nós seremos capazes de pensar mais rápido e mais profundamente, e capazes de desenvolver habilidades superiores em todos os campos do conhecimento, da música e da ciência.

Graças à nanotecnologia, a inteligência não-biológica irà crescer de forma exponencial - uma vez implantado em nosso cérebro. O oposto do que acontece com a inteligência biológica que progride a um ritmo tão lento a ponto de ser efetivamente igual a zero, embora a evolução seja sempre alta.

Nos cérebros biológicos dos 7 bilhões de pessoas no planeta, hoje, opera-se um total de 10 elevado a 26 operações por segundo. Daqui a 50 anos, este valor será o mesmo. A inteligência não biológica hoje, está adiante, milhão de vezes deste valor.

A nanotecnologia também irá servir para salvar vidas humanas e reduzir a pobreza

Uma equipe de pesquisadores da Universidade de Standford, na Califórnia, está desenvolvendo uma técnica que utiliza a Inteligência Artificial para indicar aos governos e entidades filantrópicas as regiões mais pobres do planeta.

Segundo o professor Marshall Burke, o sistema utiliza um algoritmo que reconhece sinais de pobreza em um mapa que se atualiza automaticamente. Segundo ele, a intenção da ferramenta é auxiliar efetivamente no plano estabelecido pela ONU em 2015 de “erradicar a pobreza no mundo até 2030”.

Burke informa que a máquina será capaz de ler as imagens de satélite e de associá-las aos cenários de pobreza em regiões isoladas dos grandes centros urbanos, principalmente em países subdesenvolvidos.

Nanorrobôs de DNA

Os nanorrobôs de DNA é uma das realizações mais significativas no campo da engenharia biomédica. Estes robôs moleculares compostos de DNA, são projetados para fornecer remédios a células específicas curáveis e destruir células prejudiciais, matando-as sem prejudicar as saudáveis.

Ao contrário dos medicamentos e suplementos comuns, os nanorobôs possuem uma inteligência bem estabelecida e podem facilmente movimentar-se através do corpo, de modo autônomo.

Os nanobots são estruturas flutuantes que se movem através da corrente sanguínea e permanecem neutros até encontrarem um site específico que exija a sua assistência. Com a ajuda das informações moleculares, programadas no seu interior, eles podem identificar o local preciso e executar as ações necessárias.

O tratamento com os nanorrobôs poderá ser particularmente eficaz contra o câncer. Com a quimioterapia atual, as células saudáveis são mortas junto com as células cancerosas. Os nanorrobôs, no entanto, são capazes de detectar as células doentes e liberar o medicamento apenas sobre elas.

De fato, já existem algumas pessoas em que os neurônios biológicos de seu cérebro estão conectados ao computador e, neste sistema, a eletrônica funciona ao lado do circuito elétrico biológico. Estes enxertos servem para melhorar certas condições patológicas e aliviar algumas deficiências, como no caso dos surdos e dos doentes de Parkinson.

Os dispositivos de última geração, dão ainda a possibilidade de baixar software para atualizar o sistema.

Em breve, se poderá fazer uso dos nanorrobôs - do tamanho de uma célula hemática – capazes de entrar nos capilares e no cérebro, de forma não invasiva, para uma grande variedade de fins diagnósticos e terapêuticos.

Em casos de hepatite e diabetes, por exemplo, um dispositivo - sob a forma de cápsula, com poros de diâmetro igual a 7 nanômetros - libera a insulina e bloqueia os anticorpos. Já foi testada em ratos para o tratamento de diabetes tipo 1, com excelentes resultados e, uma vez que o mecanismo do diabetes do tipo 1 é a mesma, quer no rato ou em seres humanos, é evidente pensar que o dispositivo irá funcionar também em seres humanos.

Assim, se abrem muitos outros cenários com sabor de surreal.

É já conhecido que num curto espaço de tempo, poderemos ter, por exemplo, uma realidade virtual em escala total, em que os nanorobôs snaerão capazes de interromper os sinais provenientes dos nossos sentidos e substituir com outros. (Dessa forma, ir ao banheiro, para muitos, não será mais um problema: basta pedir aos nossos nanorobôs para substituir o odor desagradável por um cheiro de lavanda ou flores de bosque, nos sentidos olfativos de terceiros - por assim dizer!)

Assim, o cérebro estaria realmente em um ambiente virtual com condições tão convincentes como aqueles do ambiente real.

Então, a partir de 2030, irá se desencadear um grande debate filosófico em torno da questão, para saber se se trata de simulações muito convincentes de entidades conscientes, ou se sejam realmente conscientes, ou ainda, se existem diferenças entre as duas coisas. Chegaremos a ver? O tempo dirá!


martedì 20 agosto 2019

No Futuro Seremos todos Humanos com Superpoderes?




Inteligência Artificial Seremos Todos Humanos-Máquina?


Estão chegando as gerações cyborgs
Após 2030, teremos de nos confrontarmos com entidades totalmente não-biológicas, dotadas com a mesma complexidade dos seres humanos.

De acordo com Ray Kurzweil - cientista da computação - até 2029, os computadores alcançarão o nível da inteligência humana. Uma vez que a máquina consiga atingir este objetivo, não há dúvida de que irão superá-la, porque serão capazes de combinar a criatividade e flexibilidade da inteligência humana com os recursos pelos quais os computadores são inerentemente superiores: o compartilhamento de informações, a velocidade das operações, o fato de trabalhar sempre com o máximo desempenho e a capacidade para gerenciar com precisão, bilhões e bilhões de dados. Poderão apoderar-se substancialmente de todo o conhecimento da civilização humano-máquina. Assim, não haverá mais uma clara distinção entre homem e máquina. Afirma Kurzweil.

Mas ... fiquem tranquilos. Dizem que não haverá nenhuma competição entre nós e as estranhas engenhocas, porque nos misturaremos e nos uniremos participativamente.
Segundo Kuszweil, haverá uma interação entre a informatização generalizada e nossos cérebros biológicos, então, quando falarmos com uma pessoa em 2050, poderá haver uma grande probabilidade de estarmos nos confrontando diretamente com um verdadeiro híbrido de inteligência biológica e não biológica.

Os implantes neurais irão aumentar a capacidade da mente humana, transformando as pessoas em verdadeiros cyborg.
Aumentarão a nossa inteligência e seremos capazes de pensar mais rápido e mais profundamente, de desenvolver habilidades superiores em todos os campos do conhecimento, da música à ciência.

Graças à nanotecnologia, a inteligência não-biológica irá crescer exponencialmente - uma vez implantada no nosso cérebro - o oposto do que acontece com a inteligência biológica que procede a um ritmo tão lento a ponto de ser efetivamente igual a zero, mesmo que a evolução continue sempre atuando. Nós, agora, temos um total de 10 elevado a 26 operações por segundo, nos cérebros biológicos dos 7 bilhões de seres humanos no planeta. Em 50 anos, este valor será sempre o mesmo. Hoje, a inteligência não-biológica é um milhão de vezes mais longe deste valor.

A nanotecnologia também irá servir para salvar vidas humanas.


Na verdade, já existem algumas pessoas em que os neurónios biológicos do cérebro estão ligados a computadores e em tal sistema, a eletrônica funciona ao lado do circuito elétrico biológico. Esses enxertos, são usados ​​para melhorar certas condições patológicas e aliviar algumas deficiências, como no caso de pessoas surdas e pessoas com Parkinson.

Os mais recentes dispositivos dão, assim, a possibilidade de fazer download de software para atualizar o sistema.
Em pouco tempo, se poderá fazer uso dos nanobots – que são do tamanho dos glóbulos – capazes de entrar nos capilares e no cérebro, de forma não invasiva, para uma vasta gama de efeitos diagnóstico e terapêuticos.
Em casos de hepatite e diabetes, por exemplo, um dispositivo - sob a forma de cápsula, com poros de diâmetro de 7 nanômetros - libera insulina e bloqueia os anticorpos. Já foi testada em ratos, para o tratamento de diabetes do tipo 1, com bons resultados e, uma vez que o mecanismo de diabetes do tipo 1 é o mesmo, tanto nos ratos como no humano, é evidente se pensar que o aparelho irá também funcionar em seres humanos.

Assim, abre-se muitos outros cenários com um sabor surreal.

Já se sabe que, em um curto período de tempo, poderemos ter, por exemplo, uma realidade virtual em grande escala, em que os nanorrobôs serão capazes de interromper os sinais provenientes dos nossos sentidos e substituí-los com outros. (Então, ir ao banheiro, para muitos, não será mais um problema: basta pedir aos nossos queridos nanorobôs para substituir o odor desagradável por um cheirinho de lavanda ou flores de bosque - por assim dizer!)
Então, o cérebro poderá encontrar-se, realmente, em um ambiente virtual com as condições tão convincentes quanto as do ambiente real.

Assim, depois de 2030, desencadearà um grande debate filosófico em torno à questão de saber se se trata de uma simulação muito convincente de uma entidade consciente, ou se sejam realmente conscientes ou, ainda, se existem diferenças entre as duas. Estaremos lá para vermos? O tempo dirá!


giovedì 16 novembre 2017

La desalinizzazione dell'acqua attraverso i robot magnetizzati!



L’acqua potabile sta scarseggiando – La soluzione è nella DESALINIZZAZIONE
Secondo un rapporto dell'Unesco, presentato al VI Forum internazionale sull’acqua, un miliardo di persone al mondo vivono senza risorse idriche potabili. La questione riguarda anche l'Italia: "Il numero di persone che può disporne è diminuito rispetto al 1990. E la situazione è destinata a peggiorare"
Al pari dell’oro nero, l’acqua sta diventando una risorsa sempre più strategica e preziosa. Tanto da essere spesso definita “oro blu”.

La risorsa di cui l’umanità avrà più bisogno con la crescita della popolazione e con il cambiamento del clima, è, appunto, l’ acqua potabile! Noterete che la neve cadrà sempre più spesso nei luoghi sbagliati, e spesso in aree dove non ci sono le strutture per raccoglierla una volta sciolta. Le cisterne e gli acquedotti sono costruiti per la vecchia energia, per i vecchi modelli climatici. Man mano che la popolazione crescerà, l’acqua diverrà un problema.
È sconvolgente sapere che la Terra è composta principalmente di acqua ma non può essere bevuta, e così, più di 4 miliardi di persone vivono in condizioni di scarsità d’acqua per almeno un mese l’anno. La carenza di risorse idriche, secondo una nuova analisi dell’Università di Twente (Olanda), pubblicata sulla rivista Science, non solo è una delle sfide più pericolose che il mondo si trova ad affrontare, ma probabilmente è di gran lunga peggiore di quanto ci si aspettasse.

La soluzione sarebbe utilizzare l'acqua del mare e dell'oceano e riconvertirla.
La domanda sarebbe: come estrarre il sale dall'acqua dell'oceano per renderla potabile.
Oggi la desalinizzazione è un metodo poco efficiente. Grandi quantità d’acqua devono entrare e restare in vasti bacini mentre si utilizza il calore in diversi modi.
Ci sono vari sistemi, alcuni di loro emettono vapore, altri no; in tutti, però, è il calore a far evaporare il sale. Ci vuole molto tempo; è costoso e inefficiente. Quindi non è un sistema fattibile per servire un’intera città, e solo i luoghi completamente privi di acqua dolce hanno questo tipo di sistema. Così questa, invece di essere una buona soluzione, diventa una sconveniente e costosa necessità.

Tuttavia, esiste un metodo efficace che molti non hanno ancora preso in considerazione ed è stato proposto da Kryon: tramite dei nano-robot magnetizzati, il sale diventa altrettanto magnetico, potendo essere separato dall’acqua dopo che essa viene esposta a un potente elettromagnete.
Ma grazie al metodo riportato da Kryon - che sarà descritto qui, ancora una volta – a questo riguardo alcuni studiosi stanno già facendo qualche passo avanti in alcune parti del mondo.

Un gruppo di scienziati del MIT, guidati da Jongyoon Han, è riuscito a realizzare un dispositivo nanotecnologico in grado di desalinizzare l'acqua. Il prototipo, segnalato dalle Nazioni Unite, potrebbe essere molto utile per sviluppare piccoli strumenti utili per intervenire in zone dove, magari a causa di disastri, la popolazione si trova di fronte a mancanza e impossibilità di recuperare l'acqua.

Il processo usuale per la desalinizzazione, costringe l'acqua a passare attraverso una membrana che ha il compito di eliminare le molecole di sale. Questo processo, però, richiede grandi quantità di energia mentre la membrana corre il rischio di intasarsi: questo vuol dire che gli impianti di desalinizzazione sono grandi e costosi.

Il dispositivo sviluppato dal MIT opera grazie alla concentrazione di polarizzazione ionica, che si verifica quando una corrente carica di ioni attraversa una membrana che seleziona ioni: l'idea è quella di creare una forza che muove gli ioni carichi e le particelle lontano dalla membrana.
Quando l'acqua passa attraverso il sistema, gli ioni del sale, ma anche cellule, virus e microorganismi vari, vengono spinti verso i bordi della membrana. L'acqua salata viene quindi allontanata, mentre quella desalinizzata passa attraverso il microcanale principale.

Il piccolo dispositivo è riuscito a desalinizzare il 50% dell'acqua, ovvero la metà dell'acqua di partenza, mentre il tasso di desalinizzazione è risultato vicino al 99%. L'efficienza energetica è simile se non superiore agli attuali impianti di grandi dimensioni.

Ecco il metodo proposto da Kryon qualche anno fa:
“Ora vi daremo un’informazione già conosciuta ma venduta e confezionata dall’industria in modo non appropriato. Molti di voi capirete il concetto, ma sono gli scienziati e i fisici che dovranno poi implementarla. Non ne parleremmo se non fosse davvero il suo tempo.

Ora vi chiederò di pensare fuori dagli schemi e io vi dirò come desalinizzare in modo nuovo l’acqua.
La maggior parte delle grandi città della Terra si trovano lungo le linee costiere dell’oceano... molto vicine all’acqua. La cosa non è difficile, solo che bisogna che ci sia qualcos’altro che non è stato ancora considerato.
C'è ancora molta sfiducia quando si tratta di usare certi nuovi metodi, soprattutto riguardo alla salute del corpo.
Imparate ad apprezzare la scienza che vi è stata data per allungare la vostra vita, perché è appropriata e data all’Umanità per questa ragione.
La tecnologia più avanzata che avete oggi ha a che fare con la chiamata nano-tecnologia. Si tratta di chimica e anche di macchine chimiche estremamente piccole, che assumono una forma che voi chiamate robot. Questi robot ultra-piccoli, dalle dimensioni di una molecola, oggi esistono e sono l’apice dei vostri sforzi inventivi. Al momento, la scienza sta riflettendo su come inserirli nel flusso sanguigno Umano per cercare di eliminare la malattia... come una versione moderna delle cellule bianche del sangue che attualmente avete. Questo per dire quanto sono piccole le nano-particelle.

Naturalmente ci sono delle obiezioni per questo, poiché sembra che alterino il corpo Umano. Non è così, non più di qualunque altro integratore che non sia naturale e che può aiutarvi a lenire il dolore, la malattia, l’equilibrio chimico o anche a prendere sonno. Quindi, questo è un insieme di forze che è stato dato all’Umanità attraverso la scienza per mantenervi vivi.
Ricordate: anche se noi insegniamo che un Essere Umano può usare la sua consapevolezza per farlo, milioni di persone non ci credono, o non gli interessa. Così la scienza se ne fa carico, per così dire, e oggi c’è molto – di non metafisico – che aiuta la qualità della vita Umana. Questo è un equilibrio, ed è giusto e appropriato. Eppure c’è chi lascerebbe morire il proprio figlio piuttosto che usare la scienza per aiutare a riequilibrare una malattia. Queste persone credono che nulla che non sia stato dato direttamente da Dio sia appropriato. È ora di capire bene che una buona scienza è semplicemente la scoperta e l’implementazione del modo in cui Dio ha creato l’Universo. Usata con integrità, è appropriata, è un dono di Dio, è benedetta, e ciò che viene scoperto è dovuto a una più alta vibrazione della Terra. In altre parole, ve lo siete guadagnato! Quindi, rigettarlo o definirlo di maligno significa non capirlo.

Le nano-tecnologie stanno diventando sempre più interessanti. La scienza sta imparando a produrre dei robot intelligenti con la chimica, la logica, l’elettronica. Questi minuscoli robot possono veramente aiutarvi a desalinizzare l’acqua.

Ascoltate! Vi darò un’informazione: come costruire un impianto di desalinizzazione dove l’acqua non cessa mai di scorrere e il sale viene estratto in tempo reale, cosa che produrrà un sotto-prodotto di cui non avete alcuna idea.
L’acqua non deve fermarsi mai e neppure deve essere bollita. Il calore non fa parte del processo. Utilizzando la nano-tecnologia, l’acqua entra da un estremo della macchina e ne esce in un flusso costante. Entra acqua salata – esce acqua dolce, pronta per una normale purificazione.
I primi stadi di questo sistema richiedono che si realizzino un numero sufficiente di nano-robot preposti a trovare i sali disciolti per poi attaccarsi ad essi.
Comunque, ecco il segreto: ogni singolo robot è magnetizzato! Così con quei minuscoli nano-robot attaccati, tutto il sale diventa magnetico.

Lo stadio successivo: passando nella zona successiva, l’acqua viene esposta a un potente elettromagnete che estrae totalmente il sale dall’acqua, perché ora il sale è magnetico! Poi l’acqua esce. Forse pensate sia molto semplificato, ma è così che funziona. Senza alcun calore.

Ora, riguardo al sotto-prodotto... non ci crederete! Oh, sarà una scoperta controversa. I campi magnetici applicati all’acqua creano spesso un’acqua quasi di guarigione. Vedete dove si sta andando? Che apparecchio potrebbe essere! Sarebbe quantico, sapete, perché usa il magnetismo. Alcuni diranno che l’acqua trattata magneticamente è nociva per voi, dato che la modificate in un modo che non si comprende. Queste persone non si rendono conto della quantità di energia che gli altri Umani hanno impiegato per trovare le acque di guarigione sulla Terra! Ora ne ottenete un po’ di più, mentre desalinizzate l’acqua!

Non ci sarà neppure una prova contro, e ciò renderà la cosa controversa. Tutto quello che si saprà è che meno persone si ammaleranno!
Quindi, questo è ciò che vogliamo dirvi oggi. Questo è ciò che oggi abbiamo registrato così che possiate ascoltarlo e poi pubblicarlo. Desidero dirvi ciò che noi vediamo per il futuro basandoci sui potenziali che avete sviluppato voi.” Kryon

XVIII
Trailer - Sottotitoli in Italiano

giovedì 29 settembre 2016

Intelligenza Artificiale - Riuscirà a superare quella umana?

 

Saremmo tutti uomini-macchina?


L’evoluzione delle tecnologie ci spinge a riflettere ponderatamente sul cervello umano e sull’intelligenza artificiale, per comprendere gli scenari futuri.
Con ben 86 miliardi di neuroni collegati uno all’altro da trilioni di sinapsi, per un totale di centinaia di trilioni di percorsi su cui viaggiano i segnali celebrali, il cervello umano è considerato un super-sistema dinamico di sistemi neuronali, un vero “mostro” – anche a confronto con il super computer più potente del mondo come il cinese Tianhe-2, conosciuto come Milky Way 2, da 3.120.000 cores e 33,86 petaflop/s o il benchmark Linpack.

Per la terza volta, l'Intelligenza Artificiale supera il test di Turing, quello che determina se il comportamento di una macchina intelligente è indistinguibile da quello umano. Dopo il computer 'pensante' sviluppato a San Pietroburgo, capace di comportarsi come un ragazzino di 13 anni, un'intelligenza artificiale aveva superato 'l'esame scritto' con la produzione di un testo che avrebbe potuto essere prodotto da un umano, e ora un'altra ha superato l'esame orale, rendendo 'sonoro' un video muto.

Secondo l’esperimento, coordinato da Andrew Owens del Mit (Massachusetts Institute of Technology), algoritmi simili in futuro potrebbero produrre automaticamente effetti sonori per film e spettacoli, e potrebbero aiutare i robot a comprendere meglio le proprietà degli oggetti per interagire meglio con l'ambiente.
"Quando si mette il dito in un bicchiere di vino, il suono che fa, riflette la quantità di liquido che è nel bicchiere, Un algoritmo che modella tali suoni, può rivelare informazioni chiave sulle forme degli oggetti e i materiali di cui sono fatti", afferma Andrew Owens.
 Il rischio, secondo molti, è quello di ritrovarsi orde di “Frankenstein” in grado di dominare il mondo e la razza umana, con la forza, con l’astuzia e con la capacità di ragionare, di calcolare e di prevedere le nostre mosse. Sarebbe possibile?

Arrivano le generazioni cyborg - Dopo il 2030, dobbiamo confrontarci con entità completamente non biologiche dotate della stessa complessità degli esseri umani.

Secondo Ray Kurzweil – scienziato informatico – entro il 2029 i computer raggiungeranno il livello dell’intelligenza umana. Una volta che le macchine avranno conseguito quel traguardo, non c’è dubbio che lo supereranno, perché riusciranno combinare l’ingegnosità e la flessibilità dell’intelligenza umana con le caratteristiche per cui i computer sono intrinsecamente superiori: la condivisione d’informazioni, la velocità delle operazioni, il fato di lavorare sempre al massimo delle prestazioni e di gestire con precisione miliardi e miliardi di dati. Potranno impadronirsi sostanzialmente di tutta la conoscenza della civiltà uomo-macchina. Non ci sarà più una distinzione netta tra uomo e macchina. Afferma Kurzweil.               
Ma… tranquilli, dicono che non ci sarà nessuna competizione tra gli strani marchingegni e noi, perché ci mescoleremo e ci uniremo a vicenda.
Secondo Kuszweil, avrà un’interazione tra una computerizzazione diffusa e i nostri cervelli biologici, quindi, quando parleremo con una persona del 2035, possiamo star di fronte a un vero e proprio ibrido d’intelligenza biologica e non biologica.
Gli impianti neurali aumenteranno la capacità della mente umana, trasformando le persone in veri cyborg.
Accresceranno la nostra intelligenza e saremmo in grado di pensare più velocemente e più profondamente, di sviluppare capacità superiori in ogni campo della conoscenza, dalla musica alla scienza.
Grazie alla nanotecnologia, l’intelligenza non biologica crescerà in maniera esponenziale – una volta impiantata nei nostri cervelli – al contrario di quello che succede con l’intelligenza biologica che procede con un ritmo talmente lento da essere effettivamente pari a zero, anche se l’evoluzione è sempre in atto.
Abbiamo, ora, un totale di 10 elevato a 26 operazioni al secondo, nei cervelli biologici dei 6 miliardi di esseri umani del pianeta. Tra 50 anni, questa cifra sarà sempre la stessa. L’intelligenza non biologica oggi è lontana milioni di volte da questo valore.
La nanotecnologia servirà anche per salvare le vite umane.
Infatti, esistono già alcune persone in cui i neuroni biologici del loro cervello sono connessi ai computer e in tale sistema, l’elettronica funziona a fianco del circuito elettrico biologico. Questi innesti servono per migliorare certe condizioni patologiche e alleviare alcune disabilità come nel caso dei non udenti e i malati di Parkinson. I dispositivi di ultima generazione danno, pure, la possibilità di scaricare software per aggiornare il sistema.
In poco tempo si potrà fare uso dei nanorobot – grandi quanto le cellule ematiche – in grado di entrare nei capillari e nel cervello, in modo non invasivo, per un’ampia gamma di scopi diagnostici e terapeutici.
Nei casi di epatite e diabete, per esempio, un dispositivo – in forma di capsula, con pori del diametro di 7 nanometri - rilascia l’insulina e blocca gli anticorpi. E’ già stata sperimentata nei ratti per la cura di diabete del tipo 1 con ottimi risultati e, dato che il meccanismo del diabete tipo 1 è uguale sia nei ratti sia negli esseri umani, è evidente pensare che l’apparecchio funzionerà anche negli umani.

Così, si aprono molti altri scenari con sapore di surreale.
Si sa già che in tempo breve, potremo avere, per esempio, una realtà virtuale su scala totale, nella quale i nanorobot saranno in grado di interrompere i segnali provenienti dai nostri sensi e sostituire con altri. Così, andare in bagno, per molti non sarà più un problema: basta chiedere al nostro nanorobot di sostituire l’odore sgradevole per quello di lavanda o fiori del bosco ed è fatto – così per dire!

Il cervello, quindi, verrebbe davvero a trovarsi in un ambiente virtuale con le condizioni tanto convincenti quanto quelle dell’ambiente reale.

Così, dopo il 2030 scatenerà un grande dibattito filosofico attorno alla questione se si tratti di simulazioni molto convincenti di entità coscienti, o se siano coscienti davvero o ancora, se ci siano differenze tra le due cose. Ci saremmo per vedere? Chi vivrà vedrà!

Fonte: centodieci.it